mercoledì 12 luglio 2017

Il tessuto come arte: Antonio Ratti imprenditore e mecenate, una mostra a Palazzo Te a Mantova

L TESSUTO COME ARTE: ANTONIO RATTI
IMPRENDITORE E MECENATE
Mantova, Palazzo Te
1 ottobre 2017 – 7 gennaio 2018




Domenica 1 ottobre 2017 a Palazzo Te a Mantova apre al pubblico la mostra
“Il tessuto come arte: Antonio Ratti imprenditore e mecenate”, dedicata
all’industriale comasco che ha realizzato un’impresa e una Fondazione
riconosciute a livello internazionale, mettendo sullo stesso piano la produzione e
la creatività d’impresa con l’arte e la cultura.
L’esposizione, prodotta dal Comune di Mantova, dal Centro Internazionale
d’Arte e di Cultura di Palazzo Te e dal Museo Civico di Palazzo Te e realizzata in
collaborazione con la Fondazione Antonio Ratti, è curata da Lorenzo Benedetti,
Annie Ratti e Maddalena Terragni.
La vita di Antonio Ratti è un intreccio tra impresa e arte, creatività e promozione
culturale, pubblico e privato. Il suo pensiero nasce dall’idea che la cultura, la
conoscenza e l’arte siano strumenti fondamentali per interpretare il proprio
tempo.
La sua passione lo porta, a soli trent’anni, a trasformare uno studio di disegno in impresa fondando nel 1945 la “Tessitura Serica Antonio Ratti”, per la creazione e la commercializzazione di tessuti per cravatte. È la prima tappa di una lunga e progressiva attività imprenditoriale che culminerà nel Gruppo Ratti, attualmente presieduto dalla figlia Donatella, che si attesta come eccellenza mondiale nella produzione di tessuti creati sviluppando una forte ricerca creativa e tecnologica.
La mostra intende restituire il ritratto di un personaggio raffinato ed elegante,
poliedrico ed eclettico, che investendo nella formazione delle risorse umane e
nella valorizzazione del tessuto come arte, ha saputo dare risalto alla qualità dei
suoi prodotti tessili.

Alta qualità, sperimentazione e innovazione sono le caratteristiche che
distinguono l’operare di Antonio Ratti, raccontate trasversalmente in un
percorso che prevede un dialogo con le sale monumentali del Palazzo Te per
poi svilupparsi negli spazi espositivi delle Fruttiere.
Grazie al contributo dell’architetto Philippe Rahm, la mostra racconta il tessuto
nelle sue varie forme: dalla ricca collezione di reperti antichi della Fondazione
Antonio Ratti (FAR) ai grandi archivi dell’azienda Ratti; sarà possibile fare
un’esperienza tattile delle diverse stoffe messe a disposizione del visitatore su
una pedana centrale che attraversa lo spazio delle Fruttiere restituendo un’idea
sinestetica del tessuto.
La produzione dell’azienda è presentata al pubblico con un allestimento di
grande suggestione, che si rifà a quello di due grandi mostre “Ratti & Paisley:
cultura del cachemire”(1986, Fashion Institute, New York) e “Ratti & Paisley”
(1988, Bunka Fashion College, Tokyo). Ai preziosi manufatti si collega l’opera
di Luigi Ontani: un disegno ad acquarello stampato su cotone, la cui ristampa
realizzata dalla Ratti S.p.A., ripropone il progetto nato dalla collaborazione tra
l’artista e l’azienda negli anni ’90.
Una parte della mostra è dedicata alla storia dell’azienda, che nel 1958 inaugura
a Guanzate le moderne strutture disegnate da Tito Spini, un nuovo modello di
architettura industriale che si identifica con la volontà di creare le condizioni
ideali di lavoro per sostenere la qualità del prodotto, in un mondo fortemente
dinamico e in continua espansione. Nel nuovo stabilimento la visione di Ratti
prende forma e si realizza il ciclo completo di produzione. La Palazzina dei
Servizi Sociali, luogo polifunzionale e multimediale destinato ai lavoratori, ospita
importanti eventi culturali e artistici, laboratori, rassegne teatrali e concerti. Gli
impianti produttivi di Guanzate, le sedi storiche di rappresentanza nelle ville
sul Lago di Como e alcuni dei concerti tenuti in azienda sono immortalati dagli
scatti del fotografo industriale Roberto Zabban.
Un’importante produzione di disegni di Antonio Ratti è il ponte di collegamento
con la sezione dei tessuti storici della Collezione della FAR. Il disegno è declinato
nei vari significati del termine: a mano libera, tecnico, ma anche come sinonimo
di progetto. Questa sezione illustra il processo tradizionale e la genesi completa
di un tessuto.
Negli anni Sessanta e Settanta, la passione per il tessuto e tutte le sue
declinazioni nelle diverse epoche e aree geografiche porta Antonio Ratti a dare
vita ad una collezione tessile privata, strumento di studio, ricerca e ispirazione,
ampliata anche in seguito alle acquisizioni aziendali di imprese storiche del
settore. In mostra si può ammirare un’ampia selezione di reperti della collezione
storica, ora patrimonio della Fondazione: dai tessuti copti e pre-colombiani ai
velluti rinascimentali, dai serici francesi e inglesi del Seicento e Settecento alle
cravates e ai nastri di fine Ottocento.
Nel 1985, dal desiderio di Antonio Ratti di trasformare la sua profonda passione
per l’arte e il tessuto in una realtà attiva nel mondo della cultura, nasce la
Fondazione che porta il suo nome, strumento di promozione e divulgazione
culturale, ora presieduta dalla figlia Annie. Negli anni successivi viene istituito il
Museo Studio del Tessuto e realizzato un catalogo multimediale della collezione.
Attraverso attività come il Corso Superiore di Disegno e il successivo Corso
Superiore di Arti Visive, ora CSAV-Artists Research Laboratory, si creano
i luoghi in cui giovani artisti internazionali e importanti esponenti dell’arte
contemporanea hanno occasione di approfondire le proprie ricerche lavorando
insieme negli spazi della Fondazione.
Antonio Ratti promuove il tessuto in tutte le sue declinazioni, dall’attenzione per
la storia e la tradizione nelle diverse culture del mondo, alla visione di nuove
frontiere produttive, tecnologiche e geopolitiche.
Negli anni promuove importanti progetti espositivi e museali, realizzando
diverse mostre sul tessuto e la sua storia. Nel 1995 sostiene economicamente la
nascita di uno dei primi centri specializzati nella ricerca e nel restauro del tessile
al Metropolitan Museum di New York: l’Antonio Ratti Textile Center.
L’arte contemporanea è presente in mostra con opere di artisti coinvolti nei
diversi decenni nelle numerose attività culturali della Fondazione, tra questi
alcuni artisti invitati a condurre e a partecipare alle passate edizioni del
workshop CSAV-Artists Research Laboratory tra cui: John Armleder, Julia
Brown, Jimmie Durham, Hans Haacke, Mario Garcia Torres, Melanie Gilligam,
Renée Green Joan Jonas, Giulio Paolini, Diego Perrone, Yvonne Rainer e
Gerhard Richter.
Negli spazi esterni di Palazzo Te sono presenti importanti installazioni di artisti
come Yona Friedman, Richard Nonas, Matt Mullican e Liliana Moro.
In occasione della mostra una pubblicazione antologica raccoglie testi e
materiali relativi alla storia dell’azienda e a quella della Fondazione Antonio Ratti.
La pubblicazione include testi che analizzano la collezione di tessuti antichi
di Antonio Ratti e scritti di artisti contemporanei che hanno partecipato alle
edizioni del workshop CSAV – Artists Research Laboratory.
Il volume, realizzato con il sostegno della Ratti S.p.A. e curato dalla Fondazione
Antonio Ratti, è un progetto grafico di Luc Derycke edito da MER Paper
Kunsthalle.

Nicoletta Curradi

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