mercoledì 28 giugno 2023

Cervia, città del sale, tutta da scoprire



Cervia (RA) è la città del sale e visitare le storiche saline di epoca romana, rappresenta una delle tappe obbligate per entrare nella giusta atmosfera.

Il sale identifica la città. La sua produzione, infatti, è una delle più prestigiose d’Italia. Il sale di Cervia è un sale rosa dolce integrale ottenuto da un percorso di produzione attento a non alterarne le principali caratteristiche organolettiche. Addentrarsi nella salina significa entrare nella storia del paese, ma anche e soprattutto nella storia di una professione antica: quella dei salinari. 

Per organizzare la visita guidata è necessaria la prenotazione: si può scegliere tra una passeggiata o una visita della salina in barca elettrica o in bicicletta.

Consigliata è l' attività di birdwatching  Qui si possono osservare diverse specie di uccelli tra cui alcune colonie di eleganti fenicotteri rosa, oltre a cavalieri di Italia.



Il centro storico di Cervia, è anch’esso inevitabilmente legato alla Storia del Sale .Un itinerario di visita  inizia dalla piazza principale: Piazza Garibaldi, dove è possibile ammirare la Cattedrale e il Municipio. Nella Piazza Andrea Costa  si può vedere la Torre S. Michele e raggiungere il MUSA, Museo e Magazzini del Sale.

Altra visita imperdibile è alla Casa delle Farfalle che ricrea una grande serra tropicale in cui poter ammirare almeno un centinaio di specie diverse di farfalle amazzoniche, africane, indiane e australiane. La visita permette di conoscere un mondo affascinante e al tempo stesso stravagante fatto di colori e crisalidi.

All'interno della Casa vivono e si riproducono farfalle tipiche delle regioni tropicali di Africa, Asia, Americhe ed Australia; attraversando il percorso è facile osservarle da vicino, posate sui fiori o sulle foglie di piante come ficus e banani. All’interno della serra, le farfalle compiono l’intero ciclo di vita, nascendo dalle crisalidi all’interno di due nursery.

Una sezione speciale è dedicata agli insetti, dove è possibile vederne e conoscerne diverse categorie.

La struttura è gestita da Atlantide, la cooperativa cervese di studi e servizi ambientali, che sul tema delle farfalle e degli insetti, in genere, organizza da anni specifici itinerari di educazione ambientale.

(www.casadellefarfalle.net)



A Cervia si può anche  provare l’emozione di trovarsi al largo e navigare in tranquillità lungo la costa in barca storica .Le colorate vele al terzo  fanno vivere l'esperienza del mare in tutta sicurezza, accompagnati dai racconti dei marinai. Due ore in mare per provare nuove sensazioni, calma e relax in mezzo alle onde. A bordo il comandante, dopo aver spiegato le norme di sicurezza, coinvolge l'equipaggio nelle manovre a vela e racconta la storia della marineria romagnola. In particolare vengono spiegate le manovre di issata delle vele, i nodi, le andature a vela, l'uso dei vari strumenti. Le vele delle barche raffiguravano i simboli delle varie famiglie di pescatori.



A chi ama la storia e le sue testimonianze, si consiglia una visita guidata ai bunker restaurati della Seconda Guerra Mondiale

Lungo la spiaggia erano numerosi i Denti di Drago, sbarramenti anticarro, a difesa dei bunker, che questo territorio sono di due tipologie: Tobruk e Regelbau. I bunker tedeschi e i denti di drago avevano l'obiettivo di difendere la linea Gotica del fronte dagli assalti via mare. Erano disseminati in un lungo tratto di costa e alcuni sono rimasti interrati per molto tempo .Durante gli scavi per la realizzazione del nuovo lungomare di Milano Marittima, sono stati ritrovati 3 bunker. In parte sono ora visitabili dopo un grande lavoro di recupero e ricerca coordinato dall'Associazione CRB 360° con il Comune di Cervia. 

Si tratta di un TOBRUK, con tunnel e muri molto spessi, fino a oltre un metro. Una torretta molto angusta poteva ospitare una sola persona.

Un REGELBAU 668 è un bunker con funzione informativa, dotato di comando radio. All'interno è conservato un murales con una frase del poeta tedesco Schiller

Un tour organizzato su prenotazione permette l'esperienza unica di  entrare dentro ad un grande bunker della Seconda Guerra Mondiale, completamente allestito con oggettistica originale e rirodotta. 

(www.bunkertour.it)



Per promuovere il turismo a Cervia è nato il progetto Adripromtour di cui è partner il comune di Cervia, finanziato nell'ambito del.programna INTERREG Italia-Croazia 2014-2020 che coinvolge i territori che si affacciano sull'Adriatico.

Per alloggiare si consiglia l'Hotel Doge (www.hoteldogemilanomarittima.it) 


Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 26 giugno 2023

Cultura/ Le città di fondazione nel Lazio meridionale: un itinerario nella storia dell'architettura razionalista


Proponiamo oggi un interessante itinerario dedicato agli amanti della storia moderna e contemporanea. Le città di Fondazione dell’Agro Pontino sono Latina, all’epoca Littoria, Pontinia, Sabaudia, Aprilia e Pomezia e Colleferro. Di queste città un interessante percorso prevede alcune per un approccio architettonico ed urbanistico, come suggerito dalla Destination Management Organization) “Latium Experience”,  associazione mista pubblico-privato per la promozione e commercializzazione turistica del territorio.


         Latina. Museo Cambellotti


Latina, già Littoria, è stata la prima città dell’Agro Pontino bonificato, nata nell’incertezza di interpretare il ruolo di borgo rurale di servizio o di una città giardino.Inaugurata nel dicembre 1932, è diventata capoluogo di provincia nel 1934 e nel 1945, per decreto del governo Bonomi muta il proprio nome diventando Latina.

Come in un grande Lego razionalista nasce in pochi anni la città dai marmi bianchi, raccontata perfettamente dall’artista Duilio Cambellotti che dipinse in un trittico, conservato nella sala consiliare del Palazzo della Prefettura, tutte le fasi della fondazione, dalle mandrie di bufale che attraversavano gli acquitrini malsani, fino al brillare del marmo dei palazzi squadrati tipici dell’epoca.

Proprio a lui è intitolato uno dei Musei della città che ha sede nell’Edificio dell’Ex Opera Balilla, il Museo Civico Duilio Cambellotti affacciato sull’odierna Piazza San Marco. Il museo raccoglie le sculture, i disegni, le ceramiche, i libri, le medaglie fino ai manifesti e alle lettere che documentano il rapporto fra Duilio Cambellotti e il territorio pontino. Nucleo centrale del museo sono i cartoni originali e i bozzetti a tempera, matita e china che raccontano l’iter creativo della Redenzione dell’Agro del 1934, realizzato dall’artista per il Palazzo del Governo di Latina, l’odierna Prefettura in Piazza della Libertà.

La passeggiata continua attraverso le piazze ed i palazzi della citta’: Palazzo dell’Opera Nazionale Combattenti, la Piazza del Quadrato, il Palazzo Municipale, il Tribunale, il Palazzo del Governo, il Palazzo della Banca D’Italia in Piazza della Libertà con al centro la Fontana di Marmo a forma di fascio littorio e la Cattedrale di San Marco.

La caratteristica principale della citta’ è lo schema a raggiera della pianta urbanistica disegnata dall’architetto Oriolo Frezzotti. E’ qui che già negli anni 30 si parla di città moderna e si fa storia dell’urbanistica e storia dell’architettura. Oltre a Frezzotti altro personaggio di spicco fu l’architetto futurista Angiolo Mazzoni. Ridisegnò la stazione ferroviaria e realizzò l’Ufficio Postale che ancora oggi, seppur con alcune modifiche, mantiene il blocco originale ed è un piccolo capolavoro razionalista. Il Palazzo M, ora sede della guardia di finanza è un esempio del monumentalismo razionalista. Lo Stadio comunale con i sei alti pilastri per le bandiere anch’esso è opera sua.


         Pomezia 


Pomezia è un altro comune dell’Agro Pontino edificato a conclusione della piu’ grande opera di bonifica, trasformazione territoriale e colonizzazione compiuta tra le 2 guerre.


Interessante esempio urbanistico e paesaggistico di "città di fondazione" fascista, è un piccolo concentrato di archeologia, storia d'Italia e paesaggi da scoprire.

Il suo centro storico è un complesso architettonico progettato e realizzato tra il 1938 e il 1939 da un gruppo di architetti e ingegneri, nomi illustri del Razionalismo Italiano.

La costruzione della città prese avvio con la realizzazione del “nucleo di rappresentanza”: la Casa Comunale, la Torre-Serbatoio, la Posta, la Chiesa, la Casa del Fascio e la Scuola. Il centro storico venne realizzato in 18 mesi.

Il Museo Città di Pomezia - Laboratorio del Novecento è  situato nel cuore del centro storico, in un edificio di fondazione, ed è stato aperto al pubblico il 29 ottobre 2019, in occasione dell’80° anniversario dell’inaugurazione della Città. L’istituto è uno spazio dedicato al moderno e al contemporaneo che ricostruisce e racconta – attraverso testi, immagini, documenti di archivio, oggetti e filmati d’epoca la storia di Pomezia a partire dalla sua progettazione (1 ottobre 1937) e fino al periodo della sua fortuna industriale.

Il racconto storico del museo si sviluppa attraverso l’Esposizione Storica Permanente, suddivisa in cinque sezioni tematiche: I) Pomezia in Cantiere; II) Città Governo e Territorio; III) Pomezia in Rassegna; IV) Popoli Fondatori; V) Industrializzazione e Sviluppo.


    Sabaudia. Palazzo delle Poste


Altra città di fondazione è Sabaudia, inaugurata il 15 aprile 1934, che rappresentò un caso particolare, perché per il contesto paesaggistico in cui sorgeva, era caratterizzata da una vocazione più turistica che agricola.

Con la presenza, infatti, del mare, del lago di Paola e del parco del Circeo in cui sorgeva, si prestava ad essere  la meta perfetta per un turismo d’élite.

L’urbanistica della città è frutto di un concorso che vide vincitore il progetto di quattro giovani architetti: Gino Cancellotti, Eugenio Montuori, Luigi Piccinato e Alfredo Scalpelli, tutti aderenti al M.I.A.R., il movimento italiano per l’architettura razionale.

La posa della prima pietra avvenne il 5 agosto 1933 e il nome fu scelto in onore della dinastia allora regnante.

In quanto città di nuova costruzione, percorrendo le strade di Sabaudia si percepisce subito come la località sia sorta tutta insieme, partendo da un fulcro centrale, la Torre, da cui si dipartono strade, slarghi e piazze.

Si tratta della torre civica che domina, con i suoi 42 metri d’altezza, l’edifico comunale, sui cui lati si aprono la piazza omonima e quella dedicata a Mafalda di Savoia.

La torre, completamente rivestita in travertino, è isolata dal resto del municipio a cui è collegata da una balconata. Il travertino riveste il resto dell’edificio, invece, solo nella parte basamentale, mentre in quella sovrastante il paramento è costituito da mattoni rosso scuro.

Gli altri edifici tutti dalle forme lineari e sobrie, in puro stile razionalista, cominciarono a svilupparsi proprio intorno alla piazza del Comune.Tra questi possiamo citare la Casa del Fascio, attuale sede della Guardia di Finanza, il Dopolavoro, il Cinema e l’Albergo.

I palazzi più significativi sono quelli risalenti alla fondazione. Il palazzo delle Poste, in particolare, è considerato uno dei capolavori dell’architettura razionalista. L’edificio fu l’unico non progettato dai vincitori del concorso, né dagli altri partecipanti; è opera di Angiolo Mazzoni. Restaurato nel 2011, è completamente rivestito di tessere di colore azzurro (il colore di casa Savoia), mentre gli ampi finestroni che danno luce agli interni sono incorniciati da un cordolo in marmo rosso Siena, stesso materiale usato per la balaustra della scala. Un elegante cornicione aggetta dalla copertura lungo tutto il perimetro dell’edificio.

Tra gli edifici sacri spicca la chiesa della SS. Annunziata, posta in posizione separata rispetto a quella in cui sono circoscritti gli edifici civici, ma sempre in asse visivo con la piazza del Comune. La pianta è a navata unica, con tre cappelle per lato. Una di queste ospita la cappella reale, inizialmente posta in Palazzo Margherita a Roma e qui fatta trasferire dalla regina Elena.


Info': www.latiumexperience.it


Fabrizio Del Bimbo 

martedì 20 giugno 2023

Sport/ Il Premio Nazionale Nereo Rocco 2023

 Per gli amanti dello sport e del calcio, ecco una notizia interessante.

Il 19 giugno 2023 presso il Museo del Calcio di Coverciano si è riunita la giuria del Premio Nazionale Nereo Rocco 2023, organizzato dalla U.S.Settignanese. per decretare i vincitori delle tre categorie Premio per lo Sport, per il giornalismo sportivo e per il Personaggio emergente.




Per la prima categoria è risultato vincitore Cristiano Biraghi con 34 voti. Per la seconda è stato scelto Massimo Marinella con 39 voti. Per la terza ha vinto Thiago Motta con 36 voti.


Il Torneo Nereo Rocco 2023 dedicato agli Allievi 2007 si svolgerà dal 26 al 30 agosto 2023.

In campo oltre ai nostri ragazzi, la Fiorentina, Empoli, Roma, Napoli, Bologna, Spezia, Partizan Belgrado, Sturm Graz, Pisa, Pontedera, Arezzo, San Donato Tavarnelle, Lodigiani ed Honved di Budapest.

Si sta formando anche la lista di partecipanti per il Goggioli ed Allodi, dedicato ai Giovanissimi 2009, in campo il 2-3-5-7 settembre.

A sfidarsi saranno Fiorentina, Empoli, Arezzo, Pontedera, Pisa, Settignanese, San Donato Tavarnelle, Limite e Capraia e Scandicci.

Gli Allievi Regionali 2007 ed i Giovanissimi Regionali 2009 andranno in ritiro a Coverciano dal 27 agosto al 1 settembre.


La serata di gala per la consegna dei premi si terrà a Coverciano il 14 settembre 2023.


Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 19 giugno 2023

Turismo/ Marina di Ravenna, la destinazione che non ti aspetti

 


Vacanzieri indecisi,  ecco per voi un suggerimento da prendere sul serio, senza pregiudizi: trascorrere qualche giorno sulla riviera romagnola, ma non nelle solite e arcinote località di  Rimini o di Riccione.  Parliamo di Marina di Ravenna che, tra le nove spiagge che costituiscono il litorale di Ravenna, è senza dubbio quella più vicina al centro storico dell'ex capitale bizantina, oltre ad essere, insieme a Porto Corsini, una delle più antiche.


Anche l'Hotel Alba vanta una lunga storia, avendo aperto i battenti nel dopoguerra grazie al coraggio e allo spirito di intraprendenza di Domenico e Alba che insieme, partendo dal nulla, hanno costruito la struttura e avviato l'attività alberghiera. Oggi, a distanza di oltre 60 anni, la nipote Laura e gli amici Michele e Marco hanno raccolto il testimone rilanciando l'attività e offrendo un servizio giovane, dinamico e professionale. Situato proprio sulla piazza di Marina di Ravenna, a pochi metri dalla spiaggia e dal porto turistico di Marinara, l'Hotel Alba è il luogo ideale dove trascorrere un soggiorno al mare a pochi chilometri dalle meraviglie artistiche della città di Ravenna.


Rispettare l'ambiente  circostante  significa rispettare se stessi. Perciò la gestione attuale si impegna quotidianamente a svolgere tutte le attività riducendo al massimo l'impatto sull'ambiente e a sensibilizzare ospiti e collaboratori verso i temi del risparmio energetico e del rispetto del territorio. Per le colazioni i  fornitori  condividono la stessa attenzione verso la natura, la salute e l'artigianalità. Frutta e verdura biologica a km 0, yogurt bio, torte fatte in casa, alimenti per chi soffre di intolleranze alimentari sono assicurano la migliore qualità ed eco-sostenibilità.


I titolari si prendono cura degli ospiti,  sia di chi è in viaggio per lavoro sia di chi è in cerca di relax o divertimento, offrendo la migliore esperienza di soggiorno a Marina di Ravenna. 

A disposizione dei clienti:

Wifi gratuita, Cocktail bar,

Noleggio biciclette

Colazione al bar interno o in camera, pagamenti con bancomat e carte di credito

Personale multilingue

Punto informazioni su attività a Ravenna

Spiaggia: la novità 2023 è il Finisterre Beach, lo stabilimento balneare n.28 gestito dagli stessi proprietari dell'hotel. Il ristorante, aperto tutto l’anno, offre l’eccellenza della cucina, curata dallo chef Matteo Borroni, oltre ad un attento servizio.

(www.albahotelravenna.it)

A Marina di Ravenna si fa vita di mare,  ci si rilassa con passeggiate nella pineta dietro le dune, si praticano vari sport e ci si diverte la sera. Il locale più cool è indubbiamente Aguardiente, bar e pub situato  sul porto turistico, segnalato da Imbibe Magazine, la rivista americana di maggior riferimento per il settore dei locali dedicati al Rum, come uno degli 11 migliori Rum Bar al mondo dove sorseggiare il distillato caraibico.


Altre occasioni di svago: 

una visita al Cestha,  Centro sperimentale per la tutela degli habitat she si occupa della riabilitazione di tartarughe, razze e altre specie marine in difficoltà. (www.cestha.it)

L'isola degli Spinaroni, gestita da un gruppo di docenti di storia e di scienze naturali e raggiungibile con la motobarca Bulow,  vi aspetta per una full immersion nella storia e nella natura, ammirando la ricchissima avifauna locale  (www.isoladeglispinaroni.it)

Parlando con l'Assessore al Turismo del Comune di Ravenna Giacomo Costantini, veniamo a sapere che a Marina di Ravenna il  ritardo nello sviluppo turistico è un valore aggiunto Qui ci sono più spiagge libere, una piacevole cornice verde di pinete litoranee e le piallasse. Gli hotel sono tutti a  3 stelle, ma i numerosi campeggi sono belli come resort. Il Park hotel a 4 stelle per ora è chiuso.


 Tornando in città, la bellissima Ravenna con i suoi mosaici patrimonio UNESCO è una sosta obbligata ....


Fabrizio Del Bimbo 


mercoledì 14 giugno 2023

A Napoli si presentano i vini della Campania

 



 Oltre cinquemila visitatori in Galleria Umberto I, più di 600 vini in degustazione, 116 cantine, circa cento presenze tra giornalisti e influencer, sei Consorzi protagonisti: si chiude a Napoli la seconda edizione di “Campania.Wine”, rassegna promossa e organizzata in cooperazione dai cinque Consorzi di Tutela Vini della Campania (Sannio Consorzio Tutela Vini, Vesuvio Consorzio Tutela Vini, Consorzio Vita Salernum Vites, Viticaserta - Consorzio Tutela Vini Caserta, Consorzio Tutela Vini d’Irpinia) e dal Consorzio di Tutela Pomodorino del Piennolo Vesuvio Dop, realizzata con il cofinanziamento dell’Unione Europea, Campagna Medways_EU “European Sustainability. From Mediterranean to the East: new ways to advance Food” e con il patrocinio del Comune di Napoli e della Regione Campania.

Tra le bellezze architettoniche e monumentali di Napoli, dalla Galleria Umberto I al Musap, appassionati, giornalisti, esperti e addetti ai lavori hanno approfondito le caratteristiche dei vini a Indicazione Geografica della Campania e i loro produttori-attori, attraverso un suggestivo itinerario di conoscenza esperienziale nella città più bella del mondo che ha accolto il meglio della vitivinicoltura regionale.

Un evento unico dedicato al vino campano nel cuore di Napoli, dove il comparto vitivinicolo si è presentato coeso e determinato ad offrire un quadro quanto più completo possibile delle sue eccellenze in un contesto unico per bellezza e suggestione: Galleria Umberto I, monumentale opera del XIX secolo, una delle gallerie più famose ed importanti d'Italia, tappa fissa per chiunque visiti la città, e il MUSAP - Museo Artistico Politecnico di Napoli situato a Palazzo Zapata, monumentale palazzo di origine seicentesca affacciato sulla elegante piazza Trieste e Trento, cuore della Napoli Reale. Due luoghi ricchi di fascino che hanno rappresentato le due sedi di Campania.Wine, che ha registrato la presenza di oltre cinquemila visitatori e una importante selezione di giornalisti e influencer specializzati che hanno avuto l’opportunità di conoscere il settore vitivinicolo campano con un link fortissimo al suo territorio di riferimento.


Assai interessanti le Masterclass di approfondimento sui temi “Campania.Wine European Sustainability - La Campania dei vini di montagna”, “La Campania dei vini vulcanici e dei parchi naturali”, condotte da Luciano Pignataro, Ferdinando De Simone e Pasquale Carlo. Non solo vino: la rassegna ha previsto anche approfondimenti sulle eccellenze gastronomiche e tour alla scoperta di luoghi napoletani del fascino unico, come la suggestiva Cappella Sansevero che custodisce il capolavoro settecentesco del Cristo Velato, situata nel centro storico di Napoli. È un vero gioiello da scoprire, in cui storia, arte e mistero si intrecciano creando un luogo  affascinante. Per le preziose opere custodite, gli interni in stile barocco e la sua storia la Cappella attira visitatori da ogni parte del mondo. Il famoso Cristo Velato fu realizzato da Giuseppe Sanmartino, ma vi sono anche 10 statue che rappresentano le virtù, diversi dipinti, monumenti funebri della famiglia di Sangro e due splendide macchine anatomiche. 

Fabrizio Del Bimbo 



giovedì 8 giugno 2023

Al MANN il primo salone della birra artigianale campana

 


Il Campania Beer Expo, il primo salone regionale della birra artigianale, ha visto il suo debutto il 5 e il 6 giugno 2023, due giornate all’insegna della passione per la birra ma anche del trading, per un pubblico di operatori specializzati e semplici beerlovers.

Identità, territorio, indipendenza sono alcune delle parole chiave che sono emerse durante l'evento e che indicano i valori della birra artigianale di questa regione.


L' evento è stato il coronamento di un lungo periodo che ha portato all’approvazione della Legge Regionale n. 16 del 2020, che  “promuove occasioni e iniziative di informazione, promozione e valorizzazione del prodotto “birra agricola e artigianale della Campania” anche attraverso una fiera annuale della birra agricola e artigianale da tenersi, a rotazione, nei diversi territori della Regione.”


La location, come ha dichiarato il direttore del MANN Paolo Giulierini, è forse tra le più suggestive cornici che si potessero scegliere: non sono mai esistite e mai esisteranno civiltà e culture che non basino il loro patrimonio artistico ed intellettuale sul benessere derivante dalla produzione agricola e artigianale. Parlare di civiltà e cultura significa parlare di benessere economico e, specie per le civiltà antiche, di prodotti della terra. Non è un caso dunque che, fra gli stand espositivi, si potessero notare prodotti tipici della terra campana, fra agrumi, cereali e miele. Il museo ha proprio il compito di presentare le eccellenze del territorio in ogni ambito e di mostrare il fatto che ogni prodotto è il frutto di un lungo processo.


Nell’immaginario collettivo, la birra è un prodotto nordico, mentre il vino un prodotto mediterraneo. Ma forse si dimentica che la birra è nata in Mesopotamia, nella culla della civiltà, e le tecniche di produzione vennero raffinate dagli Egizi, che usavano, in segno di ricchezza, immergere i faraoni nella birra prima dell’imbalsamazione.


“Pizza e birra” è senza dubbio l'abbinamento preferìto dai giovani del territorio ed è stata un’immagine evocata durante il Campania Beer Expo. 

Anche la birra può diventare un prodotto dal forte impatto identitario per il territorio. Si auspica proprio una maggiore possibilità per i birrifici campani di utilizzare prodotti provenienti dalla propria terra, e trovare così una diffusione del  prodotto in associazione con la tradizione culinaria della regione.

 Lorenzo Kuaska, degustatore e giudice internazionale, ha affermato in una masterclass che gli italiani sono dotati di un senso del gusto molto sviluppato e sono fra i più attenti ai dettagli.

I birrifici artigianali del territorio ha dato vita ad un’interessante esperienza di confronto di sapori..


Il  Campania Beer Expo può indubbiamente  divenire un appuntamento fisso per operatori,  appassionati e curiosi.


Fabrizio Del Bimbo 

martedì 6 giugno 2023

Cinema/ Il film "Che bella storia la vita" a Firenze



 È la toscanità, la vita che scorre nella semplicità e nell’amicizia. La vita che ti sorprende se continui a darle una possibilità. Sono le corde su cui si muove la trama di “Che bella storia la vita” il film girato dal regista toscano Alessandro Sarti e prodotto da “Cinquantunopercento Film”, che è stato proiettato in prima assoluta nei giorni scorsi al cinema di San Casciano Val di Pesa e che approda a Firenze al cinema Principe il 14 giugno 2023 alle ore 21. 


L' attrice Sandra Milo ha accettato di essere eccezionale presenza del cast. Un cast che vede, tra gli altri, Sergio Forconi, Roberto Caneschi, – che è anche il coautore del soggetto insieme a Sarti – Gene Gnocchi, Bruno Santini, Pietro WikiPedro chiamati a interpretare una storia che trae spunto da un fatto realmente accaduto e che fa entrare lo spettatore in un mondo fiabesco tra Firenze, il Chianti fiorentino e la Valdisieve.


“Che bella storia la vita” parla delle nostre terre, dalla terrazza dell’Hotel Villa Medici allo splendore del Chianti fiorentino alla Valdisieve, da San Casciano all’Impruneta, da Greve a Tavarnelle passando per Pontassieve, la Rufina, Pelago. E’ questo lo scenario meraviglioso in cui si svolge la storia girata da Alessandro Sarti, una storia positiva, di speranza, che insegna che nella vita si cade per rialzarsi, con l’energia che ci viene dalla capacità di sognare che non va mai spenta”.


Il film “Che bella storia la vita” racconta la storia di Roberto, un venditore di auto di San Casciano in Val di Pesa, che ogni giorno va al bar e racconta con entusiasmo agli amici le sue storielle quotidiane. L’ultima di queste, però, quella di come ha venduto tre automobili ad altrettanti malati in una stanza d’ospedale, accoglie più del solito l’entusiasmo del suo improvvisato pubblico, tra cui vediamo il vecchio amico Sergio e Sandra, una sorta di “sorella maggiore” della compagnia. La storia comincia quando Patrizia e sua figlia Giuditta vanno a visitare Roberto nella sua concessionaria, Tuttauto, facendogli un’insolita richiesta: vendere un’auto a Paolo, il padre della famiglia, ma “per finta”; Paolo, un simpatico contadino, è infatti in ospedale per una grave condizione ai reni, e non è cosa certa se riuscirà o meno a far ritorno a casa. Nonostante la drammatica situazione, Paolo si è intestardito sull’idea di comprare un’automobile. Patrizia e Giuditta hanno quindi pensato bene di coinvolgere Roberto in questo piccolo piano ai fini di migliorare il suo umore. Nella stanza di ospedale, Roberto incontra i due compagni di sventura di Paolo: l’istruttore di maneggio Giovanni, ricoverato per un attacco cardiaco e il nobile Conte, che rimarrà con la gamba “intirizzita” a seguito di un incidente nei suoi vigneti. Entrambi vecchi amici di Paolo, anche loro decidono di comprare un’automobile alla ricerca di una speranza che credevano spenta e che vedono riaccendersi negli occhi del loro compagno.


Il libro omonimo “Che bella storia la vita” curato da Alessandro Sarti, racconta gli aneddoti avvenuti sul set con gli attori del cast e i protagonisti della produzione. Il libro è aperto dalla presentazione del presidente Eugenio Giani e dal saluto di Sandra Milo.


Il regista Alessandro Sarti. Nato a Pontassieve, dove risiede, è stato assessore alla cultura del Comune di Pontassieve. Autore di diverse pubblicazioni tra cui ricordiamo: “Intervenite numerosi! Piccole storie tra Casa del popolo e sacrestia intorno a Pontassieve”; “Che musica maestro!”; “Il bardiccio! Non fatevi infinocchiare” da cui realizza un cortometraggio e “L’impiegato assoluto”. Nel 2017 il film gira “Saranno famosi?” che riceve diversi premi e riconoscimenti; nel 2019 “Sergio Forconi uno spettacolo d’uomo” e sempre nel 2019 “Quel genio del mio amico”, film su Leonardo da Vinci che ha ricevuto anch’esso premi e riconoscimenti.


 La locandina del film è stata realizzata dalla pittrice Silvia Serafini 


Fabrizio Del Bimbo 


Al via MIDA 2024. Tante le novità

L'88esima Mostra Internazionale dell’Artigianato si svolge alla Fortezza da Basso dal 25 aprile al 1° maggio Presentata il 22 aprile all...