sabato 16 dicembre 2017

“I FARMACI BIOLOGICI NON VANNO SOSTITUITI I BIOSIMILARI SIANO PRESCRITTI SOLO A PAZIENTI MAI TRATTATI PRIMA”


Le Associazioni ATMaR e ANMAR esprimono  dissensi per i provvedimenti della Regione Toscana che di fatto obbligano il passaggio da un biologico al biosimilare. Paola Grossi e Silvia Tonolo: “Si sta violando la legge 232 del 2016. Il cambio di una cura che funziona può portare la ricomparsa della malattia”“Ai pazienti con gravi malattie reumatiche che da tempo ricevono cure efficaci va sempre garantita la continuità terapeutica. I reumatologi devono essere liberi di poter prescrivere il farmaco che ritengono più opportuno e la loro scelta deve rispettare solo criteri scientifici e non parametri economici. Per questo contestiamo alcune ultime decisioni della Regione Toscana e, in particolare, la delibera 960 di quest’anno che ha sancito di fatto l’equivalenza e la sostituibilità del farmaco biologico originator con il biosimilare di riferimento. Siamo consapevoli dell’utilità dei biosimilari per garantire la sostenibilità del sistema sanitario nazionale e appoggiamo gli specialisti quando dicono che si possono utilizzare nei pazienti naive, cioè quelli che devono iniziare una nuova terapia. Siamo però fortemente contrari alla sostituzione dell’originale con il biosimilare in malati che da anni seguono con successo terapie biologiche e che stanno bene”. E’ questo l’allarme lanciato oggi, in una conferenza stampa a Firenze, dall’Associazione Toscana Malati Reumatici (ATMaR) e dall’Associazione Nazionale Malati Reumatici (ANMAR Onlus). “In questi anni, migliaia di pazienti grazie ai biologici sono riusciti a sconfiggere patologie importanti, come artrite reumatoide, spondilite anchilosante, artrite psoriasica - afferma la dott.ssa Paola Grossi, Presidente dell’ATMaR -. Con queste cure sono tornati ad una vita normale e alle proprie mansioni lavorative. Ora, invece, la Toscana impone la sostituzione della molecola e questo può essere un rischio serio per la salute di molte persone. Come sostiene la Società Italiana di Reumatologia, i biologici sono medicinali molto complessi e quindi anche minime differenze rispetto all’originale possono alterare la loro efficacia. Infatti il 30% dei pazienti che sono passati da un biologico ad un biosimilare dopo un paio di anni hanno dovuto affrontare la ricomparsa di alcuni suoi sintomi o la recidiva della malattia”. “La situazione sta diventando insopportabile sia per i clinici che per i malati - aggiunge la dott.ssa Silvia Tonolo Presidente ANMAR Onlus -. Negli ultimi mesi abbiamo ricevuto decine e decine di segnalazioni di pazienti che sono stati costretti a ritirare, nelle farmacie ospedaliere o dipartimentali, un farmaco diverso da quello prescritto inizialmente dal medico curante. Chiediamo quindi alla Toscana di porre fine al più presto a questa situazione e di attuare maggiori controlli. La scelta del passaggio (o switch) dall’originator al biosimilare non può essere imposta solo per far quadrare i conti di una struttura sanitaria. La legge 232 del 2016 lo vieta esplicitamente e quindi invitiamo tutte le Regioni a rispettare e applicare questa norma. La patologie reumatiche sono molto serie, spesso invalidanti e a volte addirittura mortali. L’artrite reumatoide, per esempio, colpisce 350mila italiani, soprattutto donne in età fertile, e l’impatto della malattia è decisamente alto. Può rendere difficili, se non addirittura impossibili, semplici azioni quotidiane come camminare, guidare l’auto, aprire un vasetto o vestirsi. Va infine ricordato che i risparmi ottenuti sulla spesa farmaceutica regionale derivati dalla mancata prescrizione dei biologici sono “virtuali”. Infatti se il trattamento sostitutivo risulta inefficace determina nuovi e ulteriori costi per ospedalizzazioni, esami e visite o assegni di invalidità. Oltre che a sofferenze per la singola persona, l’imposizione di queste cure non comporta significativi vantaggi alla collettività”.

Secondo le due Associazioni, per risolvere questo grave problema bisogna ridare ai reumatologi la piena facoltà prescrittiva e rafforzare il loro ruolo all’interno del sistema sanitario nazionale. “Attualmente questo non avviene né in Toscana né in altre Regioni italiane - aggiungono Grossi e Tonolo -. Di queste posizioni vorremmo avere chiarimenti da parte della Regione perché si sta limitando l’autonomia decisionale del medico specialista e si può incrinare anche il suo rapporto di fiducia con il paziente, che rischia così di perdere un punto di riferimento importante. Il reumatologo deve tornare ad essere l’unico professionista che possa stabilire quando (e se) un farmaco sia realmente efficace. Perciò, fino a quando non ci saranno prove scientifiche contrarie, le nostre Associazioni ribadiscono con fermezza il diritto alla continuità terapeutica per tutti e la non equivalenza terapeutica. Non possiamo avallare la sostituibilità automatica del farmaco di riferimento con il suo biosimilare. La nostra Costituzione afferma chiaramente che il cittadino deve sempre ricevere le cure e l’assistenza sanitaria migliore. Auspichiamo quindi che tutte le Istituzioni sanitarie, sia locali che nazionali, rispettino sempre questo principio”.
Del Bimbo Fabrizio

giovedì 14 dicembre 2017

Una Consolle di marmo arricchisce l'esperienza del viaggiatore grazie alla Fondazione Del Bianco


Una statuaria Consolle di marmo bianco creata dai De Ranieri, famiglia di scultori in Pietrasanta da quattro generazioni. L’esposizione temporanea dell’Allegoria presso l’Hotel Pitti Palace al Ponte Vecchio è il fiore all’occhiello per i viaggiatori che saranno ospitati nella prestigiosa struttura nel cuore di Firenze e che potranno così vivere un’esperienza unica, fatta non solo dell’accogliente ospitalità alberghiera, ma anche di un arricchimento culturale e personale attraverso un’opera d’arte esposta nella hall dell’hotel su iniziativa del centro Congressi al Duomo in collaborazione con la Fondazione Romualdo Del Bianco®.



Il Centro Congressi al Duomo che ha finanziato il progetto ha presentato l’opera il prossimo 14 dicembre con un evento presso il Museo Fondazione Del Bianco a Palazzo Coppini, il luogo della memoria degli oltre 25 anni di attività della Fondazione, dove le diverse culture si incontrano e dialogano nel pieno centro storico di Firenze.

Dopo un intervento di Paolo Del Bianco, Presidente della Fondazione, si è tenuta la presentazione dell’Allegoria da parte del Prof. Riccardo Mazzoni, storico dell’arte e studioso della famiglia De Ranieri. Dal foyer del Museo è partito quindi un veloce tour che si è concluso con la visione dell’Allegoria presso l’Hotel Pitti Palace al Ponte Vecchio.

La preziosa opera d’arte che arricchirà i viaggiatori è una Consolle in marmo bianco scolpita a fine ‘800 a Querceta di Seravezza nello Studio D’Arte Angiolo De Ranieri (1834-1911) con la collaborazione dei figli Ermenegildo, Aristide e Ferruccio. Dal 1893 Aristide si trasferì in Francia, dove inaugurò una succursale dello studio, garantendo un costante aggiornamento degli elementi stilistici francesi. La tradizione artistica della famiglia De Ranieri prosegue anche ai giorni nostri: attualmente il nipote Sirio e suo figlio Dino, portano avanti lo Studio D’Arte con la stessa passione e maestria dei loro predecessori.

La Consolle in marmo rimane a testimonianza di questo sodalizio artistico: realizzata in marmo statuario delle Alpi Apuane, un materiale puro, senza macchie e difetti, l’Allegoria offre a chi la osserva una lavorazione ricca di particolari, trafori e stacchi finissimi che rendono al massimo i particolari. La parte superiore è stata scolpita in un unico pezzo di marmo. L’opera è composta da uno specchio incastonato in una tavolozza da pittore, trafitta dalla freccia di Cupido e adornata da festoni di fiori e uccellini. Il tutto è sorretto da un mascherone con ai fianchi due Grifi che rappresentano la Musica e la Scienza. Al centro del frontone che regge il piano sono raffigurate le maschere della Tragedia e della Commedia, il tutto sorretto da gambi ricchi di ornamenti.

L’opera fu esposta al Grand Salon de Paris, sede di altre esposizioni della Famiglia De Ranieri che a partire dal 1898 iniziò la collaborazione con il prestigioso museo francese. Nel 2018 ricorre infatti il 120° anniversario della prima esposizione dello Studio D’Arte De Ranieri al Gran Salon de Paris, come ricorrenza che verrà valorizzata dalle prossime iniziative Life Beyond Tourism®.

La Consolle arricchisce inoltre la collezione delle altre opere dei De Ranieri già presenti nelle strutture del Centro Congressi al Duomo: “Bacco” e “Cyrano” all’Hotel Laurus al Duomo, “Gusteau e l’oca intelligente” nella terrazza con vista dell’Hotel Pitti Palace al Ponte Vecchio, “Galileo”,“Leonardo Da Vinci” e “Roberto Longhi” presso l’Auditorium al Duomo. La parte più consistente è esposta presso il Museo Fondazione Del Bianco con “Michelangelo”, “Pegasus”, “La bandiera del dialogo” e la serie de “La Famiglia Umana” che comprende 12 busti in marmo raffiguranti gli stati d’animo che, aldilà delle differenze culturali, accomunano l’umanità tutta con i testi a corredo elaborati da Maurizio Bossi.

Grazie a questa esperienza il Centro Congressi al Duomo prosegue l’applicazione di Life Beyond Tourism® con la valorizzazione dell’offerta turistica che guarda alla salvaguardia e fruizione del patrimonio artistico-culturale, tramite iniziative e azioni concrete, che favoriscono la conoscenza e il dialogo interculturale e arricchiscono il soggiorno del viaggiatore.
L’accoglienza turistica in stile Life Beyond Tourism®, con gli hotel a 4 stelle Pitti Palace al Ponte Vecchio e Laurus al Duomo, si arricchisce così di un nuovo concetto di ospitalità altamente valoriale, capace di soddisfare anche le curiosità artistiche dei propri ospiti, coinvolgendoli nella vita di Firenze e del territorio che la circonda in tutti i suoi aspetti. Soggiornando in una delle strutture del Centro Congressi al Duomo di Firenze il viaggiatore diventa parte integrante di un movimento culturale e potrà assaporare la città in maniera unica e autentica.

Fabrizio Del Bimbo
















L’ADORAZIONE DEI MAGI DI LEONARDO SPIEGATA DA ANTONIO NATALI



Il prossimo giovedì 21 dicembre ore 17.00
Presso l'Art Hotel Museo - Prato

Giovedì 21 dicembre 2017 alle ore 17.00 l’Art Hotel Museo di Prato organizza una serata speciale con protagonista Antonio Natali, in un incontro dal titolo “Il tempio e il virgulto, una trama per l’Adorazione dei Magi di Leonardo da Vinci”, svelando al pubblico alcuni suggestivi particolari emersi dal recente restauro di questo capolavoro leonardesco. Antonio Natali, storico dell’arte, direttore della Galleria degli Uffizi dal 2006 al 2015, ha scritto di pittura e scultura del XV e XVI secolo, ed ha ideato e curato molte fra le più importanti mostre d’arte del Quattrocento e del Cinquecento a Firenze, tra le quali L’Officina della maniera, allestita alla Galleria degli Uffizi nel 1996 e la “trilogia” di Palazzo Strozzi: Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici nel 2010, Pontormo e Rosso. Divergenti vie della “maniera” nel 2014 e Il Cinquecento a Firenze. “Maniera moderna” e controriforma nel 2017.
Nel corso della serata  la storica dell’arte Ilaria Magni, curatrice dell’Art Hotel Museo e dell’Art Hotel Milano, guiderà il pubblico alla scoperta di alcuni ambienti e Camere d’Autore, illustrando il progetto che, nato quasi per gioco da un’idea di Lido Bonari, si è sviluppato negli anni guardando all’Art Hotel Museo non solo come un luogo di ospitalità, ma anche uncontenitore d’arte, principio che muove la struttura fin dalla sua fondazione nel medesimo contesto del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, ad opera del celebre architetto fiorentino Italo Gamberini.
Seguirà un aperitivo offerto dall’Art Hotel Museo.
La partecipazione è libera e aperta a tutti. È gradita la conferma della presenza per e-mail all’indirizzo info@arthotel-museo.it
Serata di auguri per le festività
       Giovedì 21 dicembre ore 17
Art Hotel Museo S.r.l. - V.le della Repubblica, 289 – 59100 PRATO
Ingresso libero

       Press Art Connections
Tel 348 4013707 - e-mail redazione@artconnections.tv

Del Bimbo Fabrizio

lunedì 11 dicembre 2017

PER IL CONCORSO “PLAY ENERGY ENEL” VINCONO SCUOLE DI SAN GIMIGNANO, CHIANCIANO TERME E POMARANCE



 Cento studenti toscani  saranno accolti da una bella sorpresa: la quattordicesima edizione di “Play Energy Enel”, il concorso ludico didattico che Enel dedica al mondo della scuola in Italia e nel mondo, ha infatti decretato i vincitori dell’edizione 2016/2017 per la Toscana.
Questo concorso ha coinvolto 364 scuole per un totale di 561 insegnanti che hanno ricevuto il kit, alla fase finale sono stati presentati 172 elaborati progettuali da 116 classi e 3.566 alunni. A trionfare, dopo un attento esame dei lavori da parte della giuria regionale riunitasi presso la sede Enel di Firenze, sono state le classi II A e II B della scuola primaria Folgore di San Gimignano (Si), guidata dalla docente Francesca Sciacca, con il progetto I tre porcellini e la sostenibilità; le classi III A, III B, III C, seguite dalla prof Lucia Guardo, della scuola media Federigo Tozzi di Chianciano Terme (Si) con il progetto La scuola del futuro; le classi III e IV A dell’ITIS Santucci di Pomarance (Pi), insieme al prof Luca Antonelli, con il progetto Geo Treasures.
La Giuria toscana, composta da autorevoli personalità del mondo scolastico e istituzionale oltre che dai “tutor Enel” che hanno seguito gli studenti nelle loro “avventure energetiche”, ha esaminato i progetti considerando i criteri di creatività, attinenza e fattibilità e ha decretato i tre vincitori suddetti per le categorie in gara relative a scuola primaria, secondaria di I grado e di II grado. La giuria ha inoltre assegnato menzioni speciali a progetti che si sono distinti per originalità: a ricevere la menzione saranno la scuola primaria “Giotto” di Mercatale Valdarno nel Comune di Montevarchi (Ar) con il progetto Vespa 50 Giotto Special; la scuola secondaria di I grado “Enrico Fermi” di Scandicci (Fi) con l’idea La nostra idea di abitazione; infine, le scuole superiori “Florence Design Academy” di Firenze con il progetto Eco Penthouse e “ISIS Leopoldo II di Lorena” di Grosseto con l’originale Conservazione sostenibile dei cereali.
Vincitori e menzionati, oltre a ricevere i premi nella cerimonia regionale che si svolgerà nei prossimi mesi, accedono alla finale nazionale dove si sfideranno con i “campioni” delle altre regioni. 
Del Bimbo Fabrizio

domenica 10 dicembre 2017

All'hotel Villa Medici martedì 12 dicembre un incontro sul turismo di qualità


Per un turismo di qualità. E’ l’obiettivo di Federalberghi Toscana, che ha organizzato per martedì 12 dicembre un dibattito formativo sul tema “Revenue, web marketing e reputazione – Buone pratiche, miti e falsi miti”, che si terrà alle ore 14.30 presso il Grand Hotel Villa Medici in via Il Prato 42 a Firenze. Parteciperanno il presidente di Federalberghi Toscana Paolo Corchia e il presidente del Comitato Giovani albergatori di Federalberghi Toscana Eleonora Angeli.


“Oggi la scelta di una destinazione turistica - spiega Corchia – non si fa più solo in base all’offerta artistica e culturale o naturalistica, ma anche attraverso la reputazione, cioè la qualità percepita dell’offerta. Dobbiamo riuscire a interpretare le esigenze del turista, che va alla ricerca di qualità nell’interazione e di un’esperienza da vivere. In questo senso è fondamentale acquisire gli strumenti per dare una risposta a queste richieste”.
“Da sempre l’accoglienza turistica è l’elemento in grado di garantire la soddisfazione del visitatore. Ma la richiesta oggi è più diversificata che nel passato, anche perché si è ampliata la provenienza. Per questo - dice Eleonora Angeli – dobbiamo ribadire l’importanza della formazione di chi lavora in albergo, che deve interpretare al meglio le richieste. Come Federalberghi intendiamo lavorare in questo senso nella consapevolezza che bisogna investire per il futuro. Il dibattito formativo è un format un po’ atipico in cui un front office manager, un hospitality manager e un consulente si alternano su tematiche attuali e un po’ spinose. Tre punti di vista per 60 spunti di discussione in ambito di Revenue Management, Web Marketing e Brand Reputation per consolidare strategie e strumenti di successo e per smontare falsi miti”.

Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 4 dicembre 2017

IL TEATRO VERDI di Firenze presenta LA FEBBRE DEL SABATO SERA





TEATRO VERDI di Firenze XX STAGIONE TEATRALE 
dal 7 al 10 dicembre 2017
TEATRO NUOVO presenta 
LA FEBBRE DEL SABATO SERA – SATURDAY NIGHT FEVER
con FRANCESCO ITALIANI nel ruolo di TONY MANERO
regia CLAUDIO INSEGNO
con le canzoni dei The Bee Gees
basato sul celebre film di Paramount/RSO e sulla storia di Nik Cohn
adattamento al teatro di Robert Stigwook in collaborazione con Bill Oaks e di Sean Cercone & David Abbinanti per il Nord America
Nel 40° anniversario dall’uscita del celebre film, Teatro Nuovo di Milano ha presentato nel 2017 la nuova produzione italiana de LA FEBBRE DEL SABATO SERA. Dopo il grande successo di pubblico nell’ultima stagione teatrale e la consacrazione all’Arena di Verona, è pronto a calcare il palcoscenico del Teatro Verdi oltre a quello di altri prestigiosi teatri d’Italia. Il musical è tratto da una delle pellicole più celebri ed importanti nella storia del cinema, diretta nel 1977 dal regista John Badham, che lanciò l’attore John Travolta. Il film è tratto da una pseudo-inchiesta giornalistica di un quotidiano newyorkese sulla vita notturna delle comunità povere metropolitane, in contrapposizione alla vita mondana delle classi agiate di Manhattan, le serate fastose negli storici templi della disco music come lo Studio 54. Il musical è un omaggio alla disco music ed al glam dominante degli anni’70: uno spettacolare juke box musical in cui rivivere i successi disco in voga all’epoca tra cui spiccano le canzoni originali dei Bee Gees come Stayin’Alive, How Deep Is Your Love, Night Fever, You Should Be Dancing e tante altre in voga tutt’oggi quali Symphonie No 5, More than a woman e la celeberrima Disco Inferno. I migliori performer del musical italiano, veri talenti, sono pronti a farci ballare e a cantare i grandi successi della discomusic con una travolgente colonna sonora che fa da sfondo alle vicissitudini del giovane e sensuale Tony Manero. 
Cresciuto a Brooklyn, come i suoi migliori amici, ha voglia di riscatto ma Tony ha un solo talento, il ballo, ed è così che ogni sabato sera diventa il re della pista della discoteca Odissey2001: insieme alla bellissima partner Stephanie Mangano cercherà le luci del successo a Manhattan. Con la FEBBRE DEL SABATO SERA si rivive la leggendaria era della Disco nella New York degli anni Settanta grazie alle magnifiche coreografie originali di Valeriano Longoni, le celeberrime musiche eseguite sotto la supervisione musicale di Angelo Racz, un suggestivo e tecnologico impianto scenografico firmato da Roberto e Andrea Comotti arricchito dai sorprendenti video di Francesca Del Cupolo ed Erika Dolci, i costumi della celebre Graziella Pera, l’emozionante disegno luci di Valerio Tiberi ed il perfetto disegno audio di Simone Della Scala.

PREVENDITA BIGLIETTI
CASSA del TEATRO VERDI Via Ghibellina 97 – Tel 055-213496
Orario di apertura: da lunedì a sabato 10.00/13.00 e 16.00/19.
BOX OFFICE Via delle Vecchie Carceri, 1 (complesso Le Murate) - Tel.055.21.08.04 / Fax 055.74.72.058  
Orario di apertura da lunedì a venerdì 10.00/ 19.00 sabato 10.00/ 14.00
DEL BIMBO FABRIZIO

venerdì 1 dicembre 2017

Il 34/o Congresso Nazionale SIMG


A Firenze oltre 2.500 delegati per il 34° Congresso Nazionale della SIMG

INFLUENZA: 467.000 ITALIANI A LETTO, IL PICCO PREVISTO A CAPODANNO
I MEDICI DI FAMIGLIA: “TUTTI I CITTADINI DEVONO VACCINARSI”

Il virus lo scorso anno ha provocato 2.000 decessi in più rispetto alla stagione precedente e il fenomeno potrebbe ripetersi. Il presidente Claudio Cricelli: “La campagna di prevenzione ha dato buoni risultati. Rinnoviamo il nostro appello affinché un sempre maggiore numero di persone si immunizzino”

 

 

 

 

Sono oltre 467.000 gli italiani finiti a letto a causa dell’influenza dall’inizio della sorveglianza epidemiologica. Anche quest’anno la stagione si è presentata in anticipo rispetto alle annate precedenti e pertanto il picco è previsto intorno a Capodanno. Quest’anno il virus influenzale è meno aggressivo ma colpirà un numero maggiore di persone così come già avvenuto nell’emisfero australe. Secondo gli ultimi dati disponibili nel 2016-17 si stima che nel nostro Paese ci siano stati 2.000 decessi in più rispetto alla stagione precedente. Si tratta di un dato in linea con la media europea e il fenomeno potrebbe ripetersi anche quest’anno. Risulta quindi fondamentale che tutti i cittadini si vaccinino quanto prima contro la patologia. Finalmente il paziente “maturo” potrà avvalersi della protezione vaccinale anche per due altre malattie: polmonite e altre malattie invasive da pneumococco e herpes zoster (o fuoco di Sant’Antonio) e la sua temibile complicanza, la nevralgia post herpetica. Infatti nel nuovo piano nazionale prevenzione vaccinale da quest’anno ai 65enni viene offerto il vaccino antipneumococcico coniugato, seguito dal polisaccaridico 23 valente e quello anti zoster ad una dose per tutta la vita. E’ questo l’appello lanciato dai medici di famiglia durante la seconda giornata del 34° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG). L’evento, dal titolo La presa in carico, il carico assistenziale di malattia, le cronicità. Dai silos economici alla cura globale del cittadino, si chiude domani a Firenze e vede la partecipazione di oltre 2.500 camici bianchi da tutta la Penisola. “Rinnoviamo l’invito affinché tutti e non solo le categorie di persone a rischio si immunizzino - afferma il dott. Claudio Cricelli, Presidente Nazionale SIMG -. La campagna vaccinale contro l’influenza ha avuto nelle prime settimane un buon riscontro tra la popolazione. In molti dei nostri studi e ambulatori le scorte vaccinali sono esaurite nel giro di pochissimi giorni. Potrebbe essere una prima dimostrazione di una ritrovata e rinnovata fiducia dei cittadini verso questi importantissimi presidi sanitari salvavita, dopo anni di inspiegabile diffidenza. L’impegno e la crescente attenzione sul tema vaccinale starebbero quindi iniziando a dare i primi risultati concreti. Ricordiamo che devono assolutamente immunizzarsi i pazienti colpiti da patologie croniche, cardiovascolari e respiratorie, anziani, bambini e donne in gravidanza. Per tutte queste persone il vaccino è gratuito e basta recarsi al più presto dal proprio medico di famiglia. Tutti gli altri possono invece liberamente acquistarlo in farmacia”. “La nostra Società Scientifica è da sempre in prima linea per favorire il più possibile il ricorso alle vaccinazioni - aggiunge il dott. Ovidio Brignoli, Vice Presidente Nazionale SIMG -. All’interno del sistema sanitario nazionale siamo i primi interlocutori con i cittadini e con loro abbiamo un consolidato e privilegiato rapporto di fiducia. Proprio per questo dobbiamo essere noi i primi a dare il buon esempio sottoponendoci regolarmente all’immunizzazione. Attualmente però meno del 10% dei camici bianchi italiani si vaccina regolarmente contro l’influenza. Quest’anno le autorità sanitarie del Regno Unito hanno approvato una nuova legge che obbliga i medici che non si vaccinano a giustificare in modo dettagliato i motivi della loro scelta. Come SIMG chiediamo che anche il Ministero della Salute adotti al più presto un provvedimento simile”.

“Nel 2017 in Australia l’influenza ha fatto registrare un 25% di casi in più rispetto all’anno precedente - sottolinea il dott. Aurelio Sessa, responsabile SIMG del settore -. L’esperienza ci insegna che queste tendenze tendono a ripetersi nel nostro emisfero dove la brutta stagione arriva dopo. Quindi anche in Italia e in Europa potremmo avere un vero e proprio boom di contagi. La scorsa stagione l’influenza ha interessato in totale oltre 5 milioni e 300 mila italiani e ha fatto registrare altrettante sindromi respiratorie acute. L’anti-influenzale può proteggere fino all’85% una persona adulta e i suoi benefici sono riscontrabili non solo a livello individuale. Più persone si immunizzano, maggiore sarà il contenimento del virus grazie al così detto ‘effetto gregge’”. “Le vaccinazioni sono un atto di prevenzione fondamentale con cui è possibile combattere malattie infettive pericolose per le quali spesso non esistono terapie specifiche - conclude il dott. Cricelli -. I vaccini sono presidi sanitari sicuri, sottoposti a rigidi controlli e i loro migliori effetti sono silenti perché abbattono, prima che si manifesti, un rischio altrimenti grave. Negli ultimi anni sono stati vittime del loro stesso successo e le nuove generazioni non hanno conosciuto le gravi patologie che in passato provocavano disabilità o addirittura decessi. Proprio per questo troppe persone hanno pensato, erroneamente, che siano inutili o addirittura dannosi. Invece, oltre agli indubbi vantaggi per la salute, non va dimenticato come grazie ai vaccini possiamo ottenere importanti risparmi economici per tutta la collettività. L’influenza, infatti, ogni anno comporta costi indiretti quantificabili in 1,6 miliardi ad ogni stagione”.
Fabrizio Del Bimbo 

Un dipinto di Filippino Lippi della Fondazione Crf per un francobollo



La presentazione  venerdì 1 dicembre alle ore 16.30 al Teatro della Pergola




Il presidente Fondazione CRF Tombari,
‘’Un riconoscimento per Firenze e per l’ impegno nel valorizzare
il nostro patrimonio d’arte’’




Ha l’immagine del grande dipinto di Filippino Lippi raffigurante la ‘Madonna con Bambino e Angeli’, appartenente alla collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, il francobollo con soggetto pittorico per il Natale 2017 della Repubblica Italiana. Sarà presentato domani, venerdì primo dicembre alle ore 16.30 al Teatro della Pergola e, come da prassi, questa prima uscita coincide con un annullo speciale. Alla cerimonia interverranno il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze Umberto Tombari e il Dirigente Responsabile Filatelia di Poste Italiane Fabio Gregori. L’opera sarà illustrata da Cristina Acidini, Presidente dell‘ Accademia delle Arti del Disegno.

Per la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze è un evento importante perchè conclude nella maniera migliore le celebrazioni per i 25 anni di attività e perché il soggetto del francobollo è strettamente legato alla propria Collezione d’arte in quanto illustra la sua opera più rappresentativa che è uno dei capolavori della pittura rinascimentale. E’ anche un significativo riconoscimento per Firenze perché, come sottolinea il Presidente della Fondazione CRF Umberto Tombari, ‘’alla nuova emissione è affidato il compito di far circolare in Italia e nel mondo l’immagine di un’opera che è parte integrande del comune patrimonio storico ed artistico della Nazione. Questa operazione premia anche l’impegno che la Fondazione ha profuso negli anni e continua a svolgere per la conservazione e la valorizzazione delle proprie opere d’arte attraverso il progetto ‘In  Collezione’’’.

Il francobollo ha il valore nominale di 0,95 cent. ed è realizzato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato sulla base del programma filatelico che viene stabilito di anno in anno dall’apposita Commissione del Ministero dello Sviluppo Economico. E’ prodotto e distribuito in tutto il Paese da Poste Italiane. 

SCHEDA STORICO ARTISTICA (di Jonathan K. Nelson)

Filippino Lippi (Prato, 1457 circa – Firenze 1504), Madonna col Bambino e Angeli (“Tondo Corsini”),1481-82 c., tempera grassa su tavola, diametro 173 cm, Firenze, Collezione d’Arte Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze
Il dipinto, acquistato dalla Cassa di Risparmio di Firenze nel 1982, fu pubblicato per la prima volta da Crowe e Cavalcaselle nel 1864 come un’opera di Filippino Lippi, il figlio di Fra Filippo, e allievo di Botticelli. Proprio nel 1864 il poeta inglese Algernon Charles Swinburne la vide, per poi lodarla, quattro anni dopo, in un testo oggi poco noto: « a lui [Filippino] va senza dubbio attribuito l’onore di aver dipinto la Sacra Famiglia [sic] di Palazzo Corsini (...) dove fanciulli suonano un brano musicale con eccentrici strumenti [sic] e, sullo sfondo, basse rocce frastagliate racchiudono e rivelano fredde insenature e quiete distese di mare. ».
Nonostante le imprecisioni, dovute al fatto che il poeta scriveva dall’Inghilterra e a memoria, in un’epoca in cui non esistevano fotografie del tondo, evidentemente l’entusiasmo di Swinburne stimolò l’interesse di un suo celebre amico, il pittore preraffaelita Edward Burne Jones. Finora non è stato notato che, in uno dei quadri più celebri di quest’ultimo, Re Cophetua e la mendicante (Londra, Tate Museum, 1884) la coppia di fanciulli cantori con in mano un testo musicale cita direttamente il Tondo Corsini.
Nel dipinto del Lippi la prospettiva del pavimento non indirizza lo sguardo dell’osservatore verso la Madonna al centro dell’opera, come ci si potrebbe aspettare, ma verso i tre angeli cantori sulla destra. Uno dei tre ha entrambi gli indici tesi, come per tenere il ritmo, e appoggia la mano sinistra sulla mano destra del compagno accanto, comunicando con lui senza parlare. Questo secondo angelo ha in mano un rotolo, sul quale è fedelmente riportata una partitura, completa di chiavi, note e segni di ripetizione.  Nel trascrivere la musica, Timothy McGee (2006/2007) si è reso conto che Filippino aveva incluso nel quadro la prima parte completa di una composizione per tre voci.
La musica è una variante di una delle canzoni più famose del tempo, Fortuna desperata. Fu composta prima del 1478 e probabilmente per commemorare la morte della giovane Simonetta Cattaneo ma nel tondo significato originale del pezzoviene qui totalmente trasformato in una lode alla Vergine..
È noto che, nell’Ottocento, il tondo apparteneva alla Collezione Corsini a Firenze. Le vicende precedenti relative alla storia del dipinto restano, invece, sconosciute. Nel primo catalogo della collezione Corsini, Ulderigo Medici (1886) proponeva cautamente che nel Seicento il marchese Pietro Corsini potesse averlo acquisito, avendo preso in affitto la villa di Careggi, appartenuta a Lorenzo il Magnifico ai tempi di Filippino. La pregevole tavola, forse una commissione medicea, è fra i più grandi tondi del Rinascimento che sia giunto fino a noi. Mentre la maggior parte delle opere con tale formato era realizzata per ambienti domestici, di rado ne venivano eseguite di questo tipo per edifici pubblici.
Sebbene lo spirito del Tondo Corsini rimandi al Botticelli, la composizione si distacca in modo significativo dal celebre Madonna del Magnificat (Firenze, Gallerie degli Uffizi), dove l’ex maestro di Filippino aveva sistemato le figure in modo da sottolineare la forma della tavola. L’artista più giovane, invece, volle introdurre uno sfondo con strutture architettoniche a predominante sviluppo verticale, dove gli elementi curvilinei non hanno alcuna relazione con il profilo del tondo. Messo di fronte all’arduo compito di creare un’accattivante variazione sul più tradizionale dei temi, la Madonna con Bambino, Filippino  raffigurò un angelo di un’estrema delicatezza che, con un piede leggiadramente in equilibrio sulle dita e con la testa leggermente piegata, offre rivolto al piccolo Gesù un piatto dorato con dei fiori. Visibilmente interessato, il Bambino ne sceglie alcuni per farne un mazzolino per la Madre. La Vergine, nella sua solennità, è partecipe del gesto, mentre tre angeli cantano. Le proporzioni allungate delle figure, insieme con il carattere lineare ed etereo, stanno a indicare che il dipinto debba risalire a una fase relativamente precoce della carriera di Filippino. Le opinioni di quasi tutti gli studiosi convergono sugli inizi degli anni Ottanta. Le due pale d’altare quadrangolari, realizzate dal Lippi nel 1482 e nel 1483 (Lucca, San Michele; Pasadena, Norton Simon Museum), costituiscono i paralleli più convincenti. Nella seconda pala, gli accurati dettagli del paesaggio rivelano la suggestione che la pittura nordica aveva suscitato in Filippino. Nel tondo Corsini, invece, i profili montuosi in profondità rispecchiano, in un’epoca molto precoce, l’impatto esercitato dai primi paesaggi dipinti da Leonardo da Vinci, e come osservò Antonio Natali (1986), le decorazioni architettoniche sono caratterizzate dagli stessi elementi che ritroviamo nelle opere del Verrocchio, maestro di Leonardo.

Nicoletta Curradi

Un nuovo volume edito da Aboca presentato a Firenze

Nei giorni scorsi nell'Auditorium de La Nazione a Firenze è stato presentato il volume “Se 545 anni vi sembrano pochi” di Luciano Cimbolini: un viaggio nel rapporto tra denaro, economia, politica, democrazia e produzione di ricchezza. Con biglietto andata e ritorno per la Toscana, epicentro dello sviluppo culturale e artistico dell’umanità e, non a caso, luogo in cui è nata la finanza moderna.
La crisi finanziaria, iniziata nel 2008, è un’ondata che si è abbattuta su banche, mercati finanziari, finanze pubbliche e ha travolto l’economia reale, traducendosi nel crollo del Pil, in milioni di posti di lavoro perduti e nell’esplosione del debito privato e pubblico.



Luciano Cimbolini, esperto toscano di finanza pubblica, ci conduce con il suo libro, edito da Aboca Edizioni, in un excursus analitico nella storia antica e contemporanea del denaro, che da mezzo di scambio si è trasformato in merce eterea ed impalpabile, senza più alcun legame con il mondo della produzione ed i luoghi dell’economia reale.
Per sfuggire all’intangibilità di una crisi che sembra non avere né collocazione fisica né un preciso limite temporale, Cimbolini ancòra a un luogo preciso, terreno, gaudioso, il dibattito sul futuro dell’economia globale, la Toscana, dove 545 anni fa la fondazione del Monte dei Paschi di Siena ha posto una delle basi dell’economia e della finanza moderne. 

Nicoletta Curradi 

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