venerdì 30 novembre 2018

Inaugurata la Sala dei Rari dell'Archivio Storico di Lineapiù Italia


Il  29 novembre Lineapiù Italia ha inaugurato la Sala dei Rari, una nuova area dell’Archivio Storico,  aperto nel 2012.
L’Archivio Storico raccoglie 40 anni di storia della storica azienda di Capalle, vera eccellenza italiana e con l’apertura della nuova area Sala Dei Rari sarà possibile ammirare e scoprire tutto il materiale raccolto da Alessandro Bastagli, appassionato ricercatore di oggetti rari e accumulatore di bellezza, espressione di una personale visione di come attraverso la conservazione e raccolta di materiali di ricerca possa alimentare un nuovo percorso di creatività.
L’Archivio Storico Lineapiù, inaugurato nel 2012, conserva e ordina oltre 33 mila elementi che costituiscono il patrimonio storico dell’azienda dal 1975 ad oggi.
Il fondo archivistico, completamente inventariato e digitalizzato, comprende esemplari di maglieria sperimentale, teli con punti maglia, cartelle di campionario, oggetti in maglia, arazzi, libri rari… ciascuno dei quali ricercabile per stagione, materia, colore o filato utilizzato.
In un percorso che va dal filato sino alla sua interpretazione in maglia l’Archivio ospita una collezione di abiti vintage e contemporanei realizzati da prestigiosi brand con i filati Lineapiù, una Sala dei Punti esperienziale e una Biblioteca, con una speciale sezione dedicata ad antichi volumi di campionario tessile.
Un grande archivio, deputato alla conservazione, cura e valorizzazione di un patrimonio che racconta non soltanto la storia dell’azienda ma, attraverso questa, consente di proiettare uno sguardo sulle quattro decadi nelle quali l’eccellenza artigianale italiana ha rivoluzionato i modelli culturali e i caratteri stilistici contemporanei: costruendo un primato creativo ed imprenditoriale che ha influenzato il mondo. 

Fabrizio Del Bimbo

Inaugurata la Sala dei Rari dell'Archivio Storico di Linea Più Italia


Il  29 novembre Lineapiù Italia ha inaugurato la Sala dei Rari, una nuova area dell’Archivio Storico,  aperto nel 2012.
L’Archivio Storico raccoglie 40 anni di storia della storica azienda di Capalle, vera eccellenza italiana e con l’apertura della nuova area Sala Dei Rari sarà possibile ammirare e scoprire tutto il materiale raccolto da Alessandro Bastagli, appassionato ricercatore di oggetti rari e accumulatore di bellezza, espressione di una personale visione di come attraverso la conservazione e raccolta di materiali di ricerca possa alimentare un nuovo percorso di creatività.
L’Archivio Storico Lineapiù, inaugurato nel 2012, conserva e ordina oltre 33 mila elementi che costituiscono il patrimonio storico dell’azienda dal 1975 ad oggi.
Il fondo archivistico, completamente inventariato e digitalizzato, comprende esemplari di maglieria sperimentale, teli con punti maglia, cartelle di campionario, oggetti in maglia, arazzi, libri rari… ciascuno dei quali ricercabile per stagione, materia, colore o filato utilizzato.
In un percorso che va dal filato sino alla sua interpretazione in maglia l’Archivio ospita una collezione di abiti vintage e contemporanei realizzati da prestigiosi brand con i filati Lineapiù, una Sala dei Punti esperienziale e una Biblioteca, con una speciale sezione dedicata ad antichi volumi di campionario tessile.
Un grande archivio, deputato alla conservazione, cura e valorizzazione di un patrimonio che racconta non soltanto la storia dell’azienda ma, attraverso questa, consente di proiettare uno sguardo sulle quattro decadi nelle quali l’eccellenza artigianale italiana ha rivoluzionato i modelli culturali e i caratteri stilistici contemporanei: costruendo un primato creativo ed imprenditoriale che ha influenzato il mondo. 

Fabrizio Del Bimbo

giovedì 29 novembre 2018

A Firenze il 35/o Congresso della SIMG


A Firenze il 35° Congresso della società scientifica con la partecipazione di 3.000 camici bianchi

L’aumento



L’aumento delle visite causato dall’incremento delle malattie croniche. Il presidente Claudio Cricelli: “Solo il 5% dei generalisti è strutturato in forme associative. Queste organizzazioni permettono di ridurre del 50% le liste di attesa con notevoli risparmi per il sistema. Più fondi per attrezzature e tecnologie
 In un decennio il carico di lavoro dei medici di famiglia è raddoppiato, passando da 5,5 visite per paziente all’anno nel 2006 a 9,9 nel 2016 (XI Report Health Search). L’allungamento della vita media e la crescente diffusione delle malattie croniche sono i motivi principali di questa vera e propria impennata. Quasi il 40% (39,1%) degli italiani è infatti colpito da una di queste patologie: in particolare, ipertensione (17,4%), artrosi/artrite (15,9%), malattie allergiche (10,7%), osteoporosi (7,6%), bronchite cronica e asma bronchiale (5,8%) e diabete (5,3%). Nonostante questi numeri preoccupanti, le risorse dedicate alla medicina del territorio sono sempre più esigue, con forti carenze organizzative. “Serve un grande Piano Sanitario della Medicina Generale, per ristrutturare completamente il comparto”. È l’appello del dott. Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), al 35° Congresso nazionale della società scientifica che si apre oggi a Firenze. “Il ritardo organizzativo nella dotazione delle cure primarie è la causa dell’allungamento delle liste d’attesa e dell’enorme crescita del costo delle prestazioni, che continuano a gravare sulla medicina specialistica e sull’ospedale – spiega il presidente Cricelli -. Solo il 5% dei generalisti è strutturato in forme associative (le cosiddette medicine di gruppo integrate), anche se sono state lanciate più di 10 anni fa. Una completa realizzazione di queste modalità di lavoro aggregate permetterebbe di ridurre di più del 50% le liste di attesa per gli esami diagnostici di primo livello (ad esempio le ecografie), che oggi vengono eseguiti dagli specialisti”. “Una migliore presa in carico dei pazienti sul territorio – sottolinea il dott. Cricelli - consentirebbe anche di ottimizzare i ricoveri e le prestazioni dell’ospedale. Serve una totale ricostruzione della medicina generale. Al 35° Congresso SIMG, infatti, sarà annunciata la prima Conferenza italiana della medicina generale e delle cure primarie che si svolgerà nel 2020, in cui definiremo gli obiettivi da raggiungere nei successivi 5 anni per realizzare il cambiamento ormai necessario. Sull’instabilità della programmazione del Servizio Sanitario ha contribuito nel tempo anche l’incertezza nella distribuzione dei fondi, che si è susseguita nei documenti di programmazione pluriennale del Governo e che ha prodotto conseguenze negative sulle cure primarie”. Ad esempio il finanziamento del Fondo Sanitario per il 2018 era stato fissato a 121,3 milioni di euro nel DEF (Documento di Economia e Finanza) 2014. La previsione per il 2018 è successivamente scesa a 117,7 miliardi di euro nel DEF 2015, per poi essere ulteriormente ridotta a 116,2 miliardi di euro nel DEF 2016 e a 115,1 miliardi di euro nel DEF 2017, salvo risalire a 115,8 miliardi di euro nel DEF 2018. “Oltre alla completa realizzazione delle forme associative – continua il dott. Cricelli -, il cambiamento deve andare in tre direzioni, partendo dal principio che le cure primarie costituiscono il motore del Servizio Sanitario Nazionale: innanzitutto ai medici di famiglia deve essere concessa la possibilità di prescrivere i farmaci innovativi, finora negata. Vanno aumentati gli investimenti in conto capitale in attrezzature e tecnologie mediche. Deve essere modernizzato il sistema di formazione della medicina del territorio, ancor oggi burocratico e limitato all’insegnamento in aula. Finora abbiamo assistito alla deliberata volontà di non realizzare il cambiamento. Con la Conferenza del 2020 vogliamo sbloccare questa situazione di stallo, coinvolgendo tutte le forze attive della politica sanitaria: gli specialisti potranno costruire con noi questo percorso interattivo, inevitabile di fronte ai numeri della cronicità”.

La percentuale di over 55 con almeno una malattia cronica supera il 50%, arrivando a più dell’85% per gli over 75. La stessa tendenza si osserva anche per le persone che soffrono di almeno 2 malattie croniche: la percentuale va dal 35,4% per le persone tra 60 e 64 anni, al 65,7% per gli over 75. Considerando quindi gli over 75, quasi 7 su 10 presentano più di una malattia cronica. In base all’XI Report di Health Search, il database di SIMG, il 20% delle visite dei medici di famiglia è determinato dall’ipertensione, il 6,9% dal diabete mellito di tipo 2, il 5,2% da dislipidemia e il 4,5% dalle malattie ischemiche. “La medicina generale intende porsi come una professione moderna, complessa e completa – afferma il dott. Ovidio Brignoli, vicepresidente SIMG -. Sappiamo assumerci a pieno titolo la responsabilità della cura dei cittadini. Vogliamo costruire nuove modalità per esercitarla, con strumenti innovativi, tecnologie e organizzazione avanzate. Questo Congresso vuole adottare anche un linguaggio diverso, vista l’importante presenza dei giovani medici, che rappresentano circa il 60% del totale. Al posto delle Tavole rotonde, ci sarà una sorta di sorta di commedia, con ‘personaggi in cerca d’autore’: in scena, un regista utilizzerà la traccia del testo pirandelliano e chiamerà i vari protagonisti coinvolti (ad esempio, rappresentanti del sindacato, degli infermieri, direttori generali ecc). Dobbiamo costruire la professione a immagine e somiglianza dei giovani e offrire loro il meglio di quello che siamo riusciti a costruire. A partire dalla nostra scuola che, accanto all’alta formazione, si arricchisce di una nuova scola di medicina pratica (con simulatori e manichini). Realizzeremo anche una rivista di medicina pratica e una pubblicazione sulle malattie croniche, che rappresentano la grande sfida della medicina generale del futuro insieme alle fragilità. Avvieremo, a gennaio 2019, la scuola per ricercatori di studi clinici ed è in cantiere anche quella per la realizzazione delle linee guida. Siamo l’unica società scientifica accreditata a redigere questi documenti nell’ambito delle cure primarie”. 

Fabrizio Del Bimbo 

sabato 24 novembre 2018

La sesta edizione del Premio Semplicemente Donna: da Cortona un messaggio di speranza e coraggio



Si è conclusa a Cortona la sesta edizione del Premio Semplicemente Donna. Protagoniste della serata imprenditrici, scienziate, giornaliste, donne impegnate nella società civile e vittime di violenza.
Un momento suggestivo e toccante quello condotto dalla giornalista di SkyTG24 Monica Peruzzi che ha visto la partecipazione anche del procuratore generale di Firenze Marcello Viola, unico uomo ad essere premiato in occasione della manifestazione per il lavoro svolto al fianco della rete codice rosa e più in generale per il suo grande impegno come magistrato. A fare gli onori di casa il sindaco di Cortona Francesca Basanieri.
“È un grande onore per noi aver ospitato questa edizione, Cortona è una città molto al femminile in quanto i ruoli chiave amministrativi sono ricoperti da donne. Una peculiarità che ci rende più vicini ancora al premio e alla sua mission”.
Grande anche la partecipazione del mondo scolastico, nello specifico il liceo Signorelli e l’istituto Vegni di Cortona, che hanno partecipato attivamente agli incontri con le premiate all’interno dei rispettivi istituti.
“L’importanza del coinvolgimento del mondo scolastico è fondamentale per il premio - spiega la presidente della giuria, Patrizia Macchione - partendo dalle nuove generazioni potremo migliorare il futuro. La serata si è conclusa con un carico di emozioni inenarrabili e momenti molto toccanti che portano tutti noi a riflettere sull’universo femminile attraverso un’altra ottica”.
“Questa serata lancia un messaggio importante per dire no alla violenza in generale attraverso le storie, il dialogo, il confronto con le premiate” ha aggiunto Chiara Fatai, organizzatrice del premio insieme ad Angelo Morelli.
Gli incontri nelle scuole sono proseguiti anche nella giornata di sabato. Vittoria Doretti, ideatrice del Codice rosa, e il dottor Marcello Viola hanno incontrato gli studenti cortonesi nel salone del Maec. Ad Arezzo, ospiti dell’incontro promosso dal Club Soroptimist all’interno del liceo classico, Filomena Lamberti e Widad Akreyi.
I protagonisti del Premio Semplicemente Donna
Marcello VIOLA - "Personaggio uomo per i diritti umani"
Lucia GORACCI - "Giornalismo per i diritti umani"
Natasa KANDIC - "Impegno sociale e civile"
Wydad AKREY - "Diritti Umani"
Filomena LAMBERTI - "Donna coraggio"
Lucia VOTANO - "Ricerca scientifica"
Eleonora DANIELE - "Premio per l'informazione"
Anna AMATI - "Imprenditoria per il sociale”
H.H. Al Reem Al Tenaiji - "Donna per la pace"
Progetto "Come a casa" - Premio speciale "SOS Villaggio dei bambini"


Fabrizio Del Bimbo

martedì 20 novembre 2018

Turismo all’aria aperta in italia: un convegno a Firenze



Human Company, gruppo fiorentino leader in Italia nel comparto dell’outdoor,
ha riunito importanti player del settore per porre l’accento sul potenziale economico dell’industria turistica dell’open air in Italia, da Nord a Sud



Ieri presso la Palazzina rReale di SMN Firenze si è svolto il convegno “Sviluppo economico, innovazione e valorizzazione del territorio: le opportunità del turismo outdoor”. Organizzato da Human Company, gruppo fiorentino leader in Italia nel comparto dell’open air, l’incontro ha acceso i riflettori su un segmento in forte crescita della travel industry con un valore stimato di circa 5 miliardi di euro incluso l’indotto e oltre 60 milioni di presenze nel 2018.

Puntando su ecosostenibilità, innovazione, valorizzazione del territorio e capacità di attirare flussi turistici internazionali, a cui si affianca una presenza domestica in costante crescita, il settore del turismo all’aria aperta possiede un grande potenziale di sviluppo, con +3% di previsione sugli arrivi stimati nel 2019.

Tra dati di scenario, nuovi trend, progetti di investimento e casi concreti di successo, un panel di relatori autorevoli provenienti dal mondo delle istituzioni e della ricerca, operatori del settore e soggetti a sostegno degli investimenti hanno dato voce a un comparto strategico in Italia, per illustrarne lo stato dell’arte e le dinamiche innovative e valorizzanti, senza tralasciare le difficoltà di sviluppo del business, nel tentativo di individuare le linee guida per sfruttarne le potenzialità. 

È da qui che è partito Marco Galletti, CEO di Human Company: se paragonato con paesi limitrofi e simili per offerta turistica (un mix di storia, cultura, mare e natura) il mercato Italia è in affanno. La Spagna, per esempio, nel 2017 ha incassato dal turismo 40 miliardi in più dell’Italia (60,2 miliardi contro 39,2 miliardi) ed è riuscita a scalare la classifica mondiale, conquistando il secondo posto quale destinazione turistica dopo la Francia (l’Italia è solo quinta) grazie a un piano strategico di investimenti in infrastrutture e offerta. Eppure il potenziale dell’Italia è enorme. Lo dimostrano i numeri.
Per la destinazione Italia il 2017 è stato infatti un anno record. Con 427 milioni di notti la Penisola ha segnato +6% rispetto al 2016, registrando un incremento di presenze sia di stranieri (+6,3) che di italiani (+5,6%). Il contributo totale dell’industria turistica all’economia italiana nel 2017 è stato di 223 miliardi di euro, pari al 13% del PIL: un valore superiore alla media mondiale (10,4%) ed europea (10,3%), che conferma l’Italia quale paese a vocazione turistica. L’impatto economico si riflette in maniera rilevante sul mondo del lavoro, con oltre 3,4 milioni di posti direttamente o indirettamente generati nel 2017, pari al 14,7% dell’occupazione totale della Penisola.
Sul podio degli ospiti stranieri svetta la Germania (+15%), seguita dagli Stati Uniti in leggera flessione rispetto all’anno precedente (-2%) e Francia (+7%). Nella classifica delle regioni più amate la prima è il Lazio, seguita da Lombardia, Toscana, Campania e Veneto. Regione quest’ultima che si conferma tra le best performer nel comparto dell’outdoor.

A pieno titolo, dunque, la Regione Veneto con Cristiano Corazzari, Assessore al Territorio, Cultura, Sicurezza e Sport, si è fatta portavoce di quelle istituzioni locali che hanno compreso i vantaggi del turismo open air e che ne hanno raccolto i maggiori benefici in termini di presenze e di gradimento degli ospiti.
Due i progetti di sviluppo di Human Company nella regione: il più grande d’Europa a Eraclea e il progetto DELTAFARM a Porto Tolle, quest’ultimo in partnership con ENEL nell’ambito del progetto Futur-E, volto a riconvertire le centrali elettriche Enel in Italia non più attive. E se Enel, come ha illustrato Marco Fragale, Responsabile progetto Futur-e, ha individuato nell’outdoor una formula ideale di investimento, riconversione e rigenerazione delle proprietà, Banca del Mezzogiorno, come presentato dal CEO Bernardo Mattarella, ha saputo leggerne il potenziale per lo sviluppo turistico del centro-sud Italia tanto da annunciare la disponibilità della Banca a finanziare futuri progetti turistici in quest’area in partnership con i player di riferimento. A chiudere gli interventi dei partner investitori, è stato Sebastiano Ferrante, Managing Director PGIM Real Estate. Secondo il manager in Italia gli investitori non trovano terreno fertile a causa della poca trasparenza, della carenza di infrastrutture e della troppa burocrazia. In questo scenario gruppi come Human Company rappresentano l’eccellenza e sono i partner ideali per sviluppare progetti di turismo di qualità. 

  Del Bimbo Fabrizio

Laghi di Lesina e Varano, biglietto da visita della Puglia


Neanche quest'anno i tre colossi editoriali mondiali del buon viaggiare hanno avuto dubbi:  National Geographic, New York Times e  Lonely Planet hanno decretato la Puglia come regione più bella al mondo, piazzandola per la seconda volta consecutiva al primo posto nella classifica del Best Value Travel Destination in the World per ricchezza di storia, bellezze naturali, ottima cucina e patrimonio artistico. Vale quindi la pena di conoscere meglio questa regione.


              Lago di Varano


La prima zona che si incontra arrivando in Puglia è il territorio di Lesina, unico nella sua particolarità,  un habitat eccezionale per flora e fauna. E' qui che si manifesta uno dei più significativi ecosistemi del Parco Nazionale del Gargano. Paludi, acquitrini, zone umide: ecosistemi unici che non si possono trascurare. 

La striscia di terra a nord della laguna di Lesina, denominata "bosco-isola" , è caratterizzata dalla presenza di  allineamenti di dune variamente orientate rispetto alla linea di costa, testimonianza delle continue variazioni, anche recenti, della morfologia costiera. Il  bosco-isola, formatosi con sedimenti fluviali, si sviluppa per oltre 20 km, da Punta Pietre Nere fino a Torri Mileto.



         

La zona del Gargano in Puglia è particolarmente ricca di natura incontaminata, anche perché fortunatamente protetta. Tutto il territorio ha una flora particolarmente rigogliosa; qui si trovano infatti numerosissime specie botaniche, pari a circa un terzo della flora italiana. Il tutto è senza dubbio favorito dal clima ottimale e dai venti umidi che provengono da Nord.

Queste condizioni climatiche hanno permesso che alcune specie si sviluppassero e vivessero qui meglio che in qualunque altro posto. Si possono infatti ammirare immense faggete, pinete di caratteristici pini d’Aleppo,  querce, olmi, castagni, frassini, aceri e tassi . Alcuni di questi alberi sono da record per le loro dimensioni o la loro “vecchiaia”. Vicino ai laghi di Lesina e Varano la fauna  è particolarmente ricca e variegata. I volatili, che si possono osservare navigando con le imbarcazioni del servizio Lagobus,  contano qui ben 170 specie diverse, tra cui picchi, falchi pellegrini, poiane, Sparviero,  aironi.



Anguille appena pescate a Lesina


I pesci della laguna, che si possono osservare comodamente nel bell'acquario di acqua salmastra del Centro Visite (perfino il gambero killer), sono di numerose specie. 



Una delle vasche al Centro Visite di Lesina 



Questa fauna ittica del lago è stata recentemente protagonista della terza edizione della festa della paranza, evento tradizionale a Lesina, organizzato da CNA Foggia per dare slancio all’economia locale e all’artigianato. Nell’anno dedicato al cibo italiano nel mondo, gli organizzatori hanno raddoppiato l’appuntamento che si è sviluppato in due giornate. L'interessante convegno sulla pesca nelle acque interne in aree protette ha visto la presenza di assessori e sottosegretari per discutere sul tema delicato della gestione sostenibile dei due laghi che sono parte sostanziale del Parco Nazionale del Gargano. 

Protagonista è stata l’anguilla, pesce pregiato, molto apprezzato perfino dal l'imperatore Federico II, che visse a lungo in Puglia.  L'anguilla è stata cotta alla brace  direttamente dai pescatori. In cucina anche l’Associazione Cuochi Gargano e Capitanata che ha preparato un intero menu a base di prodotti lacustri. Non poteva mancare la paranza, latterini e gamberetti rigorosamente fritti. 

Non solo pesce in questo territorio: a Lesina si incontra ancora chi fa la pasta fresca in casa, come la signora Nuccia, che  ogni giorno prepara rigorosamente a mano chili di orecchiette.
I pomodori dell'azienda agricola Turco e i formaggi de La Bufalara sono vere eccellenze da assaggiare. 



Orecchiette di pasta fresca

Info: www.centrovisite.wordpress.com





                       Lagobus

Fabrizio Del Bimbo 
















domenica 18 novembre 2018

Inaugurato il Castello di Babbo Natale a Camogli


Torna, anche per le feste di Natale 2018, il Castello di Babbo Natale di Camogli, che ha aperto sabato 17 novembre 2018. Il Castello, promosso per il sesto anno da Ascot (Associazione Commercianti ed Operatori Turistici di Camogli) con il sostegno del Comune e in collaborazione con Pro Loco e Civ Centro Storico, con il patrocinio della Camera di Commercio di Genova e la collaborazione dell’Associazione Culturale San Fortunato Camogli e della Lega Navale, quest'anno propone ai visitatori un allestimento con bosco incantato e foresta ghiacciata, con tanto di slitta. Ecco cosa vi aspetta al Castello di Camogli: il benvenuto di Babbo Natale; spettacoli e animazioni degli elfi e delle fate; laboratori di ogni tipo, un percorso attraverso il bosco incantato e le casette degli elfi e delle fate. E poi la possibilità di incontrare Babbo Natale e scrivere la letterina, da spedire con la Macchina magica della Posta. Sulle terrazze ci sono i sentieri delle fate e i giochi degli elfi. Ma vediamo giorni d'apertura, orari, laboratori, altre novità e soprese che riserva il Castello di Natale.
Questi gli orari del Castello di Babbo Natale 2018 a Camogli:
Novembre: sabato e domenica 17 e 18, 24 e 25 dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle ore 14 alle 17.
Dicembre: sabato e domenica 1 e 2; 8 e 9; 15 e 16; 22 e 23 dicembre dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle ore 14 alle 17.
Apertura straordinaria per le scuole 10, 11, 12, 13 e 14 dicembre (prenotazioni Pro Loco Camogli tel. 0185 771066). Domenica 23 al pomeriggio e lunedì 24 al mattino ingresso gratuito. Biglietterie ai piedi del castello.A
l Castello di Babbo Natale di Camogli l'ingresso costa 5 euro. Bambini fino a 8 anni gratis (con ogni adulto è consentito al massimo l’ingresso di due bambini).
Villaggio dei laboratori
Due casette di legno, ognuna abitata da un elfo con tanto di targhetta che indica la professione del padrone di casa. Con il braccialetto del Castello, accesso ai laboratori del giorno: alla falegnameria i bimbi costruiscono le porticine magiche ed ogni bimbo porta a casa la sua, per metterla nella propria cameretta, nel giardino o al fianco della porta d’ingresso, ai piedi della scala o sull’albero, e ogni tanto soffermarsi a guardarla, e sognare su chi e cosa vi si potrebbe trovare dietro. Tutti i giorni di aperture ci sono, inoltre, laboratori diversi per ogni giornata di apertura, nuove esperienze per stupirsi e giocare. Partecipazione 5 euro.
Si parte sabato17 novembre, alle ore 14, con l'arrivo di Babbo Natale. Poi La falegnameria dell’Elfo Cesare: costruisci la tua porticina degli elfi e delle fate; Casting Elfo dalle ore 14.30 alle 17. Domenica18 novembre ecco La falegnameria dell’Elfo Cesare: costruisci la tua porticinadegli elfi e delle fate; Le officine del gusto con le Maestre dell’Asilo Umberto 1. Qui trovate il programma dei laboratori.
Casting Elfo
Efficiente leader dei Folletti Operosi. Tutti i bimbi possono diventare aiutanti speciali di Babbo Natale partecipando al Casting Elfo, una magia che succede solo al Castello di Babbo Natale a Camogli. Appuntamento sabato 17 e 24 novembre, oltre a sabato 1° dicembre 2018, dalle ore 14.30 alle 17. Partecipare costa 10 euro.
Trenino di Babbo Natale
Lungo l’elegante via della Repubblica, ecco la Stazione del Trenino di Babbo Natale. Imperdibile occasione per godersi le bellezze di Camogli, una delle località turistiche più ammirate. Nell’attesa dell’arrivo del trenino, alle pareti della “Stazione” si può ammirare la Gallery degli antenati di Babbo Natale, per immedesimarsi nella storia che si perde nel tempo. Domenica 25 novembre, domenica 2, sabato 8, domenica 9 e 16 dicembre dalle ore 14.30 alle 17.30. Costo 2 euro. Bambini fino a 5 anni gratis (con un adulto è consentita la salita al massimo di due bambini).




Info: Pro Loco Camogli 0185 771066


. Fabrizio Del Bimbo

La guida kids Firenze nel mio cuore

  Firenze a portata dei bambini: il Gruppo Opera Laboratori regalerà 6.500 copie della nuova guida kids "Firenze nel mio cuore” agli al...