L'intenso desiderio di riemergere dopo il lungo stop imposto dall'emergenza Coronavirus si fa sentire in tutta talia e anche nella Tuscia, quella zona del Lazio che i Latini definivano la terra abitata dagli Etruschi. All'epoca si trattava di un’area estesa tra la Toscana, l’Umbria e il Lazio settentrionale costituita da spiagge, campagne, zone montuose e lacustri. Terra di antiche origini, la Tuscia è ancora abitata dagli eredi di storiche casate nobiliari in palazzi e castelli fiabeschi che un interessante itinerario intende mostrare al visitatore curioso.
Il tour organizzato da Undiscovered Italy Tours e Daniela Corti Event, ha il suo esordio ideale al Relais Villa Lina, situato nel cuore della Tuscia etrusca a Ronciglione. La struttura occupa 40 ettari di orti sinergici e giardini storici. Paola Igliori, padrona di casa, ci guida all'interno del grande parco, raccontandoci aneddoti della sua vita, del suo relais e della sua spiccata creatività.
La location, disponibile per eventi e cerimonie, offre agli ospiti percorsi benessere nel parco e nella Spa,La, La sua è una lunga storia di attivisti, artisti, poeti, ricercatori ed innovatori: per 5 secoli è stata di proprietà della famiglia dei Conti Leali venuta nel XVII secolo da Brescia per aiutare i principi Farnese nella gestione delle ferriere. Alessandro Farnese aveva ultimato nel 1575 il palazzo Farnese di Caprarola, iniziato dal nonno Alessandro diventato poi nel 1534 Papa Paolo III , ed avevano iniziato un’”industrializzazione” innovativa con cartiere e ferriere.
La proprietà fu acquistata negli anni ’20 da Ulisse Igliori che insieme alla moglie Lina, donna straordinaria e visionaria, fece riprogettare il giardino in grande stile al grande architetto Raffaele De Vico, terminando i lavori nel 1929. La figlia Paola ha iniziato a 20 anni a curare Villa Lina e lo fa tuttora. Artisti e letterati hanno soggiornato qui da generazioni: Trilussa e D"Annunzio, il pittore Donghi, l’architetto Rosacroce, Raffaele De Vico, gli storici dell’arte Federico Zeri, Giuliano Briganti, Sir Anthony Blunt Paola Igliori. che ha sposato l’artista Sandro Chia negli anni ’80, ha frequentato tanti grandi artisti, da Mario Merz ad Alighiero Boetti, da Jean Michel Basquiat a Giulio Bollati co- fondatore della casa Editrice Einaudi.
La tenuta comprende la villa, il cottage, un'ampia terrazza, un verde giardino storico di 2 ettari, una serra, tre piscine, di cui una olimpionica costruita nel 1929, un impianto botanico del 1700, varie fontane barocche e viali con tunnel di lecci, pini, oleandri, platani e lavanda.
(www.relaisvillalina.com)
Immersa in un’oasi naturale, il Passo dell'Acquavite è un’accogliente location dal profilo originale. I numerosi porticati e le ampie vetrate che la circondano offrono una vista illimitata sul grande parco con l’elegante fontanile e restituiscono ancor più spazio e luminosità agli ambienti. È perfetta per compleanni, ricevimenti e matrimoni, grazie anche alla funzione con rito civile in sede.
Il paesaggio incantevole, l’atmosfera e la versatilità della struttura renderanno indimenticabile un giorno speciale. (www.passodellacquavite.it)
Altra tappa è Montalto di Castro con Palazzo Guglielmotti di proprietà dell'ultimo erede della casata, il visconte Ferdinando, che ha lasciato il suo studio legale per gestire il caseificio Mammamaremma, che produce, fra l'altro, una deliziosa ricotta. Il palazzo è del XV secolo, fiabesco, con armature e dipinti che raffigurano tutti i membri della famiglia. Nella cappella privata viene celebrata la Messa ogni Natale e ci sono pure le segrete...
Il Castello Ruspoli a Vignanello ha una pianta a base quasi quadrata, con 4 torrioni angolari. L’edificio è circondato da un fossato e vi si accede da un ponte levatoio.
Il giardino all’italiana, di impianto rinascimentale, presenta siepi di alloro e timo e vasi ornamentali di limoni e aranci. In totale è suddiviso in 4 riquadri e attraversato da 4 viali, che formano 12 parterre di bosso allineati e squadrati, racchiudendo al centro una grande vasca recintata.
Il Castello fu voluto nel 1610 da Ottavia Orsini, figlia di Vicino, ideatore del Sacro Bosco di Bomarzo, e moglie di Marc’Antonio Marescotti. Nel 1704 il Castello prese il nome Ruspoli, con l’obbligo di tramandare il nome. Oggi è ancora residenza estiva dei discendenti della famiglia. La location è adatta ad ospitare eventi e matrimoni.
Gli ambienti rurali ottocenteschi del Podere La Branda, a Vetralla, sono stati finemente ristrutturati per offrire un ambiente raffinato e curato per eventi indimenticabili. (ww.poderelabranda.it)
Un'altra casata nobiliare del territorio è quella degli Odescalchi, un ramo dei quali gestisce le Antiche Scuderie, immerse nel verde della campagna romana, in prossimità del Lago di Bracciano. È un’elegante dimora storica che può ospitare numerose tipologie di eventi nella parte interna con tre ampie sale, due camini e una cucina professionale. All'esterno ci sono gli splendidi giardini molto curato, due fontanili, un ruscello e la zona lago.
(www.scuderieodescalchi.it)
Croma Lago Restaurant è immerso nella Riserva Naturale del Lago di Vico e nasce dall'incontro tra la bellezza del paesaggio e la filosofia culinaria dello chef Andrea Fanti e della sua giovane squadra.
Il menù si lega profondamente alla materia prima del territorio per creare un equilibrio armonico tra piatti di terra e di mare. L'ambiente raffinato, le ampie vetrate delle sale interne che creano una continuità con la terrazza panoramica, fanno di Croma Lago il posto perfetto per incorniciare momenti speciali.
Il paesaggio dei Calanchi patrimonio Unesco che si ammira dal terrazzo panoramico di Villa Tirrena è qualcosa di magico.
La tenuta comprende un ampio giardino terrazzato, stanze verdi che accolgono tra cespugli di rose, limoni e cipressi, una serie di sculture di arte moderna della collezione privata dei coniugi D'Amico, con opere di Mitoraj e Rainaldi, una vigna, due piscine e una cantina meravigliosa di origini etrusche, visitabile. Vi si accede da un cortile interno dell’abitazione, scendendo nei sotterranei, dai soffitti altissimi per contenere alte botti per la fermentazione e moltissime botti in rovere per l’invecchiamento del vino.
L’atmosfera è suggestiva con luce soffusa di tante candele accese, tappeti e musica d’opera.
La struttura è di origine cinquecentesca, ma comprende una torre del XIII secolo
(www paoloenoemiadamico.net)
Queste sono solo alcune proposte che hanno lo scopodi stimolare il visitatore ad approfondire la conoscenza di questa ricchissima parte d'Italia.
Testo e foto di
Fabrizio Del Bimbo