venerdì 30 luglio 2021

Sposarsi in Calabria, tra antichi conventi e paesaggi da sogno




La Calabria è una regione  ricca di bellezze storiche e naturali ed è ancora molto legata alle tradizioni : per questo  viene scelta sempre più spesso dalle coppie per celebrare il giorno più bello. L'unica difficoltà sta nello scegliere la location giusta nel panorama delle opportunità offerte sul territorio.

Nella provincia di Catanzaro sono numerose le strutture adatte ad  ospitare eventi, cerimonie e matrimoni, spesso collocate in luoghi storici e suggestivi . Ve ne suggeriamo due.

A Petrizzi nel cuore del catanzarese, si trova  il  Borgo del Convento che occupa i locali  dell’ex monastero agostiniano di Santa Maria della Pietà, fondato nel 1492 dal Beato Francesco da Zumpano. Fiorente e molto produttivo, il monastero fu abbandonato in seguito al disastroso terremoto del 1783. Nel 1814 venne acquistato dalla famiglia Corapi che lo rese un’azienda agricola fino al secondo dopoguerra, quando le campagne del sud si spopolarono e il convento fu di nuovo abbandonato. Nel 1985 la struttura, ridotta a ridere.  fu ereditata dagli attuali proprietari, architetti restauratori che hanno impiegato oltre trent’anni per farlo tornare al suo splendore originale. La giovane Luisa ora si occupa della struttura a tempo pieno, dopo aver trascorso anni all'estero.

Scopriamo la sua storia.
Il beato Francesco Marini da Zumpano non ritrovava fra gli Eremitani quel rigore che si era prefisso e decise di vivere come eremita nei boschi. Nel tempo in cui egli  visse, tra il 1455 e il 1519, ha dato nuovo vigore all’Ordine Agostiniano che in quel periodo aveva perso  l’originaria tendenza  all’eremitismo, passando prima al cenobio e poi all’imitazione del Francescanesimo. Per raggiungere la perfezione dello spirito si impose una dura disciplina per mortificare il corpo. Già da piccolo  si infliggeva continui digiuni,  dormendo poche ore sulla  nuda terra o su ruvido legno. In seguito spinse altri a seguire il suo esempio , riunendosi in cenobi . Alla fine del XV secolo Francesco  fondo'  la congregazione degli Zumpani che fu approvata dal priore generale Egidio da Viterbo nel 1509. Al nucleo originario, costituito dai conventi di Aprigliano, Soverato cioè quello di cui stiamo trattando.  Nocera, Francavilla e Bombile, sorti per iniziativa del fondatore e dei suoi compagni, si aggiunsero, tra il 1518 e la fine del secolo, altri 34 conventi. Nel 1650 la congregazione contava 42 conventi,.
“U Cummento”, così come è ricordato nella tradizione popolare, venne fondato nel 1510  appunto da Francesco nel territorio che all’epoca apparteneva a Soverato su invito di Goffredo Borgia principe di Squillace. Era un corpo unico che si sviluppava su quattro lati con chiostro centrale.  porticato con alti pilastri e archi a tutto sesto realizzati con legname e pietra locale. L’intero complesso dovette assumere l’aspetto di una vera fortezza con torri angolari, un luogo fortificato a protezione dalle incursioni nemiche, come testimoniano i documenti d’archivio che indicano anche il campanile, oggi tronco, come un punto di estrema difesa. All’interno del convento era custodita la statua della Madonna della Pietà del 1521 opera dello scultore siciliano Antonello Gagini. La statua, realizzata in marmo bianco di Carrara, raffigura la Deposizione con la Vergine che regge il corpo morto del Cristo e nel basamento San Michele Arcangelo, San Tommaso d’Aquino che calpesta Averroè e San Giovanni Battista.
Sul convento si ricordano tante leggende popolari come quella riguardante la statua della Pietà contesa tra gli abitanti di Soverato e Petrizzi. La scultura, dopo il terremoto del 1783,  è stata trasferita definitivamente a Soverato nella chiesa  di Maria Santissima Addolorata, dove si può ammirare tuttora.




Vediamo com'è oggi.
Dal chiostro si accede a due piccole cappelle, mentre all’esterno, a fianco del monastero, è la chiesa maggiore, ridotta a rudere dal sisma  La struttura, in stile gotico, è a croce latina con navata centrale e due cappelle laterali con volte a crociera. Si tratta di una chiesa consacrata e vi si possono quindi celebrare matrimoni.
Le continue incursioni, il terremoto, i saccheggi delle truppe napoleoniche  e infine la soppressione degli ordini religiosi dettata da Napoleone, segnarono il definitivo declino del convento.
L'intero complesso è stato finemente restaurato e l’area agricola circostante bonificata con la realizzazione di una struttura ricettiva  per soggiorni e banchetti e
un’azienda agricola. Recentemente è stata dichiarata bene d’interesse storico ed artistico dal Ministero dei beni culturali.

Il Borgo del Convento, con la sua eleganza senza tempo, è una cornice  perfetta e autentica per festeggiare le occasioni più importanti.
Per ulteriori informazioni:
www.borgodelconvento it








Un'altra proposta, meno storica, ma ugualmente suggestiva, è la Tenuta delle Grazie, che si trova in località Curinga, a pochi minuti dall'aeroporto di Lamezia Terme ,  dove natura, spazio ed eleganza si fondono in uno scenario unico ed irripetibile. Immersa negli antichi uliveti, la Tenuta delle Grazie offre un’atmosfera serena, ingentilita dai prati verdi e dalle vegetazione della zona. Il vecchio mulino, il casale in pietra e l’antico canale d’acqua, fanno tornare l’ospite al passato, quando la coltivazione delle olive e la loro elaborazione erano una ricorrenza attesa dalle famiglie e un evento importante.
Lo Chef Luca Abbruzzino, stellato Michelin e calabrese verace,  attraverso l’elaborazione dei suoi piatti, propone menù tipici della cucina locale rivisitati in chiave moderna, utilizzando solo ingredienti genuini dalle elevate proprietà nutrizionali. L’interno, caratterizzato dai toni caldi del legno e del cotto, contrasta con il minimalismo di una mise en place scelta accuratamente.  L'armonia nasce dal contrasto tra tradizione e modernità e Tenuta delle Grazie ne rappresenta una perfetta sintesi.

Per ulteriori informazioni:
www.tenutadellegrazie it
www.danielacortievent com

Ph. Melissa Fusari

Fabrizio Del Bimbo

giovedì 29 luglio 2021

Recovery fund. Confprofessioni Toscana pronta a dare il suo contributo

 




“Recovery fund. Confprofessioni Toscana al presidente della Regione Eugenio Giani: “Pronti a dare il nostro contributo”

“Maggiore coinvolgimento del mondo delle libere professioni in vista della gestione dei progetti per il Recovery fund, che potrebbe portare risorse preziose per il rilancio dell’economia. E’ quanto chiediamo alla Regione Toscana”. E’ la proposta di collaborazione lanciata dal presidente di Confprofessioni Toscana, Ivo Liserani.

“I professionisti possono portare un contributo importante nell’atto di presentazione di progetti e nell’organizzazione delle capacità progettuali, a livello di stesura ma anche di verifica dei passaggi necessari. Per questo - dice Liserani - chiediamo al presidente Eugenio Giani l’apertura di un tavolo di confronto a cui poter partecipare, senza pretesa alcuna, ma solo come possibili consulenti. L’esperienza professionale è quella che spesso manca agli enti locali, chiamati a gestire un momento delicato, con possibili risorse che vanno sapute acquisire e poi spendere bene, verificando passaggio per passaggio che si arrivi a risultato. E’ un’occasione unica per il rilancio economico della nostra regione che va colta tutti assieme”.


Fabrizio Del Bimbo

lunedì 26 luglio 2021

Un tuffo nella natura con Rosmarino a Città della Pieve (PG)




Avete bisogno di ricaricare le pile dopo un anno di lavoro e siete stressati dallo smart working?
Per riprendervi vi proponiamo una vacanza immersi nella rigogliosa natura di un luogo collocato in  strategica  tra Toscana e Umbria.




A  Rosmarino la famiglia Vecchiarino si è trasferita nel 2020 per  rilevare questo paradiso  verde.  Qui è possibile riscoprire l'importanza dei valori essenziali, coltivare l'orto, le erbe spontanee, preparare i salumi, il pane, allevare le galline, incontrare animali selvatici come lepri, daini, caprioli e uccelli come l'upupa, godere di tutto ciò che la natura può offrire; siamo immersi nel verde, ma ad un passo dal resto del mondo, 120 secondi di strada bianca  separano da Po Bandino, pochi km da Città della Pieve, vicino ai laghi ed altri molteplici motivi per godersi la vita. Quando ne sentiamo il bisogno, Rosmarino sa come riequilibrarci.
Qui non manca l'essenziale, l'armonia della natura, l'atmosfera e l'accoglienza di tipo familiare, le tradizioni rurali, il relax, i libri, il wi-fi, il sole, le stuoie, giochi da fare all'aperto; camere confortevoli e una colazione curata e abbondante con prodotti a km zero.




Non ci si annoia a Rosmarino, che è sicuramente un'ottima base di partenza per innumerevoli escursioni. Chiusi si trova a soli 2 km, il lago di Chiusi a 9 km, Città della Pieve a 7 km, , il lago Trasimeno a 20 km, Perugia a 50 km.
Qui ci si può eclissare da tutto oppure tornare alle origini, ai sapori e ai profumi del passato, passeggiare nel verde  riposarsi dopo le escursioni in auto o in bicicletta in cerca di cantine,  ristoranti,  aziende agricole, sagre. In Umbria si può soddisfare l'afflato religioso, ma anche la passione per l'arte  percorrendo la via del Perugino, Altra interessante opportunità è una visita delle città di Roma e Firenze, che  sono a 150 km di distanza.

Per chi è interessato ai prodotti agricoli è possibile organizzare una visita a Quinto sapore, grande orto ricco di biodiversità che si affaccia su Città della Pieve, con oltre 500 varietà di ortaggi, piante di olivi e filari di vigneti coltivati con cura e rispetto, seguendo la filosofia dell'agricoltura ecosostenibile.  (www.quintosapore.it)




Per quanto riguarda le camere di Rosmarino, queste sono comode e sono state arredate donando una seconda vita a molti oggetti. Sono tutte dotate di bagno privato, wi-fi, tv. L'accesso è libero e gratuito alle aree relax e divertimento.




Il progetto di Rosmarino non si ferma qui: presto saranno realizzate una piscina e una palestra . Inoltre la proprietà intende organizzare in un prossimo futuro uno spazio per eventi culturali e musicali.

Info: https://rosmarinocittadell.wixsite.com/ilmiosito
Tel. 327 6129629
Fabrizio Del Bimbo

    

sabato 17 luglio 2021

Jazz in fattoria, musica e vino nel Chianti Rufina


Con la direzione artistica di Franco Baggiani, quattordici concerti, tra fattorie e piazze della Valdisieve, all’insegna del grande jazz, accompagnato dalla degustazione dei migliori vini e dei prodotti tipici del territorio.


Pontassieve, 15 luglio 2021. Torna, dopo il successo dell’estate scorsa a Pontassieve, la rassegna “Jazz in Fattoria. Musica e vino in Chianti Rufina”, curata dal Maestro Franco Baggiani, ideatore e direttore artistico del progetto, che porterà le note del jazz in alcune delle più belle fattorie del territorio e nelle piazze. Realizzata dal Consorzio Chianti Rufina, dalla Scuola Comunale di Dicomano, Londa, Pelago, Pontassieve, Rufina, dall’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve e dai comuni di Pontassieve, Rufina e Dicomano, grazie anche al contributo dell’azienda vicentina Dal Lago TTC e della BCC Pontassieve, la rassegna, che inaugurerà venerdì 16 luglio nella cornice di Villa Poggio Reale a Rufina, toccherà quest’anno 10 fattorie, con altrettante serate in cui si potrà ascoltare musica jazz al tramonto, degustando vini e prodotti locali, e porterà la musica anche in 3 piazze, tra le più suggestive della Valdisieve. 

Un festival che mette insieme nomi tra i più conosciuti e amati del panorama jazz e che si caratterizza anche per la sostenibilità, come spiega il direttore artistico, il Maestro Franco Baggiani: “La Valdisieve, per la prima volta, ha un festival musicale che porta nelle fattorie e nelle piazze del territorio grandi musicisti che proporranno concerti che spaziano dallo standard jazz a interessanti sperimentazioni, con un’offerta varia che, mi auguro, conquisterà il pubblico. Sono anche orgoglioso di poter dire che Jazz in fattoria sarà un festival a impatto zero: niente elettricità, ma set al tramonto o nell’immediato dopocena, per creare un’atmosfera suggestiva e non incidere sull’ambiente”. 

Sono contento che da un'iniziativa nata l'anno scorso con il Maestro Baggiani e il Comune di Pontassieve, post pandemia per ridare slancio all'ospitalità del territorio, sia nato quest'anno un vero e proprio Festival dedicato a Vino e Musica, frutto della collaborazione delle aziende viticole del Chianti Rufina e le Istituzioni locali tutte.” – così il presidente del Consorzio Chianti Rufina, Cesare Coda Nunziante, che continua – “Lavoreremo per far diventare questo appuntamento ogni anno più importante.”

“Il nostro territorio, oltre a essere tra i più suggestivi della regione, vanta esperienze di grande qualità – spiega il Presidente dell’Unione dei comuni Valdarno e Valdisieve, Vito Maida – e tra queste c’è sicuramente la ‘Scuola Comunale di Dicomano, Londa, Pelago, Pontassieve, Rufina’ diretta dal Maestro Baggiani, fiore all’occhiello dei nostri Comuni, così come la nostra produzione vitivinicola, tra le più apprezzate in Italia e all’estero. Con questa rassegna ci proponiamo di valorizzare tutti e tre questi aspetti, paesaggio, cultura e vino, per far apprezzare la Valdisieve a chi l’abita e a chi la vuole scoprire, e rilanciare così un intero territorio.”




Il programma dei concerti



Spettacoli in fattoria al tramonto, alle ore 19.30 circa

Giovedì 22 luglio 

Jazz live con Trio Vertigo

Fattoria il Capitano (via S. Martino a Quona, 2b – Pontassieve)


Venerdì 23 luglio 

Massimiliano Pinzauti trio 

Castello del Trebbio (via S. Brigida, 9 – Pontassieve)


Giovedì 29 luglio 

Valerio Morelli trio plus guest

Fattoria di Grignano (via di Grignano, 22 – Pontassieve)


Venerdì 30 luglio 

Quartetto Cherubini 

Tenuta Bossi (via dello Stracchino, 32 – Pontassieve)


Venerdì 6 agosto 

TritticoTrio

Fattoria di Lavacchio (via Montefiesole, 55 – Pontassieve) 


Venerdì 20 agosto 

Alessandro Bruno trio

Frascole Winery (via di Frascole, 27/a – Dicomano)


Giovedì 26 agosto 

Around the improvvisation TRIO

Fattoria Selvapiana (Loc. Selvapiana, 45 – Rufina) 


Venerdì 27 agosto 

The original jazz trio

Villa il Palagio Colognole (via del Palagio, 15 – Rufina)





Giovedì 2 settembre 

Marco Tosi and street ensemble

Borgo Macereto (via Campagna, 27 – Dicomano)


Venerdì 3 settembre 

Fernando Marco-Franco Baggiani quartet

Fattoria i Travignoli (via Travignoli, 78 – Pelago)


Concerti in piazza, spettacoli ore 21.00

Mercoledì 4 settembre 

Ghebus jazz ensemble 

San Godenzo – piazza Dante Alighieri 


Martedì 10 settembre 

Giacomo Downie jazz experience 

Londa – piazza Umberto 1 


Mercoledì 11 settembre 

The final: Oramba project plus guest

Reggello – piazza Potente 



Degustazione di vini e assaggi di specialità locali: a pagamento

Ingresso gratuito ai concerti, con prenotazione obbligatoria su eventbrite, al link indicato sulle pagine fb del Consorzio Chianti Rufina, dei comuni e delle aziende



Fabrizio Del Bimbo












venerdì 16 luglio 2021

Esperti di chirurgia plastica estetica riuniti a Firenze

 

L'8/o Congresso AICPE  "La Chirurgia estetica", che si svolge alla Fortezza da Basso di  Firenze dal 16 al 18 luglio, si propone come finalità quella di riunire la maggior parte dei chirurghi plastici italiani che si occupano di chirurgia estetica per fare il punto su alcune delle tematiche più importanti relative a tale specialità. Verranno trattati argomenti come Addominoplastica, Rinoplastica, Ritidoplastica facciale, Blefaroplastica, Mastoplastica additiva etc. Sono previste sessioni sulle complicanze, sessioni per i più giovani, sui risultati a distanza, sui laser, sui trattamenti più conservativi e con iniettabili, sulla medicina legale e assicurativa etc. Si confrontano i pareri dei chirurghi più esperti per mettere a fuoco l’obiettivo sullo stato attuale, i progressi ed i risultati più recenti di questa interessante branca scientifica.




La chirurgia plastica estetica ha conosciuto un periodo roseo durante la pandemia: le persone di sono soffermate a lungo sull'estetica del volto, utilizzando i monitor e i video. Il terzo inferiore e il collo sono le parti alle quali è stata dedicata più attenzione e quindi richiesta di intervento. La mancata socialità dovuta al Covid ha poi permesso una convalescenza meno evidente. Il fat grafting, tecnica che utilizza il grasso corporeo del paziente stesso, senza rischi e con ottimi risultati, è una delle  tecniche all'avanguardia.

Info: www aicpe.it

Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 14 luglio 2021

Monti Dauni, così ricchi di arte e di gusto

 

A ridosso del vasto Tavoliere di Puglia, ai piedi del Subappennino Dauna si incontra una piccola città dalla nobile storia, Troia, la cui fondazione secondo la leggenda avvenne nel XII secolo a.C. per mano di Diomede, compagno di Ulisse.



In effetti gli scavi archeologici hanno confermato l'antica origine della città, che risulta sorta prima delle guerre puniche, anche se conosciuta dalle popolazioni romane con altri nomi. La cittadina di oggi sorge nel 1019, anno a cui sono seguite una serie di trasformazioni sociali e architettoniche dovute alle successive riconquiste da parte di bizantini, saraceni e infine dei Borboni. Troia custodisce nelle sue vie alcuni fra i più affascinanti gioielli dell'arte medievale dell'Italia meridionale. Attorno alla via pedonale dedicata alla Regina Margherita, si snodano tutte le viuzze che portano ai principali monumenti ed edifici sacri..La Concattedrale di Troia è uno dei più mirabili esempi del romanico pugliese, con influssi arabeggianti. È a croce latina, edificata fra il 1093 e il 1120, e dedicata alla Beata Vergine Assunta.Per la sua armonia e lo straordinario rosone è ammirata in tutta Italia .Il rosone è un esempio di tecnica di scultura eccellente: è composto da undici colonne, un numero simbolico che richiama il numero dei discepoli di Cristo meno Giuda, il traditore. Le colonne si irradiano dal centro e sono unite in un intreccio di archi e sembra quasi un pizzo ricamato.. Al suo centro si trova in rilievo la scultura di un serpente che si morde la coda, simbolo di eternità e di resurrezione.
Altre chiese di Troia sono la Basilica di San Basilio, dell' XI secolo,, la Chiesa di San Giovanni di Dio e la più antica, la Chiesa di San Vincenzo del X secolo.



Non tutti sanno che a Troia si trova li Centro del Gusto, gestito dal GAL Meridaunia  e nato per promuovere il turismo enogastronomico nei Monti Dauni. Si trova nell'ex Convento di San Francesco e risponde alla nuova concezione del cibo come valore culturale e non solo come mezzo di nutrizione. Le sue sale ospitano  momenti didattici, conferenze, incontri formativi, percorsi e laboratori del gusto e sono punto di riferimento per chi desidera conoscere le eccellenze dei Monti Dauni . Inoltre il Centro può diventare un ottimo volano per la:economia locale e per l'occupazione.
Negli spazi e nella cucina attrezzata del Centro del Gusto vengono coinvolte le tante eccellenze dei Monti Dauni.



È la vetrina di quanto di meglio i Montti Dauni hanno da offrire in fatto di produzione agroalimentare e tradizione culinaria, è lo scenario perfetto per avvicinarsi alla conoscenza di uno degli aspetti più rilevanti della cultura dei Monti Dauni, cioè l'enogastronomia
Al Centro del Gusto si impara per esempio a impastare le
orecchiette, tipo di pasta fresca tipico pugliese dalla classica forma rotondeggiante e colore giallo dorato se prodotte con farina bianca. Il colore è più scuro se fatte con grano arso .
Ma le  vere protagoniste della tavola sui Monti Dauni sono le erbe spontanee che crescono rigogliose nei campi nelle diverse stagioni dell’anno: rucola, cardo, , tarassaco, , cicoriella, cime di rapa,  finocchietto selvatico, borragine, ortica, asparago selvatico. E poi ci sono anche le erbe aromatiche, che riempiono di profumo l’aria in alcuni periodi in particolare: il timo, l’origano, il rosmarino. In Puglia ci sono ben 150, tra DOP, IGP e prodotti agroalimentari tradizionali legati alla gastronomia o a un’area geografica molto circoscritta.
(www.galmeridaunia.it)



Spostandosi a pochi km di distanza ecco  Orsara di Puglia, deliziosa località che offre molto al visitatore:
la Chiesa di S. Nicola è della fine dell'XI secolo e ristrutturata nel 1622, in  stile barocco;
la Grotta di San Michele, cioè una chiesa scavata nella roccia,  uno dei luoghi di culto più importanti, e più antichi dell'Italia meridionale.
Per accedervi bisogna salire la cosiddetta "scalinata sacra" e sul fondo della navata vi è l’altare con la statua di San Michele; la  Fontana Nuova del 1500 che  In passato fu il lavatoio pubblico che le donne utilizzavano per lavare i panni.  Anche a Orsara si cerca di preservare le antiche buone abitudini alimentari . Non per nulla  l'antico forno a paglia, in cui ha sede il forno "Pane e salute", esiste dal 1526 ed era il forno comune del paese dove ci si recava a cuocere il pane. Tutto è rimasto originale: ogni singola pietra, gli antichi attrezzi per lavorare il pane e muoverlo all'interno delle antiche fornaci. (www.paneesalute.it)



Fabrizio Del Bimbo

Presentato Duco Italy

Riparte da Firenze il mondo del turismo d'alta gamma, con più di 200 hotel, agenzie di Destination management ed esperienze italiane d'eccellenza del campo dell'accoglienza che si presentano a oltre 150 fra i più importanti buyer internazionali del settore, travel advisor che operano sull'alta gamma. E' Duco Italy, l'evento turistico di alto livello che torna nel capoluogo toscano dal 19 al 22 luglio, ospitato in alcuni degli hotel più prestigiosi della città: Four Seasons Hotel Firenze, The St. Regis & The Westin Excelsior Florence, e Villa la Massa. E altri hotel di lusso fiorentini sono protagonisti: fra questi Helvetia&Bristol, Villa Medici, The Place, Savoy, Villa San Michele, Villa Cora, Lungarno Collection.






Il terzo evento annuale di Duco Italy, ideato da Carolina Perez, offre una piattaforma di incontro ad albergatori e fornitori di servizi italiani, rappresentanti del più alto livello di esperienze di viaggio italiane: hotel di catena e indipendenti, di montagna, di mare, di campagna e di città, con 17 regioni italiane rappresentate da sole strutture 5 stelle superselezionate. La kermesse fiorentina è l'occasione privilegiata per l'incontro con ospiti speciali dell'industria dei viaggi di fascia alta, un gruppo elitario di consulenti di viaggio e opinion maker principalmente dai mercati di lingua inglese, ma anche giornalisti e influencer.

"Prevedo un evento con un grande valore emotivo per tutti, un momento unico per celebrare quello che gli italiani chiamano 'Il Rinascimento del Turismo'", sostiene Perez in un'intervista rilasciata a Df, il magazine del Destination Florence Visitors & Convention Bureau. "Ogni luogo scelto per ospitare gli eventi Duco - afferma l'ideatrice dell'iniziativa - incarna lo spirito italiano con storia, arte e bellezza, facendo emergere emozione, curiosità ed entusiasmo per quello che verrà dopo, perché ogni giorno c'è un nuovo scenario da scoprire". L'obiettivo comune è la ripartenza del settore dopo la grave battuta d'arresto del Covid-19. Prima della pandemia, nel 2019, il valore stimato delle vendite al dettaglio della ricettività di alta gamma in Italia era di 8 miliardi di euro, grazie alle circa 6.600 strutture alberghiere del segmento, che rappresentano circa un quarto dell'offerta alberghiera di lusso a livello europeo. E la scelta di Firenze per l'evento targato Duco Italy non è affatto casuale, anche perché in città la capacità degli hotel a 4 e 5 stelle rappresenta oltre il 60% dell'offerta ricettiva alberghiera cittadina.

"Il ritorno di Duco a Firenze, dopo i successi delle edizioni fino al 2019 e la pausa forzata del 2020, è un segnale importante per la ripartenza del turismo", afferma Federico Barraco, presidente del Destination Florence Convention & Visitors Bureau. "Fra i nostri obiettivi strategici, condivisi con il Comune di Firenze - sostiene -, c'è l'incremento del turismo ad alta capacità di spesa in città: in questo senso un evento B2B di alto livello come Duco rappresenta un'opportunità straordinaria, offrendo ai travel advisor dei principali mercati turistici mondiali un incontro con le nostre eccellenze nel campo dell'accoglienza".

"Duco è un evento che abbiamo supportato fin dal giorno zero - ricorda Carlotta Ferrari, direttrice del Destination Florence Convention & Visitors Bureau - quando Carolina lo venne a proporre ai principali alberghi 5 stelle. E' un evento che ci vede impegnati a fondo non soltanto come sponsor, ma anche come facilitatori con le istituzioni e con le imprese locali che ruotano attorno alla realizzazione di questa iniziativa, nella quale crediamo moltissimo e sulla quale investiamo moltissimo".

Il tema dell'edizione 2021 è Duco Appetito: un concept che celebra l'eccellenza gastronomica italiana, e la presenta ai buyer della kermesse con un menù delle due serate di gala che porterà la firma di chef stellati. L'antipasto e il primo sono affidati a Nicola Laera (La Perla, Corvara), il secondo ad Andrea Migliaccio (Capri Palace Jumeirah, Anacapri), e il dolce a Enrico Bartolini (L'Andana, Castiglione della Pescaia).

"Il settore del lusso dovrebbe essere il primo a ripartire", sostiene il presidente di Enit Giorgio Palmucci. "Esperienze personalizzate e ricche di ogni possibile comfort - osserva - fanno sì che il luxury travel avrà un’impennata nel corso degli ultimi anni anche per i nuovi trend dettati dalla pandemia e saranno di incentivo per richiamare nuovamente i big spender che hanno, come tutti, voglia di tornare a viaggiare e godere delle bellezze dell'Italia".

"Dopo un anno e mezzo difficile - osserva Massimiliano Musto, direttore di Four Seasons Hotel Firenze - e in un momento in cui finalmente, anche grazie alla campagna vaccinale, riusciamo a vedere un aumento di arrivi turistici a Firenze, non potremmo essere più felici di poter accogliere di nuovo una manifestazione di tale importanza per la città come Duco Italy. Adesso per noi strutture che operano nel mondo del lusso è il momento di concentrarsi ancora di più sugli ospiti, creando per loro esperienze personalizzate e curate nei minimi dettagli, coccolandoli e facendoli sentire come a casa, anche se immersi in ambienti meravigliosi".

"Il nostro auspicio - dichiara Stefano Venturi, general manager di Villa la Massa - è che Duco Italy ci permetta di attivare, visto che siamo a Firenze, una sorta di 'Rinascimento turistico' sulla città. La stagione è iniziata in maniera lenta, ma ci sono segnali positivi per questo mese di luglio, anche dal mercato arabo, e speriamo possano continuare in agosto e settembre. Villa la Massa ha riaperto quest'anno per la stagione dopo una ristrutturazione importante, con nuove camere, nuove suite, e un layout degli spazi esterni diverso con una nuova piscina, e un nuovo ristorante a bordo piscina".

"Con Duco Italy riprende quell'attività di pubbliche relazioni con i key partners che per noi è fondamentale - afferma Domenico Colella, direttore generale del The St. Regis & The Westin Excelsior Florence -, e questo è il primo evento importante dopo 15 mesi di sostanziale inattività a causa della pandemia. I segnali che abbiamo sono positivi: sono fiducioso e ottimista, anche se non entusiasta, perché non è scontato per tutti viaggiare e arrivare in Italia. Ma già ora la voglia c'è, si stanno muovendo in questo senso gli Usa che sono il mercato principale per Firenze, e possiamo aspettarci una ripartenza molto importante dei flussi per marzo-aprile 2022".

Per il terzo anno Toscana Promozione Turistica è main sponsor dell’evento e Francesco Tapinassi, Direttore dell’agenzia della Regione Toscana, sottolinea l’ importanza di questo appuntamento rivolto ai buyer internazionali: “Si tratta di una grande opportunità dove la Toscana si conferma crocevia di esperienze ed attrattore turistico dei principali mercati di fascia alta. Una destinazione che, grazie al dinamismo dell’offerta proposta, intercetta le richieste di questo settore, un segmento turistico in crescita, conquistando gli obiettivi dei luxury traveler. Sosteniamo l’organizzazione di Duco, insieme ai principali operatori del settore, rafforzando gli elementi che ci caratterizzano come una delle mete più importanti del mondo. Quest’anno il tema scelto come filo conduttore del programma è “Appetito” e per questo abbiamo deciso di presentare anche il progetto Vetrina Toscana, best practice a livello europeo, per la promozione dell’eccellenza delle produzioni e degli operatori toscani”.

“Un'edizione speciale - ha spiegato l'assessore al Turismo del Comune di Firenze Cecilia Del Re - che rappresenta un momento in cui il turismo può ripartire in città e rinascere. Una manifestazione che da anni Firenze ospita e che vuole continuare ad accogliere, perché punta a quel turismo di qualità che tiene insieme strutture di eccellenza come quella in cui ci troviamo adesso. Sono un biglietto da visita importante per la nostra città, per chi vuole venire a visitarla e chi vuole accompagnare la ripartenza dei flussi turistici. Ci ritroveremo la prossima settimana con ospiti che verranno a Firenze da tutto il mondo. La nostra città in questo periodo di grave crisi sanitaria, economica e sociale non è stata ferma. Troveranno un'offerta più ampia e varia che coinvolte tutta l'area metropolitana con delle attrattive che, grazie anche al sostegno della Regione Toscana, potremo valorizzare per quel turismo sostenibile a cui puntiamo per questa rinascita.”

Destination Florence Visitors & Convention Bureau è un partner molto importante e un sostenitore dal 2016, quando sono venuta per la prima volta a Firenze per condividere la mia idea di Duco con amici albergatori e sono stata presentata a Carlotta Ferrari. Carlotta e il suo team sono stati fantastici e instancabili nel trovare soluzioni per Duco, sostenendo il nostro rapporto con il Comune di Firenze e collegandoci con le venues e i fornitori di Firenze. La tendenza è quella di un minor numero di viaggi e di soggiorni più lunghi, approfondendo le esperienze: i viaggiatori cercheranno momenti più significativi e di auto-realizzazione.

Fabrizio Del Bimbo

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venerdì 9 luglio 2021

Importanti novità al Golden View


Un nuovo, nuovissimo progetto  del Golden View vuole avvicinare ancora di più gli ospiti fiorentini, italiani e internazionali alla grande bellezza di Firenze, con la vista e con il gusto.

Golden View, storico ristorante panoramico vicinissimo al Ponte Vecchio, non si è perso d'animo durante la chiusura forzata  causa Covid, vedendo nella crisi nuove opportunità di crescita e un momento per  cercare prospettive differenti da quelle della routine quotidiana.

Sono state proprio queste le basi teoriche dell’importante ristrutturazione degli spazi voluta dal patron Tommaso Grasso, che ha visto le proprie idee diventare realtà grazie al magistrale lavoro dell’architetto Nicola Maggiaioli (MIARCA Architecture). Adesso il  Golden View  coniuga l’effetto scenografico e “golden” del panorama con la preziosità della semplice eleganza. E la qualità del cibo protagonista alla pari  rispetto alla vista.




I 650 metri quadrati del locale sono stati riorganizzati con l’obiettivo di valorizzare sia la luce in arrivo dalle sponde dell’Arno, sia la funzione di ogni ambiente, e dunque del ruolo di ciascun professionista del gusto in servizio in questo locale nato  ormai vent’anni fa. Materiali di autentica tradizione italiana e toscana, come le spesse lastre di marmo di Carrara o i tavolati di legno di ulivo, fanno spiccare la ricca proposta del Golden View fin dalla soglia del locale in via de’ Bardi. Seguono la pescheria con i prodotti ittici dei nostri mari, la zona salumi e formaggi, la vetrina dei sottoli, l’area pasticceria e panificati.

L;ospite viene accolto e guidato in un vero e proprio itinerario del gusto tra eccellenze gastronomiche e migliaia di qualificate etichette di vino, selezionate dal proprietario insieme al Wine Hunter Paolo Miano, che arricchiscono  l’esperienza gourmet proposta dallo chef Paolo Secci e per le quali è stata progettata una struttura refrigerante a vista in grado di gestire temperature e umidità specifiche.

Complemento imprescindibile la straordinaria vista sull’Arno e sul Ponte Vecchio, che di questo ristorante sembrano essere le naturali propaggini, un ambiente unico e prezioso in cui il locale va a incastonarsi con delicatezza e armonia. Per questo si è scelto di rimuovere tutti gli elementi murari o di arredo che potevano ostacolare la cosiddetta “golden view”, con un nuovo, grande e arioso open space dalla  luce dorata.

È arrivato il momento di passare ai piatti. Il nuovo menù, più ridotto rispetto al passato, ma al contempo ampio e variegato tra carni, pesci, antipasti, primi e secondi , è stato creato dallo chef Paolo Secci.



Tra i piatti più interessanti vi è sicuramente il tonno rosso del Mediterraneo, protagonista, ad esempio, delle selezioni di crudo di mare insieme a storione, ricciola, salmone, gambero rosso, gambero viola, mazzancolle, scampo e ostrica, le migliori ostriche francesi, il caviale Calvisius e il gambero rosso di Mazara.
Per le carni ecco la bistecca alla fiorentina di Scottona Maremmana, lo stracotto di stinco, la tagliata di petto d’anatra di razza Mulard e il reale di Fassona. Ottimi anche i dolci,  ben presentati, come per esempio il Foresta nera e il  cestino croccante al tiramisù.



Da segnalare accanto all'ingresso del locale la disponibilità di una suite  adatta anche per eventi privati.

Info: www.goldenview.it

Fabrizio Del Bimbo

martedì 6 luglio 2021

L'estate 2021 de Il Molo




Sulla riva dell’Arno la tradizionale mixology raffinata del Rex si sposa con una selezione di cibo per tutti i gusti: dagli arrosticini al polpo, dalla pizza bio al sushi, senza dimenticare fritture e gelati.
Una estate di eventi live, laboratori per bambini e spettacoli:
fino al 30 settembre ogni sera una proposta diversa, tra food&drink, sport, cultura e attenzione per l’ambiente
Il  Molo è già un must dell’Estate 2021, grazie anche a un palco galleggiante sul fiume che ospita band e concerti. È disponibile anche un servizio di babysitting per permettere proprio a tutti di godersi la serata.
Diretto da Daniele Palladini, gestore anche del blasonato Rex, punta di diamante della nightlife fiorentina, in collaborazione con Ergonauth, dopo lo stop dello scorso anno, Il Molo riprende il suo percorso, proponendosi come luogo di incontro per tutti, da vivere nei diversi momenti della giornata. Uno spazio in cui si rifugge il caldo e la frenesia della città, pur rimanendone al centro. Sulla zona sinistra Affrico, al confine con Lungarno del Tempio, su uno spaccato erboso ed un molo naturale, ogni giorno una proposta diversa, da scoprire insieme a food & drink di qualità.
Per la cocktail list  ci si affida alle mani sapienti dei bartender di esperienza del Rex Cafè, riferimento per qualità e ricercatezza, nel panorama della mixology, da oltre 30 anni. Per quanto riguarda il food, è possibile assaggiare le specialità dello street food fiorentino con Bono bono (arrosticini, hamburger e fritture varie); il pesce de Il Polpaio dell’Isola d’Elba, che propone semplici ricette, la tradizione della granfia “alla forchetta” e la tonnina, ovvero piatti tipici elbani; le pizze con prodotti a km0, biologici, artigianali e di fattoria, di Simbiosi, PokePop, poke e sushi, e infine il gelato artigianale, prodotto esclusivamente da frutta fresca e con le migliori selezioni di frutta secca, di Gelateria Vivaldi.
Dalla scelta dei materiali di allestimento alla totale ecosostenibilità dei prodotti monouso (solo cannucce di carta e bicchieri in Mater-Bi e polpa di cellulosa per i drink, mentre gli allestimenti sono realizzati in materiali sostenibili) il Molo occupa una porzione di  Lungarno con un approccio integrativo al contesto floristico e ambientale e di totale vocazione all’educazione e al rispetto dello stesso . Infatti Il Molo è promotore della riqualificazione dell’area occupata e di iniziative volte alla sensibilizzazione verso le buone pratiche da attuare. Come l’aperiplogging in compagnia di Nadia Fondelli,  camminata veloce che fa bene al corpo, alla mente e all’ambiente, attività sportiva eco-friendly che consiste nella raccolta dei rifiuti da terra mentre si corre e si cammina per i parchi e le vie della città. Ogni “plogger” è equipaggiato da abbigliamento sportivo e scarpe tecniche, guanti monouso di lattice o giardinaggio, sacchetti in cui mettere i rifiuti. Secondo un report dell’App “Lifesum”, mezz’ora di plogging farebbe bruciare più calorie rispetto a mezz’ora di corsa o camminata lungo lo stesso tracciato. “Aperiplogging” è un evento continuativo, il mercoledì, ogni 15 giorni, per un’ora di plogging al tramonto sull’Arno con aperitivo finale. Tra le attività dedicate all’ambiente, anche “Un drink per i tuoi mozziconi”, una bevuta offerta in cambio di operazioni di pulizia spiagge, e “Straw no more”, cannucce di carta e bicchieri in Mater-Bi e polpa di cellulosa.
L’Arno diventa luogo di iniziative sportive e poetiche ma anche protagonista e ispiratore delle performance. Un molo anche reale, al quale imbarcazioni di legno attraccheranno e dal quale partiranno barche e canoe.
La programmazione de Il Molo è realizzata con il sostegno e la collaborazione di enti e associazioni culturali e sportive, attive nel panorama fiorentino. La gestione degli eventi è regolata e modificabile secondo le norme sanitarie in vigore.

La colonna sonora è fresca, giovane e profondamente territoriale, un sound completo, dal più classico al più eccentrico. Un ricco programma di rassegne musicali con  Lungarno Live; Jazz Club Goes to River; Rex’n’Chill; Don Pasta Ricorda Andrea Mi. Per questa stagione di rinascita, il Molo propone l’allestimento di un palco galleggiante che ospiterà numerosi eventi, in collaborazione con scuole ed enti culturali attivi del territorio, tra produzioni, anteprime e sperimentazioni.
Grande attenzione è riservata ai più piccoli frequentatori del Molo, grazie ad un dedicato servizio di babysitting e laboratori con Cooperativa Sociale RainbowLab, e “I mostri di Dante”, laboratorio di letture, disegni e attività creative, in cui i ragazzi entreranno nell’inferno dantesco e realizzeranno insieme a Laura Vaioli e a Giacomo Guccinelli elaborati grafici a tema mostri, imparando le caratteristiche fisiche e psicologiche dei mostri raccontati da Dante nell’Inferno.
Spazio allo sport, con Canottieri Firenze Wave, T-rafting sull’Arno, boxe, biliardino, ping pong, subbuteo; ma anche ad arte e performance, con Youarenotalone, "Slam on the water", una rassegna di slam poetry curata dal collettivo Ripescati dalla piena*, la casa dei libri, Pimp My Vintage; per i workshop, Type Thursday Flr, Lungarno Magazine, Una Canzone per A, Ciao Socrate".
Al Molo ci si prende cura del corpo, con le lezioni aperte e gratuite di Gyrokinesis, allenamento basato su sequenze di movimenti fluidi e ritmici, coordinati alla respirazione, o il nuovissimo “Brain Runner”, con Arturo Mugnai, psicologo dello Sport e appassionato di corsa, in cui, attraverso sessioni di allenamento in cui si cammina, si parla e si corre, ci sarà modo di allenare non solo la parte fisica, ma anche la componente mentale per l’attività fisica. In collaborazione con T Rafting, ci sarà lo “Urban Rafting al tramonto”, con la visita dei ponti, delle pescaie e dei lungarni del centro storico utilizzando un gommone rafting con sosta per un aperitivo a bordo. Infine, con Asd Fight Club World Firenze, viene offerta la possibilità di provare a rotazione alcune delle discipline marziali insegnate, proposte da istruttori professionisti CSEN, quali: Boxe, Muay-Thai, Karav Maga, Brazilian Jiu Jitsu, Difesa personale per le donne, Functional Training e Systema.



Il Molo è un posto conviviale nel quale le generazioni possono incontrarsi per una partita a calcetto o un momento di contemplazione aspettando il tramonto. Infine, in collaborazione con ASD Canottieri Comunali Firenze, sarà installato un molo provvisorio sull’Arno per permettere alla clientela di utilizzare Dragon Boat, imbarcazione da 20 posti più timoniere e tamburino, di origine cinese, ormai diffusa in tutto il mondo.

Fabrizio Del Bimbo

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