giovedì 29 marzo 2018

Romea Beach ospita “Motor & Bike Passion”



Dal prossimo 6 all' 8 aprile il Romea Beach ospita “Motor & Bike Passion”, un grande evento dedicato alle due e alle quattro ruote
ISono in prorogramma spettacoli, eventi e test drive gratuiti di auto, moto, mountain bike, e-bike e fat bike
Fra gli ospiti, i motociclisti Federico Caricasulo e Michael Canducci, e il freesyler Luca Contoli
La primavera è appena iniziata, ma la stagione del Romea Beach di Marina Romea entra già nel vivo con uno degli eventi clou dell’intero 2018. Da venerdì 6 a domenica 8 aprile è infatti in programma la seconda edizione del “Motor & Bike Passion”: 400 metri quadrati al coperto, fronte mare, dedicati al mondo delle due e delle quattro ruote nella splendida cornice della località balneare ravennate, fra il mare e la pineta.
Un intero weekend in cui gli appassionati di auto, moto e bike potranno provare nuovi veicoli (auto, moto, mountain bike, bici elettriche) grazie agli appositi test drive; partecipare ad eventi sportivi, musicali e gastronomici; conoscere di persona alcuni dei grandi protagonisti dello sport italiano.
Saranno infatti ospiti dell’evento i motociclisti del Mondiale Supersport Federico Caricasulo (team GRT) e Michael Canducci (team Go Eleven), nonché Luca Contoli, “artista” del freestyle Flatland BMX reso celebre dalla partecipazione alla trasmissione televisiva “Italia’s got talent”.
Il programma della “tre giorni” è ricchissimo e articolato. L’expo si apre alle 14.30 di venerdì 6, con i primi test drive fin dalle 15 (è possibile prenotarsi dal sito www.romeabeach.com). Subito dopo, spazio alla gastronomia con la Cena dello Spiedone: dalle 16 sarà allestito in spiaggia un mega spiedone dove cucinare la carne, per la cena che inizierà alle 20. Dalle 18, musica live con il Sound Gaviscon Trio.
Sabato 7 l’expo apre alle 9.30, i test drive iniziano alle 10. Alle 12 e alle 15 Luca Contoli sarà protagonista con il suo Free Style Show. Nel tardo pomeriggio va quindi in scena il “Ride by night”, passeggiata notturna in mountain bike organizzata in collaborazione con l’associazione sportiva OTW Ravenna: con partenza “alla francese” dalle 18 alle 19 e partenza del gruppo alle 18.30. Un bellissimo percorso in notturna fra le pinete e la pialassa di Marina Romea, che attraverserà via via il Lamone e il Reno addentrandosi in alcuni fra gli angoli più suggestivi del Parco del Delta del Po. Alle 20, pasta party per tutti i partecipanti, con Federico Caricasulo e Michael Canducci; alle 21 la premiazione del Ride By Night e il dj set con Radio International, l’emittente ufficiale della manifestazione.
Domenica 8, infine, apertura dell’expo alle 9.30 e inizio test drive alle 10. Alle 13 si pranza romagnolo con la pasta fresca delle sfogline; nel pomeriggio continuano i test drive, fino all’evento finale delle 17, il concerto live dei Knolls 97.

Del Bimbo Fabrizio

Arbëreshë in Puglia, un prezioso patrimonio da salvaguardare

Il carattere eterogeneo della Capitanata si riscontra in molteplici aspetti come paesaggio, cultura,e gastronomia e  si rispecchia  nella diversità dei dialetti di ognuno dei 61 comuni che ne fanno parte. Certo, alcuni si somigliano molto, ma ognuno può vantare un’identità ben precisa che lo rende unico rispetto agli altri. Molte differenze esistono per esempio tra i dialetti dell’area garganica e quelli dei monti Dauni, a loro volta contaminati dalle influenze delle regioni confinanti, Molise e Campania,  senza dimenticare i centri del Tavoliere. Ma se per la lingua del “volgo” di Vieste, o quella di Cerignola, si può parlare di forme dialettali italiane, esistono alcuni comuni nella provincia di Foggia dove da secoli si custodiscono due lingue vere e proprie, un autentico patrimonio culturale tramandato nei secoli, l’Arbëreshe e il francoprovenzale.

Quella degli Arbëreshë è una comunità proveniente dall’Albania, e da diverse zone della Grecia dove vivevano gli Arvaniti, popolazione di religione cristiana-ortodossa. Si stanziarono in Italia a partire dal 1400, per sfuggire all’invasione dell’Albania da parte dei Turchi. Guidati da Giorgio Castriota Skanderbeg, lottarono al fianco degli Aragonesi di Ferdinando I nella guerra contro gli Angioini di Giovanni d’Angiò che aspirava al Regno di Napoli. Presto si stabilirono nell'attuale paese di Casalvecchio, che furono costretti ad abbandonare a causa della distruzione di tutti i casali, ordinata dal Vicerè di Napoli. Si spostarono nell’odierna Castelnuovo della Daunia fino al 1571 quando alla comunità Arbëreshë fu riconosciuta l’autonomia. Tre anni dopo fu riedificato il vecchio Casale  La comunità Arbëreshë si estese ben presto, stabilendosi anche a Chieuti, l’altro comune in provincia di Foggia, dove si parla la lingua Arbëreshë.   Ciò che differenzia l’Arbëreshë dall’albanese odierno è la purezza rimasta pressoché intatta da un punto di vista fonetico e morfosintattico rispetto a cinque secoli fa, quando ci fu l’esodo dall’Albania per sfuggire all’invasione dei Turchi, che hanno finito per influenzare pesantemente la lingua.
Con la Legge n. 482 del 15 Dicembre 1999, denominata “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche” e pubblicata il 20 dicembre 1999 nel numero 297 della Gazzetta Ufficiale, la Repubblica Italiana, che già valorizza il patrimonio linguistico e culturale della lingua italiana, si impegna anche nella valorizzazione delle cosiddette lingue e culture “minoritarie” presenti nel territorio italiano. Secondo l’articolo numero 6 della Costituzione che afferma “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche” e richiamando i princípi generali stabiliti dagli organismi europei e internazionali, con la Legge 482 lo Stato Italiano afferma dunque di voler tutelare “la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo”. Oggi, dopo alcuni anni, occorre rinverdire questo patrimonio linguistico e culturale attraverso progetti regionali a finanziamento europeo. Le proposte più diffuse comprendono canti e progetti extracurricolari che intendono coinvolgere le giovani generazioni, in modo che la lingua arbereshe venga trasmessa dalle persone anziane e non vada perduta. Secondo Loris Catriona Skanderbeg, discendente del capostipite degli arbereshe in Puglia,  le iniziative da attuare  dovrebbero essere istituzionali, culturali e commerciali

I due centri arbereshe in Puglia, che meritano senza alcun dubbio una visita, sono. Casalvecchio di Puglia e Chieuti.




Il borgo di Casalvecchio è stato fondato da alcuni profughi greco-albanesi, che per sfuggire all'invasione dei Balcani da parte dei turchi si riversarono in massa nel territorio dauno; questi inizialmente si insediarono a circa tre chilometri da Casalvecchio, nel comune oggi noto come Castelnuovo della Daunia e qui vi fecero dimora tra il 1468 e il 1476 circa, ma la coabitazione non fu facile sin dall'inizio, considerata anche l'indole spesso tenace e ribelle del popolo albanese, infatti le differenze, i continui episodi di insofferenza, la difficile coesistenza di questi profughi con la comunità di Castelnuovo si protrasse sin oltre i primi decenni del Cinquecento, quando i greco-albanesi abbandonarono le loro prime abitazione per popolare il vicino casale che da esso dipendeva, come riportato dagli antichi documenti e denominato fino ad allora come Sanctus Petrus de Castelluccio, ma diventato poi Casalvecchio di Puglia. I suoi abitanti sono arbëreshë, e pur avendo perso il rito bizantino mantengono alquanto vivacemente la lingua arbëreshë e le tradizioni dei padri greco-albanesi.
La chiesa parrocchiale, intitolata ai santi Pietro e Paolo apostoli, è stata fondata nel XV secolo e consacrata nel 1713 dal cardinale Orsini divenuto  poi papa Benedetto XIII. All'interno è custodito un dipinto ad olio di Michelangelo Sammarco che raffigura la Madonna del Carmine, insieme ai santi titolari della parrocchia.




Molto radicata è la tradizione dei fuochi o falò di San Giuseppe che scacciano l’inverno dando il benvenuto all’imminente primavera, con l’entusiasmo di un intero borgo dove tutti i cittadini, anche i bambini, collaborano alla realizzazione della festa, raccogliendo la legna e allestendo i banchetti rituali . Folklore, memoria e divertimento proposti in questo  borgo di origine arbërëshe  fortemente legato alla data del 19 marzo dove al rito apotropaico della purificazione, di derivazione pagana, si affianca inevitabilmente quello cattolico, con la maestosa figura di San Giuseppe, protettore dei lavoratori, simbolo di famiglia, padre per antonomasia.
Quella di San Giuseppe è una ricorrenza all’insegna dell’accoglienza e della generosità che da sempre contraddistinguono la popolazione di Casalvecchio di Puglia.  Tra le peculiarità casalvecchiesi non mancherà il cëllitt, piatto povero della tradizione contadina a base di pomodoro e pancetta o un buon piatto di cicatelli ai profumi dauni o ancora la pizza col bicarbonato, i fagioli con cotenna, il grano cotto e altre prelibatezze.



Chieuti, il primo comune che si incontra entrando in Puglia,sorge nell'area dellìantica città di Citernia, distrutta dai Goti nel 495 d.C. e  fu fondata  a 300 metri di altezza nel XV secolo dagli immigrati albanesi ben accolti dai sovrani aragonesi del Regno di Napoli, grazie ai rapporti fraterni che li legavano al valoroso capo della lega dei kapedan albanesi, Giorgio Castriota Skanderbeg. Fu l'invasione della Grecia da parte dei Turchi Ottomani nel XV secolo che costrinse molti Arbëreshë ad emigrare nelle isole sotto il controllo di Venezia e in Italia meridionale.   Gli arbëreshë d’Italia, da allora, hanno conservato i costumi e la lingua arcaici e, in questo, hanno trovato un legame molto forte con il Kosovo, altra roccaforte dell’antica cultura albanese. Prima della conquista da parte dell'Impero ottomano tutti gli albanesi venivano chiamati Arbëreshë. Ma, a seguito dell'invasione turca, mentre gli albanesi che giunsero in Italia continuarono ad indicare se stessi col termine di Arbëreshë, quelli d'Albania assunsero il nome di Shqiptarëve. Dopo cinquecento anni, sebbene molte comunità di lingua Arbëreshë siano scomparse, altre invece sono riuscite a conservarne lingua e tradizioni, e in molti si battono quotidianamente per la tutela linguistica a livello locale, nazionale ed europeo.Con  la riforma degli ordinamenti didattici (2002), si sono affiancati all’insegnamento di lingua e letteratura albanese, i due insegnamenti distinti di letteratura albanese e di lingua e traduzione albanese.
Evento caratteristico di spicco a Chieuti è la Cavalcata dei buoi di razza podolica  lungo un percorso di 4 km e mezzo, che si svolge  il 22 o il 23 aprile di ogni anno  nell’ambito dei festeggiamenti in onore di S. Giorgio.
Durante la corsa un carro, carico di rami di lauro, viene trainato da quattro coppie di buoi. I preparativi per la corsa sono lunghissimi: durante l’anno si allenano i buoi, mentre il 21 sera gli animali vengono fatti entrare in paese simulando la gara. I buoi vengono poi portati nelle stalle dei Partiti (le contrade del carro), dove vengono attentamente sorvegliati per evitare che subiscano scherzi da parte degli avversari. Il mattino del 22 i buoi vengono invece lavati e addobbati e, dopo che il sindaco ha estratto l’ordine di partenza, carri e carrieri si dirigono verso la chiesa per ricevere la benedizione. A questo punto ci si dirige in aperta campagna, da dove ha inizio la gara: al segnale convenuto i carri  girano su se stessi ed i buoi iniziano a galoppare trascinando il carro addobbato verso il paese. La folla insegue i carri mentre uomini a cavallo pungolano i buoi con lunghi bastoni.La corsa ha fine nel viale principale, dove i carri procedono incolonnati.Lo scopo della corsa è quello di consegnare un cappellino colorato che i vincitori indosseranno il giorno seguente quando porteranno in processione il simulacro del Santo. Ai vincitori viene inoltre consegnato il Tarallo, una treccia di caciocavallo di circa 80 chili con le gesta di S. Giorgio che verrà portata in processione insieme al simulacro del Santo.
Chieuti Marina è molto frequentata in estate per le sue spiagge sabbiose.

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Fabrizio Del Bimbo
  

mercoledì 28 marzo 2018

Conviti e banchetti, una mostra al Museo Stibbert



Conviti e banchetti.
L’arte di imbandire le mense

30 marzo 2018- 6 gennaio 2019

Museo Stibbert |
 via Stibbert, 26 | Firenze


La tavola apparecchiata da sempre richiama momenti di festa e condivisione, e il mangiare insieme va ben oltre il semplice atto della nutrizione del corpo. Apparecchiare la tavola ha assunto nei secoli significato di manifestazione di gioia, di celebrazione di eventi o di esibizione di ricchezza.
Nella casa-museo Stibbert, oltre alla attività di un grande collezionista, si svolgevano anche quotidiane funzioni della vita della famiglia: si cucinava, si ricevevano gli amici, si pranzava assieme, e oggi con la mostra “Conviti e Banchetti” si vuole richiamare proprio questa grande tradizione di imbandire le mense.

La mostra si propone di illustrare l'arte di decorare la tavola, dal Rinascimento fino all'Ottocento attraverso vivaci ricostruzioni delle apparecchiature del passato. Il banchetto è infatti un fenomeno sociale e culturale che nel corso dei secoli ha avuto un ruolo importante nell'evoluzione del gusto e degli stili. i migliori architetti e artisti erano chiamati per allestire celebrazioni di particolari momenti felici, come vittorie, matrimoni, o speciali ricorrenze e ancora oggi sopravvivono le rappresentazioni pittoriche di alcuni dei più sontuosi banchetti della storia. Per stupire e dilettare gli ospiti, le famiglie principesche facevano a gara a esibire sempre nuovi tipi di vasellame e oggetti per la tavola, mentre celebri cuochi - passati alla storia per i loro libri di ricettari - confezionavano vivande dalle forme così mirabolanti che potevano rivaleggiare con le più pregevoli sculture.
Una selezione di questo tipo di oggetti, parte meno nota della collezioni del Museo Stibbert, viene esposta in questa mostra, accanto a importanti pezzi provenienti da raccolte private, creando un itinerario storico incentrato sulla trasformazione del design e della decorazione della tavola avvenuta nel corso di più di tre secoli.
Le ricostruzioni storiche presentate nella mostra illustrano bene gli oggetti che dovevano abbellire la tavola e la loro disposizione, ne raccontano i rigorosi cerimoniali che li regolavano e, di pari passo, anche l'evoluzione dell'arte culinaria.




Dalla ricostruzione di una credenza rinascimentale, sui cui ripiani trovavano posto le maioliche esibite come manifestazione della ricchezza dei padroni di casa, si passa alla rappresentazione di una scenografica tavola di epoca barocca, abbellita anche dalle caratteristiche sculture in zucchero e da un elaborato apparato decorativo di frutti e piante.
Vengono poi mostrate le ricostruzioni storiche di una tavola settecentesca apparecchiata secondo l'uso francese, e di altre due apparecchiature con porcellane, cristalli e argenti ottocenteschi che mettono in risalto i cambiamento di usi e di costumi. Si avrà l'opportunità di ammirare un famoso servito di piatti con decori in oro e platino ordinato dai Savoia alla Manifattura Ginori di Doccia, oppure il prezioso insieme di porcellane, cristalli e argenteria che realmente Frederick Stibbert utilizzò nella sua vita e che ora non fa più parte delle raccolte del museo.
Senza trascurare l’esposizione degli utensili da cucina e per il servizio della tavola in uso fino agli inizi del secolo scorso, la mostra termina esponendo tutto quel vasellame, teiere, caffettiere e tazzine che costituivano il raffinato corollario di un ricevimento. Tra questi è esposto anche un servito da dessert di Stibbert uguale a quello commissionato per celebrare il matrimonio del futuro re Edoardo VII d'Inghilterra con Alessandra di Danimarca nel 1863.

Un ultimo richiamo è dedicato alla presentazione del cibo, l'altro elemento focale dell'arte di decorare le tavole, inserendo sculture in cera che riproducono frutta e dolci, fedeli e vivide riproduzioni opera della ceroplasta Paola Nizzoli Desiderato. All'effetto scenografico delle tavole hanno contribuito anche Lucia Torrigiani Malaspina, che ha ideato le decorazioni floreali, utilizzando i fiori artificiali della ditta Meschi, e la Fonderia d'Arte del Giudice Leonardo che ha creato le sculture in zucchero concesse da Opera Laboratori Fiorentini.
La mostra è stata realizzata con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Lorenzo de’ Medici – The Italian International Institute  e Lions Club Firenze Stibbert.  In collaborazione con: UniCoop-Firenze, Catani e Gagliani Assicurazioni, Fracassi Worldwide Shipping, Meschi S.r.l., Consorzio vino Chianti, Delizie Deliziose.


Fabrizio Del Bimbo 
                            
                                                            
                                           

mercoledì 21 marzo 2018

Il 43/o Torneo Giovanile Città di Firenze




Presentata la 43esima edizione del Torneo Giovanile “Città di Firenze – Trofeo CR Firenze”. Tabelloni maschili efemminili uniformati a 32 partecipanti. Come al solito grande attesa da parte degli appassionati di tennis.  La danese Clara Tauson ritorna con il ruolo di favorita. Al maschile  Lorenzo Musetti prima testa di serie. Lo scorso anno trionfo azzurro con Francesco Forti e Tatiana Pieri.



La   43esima   edizione   del torneo internazionale   giovanile   under   18,   Trofeo   CR Firenze, organizzata  dal   Club   delle Cascine, stata presentata alla stampa nella club house del circolo fiorentino. Si comincerà a giocare mercoledì  28 marzo e la conclusione è stata fissata, come da consuetudine, il 2 aprile che coincide con il lunedì di Pasqua. Unantipasto interessante è dato dai tabelloni di qualificazione programmati nei giorni 26-27 marzo. La novità più importante scaturita dalla conferenza stampa e l’adeguamento del tabellone maschile, fino allo scorso anno aperto a 48 partecipanti, al tabellone femminile che prevede 32 giocatrici.   Rimanendo nell’ambito tennistica internazionale un’altra novità, anche se riveste ancora un carattere di ufficiosità, è l’intenzione del club fiorentino di riportare a Firenze il tennis professionistico dando vita ad un challenger nel prossimo mese di ottobre. La  notizia viene  data  dal   Presidente   Giorgio  Giovannardi  che   afferma   che  il   club  è  pronto   con   tutte le   copertureeconomiche necessarie e si aspetta solamente il nulla osta da parte della federazione internazionale che dovrebbe condizionale obbligatorio, dare il via tra un paio di settimane. .Alla presentazione del “Città di Firenze” hanno partecipato, oltre al padrone di casa Giorgio Giovannardi, l’Assessoreallo sport Andrea Vannucci, il Consigliere Nazionale Fit Guido Turi, il presidente della Federtennis Toscana Luigi Brunetti e l’Amministratore Delegato della Belardinelli Roberto Pellegrini.Il padrone di casa Giorgio Giovannardi ha aperto i lavori con un doveroso saluto agli intervenuti ed ai rappresentanti della stampa presenti in grande numero. “Un ringraziamento va a tutte le componenti che concorrono ad organizzare una manifestazione che tiene vivo l’interesse degli appassionati di questo sport da ben 43 edizioni. Naturalmente un grazie  particolare  alla   Banca CR  Firenze   che,   da  anni,  è   nostro interlocutore   privilegiato.   Mi fa  piacere   vedere  la presenza di tanti rappresentanti dei media che è un segnale d’apprezzamento per il nostro lavoro” “La città di Firenze è orgogliosa di questo evento giunto all’edizione n. 43 – afferma l’Assessore Andrea Vannucci. Si tratta di un appuntamento fisso che richiede un impegno particolare ed un’organizzazione perfetta tutta tesa a renderela settimana  di Pasqua una settimana di  tennis spettacolare per  i   tantissimi  appassionati   che affollano sempre   le tribune del circolo”. “L’attività giovanile è molto importante per la nostra regione – afferma Guido Turi – e la Toscana con il trittico di tornei giovanili internazionali la rende straordinaria. Abbiamo tre tornei, Firenze, Prato e Santa Croce che hanno costruito lastoria del tennis giovanile e hanno lanciato tutti i più grandi campioni di questo sport. Una tradizione che prosegue eche spero possa accompagnarsi a quella professionista data l’intenzione del Circolo del Tennis di aprire  ad un torneo Challenger”.Il Presidente della Federtennis Toscana Luigi Brunetti afferma che “il torneo internazionale di Firenze rappresenta unfiore all’occhiello per la toscana tennistica. Firenze, Prato e Santa Croce annualmente ci presentano i futuri prospettidel tennis professionistico e, come spesso accade, sono delle rampe di lancio per una carriera di notevole spessore” “E’ sempre un piacere assistere a manifestazioni giovanili – dice Roberto Pellegrini. E il “Città di Firenze”, vuoi per lacaratteristica di svolgersi sempre nella settimana di Pasqua, risulta sempre tra i tornei più apprezzati. A Tirrenia seguot antissimi tra  ragazzi   e ragazze ed   è un  motivo   in   più per  apprezzarne   i circoli  che   compiono sforzi  eniormi   per organizzare eventi del genere”.Quindi il direttore del torneo e del circolo Flavio Benvenuti si è soffermato sul fattore tecnico del torneo che si presentadi ottimo livello.,  Favoriti dei tabelloni maschile e femminile del torneo “Città di Firenze – Trofeo Banca CR Firenze”                                               sono l’azzurrino Lorenzo Musetti che, lo scorso anno ha lasciato una buonissima impressione e la danese Clara Tauson ritenuta l’erede di una certa Carolina Wozniacki. Molte e interessanti le presenze di atleti ancora sedicenni nei due tabelloni, il che rende l’edizione numero 43 del “Cittàdi Firenze” ancora più interessante. Di seguito le wild card per il torneo principale assegnate da club organizzatore: al maschile entrano nel main draw Niccolò Marianelli ed Edoardo Graziani.  Per il settore tecnico la scelta è caduta su Giacomo DìAmbrosi mentre rimaneda assegnare un’altra wild card.  Per il settore femminile sono state privilegiate due allieve del settore giovanile del club: Matilde Gori (2000) ed AnnaParadisi (2003). Il settore tecnico ha scelto Alice Amendola (2001) e Cristina Elena Tiglea (2001). Per il torneo di qualificazione maschile le wild card del club sono state assegnate a Francesco Maestrelli, Alessio Gelli eStefanacci Guglielmo. Al femminile la scelta è caduta  invece  su Eleonora Parducci (2001), Bianca Caselli (2003) eDiletta   Cherubini   (2002).   Il   settore   tecnico   federale   ha   concesso   le   wild   card   a   Giovanni Peruffo (2001),  Andrea Fiorentini (2001) e Francesco Passaro (2001) mentre al femminile le prescelte sono Alessia Tagleinte (2001), Jennifer Ruggeri (2003) e Giulia Carbonaro (2000). Si comincia lunedì 26 marzo con i tornei di qualificazioni che saranno chiusi Martedì 27, mentre da mercoledì 28 fino al2 aprile (lunedì di Pasqua) si gioca per i tornei principali. Sono 32 gli ammessi al tabellone maschile e 32 a quellofemminile. 16 coppie di doppio maschile e 16 di doppio femminile completeranno il programma.Il torneo potrà essere seguito via internet sul sito del club:  www.ctfirenze.it  e sui siti della Federtennis Toscana eUbitennis. Per l’intera durata del torneo l’ingresso è gratuito.  

                                                 
Fabrizio Del Bimbo                           

Il 43/o Torneo Giovanile Città di Firenze

Presentata la 43esima edizione del Torneo Giovanile “Città di Firenze – Trofeo CR Firenze”. Tabelloni maschili efemminili uniformati a 32 partecipanti. Come al solito grande attesa da parte degli appassionati di tennis.  La danese Clara Tauson ritorna con il ruolo di favorita. Al maschile  Lorenzo Musetti prima testa di serie. Lo scorso anno trionfo azzurro con Francesco Forti e Tatiana Pieri.



La   43esima   edizione   del torneo internazionale   giovanile   under   18,   Trofeo   CR Firenze, organizzata  dal   Club   delleCascine, stata presentata alla stampa nella club house del circolo fiorentino. Si comincerà a giocare mercoledì  28marzo e la conclusione è stata fissata, come da consuetudine, il 2 aprile che coincide con il lunedì di Pasqua. Unantipasto interessante è dato dai tabelloni di qualificazione programmati nei giorni 26-27 marzo. La novità più importante scaturita dalla conferenza stampa e l’adeguamento del tabellone maschile, fino allo scorsoanno aperto a 48 partecipanti, al tabellone femminile che prevede 32 giocatrici.   Rimanendo nell’ambito tennisticointernazionale un’altra novità, anche se riveste ancora un carattere di ufficiosità, è l’intenzione del club fiorentino diriportare a Firenze il tennis professionistico dando vita ad un challenger nel prossimo mese di ottobre. La  notizia viene  data  dal   Presidente   Giorgio  Giovannardi  che   afferma   che  il   club  è  pronto   con   tutte le   copertureeconomiche necessarie e si aspetta solamente il nulla osta da parte della federazione internazionale che dovrebbe condizionale obbligatorio, dare il via tra un paio di settimane.Alla presentazione del “Città di Firenze” hanno partecipato, oltre al padrone di casa Giorgio Giovannardi, l’Assessoreallo sport Andrea Vannucci, il Consigliere Nazionale Fit Guido Turi, il presidente della Federtennis Toscana Luigi Brunettie l’Amministratore Delegato della Belardinelli Roberto Pellegrini.Il padrone di casa Giorgio Giovannardi ha aperto i lavori con un doveroso saluto agli intervenuti ed ai rappresentantidella stampa presenti in grande numero. “ Un ringraziamento va a tutte le componenti che concorrono ad organizzare una manifestazione che tiene vivo l’interesse degli appassionati di questo sport da ben 43 edizioni. Naturalmente ungrazie  particolare  alla   Banca CR  Firenze   che,   da  anni,  è   nostro interlocutore   privilegiato.   Mi fa  piacere   vedere  lapresenza di tanti rappresentanti dei media che è un segnale d’apprezzamento per il nostro lavoro” “La città di Firenze è orgogliosa di questo evento giunto all’edizione n. 43 – afferma l’Assessore Andrea Vannucci. Sitratta di un appuntamento fisso che richiede un impegno particolare ed un’organizzazione perfetta tutta tesa a renderela settimana  di Pasqua una settimana di  tennis spettacolare per  i   tantissimi  appassionati   che affollano sempre   letribune del circolo”. “L’attività giovanile è molto importante per la nostra regione – afferma Guido Turi – e la Toscana con il trittico di torneigiovanili internazionali la rende straordinaria. Abbiamo tre tornei, Firenze, Prato e Santa Croce che hanno costruito lastoria del tennis giovanile e hanno lanciato tutti i più grandi campioni di questo sport. Una tradizione che prosegue eche spero possa accompagnarsi a quella professionista data l’intenzione del Circolo del Tennis di aprire  ad un torneoChallenger”.Il Presidente della Federtennis Toscana Luigi Brunetti afferma che “il torneo internazionale di Firenze rappresenta unfiore all’occhiello per la toscana tennistica. Firenze, Prato e Santa Croce annualmente ci presentano i futuri prospettidel tennis professionistico e, come spesso accade, sono delle rampe di lancio per una carriera di notevole spessore” “E’ sempre un piacere assistere a manifestazioni giovanili – dice Roberto Pellegrini. E il “Città di Firenze”, vuoi per lacaratteristica di svolgersi sempre nella settimana di Pasqua, risulta sempre tra i tornei più apprezzati. A Tirrenia seguotantissimi tra  ragazzi   e ragazze ed   è un  motivo   in   più per  apprezzarne   i circoli  che   compiono sforzi  eniormi   perorganizzare eventi del genere”.Quindi il direttore del torneo e del circolo Flavio Benvenuti si è soffermato sul fattore tecnico del torneo che si presentadi ottimo livello. Favoriti dei tabelloni maschile e femminile del torneo “Città di Firenze – Trofeo Banca CR Firenze”CIRCOLO DEL TENNIS FIRENZE 1898 – Associazione Sportiva DilettantisticaViale del Visarno, 1 – 50144 FIRENZETel. 055 332651/2 – 055 353689 – Fax 055 354326 – Codice Fiscale e Partita IVA 01087230486www.ctfirenze.org - segreteria@ctfirenze.org
                                                           43° Torneo Internazionale Giovanile“Cià Di Firenze”Trofeosono l’azzurrino Lorenzo Musetti che, lo scorso anno, ha lasciato una buonissima impressione e la danese Clara Tausonritenuta l’erede di una certa Carolina Wozniacki. Molte e interessanti le presenze di atleti ancora sedicenni nei due tabelloni, il che rende l’edizione numero 43 del “Cittàdi Firenze” ancora più interessante. Di seguito le wild card per il torneo principale assegnate da club organizzatore: al maschile entrano nel main drawNiccolò Marianelli ed Edoardo Graziani.  Per il settore tecnico la scelta è caduta su Giacomo DìAmbrosi mentre rimaneda assegnare un’altra wild card.  Per il settore femminile sono state privilegiate due allieve del settore giovanile del club: Matilde Gori (2000) ed AnnaParadisi (2003). Il settore tecnico ha scelto Alice Amendola (2001) e Cristina Elena Tiglea (2001). Per il torneo di qualificazione maschile le wild card del club sono state assegnate a Francesco Maestrelli, Alessio Gelli eStefanacci Guglielmo. Al femminile la scelta è caduta  invece  su Eleonora Parducci (2001), Bianca Caselli (2003) eDiletta   Cherubini   (2002).   Il   settore   tecnico   federale   ha   concesso   le   wild   card   a   Giovanni Peruffo (2001),  AndreaFiorentini (2001) e Francesco Passaro (2001) mentre al femminile le prescelte sono Alessia Tagleinte (2001), JenniferRuggeri (2003) e Giulia Carbonaro (2000). Si comincia lunedì 26 marzo con i tornei di qualificazioni che saranno chiusi Martedì 27, mentre da mercoledì 28 fino al2 aprile (lunedì di Pasqua) si gioca per i tornei principali. Sono 32 gli ammessi al tabellone maschile e 32 a quellofemminile. 16 coppie di doppio maschile e 16 di doppio femminile completeranno il programma.Il torneo potrà essere seguito via internet sul sito del club:  www.ctfirenze.it  e sui siti della Federtennis Toscana eUbitennis. Per l’intera durata del torneo l’ingresso è gratuito.                                                     
Fabrizio Del Bimbo                           

venerdì 9 marzo 2018

Al Palazzo dei Congressi di Firenze il 18/o Congresso Mondiale di Endocrinologia ginecologica


Il 18/o Congresso Mondiale di Endocrinologia ginecologica è stato organizzato dal 7 al 10 marzo al Palazzo dei Congressi di Firenze dalla Società Internazionale di Endocrinologia ginecologica. I partecipanti sono ginecologi, ostetriche ed endocrinologi provenienti da ogni parte del mondo.


ISGE International Society of Gynecological Endocrinology è un'organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 1986 allo scopo di promuovere la scienza e la ricerca in tutti gli aspetti dell'endocrinologia ginecologica e della comunicazione tra scienziati interessati a queste materie.
La società opera attraversoi l mensile Journal of Gynecological Endocrinology,l a FISGE (Federazione internazionale delle società di endocrinologia ginecologica)' ISGRE (International School o Gynecological and Reproductive Endocrinology)
il congresso biennale mondiale di endocrinologia ginecologica, un importante evento scientifico che consente una perfetta integrazione di membri di facoltà rinomati con giovani scienziati di talento che presentano ricerche innovative.
aInviato ll'edizione digitale del Gynecological Endocrinology Journal
Presidente
Genazzani Andrea R. (IT)
Tesoriere
Birkhaeuser Martin (CH)
Segretario Esecutivo
Simoncini Tommaso (IT)
Consiglieri
Adamyan Leila (RU)
Berga Sarah (Stati Uniti)
Bouchard Philippe (FR)
Brincat Mark (MT)
Chedraui Peter (EC)
De Melo Nilson (BR)
Devoto Luigi (CL)
Fauser Bart C. (NL)
Foidart Jean Michel (BE)
Linden Hirschberg Angelica (SE)
Maruo Takeshi (JP)
Milewicz Andrzej (PL)
Naftolin Frederick (US)
Nappi Rossella E. (IT)
Ruan Xiangyan (CN)
Schindler Adolf (DE)
Simon Carlos (ES)
Siseles Nestor (AR)
Sitruk-Ware Regine (US)
Stevenson John C (Regno Unito)
Sultan Charles J. (FR)
Basilico di Tarlatzis (GR)


Nicoletta Curradi 
Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 8 marzo 2018

Italia a tavola bandisce un concorso fotografico


Italia a Tavola network
Concorso fotografico
“La Cucina e il cibo simboli di accoglienza”



A due settimane dal via, la redazione di Italia a Tavola ha già ricevuto numerosi scatti che si candidano ad essere premiati nel concorso fotografico “La Cucina e il cibo simboli di accoglienza”. Altre fotografie stanno arrivando a ritmo continuo e la giuria tecnica è già al lavoro per valutare ogni singola immagine. C'è tempo fino al 30 marzo per partecipare al concorso.
CLICCA QUI per vedere una selezione delle fotografie inviate sino ad ora
Il concorso fotografico, dedicato al tema della Cucina, è stato lanciato da Italia a Tavola in vista dell’evento “Premio Italia a Tavola - Bergamo capitale dell’accoglienza”, che si terrà a Bergamo dal 6 all’8 aprile prossimi. In Accademia Carrara a Bergamo verrà in particolare allestita una rassegna, a cura di Enrico De Pascale e Silvia Tropea Montagnosi, imperniata su un quadro di Evaristo Baschenis, uno dei più importanti pittori del ‘600, che raffigura una cucina con un tavolo su cui sono accatastate delle pentole in rame (“Cucina con rami e fantesca”, 1660 circa). Accanto al quadro del Baschenis (che rappresenta come uno dei possibili modelli di ispirazione del concorso) e alle installazioni collegate, verrà esposta una selezione degli scatti realizzati nell’ambito di questo concorso fotografico.
Tra gli obiettivi del concorso fotografico c’è anche quello di contribuire a sostenere l’Anno del cibo italiano promosso dai ministeri dei Beni culturali e delle Politiche agricole.
Le immagini in gara saranno suddivise in 3 categorie: miglior fotografia a colori; miglior fotografia in bianco e nero; miglior fotografia studenti.
Il vincitore di ogni categoria sarà ospite (con un accompagnatore) in un ristorante di alta cucina in un periodo e in una zona d'Italia a sua scelta. Sarà inoltre invitato alla cena di gala che si terrà il 7 aprile nell'ambito dei festeggiamenti per il "Premio Italia a Tavola".
Il concorso è totalmente gratuito ed aperto a tutti: dilettanti, fotoamatori e professionisti di qualunque età, sesso e nazionalità. Ogni singolo partecipante potrà presentare fino ad un massimo di 3 immagini (a colori o in bianco e nero) contestuali al tema del concorso, che non prevede scatti a singoli piatti in stile #foodporn. Saranno ammesse immagini digitali con risoluzione minima di 300 dpi (le fotografie potranno essere realizzate anche con smartphone, tablet o ogni tipo di fotocamera). In aggiunta alle immagini digitali potranno essere inviate stampe in formato 20 x 30 cm (tutti i dettagli e le specifiche che dovranno avere le immagini sono indicati nel regolamento.
Le fotografie in formato digitale dovranno essere inviate entro e non oltre il 25 marzo 2018 a concorsofotografico@italiaatavola.net. Le eventuali fotografie a stampa dovranno essere inviate a: Italia a Tavola, concorso fotografico - via Piatti 51 - 24030 Mozzo (BG). È necessario indicare le proprie generalità, i propri contatti e, in caso di studenti, la scuola frequentata. Per ogni foto è necessario indicare la data e il luogo in cui è stata scattata. Saranno ammesse esclusivamente fotografie contestuali al tema del concorso ed eseguite dal partecipante che sottoscrive l’iscrizione.
Entro il 30 marzo 2018 saranno scelte le immagini migliori e gli autori verranno contattati via mail o telefonicamente. Le opere selezionate verranno presentate e premiate in occasione dell’inaugurazione della rassegna presso l’Accademia Carrara in data 7 aprile 2018.
Per rimanere aggiornato consulta il quotidiano online www.italiaatavola.net


Fabrizio Del Bimbo


mercoledì 7 marzo 2018

Corpus Dei, una mostra all'Istituto Universitario Olandese

Corpus Dei
Opere di Sabrina van den Heuvel


Firenze, Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte
16 marzo – 18 aprile 2018
Inaugurazione giovedì 15 marzo dalle ore 17.30 alle 20.00
Sabrina van den Heuvel CORPUS DEI 03 Florence
Con la mostra Corpus Dei della giovane fotografa Sabrina van den Heuvel, si inaugura la stagione 2018 delle esposizioni all’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte di Firenze, da anni impegnato nella diffusione e valorizzazione della cultura dei Paesi Bassi. Dal 1958 il NIKI ha ospitato a Firenze, come da tradizione, studiosi ed esperti di fama internazionale e solo dall’anno scorso ha aperto le sale espositive anche ad artisti emergenti, che con le loro opere offrono una reinterpretazione dell’arte italiana e dell’antico legame tra i due Paesi in una chiave contemporanea.
Dal 16 marzo al 18 aprile 2018 sarà visibile Corpus Dei, mostra fotografica di Sabrina van den Heuvel, che prende vita dal personale “Gran Tour” della giovane artista nel nostro Paese, tra alcuni luoghi emblematici della classicità rivisitati in chiave contemporanea, grazie alle ultime tecnologie della fotografia e all’utilizzo di soggetti non convenzionali.
Una selezione di scatti fotografici, realizzati in occasione della recente residenza di Sabrina presso l’Istituto Olandese, che traggono ispirazione dagli armoniosi paesaggi delle colline di Firenze e Roma, dalle bellezze artistiche, archeologiche e naturali che l’artista ha ammirato nelle due città, ma anche a Tivoli, dalle opere di Michelangelo e Caravaggio che l’hanno profondamente affascinata.
Fotografie sorprendenti che, come l'ultima mostra di Sabrina “Van Gogh Black & White”, tenutasi lo scorso anno alla Eduard Planting Gallery di Amsterdam, lasciano emergere emozioni forti, tra cui estasi, felicità e desiderio, e combinano arte visiva, moda e poesia in un significato unico e profondo.

Tra queste una serie di nudi maschili ispirati alla scultura di marmo attribuita a Michelangelo “Ragazzo Accovacciato”, custodita al Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, e in cui si ritrovano numerosi riferimenti all’opera del maestro del Rinascimento italiano: dalle sue poesie dedicate a Dio, al suo amore per il giovane nobile Tommaso de’ Cavalieri, fino al pensiero del piacere peccaminoso, alla sofferenza dell’anima e all’estasi religiosa.
Immagini in cui il corpo del modello Jacopo ha permesso a Sabrina di combinare il fascino dell’anatomia con un senso di malinconia, realizzate all’interno della Villa Adriana di Tivoli, che vogliono rimandare anche all’amore tra l’imperatore romano Adriano e Antinoo, fanciullo greco di straordinaria bellezza che fu divinizzato da Adriano dopo la sua morte.

Inoltre, alcuni esempi di fotografia paesaggistica che riconducono alla glorificazione di Michelangelo della campagna e della vita rurale, che egli contrapponeva alla vita in città in cui prevalgono bugie e inganni; e la serie “Light and Darkness” realizzata in luoghi di importante connotazione culturale, come il Giardino di Boboli o interni di chiese, ispirata dall’equilibrio tra luce e ombre dosate con incredibile maestria da Caravaggio nei suoi dipinti, di cui l’artista olandese tenta di riproporre in chiave moderna il celebre chiaroscuro.
Sabrina van den Heuvel è una fotografa olandese, nata nel 1986. Molto affascinata dalla fotografia classica in bianco e nero, dalla musica e dalla moda, nel suo lavoro combina questi tre aspetti con eleganza e passione. Il suo stile è caratterizzato da immagini scabrose e toccanti, dai forti contrasti. Le sue fotografie dinamiche raccontano storie, mostrano talvolta un fascino oscuro e ritraggono momenti fugaci ma intensi.
I suoi scatti includono sorprendenti ritratti in bianco e nero del cantante Peter Doherty, del fashion designer Bas Kosters, dell'attrice Victoria Koblenko, e una collezione di moda nate da una speciale collaborazione con gli stilisti olandesi Mart Visser, Iris van Herpen e Matthijs van Bergen. 
Il suo lavoro è ispirato a celebri personaggi, come Herman Brood, Morrissey, Vaslav Nijinsky, Yves Saint Laurent, Paul Verlaine e Arthur Rimbaud.
Si è laureata nel 2008 alla Royal Academy of Art de L'Aia. Il suo spirito libero si può cogliere già nel suo primo libro e nella serie “Bedroom Diaries” con fotografie erotiche, pubblicate in edizione limitata a proprie spese. I suoi lavori sono stati esposti al Museo della Fotografia dell’Aia e in importanti fiere d'arte, come l'Affordable Art Fair di Amsterdam, PAN Amsterdam, New York Photo Festival, Fotofever Bruxelles e KunstRAI (ART Amsterdam).
www.sabrinavandenheuvel.com

La mostra è organizzata dall'Istituto Universitario Olandese di Storia dell'Arte, in collaborazione con Miriam Welsing, direttore dell’agenzia MIRacoli www.miracoli.it
L’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte di Firenze, fondato nel 1958, promuove la florida tradizione di scambio culturale tra l’Italia e i Paesi Bassi, attraverso un’intensa attività di ricerca sull’arte italiana, l’arte olandese e fiamminga e il lavoro degli artisti olandesi e fiamminghi nel nostro Paese. L’Istituto offre alloggio a studiosi e studenti provenienti dai Paesi Bassi e non solo, mettendo a disposizione numerosi strumenti di ricerca e formazione, tra cui la fornita biblioteca. Vengono pubblicate annualmente opere accademiche e organizzati convegni internazionali, conferenze e corsi di approfondimento. L'Istituto fa parte dell'Università di Utrecht ed è amministrato dal Comitato esecutivo degli Istituti Accademici Olandesi all’estero.
Corpus Dei
Opere di Sabrina van den Heuvel
Inaugurazione giovedì 15 marzo ore 17.30
16 marzo – 18 aprile 2018
Orario: dal lunedì al venerdì 9.00/13.00 e 14.00/17.30
Ingresso libero

Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte
Firenze, Viale Torricelli 5
T. +39 055 221612
niki@nikiflorence.org 
www.niki-florence.org

Fabrizio Del Bimbo 

Nicoletta Curradi 















martedì 6 marzo 2018

One Night Sake - Profumi d’Oriente per FuoridiTaste il 9 marzo

One Night Sake - Profumi d’Oriente
Fuori di Taste entra nella magia dei sapori e dei profumi orientali
One Night in Beijing Fusion Bar & Restaurant
Venerdì 9 marzo 2018 ore 19



In occasione di Taste, il salone delle eccellenze del gusto e del food style che si terrà dal10 al 12 marzo alla Stazione Leopolda di Firenze, la cucina orientale di  One Night inBeijing Fusion Bar & Restaurant  incontra il sake artigianale giapponese, distribuito inItalia da FirenzeSake.One   Night   Sake   -   Profumi   d’Oriente,  uno   dei   pochi   eventi   di   sapore   internazionaleinseriti nel programma ufficiale di Fuori di Taste, avrà luogo venerdì 9 marzo dalle 19 alle 21.30, presso One Night in Beijing Fusion Bar & Restaurant. Sarà l’occasione per degustare gli involtini fritti, Nuvole di Drago, le alghe giapponesi, una selezione di sushi e sashimi, riso al curry, noodles saltati con verdure, il granchio morbido sale e pepe, pollo piccante e, per finire, cantuccini della casa e i tipici dolcetti cinesi TangYuan. I   piatti   saranno   accompagnati   dalla  degustazione   di   sake   artigianali  prodotti   dallacantina giapponese Yoshida della Prefettura di Fukui e presentati da Giovanni Baldini diFirenzeSake.Situata sulle rive del fiume Kuzuryu, la Yoshida  produce  sake  dal 1806. Una tradizione che si tramanda di padre in figlia visto che oggi la cantina è guidata da una donna e dalle sue figlie. Il sake della Yoshida si distingue per il drago bianco stilizzato sull’etichetta e che richiama un’antica leggenda locale, antica come il loro sake che viene prodotto nel pieno rispetto della tradizione e degli ingredienti naturali, come il riso biologico, ricavati dalterritorio. I sake in degustazione, Hakuryu Junmai Ginjo Blue Label e Hakuryu K9 Black Label,saranno anche utilizzati dai bar tender del locale per la creazione di cocktail che farannoscoprire   i   sapori   e   i   profumi   d’oriente   grazie   alla   presenza   di   spezie   tipiche   come   losciroppo di Sichuan, lo zafferano oppure lo zenzero. Prezzo: 25 euro (degustazione di due sake o un cocktail a base di sake con buffet)

One Night in BeijingFusion Bar &RestaurantRotonda dei BarbettiVia il Prato 14/rFirenzehttp://www.onenightinbeijing.it

Fabrizio Del Bimbo

lunedì 5 marzo 2018

A Firenze torna Pitti Taste, salone del gusto, dal 10 al 12 marzo




 Da sabato 10 a lunedì 12 marzo la Stazione Leopolda ospita la fiera del gusto. Quest'anno il via alla tredicesima edizione, dal titolo "Taste in viaggio con le diversità del fusto". Quattrocento aziende provenienti da tutta Italia presenzieranno in nome della food culture e del lifestyle legato al cibo di qualità. "Foraging" è la parola dell'anno. Novità principale di questa edizione: cercare, riconoscere, raccogliere e cucinare con le piante selvatiche sarà il tema centrale della manifestazione.
Così le piante selvatiche diventeranno le vere protagoniste di una serie di eventi curati da Pitti Immagine in collaborazione con Wood*ing, Wild Food Lab. Dalla raccolta del materiale alla loro cottura, grazie al laboratorio di ricerca di Valeria Mosca (foragere e chef) sarà possibile scoprire tutte le possibilità di sfruttamento di un'importante risorsa alimentare che vanta di uno scarsissimo impatto sul pianeta.
Tante le novità e tanti i modi per scoprirle, un vero e proprio viaggio sensoriale, tra cibo, vino, ma anche oggetti e idee: kitchen design, capi e attrezzature tecniche per la cucina, con il supporto di presentazioni, eventi e dibattiti tra le più importanti figure del settore. Al piazzale Gae Aulenti, come ogni anno uno spazio riservato all'area shop. Un angolo dedicato all'acquisto di prodotti di alta qualità che sarà possibile conoscere e assaggiare durante tutto il percorso di degustazione. All'interno del foyer del Teatro dell'Opera di Firenze il Gastronauta Davide Polini dirigerà invece l'area cultural-gastronomica, dove chef e esperti del settore si sfideranno sui temi più attuali del mondo del food. Un primo appuntamento, sabato 10 marzo, dedicato a Gualtiero Marchesi con "l'arte del cibo", nel pomeriggio un approfondimento sulle denominazioni di origine territoriale, e infine (domenica 11) un focus sul cibo selvatico.
L'ingresso sarà aperto al pubblico sabato 10 e domenica 11 dalle 14.30 alle 19.30 e lunedì dalle 9.30 alle 16.30. Il costo del biglietto è di 20 euro. Mentre l'apertura riservata agli operatori del settore sarà sabato 10 e domenica 11 dalle 9.30 alle 14.30.
Fabrizio Del Bimbo

domenica 4 marzo 2018

Concluso l'Open Toscano 2018 al Match Ball Firenze


Tanto pubblico all’epilogo dell’’Open Toscano 2018 – Trofeo Centro Arredotessile – organizzato dal Match Ball Firenze. Netta superiorità di tennisti e tenniste della regione. Sette atleti toscane in semifinale e quattro nelle due finali dei tornei maggiori. Un minuto di silenzio in memoria di Davide Astori



Anche l’Open Toscano 2018 ha ricordato la triste scomparsa del capitano della Fiorentina Calcio Davide Astori. Lo ha fatto con un minuto di silenzio all’inizio di ciascuna finale dei tornei maggiori.
Un autentico boom di appassionati di tennis sono accorsi a seguire le fasi finali dell’Open Toscano 2018. Sia le partite di semifinale che quelle delle finali sono state gratificate da un pubblico cosi numeroso quanto inaspettato che ha messo a dura prova la logistica del club sia per quanto riguarda l’accesso al campo coperto quanto quello di trovare un posto macchina adiacente al circolo di Candeli.
Si tratta certamente di segnali positivi per questo sport che conta innumerevoli numeri di appassionati che appena si offre l’occasione di seguire tennis spettacolo dal vivo lo fanno più che volentieri.
L’Open Toscano 2018, Trofeo Centro Arredotessile, ha chiuso con due finali a sorpresa nel senso che i legittimi favoriti della vigilia, Adelchi Virgili e Corinna Dentoni, non sono riusciti a mantenere il ruolo fino all’ultimo match e sono stati estromessi in semifinale dalla concretezza e voglia di vincere di Daniele Capecchi ed Alessia Bianchi, entrambi portacolori del Circolo Tennis Firenze.
Una volta conquistata la certezza di aver trovato la “road to foro” i due bravissimi atleti miravano a ottenere anche il titolo toscano ma, in questo caso, i conti li dovevano fare contro un certo Matteo Trevisan (Tc Prato) che, dopo tre set ben giocati, aveva avuto ragione della speranza di casa Daniele Giorgini e contro una sempre più sorprendente Chiara De Vito (Ct Siena) che aveva facilmente regolato l’ultima “straniera” nel senso di non toscana rimasta in corsa, la marchigiana Anastasia Piangerelli. Vediamo come sono andate, quindi, le due finali dei tornei più importanti dando notizie in seguito anche di quelle meno seguite, ma non per questo, meno interessanti.
La finale femminile ha salutato la splendida vittoria della portacolori del circolo tennis Siena Chiara De Vito che, da semplice outsiders, è riuscita a completare una settimana da sogno. Ha battuto in finale la fiorentina Alessia Bianchi (Ct Firenze) con il punteggio di 63 64. Era partita benissimo la Bianchi, seguita dal maestro Fanucci, e sembrava poter prendere il volo ma sul punteggio di 3-1 della prima partita, si è adagiata permettendo alla sua avversaria di rimontare e imporsi con una serie di cinque games consecutivi. Più lottato il secondo set ma è sempre stata la tennista senese a controllare il gioco vincendo meritatamente il titolo toscano e la pre qualificazione al torneo romano.
La finale maschile è stata certamente più incerta ed a tratti molto spettacolare. Matteo Trevisan ha messo in evidenza la riconosciuta classe ma Daniele Capecchi, anch’esso seguito da presso dal maestro Fanucci, ha dimostrato che il carattere e la voglia di vincere fanno la differenza. Il primo set è andato a Trevisan grazie ad un tie break ben giocato, ma Capecchi ha risposto con un secondo set di grande livello vinto con il punteggio di 62. A questo punto Trevisan che era sembrato dolorante già ad inizio match, ha chiesto l’intervento del fisioterapista, ma è stato inutile. Sul punteggio di 41 a favore di Capecchi, Matteo Trevisan ha deciso che non era il caso di rischiare e ha preferito dare la mano all’avversario. 67 62 41 rit. Lo score per il fiorentino di Borgo San Lorenzo.
Finale doppio maschile: Adelchi e Augusto Virgili b. Daniele Capecchi-Pietro Fanucci (Ct Firenze) 63 62;
Finale doppio femminile: Francesca Bernardi-Elisa Tassotti b Gloria Ceschi-Chiara Bordo 64 63;
Finale doppio Misto: Corinna Dentoni-Davide Innocenti b. Teresa Scardigli-Lorenzo Piacente 61 60;
Finale 3^ categoria Femminile: Emma Martellenghi (Ct Etruria) b. Francesca Signorini (Tc Poggibonsi) 76 36 61
Finale 3^ categoria maschile: Dario D’Amico (Ct Etruria) b. Lorenzo Becherini (Santa Croce)75 63
Alla cerimonia di premiazione hanno presenziato Roberto Casamonti (presidente Match Ball Firenze), Francesco Casini (Sindaco), Enrico Minelli (Assessore Sport),Eugenio Giani (Coni provinciale), Guido Turi (Consigliere Fit), Luigi Brunetti (Presidente Crt), Paolo Antognoli (Presidente onorario Crt), Vezio Trifoni (consigliere Crt) 
Diversi i partner che hanno legato il loro nome alla manifestazione: Centro Arredotessile, Tornabuoni Arte, Best and Fast Change, Quid Informatica, Wansport, Dunlop, Pegaso System Led Technology, Podhio, Tempur, Ricoh.
Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.matchballfirenze.it e www.federtennis.it/toscana.
                              
Fabrizio Del Bimbo

È nato il "Profumo dei Ricordi"

  Sanofi, FederAsma e Allergie Odv e Respiriamo Insieme APS, con il supporto di Aquaflor,  hanno dato vita a “Il Profumo dei Ricordi”,  la f...