mercoledì 31 maggio 2023

Enogastronomia/ Tenuta di Biserno, un'eccellenza nel cuore della Toscana




Tenuta di Biserno è una importante realtà vitivinicola della Toscana creata nel 2001 su iniziativa di importanti protagonisti del mondo enologico: la famiglia Antinori.. Il progetto ha visto la luce grazie al desiderio dei fratelli Lodovico e Piero Antinori, del nipote Niccolo’ Marzichi Lenzi e di Umberto Mannoni, di realizzare un nuovo podere in una zona particolarmente vocata. Il successo internazionale dei  Supertuscan ha avuto il  merito di mettere in risalto il valore di un territorio fino agli anni ’60 poco considerato per la viticoltura, perché poco adatto alla coltivazione del Sangiovese. In realtà il litorale della Costa degli Etruschi si è rivelato perfetto ad ospitare i più importanti vitigni bordolesi, che hanno trovato in quest’area una vera terra d’elezione.




Il territorio dell’Alta Maremma è caratterizzato da condizioni pedoclimatiche particolari. L’area occupa una striscia di terra lungo la costa, che sale dolcemente verso i primi rilievi della catena collinare. I vigneti si trovano vicini al mare, protetti dalle correnti d’aria fredda che scendono da nord-est. Il clima è solare e molto luminoso, di stampo tipicamente mediterraneo, sempre mitigato dalla presenza delle brezze del mare. I terreni sono piuttosto eterogenei e variegati. Nella zona costiera prevale la presenza di sabbie, mentre spostandosi verso l’interno, troviamo suoli di medio impasto, calcareo-argillosi, con presenza di ciottoli e antichi depositi alluvionali, molto adatti alla coltivazione delle uve a bacca rossa.


La Tenuta di Biserno si trova nel territorio di Bibbona, a nord di Bolgheri. I vigneti coprono una superficie complessiva di circa 40 ettari e si trovano a un’altitudine di circa 90 metri s.l.m. La scelta dei vitigni è caduta su quelli più vocati per il territorio: Cabernet Franc, Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot. Grazie al clima temperato, le uve arrivano al periodo di vendemmia perfettamente mature e con aromi particolarmente ricchi. I vini sono realizzati seguendo il modello classico dei famosi tagli bordolesi, con vinificazioni accurate e lunghi affinamenti in legno, che ne esaltano il carattere elegante e intenso. 


Nel 2020, Niccolò ha un’intuizione vincente acquistando l’azienda Collemezzano che, con i suoi 140 ettari (di cui 15 vitati), va ad aggiungersi ai già 40 ettari di Tenuta di Biserno e i 50 di Tenuta Campo di Sasso. I vini prodotti ad oggi sono: Biserno, che rappresenta il simbolo identificativo della tenuta, il Pino di Biserno, che condivide l’identità con il suo alter-ego, il Biserno; Insoglio del Cinghiale, che è il vino fondatore e Occhione, che è il primo vino bianco della tenuta ed è prodotto in pochissime bottiglie. Quest'ultimo  presenta sfumature di snellezza, leggerezza e decisione. Per il suo nome si è preso spunto: specie protetta di uccello acquatico raro che nidifica nelle dune e nei sabbioni di Marina di Bibbona.



Il Biserno è il vino simbolo identificativo della tenuta. Nato come classico taglio bordolese le sue uve provengono dai vigneti più vocati per il suo blend. Il risultato è un vino notevole che nasce da una combinazione di rare caratteristiche come finezza, eleganza, complessità, densità, lunghezza e freschezza. È prodotto da uve Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot in parte uguali, con una piccola aggiunta di Petit Verdot.



All’interno della Tenuta, immerso nei vigneti, un edificio del ‘700 ospita il prestigioso ed elegante Relais il Biserno, ideale per chi desidera assaporare il piacere di un momento di relax e per chi desidera partecipare ad interessanti degustazioni guidate.

Info: www.biserno.it


Fabrizio Del Bimbo 

martedì 30 maggio 2023

Sport. Presentato il IV Memorial Fabio Bresci

 


Il 30 mm aggio 2023 si è tenuta presso la Villa Reale di Rufina la conferenza stampa di presentazione del IV Memorial Fabio Bresci alla presenza del Presidente del C.R. Toscana L.N.D. Paolo Mangini, del Sindaco di Rufina Vito Maida, del Vice Sindaco di Rufina Davide Maione, dell’Assessore allo sport del Comune di Pontassieve Giulia Borgheresi, del Sindaco di Pelago Nicola Povoleri, della Governatrice della Misericordia Marcella Fontani oltre al Presidente dell’Audax Rufina Francini, quello del Pelago Grifoni ed al responsabile tecnico del Pontassieve Maccari.


Dal 1 al 4 Giugno 2023, presso gli impianti sportivi dei Comuni di Rufina, Pontassieve e Pelago, si svolgerà il IV Memorial Fabio Bresci, riservato alle rappresentative Regionali Under 19 di Toscana, Lazio, Sardegna, Umbria ed alle società toscane Asd Pontassieve e Asd Fortis Juventus 1909. Le sei squadre sono state suddivise in due triangolari e si affronteranno in gare di sola andata, a partire dal 1° giugno, secondo il calendario sotto riportato. Le gare dei gironi serviranno per individuare le squadre che disputeranno la finale per il 5° e 6° posto a Pelago, per il 3° e 4° posto a Pontassieve e quella per la vittoria del Memorial allo Stadio di Rufina.


“Il 4° Memorial Fabio Bresci si conferma una splendida manifestazione – dice il Presidente del C.R. Toscana L.N.D. Paolo Mangini – capace di unire il ricordo di un grande Presidente con il calcio giocato dai ragazzi pronti ad essere nuovi calciatori per le prime squadre. Una continuità di percorso sempre ammirata dal caro Fabio, per far crescere dai settori giovanili e dalla categoria Juniores, calciatori e uomini in grado di divertirsi e dimostrare valori sul campo con la maglia della propria Società. La manifestazione è però anche un’occasione per promuovere un territorio pieno di bellezze paesaggistiche e culturali che si sposano perfettamente con eccellenze imprenditoriali in diversi settori economici. E’ doveroso infine porgere un ringraziamento alle Società Audax Rufina, Pontassieve e Pelago ed ai Comuni del territorio coinvolti per la collaborazione organizzativa.”


La premiazione di tutti i partecipanti avverrà dalle 14,30 di domenica 4 giugno presso lo Stadio Bresci di Rufina alla presenza di numerose Autorità.




Ecco il programma delle gare:


GIRONE AGIRONE B1 FORTIS JUVENTUS 19091 PONTASSIEVE2 UMBRIA2 LAZIO3 TOSCANA3 SARDEGNAGARA 1:

01/06 ORE 16:30 – RUFINAGARA 1:

01/06 ORE 16:30 – PONTASSIEVEFORTIS JUVENTUS 1909 – UMBRIAPONTASSIEVE – LAZIOGARA 2:

02/06 ORE 16:30 – PELAGOGARA 2:

02/06 ORE 16:30 – RUFINATOSCANA – FORTIS JUVENTUS 1909SARDEGNA – PONTASSIEVEGARA 3:

03/06 ORE 16:30 – RUFINAGARA 3:

03/06 ORE 16:30 – PELAGOUMBRIA – TOSCANALAZIO – SARDEGNAFINALI – 4 GIUGNO 20235° – 6°  POSTO10:00PELAGO3° – 4°  POSTO10:00PONTASSIEVE1° – 2°  POSTO10:30RUFINA


  Fabrizio Del Bimbo 


giovedì 18 maggio 2023

Due nuove conferenze a Palazzo Incontri

 



Il 18 maggio 2023, a Palazzo Incontri a Firenze,  si tiene il convegno di Fondazione CESIFIN “Alberto Predieri” per approfondire il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza


Con la definitiva e integrale entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza si conclude un lungo percorso di modernizzazione delle regole in materia di crisi d’impresa. Sono numerosi i profili di parziale o totale discontinuità rispetto all’assetto normativo preesistente, che pongono non pochi problemi agli operatori: le regole sulla protezione del patrimonio del debitore, le disposizioni in materia di distribuzione del valore, le norme in materia di voto e approvazione dei creditori, o le regole in materia di esecuzione del concordato e degli accordi omologati.


Il nuovo assetto normativo, inoltre, recepisce definitivamente nel diritto della crisi le regole di diritto societario, prevedendo una disciplina dedicata per la gestione delle società in crisi, per l’organizzazione delle società soggette alla procedura di liquidazione giudiziale, nonché in materia di competenza sulla decisione di accesso a uno strumento di regolazione della crisi o dell’insolvenza. Alle nuove norme si accompagnano, al contempo, vecchie criticità, come quelle in tema di azione di responsabilità nei confronti degli amministratori di società in crisi o insolventi. Il convegno organizzato da Fondazione CESIFIN, ente strumentale di Fondazione CR Firenze, che si tiebe a Palazzo Incontri, il 18 maggio si propone di approfondire queste tematiche, con particolare attenzione alle questioni che, fin dai primi mesi di vigenza del Codice, sono emerse come particolarmente rilevanti e intrise di difficoltà interpretative.




Parlamenti e Banche Centrali: separazione o interazione?


 lunedì 22 Maggio 2023, ore 10:30


Firenze, Palazzo Incontri, via dei Pucci, 1


Giornata di studi promossa dal Progetto PEBC di UNIFI e dalla Fondazione CESIFIN

Con il patrocinio del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli studi di Firenze


Fin dalla istituzione della Banca centrale europea sono state avanzate riserve circa la legittimazione di una autorità monetaria indipendente dal circuito politico-rappresentativo. Del resto, mentre nelle tradizionali esperienze costituzionali i Parlamenti possono far valere la responsabilità della Banca centrale anche eventualmente attraverso la modifica del quadro legislativo di riferimento, nell’ambito dell’Eurosistema i Trattati assicurano una marcata indipendenza della BCE e delle Banche centrali nazionali, onde “proteggerle” da decisioni politiche che possano incombere sul principio di stabilità dei prezzi.

Al fine di assicurare un raccordo fra autorità monetaria e istituzioni politiche è stato progressivamente sviluppato un complesso quadro di obblighi di rendicontazione nonché di canali di controllo parlamentare. In che misura queste procedure siano sufficienti ad assicurare un adeguato punto di equilibrio fra accountability democratica e indipendenza delle Banche centrali sarà il tema, anzi, il problema di questa giornata di studi.

L’iniziativa è promossa dall’Università degli studi Firenze tramite il progetto PEBC (“Parlamenti e banche centrali: separazione o interazione?”) e dalla Fondazione CESIFIN Alberto Predieri.

Per maggiori informazioni sulle attività del progetto PEBC è possibile consultare il sito www.pebc.it


PROGRAMMA


Ore 10.00 – Registrazione partecipanti


Ore 10.30 – Prima sessione

Banche centrali e circuito democratico: problemi aperti


Presiede

Giuseppe Morbidelli

Presidente Fondazione Cesifin Alberto Predieri

Emerito Sapienza Università di Roma


Saluti istituzionali

Alessandra Petrucci

Rettrice dell’Università degli studi di Firenze


Andrea Simoncini

Direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli studi di Firenze


Alessandro Simoni

Coordinatore del Dottorato di ricerca in Scienze giuridiche dell’Università degli studi di Firenze


Rileggendo Alberto Predieri. Introduzione ai lavori

Ginevra Cerrina Feroni

Vice Presidente Fondazione Cesifin Alberto Predieri

Vice Presidente Autorità Garante per la protezione dei dati personali


Presentazione del progetto di ricerca

“Parlamenti e banche centrali: separazione o interazione?” (PEBC)

Renato Ibrido

Università degli studi di Firenze

Principal investigator progetto PEBC


Ore 11.30 – Seconda sessione

La dimensione europea ed italiana

Presiede

Andrea Cardone

Università degli studi di Firenze


Il “Dialogo monetario” fra Parlamento europeo e BCE

Edoardo Raffiotta

Università degli studi di Milano-Bicocca


I canali di accountability democratica nel quadro della governance dell’Unione bancaria

Andrea Pisaneschi

Università degli studi di Siena


Parlamento e Banca d’Italia

Fiammetta Salmoni

Università degli studi Guglielmo Marconi


Ore 12.30 – Dibattito ed interventi programmati


Ore 13.00 – Pausa pranzo


Ore 14.30 – Terza sessione

Il quadro comparato


Presiede

Rolando Tarchi

Università degli studi di Pisa


FED e Congresso statunitense

Andrea Pierini

Università degli studi di Perugia


Bank of England e Parlamento britannico

Francesca Rosa

Università degli studi di Foggia


Bundesbank e Parlamento tedesco

Giacomo Delledonne

Scuola Superiore Sant’Anna


Ore 15.20 – Pausa caffè


Ore 15.40 – Tavola rotonda

Central Bank Independence e accountability democratica


Presiede

Fabio Merusi

Università degli studi Guglielmo Marconi


Intervengono

Stefania Baroncelli

Università degli studi di Bolzano


Antonella Brozzetti

Università degli studi di Siena


Pier Francesco Lotito

Università degli studi di Firenze


Filippo Zatti

Università degli studi di Firenze


#fondazionecrfirenze


Nicoletta Curradi

Fabrizio Del Bimbo 


Le fotografie di "Steve Mc Curry Children" all' Istituto degli Innocenti

 




La nuova mostra “Steve McCurry Children” del celebre fotografo americano apre il 19 maggio al pubblico al museo degli Innocenti di Firenze. Cento fotografie saranno esposte fino all’8 ottobre per ammirare la prima mostra tematica dedicata all’infanzia del fotografo più amato di sempre, realizzate in quasi cinquant’anni di attività e che ritraggono bambini da ogni angolo del mondo in scene di vita quotidiana.


Un omaggio ad un periodo straordinario della vita, una galleria di ritratti sorprendenti che racconta l’infanzia in tutte le sue sfaccettature con una caratteristica comune a tutti: lo sguardo dell’innocenza.




I bambini immortalati dall’obiettivo di McCurry sono diversi per etnia, abiti e tradizioni ma esprimono lo stesso sentire con la loro inesauribile energia, gioia e capacità di giocare persino nei contesti più anomali e difficili, spesso determinati da condizioni sociali, ambientali o di conflitto.


Basti pensare alla celebre piccola afghana ritratta in un campo di rifugiati nel 1984, divenuta emblema delle condizioni patite nei territori di guerra prima ancora che le Nazioni Unite stilassero la Carta dei Diritti dei Bambini, entrata in vigore nel 1980. Secondo i rapporti delle organizzazioni internazionali, come Save The Children, circa 1 bambino su 6 è costretto ancora oggi a vivere in zone di guerra, testimone di eventi traumatici e segnanti.




In questo scenario di rilevanza globale, l’intento di McCurry è anche quello di sensibilizzare sul tema dello sfruttamento giovanile. Nei paesi in cui il fotografo ha viaggiato, soprattutto in Asia, troppo elevato è il numero di bambini costretti a lavorare quando dovrebbero giocare e andare a scuola.


“La visione dell’infanzia di McCurry è variegata e diversificata, come i bambini di tutto il mondo. Ma, a prescindere da dove punta il suo obiettivo, il filo conduttore è questo: finché ci sono bambini c’è speranza”. E dalle foto emerge potente “L’eterna resilienza dei bambini…presenza vivida negli scatti di Steve McCurry, che ha catturato il desiderio e la capacità di trovare gioia anche nelle condizioni più difficili. Il gioco come necessità si manifesta in innumerevoli modi, come nella foto dei bambini che si arrampicano sul carro armato arrugginito, trasformando uno strumento di morte in una fonte di divertimento. Questi bimbi non sono mossi né da un’ideologia né da una filosofia: stanno semplicemente convertendo una terribile arma in un giocattolo…”, afferma Owen Edwards, critico fotografico.


Grazie alla sua straordinaria capacità narrativa, ogni immagine  è un vero e proprio capitolo di storia/scorcio di vita/diventa una finestra sulla vita dei soggetti catturati, capace di catturare l’essenza e la passione, in questo caso, per i bambini, di cui riesce a trasmettere la genuinità e la spensieratezza di esseri puri.


La mostra curata da Biba Giacchetti con Melissa Camilli del team di SudEst57, promossa dal Comune di Firenze , prodotta e organizzata da Civita Mostre e Musei con In Your Event by Cristoforo SCS, e realizzata con il supporto di Unicoop Firenze, I Gigli e Mercato Centrale, sarà aperta dal 19 maggio sino all’ 8 ottobre negli spazi del museo degli Innocenti.


Fabrizio Del Bimbo 


Riparte la stagione di Villa Vittoria Cultura

 




Ricominciano gli eventi culturali a Villa Vittoria dopo il successo ottenuto negli anni scorsi 

 Sono previsti oltre trenta eventi gratuiti dove si parlerà di poesia, calcio, letteratura, teatro e dove si cercherà di ridisegnare la Firenze del presente e del futuro. Villa Vittoria Cultura, la manifestazione ideata e diretta da Giovanni Fittante, in partnership con Firenze Fiera e Fondazione Spadolini Nuova Antologia, animerà le serate fiorentine da maggio a settembre, con tanti nomi illustri e giovani talenti che saranno presentati alla città.

I mercoledì saranno dedicati alla presentazione dei libri, mentre gli incontri del giovedì saranno dei talk per approfondire tematiche culturali e sociali con ospiti di eccezione. Tutti gli incontri, che si tengono nel giardino di Villa Vittoria, uno dei locali di punta della nightlife fiorentina, sono a ingresso libero, con orario di inizio, salvo diversamente specificato, alle ore 18.

Saranno protagonisti di Villa Vittoria Cultura, tra gli altri, Agnese Monaco, Carlo Stagnaro, Roberto Vinciguerra, Giorgio Van Straten, Ermete Realacci, Gabriella Izzi Benedetti, Sandro Fratini e il sindaco Dario Nardella, che interverrà per presentare il suo libro “La città universale”. Parteciperà alla rassegna culturale anche il professore Ugo de Vita, autore, attore e regista teatrale, che presenterà alcune iniziative, oltre alle tre giornate previste nel palinsesto di Firenze Fiera di “Parole alla finestra” da lui condotte con la presentazione di libri, immagini e “storie”, interviste e conversazioni legate a tematiche di letteratura, teatro e poesia.

Il 17 maggio è avvenuto ufficialmente il via alla quinta edizione di Villa Vittoria Cultura, con la presentazione del programma della nuova stagione. Sono intervenuti  Lorenzo Becattini, presidente di Firenze Fiera, il professor Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini e Giovanni Fittante, presidente e ideatore di Villa Vittoria Cultura.


Prossimo appuntamento mercoledì 24 maggio alle 18: Massimo Seriacopi presenterà il suo volume “In viaggio tra terra e cielo. Vita possibile di Dante”, edito da Mimesis. Seriacopi è docente di Lettere, dottore di ricerca in Filologia dantesca presso l’Università degli Studi di Firenze, studioso di Dante ed editore di saggi critici. Introduce il professore Ugo De Vita.

 “Il 2022– ha dichiarato Giovanni Fittante, presidente e ideatore di Villa Vittoria Cultura – ha confermato il grande successo della manifestazione Villa Vittoria Cultura, che ha incontrato il consenso del pubblico e delle istituzioni. Anche quest’anno sarà presente l’importante e prestigiosa partnership con Firenze Fiera e con la Fondazione Spadolini Nuova Antologia. Per il 2023 abbiamo lavorato ad una programmazione molto intensa e con alcune novità: al consueto appuntamento di ogni mercoledì con la presentazione dei libri si aggiungeranno, al giovedì, dei talk per approfondire tematiche culturali e sociali con ospiti di eccezione”.

“Dopo il successo della scorsa edizione – ha affermato il presidente di Firenze Fiera Lorenzo Becattini – Firenze Fiera rinnova per il secondo anno consecutivo, la partnership per la gestione dello spazio culturale di Villa Vittoria Cultura presentando cinque iniziative legate all’arte, alla musica, alla letteratura, alla poesia. Siamo convinti che aggiungere cultura a spazi tradizionalmente dedicati a sedi di fiere e congressi rappresenti un valore aggiunto per Firenze Fiera e un driver importante per l’economia della città”.

“La Fondazione Spadolini Nuova Antologia – ha sottolineato Cosimo Ceccuti – come lo scorso anno, presenterà i fascicoli trimestrali della rivista in uscita nel periodo estivo, giugno e settembre, focalizzando l’attenzione dei partecipanti su temi di viva attualità, al pari dei libri di cui si parla. A discuterne con il pubblico firme autorevoli e giovani collaboratori. Molteplici gli argomenti affrontati: dalla storia alla letteratura, dall’attualità politica alle vicende internazionali, nel solco del sottotitolo che accompagna Nuova Antologia dal 1866, ovvero lettere, scienze ed arti”.

La rivista Nuova Antologia porta avanti da 158 anni il libero confronto delle idee, alimenta dibattiti, diffonde la cultura. Ecco perché la Fondazione Spadolini Nuova Antologia, che pubblica la testata, condivide iniziative, come quelle di Villa Vittoria Cultura, che attraverso la presentazione di libri e incontri culturali avvicinano il pubblico più vasto alle riflessioni e alla lettura. Attenzione specifica è rivolta ai giovani che potranno accostarsi a temi di attualità e di cultura in contesto gradevole e originale: un salotto letterario all’aperto particolarmente accogliente.


Fabrizio Del Bimbo 

venerdì 12 maggio 2023

Starita, il tempio della pizza napoletana è anche a Firenze

 



È nota a tutti la storia della pizza, un piatto dal sapore antico che risale al 1889, quando il cuoco Raffaele Esposito in onore di Margherita di Savoia, Regina d'Italia, preparò una focaccia con farina e acqua condita con pomodoro, mozzarella e basilico, che non a caso rappresentano il tricolore  italiano: la Pizza Margherita.


La pizza ha un' origine antica, come anche la pizzeria Starita, che è tramandata da generazioni. Nasce nel 1901 nel rione Materdei di Napoli, quando Alfonso Starita apre una cantina e un locale dove consumare vini e piatti tipici, che nel tempo si trasforma in friggitoria e pizzeria.

Nel 1954 è una realtà così consolidata e nota da fare da supporto alla troupe del film" "L’oro di Napoli" con Vittorio De Sica e Sophia Loren.

Antonio Starita ha portato avanti saldamente negli anni la tradizione della pizzeria di Materdei, arrivando ad essere uno dei membri fondatori dell’Associazione delle pizzerie Centenarie e ottenendo il riconoscimento della pizza napoletana come specialità tradizionale garantita dalla Unione europea.




Dopo Napoli, ecco le sedi di Milano, Torino e ora anche a Firenze, in pieno centro storico.  Cosa si può assaggiare per conoscere lo stile Starita? Le due pizze che rappresentano il cavallo di battaglia della pizzeria: la Marinara rivisitata, una pizza rossa, con pomodoro, aglio, origano, datterino, pecorino romano e pepe, gustosa e leggera, e la Montanara: pizza stesa e fritta, poi farcita con un intenso sugo di pomodoro, provola affumicata, pecorino romano e basilico fresco. Un passaggio veloce nel forno a legna, l' asciuga completamente e la rende appena appena croccante senza seccarla. 

Gli Angioletti, creazione di Antonio Starita, sono bastoncini di impasto fritti, disponibili sia nella versione salata con pomodorini, che dolce, con nutella fusa.




Lo staff, giovane e dinamico,  è gentilissimo e accogliente: Gennaro presenta le pizze  e narra la storia del forno a legna che è stato realizzato da Mastro Ernesto, che li installa su misura in ogni pizzeria.


L'ambiente è altrettanto accogliente e luminoso e nel cortile si può essere serviti sotto un'antica pianta di glicine 


Info: www.pizzeriestarita.it


Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 11 maggio 2023

Al congresso di Firenze celebrati i 30 anni di AIIC






 Con l’intervento del presidente AIIC Umberto Nocco si è aperto a Firenze il 23° Convegno dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici, evento che coincide con il 30° anniversario della fondazione dell’associazione. Il titolo del Convegno 2023 in questo senso lancia un messaggio ampio: Innovazione e accessibilità: il governo delle tecnologie sanitarie come sfida sociale (10-13 Firenze, Fortezza da Basso).


Nell’occasione Nocco ha presentato la fotografia della professione dell’ingegnere clinico oggi in Italia. I professionisti di settore iscritti ad AIIC sono 1976, numero che certifica una progressione importante, strettamente connessa con lo sviluppo dei corsi formativi accademici in ingegneria clinica: basti pensare che nell’anno della fondazione (1993) gli iscritti AIIC erano 18, passati a 382 nel 2008 ed arrivati a 1293 nel 2014.


“I numeri degli ingegneri clinici sono in costante crescita”, ha sottolineato il presidente AIIC, “ed indicano una distribuzione geografica pressoché omogenea tra Nord (39%), Centro (23%) e Sud (38%). Inoltre è interessante osservare la popolazione professionale: la componente giovane è sempre più rilevante, mentre la componente ‘al femminile’ sta diventando la maggioritaria, anche se oggi c'è assoluta parità nell'equilibrio dei generi”. Proprio la composizione professionale dal punto di vista dell’età offre questo dato importante: il 52% della professione è di 30-39enni, mentre gli over 50 rappresentano il 15% degli ingegneri clinici, laddove gli under 30 sono già il 12% del totale. “Dati che offrono un’immagine dinamica e giovane di questo nostro mondo – dice Nocco - che è sempre più attrattivo e che segue l’impennata di attenzione offerta a tutto il mondo delle tecnologie avanzate”. 



Da ultimo, nell’identikit dell’ingegnere clinico in Italia si nota che oggi questa figura è presente in differenti aree di attività: il 56% è occupato in area pubblica ed il 33% nell’area dei servizi. “I dati dimostrano il fatto che proprio il settore della sanità pubblica ha compreso l’importanza di questa professione”, ha concluso Umberto Nocco, “Trent’anni di lavoro puntuale e incessante a servizio del SSN e dei cittadini oggi dimostrano la loro efficacia e utilità. Il nostro continuo aggiornamento, gli interventi in ordine a sicurezza, manutenzione e implementazione, la disponibilità dimostrata anche in periodo pandemico a supportare ogni criticità con le competenze che sono specificamente nostre sono oggi la miglior carta di presentazione di una professione che è riconosciuta come chiave di una sanità avanzata e di qualità, vale a dire la sanità del futuro”. Gli interventi della sessione d’apertura del Convegno AIIC – da Maria Chiara Carrozza, presidente CNR, alla senatrice Beatrice Lorenzin, dal professor Walter Ricciardi ad Enrico Sostegni, presidente della Commissione Sanità della Regione Toscana – hanno tutti confermato la centralità che il ruolo dell’ingegnere clinico ha interpretato nell’evoluzione tecnologica della sanità italiana e auspicato il sempre più ampio coinvolgimento nella governance della sanità del Paese.


Fabrizio Del Bimbo 

mercoledì 10 maggio 2023

Vini regionali tutti da scoprire

Con i preziosi suggerimenti di #Foodandwineangels abbiamo assaggiato alcuni vini prodotti in Molise, Sardegna e Umbria. 

 



Il primo è Neravite di Terresacre, un Molise Rosso Doc che nasce da un’accurata selezione delle uve Montepulciano coltivate nella tenuta.

Tenuta Terresacre nasce dalla passione di una famiglia contadina che con tenacia e rispetto del territorio ha saputo innovare lo stile e contribuire alla promozione del vino Molisano nel mondo.

Neravite è un vino dall'uvaggio 100% Montepulciano ottenuto attraverso vivificazione in acciaio per 15/20 giorni con rimontaggi programmati dei mosti.

Il colore è rosso rubino intenso, al naso colpiscono le note di amarena e confettura di more. All’assaggio è secco, caldo, con un tannino lievemente presente e persistente.

È perfetto per accompagnare salumi, formaggi stagionati, carni rosse e cacciagione

L'etichetta, che risulta molto semplice, a nostro parere dovrebbe essere più accattivante.  


Il secondo assaggio riguarda Orovite Trebbiano del Molise Doc 2019, sempre di Terresacre.

Composto da Trebbiano 100 %, la raccolta viene fatta manualmente ed il conferimento avviene in cassoni della capacita di 20 quintali. La pigiatura non è molto energica per rispettare l’integrità degli acini. La separazione dei raspi avviene in questa fase. Le uve pigiate vengono sottoposte ad una pressatura soffice e il mosto ottenuto viene immediatamente raffreddato ad una temperatura di 8-10 ° C. e messo a decantare. Dopo 18 ore il mosto viene messo a fermentare ad una temperatura di 15° C per 10 giorni.

Il suo colore è giallo paglierino, con riflessi verdognoli. È elegante al naso, con sentori di mela e frutta matura. Al palato è secco, fiesco e avvolgente. È di pronta beva e va servito ben freddo.


Passiamo ad un vino isolano:  Bentu Luna V Isola dei Nuraghi Vernaccia 2021 che nasce in Sardegna.

È prodotto da un piccolo vigneto sulla costa dell’Oristanese a meno 5 metri s.l.m. su suolo sabbioso e sciolto, caratterizzato da una certa presenza argillosa, e clima tipicamente mediterraneo, con inverni miti e precipitazioni limitate ed estati molto calde e secche, rinfrescate solo dai forti venti di maestrale e dalle fresche brezze che la notte, spirando dal mare, rilasciano sali minerali sulle bucce degli acini. La fermentazione avviene in anfore in terracotta,  poi si prosegue con il bâtonnage che  dà corpo e volume al vino.

Al naso è intenso con leggere note di buccia di mela fresca, che si sentono anche al palato.

Si consiglia di assaggiarlo in abbinamento a pesce e carni bianche. 

Altro vino di Bentu Luna è Sobi, 2020  rosso di Sardegna, prodotto al di fuori della Doc con uve di Neoneli, da vitigni 30% Bovale sardo, 35% Cannonau, 20% Monica e 15% Carignano e Barbera. La raccolta avviene ai primi di ottobre. Dopo una lenta e accurata diraspatura del grappolo inizia in vasche di cemento da 20 ettolitri la fermentazione che dura circa tre settimane. L’affinamento dura otto mesi in barrique di rovere di secondo passaggio, con  leggeri bâtonnage.

Al naso presenta profumi profondi di frutta rossa e spezie, in bocca risulta morbido e avvolgente. Da abbinare a cacciagione, carni rosse e formaggi stagionati.




In Umbria viene prodotto l'Amelia DOC Sangiovese Riserva Le Poggette 2015.

È un vino grande struttura, volume e personalità: il suo corpo bilanciato e le tipiche note di ciliegia, ribes e cannella lo rendono perfetto per accompagnare arrosti, grigliate e piatti a base di cacciagione e formaggi stagionati. È prodotto con le migliori uve di Sangiovese raccolte a mano secondo il metodo tradizionale e fermentato con lunga e lenta maturazione delle bucce. Il successivo affinamento in fusti di rovere e poi in bottiglia lo rende un vino di grande struttura, volume, personalità ed equilibrio . 

L’azienda agricola Le Poggette è situata tra i comuni umbri di Montecastrilli e San Gemini nella zona della DOC Amelia.I terreni argillosi e calcarei di media collina, riparata da venti freddi e con ottima soleggiatura, custodiscono i vigneti di Sangiovese, Canaiolo, Montepulciano d’Abruzzo e Grechetto, da cui vengono prodotti vini Amelia DOC e IGT Umbria.


Fabrizio Del Bimbo 

La guida kids Firenze nel mio cuore

  Firenze a portata dei bambini: il Gruppo Opera Laboratori regalerà 6.500 copie della nuova guida kids "Firenze nel mio cuore” agli al...