lunedì 30 maggio 2022

HZERO, la nuova impresa ferroviera a Firenze

 Il  29 maggio 2022 è stato aperto al pubblico a Firenze il nuovo museo HZERO, l’impresa ferroviera in miniatura, all’interno dell’ex cinema Ariston nei pressi della stazione di Firenze Santa Maria Novella. Un progetto museale  in divenire che, a cominciare dal suo nome, si riferisce a un termine tecnico utilizzato nel modellismo per definire l’ordine di scala ma che richiama allo stesso tempo anche una dimensione iper-tecnologica.




Fulcro del museo è un’opera artigianale di altissimo livello: il plastico ferroviario ideato da Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano e realizzato nel corso di quarant’anni di appassionato lavoro, unendo  creatività e dedizione..


Il percorso di visita inizia proprio dal plastico ferroviario, con luci, suoni e proiezioni ideate appositamente per metterlo in risalto. Il sistema di proiezioni ideato dallo studio milanese Karmachina, in collaborazione con il curatore Alberto Salvadori, riprende i dettagli del modello e li reinterpreta in chiave illustrativa, attraverso le tecniche dell’illustrazione e della motion graphic. Un sistema di illuminazione ideato dal light designer Angelo Linzalata è stato studiato per dare l’impressione dello scorrere del tempo attraverso il susseguirsi di diversi eventi atmosferici, dal temporale alla nevicata, dall’alba al crepuscolo. L’ambientazione immersiva è completata e arricchita dal paesaggio sonoro realizzato dal centro di ricerca, produzione e didattica museale Tempo Reale. Gli oltre 50 altoparlanti del sistema di diffusione sono  creano precise sequenze di sonorizzazione ambientale, in totale sintonia con i movimenti dei treni nel modello ferroviario e con le videoproiezioni di Karmachina.


La storia del plastico è raccontata da Diego di San Giuliano, figlio di Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano,  appassionato di automobili.

La sua passione poi si riversò sui treni elettrici, che iniziò a collezionare in maniera quasi ossessiva. L’inizio di questa avventura risale al 1972, quando, recatosi in un negozio di giocattoli con l’intenzione di comprare un modellino d’auto, fu attratto da un treno Märklin. Dopo questo acquisto, iniziò nella camera del figlio Diego la costruzione di un plastico ferroviario, seguendo da subito un’idea sofisticata e complessa, ma non ancora consapevole di quanto questa impresa lo avrebbe impegnato e appassionato per oltre quarant’anni.


Il plastico ferroviario è tra i più estesi d’Europa: è 280 metri quadrati e riproduce paesaggi in miniatura attraversati da  circa 70 treni delle case produttrici Marklin, Piko, Roco. Con 359 tratte possibili, quasi un chilometro di binari, oltre mille lampioni stradali, 121 semafori. E oltre 50 altoparlanti per la diffusione sonora. 


Fino all’8 gennaio 2023 è inoltre visitabile al primo piano del nuovo museo la mostra I luoghi del viaggio. Il fischio del treno, in collaborazione con Fondazione FS Italiane. L’esposizione intende approfondire l’universo del treno attraverso testimonianze e documentazioni d’epoca. Il percorso, focalizzato sugli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, si snoda attraverso una selezione di cinegiornali d’epoca provenienti dall’Archivio Storico di Fondazione FS Italiane che vuole restituire la grande importanza che il treno riveste nel nostro immaginario. Eventi gloriosi e drammatici, storie quotidiane e binari metaforici rievocano uno spaccato della nostra storia, testimoniando come il treno possa essere allo stesso tempo portatore di memorie del passato e di speranza per il futuro.


Per maggiori info e per prenotazioni, è possibile visitare il sito https://www.hzero.com/


Orari: Tutti giorni, escluso il martedì, dalle 11 alle 19. Ultimo ingresso alle ore 18.


Fabrizio Del Bimbo


mercoledì 25 maggio 2022

Sei istituti della provincia di Arezzo vincitori drl Premio Semplicemente Donna

 


Nella Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo, consegnate stamattina le borse di studio agli studenti e alle studentesse che, con i loro lavori, hanno dato voce alle proprie riflessioni sulle delicate tematiche della violenza  alle donne e della disparità di genere

Un concorso per riflettere sulla parità di genere e sul fenomeno della violenza contro le donne: è quello che ha visto protagonisti gli studenti e le studentesse di ben sei istituti scolastici superiori di Arezzo e provincia, nell’ambito del Premio Internazionale Semplicemente Donna. Proprio, questa mattina, nella cornice istituzionale della Sala dei Grandi della Provincia di Arezzo, si è infatti svolta la cerimonia di premiazione del progetto “Giù le mani, il diritto di contare”, durante la quale sono state consegnate le borse di studio alle scuole autrici dei lavori che la commissione esaminatrice ha ritenuto maggiormente degni di nota. 

Presenti alla cerimonia che chiude ufficialmente la IX edizione  del Premio Semplicemente Donna , anche alcune Autorità della nostra provincia, tra le quali il Prefetto di Arezzo, Sua Eccellenza Maddalena De Luca: “Quando si parla di violenza di genere e di disparità, il vero punto di svolta lo si ottiene con un’azione culturale perché, nella nostra società, paghiamo spesso lo scotto di una cultura patriarcale male interpretata e troppo sedimentata. Assistere ad un impegno tanto importante da parte delle giovani generazioni nei confronti di tematiche complesse come quelle affrontate dal Premio Semplicemente Donna è un grande passo in avanti, perché ricordiamo che la violenza di genere non è solo quella fisica che arriva alle cronache con esiti spesso fatali, ma è una violenza che spesso si manifesta subdolamente anche nei contesti della famiglia e del luogo di lavoro.”

Dalla lotta alla violenza di genere al ruolo della donna nei contesti professionali tradizionalmente reputati appannaggio maschile: gli elaborati scritti, le presentazioni e i video inviati dalle scuole hanno spaziato tra tematiche e linguaggi multimediali diversi, evidenziando quanto gli incontri con le premiate e i protagonisti dell’edizione 2021 del Premio Semplicemente Donna siano stati capaci di lasciare un segno importante e tangibile  nei cuori e nelle coscienze dei giovani. 

“Parlare alle giovani generazioni è il primo passo per sensibilizzare i cittadini di domani, educandoli al rispetto della persona e aprendo nuove strade verso la realizzazione della parità di genere in tutti gli ambiti personali e sociali - dichiara Stefania Franceschini, assessore all’Istruzione e alle Pari opportunità del Comune di Castiglion Fiorentino– Negli anni, gli eventi collaterali nei plessi scolastici sono diventati il vero centro nevralgico della manifestazione ed hanno posto le basi per un dialogo costruttivo su tematiche importanti. Un dialogo che questo concorso ha valorizzato e che ci impegneremo a incentivare maggiormente con iniziative sempre più frequenti nelle scuole”. 

A vincere il primo premio ex aequo del concorso, due cortometraggi fortemente emozionali realizzati dal Liceo classico e dal Liceo artistico “Luca Signorelli” di Cortona i cui studenti hanno ottenuto anche altri piccoli riconoscimenti per i loro elaborati grafici e scritti. A seguire il video girato dall’I.S.I.S “Antonio Vegni”- Capezzine e la raccolta letteraria del Liceo “Giovanni da Castiglione” di Castiglion Fiorentino. Terzo premio per le presentazioni grafiche dell’ I.T.I.S "Galileo Galilei" di Arezzo e del Liceo “Vittoria Colonna” che, con un video, si aggiudica anche la quinta borsa di studio in palio. A dividersi il quarto premio, infine, il lavoro dell’I.T.E “Francesco Laparelli” di Cortona e il componimento poetico del Liceo classico aretino “Francesco Petrarca”.

“Siamo felici che ‘Giù le mani, il diritto di contare’ abbia registrato una così ampia partecipazione da parte degli studenti che, lo scorso anno, hanno avuto modo di incontrare, ascoltare e scambiare opinioni con le nostre premiate – conclude Angelo Morelli, presidente dell’associazione; - come abbiamo potuto evincere dalla profondità dei lavori presentati, questi incontri hanno lasciato un’impronta significativa e gratificare l’impegno di tutti i giovani partecipanti era la cosa più giusta da fare. Oltre agli studenti, ringraziamo il corpo insegnante per avere trovato il tempo di dedicarsi a questo progetto, in un anno scolastico ancora fortemente condizionato dalla situazione pandemica. Per dare un senso vero alla mission del premio sensibilizzare verso il contrasto ad ogni forma di violenza alle donne, bisogna creare cultura e questo lo si può fare solo attraverso un percorso di confronto con i giovani che saranno le colonne portanti del nostro prossimo futuro.”

Nicoletta Currradi

Fabrizio Del Bimbo

Alla Strozzina la nuova mostra Let's Get Digital

Fino al 31 luglio 2022 Fondazione Palazzo Strozzi presenta Let’s Get Digital!, nuovo progetto espositivo che porta negli spazi della Strozzina e del cortile di Palazzo Strozzi la rivoluzione dell’arte degli NFT e delle nuove frontiere tra reale e digitale attraverso le opere di artisti internazionali come Refik Anadol, Anyma, Daniel Arsham, Beeple, Krista Kim e Andrés Reisinger.

 


Promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Hillary Merkus Recordati e a cura di Arturo Galansino (Direttore Generale, Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze) e Serena Tabacchi (Direttrice MoCDA, Museo d’arte digitale contemporanea), la mostra crea un percorso tra installazioni digitali ed esperienze multimediali create da artisti che esprimono le nuove e poliedriche ricerche della Crypto Art, basata sul successo degli NFT, certificati di autenticità digitali che stanno ridefinendo i concetti di unicità e valore di un’opera d’arte.

La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Hillary Merkus Recordati nell’ambito del progetto Palazzo Strozzi Future Art. Sostenitori: Fondazione CR Firenze, Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Intesa Sanpaolo, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi.

Fabrizio Del Bimbo

martedì 17 maggio 2022

Il 20 maggio la Toscana celebra la Giornata dell’Agrobiodiversità

 




La Toscana celebra la Giornata dell’Agrobiodiversità, il 20 maggio, con tante iniziative disseminate nei territori ad opera delle Comunità del Cibo che li tutelano e li valorizzano.

Nove sono le Comunità del cibo toscane e ognuna ha organizzato un calendario di eventi per animare la Giornata del 20 maggio con approfondimenti o giochi per i più giovani.

Le hanno presentate stamani i rappresentanti delle 9 Comunità insieme alla vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi.

Qui il calendario delle iniziative in tutta la Toscana

“La Regione Toscana punta sulle Comunità del cibo – ha detto la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – Rappresentano una spinta importante, che tiene insieme la valorizzazione dei territorio, la nostra storia e la tutela della nostra salute. Credo che la Toscana sia la regione con il più alto numero di Comunità, 5 sono state già riconosciute dal Ministero dell’Agricoltura e 4 sono in via di riconoscimento e se a queste aggiungiamo un’esperienza molto interessante che stiamo facendo con la Comunità del cibo di crinale che ci apprestiamo a realizzare con la Liguria dopo quella con l’Emilia, credo che possiamo vantare esempi importanti di come intendiamo valorizzare il territorio e le produzioni di nicchia che rappresentano la storia, i valori e la tradizione di un territorio. In questo modo riusciamo a recuperare coltivazioni antiche e rispettare la biodiversità, tema fondamentale e non a caso facciamo questa presentazione in prossimità della giornata dell’Agrobiodiversità del 20 maggio. Sono frontiere importanti per raggiungere gli obiettivi che l’Europa ci pone e che ci pone anche l’agricoltura: la lotta ai cambiamenti climatici, il rispetto sempre più alto dell’ambiente e un’alimentazione sempre più sana perché la nostra salute passa prevalentemente da ciò che mangiamo e dal modo con cui lo mangiamo”.

Le 9 Comunità del Cibo toscane

Comunità del cibo e della biodiversità agricolo e alimentare della Maremma – APS

Mission: Agroecologia - Territorio - Biodiversità nella comunità locale

APS - Comunità del cibo e dell'agrobiodiversità della Garfagnana

Mission: Agrobiodiversità e identità territoriale - Cibo buono, etico e sostenibile - Paesaggio rurale e turismo lento

Comunità del cibo e dell’agrobiodiversità di interesse agricolo e alimentare dell’Amiata

Mission: Tutela della Agrobiodiversità e Identità Territoriale - Cibo buono e sano per il BenEssere dell'Uomo e della Terra - Cooperazione tra agricoltori per lo sviluppo di un'economia eticamente sostenibile

Comunità del cibo della Valdichiana

Mission: Partecipazione: la partecipazione è alla base di una programmazione e pianificazione delle azioni dal basso - Sostenibilità: attenzione all'ambiente, alla biodiversità e al territorio -  Inclusività: capaci di includere ed essere resilienti da azioni/energie/investimenti dall'esterno (turisti, commercianti, investitori, mercati, ecc.)

Comunità del cibo di Crinale 20 40 (crinale dell’Appennino Tosco-Emiliano che comprende territorio dell’Emilia Romagna, della Toscana e della Liguria)


Mission: Convivialità - Benedicenza/Benevolenza- Giovani



Comunità del cibo “Bio-diversamente Piana” (“Piana” fiorentina, tra i comuni di Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Calenzano, ecc.)


Mission: Rigenerazione agricola locale: biodiversità e agroecologia. Promozione dei prodotti della rigenerazione: cibo locale alla popolazione locale. La comunità locale riscopre il buono, il bello, la cultura del proprio territorio agricolo.



Comunità del cibo e della biodiversità dei grani antichi di Montespertoli e delle colline del Chianti


Mission: Giusto prezzo agli agricoltori - Produciamoci il proprio cibo - Grani antichi



Comunità del cibo delle Crete Senesi


Mission: riacquisizione, salvaguardia e rivitalizzazione delle culture legate all’agro-alimentare e alla biodiversità delle Crete Senesi;


Il primo progetto che intende intraprendere la nascente Comunità del Cibo delle Crete Senesi riguarda il Carciofo di Chiusure, un prodotto agricolo-alimentare che è stato un punto di forza delle attività agricole locali, fino agli anni ’60 del 1900.



Comunità del cibo “Cura la coltura” (ambito locale: intera regione; soggetti presenti e operanti nella provincia di Siena, Pisa e Firenze)


Mission: Condivisione - Cura - Esplorazione di luoghi e sapori



Agrobiodiversità - Regione Toscana



Cosa sono le comunità del cibo e dell’agrobiodiversità

Sono esperienze territoriali, nate spontaneamente, con un approccio “dal basso”, volte alla tutela e alla valorizzazione dell’agrobiodiversità di un intero territorio attraverso gli agricoltori e gli allevatori locali e le loro produzioni. Istituite con la Legge 194/2015, le Comunità sono ambiti locali derivanti da accordi stabiliti tra: agricoltori locali, agricoltori e allevatori custodi, gruppi di acquisto solidale, istituti scolastici e universitari, centri di ricerca, associazioni per la tutela della qualità della biodiversità di interesse agricolo e alimentare, mense scolastiche, ospedali, esercizi di ristorazione, esercizi commerciali, piccole e medie imprese artigiane di trasformazione agraria e alimentare, nonché enti pubblici.


Gli obiettivi principali


Le finalità principali sono essenzialmente due: sensibilizzare la popolazione sui temi della tutela e della valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare promuovendo comportamenti che la tutelino; sostenere le produzioni agrarie e alimentari in particolare le produzioni degli Allevatori e degli Agricoltori custodi ottenute dall’allevamento e dalla coltivazione di risorse genetiche locali a rischio di estinzione.

Fabrizio Del Bimbo




lunedì 16 maggio 2022

Inaugurato l' VIII Salone dell'Arte e del Restauro di Firenze

 


Il 16 maggio 2022   sono stati aperti i lavori del Salone dell'Arte e del Restauro di Firenze e il suo main event “International conference Florence Heri-Tech”. E’ l’appuntamento più atteso dagli esperti del settore del restauro, della conservazione e della valorizzazione del patrimonio culturale, ma anche dal pubblico di semplici appassionati, che nel corso della tre giorni potrà accedere agli oltre ottanta eventi proposti tra tavole rotonde, workshop e convegni.


All’inaugurazione sono intervenuti Alessandra Marino, direttrice dell'Istituto centrale per il restauro in rappresentanza del Ministero della cultura; Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana; Cristina Acidini, presidente del Comitato scientifico del Salone dell'Arte e del Restauro di Firenze; Giorgia Muratori, segretario regionale per la Toscana del MiC; Debora Berti prorettrice alla Ricerca dell’Università di Firenze e Rocco Furferi del dipartimento di Ingegneria industriale. A fare gli onori di casa Elena Amodei, direttrice del Salone dell'Arte e del Restauro di Firenze e Leonardo Bassilichi, Presidente della Camera di commercio di Firenze.


Evento di apertura del Salone è stata la tavola rotonda “Firenze, Città del Restauro. Il distretto dove conservare l'arte è un'arte”, in cui è stato presentato il progetto “Firenze, città del restauro” voluto da Cna Firenze, Confartigianato imprese Firenze, Confindustria Firenze,  Legacoop Toscana e promosso dalla Camera di commercio di Firenze con lo scopo di accendere i riflettori sulla centralità del settore del restauro d’arte, facendo emergere i numeri relativi alle committenze, agli addetti, ai prodotti, ai cantieri, alle aziende, alle scuole, alla ricerca, ai programmi formativi e ai professionisti che costituiscono il mondo del restauro d’arte fiorentino e il suo indotto. Una prima analisi è stata presentata in anteprima  durante il Salone.


Patrocinato da Ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze, Università degli studi di Firenze, Fondazione Ente Cassa di Risparmio di Firenze e altre importanti istituzioni nazionali e internazionali, il Salone durerà fino a mercoledì 18 maggio, con un calendario ricco di eventi dedicati alla conservazione, al restauro, ai musei, alla formazione, alle nuove tecnologie e alle dinamiche connesse al turismo culturale e ambientale, attraverso iniziative che si potranno seguire dal vivo ma anche in remoto, grazie alla nuova piattaforma online.

Fabrizio Del Bimbo 

mercoledì 4 maggio 2022

Un rinnovato e-P Summit il 4 e 5:maggio a Firenze

 




Nuovo il formato, nuova la direzione scientifica e nuove la sede e la data: e-P Summit, il 4 e il 5 maggio alla Stazione Leopolda di Firenze, è l'appuntamento di Pitti Immagine dedicato ai rapporti tra la moda e il mondo digitale. Dopo oltre un decennio, inclusa la sospensione forzata delle ultime due stagioni, e-P Summit volta pagina e pone la sua candidatura alla leadership europea in questo ambito: "Shaping the digital future of Fashion" è il sottotitolo dell’evento, nonché la sua promessa.


Il direttore scientifico è Rinaldo Rinaldi, docente del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Firenze, che da molti anni lavora sul rapporto tra i grandi brand della moda e del lusso e le Ict (Information and Communication Technologies) per la transizione digitale dell’intera filiera.


Il nuovo e-P Summit coniuga in formula inedita momenti di approfondimento e confronto diretto: i team e gli addetti It delle aziende e tutti coloro che si interessano agli strumenti digitali applicati al mondo fashion e del lusso potranno incontrare direttamente i fornitori di innovazioni per scoprire le migliori soluzioni software e hardware per il proprio business, ma anche prendere parte al dibattito sul futuro del settore con un ricco programma di talk e interventi di ospiti autorevoli


Fabrizio Del Bimbo 

Presentazione dei prossimi bandi a cascata del partenariato esteso FAIR

  Si terrà il prossimo 4 marzo 2024 a Firenze l’evento di presentazione dei bandi a cascata del Partenariato esteso “Future Artificial Intel...