mercoledì 29 giugno 2022

Monticolor a Pitti Filati 91

 Dal 29 giugno al 1 luglio si  svolge la 91/a edizione di Pitti filati.





Tra gli stand c’è aria di ripresa volontà di ritorno ai livelli pre-pandemia, con una particolare attenzione ai temi ambientali, come nel caso della collezione  FW 2022/2023 Monticolor. I cambiamenti climatici che portano all’innalzamento delle temperature globali e l’evoluzione degli stili di vita confermano il cotone come la fibra più adattabile al vestire moderno. L'origine organica certificata OCS (Organic Content Standard) e testata OGMfree contribuisce a ridurre le emissioni, al risparmio delle risorse idriche, ad un trattamento equo e alla salvaguardia della salute dei coltivatori. Con Monticolor la moda diventa versatile e sostenibile. PERSIAN e OPIUM Filato ciniglia completamente sostenibile, in puro cotone biologico certificato GOTS (Global Organic Textile Standard). Rasato o a coste effetto corduroy, la maglia diventa velluto ed è il filo che rende possibile questo eccezionale aspetto. SO LIGHT Cotone biologico fine a fibra lunga e pilling-free trasformato attraverso un’esclusiva tecnologia di lavorazione in un filato ad effetto voluminoso. WELOVE Filato fantasia realizzato con cotone biologico trasformato attraverso un processo meccanico di taglio che realizza un moderno aspetto pelliccia vegetale. Certificato OCS (Organic Content Standard), è tracciato dalla coltivazione fino alla tintura e lavorazione.

Dal 1993 l'azienda è cresciuta seguendo i principi fondamentali della qualità e del servizio incrementando costantemente la vasta gamma di filati offerti in varie tipologie e colori, qualitativamente testati e sempre disponibili a magazzino.




www.monticolor.om


Fabrizio Del Bimbo 

Foto di Nicoletta Currradi 

lunedì 27 giugno 2022

Non solo cocktail al De Bardi Florence, ma anche proposte gourmet





Il De’ Bardi Florence, situato sulle fondamenta di un antico palazzo appartenuto alla  famiglia fiorentina dei  Bardi,  è nato anzitutto come un lounge bar, ma include  anche un ristorante e un wine bar. Tre declinazioni che a Firenze si può scegliere di percorrere anche nell’arco di un'unica serata. Veronica Costantino, coinvolta fin da subito nel progetto dal proprietario del nuovo locale fiorentino, Paolo Genovese, ha saputo concentrare nei suoi drink la storia della famiglia De’ Bardi e i richiami a personaggi illustri della città toscana. Giotto, Caterina De’ Medici e Lorenzo il Magnifico sono presenti nei nomi dei dieci signature drink creati dalla bartender.


Il ristorante è guidato da pochi giorni dall' Executive Chef Leonardo Santopietro, che ha alle spalle una lunga "gavetta" professionale  di tutto rispetto. Infatti ha lavorato per un lungo periodo al fianco del celebre chef Peter Brunel al ristorante Borgo San Jacopo che aveva conquistato una stella Michelin.




La cucina che propone ai clienti del De Bardi è a base di prodotti del territorio, tenendo conto anche delle caratteristiche del locale, con le pietre a vista, il pozzo medievale e le "coste" visibili sotto lastre di vetro che raccontano le origini della città di Firenze  I piatti presentano un tocco originale per suscitare emozioni  e piacevoli ricordi in chi li assaggia. Leggiamo qualche proposta del nuovo  menù: quaglia ripiena, pacchero, agnello alla camomilla, melanzana e cioccolato. Ma l'offerta non si esaurisce certo qui: presto ci saranno nuove creazioni preparate dallo chef Santopietro e dagli altri componenti della squadra, accompagnate dalle numerose etichette della cantina di Paolo Genovese. 




Entrare al De Bardi anche solo per una visita è sicuramente un'esperienza da non perdere.

 



#debardiflorence


Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 23 giugno 2022

Segnali di ripresa per la moda bimbo

 


Pitti Bimbo 95 è il salone del kidswear che, dopo due edizioni realizzate in contemporanea con Pitti Uomo, è tornato a essere indipendente e a crescere. Dal 22 al 24 giugno la Fortezza da Basso di Firenze ha ospitato 211 brand, di cui 143 (il 68% del totale) provenienti dall’estero. Per l’occasione si sono ampliati gli spazi espositivi e i format, somo aumentati i progetti speciali e appunto le presenze dei brand internazionali che fanno del salone una voce autorevole e competente nello sfaccettato mondo della moda per i più piccoli.

Dopo aver accusato il contraccolpo della pandemia, anche la moda junior, come tutto il resto del comparto, nel 2021 ha recuperato prontamente terreno, segnando una crescita del 15,5%, che riporta il settore su valori solo lievemente inferiori a quelli del 2019. Negli scorsi dodici mesi infatti il comparto del childrenswear ha guadagnato 408 milioni di euro, con un ammanco solo di 49 milioni di euro rispetto al 2019 (-1,6%), secondo il bilancio elaborato dal Centro Sudi di Confindustria Moda e presentato in occasione di Pitti Bimbo.

La moda baby italiana torna a vendere sui mercati internazionali. L’export dopo la flessione del 13,7% del 2020, archivia nel2021 un aumento del 18,6% , con le vendite estere che superano 1,3 miliardi di euro. L’incidenza media delle vendite all’estero sul giro d’affari complessivo sale, pertanto, al 42,8%. Un risultato ancora migliore lo realizza l’abbigliamento per neonati, con l’export che nel 2021 segna +18,8% per un totale di 170,2 milioni di euro.


Fabrizio Del Bimbo 

mercoledì 22 giugno 2022

La bistecca migliore di Firenze si gusta da I'Tuscani



I’ Tuscani  è una bisteccheria ospitata in uno spazio  accogliente proprio di fronte al Museo Marino Marini. È il luogo ideale per chi ama la bistecca e i taglieri di salumi e formaggi. Tutti i prodotti serviti appartengono alla filiera corta e rappresentano le eccellenze toscane, provenendo da aziende selezionate che rispondono ad un preciso codice etico.




In questo locale si beve, si mangia e ci si diverte in un clima familiare. L’arredo crea subito la giusta atmosfera. 

La squadra è composta da ragazzi alla mano, che, al di là di un servizio attento e accurato, ci mettono il cuore, com’è nella filosofia del locale e del patron Enrico Burberi 




Qui si può gustare:

 bistecca alla fiorentina,  il fiore all’occhiello del locale, che viene servita sul tagliere, preparata come vuole la tradizione. Non mancano in menu filetto, hamburger, arrosto per gli amanti della ciccia.

 Per chi preferisce fare uno spuntino veloce e tenersi leggero ci sono taglieri di salumi e formaggi tra cui scegliere: selezione di salumi tipici,  formaggi, crostini e sottoli artigianali di Calugi, il prosciutto di grigio di Falaschi e tanto altro.

La carta dei vini comprende ottime etichette, perfino un Bolgheri .

 Le birre sono del birrificio I Due Mastri di Prato, i liquori di Du It. Distilleria urbana  

In conclusione, la filosofia de I’ Tuscani  è semplice e diretta. Qui vengono proposti solo prodotti selezionati, provenienti da piccole aziende. In tavola si trova l’eccellenza toscana, con  le migliori materie prime e i prodotti più selezionati.




Info: https://ituscani.com/ristorante/san-pancrazio-firenze/


Fabrizio Del Bimbo 


AIPARK alla Stazione Leopolda

 AIPARK ha organizzato presso la Stazione Leopolda a Firenze la III Edizione della manifestazione biennale Pdays – Mobilità e Sosta nei giorni 22 e 23 giugno 2022 dal titolo:


Digitalizzazione, Integrazione, Connettività




L’evento, caratterizzato da una parte espositiva e una congressuale, ha come obiettivo di focalizzare i temi di attualità: le nuove direttive del PNRR e Il percorso di trasformazione digitale verso soluzioni sostenibili.


Siamo pronti a superare le logiche della insostenibile mobilità urbana ante pandemia: la nuova mobilità sostenibile include finalmente anche il concetto di mobilità urbana integrata.


Ci si confronterà quindi su cosa deve essere sostanzialmente modificato e su cosa dobbiamo aspettarci dalle riforme.


Con questa importante edizione di Pdays, che viene organizzata in un momento di grande cambiamento della nostra società, AIPARK vuole fissare un punto di svolta per i nuovi processi continui, per consolidare il ruolo del settore della sosta nell’ambito dei piani per la nuova mobilità urbana sostenibile.  


Sono state analizzate e discusse:


l’importanza dell’azione di governo per assicurare un adeguato cambiamento culturale;

la sfida della de-carbonizzazione;

le previsioni del PNRR per il settore;

la digitalizzazione;

la grande importanza della disponibilità e dell’uso dei dati;

le disponibilità di piattaforme aperte e condivisibili;

l’innovazione dei servizi alla mobilità – dall’elettrico all’ “integrato”;

le esigenze per rigenerare le città;

le nuove tipologie di infrastrutture e l’integrazione dell’esistente;

la necessità di iniziative miste che coinvolgano i settori pubblici e privati;

il contributo dei lavoratori alla trasformazione;

la ricerca dei punti di convergenza per accelerare l’introduzione delle nuove opportunità.

Erano presenti gli Associati AIPARK e sono stati invitati a partecipare come delegati e visitatori i rappresentanti di Istituzioni, settore pubblico e privato della sosta, mobilità, Pubbliche Amministrazioni nazionali e locali, concessionari, rappresentanti delle Associazioni del settore commercio, automotive, soft mobility, mobilità elettrica, nuove tecnologie, …


Durante i due giorni dell’evento si sono confrontati sperti del settore della sosta e della mobilità che  hanno raccontato la loro esperienza e la loro idea di futuro, rappresentando soluzioni e idee innovative.


Nicoletta Currradi

Fabrizio Del Bimbo 


lunedì 20 giugno 2022

FLUID, la nuova caffetteria de Le Piantagioni del Caffè






Fluid è l'ultima apertura sulla scena fiorentina, un locale che  si rivolge ai più giovani, con il cliente sempre  al centro. Si nota entrando, con le  prime sedute  a sinistra, cuscini di pelle su un gradino, prese per pc e cellulari sparse ovunque, tavoli ampi per dare la possibilità di fermarsi a lavorare o studiare sorseggiando qualcosa, e il lungo bancone di 6 metri che accoglie la clientela ponendola di fronte al barista. Si chiama FLUID - specialty coffee & sharing ed è la prima caffetteria aperta dalla torrefazione livornese Le Piantagioni del Caffè insieme alla società di consulenza IDEA Food & Beverage. La stessa che ha curato il rebranding della realtà toscana, un’azienda che ha fatto scuola nel mondo del caffè e che ha saputo rimanere al passo coi tempi, rifacendosi il look con packaging bianchi dove compaiono figure diverse, tutte colorate: pochi tratti decisi e dai toni caldi che invogliano all’assaggio, dedicati a quelle che la squadra di torrefattori chiama Specialty People, le persone del caffè.


FLUID, progettata da Margstudio,   è una caffetteria “per le persone”: un luogo che si propone di educare i consumatori con spensieratezza e  semplicità. Abbattendo le barriere generate da un prodotto che presenta molte complessità, anche negli arredi: grazie alle macchine espresso Modbar de La Marzocco, che nascondono i meccanismi e lasciano solo l’estrazione in vista, tra barista e cliente non vi è più distacco, non c’è nulla a separarli se non la bevanda stessa, che diviene il centro del dialogo. Il caffè specialty, per la precisione, quello selezionato, tostato ed estratto seguendo le dovute accortezze, servito con spiegazioni dettagliate con il  linguaggio tipico dei  Millennials e della Generazione Z, i nati tra fine anni ’90 e gli anni ’10 del 2000, che qui possono gustare un buon espresso o un caffè filtro, ma soprattutto imparare, trovare un approccio diverso all’oro nero, distaccandosi da una serie di luoghi comuni e dicerie che per tanto tempo hanno bloccato la diffusione di una cultura nuova del caffè in Italia.

Nel menù di Fluid non manca il classico espresso, disponibile in diverse singole origini, ma è sul caffè filtro che ora si vuole puntare. Oltre a bere  si mangia anche grazie alla collaborazione di diversi addetti ai lavori: nessuna cucina, il giovane staff  qui assembla i prodotti, tutti di qualità. Il pane è di David Bedu, riferimento per l’arte bianca fiorentina, mentre le farciture sono della  pasticceria Bedussi di Brescia: croissant salati, anche vegetariani, tramezzini, insalate fresche  da abbinare a filtri oppure a un’ottima kombucha, bevanda fermentata a base di caffè realizzata con la complicità della fermenteria creativa Livebarrels. Il menu è in continua evoluzione  e presto arriveranno anche i cocktail studiati da Oscar Quagliarini, per un aperitivo di qualità a due passi da Piazza Beccaria, zona vicace e di grande passaggio, ideale per un locale nuovo e originale come FLUID.


Info: https://fluidspecialty.com/home


Fabrizio Del Bimbo 

venerdì 17 giugno 2022

Un cocktail da collezione per Gucci Giardino 25


Il cafè e cocktail bar della Maison inaugurato recentemente, presenta “Elisir d'Elicriso” nuovo cocktail da collezione creato per l’occasione in collaborazionec on Giorgio Bargiani.


 



Gucci Giardino 25, il nuovo cafè e cocktail bar in Piazza della Signoria guidato da Martina Bonci e ultima aggiunta alla proposta del Gucci Garden, prosegue le celebrazioni inaugurali durante Pitti con la presentazione di "Elisir d'Elicriso", un nuovo cocktail da collezione creato per l'occasione in collaborazione con Giorgio Bargiani, Assistant Director of Mixology al Connaught Bar di Londra. Il cocktail, che racchiude l'essenza di Giardino 25 attraverso i suoi aromi evocativi, arricchirà la lista dei drink del bar e sarà disponibile in versione pre-miscelata in una bottiglia dal design esclusivo in vendita al Giardino 25 e sui siti di Gucci Giardino 25 e di Gucci Osteria.


Molto affollato l'evento di presentazione a cui ha partecipato anche il sindaco di Firenze.


Nella prima collaborazione del genere per Gucci Giardino 25, Bargiani porta la sua passione e la sua esperienza internazionale di mixologia per creare un cocktail con una forte narrativa ispirata al nuovo locale e alla tradizione toscana che condivide con la Maison. "Elisir d'Elicriso" ha un profilo ricco, erbaceo e intenso, sapiente mix di varietà botaniche locali, spezie ed erbe mediterranee, dal vetiver e dall'olio essenziale di elicriso (helichrysum italicum), da cui il cocktail prende il nome.


Evocando immediatamente i profumati giardini toscani, Elisir d'Elicriso è la perfetta introduzione a Gucci Giardino 25 di cui sottolinea il senso di familiarità e intimità. Il locale stesso conserva un legame con il passato ispirandosi allo storico fioraio che una volta ne occupava gli spazi. Attingendo ai colori, ai profumi e all’esuberanza tipici di un negozio di fiori, Giardino 25 è pervaso da un senso di meraviglia caratterizzato da armoniosi contrasti generati dall’incontro tra i codici della Maison e il contesto fiorentino. L’interno, intimo e raccolto, è caratterizzato da travi a vista e pannelli in legno che richiamano le boiserie del tardo ‘700 ed è scandito da colonne con capitelli intagliati e pannelli giallo senape che incorniciano le piastrelle a specchio in rilievo poste dietro il bancone e gli intimi salottini arredati con lussuosi divani e sedie rivestiti in pelle blu pavone.


Commentando il lancio, Giorgio Bargiani ha dichiarato: «È un grande onore contribuire con la mia esperienza e la mia passione in continua evoluzione alla creazione di una ricetta in cui ho voluto evocare lo stile di Gucci Giardino 25 e della Maison stessa, così come le nostre radici comuni. Elisir d'Elicriso racchiude i sapori e gli aromi della nostra Toscana, con una nota di fascino di Paesi lontani, in un mix elegante e romantico che cattura il palato e i sensi, proprio come il nuovo locale di Gucci qui a Firenze».


Elisir d’Elicriso in dettaglio


Perfetta unione di sapori, aromi e fascino, Elisir d'Elicriso è un mix equilibrato, complesso ma leggero e dolce al palato. Predominanti il vermouth e i liquori a base vegetale, quali l’agrumato e speziato liquore N.4 Podere Santa Bianca e il liquore Vetiver, con l’aggiunta di London Dry Gin, aceto bianco e un goccio di vino della Tenuta San Guido, che conferiscono al drink freschezza e aggiungono una leggera nota acida al complesso profilo amaricante. L'olio essenziale di Helichrysum contribuisce viscosità al cocktail oltre che una nota fruttata.


Il cocktail si presta ad essere personalizzato a seconda dei gusti: liscio in una coppa da Martini ben fredda, servito con ghiaccio, come Spritz con l'aggiunta di bollicine per un cocktail rinfrescante e frizzante, o come long drink con l'aggiunta di soda o acqua tonica.


Elisir d'Elicriso by Giorgio Bargiani per Gucci Giardino 25 è disponibile al Gucci Giardino 25 nella lista dei cocktail, oltre che in versione pre-miscelata in bottiglia da 500 ml appositamente creata e presentata in confezione deluxe con elegante stampa floreale, in vendita al Gucci Giardino 25 e sui siti di Gucci Giardino 25 (all’indirizzo https://guccigarden.gucci.com/#/it/gucci-giardino-25/) e di Gucci Osteria (all’indirizzo  https://www.gucciosteria.com/en/florence/shop/food-and-spirits/elisir-delicrisio/) con spedizione esclusivamente sul territorio italiano.


Ingredienti dell’Elisir d’Elicriso, Giorgio Bargiani (21% vol):


Gin Tanqueray No. TEN, 1757 Vermouth di Torino Extra Dry, Liquore N.4 Podere Santa Bianca, Muyu Vetiver Gris Liqueur, Aceto Bianco, Olio essenziale di Elicriso Podere Santa Bianca, Guidalberto Tenuta San Guido.


Il menù del Gucci Giardino 25


Gucci Giardino 25 offre un menù di piatti preparati nella cucina del locale, serviti tutto il giorno che seguono la stagionalità degli ingredienti con un approccio creativo e contemporaneo. Dalla pasticceria tradizionale alle creazioni internazionali per la prima colazione passando per i piatti leggeri per il pranzo e la cena fino al raffinato Afternoon Tea, i momenti della giornata si susseguono armoniosamente dal mattino fino a tarda sera.



#GucciGiardino25


  Fabrizio Del Bimbo 

domenica 12 giugno 2022

Vino: novità nella produzione della Tenuta Il Corno


ph.Filippo Foti


Correva il XII secolo quando un’antica famiglia fiorentina di origine pistoiese, i Del Corno, costruì una bella villa  in Val di Pesa. Alcuni secoli più tardi, nel 1523, in pieno Rinascimento, la proprietà passò alla famiglia Strozzi e divenne la residenza estiva del Granduca, acquistando grande notorietà. Dal 1911 è stata acquistata dai Conti Frova Arrone degli Arroni  che oggi continuano a sviluppare con amore e determinazione l’attività vitivinicola ed olearia, unendo all’alta tecnologia di produzione una particolare sensibilità alla tradizione ed alla tipicità del territorio.




Alla fine degli anni 80 sono state recuperate e restaurate alcune tra le principali case coloniche della tenuta e sono tutt’oggi adibite ad attività agrituristica. In queste strutture sia gli appartamenti che le camere sono arredati con cura ed eleganza recuperando antiche mobilie e si concilia semplicità e tradizione. È possibile trascorrere piacevoli soggiorni, rilassandosi in una delle piscine completamente immerse nel verde, oppure concedendosi un tipico pasto al ristorante o degustando i vini qui prodotti con cura 




La contessa Maria Giulia Frova Arrone degli Arroni,  produttrice e Delegata Regionale per la Toscana dell’Associazione Nazionale “Donne del Vino”  ha presentato quest'anno il nuovo corso dell’azienda: adesso infatti la gamma aziendale dei vini verrà focalizzata sulla produzione dei vini San Camillo Toscana IGT e Conte Antonio Colorino di Toscana IGT.


CONTE ANTONIO Colorino di Toscana IGT 2015

Questa annata è stata presentata in anteprima a Vinitaly 2022. La storia del vino è affascinante e tanto racconta della famiglia, a partire dal nome, un omaggio al padre di Maria Giulia Frova: fu proprio il conte Antonio ad avere l'intuizione e il desiderio -già nel 1995, prima annata- di recuperare un vitigno autoctono della Toscana come il Colorino, proprio in un periodo in cui il trend era chiaramente quello dei vitigni internazionali. La nascita del vino si intrecciò all'amicizia del conte Ugo con Vittorio Fiore, che in quegli anni fu un compagno di avventura e di molte conversazioni.

La produzione è concepita come un omaggio al territorio ed alle origini della famiglia, e per l'annata 2015 prevede n° 999 bottiglie nel classico formato da 0,75 (oltre a ciò sono disponibili anche formati più grandi, Magnum e Jéroboam, rispettivamente 1,5 e 3 litri.


SAN CAMILLO Toscana IGT 2020 

Questo vino -Sangiovese al 100%- è stato fatto assaggiare anch'esso in anteprima a Vinitaly, e in questo caso si tratta di un'anticipazione speciale, dato che, dopo un affinamento di 6 mesi in barrique di secondo passaggio, si appresta a compiere un ulteriore affinamento di 6 mesi prima di essere imbottigliato nel Settembre-Ottobre prossimi. E' prevista una produzione di circa 12.000 bottiglie.




La Tenuta dista 26 km da Firenze e circa 50 da Siena.


Tenuta il Corno 

Via Malafrasca 64 

San Casciano in Val di Pesa FI

www tenutailcorno.com


Fabrizio Del Bimbo 


#tenutailcorno

domenica 5 giugno 2022

Nel Parco del Delta del Po romagnolo c'è sempre qualcosa di nuovo da scoprire




Il Parco del Delta del Po è grandissimo, inizia in Veneto ma le sue propaggini meridionali arrivano nel cuore della riviera romagnola, a due passi da Ravenna, dai lidi ravennati, da Cervia e Milano Marittima. Un patrimonio di biodiversità dove ammirare alcune specie animali e botaniche tipiche di questo habitat  Nei 54.000 ettari di territorio emiliano-romagnolo del Parco sono presenti oltre mille specie di piante tipiche delle aree umide e 374 specie di animali vertebrati, di cui 297 di uccelli. La rarità e la bellezza di molti esemplari ha fatto di  questo Parco una meta d'elezione per il birdwatching. Tra i volatili che si possono scorgere qui ci sono il fenicottero maggiore, la spatola, il marangone minore, l'airone rosso, il falco di palude, il martin pescatore e il cavaliere d'Italia, divenuto simbolo del parco. Sono 41 le specie di mammiferi presenti, tra i quali il cervo nobile, il daino, la volpe e lo scoiattolo.

Una meta imperdibile è Comacchio, una splendida città sull'acqua, non a caso detta la piccola Venezia, dove è suggestivo navigare tra gli scenari del Delta del Po, sulle caratteristiche batane fino ai luoghi dove nidificano i fenicotteri. A piedi un percorso museale all’aperto si snoda tra gli antichi casoni delle valli e la Manifattura dei Marinati, che racconta la memoria della lavorazione tradizionale dell’anguilla, oggi presidio Slow Food, ed un tempo cuore dell’economia locale.
La novità più coinvolgente è
senza dubbio il nuovo Museo Archeologico Delta Antico che illustra l'evoluzione del territorio.
Presso il settecentesco Ospedale degli Infermi, un’esposizione di quasi 2.000 reperti svela attraverso diverse sezioni tematiche e relative a diversi periodi storici preziose test


imonianze sul Delta del Grande Fiume Po dall’epoca preistorica fino al Medioevo.




Un viaggio straordinario nella terra che per secoli è stata importante snodo di commerci e di civiltà, luogo di unione tra il mondo Mediterraneo e l’Europa continentale. Nel Museo Delta Antico c’è anche il prezioso carico della nave romana di Comacchio, un’imbarcazione commerciale risalente ai primi anni dell’Impero, rinvenuta nel 1981 alla periferia di Comacchio. Si è conservato intatto  l’intero carico: dagli strumenti utilizzati dall’equipaggio ai loro oggetti personali, dagli utensili in legno al vasellame fino ai preziosi tempietti votivi e le grosse partite commerciali di anfore e lingotti di piombo. Interessante la sezione  dedicata alla città etrusca di Spina, con oggetti rinvenuti nelle abitazioni e nelle tombe. (www.museodeltaantico.com)
 
Di recente apertura è il museo Classis Ravenna,  uno dei più importanti musei archeologici italiani.
Situato a poche centinaia di metri dalla Basilica di Sant’Apollinare in Classe, famosa per i suoi mosaici, il museo si sviluppa su un’area espositiva di ben 2.800 metri quadrati, frutto di un laborioso progetto di archeologia industriale che ha interessato i ruderi di un vecchio zuccherificio.
Ad accogliere i visitatori è una bella scala decorata con un’onda di mosaico lunga ben 33 metri, realizzata dal Laboratorio di Restauro del Mosaico Antico della Fondazione RavennAntica, un’opera che sorprende e trascina verso l’ingresso del museo, e che  sottolinea come Ravenna e il mare siano un’unica cosa, da sempre. All’interno del museo si parte per un viaggio nella storia millenaria della capitale bizantina, che dalle origini della città ci trasporta fino all’alto Medioevo. Il percorso è accompagnato da una linea del tempo che passo passo fornisce i dettagli essenziali delle varie epoche storiche.
Si ammirano  reperti e materiali antichissimi risalenti all’età preistorica, alla civiltà etrusco-umbra, all’epoca romana, dall’età classica al periodo tardoantico, e dopo un excursus nell’età gota e bizantina termina proprio con il medioevo ravennate.
 Statue, steli funerarie e mosaici policromi sono arricchiti da ricostruzioni 3D e filmati.  Un mosaico pavimentale proviene addirittura dal leggendario Palazzo di Teodorico.(www.classisravenna.it)
 



Marina Romea è una frazione balneare di Ravenna con mare  limpido e fondali digradanti e sabbiosi. Non lontano dalla spiaggia si trova la Piallassa della Baiona, zona umida d'importanza internazionale per fauna e flora tipiche degli habitat salmastri.
Lo stabilimento Romea Beach è stato nei giorni scorsi teatro di partenza e arrivo della seconda edizione del Ravenna Cross Triathlon.  La competizione, a cui hanno partecipato 170 atleti, anche campioni  mondiali, è composta da una sezione iniziale a nuoto, da una centrale in mountain bike, e da una finale di corsa. Grande il successo dell’iniziativa: sia dal punto di vista della partecipazione sportiva, sia dal punto di vista del richiamo per spettatori e turisti. Questo evento ha mostrato una crescita importante e la sua validità anche di prospettiva come richiamo turistico di avvio stagione.  (www.romeabeach.it)

Casalborsetti, un tempo borgo di pescatori, è oggi un centro di villeggiatura internazionale e dispone della più estesa area destinata ai campeggi del Ravennate. Spiagge, pinete e numerosi impianti sportivi per il pattinaggio, tennis, calcio e calcetto, centro di equitazione, la rendono molto gradita agli amanti della vacanza salutistica. Il Camping Reno, molto attrezzato,  è situato in una zona particolarmente suggestiva e tranquilla nelle pinete a nord di Ravenna, tra l'abitato di Marina Romea e Casalborsetti con accesso diretto sul mare. (www.campingreno.it)




 
A circa 40 km di distanza Cervia è da sempre legata alla produzione del sale, caratterizzato da un sapore meno amaro dei normali sali da cucina e perciò definito dolce. Le saline rappresentano un punto di riferimento fondamentale per la storia e la cultura locale, nonché una preziosa fonte di acque e fanghi dalle proprietà curative. Le Terme di Cervia dagli anni Sessanta mettono a frutto questi straordinari effetti benefici proponendo una serie di trattamenti a base di acque salsobromoiodiche all’interno di una struttura di grandi dimensioni, circondata dal verde della pineta.
La sua vicinanza al mare Adriatico e alle saline stesse rende poi lo stabilimento termale di Cervia una meta adatta a chi ama unire le coccole termali alla scoperta delle bellezze naturali e culturali del territorio. (www.terme.org)

Fabrizio Del Bimbo

È nato il "Profumo dei Ricordi"

  Sanofi, FederAsma e Allergie Odv e Respiriamo Insieme APS, con il supporto di Aquaflor,  hanno dato vita a “Il Profumo dei Ricordi”,  la f...