sabato 23 ottobre 2021

Inaugurato Dimora Palanca, nuovo 5 stelle di Firenze



Parterre di eccezione con le autorità locali ed esponenti di spicco del tessuto imprenditoriale fiorentino e toscano






Alla presenza di un parterre di eccezione con ospiti quali, tra gli altri, la vicesindaco di Firenze Alessia Bettini, l’assessora al turismo Cecilia Del Re, il presidente del Convention Bureau Federico Barraco, il segretario generale della Camera di commercio di Firenze Giuseppe Salvini e il direttore di Confindustria Firenze Leonardo Bandinelli, è andata in scena oggi l’inaugurazione ufficiale di Dimora Palanca, il nuovo hotel 5 stelle di Firenze, nato da un’illuminata opera di ristrutturazione di una villa costruita negli anni in cui la città fu capitale del Regno d’Italia. 


A fare gli onori di casa, la proprietà nella persona di Michele Ugliano, accompagnato da Laura Stopani, general manager della struttura.





Grande attenzione per l’intervento della vicesindaco Alessia Bettini, che ha speso parole di apprezzamento per il nuovo corso di un edificio importante per la storia della città. 


“Abbiamo atteso questa data con grande entusiasmo e un po’ di impazienza e siamo davvero felici di dare inizio ufficialmente alla nuova vita di Dimora Palanca. Firenze ha ritrovato un pezzo della sua storia e la nostra vocazione è far sì che gli ospiti che soggiornano nel nostro hotel, vivano un’esperienza capace di far respirare loro l’essenza di una città unica come Firenze”, commenta Michele Ugliano.


Oltre 150 gli ospiti intervenuti che hanno portato tra le sale del nobile palazzo tornato a nuova vita, il bel mondo fiorentino e toscano – imprenditori, esponenti della fashion industry, rappresentanti delle istituzioni e della cultura, creativi, giornalisti e socialite – nel corso di una serata ispirata a un periodo ammantato da un grande splendore come i mitici Roaring Twenties. A marcarne l’eco, l’auto d’epoca scenicamente posizionata davanti all’ingresso del giardino della villa, nonché la scelta legata al food & beverage, curata con grande creatività dallo chef del ristorante Mimesi, di Dimora Palanca, Giovanni Cerroni. Trent’anni appena compiuti, questo enfant prodige della cucina italiana - che in poche settimane di apertura ha già portato a Firenze il gotha della critica eno-gastronomica italiana e mondiale – ha creato per la serata un percorso di sapori ispirato ai fasti degli anni ’20, con un must immancabile come l’accoppiata ostriche e champagne, regale boisson della serata.


“Siamo onorati della risposta della città che ha accolto l’invito per questo momento tanto atteso. Finalmente, dopo quattro anni di lavoro, abbiamo visto concretizzarsi un progetto di lungo corso, che e a poche settimane dall’apertura ci sta dando molte soddisfazioni. Il nostro impegno è anche nei confronti della città con l’ambizione di continuare proficuamente nell’interlocuzione con le sue istituzioni e il suo tessuto socio-economico”, conclude Laura Stopani.


Fabrizio Del Bimbo

venerdì 22 ottobre 2021

Torna in tv lo spot di Rossopomodoro

Rossopomodoro torna in TV e radio col suo spot "come un giorno a Napoli” in occasione del lancio del nuovo Menù Autunno-Inverno. www.rossopomodoro.it Protagonista dello spot è Napoli con la sua pizza e atmosfera unica. Grazie alla collaborazione in esclusiva con Mediaset e RTL 102.5, lo spot sarà on air per 7 settimane da domenica 24 ottobre e raggiungerà un totale complessivo di 122.5 milioni di contatti. 15 secondi di immagini emozionanti, legate alla pizza e ai sapori di Napoli, che rappresentano la volontà di ripartenza di Rossopomodoro, a sostegno di tutte le sue attività di ripresa in Italia. Il piano di comunicazione sarà reso virale attraverso un'importante campagna social sulle più importanti piattaforme gestite dal brand. Lo spot torna on air in concomitanza con il lancio del nuovo menù di stagione: una partenza "col botto" delle nuove proposte per l'autunno e inverno da gustare in tutti i suoi 100 ristoranti/pizzerie. Sarà un menù 100% napoletano, con tanti ingredienti tipici campani e abbinamenti di gusto. Tra le novità, una sezione dedicata alle "pizze storiche di Rossopomodoro", famose nel mondo perché sono state le più amate in Italia e all'estero durante questi 23 anni di storia del brand. I pizzaioli di Rossopomodoro, capeggiati dall'executive chef Antonio Sorrentino, hanno riscoperto le pizze più amate, tra cui va citata la “PICA” del 1998 - anno di nascita di Rossopomodoro - con ragù napoletano, uova sode e salsiccia napoletana. Oltre alla Pica ci sono altre 16 TOP pizze, fino ad arrivare alla pizza del 2021 “la Burratina”. Un'altra novità del menù autunno inverno di Rossopomodoro sono gli antipasti: 9 succulenti proposte per iniziare il viaggio a Napoli come vuole il claim di Rossopomodoro: frittatine di bucatini, polpette della nonna, cuoppi di calamari e patate... proprio "come un giorno a Napoli".   Roberto Colombo A.D. Rossopomodoro "Il ritorno  in tv e in radio è il punto di partenza di un ampio  progetto di crescita ed espansione per i prossimi anni. Abbiamo deciso di mettere in campo un notevole investimento con una campagna multi-channel, sia off che on line, finalizzata a raccontare il nostro brand al pubblico , ma anche a comunicare l’impegno costante del nostro brand nei confronti di tutta la rete Rossopomodoro e di tutti i collaboratori, e abbiamo scelto di farlo in occasione del lancio del nuovo menù autunno–inverno, un appuntamento importante nella vita di Rossopomodoro”.   Rossopomodoro Rossopomodoro è la più grande catena di pizzerie napoletane nel mondo. Da 22 anni mantiene questa leadership basando la sua filosofia su 3 importanti pilastri: la qualità delle materie prime, scelte da fornitori storici e d’eccellenza, la lavorazione artigianale affidata a pizzaiuoli e chef di scuola partenopea e il servizio impeccabile, fondato sulla rinomata accoglienza napoletana. L’esperienza di Rossopomodoro è riassunta nel suo claim “come un giorno a Napoli” che significa immergersi nella storia, nella cultura e nei sapori di Napoli in qualunque Rossopomodoro ci si trovi in Italia e nel mondo. Oggi, Rossopomodoro conta più di 100 ristoranti pizzerie, situati nei centri storici delle più importanti città italiane, Roma, Firenze, Milano, Bologna, Palermo, Bari, Torino, Genova, Venezia, Perugia…, in diverse località turistiche da Nord a Sud, così come nelle stazioni e aeroporti principali e in tantissimi Centri Commerciali dell’intero Paese. Oggi Rossopomodoro è il punto di riferimento della vera pizza e cucina napoletana, per almeno 10 milioni di clienti nel mondo. 

Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 20 ottobre 2021

Primato della Toscana per DOP e IGP


Oltre 70mila ettari per 31 produzioni certificate, una delle più alte concentrazioni di agriturismi in Italia
I dati emersi durante la terza edizione di BuyFood, in corso a Siena al Complesso di Santa Maria della Scala
Oltre 2mila degustazioni in 48 ore dedicate ai buyers stranieri provenienti da 19 Paesi nel mondo





La produzione agroalimentare certificata made in Tuscany va veloce: in cinque anni il valore dei prodotti certificati segna +47% rispetto a un dato nazionale pari a +19% nello stesso periodo. Sono 89 i prodotti DOP e IGP made in Tuscany, di cui 31 esclusivamente legati al food. La produzione di questi ultimi impiega oltre 12 mila operatori. Numeri che conferiscono alla Toscana il primato italiano per numero di denominazioni e per superficie coltivata certificata: la notizia è stata comunicata nel corso della terza edizione di BuyFood Toscana 2021, vetrina internazionale dei prodotti agroalimentari certificati promossa da Regione Toscana e Camera di Commercio di Firenze, organizzata da PromoFirenze e Fondazione Sistema Toscana, grazie alla collaborazione del Comune di Siena, al patrocinio della Camera di Commercio Arezzo-Siena e al supporto di Assocamerestero all’interno del progetto finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, “True Italian Taste”. L'evento, in corso a Siena nel Complesso di Santa Maria della Scala da lunedì 18 ottobre, si avvale della sinergia di Vetrina Toscana, il progetto di Regione Toscana e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano prodotti tipici del territorio toscano.




B2B. Dopo due giorni di serrati incontri B2B dedicati agli incontri tra 63 produttori toscani selezionati tramite bando regionale e 46 buyers stranieri provenienti da 19 Paesi nel mondo, con oltre 2mila degustazioni in 48 ore, la manifestazione giunge oggi all’apice con il convegno dedicato a Un new deal per la Toscana delle Indicazioni Geografiche”, alla presenza di Istituzioni, esperti del settore e addetti ai lavori.

LA CRESCITA. Il percorso della qualità certificata inizia nel 1996 quando - tra le prime regioni in Italia - la Regione Toscana avvia il riconoscimento di prodotti agroalimentari quali il Prosciutto Toscano DOP, il Farro della Garfagnana IGP, il Marrone del Mugello IGP e il Pecorino Toscano DOP. Dal 2015 al 2019, il valore alla produzione delle IG toscane è stato caratterizzato da una crescita del 47%, dovuta principalmente al comparto degli oli di oliva, ortofrutticoli e cereali, prodotti a base di carne e prodotti della panetteria e biscotteria. La comparazione con la situazione nazionale mette in evidenza una dinamica ben maggiore a livello regionale, considerando che il valore delle IG a livello nazionale è cresciuto, nello stesso periodo, del 19%.

BENI RURALI. Vale 2,6 miliardi di euro la produzione agricola della Toscana, di cui 2,2 afferenti ai soli prodotti alimentari escluso il vino, la cui incidenza è pari al 17%. A tale ammontare deve aggiungersi il valore aggiunto dell’industria di trasformazione alimentare pari a 1,3 miliardi di euro.

I PRODOTTI. Prosciutto Toscano DOP, Pecorino Toscano DOP, Olio Toscano IGP, Cantucci Toscani IGP e Finocchiona IGP: solo questi cinque prodotti rappresentano l’80% del valore alla produzione IG della regione ed appartengono ai comparti che hanno maggior peso sul valore alla produzione regionale. Con 31 prodotti agroalimentari (16 DOP e 15 IGP) riconosciuti a livello comunitario, nel 2021, la Toscana rappresenta il 10% dei riconoscimenti IG nazionali. A giocare la parte del leone sono i prodotti a base di carne (6 denominazioni per 51 milioni di euro di valore), seguiti da settore caseario (3 denominazioni per 31 milioni di euro), panetteria e pasticceria (4 denominazioni per 26 milioni di euro), olio extravergine di oliva (5 IG per 25 milioni di euro), carni fresche (3 IG per 18 milioni di euro) e comparto ortofrutta e cereali (ben 8 denominazioni per oltre 500 mila euro ) *.

In particolare, la categoria panetteria e pasticceria conta su 4 IG su un totale di 17 denominazioni riconosciute a livello nazionale. A tal proposito vale la pena segnalare la performance del Cantuccino Toscano IGP, la cui produzione certificata annua è passata da 385 mila kg a oltre 2,6 milioni di kg nell’arco di 5 anni (2016-2020), per un valore all’origine cresciuto da 12,7 a 23,9 milioni di euro l’anno nello stesso periodo e un valore al consumo stimabile il doppio di questa cifra. Neanche il Covid ha interrotto il trend positivo del biscotto con le mandorle, grazie a un ecommerce cresciuto del 300% nel 2020.

EXPORT. La Toscana esporta beni per complessivi 40,5 miliardi di euro. Di questi, 2,6 miliardi provengono dal settore agroalimentare che incide, quindi, per circa il 6,5% sul totale. Nell’ultimo decennio, il tasso annuo medio di crescita dell’export complessivo è stato del 3,3% mentre l’agroalimentare ha fatto segnare una crescita annua superiore, pari al 4,2%. Una quota che supera il 40% di questo export è legato alle spedizioni di vino all’estero: gli ultimi anni hanno fatto registrare una straordinaria crescita: il valore delle esportazioni agroalimentari IG è cresciuto dell’83% nel periodo 2015-2019 ed è pari, nel 2019, a circa 74 milioni di euro. Le IG agroalimentari tipicamente toscane che trainano l’export sono l’Olio Toscano IGP e il Prosciutto Toscano DOPIl 39% delle produzioni DOP e IGP vola verso gli USA, il 27% in Germania, l’11verso il Regno Unito, il 5% in Canada 2% nei Paesi Bassi.

IMPATTO SOCIALE. In Toscana si contano circa 43.500 imprese agroalimentari di cui quasi 40.000 afferenti al settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e oltre 3.500 all’industria alimentare e delle bevande. Le imprese toscane rappresentano complessivamente il 5% del totale nazionale. Su 1,7 milioni di occupati in Toscana, 51.700 operano nel settore dell’agricoltura. Dai dati elaborati da Ismea emerge che su circa 23mila occupati nella filiera dell’olio extravergine d’oliva in Italia, 10mila lavorano in Toscana. Insieme all’Emilia Romagna, la regione detiene anche la metà degli impianti di lavorazione delle carni del Paese.

TERRITORIO & TURISMO. Con oltre 70mila ettari certificati nel 2019, la Toscana è la prima regione per superficie impiegata per la produzione agroalimentare IG, con un peso del 28% sulla superficie nazionale e dell’85% su quella del Centro Italia. Oltre il 95% della superficie della regione è dedicata alla produzione di olio di oliva. Ma è anche la regione che conta la maggior diffusione di agriturismi, con oltre 5mila strutture attive sul territorio: il 97,8% dei Comuni ne conta almeno uno entro i propri confini. Un dato che non stupisce, anche in relazione al fatto che la metà delle Città dell’Olio e delle Città del Vino riconosciute nel Centro Italia si trovano proprio in Toscana.




LA BUYFOOD WEEK – Grazie alla collaborazione con Vetrina Toscana, progetto regionale sull'enogastronomia che dal 2000 promuove ristoranti e botteghe che utilizzano i prodotti del territorio, fino al 24 ottobre la manifestazione prosegue sul territorio con "BuyFood in Vetrina”: alcuni ristoranti della rete www.vetrina.toscana.it proporranno menù tematici a base di prodotti del territorio, in primis DOP e IGP, ma anche prodotti biologici, Prodotto di Montagna, Agriqualità e Prodotti dell’Agricoltura Tradizionale. L’elenco dei ristoranti aderenti si trova a questo link https://www.buyfoodtoscana.it/buyfood-in-vetrina/

Il 21 e 22 ottobre, invece, un gruppo di giornalisti nazionali e internazionali parteciperà ad un educational tour alla scoperta delle filiere produttive di alcune delle produzioni caratterizzanti e localizzate presenti al BuyFood, e dei territori dove nascono. I partecipanti assisteranno alla lavorazione del Pecorino delle Balze Volterrane DOP, scopriranno i segreti dell’Olio Toscano IGP e del famoso Lardo di Colonnata IGP.

 

* Fonte

- Numeri DOP IGP: Osservatorio economico Ismea-Qualivita 2020

- Ricerca Ismea per Buyfood Toscana “Contesto attuale e prospettive future delle IG agroalimentari toscane”, ottobre 2021.

 

Fabrizio Del Bimbo

NonChiamatemiMorbo alla Galleria Moretti

 



Moretti Gallery, piazza Ottaviani 19, 22 ottobre - 1 novembre 2021

“NonChiamatemiMorbo”

Storie di resistenza al Parkinson nella mostra fotografica parlante con le voci di Lella Costa e Claudio Bisio

Inaugurazione il 22 ottobre alle ore 11

Giangi Milesi, presidente della Confederazione Parkinson Italia:

“Raccontiamo la normalità di centinaia di migliaia di famiglie italiane colpite dalla malattia per fare informazione con un sorriso: così si combattono stigma e ignoranza”

Alessandro, dopo la diagnosi, ha deciso di iscriversi ad un corso per diventare clown dottore; Lorenzo ha iniziato a disegnare ed è diventato chef; Valentina è diventata madre di Angelo. 

Sono alcune delle 22 storie di persone con malattia di Parkinson protagoniste delle fotografie di Giovanni Diffidenti raccolte nel volume edito da Contrasto e ora confluite nella mostra “NonChiamatemiMorbo”, che dopo aver toccato varie città con oltre 2.500 visitatori arriva ora a Firenze.

La mostra viene inaugurata venerdì 22 ottobre alla Galleria Moretti di Firenze (piazza Ottaviani 19, ore 11) e rimane aperta fino al 1° novembre con ingresso gratuito. All’inaugurazione saranno presenti il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, l’avvocato Paolo Fresco presidente della Fondazione Fresco Parkinson Institute Italia Onlus e Giangi Milesi, presidente della Confederazione Parkinson Italia.

L’allestimento, curato gratuitamente dall’architetto Franco Achilli, prevede 48 pannelli che raccontano storie di persone con il Parkinson, tra cui il giornalista Vincenzo Mollica e lo scienziato Edoardo Boncinelli, immortalate dall’obiettivo discreto di Giovanni Diffidenti. 

Scaricando l’app gratuita realizzata per la mostra, è possibile inquadrare l’apposito codice su ogni pannello per ricevere informazioni e far partire il racconto di “Mr. o Mrs. Parkinson” interpretati da Lella Costa e Claudio Bisio. I due attori, con le loro inconfondibili voci, danno vita a una narrazione in cui è la malattia in prima persona che guida il visitatore alla scoperta della vita dei protagonisti degli scatti, dai momenti difficili alle personali strategie di resilienza che ognuno di loro ha saputo applicare nella propria quotidianità. 

La mostra, organizzata dalla Confederazione Parkinson Italia e dal Fresco Parkinson Institute Italia, ha l’obiettivo di far conoscere e di sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia. “L’attenzione all’uso e alla scelta delle parole è il primo passo di questo progetto”, sottolinea Giangi Milesi. “NonChiamatemiMorbo è infatti un invito rivolto a tutti a cambiare atteggiamento nei confronti della malattia, a partire dal suo stesso nome: il Parkinson non è contagioso, e allora escludiamo dal nostro vocabolario la parola ‘morbo’ che è solo ingannevole!”.

Le stime ufficiali parlano di 230-270mila persone colpite dal Parkinson in Italia: numeri che sono destinati ad aumentare in maniera esponenziale nel prossimo decennio poiché la sua incidenza aumenta con l’età. In genere, i vari sintomi di questa malattia, motori e non, esordiscono intorno ai 60 anni, anche se si registra un incremento di casi di Parkinson giovanile.

La mostra è quindi l’occasione per avere una visione differente e più completa della malattia, per sottolineare l’importanza di diagnosi precoce e per informare il pubblico. Tutto questo raccontando come, anche dopo la diagnosi, le persone con Parkinson possano continuare una vita di relazioni e attività, mantenendo un elevato livello di qualità di vita.

Il presidente Milesi racconta così l’obiettivo di questa mostra fotografica parlante: “Abbiamo scelto di condividere queste storie di straordinaria normalità per dimostrare che è possibile convivere con il Parkinson, continuando a fare ciò che si ama. Si tratta di una malattia che, come altre, vive di molti luoghi comuni e c’è un solo modo per combattere lo stigma e l’ignoranza: informare attraverso le storie raccontate, anche con un po’ di ironia e leggerezza”.

NonChiamatemiMorbo

Moretti Gallery, piazza Ottaviani 19, 22 ottobre - 1 novembre 2021

22 ottobre - 1 novembre 2021

Orari di apertura: h.11-18.30, ingresso gratuito

Per informazioni: www.nonchiamatemimorbo.info 


Facebook: parkinsonitaliaonlus.it

Instagram: @parkinsonitalia

#NonChiamatemiMorbo



L’iniziativa può contare sul prezioso contributo di Bial Farmaceutica, Medtronic e Zambon; e sul patrocinio di Regione Toscana.



Fabrizio Del Bimbo

martedì 12 ottobre 2021

Tecnologie e buone pratiche per la tutela ambientale con ANBI Toscana


A Earth Technology le strategie green di salvaguardia degli ecosistemi

L’ente regionale partecipa alla manifestazione insieme ad ANBI Nazionale che oggi ha tenuto il proprio consiglio nella nuova sede di ANBI Toscana


 



La Toscana esempio nazionale di buone pratiche nella tutela dell’ambiente grazie alle attività dei Consorzi di Bonifica. Il ruolo della regione in tal senso è sancito dalla presenza odierna, nella sede di ANBI Toscana, dell’assemblea del Consiglio Nazionale di ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) che ha visto la partecipazione, per la prima volta a Firenze, di rappresentanti dei Consorzi di Bonifica di tutta Italia. La riunione si è tenuta nella nuova sede regionale di ANBI Toscana, inaugurata oggi alla presenza dell’assessore regionale all’ambiente Monia Monni, dell’assessore di Firenze Cecilia Del Re, di Francesco Vincenzi e Massimo Gargano presidente e direttore generale di ANBI Nazionale e di Marco Bottino presidente di ANBI Toscana.

 

«La mia presenza qui oggi all’inaugurazione della sede dell’ANBI, vuole rappresentare la collaborazione stretta tra Regione Toscana e i Consorzi di Bonifica – ha detto l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni -. Grazie a loro riusciamo a investire 100 milioni di euro l’anno nella manutenzione dei nostri corsi d’acqua, permettendo così la mitigazione del rischio idraulico dei nostri territori. Con i Consorzi vogliamo intraprendere nuove collaborazione sui temi ambientali. Il primo obbiettivo, insieme ai Consorzi e alle associazioni ambientaliste, sarà quello di mettere a sistema iniziative utili al contrasto della presenza delle plastiche nei nostri corsi d’acqua, così da impedirne la diffusione nei nostri mari».

 

«Avere i rappresentanti dei Consorzi di Bonifica di tutta Italia oggi per la prima volta riuniti a Firenze nella nuova sede regionale di Anbi Toscana - ha detto l’assessore all’Ambiente del Comune di Firenze Cecilia Del Re - è un ulteriore segno della centralità delle buone pratiche ambientali e dell’importanza delle azioni di messa in sicurezza e tutela degli ecosistemi. Ringrazio il presidente Marco Bottino per questa operazione che rafforza un ente importante e strategico per il territorio».

 

«Quello della Toscana è un esempio della capacità dei Consorzi di Bonifica di riformarsi con la società che cambia, per essere sempre vicini al territorio e ai suoi abitanti - ha detto Francesco Vincenzi presidente di ANBI -. Firenze, in particolare, è una positiva esperienza pilota in campo nazionale, grazie alla manutenzione del fiume Arno affidata al locale Consorzio di Bonifica, che non solo ha migliorato la sicurezza idraulica, ma promuove la fruizione sociale delle sponde, ricucendo il rapporto fra comunità e acque cittadine. La crisi climatica obbliga ad interventi urgenti e la risposta più immediata sta proprio nell'incrementare la resilienza dei territori».

 

«È una grande soddisfazione poter tagliare il nastro di questa nuova sede, a nove anni dalla riforma dei Consorzi, nel corso dei quali siamo riusciti a dare vita a un ‘modello Toscana’ che poggia in primo luogo sulla grande sinergia con la Regione, il Genio Civile e le Amministrazioni e associazioni locali – ha commentato Il presidente di ANBI Toscana Marco Bottino -. Un modello che parte dalla difesa del suolo e si spinge oltre, facendo propri temi come la tutela dell’ambiente, il supporto al settore agricolo e la rigenerazione urbana».

 

I due appuntamenti di oggi anticipano la partecipazione di ANBI Nazionale e ANBI Toscana a Earth Technology Expo, in programma alla Fortezza da Basso di Firenze dal 13 al 16 ottobre: un’esposizione delle applicazioni tecnologiche in corso e dell’innovazione previste e presenti nelle linee guida del Next Generation EU. Tra gli appuntamenti in programma ecco, il 14 ottobre (ore 14), “La manutenzione dei corsi d’acqua fra sicurezza e tutela dell'ambiente” un’iniziativa dedicata ai progetti dei Consorzi di Bonifica della Toscana in tema di manutenzione “gentile”. Un focus dedicato alle buone pratiche messe in atto per mantenere in sicurezza i corsi d’acqua in maniera sostenibile e sempre volta alla tutela dell’ambiente e dei suoi ecosistemi.

Organizzato da ANBI Toscana in collaborazione con i principali atenei della Toscana e con il Cirf (Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale), l’evento vedrà la partecipazione di Marco Bottino presidente di Anbi Toscana, Federico Preti dell’Università di Firenze, Antonio Felicioli e Francesca Coppola dell’Università di Pisa, Leopoldo De Simone dell’Università di Siena, Gianfranco Censini geologo di Georisorse Italia. Modera Martina Bencistà del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud.

La partecipazione a Earth Technology Expo rappresenta un’occasione per mostrare l’uso della tecnologia fatto dai sei Consorzi di Bonifica regionali per mantenere in sicurezza i corsi d’acqua ma anche i tanti progetti a tutela dell’ambiente che vanno dalla manutenzione ‘gentile’ agli interventi per proteggere le specie autoctone e contenere le specie aliene invasive. Dalla ‘lotta’ al gambero killer alla salvaguardia delle tartarughe marine, dalla “manutenzione gentile” alla vigilanza degli argini messi in pericolo dalle tane delle nutrie, sono tanti i progetti messi in campo dai sei Consorzi di Bonifica regionali riuniti in Anbi Toscana.

 

GAMBERO KILLER 

Un po’ in tutta la Toscana i Consorzi si adoperano per contenere la diffusione del gambero della Louisiana (Procambarus clarkii), un crostaceo d'acqua dolce importato in Italia a scopo alimentare e conosciuto anche come ‘gambero killer’ proprio per il suo impatto distruttivo sugli altri animali e sulla biodiversità. Una specie aggressiva e molto prolifica che in pochi anni è riuscita a colonizzare le acque interne e che arreca danni anche alla stabilità arginale dei corsi d’acqua con le tane che forano gli argini. Un progetto importante per il controllo di queste specie è stato portato avanti dal Consorzio 4 Basso Valdarno insieme al Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze nell’ambito del progetto LIFE e post-LIFE che ha portato alla cattura di oltre 123 mila gamberi nella Paduletta di Ramone e nel lago di Sibolla, favorendo il ritorno di testuggini palustri, anguille e rane verdi.

 

NUTRIE 

Campagne di contenimento e vigilanza degli argini contro i danni causati dalle tane scavate dalle nutrie (Myocastor coypus) interessano tutto il territorio regionale. Campagne di questo tipo vengono portate avanti un po’ da tutti i Consorzi dato che la nutria, roditore originario del Sud America, è oggi diffusissima. Frequenta tutti gli ambienti umidi, sia di acqua dolce che salmastra, e scava profonde tane che possono rappresentare un rischio per la tenuta delle arginature di corsi d’acqua naturali, canali di irrigazione e di scolo e bacini artificiali.

Fra i Consorzi impegnati nel contenimento ecco il Consorzio 2 Alto Valdarno che effettua in tutto il comprensorio vigilanza costante, monitorando la presenza degli animali e verificando i loro scavi, per evitare possibili danni e allagamenti. Il Consorzio 3 Medio Valdarno è molto impegnato, in particolare nel pistoiese e in Valdelsa, dove le strutture arginali arrivano ad essere perforate fino a decine di volte in poche centinaia di metri, il Consorzio 4 Basso Valdarno sempre nell’ambito del progetto LIFE e post-LIFE.

 

TASSI E ISTRICI

Il Consorzio 6 Toscana Sud ha recentemente avviato (novembre 2020) una collaborazione con le Università di Siena, Firenze e Pisa per la salvaguardia degli gli ecosistemi fluviali. Tassi e istrici sono i principali responsabili dello scavo di tane sugli argini, potenzialmente pericolose per la loro tenuta. Per rendere i tratti di argine considerati a rischio meno appetibili per animali potenzialmente dannosi, CB6 e Università hanno avviato una mappatura delle tane e il monitoraggio con fototrappolaggio, che servirà a fare un vero e proprio censimento delle specie che vivono lungo i corsi d’acqua. L’obbiettivo finale del progetto, che integra conoscenze ambientali, botaniche e faunistiche, è quello di elaborare una serie di soluzioni che incentivino gli animali a fare le tane altrove, per esempio con la piantumazione di essenze particolari o l’installazione di dissuasori.

 

ZANZARE (E PIPISTRELLI)

Con il progetto “Bat Box” realizzato in collaborazione con il Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze, il Consorzio 3 Medio Valdarno (benché i Consorzi non abbiano alcuna competenza sul controllo degli insetti in ambito fluviale) ha voluto fare la propria parte nella lotta contro uno dei principali fastidi delle sere d’estate: le zanzare. L’arma è la più naturale che si possa immaginare: i pipistrelli. Favorire la presenza dei pipistrelli anche in ambito urbano, dove anche a causa della sempre minore presenza di rifugi rischiano di essere anno dopo anno sempre meno numerosi, può infatti contribuire notevolmente alla riduzione delle zanzare: le specie più comuni in ambiti urbani sono capaci infatti di nutrirsi di un buon numero di zanzare, fino a quasi un migliaio per ogni pipistrello ogni notte. Sempre nell’ambito del progetto LIFE e post-LIFE, trenta bat box sono state installate anche dal Consorzio 4 Basso Valdarno nell’area del Lago di Sibolla, con l’obbiettivo di favorire nel tempo l’insediamento di chirotteri tipici degli ambienti forestali.

 

UCCELLI

Le specie di uccelli che popolano le aree dei corsi d’acqua e le aree umide in gestione ai Consorzi di Bonifica sono numerose. E altrettanto numerose sono le iniziative che i Consorzi portano avanti per la loro tutela: una su tutte una “manutenzione gentile” del reticolo che prevede il taglio programmato della vegetazione nel rispetto dei tempi di cova dei volatili, riducendo al minimo l’utilizzo dei mezzi meccanici.

Il Consorzio 1 Toscana Nord, ad esempio, ha realizzato un progetto che prevede il posizionamento, da parte di tecnici e volontari, di bandierine a indicare la presenza di nidi per evitare il rischio di colpire la fauna nidificante durante le operazioni di manutenzione del corso d’acqua. Il Consorzio 2 Alto Valdarno ha invece dato il via a un progetto di avi-soccorso. L’accordo prevede che tecnici, operai e ditte, nella loro attività sul reticolo, svolgano un costante monitoraggio del territorio, segnalando eventuali situazioni di difficoltà per attivare, attraverso la Lipu, un immediato avi-soccorso.

Il Consorzio 6 Toscana Sud ha avviato la realizzazione di una serie di isolette all’interno della Diaccia Botrona, per rendere più “confortevole” la permanenza degli uccelli migratori, in Maremma. In prima linea anche il Consorzio 5 Toscana Costa. Nelle varie zone umide della Toscana, sono poi presenti punti di osservazione e monitoraggio dell’avifauna, come quelle del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno nella Piana Fiorentina o del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno nel Padule di Fucecchio. Il CB3, grazie alla segnalazione della delegazione di Pistoia della LIPU sulla presenza del raro Corriere Piccolo (Charadrius dubius), sull’Ombrone ha provveduto a lasciare macchie di vegetazione incolta in modo da permettere il ciclo integrale di riproduzione senza disturbo.

 

PESCI

Progetti ripopolamento e interventi salvataggio in caso di siccità sono stati attivati da diversi dei Consorzi regionali. Il CB1 ha sottoscritto un accordo con associazioni ambientali locali per la salvaguardia delle specie ittiche e della fauna presenti nei corsi d’acqua. Un articolato progetto ha invece visto in prima linea il Consorzio 2 Alto Valdarno e l’Università di Firenze sul torrente Gardone (Alto Casentino). Un punto del corso d’acqua è stato infatti oggetto di un’opera d’ingegneria naturalistica che ha permesso di ricostruire l’antica morfologia del fiume con la tecnica dello step-pool che ha accresciuto il benessere e la capacità riproduttiva della fauna ittica, in particolare delle trote.

Il Consorzio 3 Medio Valdarno ha siglato un accordo con la Fipsas (Federazione Italiana di Pesca Sportiva) per la cattura e l’allontanamento dei pesci ogni volta che è necessario un intervento direttamente in alveo. La Fipsas interviene anche per ‘spostare’ i pesci dalle aree di secca del torrente Pesa durante i periodi siccitosi. Sempre sul Pesa il CB3 ha realizzato traverse pool e riffle (Montelupo Fiorentino) e rampe di risalita per la fauna ittica (Sambuca). Ha inoltre promosso lo Urban Street Fishing, avviando un rapporto con l’Associazione Street Fishing Italia che segue scrupolosamente il dettame del “catch and release”.

 

TESTUGGINI

La lotta alla plastica in mare inizia fiumi con il progetto “Salviamo le tartarughe marine, salviamo il Mediterraneo”. Ideata dal Consorzio 1 Toscana Nord, l’iniziativa è confluita nella firma di un protocollo siglato da associazioni e Comuni del comprensorio. Obbiettivo: prevenire e combattere la presenza dei rifiuti e delle plastiche nei corsi d’acqua, e quindi in mare. Il progetto vede attivo il Consorzio che raccoglie, durante la sua ordinaria attività di manutenzione sui corsi d’acqua, i rifiuti solidi urbani abbandonati nel reticolo idraulico. Coinvolte anche le associazioni di volontariato del territorio per dare vita ad azioni di controllo, monitoraggio ed operatività. Il Consorzio 6 Toscana Sud ha invece attivato una collaborazione con l’associazione Tartamare (attualmente in fase di stop a causa dell’emergenza sanitaria) con il progetto “Il mare comincia dal fiume, conoscilo, proteggilo e mantienilo pulito”.  Una campagna di sensibilizzazione sul legame tra la tutela dei fiumi e quella del mare e i loro abitanti: molte spiagge nell’area di competenza del Consorzio ospitano infatti nidi di Caretta-caretta e il primo pericolo per questi animali è rappresentato dalla plastica, che spesso arriva in mare attraverso i corsi d’acqua dolce.


Fabrizio Del Bimbo

 

 



lunedì 4 ottobre 2021

Innovazione a Firenze: nasce Italian Lifestyle


Realizzato da Intesa Sanpaolo Innovation Center, Fondazione CR Firenze, Nana Bianca
e Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università di Firenze, è un’iniziativa progettata per far avvicinare le grandi aziende del territorio, che operano nei settori turismo, moda e food, alle startup tecnologiche che offrono soluzioni e prodotti innovativi.

 


 


La trasformazione digitale dei modelli industriali necessita di un processo di accelerazione che può e deve arrivare anche dalle idee sviluppate da startup emergenti. Da questa convinzione nasce Italian Lifestyle, un’iniziativa ideata e promossa da Intesa Sanpaolo Innovation Center, Fondazione CR Firenze, Nana Bianca e Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università di Firenze. L’hanno presentata stamani, all’ Innovation Center di Fondazione CR Firenze il Presidente e il Direttore Generale di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e Gabriele Gori, il  Presidente di Intesa Sanpaolo Innovation Center Maurizio Montagnese, il Co-Fondatore di Nana Bianca Paolo Barberis, il Responsabile finanziamento crescita delle start-up Intesa Sanpaolo Innovation Center Luca Pagetti, il Presidente della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione Andrea Arnone, l’ Assessore all’innovazione tecnologica e ai sistemi informativi del Comune di Firenze Cecilia Del Re, il Prorettore al trasferimento tecnologico dell’Università di Firenze Marco Pierini, il Vicepresidente di Confindustria Firenze Alessandro Sordi, il Presidente della Camera di commercio di Firenze Leonardo Bassilichi. Ha moderato l’incontro la giornalista Silvia Ognibene.

 

Il programma, articolato in tre percorsi annuali, consentirà di selezionare complessivamente dalle 15 alle 20 startup che stabiliranno la propria sede a Firenze. Ogni percorso di accelerazione durerà 12 settimane e sarà adeguato alle esigenze dei singoli progetti imprenditoriali, puntando sia sullo sviluppo tecnologico sia sul know-how delle grandi aziende del territorio che affiancheranno le startup più affini al loro settore di appartenenza. Le aziende coinvolte metteranno a disposizione i loro manager per cogliere opportunità di sviluppo di servizi congiunti e nuovi prodotti.

Ogni startup selezionata riceverà da Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione (Fri) un grant di 20mila euro messo a disposizione da Fondazione CR Firenze che potrà essere utilizzato per lo sviluppo dei prodotti e la crescita del team e avrà a disposizione una rete di supporto dedicata, momenti di formazione, servizi digitali, mentorship e workshop sui temi del digitale.

 

Nell’area aperta al pubblico all’interno di Nana Bianca, Intesa Sanpaolo Innovation Center e Intesa Sanpaolo Formazione hanno allestito uno spazio dedicato all’incontro con imprese e startup per advisory e formazione sull’Open Innovation, a corollario delle attività dell’acceleratore.

L’application sarà aperta esclusivamente online tra ottobre e dicembre, mentre le 12 settimane del programma di accelerazione si terranno in Nana Bianca presso l’Innovation Center di Fondazione CR Firenze tra febbraio e giugno 2022. Italian Lifestyle punta a rafforzare l’ecosistema dell'innovazione fiorentino, portando nuovi posti di lavoro e attraendo capitali d’investimento. Il programma di accelerazione delle startup si svolgerà all’interno di Nana Bianca presso l’Innovation Center della Fondazione CR Firenze, in Piazza di Cestello, che ha lo scopo di attrarre, formare e supportare le startup innovative nel loro percorso di crescita. Un luogo aperto anche ai cittadini e alle imprese per permettere la diffusione della cultura del digitale.

 

‘’La nostra Fondazione – ha dichiarato il Presidente della Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori - è impegnata da diversi anni in una serie di iniziative volte a dare un supporto allo sviluppo economico del territorio. In particolare, dal 2016 abbiamo cercato di strutturare le nostre azioni a favore dell’innovazione e del trasferimento tecnologico individuando partner istituzionali e privati che accompagnassero in questo percorso la nostra Fondazione, e in generale da tutte le Fondazioni che, per loro tradizione, agiscono soprattutto nel supporto al Terzo Settore. Contribuire alla creazione di imprese giovanili e di start up innovative, supportare nel percorso di innovazione le micro e PMI del territorio, ‘fertilizzare’ il territorio di nuove competenze in linea con i bisogni effettivi delle imprese, sono stati i nostri obiettivi di questi anni. Con i nostri compagni di viaggio Nana Bianca e Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione abbiamo fatto un lungo percorso lungo il quale è nato Hubble, il nostro programma di accelerazione di start up digitali (la cui la settima call partirà a breve) e ora Italian Lifestyle. In questa nuova sfida la Fondazione è a fianco di Intesa Sanpaolo Innovation Center e inaugura il nuovo Hub di Firenze, un luogo che vogliamo riempire di giovani innovatori’’.

 

“Con questa iniziativa prosegue l’impegno di Intesa Sanpaolo Innovation Center quale attore primario dell’ecosistema innovativo locale – ha sottolineato in un intervento video Maurizio Montagnese, Presidente di Intesa Sanpaolo Innovation Center. “Il nostro Paese, che rappresenta la seconda manifattura in Europa, propone un’offerta di startup di alto profilo in grado di fornire soluzioni a supporto della digitalizzazione e dell’innovazione industriale. L’obiettivo di programmi come ‘Italian Lifestyle’ è quello di favorire la collaborazione tra grandi aziende radicate sul territorio e idee imprenditoriali nuove in grado di contribuire allo sviluppo e al rinnovamento anche di business più tradizionali”.

 

“Il programma di accelerazione per startup Italian Lifestyle – ha affermato Paolo Barberis Co-Fondatore di Nana Bianca - è per Nana Bianca la naturale evoluzione ed affiancamento allo storico programma Hubble che da anni ci vede al fianco della Fondazione CR Firenze e di Fondazione per la Ricerca e Innovazione dell’Università di Firenze nell’offrire a giovani talenti opportunità di crescita nei settori più innovativi. Italian Lifestyle è anche il primo programma che viene svolto all’interno del nuovo Innovation Center della Fondazione CR Firenze e che essendo aperto al pubblico offrirà la possibilità per cittadini e imprese del territorio di conoscere le startup selezionate.”

 

‘’Il lancio di un programma dedicato al settore Lifestyle – ha osservato Andrea Arnone, Presidente della Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione - è una grande opportunità per supportare il territorio nella valorizzazione di capitale umano e idee innovative d’impresa. La collaborazione Fondazione CR Firenze, Nana Bianca, Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione dell’Università di Firenze e l’Innovation Center di Intesa Sanpaolo si evolve per essere sempre più efficace, incisiva e inclusiva’’ ‘’Il programma – ha aggiunto - affronta due temi chiave, startup e innovazione, aggiungendo un nuovo elemento e ridisegnando il paradigma della creazione d’impresa, connettendo fin dalle prime fasi di sviluppo la startup con le grandi imprese. Il programma Italian Lifestyle è una sfida che ci apprestiamo ad affrontare tutti assieme, per promuovere ed accelerare i processi di innovazione sul territorio e renderlo sempre più forte, attrattivo e sostenibile’’.

 

Il programma di accelerazione, il relativo regolamento, tempistiche e modulo di adesione sono disponibili all’indirizzo www.italianlifestyleprogram.it.

 

Fabrizio Del Bimbo

sabato 2 ottobre 2021

Shine, la lucentezza di Jeff Koons a Palazzo Strozzi

 



Dal 2 ottobre 2021 Palazzo Strozzi ospita una nuova grande mostra dedicata a Jeff Koons, una delle figure più importanti e discusse dell’arte contemporanea a livello globale. A cura di Arturo Galansino e Joachim Pissarro, la mostra porta a Firenze una selezione delle più celebri opere di un artista che, dalla metà degli anni Settanta a oggi, ha rivoluzionato il sistema dell’arte internazionale.


Jeff Koons, Inflatable Flowers (Four Tall Purple with Plastic Figures), 1978. Vinile, specchi e plastica; cm 40,6 x 145,4 x 48,3. Collezione dell’artista. © Jeff Koons (Serie Inflatables – Sala 4)


Sviluppata in stretto dialogo con l’artista, la mostra Jeff Koons. Shine ospita prestiti provenienti dalle più importanti collezioni e dai maggiori musei internazionali, proponendo come originale chiave di lettura dell’arte di Koons il concetto di shine (lucentezza) inteso come gioco di ambiguità tra splendore e bagliore, essere e apparire.


Protagoniste sono opere che raccontano oltre 40 anni di carriera, dalle celebri sculture in metallo perfettamente lucido che replicano oggetti di lusso, come il Baccarat Crystal Set (1986) o gli iconici giocattoli gonfiabili quali i celebri Rabbit (1986) e Balloon Dog (Red) (1994-2000), fino alla re-interpretazione di personaggi della cultura pop come Hulk (Tubas) (2004-2018), o alla re-invenzione dell’idea di ready-made con l’utilizzo di oggetti di uso comune come One Ball Total Equilibrium Tank (Spalding Dr. JK 241 Series) (1985).


Autore di lavori entrati nell’immaginario collettivo grazie alla capacità di unire cultura alta e popolare, dai raffinati riferimenti alla storia dell’arte alle citazioni del mondo del consumismo, Koons trova nell’idea di shine (lucentezza) un principio chiave delle sue innovative sculture e installazioni che mirano a mettere in discussione il nostro rapporto con la realtà ma anche il concetto stesso di opera d’arte. Per Koons il significato del termine shine è qualcosa che va oltre una mera idea di decorazione o abbellimento e diviene elemento intrinseco della sua arte. Dotate di una proprietà riflettente, le sue opere accrescono la nostra percezione metafisica del tempo e dello spazio, della superficie e della profondità, della materialità e dell’immateriale.



Le opere dell’artista americano pongono lo spettatore davanti a uno specchio in cui riflettersi e lo collocano al centro dell’ambiente che lo circonda. Come afferma lo stesso Koons, “il lavoro dell’artista consiste in un gesto con l’obiettivo di mostrare alle persone qual è il loro potenziale. Non si tratta di creare un oggetto o un’immagine; tutto avviene nella relazione con lo spettatore. È qui che avviene l’arte”.


Con Marcel Duchamp ed Andy Warhol come primaria fonte di ispirazione, Koons realizza opere che hanno suscitato un ampio dibattito critico e innescato polemiche, ottenendo però allo stesso tempo uno straordinario successo. La sua arte unisce pop, concettuale e postmoderno dimostrando come l’opera d’arte agisca quale metafora più ampia della società e della comunità.


Jeff Koons, Sacred Heart (Magenta/Gold), 1994-2007. Acciaio inossidabile lucidato a specchio con verniciatura trasparente; cm 356,9 x 218,4 x 121. Jereann and Holland Chaney. © Jeff Koons (Serie Celebration – Sala 1)


Nel 2021 la mostra Jeff Koons. Shine si pone come uno dei maggiori eventi d’arte contemporanea in Italia e rappresenta un segnale forte della ripartenza culturale del paese dopo la pandemia, proseguendo il vivace dialogo di Palazzo Strozzi fra tradizione e contemporaneità attraverso la creazione di progetti e mostre dei più importanti artisti di oggi nel contesto della sua storica architettura rinascimentale.


“Abbiamo lavorato diversi anni per realizzare a Palazzo Strozzi questa grande mostra su Jeff Koons, una delle figure più significative dell’arte contemporanea a livello globale, continuando così la nostra sequenza di esposizioni dedicate ai maggiori protagonisti dell’arte contemporanea” dichiara Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra, “per la prima volta si indaga un aspetto unico e caratteristico dell’arte di Koons, quello legato alla riflettenza e alla luce. Lo “Shine”, termine che dà il titolo alla esposizione, è il principio chiave delle sculture e dei dipinti esposti all’interno della severa architettura quattrocentesca di Palazzo Strozzi, in un dialogo essenziale tra le forme platoniche delle opere e la regola aurea di un contenitore perfetto. Realizzare a Firenze una delle più importanti mostre di Jeff Koons significa pensare alla città come a una moderna capitale culturale, in grado di partecipare in modo attivo all’avanguardia artistica del nostro tempo”.



“Jeff Koons insiste spesso sulla dimensione umana del suo ruolo di artista” afferma Joachim Pissarro, curatore della mostra, “in effetti, è corretto dire che il lavoro di Koons colpisce e influenza l’umanità, noi tutti, nella diversità di ciascuno. C’è qualcosa di immediatamente coinvolgente nel lavoro di Jeff Koons, qualcosa che parla al nostro cuore in profondità. Tuttavia, la sua opera è tutt’altro che facile. Il suo impatto è diretto e potente, ma i livelli di significato, le complessità e la ricchezza del suo lavoro sono inesauribili. La possibilità di vedere oggi la sua opera a Firenze è estremamente importante: entra profondamente in risonanza con la tradizione del Rinascimento e ci procura un’intensa gioia e un appagamento estetico. Questo è il mistero di Jeff Koons”.


 




Jeff Koons nasce nel 1955 a York, Pennsylvania. Ha studiato al Maryland Institute College of Art di Baltimora e alla School of the Art Institute di Chicago. Vive e lavora a New York.


Dalla prima mostra personale nel 1980, le sue opere sono state esposte nelle principali gallerie e istituzioni di tutto il mondo. Nel 2014 il Whitney Museum of American Art lo ha celebrato con Jeff Koons: A Retrospective, ospitata poi dal Centre Pompidou di Parigi e dal Guggenheim Museum di Bilbao.


Jeff Koons è noto per opere iconiche come Rabbit e Balloon Dog o per la monumentale scultura floreale Puppy (1992), esposta al Rockefeller Center e in seguito installata permanentemente al Guggenheim Museum di Bilbao. L’artista ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra cui il Distinguished Arts Award del Governor’s Awards for the Arts dal Pennsylvania Council on the Arts e il Golden Plate Award dell’American Academy of Achievement. Nel 2001 il presidente Jacques Chirac lo ha nominato Officier de la Legion d’Honneur, e nel 2013 il Segretario di Stato Hillary Rodham Clinton gli ha tributato la U.S Department of State’s Medal of Arts. Nel 2017 è stato il primo ospite nella residenza d’artista Mortimer B. Zuckerman Mind Brain Behavior Institute della Columbia University ed è stato nominato membro onorario della Edgar Wind Society dell’Università di Oxford. Dal 2002 è membro del Board dell’International Center for Missing & Exploited Children (ICMEC), ed è co-fondatore del Koons Family International Law and Policy Institute, istituzioni che si prefiggono di contrastare lo sfruttamento dei minori e di promuovere la protezione dell’infanzia a livello globale.


Tra le sue mostre più recenti: Jeff Koons: Mucem. Works from the Pinault Collection (Mucem, Marsiglia, 19 maggio/18 ottobre 2021); Jeff Koons: Absolute Value. Selected works from the Collection of Marie and Jose Mugrabi (Tel Aviv Museum of Art 10 marzo 2020/3 aprile 2021); Appearance Stripped Bare: Desire and Object in the Work of Marcel Duchamp and Jeff Koons, Even (Museo Jumex, Mexico City 19 maggio/29 settembre 2019); Jeff Koons at the Ashmolean (Ashmolean Museum, Oxford 7 febbraio/9 giugno 2019).


La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi. Sostenitori: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi. Main Partner: Intesa Sanpaolo.


 Fabrizio Del Bimbo


 

venerdì 1 ottobre 2021

Il 1/o ottobre l'International Coffee Day


 

La Scuola del Caffè sarà il primo centro d’eccellenza in Europa dedicato alla tazzina più amata e alla sua filiera ospitato all’interno di una caffetteria aperta al pubblico




 

Venerdì 1 ottobre una giornata di eventi nei tre store del marchio, il nuovo in via Carducci, in via de Neri e in via dello Sprone. Incontri, laboratori, workshop e degustazioni aperte a ogni coffee lover per esplorare le ultime tendenze internazionali dello specialty coffee insieme ai campioni del caffè

 

Nell’occasione, alle ore 10 in Carducci, alla presenza del sindaco di Firenze Dario Nardella, di istituzioni e sponsor, saranno annunciati i progetti internazionali dell’azienda, tra cui l’apertura di un nuovo punto vendita Ditta Artigianale nei locali del prestigioso edificio The Harlowe a Toronto, Canada. La società prevede di aprire nuove sedi - oltre che in Italia - in Canada e negli Stati Uniti

 

 

 A Firenze l’International Coffee Day, la giornata che celebra il caffè in tutto il mondo, si festeggia da Ditta Artigianale. La torrefazione e prima linea di caffetterie specialty, dedicate al consumo consapevole di caffè, guidata dal pluripremiato campione baristi e esperto del caffè Francesco Sanapo, ha scelto questa - il 1 ottobre - come data simbolica per inaugurare la Scuola del Caffèil primo centro d’eccellenza in Europa dedicato alla tazzina più amata e alla sua filiera, ospitato all’interno di una caffetteria aperta al pubblico.

 

Alle ore 10, alla presenza di istituzioni, partner e sponsor, ci sarà il taglio del nastro per l’Accademia, dedicata alla diffusione della cultura di eccellenza del caffè, oltre che centro di formazione permanente per i professionisti e luogo di incontro per ogni coffee lover. La scuola è situata nel cuore della cittànell’ex monastero di Sant’Ambrogio, dove, dopo 35 anni di disuso e un restauro articolato durato quattro anni, ha aperto lo scorso luglio Ditta Artigianale & Hario Cafe in via Carducci (Via Carducci 2/r - 4/r). Interverranno, oltre al Sindaco della Città di Firenze Dario Nardella, rappresentanti di ASP Montedomini, proprietaria dell’immobile, Hario, azienda mondiale di attrezzature brewing, Simonelli Group, produttrice di macchine per il caffè, Caffè Corsiniportavoce nel mondo del buon caffè made in Tuscany, con il sostegno di Confcommercio Firenze. Presenti anche Marco e Luca Baldini dello studio di architettura Q-Bic, che ha curato l’intervento di recupero dei 300 metri quadri.

 

La scuola coniugherà il sapere di esperti del mondo del caffè con lo sviluppo delle tecniche più all’avanguardia in un un concept unico, dinamico e innovativo. Sarà anche annunciato il piano di espansione del progetto, nato nel 2013 dai co-fondatori Francesco Sanapo Patrick Hoffercon l’acquisizione di nuovi partner e investitori, e il programma di apertura di altre caffetterie, tra cui spicca quella del primo punto vendita oltreoceano, in programma per la primavera 2022 nei locali del prestigioso edificio The Harlowe a Toronto, Canada, nel Garment District a Richmond Street West e Bathurst Street West, che ha visto un enorme sviluppo negli ultimi anni. La società prevede di aprire nuove sedi - oltre che in Italia - in Canada e negli Stati Uniti. Il nuovo Ditta Artigianale sarà aperto per caffè, pasticceria, brunch e cocktail d'autore la sera, confermando la formula italiana. “Siamo felici di rendere sempre più esportabile la nostra idea di hospitality, dallo spirito internazionale con un raffinato tocco italiano. Questa è una grande opportunità non solo per noi ma soprattutto per l'Italia, per dimostrare e condividere l'alta qualità dello specialty coffee tricolore", ha detto Sanapo, amministratore delegato dell’azienda.

 

Per festeggiare il traguardo, Ditta Artigianale organizza una giornata di eventi nei tre store del marchio, quelli in via Carducci, in via de Neri e in via dello Sprone, ogni posto con un’anima affine ma una personalità propria, che supera il concetto di catenaDalle ore 9.30 alle ore 18.30, si terranno incontri, laboratori, workshop e degustazioni aperte a tutti per esplorare le ultime tendenze internazionali insieme ai campioni del caffè. Nel programma, dialogheranno coffee lover e produttori; si terranno sessioni di cupping con assaggi di monorigine e miscele esclusive; prove di latte art per appassionati e esperti.

 

Fabrizio Del Bimbo

Al via MIDA 2024. Tante le novità

L'88esima Mostra Internazionale dell’Artigianato si svolge alla Fortezza da Basso dal 25 aprile al 1° maggio Presentata il 22 aprile all...