sabato 22 settembre 2018

I vincitori della quinta edizione della Fabbrica della Comicità.com




Il diciottenne milanese Davide Calgaro vincela finale della quinta edizione de La Fabbrica della Comicità.com comici o MiseriaAll’attrice Daniela Morozzi il Premio Città di Firenze e all’imitatrice e donna di spettacolo Gianna Martorella il Premio    Accomilab Niki Giustini   Il milanese  Davide Calgaro  ha vinto la finale della quinta edizione de  La Fabbrica della Comicità.ComComici o Miseria, il concorso nazionale di cabaret, che si è tenuta venerdì 21 settembre al Teatro Le Laudi.Ad appena 18 anni, Davide ha convinto la giuria sia per il suo modo di stare sul palco nonostante la sua giovane età sia per come ha catturato l’attenzione e le risate del pubblico con il suo monologo comico sui rapporti madre – figlio.Secondo classificato  Oscar Strizzi  che ha affascinato i presenti con le sue ombre cinesi, un momento digrande bravura ed eleganza, mentre terzo è arrivato Mauro Ardia, che si è aggiudicato anche il premio del pubblico, grazie alla sua comicità silenziosa ma assolutamente convincente.Tutti i dieci finalisti, presentati da Stefano Baragli, hanno dimostrato una grande professionalità portando sul palcoscenico   dieci  differenti modi  di comicità  che  sia  il  pubblico  che  la  giuria  hanno  molto   apprezzato .Tantissimi i personaggi del mondo dello spettacolo che hanno fatto parte della giuria. Tra questi gli attoriSergio   Forconi,   che   ha   avuto   un   riconoscimento   per   i   suoi   52   anni   di   carriera,  Luciano   Casaredi  e Leonardo  Sartogo, il cantante Riccardo Azzurri, che si è esibito sul palco cantando la canzone scritta con Aleandro Baldi  Firenze Madre  e Il regista  Alessandro Sarti. In giuria anche  Cristiana Merli, produttoreesecutivo Rai RadioDue,  Riccardo Benini  organizzatore del  Festival Cabaret Emergente  di Modena e Claudia  Giudazzi organizzatrice del concorso nazionale Il Sarchiapone di Cervia dedicato all’indimenticabileWalter Chiari.Nel corso della serata sono stati premiati il duo Nick e Derick, vincitori del contest web Mapped davvero? Gli organizzatori infatti avevano scelto cinque esibizioni fra tutti i partecipanti i cui estratti sono stati messi online sul sito www.lafabbricadellacomicità.com e votati dal pubblico.Maria Federica Giuliani, presidente della Commissione Cultura e Sport del Comune di Firenze ha premiato due    donne   del   mondo   dello   spettacolo.   Il  Premio   Città   di   Firenze  che   premia   un   personaggio   dello spettacolo, arte e cultura a livello nazionale, oppure ad un cittadino o associazione che si è distinta in ambito sociale a Firenze, per il bene della comunità è andato all'attrice Daniela Morozzi, attrice di cinema, voluta daPaolo Virzì in Ovosodo, teatro e Tv (famosa per aver partecipato alla serie Distretto di Polizia su Canale 5)impegnata sia in ambito artistico che sociale con dei progetti alla Scuola di Musica di Fiesole occupandosi ditemi pedagogici con conferenze-spettacolo insieme alla dottoressa Irene Biemmi. insieme alla dottoressa Irene Biemmi. Il secondo riconoscimento, il Premio Accomilab Niki Giustini dedicato all’ amico, comico, attore e regista scomparso a gennaio 2017, è stato consegnato a  Gianna Martorella, imitatrice molto conosciuta a livello nazionale in programmi sia della Rai che Mediaset e amica fin dagli esordi di Niki Giustini. Forte della sua esperienza nel mondo dello spettacolo, Gianna Martorella ha creato a Piombino, suo cittànatale, l’associazione no profit Le Muse – Accademia Arti e Spettacolo, di cui è presidente con gli obiettivi di divulgare la cultura e l’arte, nelle sue varie tecniche comunicative, con un’attenzione particolare ai giovani avvalendosi  della collaborazione di professionisti e artisti.

Fabrizio Del Bimbo

martedì 18 settembre 2018

Quaranta candeline per Castello Banfi


Nel  1978  John e Harry Mariani acquistarono i primi terreni a Montalcino e misero a dimora la prima barbatella di Sangiovese. Da allora sono trascorsi quarant’anni di straordinaria passione, di continue ed avvincenti sfide, di irripetibili successi. Un percorso importante per Banfi che, in soli quattro decenni, ha realizzato una bellissima storia costruendo un marchio conosciuto in tutto il mondo e legandosi indissolubilmente allo sviluppo di Montalcino e del suo territorio. Negli ultimi anni l’amore per la Toscana ha avvicinato Banfi a nuovi territori, tra i più vocati della regione, come Bolgheri, Maremma, Chianti e Chianti Classico. Ben più datato è, invece, il legame con il Piemonte che risale agli stessi anni della fondazione di Banfi a Montalcino. E dopo 40 anni, Cristina Mariani-May, terza generazione famigliare, coordina le attività dell’azienda con lo stesso amore, la stessa passione e dedizione, per produrre vini di qualità.
La storia di questi 40 anni di Banfi si può raccontare attraverso i quattro pilastri che l’hanno accompagnata lungo il suo cammino: il pionierismo, la ricerca, l’innovazione e la sostenibilità. Tracciare la strada per primi, esplorare nuove frontiere, guardare al futuro pur restando ben ancorati alle tradizioni e alle origini, questo è lo spirito che ha sempre guidato le scelte di Banfi che, fin dall’inizio, ha creduto nelle enormi potenzialità vitivinicole del territorio di Montalcino e del suo vitigno simbolo, il sangiovese, promuovendo studi scientifici innovativi sui suoli e sul sangiovese, fino ad allora dal potenziale in parte sconosciuto. Altrettanto pionieristiche le innovazioni in cantina, così come lo sviluppo di un moderno concetto di accoglienza. Pionierismo, infine, anche nella formazione e nella divulgazione della cultura vitivinicola, punto inscindibile e distintivo del modello Banfi, che ha raggiunto il suo apice nei progetti della Fondazione Banfi, in particolare con Sanguis Jovis – Alta Scuola del Sangiovese.
Sapere, conoscenza, studio, ricerca e sperimentazione, per conoscere e reinterpretare un territorio unico al mondo e per distinguere e valorizzare il modus operandi dell’azienda. Molti e variegati, infatti, sono stati gli studi portati avanti e raccolti nella pubblicazione La Ricerca dell’Eccellenza: la ricerca per Banfi rappresenta un concetto trasversale e in continuo divenire, dalla vigna alla cantina. I risultati della ricerca devono, però, essere tradotti in innovazioni concrete, moderne e perfettamente integrate con l’ambiente in cui l’azienda opera. Innovazioni sia in vigna che in cantina, che hanno l’obiettivo di coniugare sapientemente tecnologie avanzate a sostegno della produzione di vini eleganti ed equilibrati, rispettosi del territorio di origine.
Banfi è custode di un territorio fantastico in cui opera ormai da 40 anni. L’impegno, certificato nell’annuale Bilancio di Sostenibilità (l'edizione 2017 è stata presentata ieri a Castello Banfi), è quello di preservare e consegnare alle future generazioni un territorio ancora più sano, integro e vivibile dell’attuale.
"Come azienda il cui prodotto proviene dalla terra, sappiamo che il nostro successo va di pari passo con il rispetto per l'ambiente", afferma Cristina Mariani-May, "Il nostro operare in modo sostenibile deve continuare ad evolversi, tenendo conto del fatto che ogni azione deve essere socialmente equa, sicura per l'ambiente ed economicamente sostenibile. Operare in modo sostenibile deve migliorare il rapporto con l’ambiente senza, però, ostacolare la qualità della produzione".
L’azienda sta festeggiando questo importante anniversario con una serie di iniziative in Italia e nel mondo. Il primo evento ufficiale è stato a Siena, seguita da Roma, Strevi, sede della cantina piemontese di Banfi, Firenze, il 18 settembre a La Loggia a Piazzale Michelangelo. Seguiranno Zurigo, Berlino, Mosca, Milano, Napoli, Shanghai, Hong Kong, Londra e per finire New York. Gli eventi sono un viaggio emozionale attraverso i vini che hanno fatto la storia di Banfi con una degustazione a banchi d’assaggio.

Fabrizio Del Bimbo 

sabato 15 settembre 2018

La Toscana regione di eccellenza nella ricerca





Il presente, ma soprattutto il futuro delle life sciences in Toscana saranno al centro della prima conferenza sulla ricerca nelle scienze della vita in programma a Siena il 14 e 15 settembre prossimi.

"Generiamo il futuro" è il titolo della due giorni organizzata in collaborazione  con TLS (Toscana Life Science) nell'ambito dell'evento annuale del Por Fesr, dedicata alle iniziative, alle politiche e agli sviluppi delle life sciences in Toscana.
Attraverso sessioni plenarie e focus specifici saranno presentate le linee di azione e gli strumenti a supporto dell'innovazione e della ricerca in ambito medicale – sanitario, contestualizzandoli a livello europeo ed evidenziando i risultati ottenuti e le opportunità per il comparto.
Partendo dal più ampio quadro del processo MTR (Mid Term Review) della strategia di ricerca e innovazione per la Smart Specialization (RIS3), il mondo della ricerca, quello delle istituzioni e delle imprese si confronteranno su alcuni dei temi più significativi dell'ecosistema regionale delle life sciences: dall'attrazione di investimenti, ai finanziamenti per ricerca e innovazione, dalla medicina di precisione fino alla formazione e alla sanità 4.0.  presente, ma soprattutto il futuro delle life sciences in Toscana saranno al centro della prima conferenza sulla ricerca nelle scienze della vita in programma a Siena il 14 e 15 settembre.

L'evento si è svolto presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Siena per le sessioni plenarie  e presso il Complesso Museale di Santa Maria della Scala per alcune sessioni parallele.
Se il grande tema di "Generiamo il futuro" sarà l'analisi delle politiche di supporto alla ricerca nel settore salute gli obiettivi della conferenza sono quelli di stimolare delle considerazioni di sintesi e illustrare le opportunità offerte dall'innovazione tecnologica per una sanità universale, sostenibile e innovativa.

Fabrizio Del Bimbo

Pitti Fragranze 16/a edizione alla Stazione Leopolda di Firenze

Da venerdì 14 a domenica 16 settembre, Pitti Fragranze è il salone evento di Pitti Immagine che presenta a Firenze le migliori proposte della profumeria artistica globale.



Alla Stazione Leopolda, un osservatorio unico sulle essenze più esclusive, le novità per la bellezza e il benessere, e poi una selezione di linee cosmetiche e accessori sofisticati, proposti da circa 190 tra le maison e i brand più qualificati, ma anche dai talenti più interessanti del panorama mondiale.
Una selezione ad alto tasso di internazionalità: il 70% dei marchi di questa edizione proviene dall’estero.
“Dove inizia una fragranza e dove finisce?”: il tema di Fragranze 2018.
La percezione fisica di un oggetto impalpabile: la fragranza è invisibile finché non si adagia sulla pelle, espandendosi e svelando la sua forma. Che forma ha una fragranza? Quali sono i confini spaziali e la durata di una sensazione, per una materia che è priva di consistenza? Sono questi i temi che hanno ispirato il concept della nuova campagna di comunicazione di Fragranze e il layout di allestimento del salone.
Tra le novità a questa edizione: il primo osservatorio su cultura e mercato della profumeria artistica in Italia; il focus sulla Vaniglia e i tesori del Madagascar; la serie di talk di Chandler Burr alla scoperta del pianeta Cina; e il nuovo programma di eventi Firenze - La Città delle Fragranze.

Fabrizio Del Bimbo

martedì 11 settembre 2018

Un weekend totalmente detox al Bergidyll Tratterhof



A tutti prima o poi nella vita capita di sognare il momento di "staccare la spina", di dimenticare stress, lavoro e preoccupazioni, calandosi in una dimensione di pace e relax totale, lontano dalla frenesia della vita quotidiana. Non è  tuttavia facile trovare il posto giusto per raggiungere questo obiettivo, ma una proposta veramente valida noi possiamo suggerirla ai nostri lettori: un fine settimana al Bergidyll Tratterhof Hotel  ****S splendida struttura immersa nel verde della Val Pusteria, nell'area sciistica ed escursionistica Gitschberg Jochtal, dove la Val  Pusteria si diparte dalla Valle Isacco.  




Un hotel gestito dalla famiglia Gruber Hinteregger e nato già nel 1981, ma che oggi si presenta in una veste totalmente rinnovata.





Le nuove, ampie ed accoglienti camere, arredate in legno nei toni chiari e caldi in stile alpino, sono dotate di connessione WiFi gratuita e TV a schermo piatto, (per chi vuole comunque mantenere i contatti con l'esterno!) divano, frigobar e balcone con vista sulle Dolomiti, su Bressanone e sull'altopiano delle mele di Naz Sciaves. Le suite hanno vista sulle montagne e includono soggiorno, stufa in maiolica e in alcuni casi sauna e vasca idromassaggio.



Il ristorante, ampliato nel 2017 e curato dallo chef pugliese Antonino Leo e dal suo team, serve ricchissime colazioni per tutti i gusti e cene deliziose a base di specialità regionali. 

Per chi rimane in hotel all'ora di pranzo il bistro Monte Silva bordo piscina, che è aperto anche a clienti esterni, serve un buffet con una zuppa e numerose torte appetitose.




Però  la   novità  del Tratterhof   è 
Monte Silva, un ambiente saunistico davvero unico su 3500 mq e 3 livelli, un' area Spa e Wellness da sogno, composta da 8 diverse saune, diverse gettate di vapore al giorno, magistralmente inscenate da esperti di sauna, grande sauna esperienziale outdoor, diverse sale riposo e relax ed una vasca ad acqua fredda unica nel suo genere con cascata.  Un    gradevole e  ampio spazio acquatico con pool esterno panoramico, riscaldato a 31°C, ampia piscina interna e straordinario hot-whirlpool panoramico all’aperto.

Dalle 10 alle 18, ma anche oltre in alcuni giorni, si può godere tutto questo. 





Altra novità per il benessere psicofisico è la sala fitness al quarto piano con modernissime attrezzature Technogym ed un allenatore fitness dedicato, prenotabile anche per un training personalizzato.

Ma quando si preferisce stare all'aria aperta, se il clima lo permette, in estate e in inverno sono a disposizione guide escursionistiche esperte che accompagnano i villeggianti alla scoperta del territorio. 

La Almencard plus  inclusa nella pensione consente l'uso gratuito di 9 cabinovie, di tutti i mezzi pubblici e l'ingresso gratuito a oltre 90 musei in tutto l'Alto Adige.


Le famiglie con bambini non devono preoccuparsi, mamme e papà possono tranquillamente rilassarsi perché al Tratterhof c'è 
un favoloso spazio indoor dedicato ai bambini con diversi giochi, fun-home, parete per arrammpicare, angolo Lego, chill lounge e pure la sauna tutta per loro...


Qui non si teme nemmeno la noia perché l'hotel prevede un vasto programma settimanale, sia in estate, che in inverno, con attività per ogni gusto o esigenza.
Insomma, al Tratterhof ci si sente a proprio agio, forse perché tutti coloro che vi lavorano sono sempre sorridenti e gentili.
Abbiamo proposto un fine settimana, ma, se si ha la possibilità di prolungare, una settimana intera è l'ideale per "ricaricare le pile" e tornare a casa riposati e soddisfatti. Anche perché il conto finale non è mai una sorpresa...

Info: www.tratterhof.com

Fabrizio Del Bimbo

Con il progetto europeo LIFE FRANCA si rafforza la prevenzione degli eventi alluvionali



I repentini cambiamenti del clima che determinano disastri ambientali sono oggi all'ordine del giorno e non si possono più ignorare.  È quindi sempre più necessario provvedere alla prevenzione.

Con questo scopo è stato concepito LIFE FRANCA un progetto europeo nato a luglio 2016 appunto per promuovere l’anticipazione e la comunicazione del rischio alluvionale nelle Alpi. Grazie al contributo LIFE, lo strumento finanziario dell’Unione Europea che supporta le azioni di conservazione della natura, di protezione dell’ambiente e di mitigazione del cambiamento climatico, il progetto, che si concluderà il 31 dicembre 2019, si  è posto  l'obiettivo di favorire la crescita di una cultura dell’anticipazione e prevenzione degli eventi alluvionali nelle Alpi, attraverso l’analisi e la modifica mirata dei comportamenti socioculturali collettivi, della percezione degli abitanti nei confronti dei rischi del proprio territorio. 
FRANCA è un acronimo inglese che significa Flood Risk ANticipation and Communication in the Alps.

Il  progetto è coordinato dal Prof. Roberto Poli, Cattedra UNESCO sui sistemi anticipanti e direttore del master in previsione sociale., ed altri partner sono l'Università degli Studi di Trento, quella di Padova, la Provincia Autonoma di Trento, le autorità di bacino nazionale del fiume Adige e il MUSE, Museo delle Scienze di Trento. 
Il rischio idrogeologico nelle Alpi è dovuto sia alle caratteristiche geomorfologiche, idrografiche e climatiche del territorio, sia al forte incremento delle aree urbanizzate, avvenuto spesso senza una corretta pianificazione territoriale. 

In particolare, il pericolo alluvionale rappresenta una minaccia reale per molte località del territorio trentino, caratterizzato da numerosi piccoli torrenti montani e da grandi corsi d'acqua di fondovalle. Gli eventi di piena nella Provincia di Trento sono infatti tutt'altro che rari: ben 26 tra i mesi di maggio e agosto 2017. Nonostante questo, la consapevolezza dei rischi nella popolazione è scarsa e la corretta comunicazione della gestione dei fenomeni di piena è sporadica.

L'efficacia della prevenzione e mitigazione dei rischi dipende dalla collaborazione di tutti i soggetti interessati.​
Per questo LIFE FRANCA promuove una cultura dell'anticipazione e prevenzione dei rischi del territorio in Trentino e nelle Alpi, pur sapendo che la sicurezza totale non può essere garantita.
E' necessario preparare la popolazione ad affrontare gli eventi alluvionali, attraverso un processo partecipato tra cittadini, tecnici e amministrazioni. Abitanti, agricoltori e quanti vivono in zone a rischio idrogeologico devono essere consapevoli delle conseguenze dei loro comportamenti nella vita quotidiana e in quella lavorativa.
LIFE FRANCA intende diventare un progetto pilota, i cui risultati potranno essere applicati sia ad altre regioni, sia ad altri rischi naturali connessi ai cambiamenti climatici. 

Nella consapevolezza che il rischio zero non può essere garantito, il progetto promuove una cultura del rischio alluvionale, per anticipare gli eventi calamitosi e migliorare la sicurezza del territorio e dei cittadini.   Il progetto coinvolge ogni categoria interessata: per esempio docenti e studenti, attraverso laboratori sperimentali e attività educative; residenti, con la produzione di scenari strategici di future alluvioni; tecnici, amministratori e giornalisti grazie a seminari specifici.  

Trilogis realizzerà un portale online sul rischio alluvionale, punto di riferimento per avere informazioni sulla situazione idrogeologica del territorio trentino, che sarà aggiornato dai servizi della Provincia Autonoma di Trento, ma tutti i cittadini potranno segnalare ogni anomalia notata sul territorio.  

Trento, Borgo Valsugana e la Val Rendena sono le tre località al centro del progetto, ,individuate in base alla pericolosità alluvionale, alla vulnerabilità del territorio e alle attività economiche prevalenti (industria, agricoltura, turismo).




In queste zone sono stati attuati interventi concreti di gestione e prevenzione del rischio alluvionale e idrogeologico in area montuosa, come ad esempio sul fiume Brenta che, nato dai laghi di Levico e Caldonazzo, attraversa il paese di Borgo Valsugana.  Sono in fase di realizzazione molti interventi come la predisposizione di un ponte per la posa di barriere antiesondazione e il rifacimento di un muro arginale

Sul Rio Gola a Ravina di Trento le opere tradizionali di regimazione delle acque consistono in canali o briglie, cioè opere di difesa trasversali ai torrenti per proteggere da esondazioni o colate detritiche.



Info: www.lifefranca.eu

Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 5 settembre 2018

A Coverciano la cerimonia del Premio Nereo Rocco 2018


Il 4 settembre si è svolta a Coverciano davanti ad un folto pubblico la cerimonia del Premio Nazionale Nereo Rocco, 38/a edizione, organizzato dalla U.S. Settignanese, presieduta da Maurizio Romei.



Numerosi i premi assegnati. Il più prestigioso è stato quello per lo sport ricevuto dal CT della Nazionale Roberto Mancini. Il premio per il giornalismo sportivo è andato a Federico Buffa, mentre quello per il personaggio emergente è stato assegnato a Cristiano Giuntoli, Ds del Napoli. Javier Zanetti ha ricevuto il premio per la carriera sportiva, Axel Belig il premio Città di Firenze 2018.Il premio speciale U.S. Settignanese è stato conquistato dalla squadra di pallavolo Savino Del Bene. I premi Diavolo d'argento sono andati a;  Emiliano Bigica, Chiara Romei, Simone Maccari, Luciano Casini ed Emiliano Betti. Il premio Nereo Rocco per l'arbitro "di sicura affidabilità" è stato assegnato ad Andrea Zoppi.

Fabrizio Del Bimbo

lunedì 3 settembre 2018

A Punta Marina (RA) una mostra di Antonio Sgarbossa

GALLERIA Arte & Vacanze “TERME BEACH RESORT”

Punta Marina, Ravenna





Fino al 30 settembre la mostra “Attimi di follia” dell’artista padovano Antonio Sgarbossa


Continuano senza interruzioni gli incontri d’arte alla Galleria d’arte interna al Terme Beach Resort di Punta Marina, curati dall’art director Andrea Petralia.

Da domani, sabato 1 settembre (inaugurazione alle 18) fino a domenica 30 settembre, è in programma “Attimi di follia”, una personale del pittore padovano Antonio Sgarbossa.
Nato nel 1945 a Fontaniva e formatosi prima a Bassano del Grappa e poi in Svizzera, Sgarbossa si afferma una volta rientrato in Italia, a partire dagli anni Ottanta. Opere dell’artista veneto sono oggi esposte in numerosi musei di arte contemporanea (Galleria Civica di Trieste, Museo Nazionale di Arte Ucraina di Lviv, Galleria Civica “Sciortino” di Monreale…) e in gallerie private di varie città d’Italia.

L’esposizione di Punta Marina segna un momento importante nella ricerca di Sgarbossa. Come scrive Filomena Volpe di RavennAntica, “Sgarbossa è un artista completo, che non improvvisa, sa cosa vuol dire fare arte. E le sue opere lo hanno sempre attestato, caratterizzate da disegni eseguiti alla perfezione. Ma qui, per la prima volta, a prevalere è l’elemento astratto. Un nuovo modo di fare pittura per l’artista veneto. Un tentativo, ben riuscito, che sa esprimersi in tanti linguaggi diversi, con innumerevoli stili che sorprende chi si approccia alle sue opere. Percorrendo lo spazio espositivo si incontrano venti opere e quasi non si direbbe che appartengano tutte allo stesso autore...
Sgarbossa sorprende e si conferma autore brillante, che sa mettersi alla prova, in modo sempre nuovo, meno esplicito ma ugualmente profondo. Così come avevano fatto le avanguardie del Novecento, anche qui l’autore lascia che sia l’osservatore ad interpretare le opere in base alle proprie conoscenze, al proprio vissuto, al proprio stato d’animo, alla propria sensibilità”.

La mostra resterà aperta tutti i giorni 24 ore su 24.

Fabrizio Del Bimbo

La guida kids Firenze nel mio cuore

  Firenze a portata dei bambini: il Gruppo Opera Laboratori regalerà 6.500 copie della nuova guida kids "Firenze nel mio cuore” agli al...