venerdì 30 luglio 2021

Sposarsi in Calabria, tra antichi conventi e paesaggi da sogno




La Calabria è una regione  ricca di bellezze storiche e naturali ed è ancora molto legata alle tradizioni : per questo  viene scelta sempre più spesso dalle coppie per celebrare il giorno più bello. L'unica difficoltà sta nello scegliere la location giusta nel panorama delle opportunità offerte sul territorio.

Nella provincia di Catanzaro sono numerose le strutture adatte ad  ospitare eventi, cerimonie e matrimoni, spesso collocate in luoghi storici e suggestivi . Ve ne suggeriamo due.

A Petrizzi nel cuore del catanzarese, si trova  il  Borgo del Convento che occupa i locali  dell’ex monastero agostiniano di Santa Maria della Pietà, fondato nel 1492 dal Beato Francesco da Zumpano. Fiorente e molto produttivo, il monastero fu abbandonato in seguito al disastroso terremoto del 1783. Nel 1814 venne acquistato dalla famiglia Corapi che lo rese un’azienda agricola fino al secondo dopoguerra, quando le campagne del sud si spopolarono e il convento fu di nuovo abbandonato. Nel 1985 la struttura, ridotta a ridere.  fu ereditata dagli attuali proprietari, architetti restauratori che hanno impiegato oltre trent’anni per farlo tornare al suo splendore originale. La giovane Luisa ora si occupa della struttura a tempo pieno, dopo aver trascorso anni all'estero.

Scopriamo la sua storia.
Il beato Francesco Marini da Zumpano non ritrovava fra gli Eremitani quel rigore che si era prefisso e decise di vivere come eremita nei boschi. Nel tempo in cui egli  visse, tra il 1455 e il 1519, ha dato nuovo vigore all’Ordine Agostiniano che in quel periodo aveva perso  l’originaria tendenza  all’eremitismo, passando prima al cenobio e poi all’imitazione del Francescanesimo. Per raggiungere la perfezione dello spirito si impose una dura disciplina per mortificare il corpo. Già da piccolo  si infliggeva continui digiuni,  dormendo poche ore sulla  nuda terra o su ruvido legno. In seguito spinse altri a seguire il suo esempio , riunendosi in cenobi . Alla fine del XV secolo Francesco  fondo'  la congregazione degli Zumpani che fu approvata dal priore generale Egidio da Viterbo nel 1509. Al nucleo originario, costituito dai conventi di Aprigliano, Soverato cioè quello di cui stiamo trattando.  Nocera, Francavilla e Bombile, sorti per iniziativa del fondatore e dei suoi compagni, si aggiunsero, tra il 1518 e la fine del secolo, altri 34 conventi. Nel 1650 la congregazione contava 42 conventi,.
“U Cummento”, così come è ricordato nella tradizione popolare, venne fondato nel 1510  appunto da Francesco nel territorio che all’epoca apparteneva a Soverato su invito di Goffredo Borgia principe di Squillace. Era un corpo unico che si sviluppava su quattro lati con chiostro centrale.  porticato con alti pilastri e archi a tutto sesto realizzati con legname e pietra locale. L’intero complesso dovette assumere l’aspetto di una vera fortezza con torri angolari, un luogo fortificato a protezione dalle incursioni nemiche, come testimoniano i documenti d’archivio che indicano anche il campanile, oggi tronco, come un punto di estrema difesa. All’interno del convento era custodita la statua della Madonna della Pietà del 1521 opera dello scultore siciliano Antonello Gagini. La statua, realizzata in marmo bianco di Carrara, raffigura la Deposizione con la Vergine che regge il corpo morto del Cristo e nel basamento San Michele Arcangelo, San Tommaso d’Aquino che calpesta Averroè e San Giovanni Battista.
Sul convento si ricordano tante leggende popolari come quella riguardante la statua della Pietà contesa tra gli abitanti di Soverato e Petrizzi. La scultura, dopo il terremoto del 1783,  è stata trasferita definitivamente a Soverato nella chiesa  di Maria Santissima Addolorata, dove si può ammirare tuttora.




Vediamo com'è oggi.
Dal chiostro si accede a due piccole cappelle, mentre all’esterno, a fianco del monastero, è la chiesa maggiore, ridotta a rudere dal sisma  La struttura, in stile gotico, è a croce latina con navata centrale e due cappelle laterali con volte a crociera. Si tratta di una chiesa consacrata e vi si possono quindi celebrare matrimoni.
Le continue incursioni, il terremoto, i saccheggi delle truppe napoleoniche  e infine la soppressione degli ordini religiosi dettata da Napoleone, segnarono il definitivo declino del convento.
L'intero complesso è stato finemente restaurato e l’area agricola circostante bonificata con la realizzazione di una struttura ricettiva  per soggiorni e banchetti e
un’azienda agricola. Recentemente è stata dichiarata bene d’interesse storico ed artistico dal Ministero dei beni culturali.

Il Borgo del Convento, con la sua eleganza senza tempo, è una cornice  perfetta e autentica per festeggiare le occasioni più importanti.
Per ulteriori informazioni:
www.borgodelconvento it








Un'altra proposta, meno storica, ma ugualmente suggestiva, è la Tenuta delle Grazie, che si trova in località Curinga, a pochi minuti dall'aeroporto di Lamezia Terme ,  dove natura, spazio ed eleganza si fondono in uno scenario unico ed irripetibile. Immersa negli antichi uliveti, la Tenuta delle Grazie offre un’atmosfera serena, ingentilita dai prati verdi e dalle vegetazione della zona. Il vecchio mulino, il casale in pietra e l’antico canale d’acqua, fanno tornare l’ospite al passato, quando la coltivazione delle olive e la loro elaborazione erano una ricorrenza attesa dalle famiglie e un evento importante.
Lo Chef Luca Abbruzzino, stellato Michelin e calabrese verace,  attraverso l’elaborazione dei suoi piatti, propone menù tipici della cucina locale rivisitati in chiave moderna, utilizzando solo ingredienti genuini dalle elevate proprietà nutrizionali. L’interno, caratterizzato dai toni caldi del legno e del cotto, contrasta con il minimalismo di una mise en place scelta accuratamente.  L'armonia nasce dal contrasto tra tradizione e modernità e Tenuta delle Grazie ne rappresenta una perfetta sintesi.

Per ulteriori informazioni:
www.tenutadellegrazie it
www.danielacortievent com

Ph. Melissa Fusari

Fabrizio Del Bimbo

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