Il ciliegiolo, ritenuto da molti una varietà di serie B, è un vitigno poliedrico dalle origine non certe. Secondo alcune leggende fu importato dalla Spagna attraverso i pellegrini di ritorno dal Santuario di Santiago de Compostela; recenti indagini genetiche invece lo indicano come uno dei progenitori del sangiovese. Presente nel territorio umbro dal 1800, dove finalmente sta ottenendo il giusto riconoscimento, si trova anche in Toscana, Liguria, Marche, Lazio ed Abruzzo.
Grazie all’Associazione dei Produttori di Ciliegiolo di Narni guidata e presieduta da Leonardo Bussoletti ed all’azione e all’impegno dei viticoltori di Narni che lo hanno reinterpretato, vinificandolo con orgoglio e convinzione in purezza, il ciliegiolo, da alcuni anni è protagonista di una riscoperta e valorizzazione legata indissolubilmente al suo territorio d’elezione, cioè quello di Narni.
L' “Associazione dei Produttori di Ciliegiolo di Narni “, nata nel 2014, è composta da realtà che producono ed etichettano Ciliegiolo di Narni in purezza e che hanno aderito a un disciplinare che certifica l’adozione di determinate norme di lavorazione, sia in vigna che in cantina, più rigorose rispetto al disciplinare IGT.
Lo stop delle attività economiche imposto dalla pandemia di Coronavirus ha messo in difficoltà le aziende produttrici di ciliegiolo di Narni. Ma ora è il momento di ripartire e cosa c'è di meglio di una giornata di degustazioni dei vini prodotti? Nei giorni scorsi l'azienda agricola Ruffo Marchese della Scaletta ha presentato ad un pubblico di esperti, insieme ai suoi vini, un totale di 45 etichette non soltanto di Ciliegiolo di Narni, ma anche di Merlot, Vermentino, Grechetto e Chardonnay.
Di Ruffo della Scaletta molto apprezzato il Colle Marco IGT Umbria Rosso 2019: un vino di buona struttura e spiccato carattere, ottenuto da una attenta selezione di uve Merlot
e Cabernet Franc.
Merita una menzione il Ciliegiolo di Narni IGT 2019.
(www ruffodellascaletta.it)
Tra i vini dell'azienda Leonardo Bussoletti è veramente ottimo il Colle Morelli IGT Umbria Bianco 2020 a base di Trebbiano Spoletino.
Al naso non smentisce il suo temperamento: è ricco di sentori di frutta gialla, di erbe aromatiche e frutta secca. Intensa anche la mineralità all'olfatto, che poi si ritrova al gusto esaltata dalla freschezza.
Tra i Ciliegiolo di Narni Bussoletti il migliore pare essere il Ramici 2018, dai profumi fruttati e dal sapore sapido e rotondo.
(www.leonardobussoleti.com)
Della Tenuta Sandonna ottengono un ottimo giudizio il Grechetto IGT Umbria 2020 e il Ciliegiolo di Narni IGT Bonadea 2018.
Della Tenuta Cavalier Mazzocchi 1919 risulta molto buono il Vermentino IGP Umbria Raggio 2019, dalle
note floreali di piccoli fiori gialli e agrumate, con sentore di erbe aromatiche, come salvia e rosmarino.
In bocca è fresco e chiude su una bella mineralità e persistenza.
Il Ciliegiolo di Narni IGT CentoAlbe 2019. presenta un bouquet fruttato di ciliegia e frutti scuri, con accenti di liquirizia che si ritrovano anche al palato; freschezza e tannino contenuto, finale piacevole ma
(www.tenutamazzocchi.it)
Fabrizio Del Bimbo
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