Designer, sviluppatori di software, programmatori, grafici, ma anche pazienti, neuroscienziati ed esperti di malattie rare insieme per ideare innovative soluzioni tecnologiche al servizio dei pazienti con malattie rare. E' l’obiettivo dell’Hackathon on Rare Disease, l’evento svoltosi il 29 settembre a Firenze all'interno del Forum della sostenibilità e delle opportunità nel settore della salute, promosso con il supporto non condizionato di Shire Italia e parte della Settimana europea delle biotecnologie, patrocinata in Italia da Assobiotec. Ospite d’eccezione dell’evento, di cui ha aperto i lavori, Richard Stallman, 'padre' del progetto Gnu e tra i principali esponenti del movimento del software libero, che è intervenuto sul tema 'Ingegneria geni-etica'.
Le necessità a cui l’Hackathon vuole rispondere riguardano tra le
altre la possibilità di ottenere una diagnosi in tempi brevi, per evitare complicazioni e ritardi nella terapia, e la costruzione di
una rete tra i pazienti con la stessa patologia, ma anche una migliore
aderenza alle terapie, in modo che i farmaci vengano assunti secondo il
piano terapeutico prescritto dal centro clinico. La richiesta ai gruppi
di lavoro è di elaborare un’idea progettuale che si concentri su uno o
più dei temi indicati. In generale i pazienti con malattie rare e le
loro famiglie hanno bisogno di aumentare la consapevolezza dei propri
diritti, in termini di esenzioni fiscali, accesso alle cure, accesso ai
farmaci, cure e trattamenti a domicilio, di conoscere i centri di
eccellenza nella gestione della patologia di interesse e infine di
migliorare la propria qualità di vita a 360 gradi.
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