La Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie rilancia la nuova Sanità attraverso formazione, tecnologia, interdisciplinarietà. Il 23 novembre è partito il 41° Congresso Nazionale. Simposi e laboratori in presenza da giovedì 28 a sabato 30 novembre alla Fortezza da Basso a Firenze.
“Serve un supporto delle cure territoriali, non solo per proteggere gli ospedali e i Pronto Soccorso, ma la popolazione stessa, sempre più anziana e con comorbidità. Non esiste un SSN pubblico ed efficiente senza cure primarie al passo coi tempi” sottolinea Alessandro Rossi, Presidente SIMG. La novità di quest’anno è la SIMG Academy: una palestra di ragionamento clinico con MMG a confronto con altri specialist.
La Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG) ha accolto oltre tremila medici di famiglia per il 41° Congresso Nazionale, che si è svolto in forma ibrida. L’evento ha preso il via sabato 23 novembre con sessioni virtuali, mentre dal 28 al 30 novembre i partecipanti si sono riuniti in presenza a Firenze, presso la Fortezza da Basso. Tutte le sessioni sono consultabili on demand fino al 31 marzo 2025. In un momento di ripensamento per il SSN – segnato da risorse limitate, un progressivo invecchiamento della popolazione e la necessità di riforme territoriali – la SIMG risponde con iniziative innovative. Tra queste, spiccano la SIMG Academy e il SIMG Lab Village, strumenti all’avanguardia per la formazione delle nuove generazioni di medici.
“La pandemia è ormai alle spalle, ma il SSN affronta nuove criticità, soprattutto per i Medici di Medicina Generale – sottolinea Alessandro Rossi, Presidente SIMG – Anche recentemente la Medicina Generale è stata sottoposta a critiche. La nostra risposta consiste nella condivisione di un’idea di una professione che può evolvere e stare al passo con i tempi, purché sia sostenuta dalle istituzioni e alla condizione che, come promesso proprio durante la pandemia, si dia un supporto alle cure territoriali, che servono non solo per proteggere gli ospedali e i Pronto Soccorso che sono in una situazione critica, ma la popolazione stessa, che è sempre più anziana e con molte comorbidità. In questa direzione realizziamo la formazione del Medico di Medicina Generale del domani. Non esiste un SSN pubblico ed efficiente senza cure primarie al passo coi tempi”.
“Il Congresso Nazionale della SIMG è un momento unico di ritrovo tra Medici di Medicina Generale che provengono da differenti realtà italiane – evidenzia Ignazio Grattagliano, Vicepresidente SIMG - È un momento di confronto tra esperienze diverse che contribuisce a creare un crogiuolo di idee e di iniziative di crescita professionale che partono dal dibattito di politica sanitaria per arrivare alla premiazione dei migliori elaborati della ricerca nel campo specifico delle cure primarie”.
ACADEMY E LAB: LA SIMG GUARDA AL FUTURO – Uno dei punti di forza del congresso SIMG, dove oltre il 70% degli iscritti ha meno di 40 anni, oltre alle numerose sessioni scientifiche, è la formazione sul campo, promossa attraverso le più moderne tecnologie, disponibili nei venti laboratori del SIMG Lab Village. Questi laboratori permettono ai clinici di acquisire nuove competenze pratiche con robot, manichini ad alta fedeltà, software procedurali, realtà aumentata e altri strumenti che ricreano situazioni, ambienti, patologie, interventi, simulandoli in scenari realistici per insegnare procedure diagnostiche e terapeutiche, ripetere processi e concetti medici, assumere decisioni da parte di un professionista. Pratiche comuni come la lettura di un elettrocardiogramma, l’uso dello spirometro, l’applicazione di un catetere vescicale, la palpazione di noduli mammari, l’ecografia, la terapia palliativa, la gestione del paziente anziano potranno essere sperimentate dai giovani medici. La novità di quest’anno è la SIMG Academy: una palestra di ragionamento clinico dove i MMG saranno a confronto con specialisti di varie società scientifiche. È un’occasione per affrontare alcune tematiche quotidiane della medicina generale, come la gestione della BPCO, il dolore infiammatorio, le infezioni delle vie urinarie, l’obesità e ciò che ruota intorno alle comorbidità cardio-metaboliche.
Sempre nell’ottica della formazione, nel Congresso SIMG si sono svolti gli esami conclusivi dei corsi di certificazione di Medico di Medicina Generale esperto in varie discipline, un titolo riconosciuto internazionalmente che permette a chi lo consegue di offrire consulenze cliniche ai colleghi sia nelle case di comunità che negli ospedali, partecipare a progetti di formazione, collaborare all’elaborazione dei PDTA e contribuire alla ricerca. Inoltre, le sessioni “SIMG discute di…” hanno permesso anche un confronto su temi di particolare rilevanza etica e sociale. Poi anche due premi alle ricerche scientifiche più originali pubblicate nel setting della Medicina Generale.
Il 41° Congresso SIMG si presenta dunque non solo come il più importante appuntamento della Medicina Generale del Paese, ma anche un punto di partenza per ridisegnare il futuro delle cure primarie in Italia. Perché il futuro del SSN passa dalla forza della Medicina Generale.
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