25 i partecipanti ammessi; 320 ore di insegnamento distribuite nel corso dell’anno
Sono Partner del Master: Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (Prato), Museo Marino Marini (Firenze),
Fondazione Palazzo Strozzi Firenze), Museo del Tessuto (Prato), Collezione Gori – Fattoria di Celle (Pistoia),
Associazione Arte Continua e Galleria Continua (San Gimignano), Peggy Guggenheim Collection (Venezia).
E’
il primo Master in Italia per la conservazione e la gestione delle
opere d’arte contemporanea e nasce, non a caso, a Firenze grazie alla
Fondazione Opificio (una
fondazione strumentale di Fondazione CR Firenze che fornisce il
sostegno finanziario) e il supporto specialistico dell’Opificio delle
Pietre Dure, prestigioso istituto noto in tutto il mondo, che mette a
disposizione le proprie conoscenze, esperienze e competenze
acquisite anche nel settore dell’arte contemporanea.
Il
Master è stato presentato questa mattina, giornata di inizio dei corsi
che termineranno il prossimo 28 dicembre, nella sede dell’Opificio, da
Duccio Maria Traina,
Presidente delle Fondazione Opificio, Marco Ciatti, Soprintendente
dell’Opificio delle Pietre Dure e Direttore del Master, Luigi Dei,
Rettore dell’Università degli studi di Firenze e Tommaso Sacchi,
Assessore alla Cultura del Comune di Firenze.
Il
Master è stato lanciato lo scorso ottobre ed ha ricevuto oltre 50
candidature dalle quali sono stati selezionati i 25 ammessi allo
specifico percorso formativo della
durata di un anno: 320 ore di insegnamento frontale, 200 ore di
cantieri didattici, 150 di stage e 150 di tesi finale distribuiti
nell’arco di 11 mesi. Sono previste lezioni frontali, seminari,
laboratori, incontri con artisti delle varie correnti artistiche
contemporanee, nonché visite a musei, gallerie e a importanti
istituzioni culturali pubbliche. Il Master è a pagamento, la frequenza è
obbligatoria e, a coloro che hanno ultimato il percorso, viene
rilasciato un attestato di partecipazione.
I
partecipanti saranno formati per riconoscere ed esaminare
approfonditamente i problemi delle opere d’arte contemporanea attraverso
studi tecnico-conservativi e strumenti
operativi e/o scientifici applicati all’arte contemporanea. Una
particolare attenzione sarà data alla catalogazione, alla costruzione e
alla gestione di archivi di opere d’arte contemporanea sia privati che
pubblici. Sono previsti, inoltre, cantieri didattici
e stage, grazie alla partnership con importanti interlocutori quali: il
Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (Prato), il Museo Marino
Marini (Firenze), la Fondazione Palazzo Strozzi Firenze), il Museo del
Tessuto (Prato), la Collezione Gori – Fattoria
di Celle (Pistoia), l’Associazione Arte Continua e Galleria Continua
(San Gimignano) ed il Peggy Guggenheim Collection (Venezia). Sono
previste, tra le varie docenze, quelle di Tom Learner (Getty
Conservation Institute, Los Angeles), Arturo Galansino (Direttore
Palazzo Strozzi, Firenze), Giorgio Bonsanti (già Soprintendente
dell’Opificio delle Pietre Dure e docente di teoria e storia del
restauro), Stefano Pezzato (Centro Pecci, Prato), Karole Vail (Direttore
Guggeneheim Collection, Venezia) e Alessandra Donati (Università
di Milano-Bicocca).
‘’Questo
importante progetto – ha dichiarato il Presidente della Fondazione
Opificio Duccio Maria Traina – nasce dalla formalizzazione di un accordo
tra la Fondazione
Opificio e l’Opificio delle Pietre Dure, un partenariato pubblico
privato assolutamente unico in questo settore. Esso prevede, da una
parte, l’impegno della Fondazione Opificio a sostenere l’Opificio delle
Pietre Dure nello svolgimento della sua attività caratteristica
e istituzionale di formazione, ricerca e restauro e, dall’altra, quello
dell’Opificio di mettere a disposizione il proprio patrimonio di
conoscenze ed esperienze note e apprezzate in tutto il mondo. Il Master
vuole rispondere alle nuove esigenze di un ambito
assai specialistico quale è l’arte contemporanea che richiede
competenze di altissimo livello ed estremamente profilate’’.
‘’L’Opificio delle Pietre Dure – ha sottolineato il Soprintendente Marco Ciatti – ha
da tempo esteso le proprie attività di conservazione alle opere d’arte
contemporanea, vista la grande necessità esistente e la particolare
complessità della materia. Infatti, grazie ad accordi con importanti
collezioni, abbiamo compiuto significativi restauri
su opere di autori come Pollock, Duchamp, Moore. Oggi, grazie
all’accordo con la Fondazione Opificio e con il suo supporto, l’Opificio
propone un nuovo Master in Conservazione e Gestione delle Opere d'Arte
Contemporanea aggiornato alle più recenti esperienze
del settore, forte anche della proficua esperienza di una precedente
edizione, pur diversa da questa, del 2011 – 2012’’.
‘’Siamo
particolarmente orgogliosi di questo progetto – ha evidenziato il
Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – per il quale
abbiamo investito risorse finanziare e professionali. Riteniamo
determinante non solo per Firenze, ma anche per il Paese sostenere una
delle più importanti istituzioni che fanno onore all’Italia in tutto il
mondo e che rendono la nostra città unica anche per
il suo patrimonio di competenze scientifiche nel settore del Cultural
Heritage. Abbiamo così consentito il proseguimento della preziosa
attività di ben 11 settori tradizionali dell’Opificio, che rischiavano
altrimenti la chiusura a causa del mancato turn over,
tra cui quelli dedicati ad arazzi, terrecotte e tessili, ma anche del
laboratorio scientifico e diagnostico e dello sviluppo di nuovi filoni
di ricerca e alta formazione come il restauro dell’ arte
contemporanea’’.
‘’Firenze – ha affermato il
rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei - con le sue istituzioni
culturali è sempre stata fin dal 1966 punto di riferimento mondiale nel
campo della conservazione, restauro e applicazione
delle metodologie scientifico-tecnologiche in questi ambiti. Il Master
in oggetto rappresenta l’ennesima dimostrazione dell’eccellenza del
nostro Opificio delle Pietre Dure e sono orgoglioso e riconoscente per
aver avuto l’onore di essere invitato a far parte
del comitato scientifico del corso”.
“Siamo
lieti – ha concluso l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – di questa
prima edizione nazionale
di un master che va a coprire un settore emergente e quanto mai attuale
nel mondo dell’arte. Siamo certi che la straordinaria professionalità
dell’Opificio, vero e proprio ‘ospedale’ per i beni culturali, e la sua
eccellenza internazionale saranno garanzia
di una qualità senza pari per i partecipanti a questo corso. Con
l’Opificio abbiamo recentemente collaborato proprio al restauro di
un’opera d’arte contemporanea, il Memoriale italiano di Auschwitz,
salvato dallo smantellamento ma in pessime condizioni di
conservazione, che abbiamo fortemente voluto a Firenze. Questo master è
quindi un gradito viatico al moltiplicarsi di occasioni come questa”.
La
Fondazione Opificio (FOP) è stata costituita da Fondazione CR Firenze
il 31 gennaio 2018 sulla base di un Protocollo d’intesa col Ministero
per i Beni
e le Attività Culturali e il Turismo (MIBACT) e l’ Opificio delle
Pietre Dure (OPD). L’obiettivo è valorizzare e sviluppare le attività e
il patrimonio di conoscenze maturate dall’ Opificio nell'ottica di
preservarne il capitale di competenze ed esperienze,
estendendole anche al settore dell'arte contemporanea. La missione
della FOP non è solo quella di sostenere con risorse finanziarie,
progettuali e tecniche l’OPD nell’attività di restauro e conservazione
dei beni culturali, nonché di ricerca e di formazione,
ma anche di favorire l’assegnazione a Firenze della sede del
Central-Hub dell'European Research Infrastructure for Heritage Science
(E-RIHS) quale punto di riferimento europeo nel settore del restauro di
opere d'arte. Il 14 giugno 2019 FOP e OPD hanno sottoscritto
un partenariato pubblico-privato che ha previsto, tra le altre attività
da svolgere in collaborazione, anche quella della formazione
specialistica. E’ su questa base che FOP e OPD hanno promosso e
organizzato questo Master che ha l’obiettivo di affrontare
temi e problematiche inerenti la conservazione e la gestione delle
opere d’arte contemporanea.
Fabrizio Del Bimbo
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