venerdì 14 novembre 2025

Moncalisse: il Trentodoc delle sorelle Walch diventa realtà sulle pendici del Monte Calisio

 



L’eleganza delle bollicine di montagna incontra la visione contemporanea del vino d’altura. Così, nasce 

Moncalisse, la nuova cantina interamente dedicata all’arte del Trentodoc frutto del sogno di Julia e Karoline Walch, eredi della storica famiglia altoatesina Elena Walch. Un progetto autonomo, radicato nel territorio trentino ma animato dallo stesso spirito pionieristico che da sempre contraddistingue la maison di Termeno. Siamo sulle pendici del Monte Calisio, a 600 metri s.l.m., tra le vette che guardano Trento da nord-est, le due sorelle hanno trovato il luogo in cui dare forma alla loro idea di eccellenza: un vigneto di 12 ettari, dove la varietà geologica del terreno, l’esposizione e il microclima fresco creano le condizioni ideali per la nascita di spumanti Metodo Classico di straordinaria identità.


“È un sogno divenuto realtà: quando nel 2016 abbiamo visto il terreno, è stato amore a prima vista. Abbiamo capito subito che era il luogo ideale per realizzare una delle espressioni più autentiche e raffinate del Trentodoc”, hanno raccontato Julia e Karoline Walch.


Tra le vigne di Seregnano la natura e la storia convivono: testimonianza ne sono le antiche Coppelle, incisioni rupestri risalenti all’età del Bronzo e del Ferro, simboli esoterici e sacri che le fondatrici interpretano come segno di un legame millenario tra tempo e terra.


“Questi segni millenari conferiscono al luogo una dimensione simbolica e culturale unica. Per noi rappresentano un messaggio forte, ovvero l’idea che questo fosse un territorio straordinario sin dall’antichità. Con Moncalisse vogliamo proseguire nel dialogo tra tempo e terra, reinterpretandolo in chiave contemporanea”, hanno spiegato le sorelle Walch.


Moncalisse nasce come progetto indipendente rispetto al marchio Elena Walch, con una propria filosofia centrata sul terroir e sulla sostenibilità. La futura cantina ipogea, attualmente in costruzione, è scavata nella roccia e concepita per lavorare per gravità, riducendo al minimo l’impatto energetico. Il complesso, firmato dall’architetto David Stuflesser insieme a Nadia Moroder, sarà autosufficiente grazie a impianti fotovoltaici e racchiuderà un linguaggio architettonico che unisce tradizione e modernità.


L’edificio, in calcestruzzo rosa con inserti di porfido bocciardato, si inserisce nel paesaggio come un organismo naturale. Le sue forme rotonde e fluide evocano le Coppelle preistoriche e le “perle bianche” delle bollicine, in un dialogo continuo tra passato e futuro.

Anche il logo di Moncalisse riprende la pianta circolare dell’edificio e rappresenta la lettera M intrecciata, evocando l’unione tra le due sorelle e l’equilibrio tra radici e visione.

L’apertura ufficiale della cantina con bistrot e sala degustazione è prevista per la primavera 2026, quando Moncalisse diventerà anche uno spazio di hospitality esperienziale, immerso nel vigneto e aperto agli appassionati delle bollicine di montagna.

In Moncalisse la sostenibilità non è un concetto astratto, ma un impegno reale. Tutte le pratiche agricole sono volte a preservare la biodiversità: dall’uso di compost organici all’inerbimento alternato dei filari, fino alla conservazione dei muretti a secco e delle siepi naturali. Le leguminose migliorano la fertilità del suolo, mentre le stazioni meteorologiche e l’irrigazione a goccia consentono un uso efficiente dell’acqua.

L’obiettivo è quello di restituire equilibrio e vita al vigneto, creando un ecosistema in armonia con l’ambiente. È da questa filosofia che nasce l’inconfondibile mineralità dei vini Moncalisse, simbolo tangibile del legame tra viticoltura di montagna e rispetto della terra.

Il Monte Calisio rappresenta un mosaico geologico di rara complessità. Su suoli composti da filladi, calcari e porfidi arricchiti da quarzi, le viti di Chardonnay e Pinot Nero trovano un equilibrio perfetto tra mineralità e freschezza. Il microclima è definito da forti escursioni termiche e da brezze costanti che mantengono integro il frutto e ne preservano il corredo aromatico.

Per la vinificazione, la cura è assoluta: vendemmie manuali, fermentazioni in acciaio e in barrique di rovere francese, lunghi affinamenti sui lieviti e dosaggi minimi. La filosofia è quella del tempo e della precisione, per creare solo Riserve di autentica profondità, capaci di coniugare tensione e armonia.

L' enologo di Moncalisse è Stefano Bolognani, interprete sensibile del territorio trentino, che porta nella nuova cantina la sua dedizione, lavorando per creare spumanti che uniscano intensa mineralità, freschezza e definizione del frutto.

Al suo fianco, come  consulente, Odilon de Varine, celebre enologo dello Champagne, che ha trovato in Moncalisse una nuova frontiera per la tradizione del Metodo Classico italiano, contribuendo a interpretare la visione delle sorelle Walch.


Moncalisse Millesimato 2019 Trentodoc Extra Brut Riserva di 100% Chardonnay, è  un vino vibrante e teso, con aromi di biancospino, mela verde e pesca, una spiccata mineralità e una notevole persistenza. Affina per 56 mesi sui lieviti ed è pronto per essere servito, ma ha anche un grande potenziale di evoluzione in bottiglia. 

Profumi: Biancospino, mela verde, pesca chiara, erbe alpine, nocciola, agrumi

Gusto: Teso, pulito, minerale, salino, con perlage cremoso e un finale lungo e agrumato


https://www.moncalisse.com


Fabrizio Del Bimbo 

domenica 9 novembre 2025

L’Americano di Chioggia si racconta in una biografia


No su grando ma su grasso”, la vita di Luciano Boscolo Cucco diventa un libro scritto a più mani





Una vita trascorsa sui “burchi”, le grosse imbarcazioni da carico fluviale e lagunare lunghe circa una trentina di metri. Lo racconta in un libro, scritto a più mani, intitolato “No su grando ma su grasso” - biografia semiseria autorizzata (edito da Il Leggio, Chioggia 2022) Luciano Boscolo Cucco, alla guida con i suoi soci de “La Dragaggi”, un orgoglio della tecnologia italiana nel ripascimento delle spiagge. Ora la Dragaggi è giunta al passaggio dalla quarta generazione - quella di Luciano - alla quinta. 


L’attività era iniziata con un burchio già nel 1870 per il trasporto di materiali vari per poi dedicarsi prevalentemente all’attività di sabbionanti, ma via via ampliando la flotta con interventi in tutto il territorio nazionale e all’estero. “Meglio un buon marinaio che un pessimo geometra”. Classe 1951, Luciano Boscolo Cucco ha imparato presto a dover affrontare l’imprevedibilità degli eventi, tra cui anche la prematura perdita del padre, ma con la tenacia che lo contraddistingue ha contribuito a far diventare La Dragaggi una eccellenza italiana nel mondo grazie all’innovazione tecnologia sostenuta dall’esperienza operativa. Luciano Boscolo accompagna il suo impegno imprenditoriale ad una grande attenzione per la cultura del mare e per la città di Chioggia che ha fatto conoscere in molteplici iniziative anche oltre oceano promuovendo il recupero del bragozzo “Teresina” di Bellaria che poi è sfilato per le vie di New York alle celebrazioni del Columbus Day nel 2006, ma anche due anni dopo facendo giungere da Burano nella stessa New York le reliquie di Santa Barbara nella ricorrenza della tragica vicenda dell’11 settembre. Nell’intervista presente nel libro curata da Vincenzo Marra - uno dei fondatori di Ilica, Italian Langage Intercultural Alliance che si prefigge lo scopo di diffondere la lingua italiana negli Usa - si ricorda anche il viaggio di 15 quintali di pescato fresco che partito da Chioggia dopo 16 ore è stato consumato a New York facendo degustare agli americani anche le marmellate Rigoni e il formaggio del caseificio Pennar di Asiago, ma anche quello a Saint Tropez dove fa giungere un bragozzo, una gondola ed anche il gruppo folk “I Gati de Venessia. Un legame particolare lega Luciano Boscolo all’Associazione Mariegola delle Romagne e alla città di Cervia con la promozione dal 2001 della “Rotta del Sale”con le barche tradizionali con le vele al terzo che ripercorrono l’antico tragitto Cervia-Chioggia-Venezia. E un altro importante coinvolgimento è quello con l’associazione culturale “Ignazio Silone” di Chioggia. L’anno scorso a Luciano Boscolo Cucco è stata conferita la “Cittadinanza benemerita” per la sua attività di ‘ambasciatore’ della sua città. L’imprenditore, definito “l’Americano di Chioggia”, già nel 2009 era stata premiato da Ilica quale “Uomo dell’Anno” e ancor prima nel 2003 era divenuto “Cavaliere di San Marco”. Ma questi sono solo alcuni dei riconoscimenti ricevuti. Luciano Boscolo Cucco ha ancora tanti ‘sogni’ nel cassetto che conta di portare a compimento grazie anche ai molti amici che gli sono vicini. “Ed io, con l’aiuto di Dio e della mia famiglia, - aggiunge il fondatore de La Dragaggi - ho trovato più persone disposte a sostenere i miei sogni di quanti avrei potuto sperare”. 

La biografia dell’imprenditore chioggiotto è stata presentata in varie occasioni. in Italia 


Fabrizio Del Bimbo 
Nicoletta Curradi 

sabato 1 novembre 2025

La rivoluzione golosa di Heinz: il cetriolino superstar

 




Dalle sue radici millenarie alle cronache virali del web, il cetriolino ha percorso un lungo viaggio: da contorno a protagonista, da ortaggio a icona culturale. Oggi, grazie a Heinz, diventa per la prima volta l’ingrediente principale di una salsa. In occasione del National Pickle Day, il 14 novembre, ecco una serie di storie – vere – che raccontano l’ascesa del cetriolino nei cuori (e nei panini) di tutto il mondo.


 C’era una volta… il cetriolino. Dalle antiche corti egizie ai trend di TikTok, dalle tavole romane alle missioni spaziali della NASA: questo ortaggio ha attraversato i secoli trasformandosi da semplice ingrediente a vera icona pop. Amato, discusso, celebrato in culture diverse, oggi continua a stupire con aneddoti e curiosità. In occasione del National Pickle Day (14 novembre), Heinz ha deciso di ripercorrere questo viaggio, andando a indagare tra le origini e le notizie più insolite che hanno reso il cetriolino un protagonista inatteso della cultura gastronomica e non solo. 


Heinz scrive un nuovo capitolo della storia del cetriolino proponendo la prima salsa al mondo che ha trasformato questo ortaggio da semplice accompagnamento a protagonista di una salsa: Ketchup Pickle. Un’unione inedita: il gusto vellutato e intenso del ketchup Heinz incontra la freschezza acidula dei pickles, creando una rivoluzione golosa, audace e irresistibile. 


 Qesto nuovo prodotto combina la tradizionale ricchezza del ketchup Heinz con la vivacità dei cetriolini sottaceto, offrendo una variante fresca e gustosa che promette di trasformare qualsiasi piatto in un'esperienza culinaria memorabile.


Il Ketchup Pickle si presenta come una risposta innovativa di Heinz alle tendenze gastronomiche attuali che vedono i cetriolini guadagnare sempre più popolarità a livello globale. I cetriolini sono diventati un vero e proprio fenomeno culturale, estendendo il loro impatto dal mondo del food a quello dello sport, come dimostra il tennista Jannik Sinner che li ha utilizzati per reidratarsi durante gli Australian Open del 2025.


Heinz, con la sua storica expertise nel settore dei condimenti, ha sapientemente colto quest'onda, integrando l'amatissimo sapore dei cetriolini nel suo celebre ketchup. Il risultato è un condimento che non solo arricchisce con un tocco originale hamburger e hot dog, ma che risponde anche alla crescente domanda di prodotti alimentari senza coloranti, aromi artificiali o conservanti.


Inoltre, Heinz non solo segue le tendenze, ma le anticipa, proponendo soluzioni innovative che facilitano la vita in cucina. Il Ketchup Pickle elimina la necessità di preparare i cetriolini per i piatti, offrendo una soluzione pronta all'uso che mantiene inalterata la qualità e il gusto, in linea con la promessa del brand di garantire prodotti di alta qualità.


Heinz conferma il suo impegno nell'innovazione di prodotto, puntando a consolidare ulteriormente la sua posizione nel mercato italiano e internazionale. Questa novità non è solo un condimento, ma un elemento distintivo che arricchisce la gamma Heinz, offrendo agli amanti del food un nuovo modo di gustare e apprezzare i sapori tradizionali in chiave moderna e raffinata.

Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 30 ottobre 2025

TALENTI. Storie di imprese straordinarie all:Hotel Bernini Palace di Firenze il 3 novembre 2025

 





All’Hotel Bernini Palace la quarta e ultima tappa del nuovo format firmato Gruppo Duetorrihotels che celebra l’eccellenza imprenditoriale


Ci sono storie che meritano di essere raccontate. Storie di persone che, con coraggio, passione e determinazione, hanno trasformato un’idea in un’impresa di valore o dato il proprio contributo ad aggiungere valore. TALENTI. Storie di Imprese Straordinarie, nuovo progetto del Gruppo Duetorrihotels, a Firenze renderà omaggio a tre imprenditori che, con il loro lavoro, contribuiscono in modo significativo allo sviluppo economico e sociale della città e alla valorizzazione del made in Italy nel mondo. 



 C’è chi ha portato nel mondo secoli di storia vinicola, custodendo con visione contemporanea il valore della tradizione; chi continua a trasformare un sogno di famiglia in un simbolo dell’eccellenza dolciaria italiana; e chi, partendo da un’officina fiorentina, ha saputo trasformare delle cucine realizzate artigianalmente, in icone del design e del lusso. 



Saranno Alessia Antinori, Lorenzo Bagnoli e Carmelo Gullo i protagonisti della tappa fiorentina di TALENTI. Storie di imprese straordinarie, il nuovo progetto culturale e relazionale del Gruppo Duetorrihotels - di cui il Bernini fa parte - che, accendendo i riflettori sulle eccellenze del Made in Italy, vuole creare delle "positive contaminazioni".  


TALENTI è un format nato con il supporto di BPER Banca e Bottega SpA a cura di SEC & Partners, del Gruppo SEC Newgate. 


Partecipare all’evento TALENTI – in programma il prossimo 3 novembre, ore 18:00 in Sala Parlamento - sarà infatti l'occasione per ascoltare la voce di chi ha saputo trasformare un’idea in un’impresa, un’intuizione in un progetto vincente. 


Il format prevede degli “short speech” che permetteranno ai protagonisti della prima edizione di Talenti, di portare il proprio personale punto di vista sulla leadership. Cuore dell’iniziativa sono dunque i volti, ma soprattutto le idee di questi Talenti attraverso momenti molto emozionali, a partire da una parola-chiave che ciascuno sceglierà. 


Ogni imprenditore potrà così condividere, con il pubblico presente, scintille di creatività e progettualità e storie di vita imprenditoriale che possano accendere l’immaginazione e la fantasia, creando “positive contaminazioni”. .

I protagonisti dell’edizione 2025: 


Alessia Antinori, Vicepresidente dal 2016 di Marchesi Antinori. Entrata in azienda dopo aver conseguito la laurea in Viticoltura ed Enologia, Alessia ha seguito la nascita di Tenuta Montenisa in Franciacorta e i primi vini spumante, oltre ad aver diretto lo sviluppo strategico dell’azienda di famiglia nei mercati emergenti come il Medio Oriente e il Sud-Est asiatico; 


Lorenzo Bagnoli, Vicepresidente di Sammontana Società Benefit, membro di terza generazione di una famiglia che da oltre 80 anni è leader in Italia nella produzione e vendita di gelati e prodotti surgelati dolci. Un’azienda storica in cui Lorenzo ha portato la sua personale visione che integra una forte impronta internazionale con un impegno verso modelli imprenditoriali sostenibili e rigenerativi; 


Carmelo Gullo, Fondatore di Officine Gullo, che con la sua passione e visione illuminata realizza - esclusivamente con metalli nobili come ottone, rame e acciaio - cucine di lusso, macchine di cottura professionali e accessori per la cucina, che sono espressione di grande cultura artigiana e, al tempo stesso, di innovazione tecnologica. 


"Siamo felici e orgogliosi di celebrare questi tre straordinari esempi di capacità, ingegno e professionalità - spiega il Direttore del Bernini David Foschi - Il nostro intento è dare voce a chi, con il proprio lavoro quotidiano, costruisce valore dando un contributo così importante alla notorietà di Firenze e dell’Italia nel mondo”. 


Main partner: BPER Banca 

 

BPER Banca rinnova il suo impegno per la cultura come motore di crescita sociale ed economica, assumendo il ruolo di Main Sponsor di questa prestigiosa rassegna. La partnership si basa su valori fondamentali come passione, dedizione e integrità, principi cardine delle strategie della banca. BPER crede fermamente che il cambiamento sia guidato da una visione chiara e un impegno costante. 

La partecipazione al progetto TALENTI testimonia dunque il profondo impegno della Banca verso la crescita culturale, sociale ed economica del nostro Paese. Attraverso questa collaborazione, BPER non solo celebra i talenti ma contribuisce anche a promuovere una società più inclusiva e dinamica. 


Sparkling partner: Bottega SpA 


Le bollicine di Bottega SpA, cantina e distilleria di Bibano di Godega (TV), saranno protagoniste del cocktail che avrà luogo al termine dell’incontro. L’aperitivo - durante il quale sarà servito un Prosecco Doc caratterizzato dalla bottiglia con livrea dorata, uno dei prodotti più iconici di Bottega - sarà un’ulteriore occasione per rafforzare, dopo gli speech, le occasioni di networking e far vivere agli ospiti e al pubblico la magia dell’Esperienza Duetorrihotels.    


Art Partner: Simona Ragazzi 


A rendere ancora più speciale questo evento sarà l’opera “Victoria” creata in esclusiva per TALENTI dall’artista contemporanea Simona Ragazzi, che ha interpretato il concetto di talento come forza creativa e propulsiva. Le sue sculture verranno consegnate a tutti i TALENTI 2025 quale simbolo di ispirazione e bellezza. 


Fabrizio Del Bimbo 


giovedì 23 ottobre 2025

Il sesto ristorante de La Piadineria a Firenze. Apertura alla Manifattura Tabacchi


La Piadineria, la più grande catena italiana della ristorazione fast casual, rafforza la propria presenza a Firenze con l’apertura di un nuovo ristorante in Via Tartini 13, c/o aparto Florence Manifattura, nel cuore del progetto di rigenerazione urbana di Manifattura Tabacchi.


“Siamo molto felici di arrivare in un luogo così simbolico per la città di Firenze, al centro di un’importante operazione di rigenerazione urbana. Manifattura Tabacchi è molto più di una location: è un ecosistema creativo dove arte, formazione, imprenditoria e nuove forme di socialità convivono in armonia. Farne parte significa contribuire a costruire una visione contemporanea della città, aperta all’innovazione e alla condivisione”, commentano dall’azienda.


Con questa nuova apertura, i punti vendita attivi in città salgono a 6, mentre diventano 31 in tutta la Toscana, a testimonianza di un investimento costante sul territorio. Solo nella regione, sono oltre 180 le risorse impiegate nei 30 ristoranti già operativi, molte delle quali provenienti da percorsi di selezione e formazione locali.


L’inaugurazione in Manifattura Tabacchi arriva a poco più di due mesi dall’ultima apertura nel centro storico di Firenze, in Via dei Brunelleschi 11, dove sono state servite fino a ora oltre 10.000 piadine, segno di una risposta molto positiva da parte del pubblico cittadino e dei tanti visitatori della zona.


“Manifattura Tabacchi rappresenta oggi uno dei più interessanti esempi di riqualificazione urbana in Italia: un luogo dove il passato industriale si trasforma in futuro creativo. Siamo orgogliosi di contribuire alla sua offerta gastronomica, inserendoci in un contesto vivace e in continua evoluzione, dove ogni giorno nascono progetti, incontri e nuove connessioni”, aggiungono da La Piadineria.


Lo stile informale, la rapidità del servizio e la possibilità di personalizzare ogni piadina hanno reso La Piadineria un punto di riferimento per chi cerca una pausa pranzo veloce ma appagante, o una cena informale. In media, oltre 18.000 piadine vengono servite ogni mese nei locali di Firenze, dove tra le più amate figurano La Leggenda (crudo, squacquerone, rucola), Il Papripollo (pollo, mozzarella, paprika dolce, salsa yogurt, cipolla croccante) e L’Emilia (crudo, mozzarella, lattuga, pomodoro).


L’offerta gastronomica è completata da piadine componibili, oltre 30 ricette fisse e da limited edition stagionali, come La Dorata, attualmente in menu, con frittata da uova da allevamento a terra, Montasio DOP, lattuga e maionese, personalizzabile con zucchine grigliate, patate arrosto, cipolla rossa caramellata o bacon.


L’offerta è completata da patatine fritte, insalate accompagnate da spicchi di piadina, e l’Enjoy Menu per i più piccoli, con piadina dolce o salata, bibita e gadget a sorpresa.


Il nuovo locale sarà aperto tutti i giorni dalle 11:00 alle 22:00 e dotato di menu digitali e chioschi self-service, per un’esperienza ancora più fluida e autonoma. L’ordinazione è disponibile anche tramite App ufficiale, senza costi aggiuntivi.


Anche in questa nuova apertura, La Piadineria punta a valorizzare le risorse del territorio, con uno staff iniziale composto da circa 9 persone. L’azienda è costantemente alla ricerca di nuovi talenti: le posizioni aperte sono consultabili  nella sezione “Careers” del sito ufficiale.




Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 16 ottobre 2025

Novità in casa Costadoro: nasce la nuova linea retail di caffè 100 % Arabica per moka e filtro

 


L’azienda torinese inaugura un percorso di rinnovamento strategico nel canale retail, compiendo il primo passo con il lancio di una nuova linea di caffè 100% Arabica pensata per l’uso domestico.


Costadoro, storica torrefazione torinese fondata nel 1890 e punto di riferimento nella produzione di caffè di alta gamma, ufficializza il lancio della sua nuova linea retail di caffè macinato per moka e filtro, pensata per il consumo domestico e dedicata a tutti gli amanti del caffè.



La nuova gamma, disponibile sul mercato con tre pregiate referenze 100% Arabica, nasce per valorizzare ogni estrazione e offrire un’esperienza sensoriale completa, nel segno della qualità, del rispetto della filiera produttiva, di una maggiore sostenibilità e del piacere quotidiano.



Questo lancio rappresenta solo il primo passo di un più ampio progetto di riorganizzazione della linea prodotti, che includerà anche il restyling dei packaging e la ridefinizione dei nomi delle referenze, con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento premium del brand all’interno del canale retail. Un’evoluzione coerente con i valori che da sempre contraddistinguono Costadoro.


 


“La linea appena messa a punto rappresenta per noi un passo fondamentale nel portare direttamente ai consumatori prodotti etici e di altissima qualità, frutto di una selezione attenta e di un impegno concreto verso la sostenibilità” afferma Giulio Trombetta, Amministratore Delegato e Presidente di Costadoro. “Offrire un caffè capace di andare incontro alle necessità di tutti e di valorizzare ogni momento della giornata è la chiave per costruire un rapporto autentico e duraturo con chi sceglie il nostro brand.”



Le tre referenze della nuova linea:


Brasile - Caffè macinato per moka e filtro Monorigine Brasile


Un caffè dal profilo dolce ed equilibrato, arricchito da delicate note floreali, fruttate e sentori di miele. Proveniente da un’unica origine in Brasile, questa miscela è lavorata con una tostatura attenta e una macinatura calibrata per moka e filtro, ideale per esaltare al meglio ogni estrazione. Perfetta per chi cerca l’autenticità di un caffè monorigine anche a casa.


RespecTo Bio - Caffè macinato per moka e filtro biologico


Una miscela più sostenibile, certificata Fairtrade e biologica, che combina qualità superiore e responsabilità sociale. Il profilo aromatico è intenso e avvolgente, con note di cioccolato, biscotto e una piacevole acidità di frutti rossi. Pluripremiata a livello internazionale, Costadoro RespecTo ha ricevuto tre medaglie d’oro all’International Coffee Tasting (2019, 2021, 2022) e il massimo punteggio nella Guida dei caffè delle torrefazioni d’Italia 2022, confermando l’eccellenza della miscela. Una proposta che rappresenta appieno i valori di una maggiore sostenibilità ambientale e rispetto delle persone.


Decaff - Caffè macinato


Una miscela decaffeinata di altissima qualità, pensata per chi non vuole rinunciare al piacere di un buon caffè. Aromatica, equilibrata e adatta a ogni momento della giornata, mantiene intatto il profilo gustativo caratteristico del caffè Costadoro. La tostatura e la macinatura specifica per moka e per la preparazione filtro la rendono perfetta per un utilizzo domestico.



Disponibile nei migliori punti vendita e online, la novità firmata Costadoro è caratterizzata da un packaging elegante e funzionale, progettato per garantire la massima freschezza del prodotto.


 

In definitiva, la nuova linea retail rappresenta un passo concreto verso un’esperienza più accessibile, consapevole e autentica, dedicata a tutti coloro che amano il caffè.


 About Costadoro


Caffè Costadoro, Azienda produttrice di caffè di Alta Gamma dal 1890, è presente in oltre 40 Paesi ed è diventata ambasciatrice dell'espresso italiano nel mondo mantenendo sempre saldo il legame con le sue radici torinesi. Dopo i risultati ottenuti nel tempo in tema di sostenibilità e responsabilità sociale, Costadoro ha ottenuto la Certificazione B Corporation. Quest'ultima viene assegnata alle società che si impegnano a osservare alti standard di performance sociale e ambientale, di trasparenza e responsabilità e che operano nel rispetto di tutti gli stakeholder coinvolti nel sistema: dai fornitori ai clienti, passando per i collaboratori, con particolare attenzione alle generazioni future.


www.costadoro.it

Fabrizio Del Bimbo 


mercoledì 15 ottobre 2025

La XIII edizione del Premio Internazionale Semplicemente Donna

 



Tre giornate di incontri, emozioni e impegno civile: Castiglion Fiorentino torna capitale del coraggio femminile


Tre giornate di incontri, testimonianze e dialogo con le scuole per la XIII edizione del Premio Internazionale “Semplicemente Donna – Harmony Award”, che torna a Castiglion Fiorentino dal 20 al 22 novembre per celebrare coraggio, parità e impegno civile.


 Si è svolta nei giorni scorsi la riunione del Comitato organizzatore del Premio Internazionale “Semplicemente Donna – Harmony Award”, che quest’anno giunge alla XIII edizione. La macchina organizzativa è ormai in pieno movimento e tutto è pronto per un programma che si svilupperà su tre giornate, da giovedì 20 a sabato 22 novembre 2025, con un ricco calendario di incontri, testimonianze e momenti di approfondimento dedicati ai temi della violenza di genere, dell’empowerment femminile e del valore della dignità umana.


La cerimonia di premiazione è fissata per la sera di venerdì 21 novembre al Teatro comunale “Mario Spina” di Castiglion Fiorentino, la cerimonia di consegna dei riconoscimenti alle protagoniste di questa nuova edizione, i cui nomi saranno ufficializzati a breve nel corso di un incontro stampa.


La mattinata di venerdì 21 novembre e quella del giorno successivo, sabato 22 novembre, saranno invece dedicati agli incontri nelle scuole della provincia, durante i quali le premiate e i premiati dialogheranno con centinaia di studenti. Saranno oltre venti gli istituti scolastici del territorio coinvolti, di ogni ordine e grado, in un percorso di educazione civica e sensibilizzazione che culminerà con il concorso “Giù le mani, il diritto di contare”, volto alla realizzazione di elaborati e progetti che esprimano il punto di vista delle nuove generazioni sul tema del rispetto e della parità di genere. In palio, borse di studio che verranno assegnate nella primavera 2026.


Anche quest’anno Menchetti si conferma presenting sponsor del Premio, con la vicinanza del Comune di Castiglion Fiorentino, che rinnova il proprio sostegno convinto a un’iniziativa diventata un punto di riferimento nazionale per l’impegno culturale e sociale.


«Il Premio Semplicemente Donna – ha dichiarato l’assessora al sociale del Comune di Castiglion Fiorentino – è un appuntamento che valorizza le storie di donne e uomini straordinari, ma anche un progetto educativo rivolto ai giovani. Il rapporto con le scuole è un segno concreto di come questa iniziativa riesca a trasformare la riflessione sulla violenza e la parità in un percorso di crescita e consapevolezza collettiva. Ringrazio gli organizzatori per la qualità del lavoro e per la passione con cui portano avanti, anno dopo anno, un messaggio di grande valore umano e civile.»


Dal canto suo, Chiara Fatai, co-ideatrice e organizzatrice insieme ad Angelo Morelli, ha sottolineato l’importanza del legame con il territorio e con i giovani:


«Ogni edizione rappresenta una sfida e una nuova opportunità per costruire ponti di dialogo. Il coinvolgimento delle scuole e degli studenti è ciò che dà senso al Premio: ascoltare le storie di chi ha trovato la forza di rinascere o di lottare per i diritti degli altri lascia un’impronta profonda. La tredicesima edizione sarà all’altezza della sua storia, ma anche proiettata verso il futuro, con un messaggio di speranza e responsabilità condivisa.»


Nato con l’obiettivo di dare voce alle donne che con coraggio e determinazione hanno saputo trasformare il dolore in riscatto, il Premio “Semplicemente Donna – Harmony Award” continua a crescere di anno in anno, consolidando il suo ruolo di evento simbolo contro la violenza e le discriminazioni di genere.


Un progetto che unisce istituzioni, scuole, imprese e cittadini in un patto di comunità che mette al centro la forza delle storie, la bellezza della solidarietà e la necessità di educare al rispetto.




Premio Internazionale “Semplicemente Donna – Harmony Award”

XIII Edizione – Castiglion Fiorentino, 20-22 novembre 2025


Serata di gala e cerimonia di premiazione: venerdì 21 novembre, ore 21.00 - Teatro Comunale “Mario Spina”

Concorso studenti “Giù le mani, il diritto di contare” – venti istituti della provincia di Arezzo coinvolti

Presenting sponsor: Menchetti

Con il patrocinio e il sostegno del Comune di Castiglion Fiorentino

Fabrizio Del Bimbo 

martedì 14 ottobre 2025

La Sagra del Fungo Porcino all'U.S. Affrico

 




In occasione della nuova edizione di Rionalissima nel quartiere di Campo di Marte (viale Paoli e viale Fanti - zona Stadio), domenica 19 ottobre 2025 il Ristorante dell'U.S. Affrico ospita la Sagra del Fungo Porcino.

Il Bar - Ristorante - Pizzeria Affrico è situato all’interno dei confini Affrico, ma è aperto a tutti coloro che desiderano gustarsi un menu sempre aggiornato, Qui si trasmette l’amore per il cibo e la buona tavola a tutti i clienti.

Il locale, aperto a colazione – pranzo – aperitivo – cena, è stato recentemente rinnovato in due moderne sale dove è possibile gustare tutte le specialità. Nei mesi più caldi c’è la possibilità di pranzare all'aperto 

L'orario previsto per la Sagra è dalle ore 12 alle ore 15. 

Il menù a base di funghi porcini comprende primi, secondi e dolci.

 L'evento si svolge nella sede storica dell'U.S. Affrico in viale Manfredo Fanti 20 a Firenze.

 

Un'occasione da non perdere per trascorrere una domenica di shopping e di gusto.


Fabrizio Del Bimbo 
   

mercoledì 8 ottobre 2025

Evento brasiliano al RARI Bistrò il 12 ottobre prossimo





 Prosegue la collaborazione tra Itaiata di Sà e Costanza Landi RamARI Bistrò  co n due eventi domenicali all'insegna di bella musica brasiliana con cena a tema.


Domenica 12 ottobre 2025 dalle 19.30 insieme a  Itaiata ci sarà la splendida voce di Grazzy Souza per dare vita alla RODA DE SAMBA cioè Samba in cerchio, DO MALANDRO.

Per chi lo desidera spettacolo e cena con menù brasiliano + drink 25€

Ingresso sala eventi con drink 10 €

Al Bistrò si cena alla carta

Info e prenotazioni:

RARI Bistrò 

Lungarno Ferrucci 24 Firenze

Tel  393 9307662


. Fabrizio Del Bimbo 


giovedì 2 ottobre 2025

EPFAITALIA Meeting 2025. Il primo giorno

 





 

– Si è aperta oggi al Teatro del Maggio Musicale di Firenze la due giorni di lavori della sedicesima edizione di EFPA Italia Meeting. Con oltre 1.000 accessi unici registrati nella prima giornata dell’evento annuale della Fondazione, affiliata alla European Financial Planning Association™ (EFPA), che ha riunito i professionisti del risparmio, certificati e non, per dialogare del tempo come alleato e fattore di investimento, sia per le nuove che per le più longeve generazioni. “Market timing vs time in the market – Il tempo giusto, il ritmo per le nuove generazioni” è il tema del Meeting.


 


«Ci troviamo in una fase di grandi incertezze e di grandi cambiamenti, non sappiamo dove approderemo. La diatriba è sempre quella tra tattica e strategia, tra cercare di anticipare il mercato o restare investiti. Ma la verità sta sempre nel mezzo: l’importante è pianificare, portare avanti progetti di pianificazione finanziaria con i nostri clienti». La riflessione nel convegno di apertura di Nicola Ardente, Presidente Efpa Italia, che insieme a Giorgio De Rita, segretario generale Censis, si è confrontato sugli “Scenari del nuovo tempo”. «I giovani oggi non hanno molto – ha proseguito Ardente -, se non incertezze lavorative. Affronteranno gap contributivi nel loro percorso professionale, cambieranno lavoro da autonomo a dipendente e viceversa, ma hanno una grande risorsa che devono sfruttare a loro favore: il tempo. Per questo è importante iniziare a posizionarsi sul mercato e qui torna fondamentale il nostro ruolo, quello dei consulenti finanziari, che crea valore sociale». Anche il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani nella sua lettera di saluti inviata al Meeting, ha voluto sottolineare come l’impegno nella formazione continua dei consulenti finanziari e nell’evoluzione degli standard professionali di settore sia la strada giusta per rafforzare la fiducia dei risparmiatori e la solidità del sistema finanziario italiano. «Perché il vostro lavoro – il messaggio del ministro – crea prosperità, accompagnate le famiglie italiane nelle scelte sul futuro, questo è un valore sociale. Non è soltanto economia, è coesione sociale».


 


De Rita ha poi voluto ricordare come per la prima volta, visto il calo di natalità costante dagli anni ’70 ad oggi, la prossima generazione erediterà grandi capitali, che necessitano di una corretta informazione per restituire fiducia ai risparmiatori.


 


La fiducia è stata anche il tema centrale del secondo appuntamento di giornata, il panel istituzionale dedicato al titolo del Meeting con Luigi Conte, presidente Anasf, Mauro Maria Marino, presidente OCF, Marco Tofanelli, segretario generale Assoreti, Gianfranco Torriero, vicedirettore generale vicario di ABI e Carlo Trabattoni, vicepresidente di Assogestioni. Per accompagnare le famiglie in un mondo in cui il welfare state viene a mancare, occorre saper costruire la fiducia, saperla comunicare, avere consapevolezza delle tecnologie di investimento. Perché la popolazione sta invecchiando, ma ci sarà un ricambio generazionale importantissimo da qui al 2050 e i giovani saranno la leva per tradurre il risparmio in investimento.


 


Di geopolitica, calo demografico e disequilibrio nella bilancia tra popolazione che crea crescita e welfare e quella che vive di pensione si è parlato nella tavola rotonda intitolata “L’orologio di Sauvy”, ossia il maggior demografo francese. Citando lo studioso, Leopoldo Gasbarro, direttore di Wall Street Italia, ha spiegato che in base alla metafora dell’orologio analogico a tre lancette, se quella dei secondi rappresenta il tempo fugace e improvviso della politica, quella dei minuti le variabili macroeconomiche, mentre quella delle ore i cambiamenti demografici, che sembra che non si sposti mai, ma quando si sposta cambia completamente il nostro tempo. E allora, in un tempo in cui 11 milioni di persone in Italia pagano il 70% dell’Irpef, qual è il margine per aumentare gli occupati? Come fare per invertire il trend di invecchiamento in una società in cui, ricorda Antonio Cesarano, Chief Global Strategist Intermonte SIM Spa, il patrimonio degli italiani è cresciuto del 36% contro il 150% degli anglosassoni? «È entrato in crisi il modello del ‘900 – ha risposto Alessandro Rosina, professore ordinario di Demografia e statistica sociale  all’Università Cattolica di Milano -. Non abbiamo più “abbondanza” di giovani, di cittadini in età lavorativa ma abbondanza di popolazione anziana, quindi serve un modello diverso». Politiche che sostengano l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e riduzione del gap di occupazione femminile, sono strumenti indispensabili secondo il demografo. «La demografia modificherà il senso dell’economia – ha spiegato Giuliano Noci, prorettore per la Cina del Politecnico di Milano. L’Europa avrà le caratteristiche di una società sempre meno manifatturiera e sempre più basata sui servizi. Ma c’è una variabile che dobbiamo saper gestire bene: tecnologia, IA, robot antropomorfi. Perché in una società in cui l’età media sarà sempre più elevata e ambiremo ad avere condizioni di vita migliori, la tecnologia sarà fondamentale. Oggi le infrastrutture e il cloud sono in mano ai mercati orientali, mentre noi europei stiamo solo regolamentando. È, invece, necessario costruire un’Europa che abbia una sua identità».


Fabrizio Del Bimbo 

EFPA Italia Meeting 2025 il 2 e 3 ottobre a Firenze

 




EFPA Italia Meeting 2025


Market timing vs time in the market – Il tempo giusto, il ritmo per le nuove generazioni


 Torna l’appuntamento annuale della Fondazione affiliata della European Financial Planning Association™ (EFPA) con i Professionisti del Risparmio, certificati e non, per una due giorni di aggiornamento, dialogo e confronto con asset manager ed esperti del settore.


Il 2 e 3 ottobre a Firenze, al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, riflettori puntati su “Market timing vs time in the market – Il tempo giusto, il ritmo per le nuove generazioni”.


Come da tradizione, l’Efpa Italia Meeting si propone di esplorare le competenze utili per interpretare i cambiamenti in atto nella consulenza finanziaria e valutare prospetticamente i trend che ridefiniranno il futuro della professione.


Il titolo di questa sedicesima edizione ruota intorno a un tema ricorrente quando si parla di investimenti: provare a “battere il mercato” ritenendo di poterne anticipare i movimenti, ovvero restare investiti nel lungo periodo beneficiando della crescita complessiva del mercato, riducendo l’impatto della volatilità a breve termine sfruttando il processo di capitalizzazione.


«In un contesto macro economico di precario equilibrio, tra segnali di stabilizzazione e allo stesso tempo persistenti fragilità, la scelta tra market timing e time in the market assume un significato ancora più rilevante per le nuove generazioni di investitori: digitali, costantemente connesse, con accesso a una mole crescente di informazioni, ma al tempo stesso esposte a decisioni impulsive e influenzate dai trend del momento», osserva il Presidente di Efpa Italia Nicola Ardente. «Partendo dai grandi temi che stanno ridisegnando il futuro della consulenza finanziaria – cambiamenti demografici, trasformazioni tecnologiche, dinamiche sociali in rapido mutamento – porremo l’accento sul ruolo strategico del tempo come leva per la remunerazione del capitale: il tempo non come scommessa, ma un alleato su cui costruire nel lungo periodo, con metodo e lungimiranza, una solidità finanziaria».


La Fondazione è al lavoro insieme ai partner per declinare i temi chiave della due giorni all’interno del consueto format di tavole rotonde, seminari, workshop. 


Fabrizio Del Bimbo 

sabato 27 settembre 2025

150 Anni di Storia e Tradizione: Gran Finale per l'Associazione Macellai di Firenze e provincia Conclusa la

 




Conclusa la lunga serie di eventi per l'anniversario, tra convegni, mostre e il corteo storico. Il presidente Stefano Secci: "Un punto di partenza per portare avanti passione e tradizione."

Si sono conclusi con una fastosa celebrazione a Villa Viviani i festeggiamenti  per i 150 anni  dell’Associazione Macellai di Firenze e Provincia. La serata del 24 settembre ha posto il sigillo a una serie di eventi che hanno ripercorso la storia e la tradizione dell'antica Arte dei Beccai. 

Il momento centrale della serata, condotta da Gaetano Gennai, è stato la consegna dei riconoscimenti a figure che si sono distinte per la loro vicinanza all'Associazione. Sono stati premiati Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, vice presidente della Regione Toscana. Mirko Ruffilli, presidente del Quartiere 1 di Firenze che ha ritirato il premio in rappresentanza della sindaca, Sara Funaro, lo storico Luciano Artusi, Michele Pierguidi, presidente del Calcio Storico, Maurizio Arosio, presidente di Federcarni, e Gianni Tapinassi, Presidente di Mercafir, Paolino Donnarumma, di Banca Bpm, e Aldo Cursano presidente Confcommercio Toscana.

Alla cena di gala hanno partecipato Aristide Bucchi, presidente Catctem, Stefano Secci, presidente dell’Unione Sindacale Esercenti Macellai (USEM) e Ass-Food, Luca Menoni, presidente Cesec e consigliere USEM, e Alessandro Mugnai, presidente Centro Carni Alimentari. 

Le celebrazioni sono iniziate il 13 settembre 2024, con un convegno sull'associazionismo presso l'Accademia delle Arti del Disegno, nell’antico Palazzo dell'Arte dei Beccai di Orsanmichele. Il 9 marzo 2025, poi, dopo la messa nella Basilica di San Lorenzo in memoria dei macellai defunti, è stata inaugurata una mostra fotografica nella sede di via Ginori, sulla vita professionale e associativa degli affiliati. In quell'occasione, Aristide Bucchi ha ripercorso la storia moderna dell’Associazione, ricordandone  l'impegno in momenti cruciali, dall’alluvione del 1966 alla crisi della "mucca pazza", fino alla recente pandemia di Covid-19.

L’11 maggio, dopo un convegno su benessere animale e buone pratiche di consumo, il corteo storico della Repubblica Fiorentina ha accompagnato i macellai a Ponte Vecchio, dove un tempo sorgevano le botteghe dei beccai, per donare una targa all'Associazione Ponte Vecchio, che riunisce le oreficerie che operano sul ponte. In cambio, hanno ricevuto una medaglia commemorativa. Il corteo si è poi diretto in Piazza del Duomo, per la benedizione all'Arte dei Beccai, e in piazza San Lorenzo, dove i componenti del calcio storico sono stati omaggiati con vere bistecche alla fiorentina. 

“Questo 150° anniversario è per noi un punto di partenza,” ha dichiarato Stefano Secci, presidente USEM, a margine della serata conclusiva. "Porteremo avanti la nostra passione, garantendo la qualità, la serietà e la tradizione, che da secoli contraddistinguono il nostro lavoro”.


Fabrizio Del Bimbo 

Nicoletta Curradi 

venerdì 26 settembre 2025

Toulouse Lautrec. Un viaggio nella Parigi della Belle Époque".La nuova mostra a Firenze





A Firenze prende vita la Parigi di fine Ottocento: una straordinaria mostra racconta Toulouse-Lautrec e l’incanto della Belle Époque.

Fino al 22 febbraio 2026  il Museo degli Innocenti di Firenze ospita in anteprima nazionale

“Toulouse-Lautrec. Un viaggio nella Parigi della Belle Épo mique”,

 una mostra che non solo ripercorre la parabola creativa di uno dei più grandi artisti di ogni tempo, ma ci trasporta dentro quel clima unico di Parigi fin de siècle, con i suoi artisti, le luci, le scoperte, il fulgore dell’arte.


Oltre 100 opere iconiche dell’artista francese – tra cui “Jane Avril”, “Troupe de Mademoiselle Églantine”, “Aristide Bruant nel suo cabaret” e prestiti eccezionali come gli oli provenienti dal Museo Toulouse-Lautrec di Albi – saranno al centro di un racconto meraviglioso, quello della Parigi della Belle Époque.

Una scenografia d’epoca, arricchita da arredi originali, oggetti storici, materiali d’archivio e opere di altri grandi artisti coevi, condurrà i visitatori in un vero e proprio viaggio nel tempo, tra i colori vibranti dei manifesti, il fermento dei caffè-concerto e l’atmosfera ribelle e poetica di Montmartre fin de siècle. Un’esperienza coinvolgente, che restituisce intatta la magia di un’epoca irripetibile.


Un invito a lasciarsi trasportare nella Parigi sognante di Toulouse-Lautrec: un mondo di ballerine, poeti e visionari che continua ad affascinare intere generazioni.


Parigi, fine Ottocento. È l’epoca della spensieratezza e del progresso, dell’arte che invade i boulevard, dei caffè frequentati da pittori, scrittori e ballerine, delle prime luci elettriche e della nascita della società di massa. In questo fermento culturale nasce e si afferma Henri de Toulouse-Lautrec (1864–1901), figura unica nel panorama artistico europeo. Pittore, illustratore e innovatore grafico, Lautrec ha saputo catturare con sguardo ironico e profondo la vita notturna e lo spirito bohémien della Parigi di Montmartre.

Frequentatore assiduo di locali come il Moulin Rouge, Lautrec seppe trasformare il mondo della notte – fatto di spettacoli, teatri, café-concert e figure marginali come prostitute, ballerine e chansonnier – in arte. I suoi manifesti pubblicitari, realizzati con una tecnica litografica innovativa, non solo hanno rivoluzionato il concetto di grafica promozionale, ma sono divenuti vere e proprie icone visive della Belle Époque.





Tutto questo è il mondo di “Toulouse-Lautrec. Un viaggio nella Parigi della Belle Époque”, la grande mostra al Museo degli Innocenti di Firenze.

Tra le opere più celebri esposte – prestito eccezionale della Collezione Wolfgang Krohn di Amburgo– si potranno ammirare litografie a colori (come Jane Avril, 1893), manifesti pubblicitari (come Troupe de Mademoiselle Églantine del 1896 e Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893), disegni a matita e a penna, grafiche promozionali e illustrazioni per giornali (come in La Revue blanche del 1895) diventati emblema di un’epoca indissolubilmente legata alle immagini dell’aristocratico visconte Henri de Toulouse-Lautrec, alcune di queste provenienti dal Museo Toulouse-Lautrec di Albi.


A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente, la mostra presenta anche lavori di altri grandi protagonisti della Belle Époque e dell’Art Nouveau. Un vero e proprio viaggio visivo tra eleganza e innovazione, dove spiccano le seducenti figure femminili di Alphonse Mucha, i manifesti vivaci e coloratissimi di Jules Chéret – considerato il pioniere della pubblicità moderna – e le suggestive atmosfere di Georges de Feure. Completano il percorso le raffinate opere di Frédéric-Auguste Cazals, Paul Berthon e altri straordinari artisti che hanno saputo trasformare la grafica in arte. Un’occasione unica per immergersi nello spirito vibrante di un’epoca che ha fatto dello stile e della creatività la sua firma più riconoscibile.


A completare l’allestimento, un ricco apparato di fotografie, video e arredi d’epoca, che trasportano il visitatore in un viaggio multisensoriale nella Parigi tra il 1880 e il 1900. Un’epoca in cui arte, tecnologia, libertà espressiva e nuove forme di intrattenimento gettarono le basi del mondo moderno.


La mostra non è solo un omaggio a Toulouse-Lautrec, ma anche un’occasione per esplorare la Belle Époque in tutte le sue sfaccettature: un’epoca di contrasti, di sogni e di rivoluzioni culturali.

Mentre l’Europa viveva un periodo di relativa pace e progresso, Parigi diventava la capitale del piacere e dell’avanguardia, dove architettura, pittura, arredamento, scultura e musica erano invasi da rimandi alla natura, al mondo vegetale e a un'immagine nuova della figura femminile.

Considerata come una corrente internazionale, essa si fonda sulla rottura con l'eclettismo e lo storicismo ottocenteschi e rappresenta la risposta moderna a una società sempre più industrializzata.

Concepita come arte totale, il Modern Style diventa Tiffany negli Stati Uniti, Jugendstil in Germania, Sezession in Austria, Nieuwe Kunst nei Paesi Bassi, Liberty in Italia, Modernismo in Spagna e s’impone rapidamente in Inghilterra, patria dei maggiori teorici del movimento, e passa sotto il nome di Art Nouveau in Francia.

Le sale della mostra raccontano questo clima unico, intrecciando arte, società e cultura visiva.


Con il patrocinio del Comune di Firenze, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia e curata dal Dr. Jurgen Doppelstein e vede Gabriele Accornero come project manager della Collezione.


 


Prosegue il supporto di Ricola in veste di special partner alle mostre del gruppo Arthemisia.

ll gusto inconfondibile di Ricola e delle sue caramelle alle 13 erbe alpine svizzere si sposta con Arthemisia a Firenze, al Museo degli Innocenti, per accompagnare la grandissima esposizione dedicata al percorso artistico composto da manifesti, litografie, disegni, illustrazioni e acquerelli a mano del pittore, illustratore e innovatore grafico de Toulouse-Lautrec (1864–1901), e di altri grandi artisti coevi appartenenti alla corrente belle époque e dell’art nouveau, testimoni di un momento storico unico e della vivace Montmartre e Parigi del fin de siècle.

Ricola, azienda svizzera che dal 1940 realizza caramelle e tisane grazie all’originale ricetta alle 13 erbe svizzere, sostiene l’importanza dell’arte e i visitatori potranno assaggiare le celebri caramelle.


Fabrizio Del Bimbo 


giovedì 25 settembre 2025

Firenze, una grande mostra sul Beato Angelico a Palazzo Strozzi e Museo di San Marco

 



Dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026, Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco dedicano una mostra al Beato Angelico, uno degli artisti più spirituali e rivoluzionari del Quattrocento, in un’esposizione senza precedenti.


Dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026, Firenze rende omaggio a fra’ Giovanni da Fiesole, universalmente noto come Beato Angelico, con una grande mostra articolata tra due sedi: Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco. L’esposizione, intitolata semplicemente Beato Angelico, è un progetto ambizioso frutto della collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi, la Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura e il Museo di San Marco.


Si tratta della prima grande retrospettiva a Firenze sul pittore domenicano dopo oltre settant’anni, e rappresenta un’operazione culturale e scientifica di rilievo internazionale, pensata per riscoprire, restaurare e valorizzare la figura di uno dei padri dell’arte rinascimentale.


Attraverso un dialogo tra le due sedi espositive, la mostra esplora l’evoluzione stilistica, l’eredità e l’impatto dell’arte di Beato Angelico (Vicchio, 1395 circa – Roma, 1455), confrontandola con alcuni dei più importanti artisti a lui contemporanei. In mostra opere e confronti con Lorenzo Monaco, Masaccio, Filippo Lippi, ma anche con grandi scultori del tempo come Lorenzo Ghiberti, Michelozzo e Luca della Robbia. Il percorso espositivo permette di comprendere la straordinaria capacità di Beato Angelico di coniugare innovazione formale, profondità spirituale e rigore intellettuale. I suoi dipinti, celebri per la resa della luce, l’uso della prospettiva e la delicatezza espressiva, segnano una svolta fondamentale nel passaggio dal tardo gotico alla piena arte rinascimentale.


Capolavori riuniti per la prima volta dopo secoli


Uno degli elementi più straordinari dell’iniziativa è la possibilità di vedere riunite, per la prima volta dopo oltre due secoli, alcune delle pale d’altare più importanti di Beato Angelico, oggi disperse tra musei, chiese e collezioni internazionali. Grazie a un’accurata campagna di restauri e a una rete di prestiti eccezionali, la mostra permette di ammirare da vicino opere provenienti da prestigiose istituzioni italiane e straniere, ma anche da piccole realtà territoriali ricche di valore storico e culturale.


Dipinti, miniature, disegni e sculture compongono un corpus di opere che restituisce la varietà e la profondità della produzione artistica dell’Angelico, in un’esperienza immersiva ed emozionante per studiosi, appassionati e pubblico generalista.


Beato Angelico, Giudizio Universale (1425-1428; tempera su tavola, 105 x 210 cm; Firenze, Museo di San Marco)


Un progetto scientifico senza precedenti


La mostra è il frutto di oltre quattro anni di lavoro e si configura come un progetto di altissimo profilo scientifico, curato da Carl Brandon Strehlke, Curatore emerito del Philadelphia Museum of Art, esperto di fama internazionale sull’arte italiana del Rinascimento. La sezione ospitata nel Museo di San Marco sarà co-curata da Stefano Casciu, Direttore regionale dei Musei nazionali Toscana – MiC, e da Angelo Tartuferi, già Direttore del Museo stesso.


L’esposizione sarà accompagnata da un catalogo con approfondimenti critici e storici, che aiuterà a collocare l’opera di Beato Angelico nel più ampio contesto dell’arte fiorentina ed europea del Quattrocento. La mostra vuole essere un’occasione unica per riscoprire la figura di Beato Angelico come artista rivoluzionario, capace di portare nella pittura una dimensione spirituale profondamente umana. Le sue opere non sono solo immagini di devozione, ma vere meditazioni visive sul mistero del sacro e della luce.


Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 18 settembre 2025

Bella Vita kefir probiotico: un toccasana per il tuo benessere

 





Ideale per contribuire a uno stile di vita equilibrato e a un benessere generale.


Una vacanza Wellness? E perché non concederla anche al proprio intestino? Bella Vita kefir probiotico di Latteria Sociale Merano è molto più di una semplice bevanda fermentata. E’ un vero e proprio trattamento benessere per il proprio intestino, un regalo prezioso da fare a se stessi, ogni giorno.



Grazie alla sua complessa comunità di microrganismi vivi — 12 diversi fermenti lattici vivi tipici e 1 miliardo di fermenti probiotici Bifidobacterium BB-12® — Bella Vita kefir probiotico sostiene in modo naturale la salute della flora intestinale. 

Queste “energie” microbiche promuovono il benessere digestivo e migliorano l’assorbimento dei nutrienti, trasformando l’intestino in un vero e proprio centro di energia e vitalità.


Il consumo regolare di Bella Vita kefir probiotico contribuisce equilibrare e rigenerare la flora intestinale, alleviare disturbi digestivi come gonfiore o stitichezza. 

Inoltre, favorisce una digestione più efficiente e un migliore assorbimento delle vitamine e dei minerali essenziali e offre benefici a chi soffre di intolleranza al lattosio.


Per chi desidera prendersi cura di sé in modo naturale, Bella Vita kefir probiotico rappresenta un piacere quotidiano e un alleato prezioso. 


Diversi i gusti a disposizione. Dal tradizionale Bianco naturale a quelli più particolari come Guava-Pompelmo rosa e Avocado-Limone, perché ogni bottiglietta di Bella Vita kefir probiotico è un invito a concedere al proprio intestino un’autentica vacanza wellness — un gesto semplice per un benessere profondo, un momento di rigenerazione ed equilibrio.


Info:

Latteria Sociale Merano

Petra Mayr - Tel. +39 0473 272 938

Via della Cava 5 | 30012 Merano

www.lattemerano.it 


Fabrizio Del Bimbo 



mercoledì 17 settembre 2025

150 anni dell'Associazione Macellai di Firenze e Provincia

 



Grande celebrazione a Villa Viviani per la fine dei festeggiamenti per i 150 anni dei Macellai fiorentini 


 Le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Associazione dei Macellai di Firenze e Provincia raggiungeranno il loro apice mercoledì 24 settembre 2025 con una grande festa a Villa Viviani, che metterà il sigillo finale a un anno di eventi dedicati alla storia, alla tradizione e al futuro dell'arte dei macellai fiorentini.


La serata conclusiva vedrà la partecipazione, oltre che degli associati, di Aristide Bucchi, presidente Catctem, decano dei macellai fiorentini, Stefano Secci, presidente dell’Unione Sindacale Esercenti Macellai USEM, Luca Menoni, presidente Cesec e consigliere USEM, Alessandro Mugnai, presidente Centro Carni Alimentari, e di numerose autorità cittadine e regionali, e sarà condotta da Gaetano Gennai. Il programma prevede la consegna di riconoscimenti, che sarà seguita dalla cena di gala. 


I festeggiamenti hanno avuto inizio il 13 settembre 2024, con un convegno sulla storia dell'associazionismo a Firenze e in Toscana, presso l'Accademia delle Arti del Disegno, nell’antico Palazzo dell'Arte dei Beccai di Orsanmichele. Il 9 marzo 2025 poi, dopo la messa nella Basilica di San Lorenzo in suffragio dei macellai defunti, è stata inaugurata la mostra fotografica nella sede dell'Associazione in via Ginori, una ricerca collettiva che ha ripercorso la vita professionale e associativa degli affiliati. Durante l’inaugurazione, il decano Aristide Bucchi ha letto un documento che ha ripercorso la storia dell’Associazione, ricordando gli eventi salienti che hanno visto i macellai fiorentini sempre in prima linea, dall’alluvione del 1966, alla mucca pazza, alla pandemia di Covid-19.


L’11 maggio, infine, dopo il convegno sul mestiere del macellaio, il benessere e le buone pratiche del consumo della carne, il corteo storico della Repubblica Fiorentina ha accompagnato i macellai sui luoghi topici della loro storia: sul Ponte Vecchio, dove un tempo sorgevano le botteghe dei beccai, hanno donato una targa all'Associazione Ponte Vecchio, che riunisce le oreficerie che operano sul ponte. In cambio, hanno ricevuto una medaglia commemorativa. Il corteo si è poi diretto in Piazza del Duomo, dove è stata impartita la benedizione all'Arte dei Beccai, e in piazza San Lorenzo, dove i componenti del calcio storico sono stati omaggiati con delle ottime bistecche alla fiorentina. 


“Questo 150° anniversario non è solo un traguardo, ma un nuovo punto di partenza,” afferma il presidente dell'Unione Sindacale Esercenti Macellai Ass-Food, Stefano Secci. “Continueremo a portare avanti la nostra passione e dedizione, garantendo la qualità, la serietà e la tradizione, che da secoli contraddistinguono il nostro lavoro”.

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Fabrizio Del Bimbo 

Firenze Flower Show il 27 e 28 settembre 2025

 Firenze Flower Show – 27, 28 Settembre 2025 – Mostra mercato piante rare e inconsuete


Giardino Corsini – Porta al Prato – via della Scala, 115 - Firenze




Firenze è pronta ad accogliere ancora una volta la mostra mercato di piante rare e inconsuete che porterà il meglio del vivaismo e dell'artigianato italiano nel meraviglioso Giardino Corsini dal 27 al 28 Settembre 2025 con la Winter Edition.


Firenze Flower Show, inserita tra le più importanti fiere florovivaistiche nazionali, è stata presentata questa mattina ed è pronta a portare colori, profumi e con la mostra mercato di piante rare e inconsuete che giunge alla sua undicesima edizione tra primaverili e autunnali. La location sarà ancora il Giardino Corsini che, nel cuore della città di Firenze, aprirà le sue porte il 27 e 28 Settembre per farvi entrare nel mondo dei migliori vivaisti e artigiani d'Italia.


"Il nostro è un evento di grande rilevanza, che si svolge in una città straordinaria come Firenze dal 2019– commenta Lucia Boccolini, ideatrice del Circuito Italiano Flower Show – con la partecipazione di vivaisti da tutta Italia, piante rare e artigiani che presenteranno creazioni uniche. Inoltre, saranno numerose le attività collaterali gratuite, tra cui corsi di giardinaggio, incontri tematici, degustazioni, showcooking e workshop per tutti i visitatori."


Circa 70 espositori coloreranno e daranno vita a questo spettacolo naturalistico presentando le più rare e inconsuete varietà di piante derivanti da tutto il mondo, e i prodotti artigianali più particolari vicini al tema “green”. Anche quest'anno con l'attiva partecipazione e collaborazione di tutte le istituzioni locali tra cui Comune di Firenze, Regione Toscana, il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari Ambientali e Forestali dell'Università di Firenze e numerosissime Associazioni e realtà fiorentine.


"Il Flower Show è una vetrina internazionale che promuove le eccellenze florovivaistiche della Toscana, rafforzando il legame tra cultura, natura e innovazione – afferma la VicePresidente Stefania Saccardi – un evento che conferma Firenze come punto di riferimento nel settore del verde e del paesaggio."


Il percorso fiabesco che i visitatori potranno trovare passerà infatti per tutte le varietà botaniche più particolari, introvabili e di qualità: si potrà passeggiare immersi all'interno di una meravigliosa limonaia tra una vasta collezione di piante grasse e piante carnivore l'una più singolare dell'altra.


La spettacolarità dell'evento proseguirà poi nel giardino principale dove si potranno trovare introvabili agrumi ornamentali, con esemplari tra i più rari e antichi e una ricchezza di profumi e colori che non passerà sicuramente inosservata. Non mancheranno ovviamente alberi da frutto, una vasta collezione di graminacee ornamentali, piante perenni, piante da frutto, bonsai ma anche di aceri giapponesi. E poi tante specie di bulbi da fiore, una vasta collezione di rose antiche e moderne e gli stravaganti kokedama.


"Questo è un evento atteso da appassionati di florovivaismo e giardinaggio, con piante rare e fiori tra i più belli del mondo, che si svolge nel suggestivo Giardino Corsini – commenta l'assessore Jacopo Vicini – un'iniziativa che valorizza la nostra città e arricchisce l'offerta culturale e turistica di Firenze.”


Il pubblico sarà coinvolto anche in un percorso che da sempre si intreccia con quello botanico, molti gli artigiani di nicchia provenienti da ogni parte d'Italia, ciascuno con la propria particolarità: dall'arredamento da giardino alla ceramica fino ai gioielli floreali, prodotti in vimini e tanto altro.


Come in ogni edizione, all'interno della manifestazione sarà allestito un angolo enogastronomico dove il pubblico potrà sostare e godere di deliziose primizie culinarie durante tutta la giornata. Non mancherà, anche quest'anno, un cocktail bar pronto a farvi degustare birre artigianali e drink floreali.


Per il pubblico presente, poi, sarà impossibile annoiarsi grazie all'ampio ventaglio di attività collaterali gratuite che si susseguiranno per tutti i due giorni: gli esperti del settore metteranno al centro il giardinaggio di qualità e di conseguenza tutte le loro conoscenze in campo florovivaistico. Ma non solo: tdai corsi sull'intreccio del vimini, allo yoga e tanto altro ancora. Saranno presenti anche meravigliosi Alpaca e attività particolari da svolgere insieme a tutta la famiglia. Un'occasione sia per i più esperti e appassionati del settore, sia per i neofiti che non hanno ancora sviluppato il pollice verde di entrare in contatto con gli esperti e, soprattutto, imparare nuove tecniche e nozioni. Anche i più piccini potranno divertirsi con le tante attività gratuite a loro dedicate.


Ogni attività collaterale che si svolge all'interno della manifestazione è gratuita ed aperta a tutti, previa iscrizione online sul sito ufficiale www.firenzeflowershow.com


Un'edizione da non perdere, insomma, per ammirare rare meraviglie e approfondire le proprie conoscenze sul giardinaggio, ma anche semplicemente per vivere un weekend total green in pieno relax in una delle location storiche più affascinanti della città di Firenze!


BIGLIETTI DISPONIBILI SU: TICKETITALIA.COM


Sabato 27 e Domenica 28 Settembre 2025 – Giardino Corsini, via della Scala 115 – Firenze – Orario: 9:00 - 19:30


Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 15 settembre 2025

Il Museo del profumo di Lorenzo Villoresi a Firenze

 





TETI è la nuova fragranza della Maison



In un prestigioso palazzo risalente ai secoli XVIi-XVIII, storica residenza di famiglia, il Museo Villoresi a Firenze, aperto dal 2019, è un viaggio sensoriale nell’arte profumiera più raffinata e colta, tra fiori impossibili, essenze rarissime e suggestioni di mondi lontani.



Se il profumo è innanzitutto memoria ed emozione, come si scopre attraversando le sale del Museo Villoresi, la visita a questo luogo unico nel suo genere è un po’ come un viaggio attraverso se stessi e la storia del mondo. Postazioni interattive e approfondimenti scientifici conducono il visitatore in un percorso alla scoperta di un universo, quello del profumo, che parte dalla materia prima per diventare  essenza attraversando luoghi geografici e processi alchemici. 



Lorenzo Villoresi, oggi uno dei più prestigiosi creatori di fragranze al mondo, nasce in Toscana da una famiglia che tra i suoi membri conta esploratori e artisti. Negli anni Ottanta, grazie ad un viaggio al Cairo, Villoresi si innamora delle essenze e delle spezie orientali scoprendo una passione per l’arte del profumo che lo porta nel giro di qualche anno a lasciare una promettente carriera accademica per dedicarsi alla realizzazione di fragranze di ricerca. Nel 1990 apre la sua maison a Firenze e l’eccellenza delle sue straordinarie creazioni conquista il jet set internazionale portandolo nel 2006 ad essere il primo e unico italiano a ricevere il prestigioso Prix François Coty.


Per tradurre i suoi mondi fantastici in suggestioni olfattive arriva ad utilizzare addirittura cento diverse essenze in un’unica fragranza.



Si narra che sia stata Caterina de’ Medici, figlia del Duca di Urbino Lorenzo de’ Medici e regina consorte di Francia, a dare il via alla moda di utilizzare fragranze personalizzate nelle corti europee del Cinquecento grazie all'abitudine di profumare i suoi guanti da cavallo in cuoio. Si racconta che, quando la giovane si trasferì da Firenze alla Corte di Francia, volle portare al suo seguito anche il suo profumiere personale, Renato Bianco. All’epoca l’uso del profumo era molto diffuso fra le nobildonne tanto che, nei conventi delle maggiori città italiane, c’era almeno un frate alchimista dedito alla lavorazione di erbe e fiori per la creazione dei profumi.



Tra filmati originali, miti e leggende, il clou dell’esposizione è senza dubbio l’Osmorama, la biblioteca degli odori, una grande raccolta di più di 1000 ingredienti aromatici antichi e moderni, suddivisi in categorie, che si possono annusare lasciandosi stupire dalle sensazioni evocate da ciascuno. Poi una sala dedicata alla “geografia degli odori”, mostra una mappa interattiva che indica le provenienze degli ingredienti più particolari, come il preziosissimo rizoma di iris. Infine, uno spazio dedicato alla scoperta delle varie famiglie di fragranze per comprendere quali siano le proprie preferite.



Nella stessa sede del museo si trova anche la boutique Villoresi, caratterizzata da un importante affresco settecentesco che decora la volta, scoperto durante la ristrutturazione del palazzo. Qui è possibile acquistare le collezioni di fragranze della Maison, candele e essenze profumate.



In occasione di Pitti Fragranze 2025 la Maison ha presentato TETI, la nuova fragranza della collezione Mare Nostrum.


La nuova fragranza è ispirata alla giovane dea del mare. Ninfa di eterna bellezza, gioca e canta nella natura splendente, circondata da aromi freschi e vibranti. Teti è una celebrazione della bellezza e della gioia di vivere: note di testa floreali-fruttate fresche e frizzanti con frutti di bosco e mandarino, che si aprono in un cuore di magnolia, mughetto, fiori bianchi e ribes, su una base di pesca, gelsomino, mimosa e fiori d'arancio.



https://www.lorenzovilloresi.it/eu_it


Fabrizio Del Bimbo 

Nicoletta Curradi


sabato 6 settembre 2025

Lucano Limoncetta, esplosione di gusto

 



Un tuffo nella soleggiata campagna italiana  Lucano Limoncetta, uno squisito liquore al limone che cattura l'essenza dei migliori limoni di Sorrento. Il liquore, prodotto secondo la ricetta tradizionale, unisce la freschezza e la dolcezza dei limoni maturi a una nota delicata ed equilibrata che rende ogni sorso un'esperienza indimenticabile. Questa creazione ha il sapore dell'estate e porta al sud. Il liquore è naturale al 100%. Non contiene né coloranti né conservanti.


Note di degustazione

.Profuma meravigliosamente di limoni.

 L'aroma fruttato e acidulo degli agrumi maturati al sole è perfettamente bilanciato da una leggera dolcezza.

Sul finale il retrogusto  è fruttato.

:

La Limoncetta Lucana si gusta al meglio liscia e ghiacciata o si mescola con uno spruzzo di limoncello estivo.


Amaro Lucano nasce a Pisticci nel1894 per mano del Cavalier Pasquale Vena che nel retro del suo biscottificio, creò una miscela di erbe unico ed inconfondibile. In pochi anni il successo per il liquore fu enorme, tanto che l'Amaro venne conosciuto in tutta Italia raggiungendo persino i palati della Reale Casa Savoia.
 
Purtroppo l'avvento della Seconda Guerra Mondiale e la conseguente scarsità delle materie prime, siglarono un arresto delle vendite. A partire dalla seconda metà degli anni '50 le vendite ricominciarono e, grazie ai figli del fondatore Leonardo e Giuseppe Vena, il piccolo laboratorio artigianale si trasformò in una vera e propria realtà industriale. Nel 1965, l'azienda si trasferì dalla storica Pisticci, al nuovo stabilimento situato a Pisticci Scalo. Le vendite erano in continua crescita e le grandi campagne pubblicitarie messe in atto dai fratelli Vena amplificarono la notorietà di Amaro Lucano a tutto il mondo.

Negli anni '70, l'azienda decise di affiancare allo storico Amaro Lucano altri prodotti tra cui Sambuca, Limoncello e Caffè. Fu negli '80 che nacque il claim televisivo che lo rese, e tutt'oggi lo rende, immortale: "Cosa vuoi di più dalla vita? Un Lucano!".

Ancora oggi, la passione si è tramandata di generazione in generazione e i liquori generati dal marchio mantengono elevati i livelli qualitativi dei suoi prodotti. 



Fabrizio Del Bimbo 

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