mercoledì 23 aprile 2025

La 198^ Corsa dell'Arno e "Il cappello più bello per Corri La Vita" all'Ippodromo Visarno - Cesare Meli di Firenze

 




 Venerdì 25 aprile 2025, in occasione della 198^ Corsa dell’Arno, la più antica gara di galoppo d’Italia, all’Ippodromo del Visarno “Cesare Meli” si rinnova l’appuntamento con il concorso Il cappello più bello per Corri La Vita, giunto alla decima edizione. Tra purosangue e cappelli d’autore, nel cuore del Parco delle Cascine va in scena il concorso in stile inglese che coniuga mondanità e beneficenza, celebrando la creatività toscana e sostenendo attraverso una raccolta fondi dedicata i progetti che Corri La Vita Onlus realizza per supportare le donne colpite da tumore al seno che devono affrontare un percorso di guarigione, riabilitazione e sostegno psicologico. L’evento è promosso dal Consorzio Il Cappello di Firenze e dal l’Ippodromo del Visarno “Cesare Meli”.


«Lo scalpito dei cavalli sulla pista in erba, i cappelli estrosi, il pubblico in vibrante attesa della Corsa dell’Arno in particolare, una tradizione che si rinnova per il 198° anno – ha esordito Carlo Meli, amministratore della Sanfelice Srl – Siamo orgogliosi di presentare questa giornata tanto speciale per Firenze, per il galoppo italiano e per una causa, quella sostenuta da Corri la Vita, che è nobile e importante per tutti noi. Insieme a questa, ogni anno cerchiamo di abbracciarne sempre di più. È il caso del progetto contro la dipendenza digitale nei giovani o quello dedicato al recupero dei cavalli a fine carriera, che saranno presentati qui proprio il 25 aprile. Il nostro impegno rimane immutato: aprire l’ippodromo alla città e a un pubblico più vasto di quello usuale, farne conoscere la storia, la tradizione, ma soprattutto renderlo un luogo dove potersi divertire, rilassare, ma anche approfondire temi importanti grazie alle collaborazioni avviate negli ultimi anni con molte realtà diverse».





L’apertura dei cancelli è fissata per le 13.30 (biglietto di ingresso €5, gratuito per i bambini), mentre le corse avranno inizio alle 15.30. La Corsa dell’Arno, il clou della giornata di gare, è in programma alle 18.40. In calendario anche la tappa del Campionato Pony per bambini e ragazzi, oltre ad altri prestigiosi trofei.


Il concorso “Il cappello più bello per Corri La Vita”, invece, avrà inizio alle 16.30, sulla panoramica terrazza dell’ippodromo e vedrà in gara i cappelli più eleganti, fantasiosi ed estrosi. Per partecipare è previsto un contributo minimo di €15, interamente devoluto a Corri La Vita così come parte dell’incasso proveniente dai biglietti di ingresso all’ippodromo. Saranno premiate le prime tre signore per le categorie "Eleganza", "Creatività", ma anche i più piccoli per la categoria "Junior".


Molto ricco il programma degli eventi collaterali, dedicati non solo per gli appassionati di galoppo, ma anche a giovani, famiglie e bambini. Madrina della 198a Corsa dell’Arno sarà Ofelia Passaponti, Miss Italia 2024. Da non perdere alle 17.10 lo speciale momento dedicato al film “Laghat”, del regista italo-francese Michael Zampino. La pellicola narra la storia di un cavallo nato cieco ma in grado di superare la disabilità, correre e vincere grazie al rapporto simbiotico con il suo giovane fantino. Saranno presenti l'attore Lorenzo Guidi, noto per la serie Braccialetti Rossi, che interpreta il jockey di Laghat, e la grande jockette Jacqueline Freda, da anni impegnata nel recupero dei cavalli a fine carriera.

A partire dalle 16.30, durante le corse dei cavalli, la terrazza dell’Ippodromo si trasformerà in una vera e propria passerella dove sfileranno i cappelli più fantasiosi, eleganti e creativi. È possibile partecipare al concorso “Il cappello più bello per Corri La Vita” indossando un proprio cappello realizzato artigianalmente a fronte di un contributo di 15 euro, oppure acquistando un copricapo nel pop-up store allestito all’interno del Visarno dove sarà possibile trovare cappelli di fattura artigianale realizzati da Grevi, Marzi, Memar, Angiolo Frasconi, R-Group Srl, Raffaello Bettini Srl, Tesi Luigi e Guido Srl, aziende del Consorzio Il Cappello di Firenze aderenti all’iniziativa (in questo caso la quota di iscrizione al concorso è compresa nel prezzo di vendita). L’intero ricavato della vendita dei cappelli sarà devoluto a Corri La Vita.


Le concorrenti si sfideranno per conquistare il podio nelle categorie Eleganza, Creatività e Junior. Novità della decima edizione del concorso Il Cappello più bello per Corri La Vita è il Premio Stampa.


“Siamo felici e profondamente grati di vedere come anche quest’anno il concorso 'Il Cappello più bello' si sia trasformato in un’occasione speciale per unire creatività, eleganza e solidarietà. Questo evento rappresenta perfettamente lo spirito di Corri La Vita: fare del bene con il sorriso, coinvolgendo la comunità in gesti concreti a favore della prevenzione e della cura del tumore al seno - afferma Eleonora Frescobaldi, presidente di Corri La Vita Onlus -. Ogni cappello è un simbolo: di partecipazione, di impegno e di speranza. Grazie a tutti coloro che hanno scelto di sostenere la nostra causa con stile e cuore. Il loro entusiasmo ci motiva a continuare con ancora più forza e passione nel nostro percorso accanto alle donne che affrontano la malattia, e alle strutture che ogni giorno lavorano per dare loro il meglio. Insieme, possiamo davvero fare la differenza”.


Il Consorzio Il Cappello di Firenze, costituito nel 1986, associa le principali aziende del settore, eredi dell’antica lavorazione della paglia che nel tempo hanno affermato il loro know-how ed esperienza, evolvendosi nelle loro tecniche per rimanere sempre aggiornati. Ha confermato così, giorno dopo giorno, la sua missione di tutelare la lavorazione artigianale del Cappello Fiorentino in Italia e in molti paesi del mondo, dagli Stati Uniti all’Europa, dall’Australia al Giappone. 


“Corri La Vita” è un progetto nato nel 2003 per aiutare le donne colpite dal tumore al seno che finanzia iniziative riguardo la prevenzione, la diagnosi precoce, la cura di questa malattia, il sostegno psicologico della paziente. In questi anni Corri La Vita - riunendo oltre 540.000 partecipanti ogni ultima domenica di settembre - ha raccolto e donato oltre 9.300.000 euro e consentito un’assistenza di qualità ad oltre 500.000 donne colpite dal tumore al seno.

La Corsa dell’Arno è realizzata con il sostegno del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, di Grande Ippica Italiana e di Trenitalia.

info: www.ilcappellodifirenze.it - www.corrilavita.it


Fabrizio Del Bimbo 



martedì 22 aprile 2025

Dal 25 aprile al 1° maggio alla Fortezza da Basso al via MIDA, l’89sima edizione della Mostra Internazionale dell’Artigianato

 


Presentata alla Sala della Scherma in Fortezza da Basso MIDA, la Mostra Internazionale dell’artigianato, che si svolgerà alla Fortezza da Basso dal 25 aprile al 1° maggio e che da 89 anni svolge il suo ruolo strategico come osservatorio permanente di un comparto produttivo che rappresenta, oggi più che mai, una sfida e un’opportunità di business e crescita professionale per tanti giovani talenti.

 

Promossa e organizzata da Firenze Fiera in collaborazione con le principali istituzioni e associazioni di categoria, prima mostra certificata del ‘saper fare’ in Italia, MIDA89  esalta i valori chiave dell’artigianato contemporaneo – qualità, bellezza etica, tradizione, innovazione, sostenibilità, inclusione - attraverso  530 espositori provenienti da ogni angolo d’Italia e da una trentina di paesi fra i quali Cina, Egitto, Francia, Spagna, India, Indonesia, Giappone, Iran, Marocco, Nepal, Pakistan, Oman, Tunisia, Vietnam, Madagascar, Perù, Senegal, grazie anche ai rapporti con le principali Camere di Commercio Italiane all’estero (CCIE).

 

Una mostra sempre più attrattiva e a forte vocazione internazionale che ogni anno attira migliaia di visitatori (65mila nel 2024) fra appassionati, cultori del bello, professionisti, designer, giovani maker, giornalisti, influencer, blogger, offrendo l’esperienza di un viaggio multisensoriale in giro per il mondo a contatto diretto con culture, stili, tradizioni diverse e lontane, passando dall’artigianato artistico e tradizionale al design contemporaneo e sostenibile. In mostra pezzi unici, nuovi oggetti del desiderio che spaziano dall’abbigliamento e accessori all’artigianato artistico; dall’artigianato internazionale alle proposte di bellezza e benessere, dai complementi di arredo a creazioni sofisticate di design e innovazione, oggettistica, oreficeria, gioielleria e bigiotteria, fino alle eccellenze dell’enogastronomia italiana e internazionale.

 

Dei 35mila metri quadrati di superficie espositiva sarà ancora una volta il padiglione Spadolini a fare la parte del leone dell’Artigianato italiano e internazionale con la partecipazione di tanti artigiani italiani ed esteri. Al piano terra le proposte dei laboratori italiani porteranno in Fortezza storie di imprese generazionali che ancora oggi lavorano argilla e ceramica, legno, filati e tessuti, pietre, oro e argento secondo la tradizione; racconti di giovani talenti, ‘alfieri’ dell’innovazione e di nuove sperimentazioni nel campo del riciclo e della sostenibilità, testimonianze iconiche di artigianato artistico. Al piano inferiore i maestri artigiani esteri si faranno portavoce della cultura identitaria dei loro paesi mostrando la bellezza e l’unicità di intarsi originali, ricami, gioielli, tappeti e un’infinita varietà di proposte di complementi d’arredo e accessori per la casa.

Al piano attico ancora più ricca sarà l’offerta del settore del Gusto con sapori e profumi che arrivano anche da lontano, cooking show e tanti eventi con assaggi e degustazioni, mentre nel Piazzale centrale la Corte dei sapori offrirà street food e pop up restaurant con specialità italiane e multietniche.

 

Dopo il successo delle edizioni scorse torna al padiglione Ghiaie ARTEFACENDO a cura di CNA Firenze. In campo oltre 70 imprese dell’artigianato artistico e tradizionale, dalla moda al legno, dall’alabastro all’oreficeria, che raccontano tutta la ricchezza del made in Italy. Ogni giorno, dimostrazioni e lavorazioni dal vivo portano i visitatori a contatto diretto con i processi produttivi e il talento dei maestri artigiani. Sarà possibile votare l’impresa preferita per contribuire all’assegnazione del premio L’Eccellenza in Mostra 2025.

 

Porta la firma di CNA Firenze anche FRAGMENTA, PREZIOSI DETTAGLI, l’iniziativa che si snoda lungo il percorso del Corridoio dell’Arco che si propone come spazio di riflessione visiva e materica sul valore del dettaglio, dell’unicità dell’esperienza manuale nella raffinata arte orafa con l’esposizione di gioielli di sei orafi, microcosmi narrativi in cui passato e presente si fondono tra tradizione e contemporaneità.  Sempre al Corridoio dell’Arco sarà visitabile IN CONVERSAZIONE. MAESTRI ARTIGIANI E GIOVANI TALENTI IN MOSTRA, il progetto promosso da CNA Firenze e LAO che sfodera l’unicità di 21 gioielli nati dalla collaborazione tra 7 studenti della Scuola di Arti Orafe e 7 maestri orafi fiorentini. Un dialogo creativo tra generazioni ed esperienze che unisce ricerca contemporanea e tradizione artigiana dal design sperimentale alle tecniche più classiche dell’oreficeria fiorentina.

 

PEZZI UNICI è il titolo della collettiva di Confartigianato Firenze che alla Palazzina Lorenese celebra l’artigianato come opera irripetibile e racconta l’eccellenza dell’artigianato contemporaneo: dalla vetro-arte alle trottole in legno, dalle cornici su misura ai caminetti forgiati ad arte, dai taccuini rilegati a mano alla biancheria per la casa, dalle creazioni in stoffa alle lavorazioni su cristallo, fino all’arredo e ai mobili artigianali.

 

MIDA 89 sarà anche un’occasione di riflessione sul concetto di ‘contenimento’ attraverso oggetti di design e di alto artigianato; sull’essenza del fare artigianato e sulla cultura del gioiello contemporaneo: una triade di tematiche originali che sono alla base di altrettante mostre allestite in fiera.

 

CON.TE.NE.RE dall’oggetto al corpo. Varianti di scala nell’Artigianato e nel Design” è la mostra promossa da Fondazione CR Firenze, realizzata da OMA, Associazione Osservatorio dei Mestieri d’Arte e curata da ADI Associazione per il Disegno Industriale, Delegazione Toscana, che si svolgerà nella Sala della Volta.

L’esposizione si concentrerà sul tema del "contenimento" esplorando la sua valenza funzionale e simbolica attraverso produzioni di artigianato e design italiano. Verranno esplorati diversi aspetti del contenere, dalla sua funzione pratica di racchiudere oggetti e fluidi, alla sua valenza simbolica di accoglienza e custodia. Focus sul rapporto primario tra contenitore e contenuto, tra spazio e identità, tra individuo e collettività, attraverso oggetti che narrano, custodiscono, trasformano, accolgono, proteggono: contenitori di memoria, di senso, di futuro.

 

Al padiglione Cavaniglia andrà in scena GALLERIA DELL’ARTIGIANATO. ESSENZA DEL FARE, a cura di ARTEX – Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana. Un allestimento scenografico valorizzerà le opere di una trentina di artigiani toscani realizzate in svariati materiali e tecniche: dall’argento alla ceramica; dai tessuti alla scagliola; dal legno al vetro; etc. Ci sarà spazio anche per un laboratorio live per permettere ai creatori, attraverso strumenti video e dimostrazioni, di accendere i riflettori sull’essenza del fare artigianato.

 

Al Cavaniglia sarà possibile ammirare anche le creazioni di quattro designer orafe e due start up di profumi provenienti dagli Emirati Arabi che parteciperanno a visite e laboratori nelle botteghe di Firenze. Questa iniziativa nasce dalla collaborazione che, da ormai 20 anni, lega Artex alla Camera di Commercio dell’Emirato Arabo di Sharjah e aiuta a creare un legame di conoscenza e scambio culturale tra due realtà e tradizioni geograficamente lontane come quella toscana e medio orientale, ma vicine per la voglia di esplorare nuove contaminazioni artistiche.

 

Tante e ‘preziose’ le proposte di LAO – Le Arti Orafe (la più importante istituzione didattica in Italia dedicata alla formazione di nuove generazioni di orafi aggiornati sulla cultura contemporanea del gioiello) con l’esposizione, nel suggestivo spazio della Polveriera, dei lavori delle tre vincitrici della mostra Preziosa Young, costola di Preziosa/Florence Jewellery Week, evento ideato e organizzato da LAO per sostenere le nuove generazioni intercettando le istanze future del gioiello di ricerca. Nell'area didattica in calendario un ampio programma di dimostrazioni pratiche con i maestri orafi e gli allievi che eseguiranno dal vivo lavorazioni di incassatura, incisione, smalto, modellazione cere, CAD e disegno del gioiello. E per la prima volta con la possibilità di fare una experience gratuita, provando a realizzare un gioiello sotto la guida di un maestro artigiano.

 

Anche quest’anno torna a MIDA (Sala dell’Arco), il progetto di Camera di Commercio di Firenze FIRENZE CITTA’ DEL RESTAURO, sviluppato nelle sue fasi operative da PromoFirenze, con il contributo del gruppo di lavoro composto da incaricati di CNA Firenze, Confartigianato Firenze, Confindustria Toscana Centro e Costa, LegaCoop Toscana e ANCE Firenze. I giorni della Fiera saranno animati da un ricco programma di appuntamenti divulgativi e formativi sul restauro, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali e del patrimonio artistico e architettonico.

 

FIRENZE FORMA CONTINUA è l’iniziativa allestita alla Sala Ottagonale dove sarà possibile approfondire la storia urbana di Firenze e del territorio fiorentino, dai primi insediamenti etruschi fino all'attuale configurazione della città metropolitana. Grazie a un palinsesto di video e di approfondimenti digitali, si potrà seguire il racconto dell'evoluzione della città e approfondirne alcune tematiche, sentendosi parte di un tessuto urbano che trova senso nella comunità che lo abita. Il progetto è a cura dell’Ufficio Firenze Patrimonio Mondiale e Rapporti con UNESCO, Comune di Firenze, Fondazione MUS.E, Dipartimento HeRe_Lab, Dipartimento di Architettura, Università degli Studi di Firenze.

 

Fra le tante attrattive di MIDA89, da non perdere il ricco programma di OFFICINE ESPERIENZIALI, organizzate da Artex, CNA Firenze, Confartigianato Firenze, LAO, Fondazione MUS.E, in collaborazione con Firenze Fiera: laboratori live con maestri artigiani, visite guidate agli spazi più suggestivi e segreti del fortilizio mediceo e cooking show ai quali sarà possibile partecipare gratuitamente su prenotazione.


 

Per il terzo anno consecutivo, in contemporanea a MIDA nei padiglioni Arsenale, Basilica e Fureria si svolgerà ABITA - L'expo dedicata alla casa, a cura di SICREA, dove il visitatore avrà la possibilità di avere un quadro completo di quanto il mercato offra oggi per il pianeta casa, con proposte e soluzioni rivolte all’arredamento, al design e ai servizi per la casa. A fianco dell’area espositiva un ricco programma di iniziative: dalle mostre al Salotto degli eventi che ospiterà autori, workshop creativi e incontri.

 

LE DICHIARAZIONI:

 

“Ci accingiamo ad aprire questa 89sima edizione convinti che MIDA possa rappresentare non solo un appuntamento importante a sostegno del comparto artigiano grazie al supporto di istituzioni pubbliche, associazioni ed imprese, ma anche un hub di cultura e conoscenze dove fare business, creare opportunità di networking, di crescita professionale e cultura aziendale”, ha dichiarato Lorenzo Becattini, presidente di Firenze Fiera. “E sarà un’edizione speciale per tanti appassionati e visitatori che potranno vivere per la prima volta esperienze immersive uniche partecipando alle ‘Officine esperienziali’ sotto la guida di maestri artigiani e alle ‘Visite guidate’ ai sotterranei e agli ambienti più esclusivi e segreti del Fortilizio mediceo. Sette giorni live, nei quali, grazie alle sinergie attivate su scala nazionale, ci aspettiamo una ampia affluenza da tutta Italia, in attesa di celebrare, nel 2026, i 90 anni della mostra artigiana più bella e longeva d’Italia”.    

 

“Siamo all'89° edizione, un appuntamento importante che ormai è entrato a far parte della storia della nostra città, dopo tanti anni di successi. - ha affermato la sindaca Sara Funaro - Una mostra che cresce sempre di più, che attrae fiorentini e visitatori. Tra l'altro in questo momento come amministrazione stiamo portando avanti numerose azioni a tutela dell’artigianato sul nostro territorio. Sappiamo bene quanto sia

 

complesso ma quanto sia urgente lavorare con questo obiettivo, si tratta infatti di una parte fondamentale della storia e dell'identità della nostra città. Fiere come questa aiutano a tenere accesi i riflettori su questo mondo e a valorizzare un settore strategico per Firenze e per il nostro Paese”.

 

“La Mostra Internazionale dell’Artigianato è un appuntamento per tutti i cittadini, un pezzo importante della nostra identità che ormai fa parte del nostro DNA”, ha dichiarato il presidente della Giunta regionale Toscana Eugenio Giani. “La rassegna si è fortemente valorizzata e rinnovata in questi anni, al punto che è proprio sulla Mostra e sull’artigianato che in qualche modo Firenze Fiera gioca molto della sua capacità di rendere la Fortezza da Basso un centro espositivo di livello internazionale, come dimostrano gli stand dei paesi esteri e il respiro internazionale della mostra che apre il 25 aprile in Fortezza dove proseguono i lavori per il nuovo padiglione Bellavista”.

 

“A Mida 89, oltre venti tra i principali enti pubblici firmeranno il protocollo d’intesa per lo sviluppo di “FIRENZE CITTA’ DEL RESTAURO” progetto promosso dalle associazioni di categoria da subito condiviso dalla Camera di Commercio di Firenze, Promo Firenze e Unioncamere Toscana - ha aggiunto il presidente della CCIAA Massimo Manetti, e ora trova l’adesione di Regione, Comune di Firenze e Città metropolitana, Fondazione CRFirenze, Uffizi, Accademia, Opificio delle Pietre dure, Soprintendenza, Università e Firenze Fiera. L’obiettivo del protocollo è attuare un piano di interventi che hanno lo scopo di promuovere e rilanciare l’intera filiera del restauro che uno studio dell’Università di Firenze ha indicato in oltre 1.500 imprese della filiera del restauro nella Città Metropolitana di Firenze, tra quelle certificate o che rispettano il codice Ateco corrispondente, evidenziando oltre 7.000 addetti”.

 

“La Fondazione CR Firenze promuove anche quest’anno, all’interno di MIDA, un’esposizione che valorizza il sapere artigiano, a cura di OMA – Associazione dei Mestieri d’Arte e ADI che qui ringrazio – ha affermato Maria Oliva Scaramuzzi, VicePresidente di Fondazione CR Firenze -. Il tema scelto è quello del “contenere”, termine che significa anche custodire, proteggere, ma anche accogliere, raccontato attraverso maestranze d’eccellenza e produzioni scenografiche. La Fondazione crede e investe nell’artigianato come una delle vocazioni di Firenze, che è anche un patrimonio da preservare e allo stesso tempo innovare guardando alle generazioni future”.

 

"Oggi più che mai l’artigianato non è solo tradizione, ma una leva strategica per affrontare i cambiamenti globali – ha dichiarato la Presidente di Confartigianato Imprese Firenze, Serena Vavolo –. Le nostre imprese, piccole ma straordinariamente resilienti, custodiscono saperi antichi e al tempo stesso innovano, contribuendo a rendere il Made in Italy un modello culturale ed economico unico. MIDA ne è la rappresentazione più autentica."

 

“La Mostra Internazionale dell’Artigianato è un’occasione preziosa per valorizzare il lavoro degli artigiani, non solo dal punto di vista economico, ma anche culturale, perché consente di raccontare al pubblico il valore che si cela dietro ogni prodotto: il sapere, la manualità, la qualità dei materiali. È attraverso questo dialogo diretto, e non solo attraverso la dimensione commerciale, che si rinnova il legame tra l’artigianato e il territorio e si trasmette, soprattutto alle nuove generazioni, la cultura del ‘fare. Come CNA Firenze Metropolitana partecipiamo con convinzione, portando in mostra oltre 100 imprese artigiane selezionate, per offrire loro un’opportunità concreta di visibilità, accesso al mercato e riconoscimento, in un contesto che valorizza la qualità e la capacità dell’artigianato di evolversi senza perdere il legame con le proprie radici, il commento di Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze.


INFO:

Orario di apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 20

 

Ristorazione all’aperto: tutti i giorni dalle 10 alle 22 (ultimo giorno dalle 10 alle 20)

Ingresso libero ristorazione all’aperto: tutti i giorni dalle 20 alle 22 (1°maggio chiude alle 20)


Fabrizio Del Bimbo 

sabato 12 aprile 2025

La Sardegna offre opportunità a giovani ricercatori per sviluppare tecnologie avanzate



Tortolì è una cittadina nel centro della Sardegna orientale, divenuta capoluogo della provincia di Ogliastra (in coabitazione con Lanusei) quando le province sarde raddoppiarono, nota soprattutto essere prossima alla bella località balneare di Arbatax.

Pochi sanno che nella zona industriale di Tortolì opera da un quarto di secolo un’azienda che distilla e seleziona terre rare: grazie a un know how che permette di trattare la sinterizzazione degli ossidi (appunto le terre rare, un giacimento delle quali  è stato scoperto pochi anni fa nell’entroterra di Sassari) per le applicazioni duali. Si tratta della Filar Optomaterials, una piccola impresa a gestione familiare creata da Pier Giorgio Lorrai – dentista di professione, da sempre appassionato di scienza, sognatore per natura – coadiuvato oggi dai figli Marco e Maurizio.



Filar Optomaterials distilla monocristalli, estraendone le parti nobili del laser: materiali attivi dal punto di vista fotonico, in grado di dare vita ad energia monocromatica partendo da quella multispettrale. Un processo che permette all’azienda produrre materiali che la fanno interagire con clienti di settori diversi, dal medicale all’estetica fino ai delicatissimi ambiti dell’aerospazio e della difesa. Fin dal 2003, in particolare, componenti dei laser realizzati da Filar sono stati utilizzati per satelliti spaziali.

Qualche settimana fa, l’azienda è stata protagonista di un riuscito evento andato in scena a Cagliari, organizzato da Sardegna Ricerche nell’ambito di Smart Growth (un progetto europeo che mira a creare nuove catene di valore nelle realtà meno sviluppate della 




A valle di questo incontro, Lorrai ha lanciato nei giorni scorsi un accorato appello alle istituzioni isolane. “Intelligenza Artificiale, alta tecnologia, fotonica avanzata, medicina innovativa: per alcuni sono solo termini da vendere in campagna elettorale senza capirne il reale significato, per altri invece rappresentano la normalità, il pane quotidiano, l’impegno lavorativo – ha detto Lorrai -. La cosa peggiore è trattare questi temi solo come prodotti pecuniari: l’alta tecnologia usata in modo improprio può creare mille problemi, soprattutto nei confronti delle giovani generazioni. Per questo è importante che chi è preposto alla guida di una comunità debba essere non influenzabile e non corruttibile, ampliando gli investimenti e le offerte nei vari settori tecnologici di cui disponiamo in Sardegna anche a vantaggio dei nostri ricercatori più giovani: non solo guardando alle multinazionali, bensì anche alle piccole e medie imprese, che possono crescere all’interno dei nuovi scenari mondiali”.

Secondo Lorrai, la sua terra ha tutte le carte in regola per essere al centro un processo virtuoso rivolto ai giovani. “La nostra regione – continua - offre basi adeguate e radicate, dallo studio dell’uomo alla creazione di tecnologie spinte, come ad esempio quelle basate sui “materiali intelligenti” e sulle loro applicazioni. Da quelli estrattivi, che possono essere meglio armonizzati, alla valutazione dei siti di recupero e dei siti marginali: in un perfetto contesto di economia circolare, per cui da secondari questi materiali diventano primari. Materiali intelligenti che sono alla base delle alte tecnologie di cui le società necessita, perché si applicano a numerosi settori strategici: dalla medicina sofisticata, alla difesa, alle telecomunicazioni…”.

“In Sardegna – chiude Lorrai - coesistono attività e condizioni ambientali ideali per essere al tempo stesso un richiamo per una base di lavoro, ma anche di vita a dimensione d’uomo: un giovane che voglia operare in quest’ambito può trovare qui un lavoro altamente qualificato abbinato ad un’alta qualità della vita”.

Fabrizio Del Bimbo 

mercoledì 9 aprile 2025

Nicolas Di Maria, del Caffè Paszkowski di Firenze, è il vincitore del contest Reverso Martini

 

Un trionfo di creatività alla Florence Cocktail Week 2025 per reinterpretare il Martini e celebrare l’eccellenza dell’oliva taggiasca. Nicolas Di Maria ha conquistato la giuria di esperti con una visione innovativa dl drink, rendendo l’oliva taggiasca protagonista assoluta.




 Il contest innovativo proposto da Gintastico per la Florence Cocktail Week, con la collaborazione e il sostegno del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, ha celebrato la sua prima edizione premiando il talento di Nicolas Di Maria, Head Mixologist del Caffè Paszkowski, che si è distinto tra i nove finalisti per la sua sorprendente interpretazione dell’iconico Martini Cocktail.


La sfida, andata in scena lo scorso 8 aprile all’interno della suggestiva Sina Villa Medici, ha portato al centro dell’attenzione l’oliva taggiasca, trasformandola da semplice elemento decorativo a protagonista assoluta del drink. L’obiettivo era chiaro: creare la miglior “Oliva sotto Martini”, valorizzando l’equilibrio tra gin, vermouth e l’essenza aromatica dell’oliva.


‘’Game, set, match... oliva’’ è l’interpretazione di Nicolas Di Maria, a base di Orange Bitter, Havana, Veritas, battuto di origano, sedano, finocchietto, peperoncino, aglio e Taggiasca in salamoia. La proposta ha conquistato la giuria perché capace di fondere tecnica, innovazione e gusto, offrendo un’esperienza sensoriale inedita che ha colpito per l’armonia dei sapori, l’originalità e per il richiamo alle note olfattive e di gusto tipiche della Taggiasca.


“Quando ho letto il brief del contest, ho capito subito che non si trattava di un semplice cocktail ma di un vero e proprio esercizio di creatività e bilanciamento dei sapori. Ho voluto celebrare un momento di condivisione, così come è per noi italiani il momento dell’aperitivo e dare voce all’oliva taggiasca, rispettando la struttura del Martini ma raccontando una storia nuova. È un onore per me portare a casa questo riconoscimento, che premia non solo la performance di questa giornata ma il lavoro quotidiano che io e tutti i miei colleghi portiamo avanti giornalmente dietro al bancone del bar. Un lavoro fatto di ricerca, di prove e soprattutto di valorizzazione degli ingredienti’’ ha dichiarato Nicolas Di Maris – Head Mixologist di Caffè Paszkowski





La giuria, composta da Serena Mela (Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia), Chiara Beretta (Finespirits Italia), Alfredo Del Bene (FOOD CLUB) e lo chef Niccolò Palumbo (Ristorante Paca di Prato), ha valutato le proposte in gara secondo criteri precisi: bilanciamento, tecnica, creatività e presentazione.


Il parterre di partecipanti ha visto sfidarsi 9 tra i migliori bar della città: Bar Berni (Four Seasons Hotel Firenze), Caffè Gilli, Caffè Paszkowski, Drinx by Il Gusto di Xinge Cocktail Bar, Giacosa, Gucci Giardino, La Ménagère, Rasputin Secret Cocktail Bar, Sevi Interior. 


“Reverso Martini non è solo un contest ma un vero e proprio manifesto. Volevamo dimostrare che l’oliva può e deve avere un ruolo centrale nella mixology contemporanea e deve averlo nella formulazione di un cocktail. Il lavoro di Nicolas è stato illuminante in questo senso: ha colto lo spirito della sfida, trasformando un ingrediente simbolico come la Taggiasca in un’esperienza sensoriale completa. È questo il tipo di creatività che vogliamo sostenere e raccontare con questa attività: quella che osa, che rispetta la materia prima e che allo stesso tempo sa emozionare. Questo è solo l’inizio, vorremmo che Reverso Martini diventasse un appuntamento fisso delle Cocktail Week.” Ha affermato Federico Bellanca, direttore editoriale di Gintastico.


“Siamo entusiasti del successo di questa prima edizione del Reverso Martini, e della risposta così forte dei bartender coinvolti.” ha aggiunto Serena Mela, Direttrice Marketing e Commerciale del Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia. “Il livello tecnico è stato altissimo, ma ciò che ci ha colpito di più è stata la capacità del vincitore di interpretare la nostra visione: un Martini in cui l’oliva non è solo una presenza decorativa, ma l’elemento su cui ruota il drink. Da anni lavoriamo per raccontare il valore dell’oliva taggiasca e dell’olio extravergine ligure, e vedere questi prodotti entrare in modo così autorevole nel mondo del cocktail è una soddisfazione enorme.’’


Il contest ha rappresentato una sfida concettuale prima ancora che tecnica, contribuendo a ridisegnare i confini della mixology contemporanea e a promuovere una nuova cultura dell’oliva, in particolare della Taggiasca, come ingrediente centrale d’eccellenza e non più come semplice decorazione.


La serata si è conclusa al rooftop bar di The Social Hub Firenze Lavagnini, dove Eda Akman e Niccolò Mazzucchelli, bartender del Gramm Café Milano hanno presentato cocktail sperimentali a base di olio extravergine d’oliva e olive taggiasche, omaggiando i sapori del Mediterraneo e la creatività che da sempre anima la mixology italiana. Tra le proposte della serata: il Dirty Martini, con utilizzo della salamoia delle olive taggiasche, e poi il Sant’Agata Sour a base di gin, succo di lime, olio extravergine d’oliva Cuvée e con guarnish di olive taggiasche candite, per chiudere con Peperoni a base di bitter Luxardo al peperone, olio extravergine d’oliva La Cuvèe e olive taggiasche essiccate.


Anche lo chef Marco Stabile, del ristorante Ora d’Aria di Firenze ha voluto omaggiare la Taggiasca nel Martini, proponendo per tutta la durata della Florence Cocktail Week, al Rooftop Bar DISOPRA, un gelato alla crema al Martini con olive taggiasche sott’olio.


Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia 


Dal 1827 la Famiglia Mela produce olio extra vergine da olive taggiasche all’interno del Frantoio di proprietà, sulle colline dell’entroterra Imperiese. Oggi coltiva, con la stessa passione di sempre, questa tradizione di qualità e di genuinità ottenendo un olio extra vergine di grande pregio.


Le olive taggiasche, raccolte con leggero anticipo rispetto alla maturazione, sono frante in giornata con la stessa cura del passato e con particolare attenzione per le nuove tecnologie. Si ottiene così un olio extra vergine di oliva dal carattere intenso e vivace, dal sapore delicato e fragrante. La produzione dell’olio è poi accompagnata anche dalla lavorazione di olive da tavola, in salamoia, denocciolate e oggi anche candite per i gourmand più esigenti.


La preparazione anche di altre specialità scandisce le giornate di lavoro al Frantoio di Sant’Agata d’Oneglia, dai paté al pesto ligure alle verdure fresche lavorate e conservate nell’olio extravergine d’oliva. Tutti i prodotti curati ed esclusivi, espressione di una famiglia innamorata del proprio lavoro e della propria terra, arrivano sulle tavole di clienti affezionati e nelle cucine dei migliori chef di tutta Italia.


La sostenibilità è un pilastro che da sempre guida le giornate in azienda e, un punto su cui negli ultimi anni, il frantoio ha concentrato maggiori investimenti e ha intenzione di investire ulteriormente; investimenti non solo economici ma anche formativi sul personale aziendale per sensibilizzare sempre di più sulle tematiche ambientali.


Gintastico


Gintastico è la rivista mensile cartacea dedicata al mondo del gin e degli spirits. 


Nata con l’obiettivo di colmare un vuoto nel panorama editoriale italiano, è stata lanciata dai creatori di The Gin Way, in abbinamento alle box. 


Ogni edizione tratta una varietà di temi, dalla storia e cultura del gin agli eventi, dalle interviste ai personaggi influenti, fino a consigli di design e lifestyle. 


Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 3 aprile 2025

Wellness time: Ice Cube alla Florence Cocktail Week





Ice Cube è sempre più “made of coolness” e sarà a Firenze, dal 7 al 13 aprile, in occasione della Florence Cocktail Week con uno speciale evento dedicato al benessere. In un contesto dove i protagonisti saranno gli spirits, essere cool infatti è anche prendersi cura del proprio spirito.


WELLNESS TIME RESET BODY & SPIRIT

martedì 8 aprile, dalle ore 12:30

The 22 Wellness Club

Via De' Ginori 22 B - Firenze

 Ice Cube, azienda leader nella produzione, vendita e distribuzione di ghiaccio alimentare confezionato, partecipa alla Florence Cocktail Week, una settimana di appuntamenti che celebrano la cultura della mixology e la miscelazione di qualità nei migliori Cocktail Bar e Bar d’Hotel della Toscana, in programma dal 7 al 13 aprile.


Durante la kermesse, Ice Cube sarà protagonista di un’esperienza innovativa per il settore, dedicata al benessere, in collaborazione con Legend Kombucha, azienda italiana specializzata nella produzione di Kombucha, bevanda fermentata a base di tè, naturalmente ricca di probiotici e antiossidanti. Martedì 8 aprile, dalle ore 12:30, presso The 22 Wellness Club (via de' Ginori 22 B), si terrà “WELLNESS TIME RESET BODY & SPIRIT”, un evento esclusivo pensato per rigenerare corpo e mente, con la partecipazione di Paola Mencarelli, Founder & Creative Director di Florence Cocktail Week.


Un momento per lasciarsi alle spalle lo stress e ritrovare nuova vitalità. Il programma sarà suddiviso in due momenti chiave che si fonderanno in un’unica esperienza rigenerante: Functional Yoga & Sound Healing, un’attività dedicata all’equilibrio fisico e mentale, ideale per migliorare il recupero e le prestazioni quotidiane, seguita da un Brunch & No-Low Cocktails, un healthy brunch curato da Floret e accompagnato da cocktail esclusivi a base di Legend Kombucha, firmati da Martina Bonci e impreziositi dalla freschezza perfetta del ghiaccio di Ice Cube.


Ice Cube ridefinisce la mixology con “WELLNESS TIME RESET BODY & SPIRIT”, promuovendo un’esperienza che unisce gusto, relax e consapevolezza. Un’occasione per prendersi del tempo per sé, riconnettersi con il proprio equilibrio interiore e scoprire il piacere di un consumo attento e rigenerante. Un’occasione imperdibile per scoprire un nuovo modo di vivere il drink, tra equilibrio e piacere

 

ICE CUBE è il primo produttore in Italia di ghiaccio puro per uso alimentare. Azienda innovativa che grazie alla sua gamma di prodotti sta conquistando il mercato europeo.  Il ghiaccio ICE CUBE è prodotto con acqua oligominerale pura, cristallina, inodore e insapore. L’elevata qualità è assicurata dalla conformità del processo produttivo e del prodotto con l’innovativa tecnologia di produzione OX ICE, il ghiaccio Ice Cube ha una massima sicurezza alimentare contro le contaminazioni accidentali. ICE CUBE copre tutto il territorio nazionale ed europeo, avvalendosi di operatori specializzati e piattaforme dedicate, ne canale Ho.Re.Ca e G.D.O.


Fabrizio Del Bimbo 

Ambrosia Gin alla Florence Cocktail Week 2025t

 




Un evento esclusivo a La Ménagère con The Barber Shop RM tra miscelazione d’autore e sostenibilità


Ambrosia Gin, il primo gin italiano carbon neutral, sarà protagonista di un evento esclusivo in occasione della Florence Cocktail Week 2025, che si terrà dal 7 al 13 aprile a Firenze. La serata, aperta al pubblico, si svolgerà presso La Ménagère, raffinato locale fiorentino e punto di riferimento per l’ospitalità d’autore, guidato dal Bar Manager Denis Paonessa. Sarà proprio in questo spazio iconico che prenderà vita un’esperienza immersiva dedicata alla mixology sostenibile.

L’evento prenderà il via Lunedì 7 Aprile alle ore 18:30 con un guest shift, tutta Toscana, che si protrarrà fino alle 21:00. In questo primo aperitivo il focus sarà su tutti i prodotti di Distilleria INDIE. A seguire, dalle ore 22:30 all’1:00 di notte, la serata entrerà nel vivo con un cocktail esclusivo curato dal team di The Barber Shop RM, che sarà ospite dietro al bancone per offrire un’esperienza autentica e raffinata. Alla guida del guest shift ci saranno Joy Napolitano, proprietario di The Barber Shop RM, e Pasquale Viscito, bar manager del locale, entrambi noti per la loro capacità di reinterpretare i classici della miscelazione con un tocco di originalità e precisione tecnica. The Barber Shop RM è uno dei primi e più celebri speakeasy di Roma, noto per il suo ambiente raffinato e per l’elevata qualità della sua offerta cocktail.

Il team di The Barber Shop proporrà tre cocktail signature creati appositamente con Ambrosia Gin, esaltandone le caratteristiche uniche e il perfetto equilibrio tra tradizione botanica e innovazione creativa. Ciascun drink racconterà una sfumatura diversa del distillato, attraverso l’uso di ingredienti selezionati e tecniche di miscelazione contemporanee. Uno delle tre proposte sarà il Knickerbocker à la Petit, una rivisitazione elegante e vivace di un classico pre-Proibizionismo: Ambrosia Gin incontra l’aromaticità dell’orange curaçao, la freschezza acidula dello shrub ai lamponi e la leggerezza della soda, dando vita a un cocktail fresco e strutturato, dal profilo fruttato ma sorprendentemente equilibrato. Un invito a lasciarsi sorprendere, in attesa di scoprire le altre due creazioni esclusive pensate per la serata.

Ambrosia Gin: tradizione toscana e sostenibilità all’avanguardia

Nato nel 2019 dalla visione di Saverio Bertagni e Francesco Marcucci, due giovani imprenditori under 30, Ambrosia Gin è un prodotto d’eccellenza che coniuga artigianalità e innovazione sostenibile. Prodotto presso Distilleria Indie, la prima distilleria a zero emissioni d’Europa e della Toscana, creata proprio da Saverio e Francesco, Ambrosia Gin utilizza contiene ingredienti naturali di altissima qualità, tra cui ginepro dell’Appennino toscano, salvia, rosmarino e limoni siciliani. La produzione avviene interamente con energia rinnovabile e il brand è impegnato attivamente nella riduzione dell’impatto ambientale attraverso pratiche di economia circolare.

Negli ultimi tre anni, l’azienda ha raccolto 110mila kg di CO2, certificando il proprio impatto con Up2You, startup greentech e B Corp certificata, e utilizzando esclusivamente bottiglie in vetro riciclato al 100%. Questo impegno ha reso Ambrosia Gin un punto di riferimento per il settore degli spirits sostenibili, dimostrando come sia possibile unire qualità, ricerca e responsabilità ambientale.

Florence Cocktail Week: il punto d’incontro della mixology internazionale

La Florence Cocktail Week è uno degli eventi più attesi nel panorama della mixology italiana e internazionale, una manifestazione che trasforma Firenze nella capitale del bere bene. Per un’intera settimana, i migliori cocktail bar della città ospitano eventi esclusivi, guest shift e degustazioni, offrendo al pubblico l’opportunità di scoprire nuove tendenze e assaporare creazioni d’autore.

Con la sua filosofia innovativa e il suo spirito sostenibile, Ambrosia Gin si distingue all’interno di questo contesto, portando una proposta autentica che unisce la tradizione toscana alla creatività di The Barber Shop RM. Questo evento rappresenta un’occasione unica per conoscere più da vicino il mondo di Ambrosia Gin, apprezzarne i valori e degustare cocktail d’autore realizzati da alcuni dei migliori bartender italiani.

Per ulteriori informazioni: https://ambrosiagin.com


Fabrizio Del Bimbo 

mercoledì 2 aprile 2025

A Firenze tornano le Piaggeliadi

 



 Le Piaggeliadi, la miniolimpiade di Firenze dedicata ad alunni e studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, è giunta alla 30esima edizione: la cerimonia di apertura è in programma il 12 aprile al Mandela Forum, le gare cominceranno il 13 aprile e si concluderanno il 25 maggio. La cerimonia di premiazione è prevista il 26 giugno nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Il programma delle Piaggeliadi comprende 60 metri piani, marathon family (corsa di un bambino insieme ad un genitore), scherma, minitennis e go back, tiro a bersaglio, nuoto e calcetto. La manifestazione è promossa dal Comune in collaborazione con la Polisportiva Firenze Ovest, che si occupa della parte organizzativa. "Anche quest'anno - ha sottolineato l'assessora allo sport Letizia Perini - il grande lavoro della Firenze Ovest consentirà a un gran numero di alunni e studenti di cimentarsi in varie discipline. Si tratta di un'occasione di incontro e socializzazione che esalta i veri valori dello sport. In questi 30 anni le Piaggeliadi hanno saputo trasformare un'occasione di gioco in una manifestazione di riferimento per tutta la città e non solo". "Un evento che dura ormai da trent'anni - ha commentato Marco Borri, responsabile del comitato organizzatore della manifestazione -. Vuol dire che il format è piaciuto e serve alla città. Ogni anno ha coinvolto tantissimi bambini e questo era un nostro obiettivo".


Fabrizio Del Bimbo 

sabato 29 marzo 2025

Dal 30 marzo al 28 aprile la Rotonda Brunelleschi nel Museo De’Medici ospita IN LUCE L’OSCURITÀ VOLGENDO

 



Dopo la sfilata della collezione "Il cielo per una stella" a Palazzo Pitti al Teatro del Rondò di Bacco nel 2011 e l’esposizione permanente di un loro gioiello al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti.

Firenze torna a d accogliere l'arte orafa delle sorelle Banci ispirata al Ducato di Urbino 


Daniela e Marzia Banci: «Le relazioni che unirono la dinastia medicea ai duchi urbinati diventano gioielli: Vittoria, figlia di Claudia de’ Medici e di Federico Ubaldo Della Rovere, sposò il granduca di Toscana Ferdinando II divenendo simbolo del legame che segnò la storia della casata toscana con la nascita del futuro granduca Cosimo III»


È Vittoria Della Rovere il simbolo della mostra di arte orafa IN LUCE L’OSCURITÀ VOLGENDO, dedicata alle opere delle artiste Daniela e Marzia Banci, in esposizione dal 30 marzo al 28 aprile alla Rotonda del Brunelleschi del Museo De’ Medici di Firenze (via del Castellaccio | tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 | per informazioni: 333 3921744 | marzia.banci@gmail.com).


Non si tratta di una prima volta a Firenze per le sorelle Banci, che tornano nella città del giglio a 14 anni di distanza dalla sfilata della collezione "Il cielo per una stella", ospitata a Palazzo Pitti al Teatro del Rondò di Bacco nel giugno 2011. Le due artiste hanno anche esposto a Pitti Moda e, oggi, al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti dei Granduchi di Toscana c’è un loro gioiello.


 


IN LUCE L’OSCURITÀ VOLGENDO arriva a Firenze dopo la prima esposizione alla Galleria Cavour di Padova nel 2023, che ha richiamato più di 2mila visitatori da tutto il mondo e, prima di aprirsi ufficialmente al pubblico domenica 30 marzo, sarà inaugurata sabato 29 marzo alle 17:00 in un evento che coinvolgerà le due artiste, la storica dell’arte Maria Anna Di Pede, l’assessore alla Cultura del Comune di Padova Andrea Colasio, il direttore del Museo De’ Medici Samuele Lastrucci ed il giornalista Andrea Panzavolta.


 


IN LUCE L’OSCURITÀ VOLGENDO - la collezione


Gioielli preziosi ispirati alle Marche, terra d’origine delle due artiste orafe impegnate da 44 anni nel loro laboratorio padovano: qui rileggono ed interpretano le vicende storico-culturali del ducato di Urbino fino all’unione con il Granducato di Toscana attraverso i loro preziosi, nel rispetto di una visione intimamente personale e filosofica ospitata ora proprio nel cuore dell’arte fiorentina. Un lavoro nel quale le Banci ripercorrono l’evoluzione del Ducato dalle origini fino all’estinzione della dinastia Della Rovere con il matrimonio tra la stessa Vittoria, donna forte e culturalmente preparata, figlia di Claudia de’ Medici e di Federico Ubaldo Della Rovere, che sposerà il granduca di Toscana Ferdinando II dando i natali a Cosimo III De’ Medici.


 

Eee

Le opere sono esposte in questo ambiente ottagonale in continua relazione con quelle dedicate alla storia del Ducato di Urbino, una storia che le artiste hanno elaborato in maniera individuale, ma strettamente complementare.


 


Le spille di Marzia Banci, pensate per l’uomo e che trovano un’ideale collocazione vicino al cuore di chi le indossa, dedicate alle rocche che esaltano la bellezza di queste fortezze, gemme incastonate nel territorio marchigiano, vengono caratterizzate da componenti storiche e architettoniche urbinati. Gioielli che fanno rivivere le dinastie su lastre di argento, tra cornici d’oro e acciaio, incise ed ornate da pietre in un dialogo con professionisti e artigiani che hanno contribuito a valorizzare l’opera orafa con piccoli dipinti, rimandando alle fucine di creatività delle botteghe rinascimentali.


Ad emergere è la collezione di spille su I Duchi di Urbino, dieci pezzi che ritraggono Oddantonio da Montefeltro, Federico da Montefeltro, Cesare Borgia, Guidubaldo da Montefeltro, Francesco Maria I Della Rovere, Lorenzo de’ Medici, Guidubaldo Della Rovere, Francesco Maria II Della Rovere, Federico Ubaldo Della Rovere fino alla Granduchessa di Toscana Vittoria Della Rovere, unica donna, colei che unì le famiglie e la storia delle due regioni, assicurando alla casata la cospicua eredità di numerosi beni ed inestimabili opere d’arte tutt’oggi visibili nelle collezioni delle Gallerie degli Uffizi e di Palazzo Pitti.


 


Daniela Banci, invece, svolge la sua ricerca artistica partendo dallo Studiolo del Palazzo Ducale di Urbino, l’ambiente più intimo dell’edificio, lasciandosi ispirare dagli Uomini illustri dello Studiolo. Filosofi, poeti, scienziati, uomini di ingegno, dottori della Chiesa, esempi di virtù per il Duca, e dalla personalità di Federico da Montefeltro, dalla sua cultura, dalle sue scelte intellettuali ed estetiche. I Duchi di Urbino si fecero eredi di quell'imponente passato che fu la tradizione classica, divenendone a loro volta traduttori. Nel Palazzo Ducale di Urbino la dialettica eredità – tradizione - innovazione diviene paradigma compiuto del principio spirituale chiamato Europa nello Studiolo del Duca. Ma oggi che ne è dell'Europa? A raccogliere in un’unica opera l’intero periodo storico in cui l’artista modella i suoi preziosi, è la collana I Duchi d’Urbino, un manifesto della collezione che narra duecento anni dell’intera casata per mezzo di argento, oro bianco, oro giallo e cristallo di rocca: un omaggio alle dinastie Montefeltro e Della Rovere che si avvicendarono al governo, collocata nella vetrina centrale dello spazio espositivo.


 


Quello delle sorelle Banci è un omaggio al loro punto di partenza per lo sviluppo della ricerca sul gioiello contemporaneo, in una evoluzione che passa per le terre toscane, generando un primo embrione di quella che è stata la storia del Bel Paese e della sua arte. Entrambe laureate in architettura, nel riflettere sulle loro origini, hanno compiuto un percorso retrospettivo e introspettivo che ha condizionato il loro linguaggio espressivo, elaborando in maniera individuale, ma complementare, la storia di Urbino attraverso spunti e riflessioni.


Fabrizio Del Bimbo 


lunedì 24 marzo 2025

Una nuova fondazione nel cuore della Toscana





 Nel cuore della Tenuta di Artimino, in Toscana, all’interno della storica Villa La  Ferdinanda, viene ufcialmente presentata la Fondazione Giuseppe Olmo, un’iniziativa promossa dalla famiglia Olmo con l’obiettivo di diffondere cultura, sostenere l’innovazione e valorizzare il patrimonio storico, artistico e ambientale.


La Fondazione, riconosciuta come Ente del Terzo Settore, nasce per custodire e tramandare l’eredità di Giuseppe Olmo, gura simbolo del Novecento italiano, campione di ciclismo, atleta olimpico, imprendtore visionario e filantropo. Il progetto si pone come un ponte tra passato e futuro, capace di coniugare tradizione e innovazione, cultura e impresa dove la Fondazione Giuseppe Olmo si propone come punto di riferimento per chi crede nel valore della conoscenza condivisa come strumento di crescita sociale ed economica.


Una Fondazione per custodire una eredità di valori

La creazione della Fondazione rappresenta un passaggio fondamentale per la famiglia Olmo che da generazioni è protagonista nel panorama industriale italiano e internazionale. L’intento è quello di valorizzare la storia dell’azienda e del suo fondatore, promuovendo iniziative culturali, sociali e di mecenatismo che ne rispecchino i principi e la visione. 




A sottolinearlo è la Presidente Annabella Pascale che afferma che quest’iniziativa nasce con l’intento di creare un progetto comune tra le generazioni presenti e future della famiglia Olmo, mirato a tramandare, sviluppare e rappresentare i valori familiari e del Gruppo attraverso attività di ricerca scientica e storica oltre a iniziative culturali, sociali e filantropiche. Un testimone affidato ai membri della famiglia per continuare a valorizzare una storia iniziata da  Giuseppe Olmo, oggi divenuta una grande eredità valoriale, industriale e culturale italiana.

La Fondazione Giuseppe Olmo ritiene che il progresso della società umana possa avvenire solo attraverso la continua valorizzazione del patrimonio culturale, tecnologico e scientico, artistico e naturale. 

La sua attività si svilupperà in due specifiche aree tematiche. Area dell’innovazione industriale e della cultura d’impresa.

La Fondazione Giuseppe Olmo promuove studi, iniziative di formazione, ricerche e confronti per la valorizzazione della cultura d’impresa. Un impegno che sostiene il concetto di intrapresa umana in stretta relazione di scambio con la difesa e promozione del patrimonio storico, artistico, paesaggistico e culturale. 

Cultura industriale e consapevolezza dell’heritage trasmesso da Giuseppe Olmo costituiscono lo spirito guida con cui saranno promossi gli eventi culturali e scientifici, i corsi di formazione, i workshop, i convegni e con cui sarà incoraggiata la ricerca e la produzione intellettuale attraverso saggistica tecnico-scientica, arti visive e performative, ricerche e borse di studio, collaborazioni con ricercatori, tecnologi e artisti in residenza.




La missione della Fondazione Giuseppe Olmo si basa sulla condivisione della conoscenza, lo scambio di idee, tra il mondo industriale e quello accademico. La cura e la salvaguardia degli ambienti naturali e antropizzati, luoghi in cui sono presenti le attività d’impresa del Gruppo Olmo nel comparto del turismo e dell’agricoltura, costituiscono uno degli obiettivi primari della Fondazione.

In linea con la tradizione della Tenuta di Artimino, che ha radici secolari nella produzione vinicola, la Fon-dazione sarà promotrice della ricerca agroalimentare e vitivinicola dando sostegno alla biodiversità e alla tutela ambientale.

L’impegno si estende alla formazione di nuovi attori ad alta qualfiicazione nel comparto turistico e vitieenologico con programmi di aggiornamento per i professionisti e corsi di formazione e ricerca, a carattere nazionale e internazionale.

La Fondazione si articola attraverso una struttura organizzativa dinamica, su un modello hub & spoke, che permette di coordinare attività e progetti in sinergia con istituzioni, aziende e centri di ricerca.

Il Consiglio di Amministrazione, nominato dalla famiglia Olmo, di cui sono parte i consiglieri Francesco Spotorno Olmo e Filippo Olmo, è composto da esponenti del mondo accademico, culturale e imprenditoriale. Gli organi direttivi della Fondazione comprendono il Comitato di Orientamento, coordinato dal Dott. Vincenzo Ercolino, incaricato di definire le strategie e supervisionare l’attuazione dei programmi biennali  affidati a due commissioni tematiche, la commissione “Cultura d’impresa”, affidata alla Direzione del Dott. Franco Achilli denisce e attua il programma dell’area tematica dell’innovazione industriale, della cultura, dell’arte e della ricerca tecnico-scientifica, della valorizzazione dell’ingegno per il management e la comunicazione d’impresa;

- la commissione “Cultura del territorio”, affidata alla Direzione del Prof. Attilio Scienza, definisce e attua il programma dell’area tematica dell’innovazione nella difesa del patrimonio naturale e della biodiversità e per la modernizzazione delle metodologie vitivinicole e agricole.




La sede della Fondazione Giuseppe Olmo è situata nella magnifica Villa La Ferdinanda, conosciuta anche come Villa dei Cento Camini, costruita nel 1596 su progetto di Bernardo Buontalenti per volere del Granduca Ferdinando I de’ Medici. Qui visse Galileo Galilei precettore del figlio di Ferdinando I. 

Dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO, la villa domina il vasto territorio della Tenuta di Artimino, un’area di straordinaria ricchezza storica e paesaggistica. 

Acquistata da Giuseppe Olmo nel 1989, dopo oltre 10 anni di restauri, la Villa e tutta la Tenuta di Artimino sono oggi un simbolo dell’impegno della famiglia nella valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale. Con la nascita della Fondazione, Villa La Ferdinanda diventa un centro di ricerca e produzione cul-turale, destinato a ospitare convegni, eventi e studi interdisciplinari.




Giuseppe Olmo,  nato a Celle Ligure nel 1911, soprannominato Gepin, da una famiglia di cinque figli, comincia da bambino la sua passione di ciclista correndo in bicicletta sulle strade tra Celle Ligure e Savona. A vent’anni Olmo è campione italiano e argento ai Mondiali dilettanti del 1931, a 21 anni vince la medaglia d’oro olimpica a squadre a Los Angeles nel 1932.

Professionista dal 1933 al 1942, vinse due Milano-Sanremo, nel 1935 e 1938, il titolo nazionale nel 1936 e venti tappe al Giro d’Italia. Nel 1935 conquistò il record dell’ora infrangendo il muro dei 45 chilometri orari, con 45,090 km.  Un campione capace di pedalare accanto (e spesso davanti) ai grandissimi del ciclismo: da Girardengo, Binda, Guerra, Bartali e un giovanissimo Fausto Coppi. 

Ben presto comincia la sua storia da imprenditore, da tempo voleva costruirsi le sue bici e nel ’39 crea la Olmo Cicli, a Celle Ligure. Poi, con la guerra, mentre tutti scappano dalle città, si trasferisce a Milano con la sua officina, che poi riporterà a Celle. Dopo la guerra i suoi studi sulle gomme lo portano in Sudamerica per approfondire la produzione di caucciù e negli anni seguenti comincia la produzione di pneumatici, tubolari e materiali sintetici.

Nel 1955 inizia a produrre i primi poliuretani e successivamente le schiume per imbottiture, pronto per soddisfare le grandi richieste del mondo dell’arredamento e dell’auto. Il nuovo Gruppo Olmo intuisce tutte le potenzialità del nuovo materiale utilizzando tecnologie produttive d’avanguardia. Negli anni ’60, con il boom dei poliuretani, l’azienda diventa il primo produttore in Italia e uno dei più importanti a livello internazionale.

La storia del gruppo che fa capo alla famiglia Olmo è lo specchio dell’ingegno e dell’intraprendenza del suo fondatore, uomo lungimirante e determinato nel raggiungere i suoi obiettivi che lo portò a dar vita alle aziende che oggi hanno consolidato posizioni di leadership in diversi settori, a livello internazionale.

La Olmo Giuseppe S.p.A., realtà industriale leader nella produzione di poliuretani espansi flessibili, rappresenta un significativo esempio dell’imprenditoria italiana più evoluta e dinamica.

La Toscana Gomma S.p.A. ha il proprio stabilimento a Robbio, in provincia di Pavia, ed è specializzata nella produzione industriale di poliestere in blocchi e rotoli, nella produzione con stampaggio a freddo di sedili per il settore automotive e guanciali modellati per il bedding e sistemi di polioli per le società correlate.

La Olmo Biciclette, capostipite dell’impero creato da Giuseppe Olmo, presenta una gamma completa di biciclette racing, mountain bike e city.

Negli anni ’80, il gruppo guarda al mondo del turismo acquisendo il comprensorio sciistico di Piani di Bobbio Valtorta Artavaggio, i Piani d’Erna, Pian delle Betulle e anche Valtorta, in Valsassina, Piazzatorre, in Val Brembana.

Forte di una enorme fiducia nel valore della terra, nella cultura del vino oltre che innamorato del patrimonio artistico italiano Giuseppe Olmo, nel 1989, acquista la Tenuta di Artimino - oltre 732 ettari prevalentemente coperti da una distesa di vigneti e uliveti, una villa medicea, un borgo medievale - e comincia l’enorme opera di recupero. La villa era stata bombardata, doveva essere ristrutturata, così come il borgo e le altre strutture. Ci sono voluti più di 10 anni di lavori per riportare allo splendore un gioiello con millenni di storia. Artimino era già abitata in epoca etrusca - dagli scavi sono emerse due tombe, ancora visitabili, e un patrimonio di reperti ora esposti nel piccolo museo, nel borgo medievale. E poi c’è la Villa medicea, patrimonio UNESCO, costruita nel 1596 come riserva di Caccia del Granduca Ferdinando I de’ Medici, situata sulla stessa altura dove sorgeva l’abitato etrusco. 

Un’altra storia è quella raccontata dai pregiati vini prodotti nella tenuta e dall’elegante resort, affidato alla gestione del gruppo Melià, che include l’ hotel de charme, l’hotel diffuso nel borgo, appartamenti esclusivi, inclusi i due ristoranti, le due piscine e un centro benessere.

Giuseppe Olmo è mancato nel 1992. Da allora il suo primo nipote Luigi Olmo è Presidente del Gruppo e negli anni ha saputo capitanare e portare un consistente sviluppo a tutto il comparto industriale.


www.fondazioneolmo.org


Fabrizio Del Bimbo 


martedì 4 marzo 2025

Innocenti Wines apre a Firenze una prestigiosa enoteca

 

Innocenti Wines riapre a Firenze il palazzo con il più antico ritratto di Dante Alighieri



Un nuovo locale gourmet fiorentino: una cantina con 1.200 etichette, tre menu basati sulla stagionalità e sulla ricerca, pane e pasta home made.m

 In via del Proconsolo, nel palazzo che conserva le tracce dell'antica Firenze romana e l'affresco trecentesco con il primo ritratto di Dante,  dal 6 marzo apre Innocenti Wine Experiences - Enoteca ristorante Alle Murate con la mission di diventare un laboratorio di convivialità fondato sulla buona cucina e su una cantina con 1.200 etichette diverse.

Sessanta coperti per un locale su tre livelli dal notevole valore storico e artistico.

Innocenti Wine Experiences - Enoteca ristorante Alle Muratesarà d'ora in poi la meta per chi desidera bere un calice di vino in un'atmosfera calda e accogliente. Ma non solo. Dalla cucina arriveranno piccoli piatti per un aperitivo sempre diverso oppure le proposte gourmet per il pranzo e la cena.


 Il team di giovani professionisti è guidato dallo chef emergente Thomas Palmieri, che si è formato nelle cucine stellate di Gaetano Trovato (Arnolfo) e Maurizio Bardotti (Al 43). 


Nel nome - Innocenti Wine Experiences Alle Murate - si fondono passato e futuro di questo locale che richiama a una delle più apprezzate mete gourmet fiorentine dalla metà degli Anni Novanta al 2012 (Alle Murate) e l'imprinting diuna nuova gestione che porta, a un passo dal Duomo, l'esperienza enogastronomica avviata dai fratelli Gianni e Francesco Innocenti a Poggibonsi, prima come importatori e distributori, poi con l’enoteca ristorante Innocenti Wine Experiences, fondata nel 2018, segnalata dalla Guida Michelin e premiata, nel 2024 e 2025, con le "Tre Bottiglie", ambito riconoscimento del Gambero Rosso per i wine bar.




I vini sono i protagonisti di Innocenti Wine Experiences Alle Murate: le pareti, tappezzate di bottiglie, sono il frutto di un infaticabile lavoro di scouting che i fratelli Innocenti hanno maturato in oltre 15 anni di ricerca nelle cantine e tra i produttori di tutta Italia, ma anche di Francia, Germania e Austria. La carta è un viaggio in oltre 1.200 etichette, sempre in movimento, tra piccole aziende e realtà più affermate.. Una selezione che cresce giorno dopo giorno in profondità e in maniera mirata e progressiva.

Vino e distillati sono disponibili anche da asporto.


Passione e conoscenza hanno contribuito a creare un mix di vini tradizionali e naturali, tutti accuratamente selezionati. Ogni etichetta sarà l'occasione per avviare un dialogo, creare interesse e divulgare la cultura enologica. Inoltre, grazie alla presenza in sala del sommelier professionista Ivan Sepora, verranno valorizzati gli abbinamenti con i piatti proposti in menu. Si potrà assaggiare tutto, anche al calice, e le bottiglie servite al tavolo avranno esattamente gli stessi prezzi dell'asporto.


Dall'aperitivo alla cena

Innocenti Wine Experiences Alle Murate sarà aperto tutti i giorni, dal martedì alla domenica, dalle ore 11 alle 23. Gli aperitivi – che verranno serviti nella sala principale del piano terra - saranno accompagnati dal menu "Per ogni momento" in cui compaiono selezioni di salumi e formaggi, quiche di verdure e delizioso pan brioche, oltre alle proposte del giorno, sfiziosi amuse-bouche sempre diversi e tutti da provare. 


Pranzo e cena saranno serviti sia nella sala in cui sono state rinvenute le antiche strutture architettoniche romane del I secolo d.C, sia nei grandi soppalchi in cui ci si siede a pochi centimetri dagli affreschi trecenteschi recuperati durante i restauri all'inizio degli Anni Duemila.


 Il menu del pranzo "Oggi la cucina propone" ruota intorno ai sapori autentici e semplici. La varietà dei piatti di pesce e verdure segue di pari passo la stagionalità, mentre le carni vengono selezionate dai migliori produttori locali. Lo staff preparerà quotidianamente pasta fresca, pane e schiacciata.


Per la sera, tre menu degustazione e à la carte, con piatti più strutturati come lo "Spaghetto con genovese di polpo" e la "Guancia di manzo, sedano rapa, chips di topinambur e bietola colorata".


In sala, il servizio è affidato a tre esperti sommelier: Giacomo Machetti, Ivan Sapora e Riikka-Sofia Liukkonen.


Le tracce romane e il volto ritrovato di Dante: storia del Palazzo dell'Arte dei Giudici e Notai 

Il ristorante è un luogo ricco di storia e di suggestioni. Siamo a pochi passi dal Bargello e dalla Badia Fiorentina, nel cuore del cosiddetto quartiere dantesco, dove il Sommo Poeta nacque e abitò. Andando più indietro nel tempo, quando Firenze era Florentia, da qui passava la prima cerchia delle mura romane. Nel Quattrocento, il palazzo divenne sede dell’Arte dei Giudici e Notai, una delle corporazioni più influenti della Firenze medievale. Da qui anche la denominazione della via, intitolata al Proconsole, capo della corporazione e giudice delle dispute.

Nell'antica sala delle udienze, proprio al piano terra, già a partire dal Trecento venne realizzato un complesso ciclo di affreschi in cui comparivano le arti fiorentine e i loro simboli, e la città veniva rappresentata come la Gerusalemme Celeste. Le pitture rendevano omaggio a Coluccio Salutati, cancelliere della Repubblica Fiorentina e figura di spicco dell’Umanesimo, e celebravano i principali protagonisti della scena culturale dell'epoca: Dante, Boccaccio e Petrarca.

Oggi le tracce di questo antico passato, grazie alla segnalazione della professoressa Maria Monica Donato, docente alla Normale di Pisa, e a un attento lavoro di recupero e ristrutturazione, sono tornate alla luce. Nel piano interrato sono riemersi pavimenti e strutture romane, ma anche pozzi e canalizzazioni che suggeriscono la presenza di un’antica gualchiera per la lavorazione della lana. Al piano superiore, le superfici pittoriche medievali sono state restaurate e con grande sorpresa si è scoperto che il passaggio dei secoli non aveva cancellato il ritratto di Dante Alighieri, sicuramente la prima raffigurazione che possediamo dell'autore della Divina Commedia.


Innocenti Wine Experiences – Enoteca ristorante Alle Murate

Via del Proconsolo 16r - Firenze

Orario:  martedì-domenica ore 11-23. 

tel : 055-8893394

mail: box@innocentiwines.it


Fabrizio Del Bimbo 

domenica 2 marzo 2025

I professionisti della filiera edile si sono incontrati all’edizione 2025 di BigMat, l’appuntamento di riferimento per il mondo italiano dell’edilizia



Nei giorni scorsi è tornato  BigMat, l’appuntamento di riferimento per il mondo italiano dell’edilizia. L’edizione 2025 dell’evento organizzato da BigMat, il Gruppo leader in Italia e in Europa per numero di punti vendita dedicati alla distribuzione specializzata di materiali per costruire, ristrutturare e rinnovare, coincide con il decimo compleanno della manifestazione, diventata nel tempo un’imperdibile opportunità a disposizione dei professionisti del settore edilizio per esplorare le novità del mercato e per confrontarsi con i suoi protagonisti. Il 27 e il 28 febbraio a Firenze, nella splendida cornice della Fortezza da Basso, gli oltre 150 associati del Gruppo e i 113 fornitori partner di BigMat selezionati come espositori hanno avuto l’opportunità di interfacciarsi tra loro erano sullo stato dell’arte del mercato edilizio, per valutarne le prospettive e per esaminare nei dettagli le novità da proporre ai clienti nel corso del 2025. Ampio spazio è è stato inoltre riservato a HABIMAT, l’insegna del Gruppo BigMat dedicata agli showroom che si occupano di finiture d’interni e di complementi d’arredo, trasformatosi in breve tempo nel luogo per eccellenza dove ricevere consulenze in ambito di interior design e scoprire le soluzioni più idonee in materia di rivestimenti, pavimenti, arredobagno, sanitari, colore, arredamento e molto altro. Un focus particolare è stato destinato a BigRent, il servizio per il noleggio di piccole e medie attrezzature per l'edilizia del Gruppo BigMat.




Nel corso di queste due giornate  alla Fortezza da Basso di Firenze numerose sono state  le tavole rotonde allestite allo scopo di esplorare temi chiave come il credito al consumo, l’assicurazione crediti commerciali, la digitalizzazione dei listini e le nuove strategie per la distribuzione, argomenti di sicuro interesse per chi opera in un comparto dinamico e in continua evoluzione come quello in cui BigMat interpreta un ruolo di primissimo piano. L’inaugurazione di BigMat 2025 è stata allietata dalla presenza di Julio Velasco, allenatore della squadra nazionale femminile di volley medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024. Un ospite di eccezione, coinvolto nell’evento grazie anche al ruolo ricoperto nell’ambito della  pallavolo da BigMat, sponsor ufficiale delle Nazionali Italiane, plastica testimonianza dello stretto connubio tra sport ed edilizia, due mondi che condividono valori come collaborazione, determinazione e vocazione alla crescita continua, tre fattori indispensabili, come Velasco insegna, per raggiungere il successo. 


Nato in Francia nel 1981, BigMat rappresenta oggi il Gruppo leader in Italia e in Europa per numero di punti vendita dedicati alla distribuzione specializzata di materiali per costruire, ristrutturare e rinnovare. A livello europeo ne vanta complessivamente più di 1.000, dislocati in 7 Paesi: Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Spagna. BigMat è un network internazionale attualmente formato da 585 soci, un insieme di imprenditori altamente competenti, formate e impegnate a mantenere un legame stretto e diretto con i loro clienti, tale da costruire relazioni non solo professionali, ma anche personali. Il Gruppo nel 2023 ha raggiunto un fatturato globale assestatosi a quota 3,4 miliardi di euro. In Italia BigMat è presente su tutto il territorio nazionale con oltre 240 punti vendita gestiti da 160 soci, e ha generato nel corso del 2023 un fatturato superiore al miliardo di euro. BigMat si rivolge ai professionisti del settore dell’edilizia - imprese edili, artigiani, progettisti, architetti, interior designer e privati - offrendo a ciascuna tipologia di clientela prodotti, sistemi costruttivi e servizi personalizzati per ogni progetto. Ogni punto vendita BigMat è un centro specializzato per soluzioni tecniche tradizionali e all’avanguardia che vanno dai materiali edili alla ferramenta, passando dagli elettroutensili fino alle finiture d’interni. Grazie alla competenza del suo personale specializzato, in virtù degli ampi spazi espositivi a disposizione e in ragione dei molteplici servizi che propone, BigMat ha assunto nel tempo il ruolo di partner strategico per tutti i progetti di natura edile anche grazie al contributo garantito dalla sua rete di showroom d’interni HABIMAT, un network composto da 45 punti espositivi, e all’apporto assicurato da BigRent, il suo servizio per il noleggio di piccole e medie attrezzature per l'edilizia rivolto ai professionisti, alle partite IVA e ai privati.


Dal 2023 BigMat è sponsor ufficiale delle Nazionali italiane di pallavolo, accompagnando come co-sponsor di maglia gli atleti e le atlete del volley azzurro in tutti gli appuntamenti internazionali. Dal 2024 il Gruppo è anche title sponsor delle BigMat Finali Nazionali Giovanili di Pallavolo. Tra le discipline sportive supportate dal Gruppo un ruolo chiave lo gioca il ciclismo: BigMat è stato official partner degli UCI Cycling World Championship nel 2023 ed è attualmente (lo sarà fino al 2027) official partner di UCI e di diversi Campionati del Mondo di Ciclismo che si svolgono sotto l’egida dell’Unione Ciclistica Internazionale. Tra le iniziative maggiormente di rilievo messe in campo da BigMat a livello internazionale sono da annoverare il BigMat International Architecture Award (Premio biennale che a partire dal 2013 promuove l’eccellenza architettonica europea) e Costruiamo per lo Sport, il progetto di responsabilità sociale che a partire dal 2020 sostiene lo sport amatoriale in tutta Europa.


Fabrizio Del Bimbo 





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