mercoledì 10 gennaio 2018

Pitti Immagine Uomo 93 è stato  inaugurato ufficialmente il 9 gennaio e lo stesso giorno il David di Michelangelo alla Galleria dell’Accademia si è vestito di iconici tessuti in lana made in Italy.
Non materialmente, ma con una video-installazione. Proorio alla Galleria dell’Accademia  il Lanificio Luigi Ricceri ha presentato «Fabric is art», in cui dieci esclusivi ed iconici tessuti sono stati  i protagonisti di una video installazione di Felice Limosani che li ha proiettati sul capolavoro di Michelangelo. Si tratta di un’iniziativa «per celebrare il punto d’incontro tra l’ingegno italiano e l’ideale di perfezione e bellezza che da sempre ispira i prodotti del Lanificio Luigi Ricceri», ha spiegato una nota dell’azienda. Il lanificio, nato negli anni Venti e specializzato in tessuti per cappotti (uniti e fantasia), ha vinto il Première Vision Award per il tessuto più bello del mondo ed ha recentemente lanciato Baby Suri Cashmere, un cashmere più brillante e con pelo più lungo grazie all’aggiunta di Baby Suri Alpaca. Attualmente l’azienda comprende circa 20.000 mq coperti su una superficie di circa 35.000 mq. Gli addetti sono 120 con una produzione annua di circa 1 milione di metri. 
Bellezza ha chiamato altra bellezza, in una serata speciale a porte chiuse tutta dedicata all’arte e intitolata, non a caso, “Fabric is Art”. Un palcoscenico esclusivo per i tessuti che sono entrati in simbiosi con il capolavoro di Michelangelo  e portano la firma del lanificio di via Bologna: già nel luglio scorso, l’azienda fondata da Luigi Ricceri e guidata ora dai nipoti Francesco e Luigi, aveva organizzato un evento simile al lussuoso hotel Castille di Parigi nell’ambito della kermesse Première Vision. Ma Pitti Uomo è una vetrina diversa: è il trionfo della moda e, perché no, degli elementi che ne compongono la trama passando attraverso la nobile materia prima del tessuto. E poi il David è l’uomo bello per antonomasia. E poi in questo periodo alla Galleria dell’Accademia è di scena una mostra proprio sui tessuti del Trecento con alcuni importanti prestiti dal Museo del Tessuto di Prato. «Sulla scia dell’evento di Parigi, pensavamo di riproporre un grande evento per coinvolgere i nostri clienti che rappresentano il mondo della confezione e dell’abbigliamento presente a Pitti Uomo», ha spiegato Luigi Ricceri. I dieci tessuti proiettati nelle sale del museo hanno avvolto le morbide fattezze del capolavoro di Michelangelo in un gioco di contaminazioni tutto virtuale. 

Non è solo il David a sfoggiare le stoffe del lanificio pratese che nel 2010 vinse con la pura seta fiammata l’Oscar del tessuto, i Pv Awards a Parigi: durante la messa di Natale la duchessa Kate Middleton è stata immortalata con un cappotto in tartan scozzese tessuto in riva al Bisenzio proprio con le stoffe dei fratelli Ricceri. 

Fabrizio Del Bimbo 


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