martedì 19 novembre 2019

Castel San Pietro Terme, città slow tra Emilia e Romagna







È risaputo che l'Emilia-Romagna sia una delle regioni italiane in cui la qualità della vita e del cibo è migliore. La città di Castel San Pietro Terme dimostra ampiamente questa affermazione.

 Situata fra Imola e Bologna lungo la storica via Emilia, proprio dove l’Emilia diventa Romagna, si può dire che si  collochi... "sul trattino" che divide i 2 toponimi. Fondata nel 1199 come città fortificata, ha molto da offrire a chi la visita: roccaforti, castelli, siti archeologici, ma soprattutto tante persone che ti accolgono col sorriso.  Forse gli abitanti perseguono la filosofia della “lentezza”, tra tradizioni, prodotti genuini, acque termali e paesaggi  naturali di pace e serenità.

L'origine del luogo è molto antica, come dimostrano gli scavi archeologici svolti sul territorio, che hanno evidenziato tracce di insediamenti etruschi e celti, precedenti a quelli romani. 



Ma qui  più diffuse sono le atmosfere del medioevo e del rinascimento: nel centro storico cittadino è ancora visibile un torrione ed un tratto di mura che un tempo difendevano  l’intera città, testimonianze di una cinta muraria un tempo imponente. Notevole è il “cassero” del 1200,  simbolo della città, all’interno del quale si trovava un teatro, probabilmente realizzato dopo il 1500 quando il territorio fu conquistato dalle armate dello Stato Pontificio ed il cassero perse la funzione difensiva.

Alle sue spalle  si trova poi la massiccia torre trecentesca dell’orologio: l'installazione dell’orologio risale al 1784 e grazie ad una continua manutenzione i meccanismi sono ancora originali e l’orologio scandisce i lenti ritmi della città. Ma qui, nonostante  questi ritmi., ci si diverte tutto l'anno tra decine di feste, sagre ed eventi che attraggono sempre un buon numero di visitatori che uniscono allo svago la possibilità di gustare le specialità  locali. La gastronomia tipica si esprime con prodotti come il formaggio Squacquerone di Romagna Dop, 
la patata di Bologna Igp, la cipolla di Medicina, la pasta fatta in casa, i savoiardi e il miele. 


Una verde collina coperta da vigneti sale fino all’azienda vitivinicola Umberto Cesari, una cantina degli anni’60 che coltiva vitigni autoctoni come Sangiovese, Albana, Pignoletto e Trebbiano, oltre ad alcune varietà internazionali come Chardonnay, Cabernet Sauvignon e Merlot.



La Cantina “Fratta Minore", realtà nata nel 2012, è gestita dai coniugi Nicola e Marianna Marrano, due professionisti con la passione per la vigna e il rispetto per l’ambiente.  Nella loro produzione troviamo ancora  i classici di questa zona, Pignoletto, Albana e Sangiovese. Il must è Dama Bianca Pignoletto Metodo Classico. 



L’Osservatorio Nazionale Miele, diretto da Giancarlo Naldi. ha sede proprio a Castel San Pietro Terme ed è un organismo nazionale che dal 1988 supporta il settore apistico. Nel mese di settembre scorso  si è svolta la Fiera Del Miele e la 39esima edizione del Concorso Grandi Mieli D’Italia che assegna  le Gocce D’oro. 

Lo Squacquerone di Romagna DOP prodotto dal caseificio Comellini deve il suo nome alla particolare consistenza deliquescente della sua pasta, che si "squacquera" appunto.

Va infatti servito in un piatto perché non mantiene la forma dello stampo.

Consigliato è   il ristorante Gastarea, dagli interni moderni, curati, una cucina votata alla tradizione con lo chef Dimitri Galuzin, una buona carta di vini ed un servizio inappuntabile. (www.ristorantegastarea.it)



Oltre che per gustare buon cibo e assaggiare buon vino, si va a Castel San Pietro Terme anche per godere del benessere generato dalle  acque termali solfuree e salsoiodiche che sono il cuore di queste Terme.  Il Polo termale presenta  nuove sale per le cure inalatorie, le polverizzazioni, i fanghi e le piscine per la riabilitazione, per un benessere a ,360°.  Sono disponibili trattamenti sia  riabilitativi, sia estetici. L'origine delle cure termali a Castel San Pietro risale al 1337, anche se il primo vero e proprio stabilimento termale è sorto nel 1870 e già allora si caratterizzava per l'approccio scientifico.

Adiacente alle Terme si trova il Golf Club Le Fonti a18 buche, di proprietà comunale, presieduto da Ivano Serantoni, sede di competizioni a livello internazionale. Conta 800 soci ed un primato nazionale per campi a 18 buche.. 



Per alloggiare ci sono varie opportunità: la Gaiana offre ospitalità all'interno di un esteso parco privato, tra verdi colline ricche di ruscelli, vigneti e boschi naturali. Le antiche case coloniche ristrutturate assicurano un'accogliente atmosfera ed un assoluto relax. La location è molto richiesta per matrimoni. (www.lagaianabeb.it)

Un'accoglienza a 5 Stelle è assicurata a Palazzo di Varignana Resort & SPA, un'elegante struttura su vari livelli, immersa nel verde, con sale congressi e meeting, 5 piscine all’aperto, 2 vasche idromassaggio, un campo da tennis scoperto e una piscina coperta, un bar e 2 ristoranti e un lussureggiante giardino. All’interno, VarSana SPA, propone trattamenti benessere e termali. L’edificio più antico e alto del complesso ospita il ristorante “Il Palazzo”, con interni in stile e una cucina tradizionale rivisitata. Intorno al Resort l'azienda agricola omonima, estesa per 180  produce un eccellente olio extravergine di oliva oltre a vini di qualità. (www.palazzodivarignana.com)


A breve distanza da Castel San Pietro Terme si consiglia, prima di lasciare la regione, di visitare il caratteristico borgo medievale di Dozza Imolese, dal centro storico a forma di fuso. Sono affascinanti i numerosi, vivaci murales disseminati sui muri delle case e  imponente è la Rocca Sforzesca, nei cui sotterranei ha sede l'Enoteca Regionale, promotrice dal 1978 dei vini dell'Emilia-Romagna con 1.000 etichette. La Rocca è  medievale, ma fu trasformata da Caterina Sforza in castello fortificato che , in epoca rinascimentale, fu adibito a residenza nobiliare. Oggi è una Casa-Museo aperta al pubblico. 


Il ristorante La Scuderia, nei locali che ospitavano i cavalli proprio di fronte alla Rocca, serve dal 1977 piatti genuini della tradizione locale. (www.lascuderiadozza.it)



Per ulteriori informazioni: www.imolafaenza.it


Fabrizio Del Bimbo 




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