Tra i numerosi eventi che il mondo del vino propone in Italia nel mese di maggio spicca quello che si è svolto nel pomeriggio del 24 maggio a Radda in Chianti.
Si tratta della terza edizione di Vignaioli di Radda, durante la quale addetti ai lavori e wine lovers hanno potuto assaggiare la produzione vinicola dei 24 soci che compongono l'Associazione Vignaioli di Radda na ta per promuovere un'agricoltura sostenibile in tutte le sue forme, adottando programmi di coltivazione biologica e biodinamica ed utilizzando sostanze e tecniche a minimo impatto ambientale.
L'associazione Vignaioli di Radda, costituitasi ufficialmente l'11 settembre 2018, è formata da 24 viticoltori che si sono uniti per promuovere le eccellenze vitivinicole
di quest'area del Chianti Classico. Essi, al di là delle diverse
dimensioni aziendali, origini e storie personali, condividono il comune
amore per un territorio meraviglioso ed il desiderio di preservarlo e
‘comunicarlo’ in forma coordinata. Rispetto dell’ambiente e della
biodiversità, conoscenza dell’area e delle sue tradizioni colturali ed
enologiche, vini prodotti da uve del territorio e centralità del
Sangiovese: questi sono alcuni dei punti fondamentali contenuti nello
Statuto dell'Associazione .
I soci sono: Borgo
La Stella, Borgo Salcetino, Brancaia, Cantina Castelvecchi, Caparsa,
Castello di Albola, Castello di Monterinaldi, Castello di Radda,
Castello di Volpaia, Castello di Monterinaldi, Colle Bereto, Fattoria di
Montemaggio, Istine, L’Erta di Radda, Monteraponi, Montevertine, Podere
Capaccia, Podere l’Aja, Podere Terreno alla Volpaia, Poggerino,
Pruneto, Tenuta Carleone di Castiglioni, Terrabianca, Val delle Corti,
Vignavecchia. Presidente dell’Associazione è Roberto Bianchi di Val delle Corti, mentre Vice Presidente Martino Manetti di Montevertine.
Radda è il cuore del Chianti.: le sue colline svettano sul territorio come le antiche torri di pietra
che ne contraddistinguono i contorni. I vigneti di altura sono circondati da dimore finemente restaurate, contese da molti stranieri danarosi. Nel corso dell'evento è stato proposto un avventuroso tour in jeep che ha condotto i visitatori alla scoperta di una terra generosa che qui dà vita a vini di altissima qualità. Il simpatico ed impavido driver Jonny ha permeso di entrare vivacemente nel cuore della produzione enologica del territorio per ammirare i paesaggi i questo lembo di Toscana, tra boschi, colline e coltivazioni autoctone.
Nel chiostro della storica e suggestiva Casa del Chianti Clasdico sono state offerte in degustazione le etichette dei 24 soci dell'Associazione . Ai banchi di assaggio, oltre alle annate in commercio, erano proposte anche le vecchie annate, riserve e gran riserve, a dimostrazione che Radda è una zona vocata anche alla produzione di vini da invecchiamento.
Tra i vini assaggiati consiglio Castelvecchi Capotondo Chianti Classico 2016, Montemaggio Chianti Classico, Monteraponi Chianti Classico Riserva 2010 Baron Ugo.
Tra i vini assaggiati consiglio Castelvecchi Capotondo Chianti Classico 2016, Montemaggio Chianti Classico, Monteraponi Chianti Classico Riserva 2010 Baron Ugo.
Fabrizio Del Bimbo
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