venerdì 9 ottobre 2020

Presentato a Firenze l'ultimo libro di Tiziano Fratus

 




Il volume di Tiziano Fratus "Sogni di un disegnatore di fiori di ciliegio" è stato presentato a Firenze al Giardino dei Nidiaci, sotto le imponenti  fronde di un tasso. Ha presentato e moderato l'incontro Alessandro Agostinelli, direttore del Festival del Viaggio. L'evento è stato realizzato con la collaborazione della libreria, Tatatà di Via Santa Maria.

Il bosco ospita alberi, animali, muschi, ruscelli. Ma anche uomini: gli uomini che lo attraversano, che vengono a prelevare qualcosa, gli uomini che vi si immergono per pregare o purificarsi, nonché gli uomini che quel bosco hanno accudito o abbandonato. In un bosco esistono eventi manifesti ed eventi taciuti, agiscono forze maestose visibili e altrettante brutalità invisibili, proprio come nelle persone, nelle quali si almanaccano piccoli e meno piccoli segreti che si desidera tenere nascosti.Da queste suggestioni nascono i testi che compongono la nuova opera polifonica di Tiziano Fratus, fatta di versi e prose, istantanee scattate tra i giardini e i boschi d’Italia, meditazioni scritte sotto i ciliegi in fiore, protagonisti del paesaggio per una manciata di giorni all’anno. Pagine dedicate a quel sentimento che l’autore chiama dendrosofia, da dendron (albero) e sophia (conoscenza, esperienza, saggezza).Si chiede Fratus: come mai l’uomo, in tutte le epoche della Storia, ha sempre sentito l’esigenza di tornare, presto o tardi, alle foreste, alla natura? In parte per dimenticare le città e le vite che oggi conduciamo in maniera forzata, per ritrovare la pace. E dove, se non in un bosco, l’esperienza può raggiungere l’apice della sua autenticità? Il bosco non è un agglomerato di alberi e arbusti, è qual-cosa di più complesso, di misterioso, di sacro, ci riporta costantemente all’infanzia, in parte reale e ricordata, in parte immaginata, reclama unità a qualcosa di intangibile che vive sepolto dentro di noi. Sogni di un disegnatore di fiori di ciliegio è un caleidoscopio di anime e voci, è l’espressione della forza sovrana della natura che sempre lotta per rigenerarsi, che sempre spinge per realizzare, a canto spiegato, una nuova fondazione del mondo.

Tiziano Fratus è nato a Bergamo nel 1975 ed è cresciuto tra Lombardia e Piemonte. Ha pubblicato numerose opere per i maggiori editori italiani, fra le quali Manuale del perfetto cercatore d’alberi (Feltrinelli, 2013), Ogni albero è un poeta (Mondadori, 2015), L’Italia è un bosco (Laterza, 2014), Il libro delle foreste scolpite (Laterza, 2015), Il bosco è un mon-do (Einaudi, 2018), I giganti silenziosi (Bompiani, 2017) e Giona delle sequoie (Bompiani, 2019). Per sei anni ha cura-to la rubrica “Il cercatore di alberi” per “La Stampa”. Colla-bora con “il Manifesto” e Radio Francigena. Conduce una pratica quotidiana di meditazione zen in natura.Sito: Studiohomoradix.comIl seme si spacca,si dona alla terra e getta fuori un gomito,una mano, una gamba.Una proboscide che sente luce e ariae tenta di raggiungerle migrando, sovvertendo.I semi spostano le montagne,i semi fondano gli oceani.I semi sono le madri del mondo conosciutoma anche i padri di tutti gli altri mondi possibiliche forse un giorno si fonderanno. Quale miracolo la primavera che riveste le foreste del pianeta. 


Fabrizio Del Bimbo 

Foto di Nicoletta Curradi 




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