La mostra autunnale di Palazzo Blu è dedicata a Hokusai, al movimento artistico e culturale dell’ukiyoe, diffusosi in Giappone tra il 1600 e la prima metà del 1800, denominato “Edo” in nome dell’allora capitale, oggi Tokyo.
Con oltre 200 opere, fra cui capolavori mai esposti prima, la mostra HOKUSAI a Palazzo Blu di Pisa, rappresenta un’occasione unica per conoscere il massimo esponente dello Ukiyoe, il filone artistico legato allo stile di vita e ai gusti delle nuove classi emergenti. Katsushika Hokusai, artista eccentrico e poliedrico, ha saputo ritrarre con originalità la natura, la quotidianità e le molteplici sfaccettature della società del suo tempo, combinando la pittura tradizionale giapponese con le tecniche dell’arte occidentale, diventando un incredibile interprete della realtà a lui circostante.
L’ukiyoe affonda le sue radici nella tradizione delle antiche stampe cinesi, realizzata con tecniche simili alla xilografia, mediante riproduzioni a stampa su carta tramite matrici di legno. La Grande onda di Kanagawa di Hokusai è l’opera più rappresentativa dell’ukiyoe, come le vedute del monte Fuji, ma sono varie le rappresentazioni di soggetti sottratti alla censura, come le scene di vita quotidiana e quelle a sfondo erotico. Le stampe non dovevano essere troppo costose, perché erano destinate a un pubblico di massa e alla classe dei mercanti arricchiti.
Il termine ukiyo deriva dalla disciplina buddhista e indica l’attaccamento al fugace mondo materiale. Nel periodo Edo era possibile pensare a godersi la vita in un mondo libero. Miniaturisti, calligrafi, illustratori, fino al mondo degli “anime” e dei “manga” giapponesi, sono numerose le influenze che l’ukiyoe ha avuto nella storia. Tra i maggiori rappresentanti Utagawa Toyokuni, Kitagawa Utamaro, Katsushika Hokusai e altri
Palazzo Blu, Lungarno Gambacorti, 9, Pisa
Fino al 23 febbraio 2025
Fabrizio Del Bimbo
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