Una breve, ma intensa crociera si è svolta nei giorni scorsi dal porto di Trieste verso la Croazia. La nave era la Costa Deliziosa, una nave accogliente e ricca di attrazioni, che sta per spiccare il volo verso tre oceani e quattro continenti in un affascinante giro del mondo di oltre quattro mesi di navigazione.
Oltre 2800 passeggeri e 1100 membri dell' equipaggio, disponibili e sorridenti, possono viaggiare a pieno regime su questa nave che presenta eleganti arredi e decorazioni in vetro di Murano, ponti all'aperto dai nomi floreali, cabine raffinate e luminose. Un inno al comfort, al relax, al divertimento e all'attenzione alle piccole cose.
Intanto scopriamo quali mete ha toccato la Costa Deliziosa nel mare Adriatico prima di salpare per la lunga crociera.
Il primo sbarco è avvenuto nella piccola città di Zara, che si trova nella parte centrale della costa Dalmata. Sebbene Dubrovnik e Spalato siano le città più famose, Zara è una delle mete preferite per la vela e una delle zone più scelte per andare in barca. Zara è principalmente mare, ma non mancano storia e bellezza. Una delle sue caratteristiche più interessanti è che la sua parte più antica si trova su una penisola, come moltissime cittadine romane sulla costa croata.
A causa dei bombardamenti subiti 30 anni fa in guerra, una buona parte del patrimonio è andata persa. Parte della sua grande eredità rimane nelle sue strade. Infatti, le porte che conducono al centro storico sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità, e entrando, non serve molto per capire perché Zara sia una delle più belle città croate. Si nota l’influenza veneziana, poiché in passato Zara era parte della Repubblica di Venezia. Passeggiando si trovano i monumenti più antichi, stradine dove perdersi per finire al bellissimo lungomare. I panorami sono ammirevoli, i tramonti sono davvero un’altra cosa in Croazia, l’atmosfera è accogliente e calda.
Due particolarità: il ‘Saluto al Sole’, una straordinaria superficie di 22 metri di diametro composta da diverse centinaia di pannelli solari che assorbono l’energia solare durante il giorno per offrire uno spettacolo di luci la notte. L'Organo di mare è composto da diversi tubi subacquei attraverso i quali passano le onde ed emettono un suono quando colpiscono la diga; un luogo dove è ideale osservare il tramonto. Entrambe sono opere dell’architetto croato Nikola Basic.
Una visita imperdibile è quella alla mostra allestita all’interno del monastero benedettino che possiede una pregevole collezione di reliquiari e dipinti sacri. Si segnalano i capolavori di oreficeria, un bellissimo ritratto della Madonna (XIV secolo), alcune statue in marmo e un quadro di Paolo Veneziano. Al secondo piano sono esposte sculture e ricami del XV e XVI secolo accanto a sei quadri di Vittore Carpaccio (XV secolo).
La chiesa di San Donato risale al IX secolo e deve il suo nome al vescovo Donato che la fece costruire secondo lo stile protobizantino. L’insolita pianta circolare si nota soprattutto lungo il lato meridionale, mentre l’interno è splendido, così semplice e disadorno.
Del foro romano restano alcuni frammenti architettonici e due colonne intere ora inglobate nella struttura della chiesa. La pavimentazione originale è stata rimossa, rendendo visibili le lastre dell’antico selciato. Da notare le iscrizioni in latino sui resti degli altari sacrificali romani.
Fuori della chiesa, sul lato nord-occidentale, si erge una colonna di epoca romana che nel Medioevo fu usata come colonna della vergogna: i malfattori venivano qui incatenati ed esposti al pubblico ludibrio.
La cattedrale di Santa Anastasia è un edificio romanico eretto tra il XII e il XIII secolo nel luogo in cui sorgeva una chiesa più antica. La facciata riccamente decorata nasconde un imponente interno a tre navate caratterizzato dalla presenza di affreschi del Duecento nelle absidi laterali. Sull’altare dell’abside di sinistra un sarcofago in marmo custodisce le reliquie di Santa Anastasia e nel presbiterio si possono ammirare gli stalli del coro finemente intagliati. La cattedrale fu gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e in seguito ricostruita.
Il giorno dopo Zara si sbarca a
Dubrovnik, detta anche Ragusa, una delle città più tradizionali della costa dalmata e anche una delle più belle, con la sua architettura e le sue bellezze naturali. Passeggiare per le pittoresche stradine del centro storico di Dubrovnik è un'esperienza che trasporta attraverso secoli di storia. Una vera passeggiata nel Medioevo.
Le strade strette sono fiancheggiate da edifici rinascimentali e barocchi, con balconi pieni di fiori colorati che contrastano con le pareti bianche. Lo spirito di questa parte della città si ritrova nelle chiese secolari con le loro facciate ornate e i cortili nascosti. La chiesa di San Biagio fu costruita nel 1715 su progetto dell'architetto e scultore veneziano Marino Groppelli sulle fondamenta di una chiesa medievale romanica gravemente danneggiata. L'edificio fu progettato sul modello della chiesa veneziana di San Maurizio del Sansovino.
Le mura di Dubrovnik furono costruite e costantemente ampliate tra il IX ed il XVI secolo, con l’obiettivo di proteggere la Città Vecchia dagli attacchi stranieri.
Lo straordinario percorso delle mura, lungo ben 2 km, attira migliaia di visitatori.
Durante la passeggiata sulla cinta muraria, in cui si alternano ripide salite e discese, si possono ammirare ben cinque forti e sedici imponenti torri e bastioni che arrivano fino a 25 metri di altezza.
Non sorprende che una delle serie televisive più amate al mondo – Game of Thrones – abbia scelto proprio questi paesaggi selvaggi e sublimi per ambientarvi le sue scene più belle.
Si accede alle mura da Porta Pile, l’ingresso principale della città, dopo aver superato il ponte levatoio.
La storia di Dubrovnik è palpabile in alcuni dei musei più importanti della città, quali il Museo Archeologico, il Museo di Arte Moderna o il Museo della Guerra d'Indipendenza croata.
Dalla sua costruzione, avvenuta nel XV secolo, fino ai giorni nostri, la Fontana di Onofrio ha erogato acqua potabile a tutta la città e rappresenta il principale punto d'incontro di Dubrovnik. Dopo il terremoto del 1667, che ha segnato un prima e un dopo nella storia di Dubrovnik, la Fontana di Onofrio è stata quasi totalmente ricostruita.
Diversi secoli dopo, durante i bombardamenti della Guerra d'indipendenza croata, la Fontana di Onofrio fu nuovamente danneggiata. Attualmente, l'unico elemento originale rimasto è una delle bocche che decorano i lati della fontana.
Lasciata Dubrovnik e dopo una breve sosta a Bari, proprio nel giorno del patrono San Nicola, Costa Deliziosa ha fatto rientro al porto di Trieste e da lì ripartirà presto per nuovi lidi.
#costadeliziosa
Fabrizio Del Bimbo
Nicoletta Curradi
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