Il Parco del Delta del Po è grandissimo, inizia in Veneto ma le sue propaggini meridionali arrivano nel cuore della riviera romagnola, a due passi da Ravenna, dai lidi ravennati, da Cervia e Milano Marittima. Un patrimonio di biodiversità dove ammirare alcune specie animali e botaniche tipiche di questo habitat Nei 54.000 ettari di territorio emiliano-romagnolo del Parco sono presenti oltre mille specie di piante tipiche delle aree umide e 374 specie di animali vertebrati, di cui 297 di uccelli. La rarità e la bellezza di molti esemplari ha fatto di questo Parco una meta d'elezione per il birdwatching. Tra i volatili che si possono scorgere qui ci sono il fenicottero maggiore, la spatola, il marangone minore, l'airone rosso, il falco di palude, il martin pescatore e il cavaliere d'Italia, divenuto simbolo del parco. Sono 41 le specie di mammiferi presenti, tra i quali il cervo nobile, il daino, la volpe e lo scoiattolo.
Una meta imperdibile è Comacchio, una splendida città sull'acqua, non a caso detta la piccola Venezia, dove è suggestivo navigare tra gli scenari del Delta del Po, sulle caratteristiche batane fino ai luoghi dove nidificano i fenicotteri. A piedi un percorso museale all’aperto si snoda tra gli antichi casoni delle valli e la Manifattura dei Marinati, che racconta la memoria della lavorazione tradizionale dell’anguilla, oggi presidio Slow Food, ed un tempo cuore dell’economia locale.
La novità più coinvolgente è
senza dubbio il nuovo Museo Archeologico Delta Antico che illustra l'evoluzione del territorio.
Presso il settecentesco Ospedale degli Infermi, un’esposizione di quasi 2.000 reperti svela attraverso diverse sezioni tematiche e relative a diversi periodi storici preziose test
imonianze sul Delta del Grande Fiume Po dall’epoca preistorica fino al Medioevo.
imonianze sul Delta del Grande Fiume Po dall’epoca preistorica fino al Medioevo.
Un viaggio straordinario nella terra che per secoli è stata importante snodo di commerci e di civiltà, luogo di unione tra il mondo Mediterraneo e l’Europa continentale. Nel Museo Delta Antico c’è anche il prezioso carico della nave romana di Comacchio, un’imbarcazione commerciale risalente ai primi anni dell’Impero, rinvenuta nel 1981 alla periferia di Comacchio. Si è conservato intatto l’intero carico: dagli strumenti utilizzati dall’equipaggio ai loro oggetti personali, dagli utensili in legno al vasellame fino ai preziosi tempietti votivi e le grosse partite commerciali di anfore e lingotti di piombo. Interessante la sezione dedicata alla città etrusca di Spina, con oggetti rinvenuti nelle abitazioni e nelle tombe. (www.museodeltaantico.com)
Di recente apertura è il museo Classis Ravenna, uno dei più importanti musei archeologici italiani.
Situato a poche centinaia di metri dalla Basilica di Sant’Apollinare in Classe, famosa per i suoi mosaici, il museo si sviluppa su un’area espositiva di ben 2.800 metri quadrati, frutto di un laborioso progetto di archeologia industriale che ha interessato i ruderi di un vecchio zuccherificio.
Ad accogliere i visitatori è una bella scala decorata con un’onda di mosaico lunga ben 33 metri, realizzata dal Laboratorio di Restauro del Mosaico Antico della Fondazione RavennAntica, un’opera che sorprende e trascina verso l’ingresso del museo, e che sottolinea come Ravenna e il mare siano un’unica cosa, da sempre. All’interno del museo si parte per un viaggio nella storia millenaria della capitale bizantina, che dalle origini della città ci trasporta fino all’alto Medioevo. Il percorso è accompagnato da una linea del tempo che passo passo fornisce i dettagli essenziali delle varie epoche storiche.
Si ammirano reperti e materiali antichissimi risalenti all’età preistorica, alla civiltà etrusco-umbra, all’epoca romana, dall’età classica al periodo tardoantico, e dopo un excursus nell’età gota e bizantina termina proprio con il medioevo ravennate.
Statue, steli funerarie e mosaici policromi sono arricchiti da ricostruzioni 3D e filmati. Un mosaico pavimentale proviene addirittura dal leggendario Palazzo di Teodorico.(www.classisravenna.it)
Marina Romea è una frazione balneare di Ravenna con mare limpido e fondali digradanti e sabbiosi. Non lontano dalla spiaggia si trova la Piallassa della Baiona, zona umida d'importanza internazionale per fauna e flora tipiche degli habitat salmastri.
Lo stabilimento Romea Beach è stato nei giorni scorsi teatro di partenza e arrivo della seconda edizione del Ravenna Cross Triathlon. La competizione, a cui hanno partecipato 170 atleti, anche campioni mondiali, è composta da una sezione iniziale a nuoto, da una centrale in mountain bike, e da una finale di corsa. Grande il successo dell’iniziativa: sia dal punto di vista della partecipazione sportiva, sia dal punto di vista del richiamo per spettatori e turisti. Questo evento ha mostrato una crescita importante e la sua validità anche di prospettiva come richiamo turistico di avvio stagione. (www.romeabeach.it)
Casalborsetti, un tempo borgo di pescatori, è oggi un centro di villeggiatura internazionale e dispone della più estesa area destinata ai campeggi del Ravennate. Spiagge, pinete e numerosi impianti sportivi per il pattinaggio, tennis, calcio e calcetto, centro di equitazione, la rendono molto gradita agli amanti della vacanza salutistica. Il Camping Reno, molto attrezzato, è situato in una zona particolarmente suggestiva e tranquilla nelle pinete a nord di Ravenna, tra l'abitato di Marina Romea e Casalborsetti con accesso diretto sul mare. (www.campingreno.it)
A circa 40 km di distanza Cervia è da sempre legata alla produzione del sale, caratterizzato da un sapore meno amaro dei normali sali da cucina e perciò definito dolce. Le saline rappresentano un punto di riferimento fondamentale per la storia e la cultura locale, nonché una preziosa fonte di acque e fanghi dalle proprietà curative. Le Terme di Cervia dagli anni Sessanta mettono a frutto questi straordinari effetti benefici proponendo una serie di trattamenti a base di acque salsobromoiodiche all’interno di una struttura di grandi dimensioni, circondata dal verde della pineta.
La sua vicinanza al mare Adriatico e alle saline stesse rende poi lo stabilimento termale di Cervia una meta adatta a chi ama unire le coccole termali alla scoperta delle bellezze naturali e culturali del territorio. (www.terme.org)
Fabrizio Del Bimbo
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