sabato 30 settembre 2017

Il futuro al centro del Forum della sanità 2017






Designer, sviluppatori di software, programmatori, grafici, ma anche pazienti, neuroscienziati ed esperti di malattie rare insieme per ideare innovative soluzioni tecnologiche al servizio dei pazienti con malattie rare. E' l’obiettivo dell’Hackathon on Rare Disease, l’evento svoltosi il 29 settembre a Firenze all'interno del Forum della sostenibilità e delle opportunità nel settore della salute, promosso con il supporto non condizionato di Shire Italia e parte della Settimana europea delle biotecnologie, patrocinata in Italia da Assobiotec. Ospite d’eccezione dell’evento, di cui ha aperto i lavori, Richard Stallman, 'padre' del progetto Gnu e tra i principali esponenti del movimento del software libero, che è intervenuto sul tema 'Ingegneria geni-etica'.

 Il tema del futuro il fil rouge dell'edizione 2017 del Forum, come spiega Giorgia Zunino, direttore scientifico di Hedux.org: "Oggi il futuro non è mai stato così vicino: quel che ieri era impensabile, lo ritroviamo nei media e in pochi anni o mesi diviene qualcosa che ormai fa parte della nostra cultura e permea la nostra vita. Futuro è la manifestazione di qualcosa - continua - a cui cercheremo di dare forma, contenuti, strumenti e metodi per decriptarne i segnali. La tecnologia è un buon punto di partenza ma come farne buon uso? Quali sono i trend più promettenti? Quali tecnologie sono "Hype" e quali "Real" e come integrarle al mondo della salute? Questi gli interrogativi che affronteremo a sostegno della sostenibilità, delle tecnologie e della rivoluzione terapeutica".

Le necessità a cui l’Hackathon vuole rispondere riguardano tra le altre la possibilità di ottenere una diagnosi in tempi brevi, per evitare complicazioni e ritardi nella terapia, e la costruzione di una rete tra i pazienti con la stessa patologia, ma anche una migliore aderenza alle terapie, in modo che i farmaci vengano assunti secondo il piano terapeutico prescritto dal centro clinico. La richiesta ai gruppi di lavoro è di elaborare un’idea progettuale che si concentri su uno o più dei temi indicati. In generale i pazienti con malattie rare e le loro famiglie hanno bisogno di aumentare la consapevolezza dei propri diritti, in termini di esenzioni fiscali, accesso alle cure, accesso ai farmaci, cure e trattamenti a domicilio, di conoscere i centri di eccellenza nella gestione della patologia di interesse e infine di migliorare la propria qualità di vita a 360 gradi.

Fabrizio Del Bimbo

giovedì 21 settembre 2017

Serena Dandini e Aldo Cazzullo animano il talk show per i 25 anni della Fondazione CR Firenze



Si è svolta sta mani, 21 settembre, in un affollato Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio la manifestazione organizzata per i 25 anni della Fondazione CR Firenze.
Per far sentire ciascun partecipante non ospite ma protagonista dell’evento, all’ingresso di Palazzo Vecchio, nel Cortile di Michelozzo, sono state collocate delle postazioni di photocall per una foto ricordo di tutti i presenti che, per l’occasione hanno anche ricevuto una coccarda da appuntare sul vestito come segno particolare della giornata. Una arpista della Scuola di musica di Fiesole ha intrattenuto gli ospiti in attesa dell’inizio della cerimonia realizzata in collaborazione con la società Elastica e aperta da un messaggio video del primo presidente della Fondazione Lapo Mazzei. Sono quindi intervenuti alcuni soci illustri quali l’ ex ministro dei beni culturali Antonio Paolucci, il professore emerito dell’ Università di Firenze Massimo Livi Bacci, la fondatrice della Fondazione Italiana di Leniterapia (File) Donatella Carmi. Ii Direttore generale della Fondazione Gabriele Gori ha ricordato i 25 anni di impegno per il territorio (riassumibile nei 663 milioni distribuiti sul territorio, nei 17.000 atti di erogazioni, dei 4.000 soggetti beneficiati e nel patrimonio passato da 639 milioni (nel 1992) ai 1.629 milioni del 2016 ed è stato proiettato un video di grande suggestione, realizzato da Gianmarco D’Agostino.Cinque testimonial, rappresentativi dei principali ambiti nei quali opera la Fondazione, hanno dimostrato come, grazie all’aiuto ricevuto, hanno potuto attuare importanti progetti, imparare una professione, crescere nella propria attività. Hanno così’ raccontato la loro esperienze Filippo Caruso, un giovane ricercatore nel campo della fisica che è rientrato in Italia dopo prestigiose esperienze all’estero; Zaira Conti, una figura nota e amata da tutto il mondo del volontariato; Debora Minotti, giovane restauratrice diplomata all’Opificio delle Pietre Dure che in questi mesi collabora con la soprintendenza umbra nella messa in sicurezza delle opere d’arte danneggiate dal terremoto; Valerio Vagnoli, un docente dalla lunga esperienza nel campo della formazione; Beatrice Ceccherini, una giovane attrice diplomata alla celebre scuola teatrale di Orazio Costa.

Il rapporto tra Fondazione e Istituzioni cittadine è stato al centro del confronto tra il sindaco Dario Nardella, il Presidente della Camera di Commercio Leonardo Bassilichi, il Rettore Luigi Dei, il Presidente di Banca CR Firenze Giuseppe Morbidelli, il Presidente di Confindustria Firenze Luigi Salvadori. Quindi il giornalista del Corriere della Sera Aldo Cazzullo si è soffermato sulla sua ‘lettura’ della città nel contesto locale e nazionale. Nel dialogo col giornalista, che ha concluso la manifestazione, il Presidente della Fondazione CRF Umberto Tombari ha delineato il nuovo ruolo delle fondazioni anche nel nuovo scenario nazionale, sottolineando  come esse devono ‘’essere sempre più laboratorio di idee e aiutare a promuovere a livello istituzionale la cultura del non profit in un Paese molto ricco di associazionismo, ma che a livello istituzionale non ha una grande cultura del non profit’’. ‘’Dobbiamo capire – ha aggiunto - che se vogliamo risorse economiche: non perché le nostre sono scarse, o non debbano essere ben gestite, ma perché questo è assolutamente necessario. Di qui la necessità di cooperazione con altri soggetti istituzionali, ma anche e soprattutto privati nazionali e internazionali; di qui tecniche come il crowdfunding, in mezzo ad altri strumenti che possono portare ad aumentare il nostro patrimonio. Dobbiamo rifuggire dall'idea che da soli e con il nostro patrimonio siamo in grado di raggiungere tutti gli obiettivi".

Per ricordare la storia e i protagonisti di questi 25 anni è stato pubblicato un elegante volume edito da Giunti e curato dal professor Cosimo Ceccuti.

Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 20 settembre 2017

Nel Vallese un itinerario rilassante e gustoso, tra valli e montagne incantate


Allontanarsi dalle caotiche città per godersi un breve, ma intenso periodo di relax in ambienti naturali ed incontaminati: è questo il desiderio di tante persone al giorno d'oggi.

Ecco una proposta per un viaggio nel cuore del Vallese, alla riscoperta di valori e di sensazioni che sembravano ormai perduti.

Si parte dalla stazione ferroviaria di Leuk, nelle cui vicinanze si può visitare Kasperskian, una recente ed interessante realtà nel settore della gastronomia. Un gruppo di investitori di origine russa ha deciso di ricreare l'ambiente ideale per lo storione, da cui viene prodotto un pregiato caviale. La particolarità di questo caviale è che lo storione non viene ucciso, contrariamente a tutti gli altri metodi in uso oggi,  ma viene allevato in maniera sostenibile con ottimi risultati. (www.kasperskian.com)



Il caviale trova il suo abbinamento ideale con lo champagne, che non è un prodotto locale, ma qui nel Vallese si producono comunque ottimi vini.

La realtà viticola della Cave du  Rhodan con sede a Salgesch é oggi nelle mani esperte di Sandra e Olivier Mounir. Dopo aver compiuto una transizione professionale importante, la coppia ha ripreso il Domaine nell’intento di mantenere e migliorare il livello qualitativo precedentemente raggiunto. La missione della nuova generazione é di preservare il miglior equilibrio tra tradizione e innovazione, via una viticultura responsabile sotto il profilo dell’impatto ambientale inserito in un’attività socialmente viabile. (www.rhodan.ch)


Il panorama che si gode presso il lago di Moiry è davvero mozzafiato.
La Valle d’Anniviers vanta 100 chilometri di sentieri escursionistici panoramici e percorsi per biciclette.  Durante un’escursione verso la diga di sbarramento di Moiry  si scoprono le ricchezze della fauna e della flora, tra marmotte e stelle alpine (vietato coglierle!). Il ghiacciaio del Moiry è uno dei più spettacolari delle Alpi e la lingua del ghiacciaio è un impressionante testimone dei mutamenti climatici in atto.


La Valle d'Anniviers (il cui nome deriva dal latino ad nives per la massiccia  presenza di neve) con il suo selvaggio paesaggio alpino è considerata di particolare interesse turistico fra le sette grandi valli trasversali del Vallese. Si dirama a Sierre in direzione sud dalla Valle del Rodano, dividendosi nella parte superiore in due valli laterali, la Val de Moiry a ovest e la Valle di Zinal a est. L'estremità della valle è costituita da una catena montuosa chiamata "Grande Couronne" costituita dal Weisshorn, dal Bishorn, dallo Zinalrothorn, dall'Obergabelhorn, dal Cervino e dal Dent Blanche. L'agricoltura montana e l'economia alpestre hanno influito profondamente per secoli sulla cultura della valle. Le case brunite dal sole, i granai, le chiese, le cappelle e gli antichi mulini – alcuni dei quali visitabili – rimandano a tradizioni e attività tramandate nel tempo. Da ricordare le tipiche lotte tra mucche vallesane. La Signora isabelle Olinet le alleva in un altissimo alpeggio, dove produce un ottimo serac, formaggio fresco senza proteine, né sale,


 e il formaggio raclette. (www.raclette-du-valais.ch)

Il pittoresco paese di Chandolin è a quasi 2.000 metri, sul versante soleggiato della Valle d'Anniviers ed è uno dei villaggi europei più alti abitati tutto l'anno. Per alloggiare si consiglia il nuovissimo Chandolin Boutique Hotel, un 4 stelle veramente sostenibile. (www.chandolinboutiquehotel.ch)
Una passeggiata nel paesino di Grimentz rappresenta il punto culminante della visita alla Val d’Anniviers. L’angusta viuzza centrale, chiusa al traffico automobilistico, è disseminata di case in legno brunite dal sole, adornate da centinaia di gerani rosso fuoco.




Nella cantina del borgo si conserva il vino del ghiacciaio nel Tonneau de l’Évêque, vino che si beveva solo in occasione della visita del vescovo.
Molto coinvolgente ed istruttiva è senza dubbio la visita al forno del paese, dove si può prenotare una "masterclass" di pane di segale, cioè si può imparare ad impastare e cuocere il pane di segale proprio come si faceva già nel 1200. E portare a casa il prodotto finito...





Da non perdere una visita all'antica città di Sierre, che si è sviluppata nei secoli su sei colline che conservano ancora tracce di insediamenti preistorici. Attorniata da pittoreschi vigneti, Sierre rappresenta il cuore di una delle più importanti regioni vinicole della Svizzera. Casa Meyer a Sierre e Casa Zumofen a Salgesh rappresentano i due siti del museo della vite e del vino e sono collegati tra loro da un sentiero viticolo di 6 km. Nell'enoteca dello Château de Villa si possono degustare più di 640 Grand Cru selezionati.
Nel mese di settembre si tiene l'evento "marche des cépages", una piacevole camminata di pochi km tra Sierre e Salgesch, durante la quale si possono degustare numerosi vini della zona prodotti da 40 vignaioli, accompagnati dalla tipica "raclette".La prossima marche si terrà l'8 settembre 2018.

Il tipico clacson a tre suoni dell'Autopostale ci annuncia che siamo arrivati a Saas-Fee. Fino al XIV secolo nella Valle di Saas c'era solo un comune: Saas. Dei quattro villaggi a cui ha dato origine, Saas-Fee, definito la "perla delle Alpi" è il più noto.Ben 13 "Quattromila" circondano il villaggio del ghiacciaio a 1.800 m. s.l.m.




Oltre 300 chilometri di sentieri tematici ed escursionistici, unitamente ad offerte speciali per famiglie e bambini, contraddistinguono la Valle di Saas. Il comprensorio sciistico offre 150 chilometri, per lo più sotto forma di piste considerate a "neve sicura", di tutti i gradi di difficoltà, con 22 ferrovie fra le quali la famosa Metro Alpin, che trasporta fino al ristorante girevole nel sito più alto del mondo.
All'Hotel FerienArt  Resort & Spa il celebre cantante inglese George Michael girò negli anni '80  la videoclip della sua hit "Last Christmas". La sua suite è ancora lì, con sauna privata, idromassaggio, camera da letto, tutte con vista  mozzafiato. (www.ferienart.ch.
In settembre da non mancare il "Miglio del gusto nostalgico" tra curiosi abiti d'epoca e gustose specialitù locali lungo le vie di Saas-Fee.

Il piacevole tragitto in,Autopostale verso Brig permette di raggiungere il treno per l'Italia. Ma questo era solo un assaggio delle potenzialità del Vallese...

Info: www.valais.ch

Fabrizio Del Bimbo

Foto di Nicoletta Curradi

Longobardi, popolo che ha fatto storia, protagonista a Pavia

Ha preso il via il 1° settembre al Castello Visconteo di Pavia, nel 2017, una grande mostra che intende collegare la parabola della presenza longobarda in Italia con i suoi antefatti e con gli eventi che le furono contemporanei e che ne suggellarono la conclusione, collegando lo scenario locale con quello globale dell’Europa e del Mediterraneo.
Un’esposizione che evidenzia come la vicenda longobarda abbia avuto un ruolo “conduttore” di relazioni tra popoli e genti, trasmissioni culturali e di conoscenza con lʼarea transalpina, il mondo mediterraneo e quello bizantino, affrontando variegati aspetti e tematiche.








Quando nel 568 i Longobardi guidati da Alboino varcarono le Alpi Giulie e iniziarono la loro espansione sul suolo italiano, la storia d’Italia cambiò per sempre. L’unità politico-amministrativa della Penisola, raggiunta e sancita oltre 5 secoli prima al tempo di Augusto veniva spezzata dall’ingresso di un popolo “invasore”, il cui progetto di conquista non avrebbe però saputo estendersi all’interezza delle sue regioni, alcune delle quali rimasero in mano all’Impero Bizantino. Proprio da questo momento inizia quella storia di divisioni e di frammentazione politica che, nei secoli a venire, avrebbe portato l’Italia dall’essere il fulcro dell’Impero Romano a diventare terra di conquista da parte di altre nazioni.
L’arrivo dei Longobardi costituì davvero l’avvio di questa catena di eventi o fu la grande “occasione mancata” affinché l’Italia potesse rifondare su nuove basi la propria unità politica? Senza dubbio il loro arrivo introdusse nuovi squilibri nella società italiana, appena uscita dalla lunga guerra (535-553) con la quale l’imperatore d’Oriente Giustiniano pose fine al regno dei Goti. Ma questo affascinante Popolo seppe raccogliere anche molteplici sfide: dai conflitti con i Bizantini ai quali tolse progressivamente molti territori; dai rapporti con gli altri barbari d’Europa – in particolare con i Franchi – a quelli con il Mediterraneo bizantino e poi in parte arabo. I Longobardi furono capaci di riorganizzare la società e l’economia adattandosi ad una realtà politica del tutto nuova e ad un cambiamento climatico che in molte regioni trasformò radicalmente il paesaggio. Infine seppero integrarsi con i romani, grazie anche all’azione della Chiesa.
Capitale del Regno Longobardo fu Pavia, città che è ancora oggi scrigno incomparabile di memorie legate a re e regine di quel popolo: le loro tracce si colgono quasi in ogni strada del centro storico, la maggior parte delle chiese vantano origini risalenti al VII o allʼVIlI secolo, senza contare che i Civici Musei del Castello Visconteo conservano al proprio interno una collezioni di pezzi di raro pregio.
Quando ormai i Longobardi sembravano ad un passo dall’acquisire l’intera Penisola – nella prima metà dell’VIII secolo sotto il re Liutprando – si scontrarono con l’opposizione del papato. Nonostante la sconfitta, i Longobardi sopravvissero come ducato indipendente nel sud d’Italia (Benevento, Salerno e Capua) e il loro nome rimase in quello del Regno annesso all’Impero Carolingio, all’interno del quale sopravvisse come entità regionale distinta costituendo unʼarea di fondamentale importanza culturale. Un ducato che custodiva entro i propri confini centri come le abbazie di Montecassino e San Vincenzo al Volturno agendo su scala europea come veri e propri incubatori di produzione artistica e intellettuale. L’esistenza delle presenze longobarde sul suolo italiano si protrasse sin oltre il mille, disegnando così un arco temporale che, complessivamente, coprì quasi mezzo millennio di storia italiana.
Parlare oggi dell’Italia longobarda significa quindi sperimentare la possibilità di costruire una visione “da sud” dell’intera Europa e mostrare una visione del nostro continente in cui i legami fra le aree transalpine e quelle mediterranee appaiano assai più equilibrati e dialoganti di quanto molta storiografia non abbia da sempre teso a rappresentare.
Nel “secolo dʼoro” di Carlo Magno e degli imperatori Carolingi, è ormai chiaro che molto di quanto costituisce il contenuto della cosiddetta “Rinascenza Carolingia” delle arti e della cultura trova nell’humus dell’Italia longobardo-bizantina il suo primo laboratorio di elaborazione.


Pavia si apre ai Longobardi, alla scoperta delle cripte. Tutti i week end, nel periodo della mostra “Longobardi. Un popolo che cambia la storia”, protagonista assoluta all’interno del Castello Visconteo, il turista potrà rivivere per un attimo la Storia e gli antichi splendori, visitando le cripte di Sant’Eusebio, San Felice e San Giovanni Domnarum.
Inoltre, nel percorso di mostra sono accessibili touch screen che suggeriscono al visitatore gli itinerari da seguire in città (e anche in Lombardia), con tutte le informazioni e gli orari precisi.
Gli orari di apertura delle cripte sono: S. Eusebio venerdì 14.30-17; sabato e domenica 11-17; San Felice domenica 14-18; S. Giovanni Domnarum sabato e domenica 15-17. L’apertura delle cripte è realizzata in collaborazione con Ass. Amici dei Musei Pavesi.
Il prestigioso catalogo della mostra è edito da Skira.



Nicoletta Curradi

lunedì 18 settembre 2017

La Sala delle Nicchie di Palazzo Pitti accoglie la mostra "I nipoti del Re di Spagna"






Il dipinto di Anton Raphael Mengs appena entrato a far parte della collezione resterà in mostra nella sala delle Nicchie di Palazzo Pitti fino al 7 gennaio 2018. I due protagonisti, Ferdinando e Maria Anna, figli dell'arciduca d'Austria Pietro Leopoldo di Lorena e di Maria Luisa di Borbone e quindi nipoti dei sovrani di Spagna, sono ritratti in abiti settecenteschi proprio in un interno di Palazzo Pitti.


"Gli acquisti sono parte fondamentale dell’esistenza di una istituzione museale, tanto più se essi sono frutto di ricerche che ne garantiscono sia la provenienza, sia un dialogo fecondo con il patrimonio preesistente - ha spiegato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt - Per questo motivo, negli ultimi due anni, le Gallerie degli Uffizi si sono arricchite di alcune opere d’arte che rispondono in pieno ai criteri di scelta descritti, come è il caso del dipinto che ora presentiamo in mostra. Ne dobbiamo l’acquisto alla ricerca e alla passione di Matteo Ceriana, cui siamo grati anche per aver ideato, insieme a Steffi Roettgen, la selezione di opere a corollario: una deliziosa rassegna della ritrattistica infantile della famiglia di Pietro Leopoldo di Lorena che nello stesso tempo è anche una ricerca approfondita sull’attività di Mengs a Firenze".

"L’artista boemo, internazionalmente acclamato, vi arrivò da Madrid nel 1770, proprio per dipingere le effigi di questi nipoti lontani di re Carlo III - ha spiegato ancora Schmidt - Non sfuggiranno al visitatore le differenze tra i ritratti paludati e ufficiali, destinati al nonno in Spagna, e quello che ora si aggiunge alle raccolte fiorentine: un’immagine fresca e spontanea di due bimbi composti, sulle cui testoline dalla moderna zazzera corta tuttavia già gravano un destino pesante e le leggi della ragion di stato: la piccina, Maria Anna, diventerà badessa; Ferdinando assumerà le redini dello Stato di Toscana alla morte del fratello. E' un ritratto incompiuto (nelle pennellate “strappate” sulla sinistra possiamo intuire qualcosa dei processi operativi di Mengs), e probabilmente eseguito proprio nella reggia di Pitti, anche se non siamo riusciti a ritrovare una sedia identica a quella cui si appoggia Ferdinando. Inoltre, come sottolinea Matteo Ceriana, il dipinto testimonia l’attenzione del pittore per la grande tradizione artistica spagnola – Velazquez e Las Meninas soprattutto – ma risente altresì delle idee di Zoffany e della vena di spontaneità che l’artista aveva introdotto nella ritrattistica ufficiale".



Fabrizio Del Bimbo


martedì 12 settembre 2017

A Firenze il congresso mondiale della geotermia


Oltre 25 governi rappresentati da primi Ministri, vice Presidenti e Ministri, si  sono incontrati  a Firenze lunedì 11 settembre per accelerare la diffusione a livello globale dell’energia geotermica. Il meeting della Global Geothermal Alliance (GGA) rappresenta la più grande Conferenza ministeriale dedicata allo sviluppo di questa fonte energetica.



Con il titolo “Lavorare insieme per promuovere l’energia geotermica verso un futuro di energia sostenibile”, la conferenza ha riunito rappresentanti del settore pubblico e privati per superare le barriere che hanno limitato la diffusione della geotermia, nonostante il suo vasto potenziale. L’evento è organizzato dal Governo italiano, dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal ministero dello Sviluppo Economico e da quello dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, assieme ad IRENA, Agenzia internazionale per le energie rinnovabili. Hanno aperto i lavori  il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il viceministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova, il sindaco di Firenze Dario Nardella. Per la Regione Toscana l’assessore regionale per l’Ambiente e l’Energia Federica Fratoni. Hanno aperto le quattro sessioni di lavoro i discorsi introduttivi del direttore generale di IRENA Adnan Amin, del primo ministro di Saint Vincent e the Grenadines Ralph Goncalves, dell’ex Presidente dell’Islanda Olafur Grìssom.
“In linea con l’impegno assunto alla Cop21 di Parigi – spiega il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – il governo è determinato a promuovere l’energia rinnovabile e a investire in tecnologie innovative a emissioni zero e a ridotto impatto ambientale, anche nel settore della geotermia”.
“Il Paese continuerà a perseguire questi obiettivi, nella cornice della Strategia Energetica Nazionale – spiega il ministro – puntando sul nostro alto livello di diffusione e conoscenza delle energie rinnovabili. Ciò è vero in particolare – conclude Galletti - rispetto all’esperienza in campo geotermico, avendo noi sviluppato a Larderello, in Toscana, il primo impianto di produzione di energia geotermica in assoluto”. Proprio nel sito di Larderello, martedì 12 è stata organizzata da Enel  una visita da parte dei rappresentanti dell’Alleanza per la Geotermia.
“A livello globale l'energia geotermica resta in gran parte inutilizzata, nonostante il suo enorme potenziale per la generazione di energia a basse emissioni di carbonio e l’uso diretto in riscaldamento e raffreddamento" - afferma Adnan Z. Amin, direttore generale di IRENA. "In questo momento possiamo sfruttare solo il 6% del potenziale geotermico accertato, ciò vuol dire che il settore rappresenta opportunità significative per de carbonizzare il sistema energetico e favorire la crescita economica in 90 paesi con risorse acclarate”.
“Questa conferenza dell’Alleanza Globale per la Geotermia è una pietra miliare che, con fermezza, dimostra una rinnovata volontà di sbloccare il potenziale di geotermia e rafforzare l'importanza di un suo impiego a favore della transizione energetica globale”, conclude Amin.
“La geotermia - ricorda il Viceministro allo Sviluppo Economico, Teresa Bellanova - ha un potenziale inespresso che in molti Paesi, e in particolare nel nostro, aiuterà a raggiungere gli ambiziosi obiettivi della COP21”. “In più – spiega Bellanova - la geotermia ha un’intensità occupazionale maggiore rispetto ad altre fonti energetiche ed alle altre rinnovabili in sviluppo e, a differenza di esse, ha preziose caratteristiche di programmabilità e continua disponibilità nel tempo”.
“La massima compatibilità ambientale nell’uso della risorsa geotermica – aggiunge Bellanova - è il paradigma da cui passa un rinnovato impulso per lo sviluppo del settore in Italia, già primo Paese geotermoelettrico europeo: penso agli usi diretti del calore per riscaldare le abitazioni, alla sperimentazione di progetti pilota per la generazione elettrica ad emissione nulla, penso alla possibilità di valorizzare risorse a temperature più basse di quanto fatto nel passato, grazie all’uso di tecnologia italiana”. “L’Italia è uno dei principali attori mondiali nei settori industriali connessi alla geotermia” conclude il Viceministro “e la scuola geotermica italiana, rinomata eccellenza a livello internazionale, può dare contributi importanti per il successo dell’Alleanza nell’ambizioso obiettivo di sbloccare il consistente potenziale inespresso a livello globale”.
La conferenza ha tiunito più di 200 partecipanti, che hanno ascoltato i leader di governo, del mondo industriale ed economico confrontarsi sulle sfide e le opportunità associate allo sviluppo dell'energia geotermica. In particolare, l'incontro si è focalizzato sull’individuazione dei meccanismi necessari per la riduzione del rischio negli investimenti geotermici, la creazione di opportuni quadri regolatori e percorsi per rafforzare la capacità istituzionale e umana all'interno del settore.

Lanciata nel 2015 alla Conferenza di Parigi sul Clima, l’Alleanza Globale Geotermica (GGA) è una piattaforma inclusiva multi-stakeholder costituita da pubblico, privato, attori governativi e no, impegnata ad aumentare la diffusione dell’energia geotermica in tutto il mondo. Si compone di 42 paesi e 29 istituzioni, tra cui organizzazioni multilaterali, partner di sviluppo, organizzazioni internazionali e regionali, le istituzioni finanziarie internazionali e settore privato.
Gli obiettivi dell’Alleanza sono aumentare gli sforzi multilaterali verso un ambiente più favorevole per ottenere un aumento del 500 per cento globale di capacità installata per la produzione di energia geotermica e un incremento del 200 per cento nel riscaldamento geotermico entro il 2030.
L'energia geotermica è energia che esiste sotto forma di calore nel sottosuolo e che viene portata in superficie come acqua e/o vapore. A seconda delle sue caratteristiche, l'energia geotermica può essere utilizzata per generare elettricità pulita o per usi diretti, quali riscaldamento e raffreddamento, come pure nelle attività agroindustriali e nelle industrie, giusto per menzionare alcuni dei suoi campi di applicazione.
L’energia geotermica attualmente rappresenta appena lo 0,3% delle capacità installate nel mondo che utilizzano fonti rinnovabili. Una volta coperti i costi di avviamento, essa è però una fra le meno costose fonti energetiche da rinnovabili che esistano. Le stime più caute fanno corrispondere il potenziale globale geotermico ad un valore di circa 200GW.

Fabrizio Del Bimbo

La 14a edizione del Premio Porcellino





Domenica 10 settembre si è svolta  la 14a edizione del Premio Porcellino.
Lo stilista Ermanno Scervino, la cantante Dolcenera, il premio Oscar 2017 per il miglior trucco e acconciatura nel film Suicide Squad Alessandro Bertolazzi, il collezionista d'arte Giuliano Gori, il delegato Ant Simone Martini e il primario di cardiochirurgia dell’Ospedale di Careggi Pierluigi Stefàno: sono questi i personaggi selezionati dal comitato del ‘Premio Porcellino’ per l’assegnazione dei riconoscimenti 2017. Il premio, giunto alla 14a edizione, si è tenuto domenica 10 settembre, con la tradizionale cena sotto le logge del mercato nuovo per circa 400 invitati. Alla serata, organizzata dagli operatori del mercato del Porcellino e presentata da Alessandro Masti e Cagliostro, era presente l’assessore allo Sviluppo economico Cecilia Del Re. Il catering  e' stato curato da Delizia ricevimenti. 

Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 6 settembre 2017

L'11a edizione di Florence Biennale





Creatività e sostenibilità dell’ecosistema sarà  il tema dell’11a dizione di ‘Florence Biennale – Mostra internazionale di arte contemporanea’ che vedrà tra i premiati anche l'architetto Arata Isozaki la cui opera principale disegnata per il territorio fiorentino non ha mai visto la luce: la pensilina che avrebbe accompagnato i turisti all'uscita degli Uffizi è rimasta un rendering.

L’iniziativa, diretta da Jacopo Celona e curata da Melanie Zefferino, è stata presentata  il 6 settembre al palazzo del Pegaso. L’evento si tiene dal 6 al 15 ottobre 2017, alla Fortezza da Basso di Firenze dove al piano terra del padiglione Spadolini saranno esposte le opere di 462 artisti provenienti da 72 paesi dai cinque continenti. Il paese più rappresentato sarà l’Italia con 65 artisti, seguito dalla Cina con 60.

“La Biennale – ha detto il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani – arriva a coinvolgere quasi mille opere d’arte da tutto il mondo e rende Firenze punto di riferimento per l’arte contemporanea”.
La manifestazione, fondata vent’anni fa da Piero e Pasquale Celona, proporrà anche un ricco programma di eventi collaterali con conferenze, premiazioni, performance e iniziative didattiche che offrono ad artisti e visitatori opportunità di incontro e confronto sui vari aspetti d’arte e cultura. “Florence Biennale” vuol delineare una visione del futuro in cui creatività e sostenibilità siano principi fondanti di un ‘ecosistema’ d’arte e cultura ove prevalga il rispetto della natura e di tutte le forme di vita sulla Terra.

“L’obiettivo – ha spiegato Jacopo Celona – è quello di dare una rappresentazione globale del contemporaneo sia in termini anagrafici che geografici con artisti dall’esperienza consolidata accanto a figure emergenti da angoli diversi del mondo”.
Nel corso di ogni edizione, gli artisti  che si sono distinti nelle categorie di riferimento ricevono, quali vincitori individuati tra i finalisti per le opere in concorso, il premio internazionale ‘Lorenzo il Magnifico’. In concorso le categorie: disegno, arte grafica e calligrafia, pittura, tecnica mista, scultura, arte ceramica, arte tessile, gioiello d’arte, fotografia, arte digitale, video arte, installazione d’arte e performance. Poi sarà conferito il premio ‘Lorenzo il Magnifico’ alla carriera a persone e istituzioni che si siano distinte per meriti artistici o per il loro contributo alla cultura. Quest’anno il premio alla carriera sarà tributato all’artista ghanese El Anatsui, venerdì 13, mentre giovedì 12 premio all’architetto giapponese Arata Isozaki.


Fabrizio Del Bimbo

Ad Aquileia il Premio Carati d'autore 10° edizione

Saranno consegnati mercoledì 6 settembre i riconoscimenti della decima edizione del premio “Carati d’autore”, per rendere merito a personaggi eccellenti, ma spesso considerati marginali, oppure emergenti o altamente rappresentativi, nelle rispettive categorie regolamentate. Un premio ideato quattrordici anni fa dall’Arga, l’Associazione regionale dei giornalisti agricoli, enogastronomici, turistici e del territorio, presieduta da Carlo Morandini, assieme all’Associazione regionale degli enologi, allora guidati da Paolo Trinco, e dall’associazione delle Donne del Vino, presiedute da Michela Sfiligoi. Dopo un paio d’anni di non assegnazione dei premi, questa edizione del decennale si svolgerà ad Aquileia, nella nuova sede dell’Azienda agricola Clementin, in via Beligna, con inizio alle 20. 



Partner dell’iniziativa, al posto delle Donne del Vino, è l’Unione Cuochi del Friuli Venezia Giulia. I personaggi premiati verranno svelati al momento stesso della cerimonia. L’edizione più recente si tenne nel 2014 alla Terrazza a mare di Lignano Sabbiadoro, dove vennero premiati Walter Filiputti per il giornalismo, Daniele Calzavara per l’enologia, Egidio Burba per la gastronomia ed Elia Zoccarato per il mondo del mare.

Fabrizio Del Bimbo

IN TOSCANA LA GEOTERMIA SODDISFA PIÙ DEL 30% DEL FABBISOGNO







Quest'anno si é aperto con un nuovo record nel settore delle rinnovabili italiane grazie alla geotermia toscana: i dati di Enel Green Power, infatti, rivelavano che nell’anno solare 2016 le 34 centrali geotermiche in esercizio sul territorio regionale avevano fatto registrare una produzione di 5.871 GWh, cifra record che superava il risultato dell’anno precedente quando la produzione era stata di 5.820 GWh.

I dati ufficiali sui consumi 2016 pubblicati da Terna in qualità di gestore della rete di trasmissione nazionale, fanno segnare un altro primato: sul totale dei consumi toscani del 2016, pari a 19.073 GWh, la geotermia con i suoi 5.871 GWh soddisfa il 30,78% del fabbisogno elettrico regionale superando così la soglia del 30% e continuando a far crescere la produzione da fonte rinnovabile sul territorio regionale. A livello nazionale, invece, la geotermia si conferma in grado di coprire il 2% circa dei consumi italiani.
In Toscana Enel Green Power gestisce il più antico complesso geotermico del mondo e detiene il know how della geotermia che esporta in tutto il pianeta. Delle 34 centrali geotermoelettriche (per un totale di 37 gruppi di produzione) di Enel Green Power, 16 sono in provincia di Pisa (Nuova Castelnuovo, Nuova Sasso, Sasso 2, Cornia 2, Selva 1, Le Prata, Nuova Molinetto nel Comune di Castelnuovo Val di Cecina; Nuova Larderello, Farinello, Nuova Gabbro, Valle Secolo nel Comune di Pomarance; Monteverdi 1 e Monteverdi 2 nel Comune di Monteverdi M.mo); 9 sono nella provincia di Siena per 10 complessivi gruppi di produzione (Chiusdino 1 nel Comune di Chiusdino; Pianacce, Nuova Radicondoli Sesta 1, Rancia 1, Rancia 2 nel Comune di Radicondoli); PC 3, PC 4, PC 5 nel Comune di Piancastagnaio); infine, altre 9 si trovano nel territorio provinciale di Grosseto per un totale di 11 gruppi di produzione (Bagnore 3, Bagnore 4 sono nei Comuni di Santa Fiora e Arcidosso; Travale 3, Travale 4 nel Comune di Montieri; Carboli 1, Carboli 2, Nuova Lago, Nuova San Martino, Nuova Monterotondo nel Comune di Monterotondo M.mo).
I quasi 6 miliardi di KWh prodotti in Toscana forniscono anche calore utile a riscaldare oltre 10mila utenti residenziali nonché aziende dei territori geotermici, circa 30 ettari di serre e caseifici e contribuiscono ad alimentare una importante filiera agricola, gastronomica e turistica con oltre 60mila visite annue. I risultati ottenuti da Enel Green Power sono la conseguenza di un processo costante di innovazione tecnologica, sostenibilità ambientale ed eccellenza operativa grazie a cui l’efficienza degli impianti nel 2016 è stata superiore al 98%. Si tratta di risultati storici, perché negli oltre 100 anni di attività industriale mai erano stati raggiunti livelli così elevati di produzione e di standard ambientali, segno evidente della rinnovabilità della risorsa che non si esaurisce con il passare degli anni ma che, se ben gestita attraverso la cura dei pozzi minerari, la coltivazione del serbatoio, la reiniezione delle acque in uscita e il monitoraggio continuo, cresce in termini di disponibilità e di resa mantenendosi in equilibrio con l’ambiente. 
Del Bimbo Fabrizio
 

martedì 5 settembre 2017

A Firenze il meeting mondiale sulla geotermia


         


E' in programma a Firenze nei giorni 11 e 12 settembre il meeting mondiale sull'energia geotermica: una scelta non casuale, dal momento la Toscana è la regione leader in Italia della geotermia. Saranno presenti oltre 25 governi, rappresentati da primi ministri, vice presidenti e ministri. Il meeting della Global geothermal alliance (Gca) rappresenta la più grande conferenza ministeriale dedicata allo sviluppo di questa fonte energetica.
L'evento, organizzato dal Governo italiano, dai ministeri degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, dello Sviluppo economico e dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare, assieme all'Agenzia internazionale per le energie rinnovabili, è intitolato "Lavorare insieme per promuovere l'energia geotermica verso un futuro di energia sostenibile".
«Il Governo - commenta il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti - è determinato a promuovere l'energia rinnovabile e a investire in tecnologie innovative a emissioni zero e a ridotto impatto ambientale, anche nel settore della geotermia. Il Paese continuerà a puntare sul nostro alto livello di diffusione e conoscenza delle energie rinnovabili». I rappresentanti dell'Alleanza visiteranno il 12 settembre l'impianto di Larderello (Pisa), il primo in assoluto di produzione di energia geotermica.
Alla conferenza saranno presenti più di 200 partecipanti: l'incontro sarà focalizzato sull'individuazione dei meccanismi necessari per la riduzione del rischio negli investimenti geotermici, la creazione di opportuni quadri regolatori e percorsi per rafforzare la capacità istituzionale e umana all'interno del settore.
La Global geothermal alliance, lanciata nel 2015 alla Conferenza di Parigi sul clima, ha come obiettivo quello d aumentare gli sforzi multlaterali verso un ambiente più favorevole per ottenere un aumento del 500% globale di capacità installata per la produzione di energia geotermica e un incremento del 200% nel riscaldamento geotermico entro il 2020.

Fabrizio Del Bimbo

Consegnati i premi Nereo Rocco 2017. Tra i vincitori Spalletti e Moratti

Lunedì  4 settembre scorso,  nell’aula magna del Centro tecnico federale di Coverciano è avvenuta la consegna del tradizionale Premio Nereo Rocco davanti ad un folto pubblico, in cui figuravano anche il Sindaco Dario Nardella e il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani. L’allenatore Luciano Spalletti, attuale tecnico dell’Inter, ha ricevuto il Premio allo Sport.

A Federico Chiesa, giocatore viola, è stato assegnato il Premio al personaggio emergente, premio che è stato ritirato dal padre Enrico giocatore di gran livello in un recente passato, perché Federico è impegnato con la nazionale; alla squadra femminile Women’s è stato attribuito il Premio Nereo Rocco città di Firenze.



Massimo Moratti storico patron dell’Inter ha ricevuto il Premio alla carriera.

Fabrizio Del Bimbo

lunedì 4 settembre 2017

Italiaonline ha inaugurato la nuova sede a Firenze

Sono stati inaugurati questa mattina, 4 settembre, i nuovi uffici di Italiaonline a Firenze, polo strategico dell’Azienda sul territorio. Due piani all'interno del palazzo di Via Fattori, n.10,  completamente ridisegnati e ristrutturati per ospitare al meglio i dipendenti di due importanti realtà del gruppo prima divise: Moqu ADV e la Media Agency Italiaonline di Firenze.
Oltre alle postazioni lavoro, sono state create nuove sale riunioni, rete IT, aree break, cucina con frigo, microonde e vending machines. Fanno parte della sede anche alcuni posti auto riservati nonché parcheggi custoditi per biciclette con rastrelliere chiuse. 







Presenti al taglio del nastro Antonio Converti, CEO di Italiaonline, Ivan Ranza, Chief Commercial Officer B.U. SME Media Agency, Carlo Meglio, Chief Develpment Officer Italiaonline e CEO di Moqu ADV e Enrico Benassuti, District Manager Toscana, Umbria e Marche

Sono intervenuti Stefano Ciuoffo, Assessore alle Attività Produttive, Credito, Turismo e Commercio della Regione Toscana, Giovanni Bettarini, Assessore all'Urbanistica, Politiche del Territorio, Città metropolitana, Decentramento e Smart City del Comune di Firenze e Leonardo Bassilichi, Presidente della Camera di Commercio di Firenze.

"Questa nuova sede rappresenta un impegno significativo per Italiaonline - ha dichiarato Ivan Ranza - a testimonianza del fatto che l'Azienda sta investendo anche sulla città di Firenze come importante polo di sviluppo del proprio business. In quanto prima internet company nazionale, leader nel mercato del digital advertising per large account e nei servizi di Marketing digitale per le PMI, è nostro obiettivo contribuire ad aumentare il valore delle imprese di questo territorio aiutandole a sfruttare tutte le potenzialità che il digitale offre".
La nuova Italiaonline è la società nata dalla fusione per incorporazione di Italiaonline S.p.A. in SEAT Pagine Gialle S.p.A., il cui obiettivo strategico è consolidare la leadership nel mercato del digital advertising per grandi account e nei servizi di marketing locale, con la mission di digitalizzare le PMI, vera ossatura economica del Paese.
Italiaonline è direttamente controllata dalla Libero Acquisition S.à.r.l. - società di diritto lussemburghese che fa capo alla famiglia Sawiris – e dai fondi GoldenTree Asset Management Lux S. à r.l., GoldenTree SG Partners L.P., GT NM LP, San Bernardino County Employees’ Retirement Association, GL Europe Luxembourg S. à r.l.

Fanno oggi parte di Italiaonline i servizi per imprese e cittadini Pagine Gialle, Pagine Bianche e Tuttocittà, i portali Libero, Virgilio e superEva, le utility 892424 e 1240, la concessionaria di web advertising ADV nazionale e oltre 70 Media Agency diffuse lungo tutta la penisola che costituiscono, con oltre 900 agenti, la più grande rete italiana di consulenti di servizi e prodotti per le grandi e piccole imprese. 

Italiaonline è la prima web company nazionale: sono 4,1 milioni gli utenti unici in media al giorno che navigano le sue properties, di cui 2,2 milioni da mobile, per un totale di 65 milioni di page views medie giornaliere *
 
Fabrizio Del Bimbo

sabato 2 settembre 2017

A Gubbio il premio "Sentinella del Creato"


Oggi, 2 settembre, a Gubbio è in programma la serata “Sentinella del Creato”, con un talk aperto al pubblico e la consegna del premio giornalistico per l’attenzione e la sensibilità alle tematiche dell’ambiente, a Benedetta Rinaldi (conduttrice de “La Vita in Diretta Estate”), Isabella Di Chio (giornalista TGR Lazio), Roberto Mazzoli (direttore de “Il Nuovo Amico” della Diocesi di Pesaro) e Roberto Moncalvo (presidente Coldiretti).








Raccontare la natura in tutte le sue forme, dal rischio idrogeologico e le emergenze fino alla bellezza del paesaggio e al turismo della percorrenza lenta sui sentieri italiani, per tutelare l’ambiente e diffondere una cultura dell’ecologia. L’associazione Greenaccord onlus, che organizza a Gubbio il Forum dell’Informazione per la Custodia del Creato, consegna i premi giornalistici "Sentinella del Creato" a giornalisti che si sono distinti per la sensibilità nei confronti dei temi ambientali. 
Sabato 2 settembre, al termine del secondo giorno di cammino del pellegrinaggio a piedi Assisi - Gubbio “Il Sentiero di Francesco” e in chiusura del Forum dell’informazione cattolica, è in programma la serata “Sentinella del Creato” (ore 21.30, chiostro dell'ex monastero olivetano di San Pietro), un talk aperto al pubblico e condotto dal giornalista Rai Roberto Amen, al quale prenderanno parte ospiti del mondo ecclesiale, culturale, artistico e socio-politico. Ci sarà un dialogo tra l'attore, musicista e scrittore Moni Ovadia e il vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana per l'Italia centrale, mons. Mario Meini. Non mancherà la musica: la voce blues e soul di Linda Valori, accompagnata dalla Maurizio Pugno Band. Durante la serata Grenaccord onlus consegna i premi giornalistici "Sentinella del Creato", per l’attenzione e la sensibilità alle tematiche dell’ambiente, a Benedetta Rinaldi (conduttrice de “La Vita in Diretta Estate”), Isabella Di Chio (giornalista Tgr Rai del Lazio), Roberto Mazzoli (direttore de “Il Nuovo Amico” della Diocesi di Pesaro) e Roberto Moncalvo (presidente Coldiretti).

In quest’occasione, la Diocesi di Gubbio consegnerà allo stesso presidente di Coldiretti, Moncalvo, che a soli 33 anni è stato il più giovane presidente tra tutte le associazioni di impresa e dei lavoratori, anche il premio “Lupo di Gubbio" per la riconciliazione con il Creato.

Al via domani, invece, a Gubbio il tradizionale appuntamento della stampa cattolica, organizzato da Greenaccord Onlus e Diocesi di Gubbio e giunto alla 12esima edizione. L’evento si inserisce nel programma della nona edizione del pellegrinaggio da Assisi a Gubbio “Il Sentiero di Francesco” che si terrà nei giorni 1-2-3 settembre 2017, organizzato dalla Diocesi di Assisi–Nocera Umbra–Gualdo Tadino e da quella di Gubbio, in collaborazione con la Conferenza Episcopale Umbra, con le Famiglie francescane e le istituzioni locali, in occasione della Giornata nazionale per la Custodia del Creato della Conferenza Episcopale Italiana. 
Un vero e proprio “pellegrinaggio dell'informazione” tra Assisi e Gubbio che vedrà coinvolti ottanta giornalisti in occasione della Giornata nazionale per la Custodia del Creato. Gli operatori della comunicazione parteciperanno a tre giorni di incontri con esperti e relatori di alto livello per discutere sul ruolo dell'informazione per rilanciare un territorio dopo un'emergenza drammatica come quella di un terremoto.
Intanto venerdì mattina i giornalisti si faranno pellegrini sul Sentiero di Francesco, con partenza dal santuario della Spoliazione di Assisi in direzione di Valfabbrica, per la presentazione prima dell’”Ippovia Slow sulla Via di Francesco”, e poi verso Gubbio per l’apertura dei lavori del Forum. «La comunicazione post emergenza richiama necessariamente il giornalismo di prossimità, fatto di incontri, di volti, di storie, di racconti di rinascite: un giornalismo “viandante” che visita e che si stacca dalla scrivania della redazione e dallo scorrere le agenzie di stampa. Francesco d’Assisi che si spoglia, prima di intraprendere il suo “cammino” da Assisi verso Gubbio, ci insegna e ci ricorda che l’esperienza del cammino ci mette a nudo e ci rende vulnerabili ma questa è la condizione migliore per l’incontro vero e profondo con gli altri e con il creato», commenta Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord.

La tre-giorni si chiude - nel primo pomeriggio della domenica - con una simpatica curiosità internazionale: il tentativo, da parte di un pellegrino spagnolo, di battere il Guinness World Record per "la credenziale col maggior numero di timbri al mondo".

Fabrizio Del Bimbo

Al via MIDA 2024. Tante le novità

L'88esima Mostra Internazionale dell’Artigianato si svolge alla Fortezza da Basso dal 25 aprile al 1° maggio Presentata il 22 aprile all...