mercoledì 29 dicembre 2021

Al Niccolini tre concerti di musica classica legati alla tradizione fiorentina

 Presentata la stagione del Cocomero del teatro Niccolini




 Note medievali, rinascimentali e barocche sulle orme della tradizione fiorentina: con la rassegna La stagione del Cocomero il Niccolini si apre alla musica classica, ospitando tra gennaio e febbraio tre concerti che avranno come protagonisti importanti ensemble fiorentini impegnati nella riscoperta di brani raramente eseguiti dal vivo, riproposti secondo la prassi esecutiva dell’epoca utilizzando perlopiù strumenti originali. Il progetto, realizzato con il contributo della Fondazione CR Firenze, è promosso dall’Accademia degli Infuocati, la stessa che resse e gestì le attività del Teatro del Cocomero – ribattezzato Niccolini nel 1860 in onore del drammaturgo livornese – e che si dedicò all’intrattenimento musicale della popolazione di Firenze per un arco temporale di quasi tre secoli. L’Accademia, risorta nel 2015, ha raccolto l’idea del maestro Andrea Benucci, liutista e mandolinista fiorentino che, oltre ad essere impegnato come musicista nei tre concerti, ne curerà la direzione artistica.

Il primo appuntamento sarà sabato 8 gennaio alle 19.30 con l’ensemble “Etruria Barocca”, guidato dal più giovane tra i direttori protagonisti della rassegna, il maestro Dimitri Betti. Il programma, dal titolo O ingrata patria, morto è’l tuo Dante!, ripercorrerà la vita del sommo poeta a partire dalla lettura di alcuni passi del Trattatello in laude di Dante del Boccaccio, che saranno accompagnati dalla musica di quel repertorio medievale fiorentino in lingua volgare così caro al Divin Poeta.

Protagonisti del secondo concerto, che si terrà sabato 22 gennaio alle 19.30, saranno l’ensemble “Cappella di Santa Maria degli Angiolini” e l’ensemble vocale “PassiSparsi”, guidati dal maestro Gian Luca Lastraioli, che eseguiranno un programma intitolato Torneo Amoroso. Il concerto presenterà brani vocali e strumentali di autori che, a varie riprese e con incarichi diversi, furono attivi presso la corte medicea durante la prima metà del XVII secolo, periodo in cui ebbe origine la “nuova musica”, ossia quel “moderno” stile della monodia accompagnata che avrebbe caratterizzato il cammino della musica negli anni a venire.

Il terzo e ultimo appuntamento, sabato 5 febbraio alle 19.30, vedrà impegnato l’ensemble “Armonia delle Cetre”, guidato dal Mº Giacomo Benedetti, nell’esecuzione dell’Opera terza di Tomaso Giovanni Albinoni, raramente eseguita e recentemente incisa per le edizioni Da Vinci Classic. Sappiamo dalle cronache che la musica di Albinoni fu assai presente nella programmazione del Teatro del Cocomero, e che furono ben cinque i suoi drammi per musica rappresentati dal 1701 al 1728.

I biglietti (12 € platea, 10 € palchi e galleria) sono disponibili su Ticketone.it e nei punti vendita del circuito Boxoffice Toscana. Sconto del 10 per cento per soci Coop, under 21 e over 65. Info: www.teatroniccolini.com - tel. 055 094 6404.


Fabrizio Del Bimbo



martedì 21 dicembre 2021

Dedicata alla Badia Fiorentina la strenna 2021 di Fondazione CR Firenze

 

Il volume, presentato il 21 dicembre, si aggiunge alla collana di pubblicazioni di Fondazione CR Firenze dedicate alle chiese fiorentine, con l’intento di promuovere, anche in un pubblico non specialistico, una sempre maggiore conoscenza della città.




È dedicato alla Badia Fiorentina il Libro Strenna 2021 di Fondazione Cr Firenze. La Badia Fiorentina ha una sua peculiarità nel contesto urbanistico di Firenze: non ha una facciata e un sagrato come altre chiese ma è una delle più visibili da lontano, tra gli edifici di culto del centro storico, per il suo campanile gotico che si slancia nel cielo tra la torre del Bargello e quella di Palazzo Vecchio. Il volume (edizioni Mandragora) si aggiunge alla collana di pubblicazioni dedicate alla serie delle chiese di Firenze con il consueto intento di promuovere e favorire, anche in un pubblico non specialistico, una sempre maggiore conoscenza e affezione verso la città di Firenze.


‘’Sorta grazie ai Benedettini che la fondarono insieme al monastero, in funzione dell’originaria vocazione cenobitica più che per assecondare la devozione pubblica dei fedeli – sottolinea nella presentazione il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori – la chiesa è nel cuore dei fiorentini come una delle testimonianze storiche e religiose di più antica tradizione in cui non si è mai spenta l’eco. Alla sua storia sono infatti legati personaggi come Ugo di Toscana, nel medioevo e, in tempi più recenti, Giorgio La Pira, essendo peraltro collocata lungo il percorso degli itinerari danteschi. E’ dunque un sublime condensato di storia, tradizione, tesori d’arte e spiritualità oggi peraltro sapientemente custodita e guidata dalla Comunità Monastica di Gerusalemme’’.


Fabrizio Del Bimbo

sabato 18 dicembre 2021

Levi e Ragghianti. Un’amicizia tra pittura, politica e letteratura

 




Una mostra a Lucca indaga la grande amicizia che ci fu fra due grandi intellettuali del '900, Carlo Ludovico Ragghianti (Lucca 1910 - Firenze 1987) e il pittore, scrittore e uomo politico Carlo Levi (Torino 1902 - Roma 1975). Realizzata per il quarantennale della Fondazione Centro Studi Ragghianti, in collaborazione con la Fondazione Carlo Levi di Roma, e con la cura di Paolo Bolpagni, Daniela Fonti e Antonella Lavorgna, l'esposizione sarà aperta fino al 20 marzo 2022.

    A Lucca si conservano documenti che riguardano in special modo la sfera storico-artistica e critica che fu al centro di questa amicizia, in particolare un consistente nucleo di lettere che partono dal 1943 e si protraggono fino al 1971 più testi dattiloscritti di Ragghianti su Levi. Nell'archivio romano sono conservati scritti autografi della monografia di Ragghianti, corredati da annotazioni di Levi, nonché fotografie inedite. Oltre ai documenti, saranno esposti numerosi disegni e circa 80 dipinti di Carlo Levi, che ricostruiscono non soltanto la struttura della monografia del 1948 e delle mostre del 1967 e del 1977 curate da Ragghianti, ma anche la cerchia di intellettuali e amici cui i due appartenevano - Eugenio Montale, Giovanni Colacicchi, Paola Olivetti, Aldo Garosci e altri -, con l'aggiunta dei ritratti di personaggi dei quali entrambi avevano stima, come Italo Calvino e Frank Lloyd Wright. ll rapporto tra Ragghianti e Levi, fondamentale per entrambi, si intensifica a Firenze, durante l'occupazione nazista, attraverso la comune militanza politica nella Resistenza, soprattutto dopo che Levi, nel 1941, trova rifugio clandestino nella casa di Anna Maria Ichino in piazza Pitti, dove scrive il suo più noto romanzo, 'Cristo si è fermato a Eboli' cui peraltro è dedicata una sezione.


    La mostra  e pure il catalogo ricostruiscono, oltre alle circostanze della loro amicizia, i nodi identitari di questo rapporto, le questioni teoriche di carattere storico-artistico, e altri punti d'interesse comuni per un'azione da esplicarsi nel quadro di una politica delle arti.


Info: www.fondazioneragghianti.it

Fabrizio Del Bimbo

lunedì 13 dicembre 2021

Un 2021 in crescita per Plasfor





 Si sta per chiudere un 2021 davvero significativo per Plasfor, l’azienda forlivese attiva dal 1980 che è da tempo una delle più importanti realtà italiane nel settore della verniciatura per il mantenimento di strutture in materiale ferroso, anche grazie ad impianti e tecnologie all’avanguardia.

 

Se già nel corso del 2020, nonostante il Covid, l’azienda presieduta da Claudio Conficoni aveva registrato un incremento di fatturato del 15%, le cifre che si stanno consolidando per l’anno in chiusura confermano decisamente questo trend, e lasciano presagire un 2022 altrettanto proficuo.

 

Fra le principali commesse internazionali a cui le maestranze di Plasfor hanno lavorato quest’anno, vanno intanto evidenziate due corpose attività di verniciatura di pali di illuminazione stradale.

La prima ha avuto come palcoscenico il piccolo ma ricchissimo emirato arabo del Qatar, dove – dopo aver dipinto di colore oro 600 torri faro che illuminano la bretella aeroportuale della capitale Doha – Plasfor ha anche realizzato i pali di illuminazione della località di Losail, famosa per il circuito che ospita la Formula 1.

La seconda, tuttora in corso, è una commessa importante che riguarda pali di illuminazione per il paese centrafricano del Benin (un tempo noto come Dahomey), piccolo Stato che si affaccia sul Golfo di Guinea.

 

Diverse commesse di rilievo, negli ambiti più disparati, sono state svolte anche per clienti italiani. Tanto per citarne alcune: Plasfor ha verniciato tutta la nuova galleria del centro commerciale “Shopville Gran Reno” di Casalecchio, nei pressi di Bologna; sta concludendo la verniciatura di tutte le rampe delle scale del nuovo ospedale Galeazzi a Milano, costruito nell’area che ha ospitato l’Expo del 2015 (con i suoi 90 metri di altezza per 16 piani, sarà fra i dieci ospedali più alti d’Europa); ha lavorato alla copertura dello stadio di San Vendemiano, alle porte di Conegliano Veneto.

 

A livello di curiosità, invece, l’azienda forlivese sta verniciando i campi da paddle realizzati da diverse aziende italiane. una delle tipologie di struttura sportiva in maggior ascesa di questi ultimi anni.

 

“Sono davvero molto soddisfatto – sottolinea Conficoni, che ha rilevato la Plasfor nel 2003, dieci anni dopo essere entrato in azienda -. Nonostante il Covid e l’impatto che ha avuto soprattutto nel 2020, e anche a dispetto del recente aumento delle materie prime - che inevitabilmente condiziona sia la nostra attività che quella dei nostri committenti – il nostro trend continua ad essere in crescita, e anche il portafoglio ordini per il prossimo anno è davvero interessante”.

 

Segno evidente del grado di soddisfazione per un lavoro svolto sempre esclusivamente sulla base degli input della clientela: e per la gran parte effettuato direttamente nella sede forlivese dell’azienda, da cui i pezzi verniciati vengono poi trasportati nelle diverse aree di utilizzo.

 

 Fabrizio Del Bimbo

 


A Narni non solo Ciliegiolo: la viticoltura umbra riparte






Il ciliegiolo, ritenuto da molti una varietà di serie B,  è un vitigno poliedrico dalle origine non certe. Secondo alcune leggende fu importato dalla Spagna attraverso i pellegrini di ritorno dal Santuario di Santiago de Compostela; recenti indagini genetiche invece lo indicano come uno dei progenitori del sangiovese. Presente nel territorio umbro dal 1800, dove finalmente sta ottenendo il giusto riconoscimento, si trova anche in Toscana, Liguria, Marche, Lazio ed Abruzzo.




  Grazie all’Associazione dei Produttori di Ciliegiolo di Narni guidata e presieduta da Leonardo Bussoletti ed all’azione e all’impegno dei viticoltori di Narni che lo hanno reinterpretato, vinificandolo con orgoglio e convinzione in purezza, il ciliegiolo, da alcuni anni è protagonista di una riscoperta e valorizzazione legata indissolubilmente al suo territorio d’elezione, cioè quello di Narni.

L' “Associazione dei Produttori di Ciliegiolo di Narni “, nata nel 2014, è composta da realtà che producono ed etichettano Ciliegiolo di Narni in purezza e che hanno aderito a un disciplinare che certifica l’adozione di determinate norme di lavorazione, sia in vigna che in cantina, più rigorose rispetto al disciplinare IGT.





Lo stop delle attività economiche imposto dalla pandemia di Coronavirus ha messo in difficoltà le aziende produttrici di ciliegiolo di Narni.  Ma ora è il momento di ripartire e cosa c'è di meglio di una giornata di degustazioni dei vini prodotti? Nei giorni scorsi l'azienda agricola Ruffo Marchese della Scaletta ha presentato ad un pubblico di esperti, insieme ai suoi vini,  un totale di 45 etichette non soltanto di Ciliegiolo di Narni, ma anche di Merlot, Vermentino, Grechetto e Chardonnay. 

Di Ruffo della Scaletta molto apprezzato  il Colle Marco IGT Umbria Rosso 2019: un vino di buona struttura e spiccato carattere, ottenuto da una attenta selezione di uve Merlot  

e Cabernet Franc.

Merita una menzione il Ciliegiolo di Narni IGT 2019.

(www ruffodellascaletta.it)

Tra i vini dell'azienda Leonardo Bussoletti è veramente ottimo il Colle Morelli IGT Umbria Bianco 2020  a base di Trebbiano Spoletino. 

Al naso non smentisce il suo temperamento:  è ricco di sentori di frutta gialla, di erbe aromatiche e frutta secca. Intensa anche la mineralità all'olfatto, che poi si ritrova al gusto esaltata dalla freschezza.

Tra i Ciliegiolo di Narni Bussoletti il migliore pare essere il Ramici  2018, dai profumi fruttati e dal sapore sapido e rotondo.

(www.leonardobussoleti.com)




Della Tenuta Sandonna ottengono un ottimo giudizio il Grechetto IGT Umbria 2020  e il Ciliegiolo di Narni IGT Bonadea 2018.


Della Tenuta Cavalier Mazzocchi 1919 risulta molto buono il Vermentino IGP Umbria Raggio 2019, dalle

note floreali di piccoli fiori gialli e agrumate, con  sentore di erbe aromatiche, come salvia e rosmarino.

In bocca è fresco e chiude su una bella mineralità e persistenza.

Il Ciliegiolo di Narni IGT CentoAlbe 2019. presenta un bouquet fruttato di ciliegia e frutti scuri, con accenti di liquirizia che si ritrovano anche al palato; freschezza e tannino contenuto, finale piacevole ma

(www.tenutamazzocchi.it)


 Fabrizio Del Bimbo


venerdì 10 dicembre 2021

Hi Woman! Dialogo tra antico e moderno a Palazzo Pretorio di Prato

 Il Palazzo Pretorio di Prato ospita le opere di 22 artiste internazionali contemporanee per la mostra "Hi Woman! La notizia del futuro" a cura di Francesco Bonami e promossa dal Comune di Prato - Museo di Palazzo Pretorio.





 Le preziose opere del palazzo dialogano con i lavori di  22 artiste contemporanee, ognuna presente con una propria annunciazione da rivelare agli spettatori: Huma Bhabha, Irma Blank, Koo Donghee, Marlene Dumas, Isa Genzken, Jessie Homer French, Roni Horn, Jutta Koether, Andrew LaMar Hopkins, Maria Lassnig, Babette Mangolte, Lucy McKenzie, Aleksandra Mir, Susan Philipsz, Paola Pivi, Maja Ruznic, Jenny Saville, Fiona Tan, Genesis Tramaine, Andra Ursuta, Marianne Vitale, Lynette Yiadom-Boakye.

Ventidue donne intendono sottolineare la centralità della donna nella narrazione antica e contemporanea.

Ventidue artiste che contemporaneamente sono nel ruolo dell'angelo e della Vergine, che contemporaneamente sono portatrici e destinatarie di una rivoluzione astratta, simbolica e profondamente concreta.

Attraverso la pittura, la scultura, il video ed il suono le 22 artiste invadono il museo mettendosi in dialogo con le opere della collezione permanente, trovando a volte una sintonia a volte creando cortocircuiti potenti e carichi di stimoli per il pubblico. Annunciazione è una parola che contiene molteplici significati che toccano la realtà della nostra socialità e comunicazione e al tempo stesso rimandano ad una delle pietre angolari della cultura occidentale.

Le artiste in mostra ci annunciano messaggi diversi, misteri lontani e realtà vicine, ognuna con un lavoro potente e significativo capace di sostenere il confronto ed il dialogo con i maestri dell'antichità.


HI WOMAN! La notizia del futuro

Museo di Palazzo Pretorio Comune di Prato

Fino al  27 febbraio 2022

www.palazzopretorio.prato.it


Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 8 dicembre 2021

L'imnagine del Duomo di Siena al centro di una nuova esposizione

 

Fino al  al 7 gennaio 2022 è aperta la mostra “L’immagine del Duomo di Siena: 1223 – 1944”. L’esposizione temporanea, promossa dall’Opera della Metropolitana con la partecipazione dell’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino e la collaborazione della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto, Arezzo e di Opera Laboratori, ripercorre le trasformazioni subite negli anni, all’interno e all’esterno, dal Tempio dedicato alla Vergine. La mostra, che si suddivide in nove sezioni e prende in esame l’esterno della Cattedrale, le processioni, l’interno del Duomo, la Libreria Piccolomini, la Confessione, Il Battistero e la Scalinata di San Giovanni, le piazze e i palazzi intorno al Duomo, i restauri, le guide e i libri sul Duomo di Siena, presenta, attraverso vedute, l’evoluzione della Cattedrale tracciando un itinerario umano e spirituale, un cammino di passione, di esaltazioni, ma anche di dolori e momenti di autentica disperazione; un percorso che inizia da lontano, ma che conduce in maniera diretta all’oggi che stiamo vivendo.






Aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10:30 alle 17:30 fino al 24 dicembre 2021 e dalle 10:30 alle 19:00 fino al 7 gennaio 2022, la mostra ‘L’immagine del Duomo di Siena: 1223 – 1944’, si sviluppa in due luoghi significativi: la magnifica ‘Cripta’, racchiusa tra il Battistero e l’antico presbiterio, cuore pulsante della Cattedrale, e la sala del Palazzo Arcivescovile, straordinariamente aperta ai senesi e a tutti coloro che vorranno visitarla.




Come dimostra il Libro dei censi e memoriale delle offese del 1223 con il podestà Bernardo di Orlando Rossi da Parma, già in epoca comunale il Duomo era l’edificio più rilevante della città. Ed è proprio da questa miniatura, la più antica testimonianza esposta, che inizia il percorso di visita: una cospicua selezione di più di cinquanta opere finalizzata a rivelare come dal Duecento alla metà del secolo scorso la Cattedrale sia stata osservata, interpretata e proposta da versatili pittori, disegnatori, incisori e valenti fotografi.

Le immagini che concludono l’itinerario sono due foto con gli ufficiali francesi che, nel luglio 1944, liberarono Siena dall’occupazione nazifascista segnando così la fine della seconda guerra mondiale, almeno in questa parte della Toscana.

“Si tratta di una raccolta di immagini – dichiara Guido Pratesi, Rettore dell’Opera della Metropolitana – che consente di seguire la storia del Duomo con opere in buona parte inedite e di far vedere, oltre alle diverse tecniche artistiche, anche come la Cattedrale senese si sia modificata nel corso dei secoli”.

 Nel catalogo, edito da Sillabe, hanno particolare rilievo due fotografie che, come osserva il Rettore Pratesi, “…mostrano i lavori di messa in sicurezza delle opere d’arte a cui partecipò un giovane Enzo Carli”.

 La mostra, a cura di Alessandro Leoncini e Chiara Nencini, rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 7 gennaio e farà parte del percorso del Complesso Monumentale del Duomo di Siena insieme alla Cattedrale, alla Libreria Piccolomini, al Museo dell’Opera, al Panorama dal Facciatone, al Battistero e, appunto, alla ‘Cripta’ e straordinariamente alla sala di Palazzo Arcivescovile.


Fabrizio Del Bimbo

A Vinoi a Firenze piacevoli scoperte

 

A Vinoi, che si è tenuta nei giorni scorsi a Firenze, è stato possibile assaggiare vini eccellenti, ma anche  fare una bella scoperta: i vini di Pezzalunga

L' azienda agricola Pezzalunga di Brendola (VI) costituita da Giampietro Maty e Santiago Acco coltiva sulle colline di monterosso Brendola a 155 m. sul livello del mare, soleggiata e protetta da un antico cratere vulcanico; ottenendo un vino di pregiata qualita’ totalmente naturale messo in bottiglia senza solfiti aggiunti, filtrazioni e trattamenti.

La vendemmia e' sempre tardiva, fatta manualmente, le uuve cabernet franc e merlot in proporzione del 60% e 40% vengono mescolate insieme gia’ nella macerazione, segue la fermentazione con i suoi lieviti per quattro settimane, fino a raggiungere la manolattica, eseguendo due volte al giorno la follatura.

L'uvaggio dà vita ad un vino ricco di tannino e profumi di frutto di bosco e ciliegia.


LE TERRE DI SANTIAGO uvaggio cabernet franc e merlot affinato in acciaio e dopo 8/10 mesi messo in bottiglia vendemmia 2017. Ottimo.





ROSSO SANTIAGO uvaggio cabernet franc e merlot GRAN RISERVA 2013 affinato 36 mesi in barrique di rovere francese




Dalle mani di questi viticoltori nascono solo  vini naturali.

Fabrizio Del Bimbo


martedì 7 dicembre 2021

ManInArte, uno spazio dedicato all’artigianato d’arte e alla cultura

 



In piena pandemia Simone Cardinali, Chiara Caminati e Stefano Lepri, rispettivamente orafo, designer del gioiello e incastonatore di pietre preziose, decidono di sfidare ogni logica di mercato unendo le loro forze per un progetto comune; così, alla fine del 2020, nasce l’associazione culturale ManInArte. 

La scelta dello spazio non è casuale; un’area dell’ex Manifattura Ginori, un luogo che già racconta una storia importante dell’artigianato locale che, da adesso in poi, si arricchirà di nuove storie fatte dalle tante collaborazioni che questo progetto metterà in atto. 

Oltre agli ateliers dei tre artigiani fondatori, ManInArte si propone di ospitare e promuovere la cultura, di essere luogo di incontro e contaminazione, di dare quindi la possibilità ad artisti, designer, artigiani, etc di avere uno spazio a disposizione dove potersi esprimere. 

ManInArte darà vita anche alla Scuola di Bottega, collaborando con le Università e le Scuole di Design. Verrà data la possibilità a giovani appassionati di avvicinarsi all’arte del fatto a mano dei Maestri Orafi, Simone Cardinali e Stefano Lepri. 

Ad inaugurare il programma di collaborazioni di ManInArte saranno ospitate alcune opere di 

Salvatore Cipolla, pittore, scultore e ceramista che pur essendo stato protagonista di importantissime mostre e manifestazioni nazionali ed internazionali, al contempo è sempre rimasto radicato al patrimonio artistico locale. 

SIMONE CARDINALI nasce a Firenze nel 1967. A 21 anni inizia a frequentare una bottega orafa nei pressi del Ponte Vecchio. Passa i primi sei mesi ad osservare il suo maestro per poi iniziare a lavorare ed apprendere questa bellissima arte. Nel 1994 decide di aprire un laboratorio tutto suo, nei pressi di Campo di Marte dove ha lavorato fino alla fine del 2020, collaborando con le più importanti gioiellerie di Firenze e creando vere e proprie opere d’arte.

STEFANO LEPRI nasce a Firenze nel 1974. A 18 anni inizia a lavorare in una bottega fiorentina in piazza del Porcellino dove impara l’arte dell’incastonatura di gemme e pietre preziose. A 25 anni apre il suo laboratorio/studio in via Dè Bardi. Collabora con i migliori orafi fiorentini per i quali è tutt’ora punto di riferimento. 

CHIARA CAMINATI nasce a Firenze nel 1972. Laureata in Economia, dopo 16 anni di lavoro come consulente e poi manager in un’azienda dell’area fiorentina, abbandona tutte le certezze professionali per dedicarsi ad un progetto tutto suo rivolto alle donne. Nel 2015 nasce la linea di gioielli Anemoni Preziosi. 

Chiara desidera fare della “collaborazione” il suo punto di forza: organizza mostre, e propone a vari negozi la sua presenza temporanea. Il sogno nel cassetto è la creazione di uno spazio in cui più artigiani possano  convivere e contaminarsi.

Info: https://maninarte.it/

Fabrizio Del Bimbo


sabato 4 dicembre 2021

L'Inferno di Claudio Sacchi all'Accademia delle Arti del Disegno

 



Nella Sala delle Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno, fino al 3 gennaio 2022 è esposto L’Inferno di Claudio Sacchi, la personale di un artista originale con opere sul tema dantesco nel settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta.

Un nuovo percorso iconografico della prima cantica della Divina Commedia che si inserisce coerentemente nell’attenzione storica nei confronti di Dante che la casa editrice Olschki ha voluto confermare in quest’anno di celebrazioni. Sono 10 i canti che vengono illustrati con un’eccellente tecnica grafica, che richiama la tradizione rinascimentale (quadri a olio di grandi dimensioni, nel catalogo evidenziati da numerosi particolari): l’esperienza visiva dell’immaginario dantesco di un artista contemporaneo. Sacchi reinterpreta l’Inferno e accetta la sfida di aggiungersi alla schiera di illustratori che dai primi miniatori trecenteschi passa per Botticelli, Blake e Doré, per citare solo alcuni dei grandissimi che si sono misurati con il viaggio dantesco. Il volume accompagnerà inoltre alcune mostre itineranti in Italia e all’estero.

L’inferno dantesco di Claudio Sacchi è diverso. Le motivazioni affondano nella forza compositiva delle sue opere e nel suo talento, con  immaginazione e colore.

Le pitture  in mostra sono  12  a olio di grandi dimensioni e 4 bozzetti che si riferiscono ai canti I, III, V, IX, X, XII, XVII, XXVI, XXXIII e XXXIV. Una scelta che esalta la molteplicità delle figure, ben delineate, e delle infuocate ambientazioni infernali.





Maschere urlanti, teste di Gorgone e rilievi antropomorfi di prigioni affranti animalo le strutture, rievocando le perfide fantasie dei Manieristi… Catene fissate ai conci torturano le anime, o pendono inerti, fiotti malsani di acque reflue…

Scrive Cristina Acidini nella sua presentazione al catalogo “L’Inferno di Claudio Sacchi”.

Un percorso, quello di Dante in compagnia di Virgilio, che si svolge tra suggestive architetture e infinite pene inflitte alle anime dannate. Non c’è traccia di terribili tormenti accennati o appena abbozzati: tutto si svolge sotto una luce mefistofelica, ma al tempo stesso vivida e anche il più sottile dettaglio è chiaramente definito dall’abilità pittorica di Sacchi.

Nelle scenografie esistono tanti piani di lettura, come nella figura di Dante con il suo compagno di viaggio, sempre avvolti in un’atmosfera diversa, isolata rispetto al dramma dei dannati. E le brillanti invenzioni del paesaggio sempre artificiose e maestose appaiono come in una storia antica, ben contestualizzata che attinge alla miglior pittura classica. Così per le figure di Ulisse, Polifemo e infine il mostruoso Lucifero.


Cenni biografici

Claudio Sacchi (Pesaro, 1953) si è formato alla Scuola d'Arte di Urbino e all'Accademia di Belle Arti di Urbino. Fondamentale l'incontro con Pietro Annigoni ed Enrico Del Bono. Ha esposto in molte gallerie in Italia e all'estero e svolge un'intensa attività di ritrattista. Nel 2014 ha vinto la medaglia d'oro del Presidente della Repubblica alla 41esima edizione del Premio Sulmona. Vi e attualmente a Sansepolcro. 


Fabrizio Del Bimbo


L'11 e il 12 dicembre due grandi eventi Wedding a Roma

 



Questo è l’anno buono. Dopo essere stati annullati nel 2020 per cause pandemiche di forza maggiore, i due principali eventi dell’industria wedding italiana tornano in scena sabato 11 e domenica 12 dicembre: Daniela Corti Events, l’agenzia fondata da Daniela Corti, ormai nota ovunque per i suoi eventi vip e per gli encomiabili sforzi di promozione di varie regioni d’Italia durante gli scorsi tre anni, terrà The Italian Wedding Stars Gran Gala, giunto alla quinta edizione e per il secondo anno presso Cinecittà World. A seguire, Monica Balli, l’event designer e wedding planner italiana celebre per diffondere il nostro lifestyle nel mondo col suo Monica Balli Events, organizzerà nella Città Eterna Destination Wedding Peanuts, presso il magnifico Baglioni Hotel Regina di via Veneto.

I due eventi hanno il patrocinio del Convention Bureau di Roma e del Lazio, presieduto da Stefano Fiori, e il Wedding Stars Gran Gala si fregia dell’ulteriore endorsement dell’Enit e della partnership con Zankyou Weddings.


La serata di gala “The Italian Wedding Stars”

Sabato 11 a Cinecittà World, a partire dalle ore 19.00, si terrà la serata di gala The Italian Wedding Stars, che si svolge, come di consueto, col patrocinio dell’Enit–Agenzia Nazionale del Turismo e la partnership di Zankyou Weddings, il più grande portale al mondo fra quelli specializzati in wedding. L’obiettivo è di celebrare le eccellenze del wedding italiano.

L’evento è dedicato alle aziende che operano sul territorio nazionale e promuoverà, allo stesso tempo, il wedding in Italy come ambita meta per gli sposi stranieri che desiderano per il loro matrimonio le ambientazioni più ricercate e quell’impareggiabile nota di eleganza ed esclusività del Belpaese. Di più: è l’unico progetto esclusivo e indipendente che permette ai migliori professionisti del settore wedding di competere per vincere il titolo di Best Wedding Professional del 2021 all’interno della propria categoria d’appartenenza.

Una prestigiosa giuria wedding nazionale e internazionale decreterà i vincitori d’ogni categoria sulla base di quattro parametri: professionalità del sito web e/o presenza sui social, valore e originalità dei lavori presentati, referenze, eventuali progetti da svolgere su richiesta dei giudici.

L’evento sarà presentato da Beppe Convertini.

Durante la serata sfileranno le maison Egon Von Fürstenberg con le sue celebri creazioni, i gioielli di Marina Corazziari, designer di fama internazionale, e gli abiti da sposa di Laura’s Wedding. Tutte le sfilate sono organizzate in collaborazione con lo Spazio Art D’Or di Bari.Marina Corazziari ha poi realizzato anche quest’anno le statue dei premi. Altra piacevole novità sarà l’intrattenimento musicale del Maestro Gianni Mazza e della sua band.

Un ringraziamento particolare alla fondazione Francesco Raponi nonché ai partner dell’evento: Rea Makeup per trucco e acconciature, Villeroi & Boch (piatti e stoviglie), Acqua Fiuggi, Caffè Borbone, l’azienda araba di bevande Emoji, i prodotti d’eccellenza Amaro del Capo e il pomodoro Ciro Flagella, il pane e la pasta dell’azienda calabrese Mulinum di San Floro, il rinomato Riso Pozzi, Cancelloni Food Service, che fornisce pollo, salumi e formaggi, e gli spumanti delle Tenute Barzan.

Le riprese della serata verranno effettuate da LaC Tv.


Destination Wedding Peanuts

L’evento della domenica è concepito per dare agli iscritti (wedding planner, organizzatori di eventi e venue manager) la reale possibilità di interagire personalmente con sei professionisti internazionali di chiara fama, che terranno “tavole rotonde” tematiche cui avranno accesso soltanto quattro partecipanti per sessione – da qui l’esigenza di ripeterle più volte nella stessa giornata.

Ecco di seguito i loro nomi: Sarah Young (titolare di Sarah Young Events, Malta), Oluseyi “Seyi” Olusanya (titolare di Once upon a destination, weddings & Vip travel, UK e Nigeria), Timo Bolte (floral designer, UK), Meltem Telepeler (titolare di KM Events, Turchia ed Emirati Arabi Uniti), Eva Maria Lange (titolare di Pink Iceland, LGBTQ+ wedding & travel, Islanda) e Monica Balli (titolare di Monica Balli Events


Il successo di Daniela Corti – Event planner e Wedding Planner professionista – si basa su una specifica formazione internazionale a partire dal conseguimento del CWEP (Certified Wedding & Event Professional), per poi perfezionarsi, anno dopo anno, fino a diventare il punto di riferimento anche di professionisti di settore. La sua esperienza nella creazione di eventi di lusso con partner internazionali fa di lei la più rinomata Event Planner in grado di guidare le aziende verso il successo e aumentarne visibilità e Brand Identity. 

L’eccellenza è l’elemento che guida la ricerca di location esclusive, mentre la costante propensione alla bellezza si ritrova in ogni particolare, dalle decorazioni floreali alla scelta dei professionisti e dei fornitori che consentono di creare la perfetta armonia per la riproduzione del “sogno di una vita”.

 

Monica Balli–Your personal dream maker è uno dei più grandi, originali e creativi event designer e wedding planner italiani. Con sede a Firenze, lavora in tutto il mondo ma ha un obiettivo principale: portare il mondo in Toscana, terra natia della fondatrice e indiscutibilmente una delle regioni più belle del pianeta, sotto il profilo sia artistico sia architettonico sia paesaggistico.

Con questo spirito e con la fantasia che le è propria, Monica si propone per matrimoni, eventi a tema, eventi motivazionali e intrattenimenti: il tutto con il tocco lifestyle che ne fa l’autentica cifra professionale e le è valsa l’ammirazione di Vip d’ogni ordine e grado, nei cinque continenti.

Per ulteriori informazioni

Daniela Corti Monica Balli

Mob. +39 3342437166 Mob. +39 3929923813

info@danielacortievent.com monica@monicaballi.it


Fabrizio Del Bimbo

giovedì 2 dicembre 2021

Idee di soggiorno gourmet a Firenze per le feste grazie allo chef Cerroni




Dimora Palanca, il  nuovo cinque stelle di Firenze  si propone ai turisti che vogliono visitare la città provando anche i piatti di Giovanni Cerroni, giovane chef tra i più promettenti del panorama gourmet italiano, dotato di un background di tutto rispetto maturato in Italia e all'estero.

Si potranno gustare ad esempio piatti come la panzanella di gamberi rossi di Mazara del Vallo,  gli spaghetti al sugo di bietolina, fonduta di pecorino e alici o il filetto di pescato del giorno con salse dello chef


Meraviglia per i 5 sensi: così si potrebbe definire un soggiorno a Dimora Palanca, il nuovo 5 stelle di Firenze, illuminato lavoro di restauro di una villa edificata nella seconda metà del 1800 quando il capoluogo toscano divenne la capitale del Regno d’Italia. 

Per godersi l’incanto del Natale, l’atmosfera dell’hotel è semplicemente perfetta: gli spazi sono raffinati, ogni dettaglio è curato, le camere sono stupende e silenziosissime per garantire un relax totale. E poi ci sono le creazioni per il palato, frutto del magnifico estro di Giovanni Cerroni, il giovane chef del ristorante Mimesi, talento tra i più promettenti del panorama italiano. I suoi piatti sono un buon motivo per regalarsi qualche giorno fiorentino durante lo scintillio delle feste.

La cucina di Cerroni è esplorazione, amore profondo di ricerca per le materie prime del territorio, desiderio di portare i sapori del ricordo in una nuova dimensione di piacere legato al gusto, capace di emozionare, far ritrovare suggestioni apparentemente dimenticate per provarne di nuove.

Le sue squisite creazioni per Natale e Capodanno saranno una festa nella festa. Soggiornare a  Firenze tra gli spazi ricchi di bellezza di Dimora Palanca sarà semplicemente straordinario.




Proposta di Natale


Nel corso di tre giorni, tra il 22 e il 27 dicembre, a Dimora Palanca ci si potrà deliziare con un benvenuto a base di bollicine e cioccolatini artigianali, prima colazione gourmet à la carte, un tè pomeridiano nei salotti affrescati della villa, un pranzo di Natale di 6 portate e, dulcis in fundo, un regalo di Natale a sorpresa. 


Proposta di Capodanno 


Dimora Palanca ha curato nei minimi dettagli la fine del 2021 e l’arrivo del nuovo anno. Dal ,29 dicembre al 2 gennaio, per festeggiare al meglio, lo chef Giovanni Cerroni ha disegnato un menù gourmet in perfetta armonia con la delicata magia che ammanterà l’hotel per le feste. Gli ospiti si godranno un benvenuto a base di bollicine e cioccolatini artigianali, prima colazione gourmet à la carte, una magnifica cena di Capodanno di 6 portate abbinate a una selezione di vini, brunch del 1° gennaio, un regalo a sorpresa per l’anno nuovo.


Fuga gourmet


Fino al ,22 dicembre,  per fare uno piccolo break che preannuncia la speciale atmosfera del Natale, godersi lo splendore fiorentino per il ponte dell’Immacolata o regalarsi gratificanti momenti gourmet, per il periodo pre-natalizio, Dimora Palanca ha creato una speciale via di fuga che inizia con un benvenuto a base di bollicine e cioccolatini artigianali e, oltre alla prima colazione gourmet à la carte, include una cena di 5 portate abbinate a una selezione di vini.


Per informazioni e prenotazioni:

www.dimorapalanca.com 


Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 1 dicembre 2021

A Firenze E quindi uscimmo a riveder le stelle - PNRR e futuro delle professioni: sarà vera rinascita?


Si è tenuta all’Auditorium del Palazzo dei Congressi di Firenze la nona edizione del convegno focalizzata sulle opportunità che il Piano nazionale di ripresa e resilienza può offrire in termini di rinascita delle libere professioni

Presente anche il Sindaco Nardella che ha portato i suoi saluti istituzionali

 




Con un reddito medio dichiarato nel 2020 di poco più di 74mila euro (+1,6% sul 2019) e un volume d’affari di 135mila euro (in linea con il 2019) i professionisti fiorentini iscritti alla Cassa Dottori Commercialisti superano sia la media regionale, rispettivamente di 65mila e quasi 119mila euro, che nazionale, rispettivamente di quasi 67mila e 118mila euro. Questi sono alcuni dei dati che descrivono lo scenario della professione dei dottori commercialisti in Toscana e a Firenze, dove oggi si è tenuta la nona edizione di Previdenza in tour dal titolo E quindi uscimmo a riveder le stelle - PNRR e futuro delle professioni: sarà vera rinascita?”, l’evento organizzato dalla Cassa Dottori Commercialisti presso all’Auditorium del Palazzo dei Congressi di Firenze, al quale ha portato i suoi saluti istituzionali anche il Sindaco di Firenze, Dario Nardella.

 

Per quanto riguarda la componente femminile le donne rappresentano il 30% degli oltre 1.200 professionisti fiorentini iscritti all’Ente di previdenza, un dato inferiore rispetto alla media della Toscana, dove sono oltre il 32% dei quasi 4mila iscritti, e dell’Italia, dove sono il 33% su un totale di 66mila e 700 iscritti.

Riguardo all’età, il 43% dei professionisti fiorentini ha tra 51 e 65 anni (2 punti sopra la media regionale del 41%, e 5 sopra quella nazionale del 38%) mentre il 29% ne ha tra 41 e 50 (in linea con il dato regionale ma inferiore rispetto al nazionale del 32%) e il 17% tra 31 e 40 (19% sia in Toscana che in Italia).

 

Il convegno Previdenza in tour nasce dalla necessità di analizzare le opportunità che il Piano nazionale di ripresa e resilienza può offrire in termini di rinascita delle libere professioni, attraverso l’innovazione, la formazione continua e l’acquisizione di competenze sempre più specialistiche e consulenziali. In linea con le 6 missioni in cui è articolato il PNRR (digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo da un lato, rivoluzione verde e transizione ecologica dall’altro, oltre a infrastrutture per una mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione, e salute) la Cassa Dottori Commercialisti nel 2021 ha erogato oltre 10 milioni di euro di contributi in assistenza dei propri iscritti, di cui 5 milioni e mezzo di euro a sostegno della famiglia, 3 milioni di euro di sostegno allo studio, oltre 1 milione e mezzo a tutela della maternità. A questi si aggiungono 3 milioni e mezzo di euro di contributi a supporto degli iscritti e dei pensionati e, come da bando pubblicato di recente, 2 milioni di euro messi a disposizione degli iscritti fino a 40 anni di età per le spese di frequenza dei propri figli in asili e scuole d’infanzia sostenute per l’anno educativo 1.9.2021-31.7.2022. Senza dimenticare i quasi 9 milioni di euro di polizze sanitarie gratuite attivate nel 2021.

 

Nel corso del convegno di Firenze sono state illustrate anche le modalità di sviluppo e realizzazione delle missioni previste dal PNRR, fondamentali per far sì che il Piano risulti veramente inclusivo anche in termini di possibilità di crescita per la categoria dei dottori commercialisti e dei professionisti in generale.

 

“Siamo fermamente convinti - commenta Stefano Distilli, Presidente Cassa Dottori Commercialisti – che il Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenti per l’Italia un’occasione fondamentale da non sprecare per una ripartenza in termini di investimenti strutturali, infrastrutturali e riforme. In quest’ottica, Next Generation EU, il maxi fondo da 807 miliardi di euro stanziato dall’UE rispetto al quale il PNRR rappresenta la porta di accesso, non va considerato come panacea o rimedio universale, ma piuttosto come strumento da maneggiare e utilizzare responsabilmente. Ecco che i liberi professionisti, e in particolare i dottori commercialisti, sono chiamati ad assumere un ruolo fondamentale, non solo in termini di supporto alla gestione e alla rendicontazione dei progetti, ma anche e soprattutto nella consulenza strategica e nella selezione di strumenti efficaci per la realizzazione di questo percorso di crescita ed evoluzione. A loro disposizione ci sono diversi strumenti, a partire dalla digitalizzazione, così come trasversalità e specializzazione in una logica di aggregazione professionale, senza dimenticare la formazione e l’aggiornamento continuo, che possano supportare la crescita non solo per il proprio studio, ma anche per la clientela. In questo ambito le Casse professionali interpretano un ruolo di supporto nel disegnare politiche di welfare ‘attivo’ per gli iscritti, con un’attenzione particolare al superamento dei divari generazionali, di genere e territoriali”.

 

"Con i fondi previsti nel Pnrr - commenta il sindaco di Firenze, Dario Nardella - potremo realizzare numerosi progetti per rilanciare l’economia e il tessuto sociale e civile del nostro Paese. Ritengo che alla loro attuazione sia necessario coinvolgere i professionisti, anche quelli appartenenti agli ordini. Il Governo, con il decreto Reclutamento, li ha riconosciuti come 'capitale umano pubblico di utilità nazionale' e potranno così costituire l’asse portante della capacità della pubblica amministrazione per concretizzare i progetti. Credo che tutto questo sia un’opportunità da non perdere per il mondo delle professioni e per gli Enti come le Casse di previdenza private che possono dare il proprio contributo, individuale e collettivo, alla ripresa post Covid".

 

Dopo i saluti istituzionali di Stefano Distilli, Presidente Cassa Dottori Commercialisti, Dario Nardella, Sindaco di Firenze e Leonardo Focardi, Presidente Ordine dottori commercialisti ed esperti contabili di Firenze, l’attenzione si è spostata su “La parola alla politica”, con i contributi video dell’On. Mara Carfagna, Ministro per il sud e la coesione territoriale e dell’On. Anna Ascani, Sottosegretaria di Stato al Ministero dello Sviluppo economico.

“La lezione della storia“ di Paolo Mieli, giornalista, saggista, storico, ha sviluppato un racconto sulla rinascita  delle professioni a partire dal Rinascimento, creando un ponte tra passato e futuro e offrendo al tempo stesso una chiave di lettura del presente.

A seguire si è tenuta la tavola rotonda “PNRR e innovazione come chiave per un Rinascimento delle professioni” alla quale hanno partecipato Claudio Rorato, Responsabile scientifico Osservatorio professionisti e innovazione digitale del Politecnico di Milano, che si è concentrato sul supporto dei professionisti allo sviluppo non solo operativo, ma soprattutto culturale delle imprese, nell’ambito del PNRR. Insieme a lui Giuseppe Creazzo, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, che ha evidenziato come sia importante tenere alta l’attenzione sulle modalità di gestione dei progetti che verranno sviluppati nell’ambito del Piano e Stefano Distilli, Presidente Cassa Dottori Commercialisti, che ha invece puntato sulla centralità dei professionisti nello sviluppo del PNRR e sul contributo delle Casse al superamento dei divari e supporto alla realizzazione di una maggiore inclusione, sia in termini di iniziative di welfare che da un punto di vista culturale.

Mauro Marè, Direttore Osservatorio sul welfare Luiss, Presidente Mefop, ha, invece, affrontato il ruolo degli investitori istituzionali e gli investimenti nell’economia reale e le sinergie possibili tra PNRR e investimenti delle Casse, mentre Tiziana Stallone, Vicepresidente Adepp, Presidente Enpab, ha annunciato la nascita all’ interno di Adepp, l’Associazione che riunisce gli enti di previdenza privata,  del gruppo PNRR finalizzato a sviluppare progettualità a sostegno degli iscritti alle Casse anche attraverso l’accesso ai Fondi comunitari.

La tavola è stata moderata da Jean Marie Del Bo, Vice direttore Il Sole 24 ore.

A seguire si è tenuta la tavola rotonda “Arti, mestieri e professioni? Il ruolo delle Casse“, moderata dal Consigliere di amministrazione, Mirko Rugolo, con la partecipazione dei Delegati toscani e degli advisor Mercer e Stepstone. Al centro del dibattito di questa tavola rotonda lo sviluppo della professione declinato sia in termini di interventi sotto forma di welfare a supporto degli iscritti, sia come apporto attivo da parte delle Casse a sostegno dell’economia reale, oltre che come accrescimento delle competenze della figura professionale del dottore commercialista.

 

Fabrizio Del Bimbo

sabato 27 novembre 2021

In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne spicca il IX Premio Semplicemente Donna


Quest' anno la IX edizione del Premio Internazionale Semplicemente Donna è avvenuta quasi in coincidenza con la Giornata contro la violenza sulle donne, che cade il 25 novembre. E quindi, quale occasione migliore per ribadire lo spirito e gli obiettivi di questo premio?




Personaggi di spicco, grandi testimonianze e delicate tematiche d’attualità: tutto questo si è visto e ascoltato al Teatro “Mario Spina” di Castiglion Fiorentino per la IX edizione del Premio che ha saputo lasciare il segno aprendo una finestra sui temi della violenza e della disparità di genere

Grandi esempi di coraggio, momenti di intensa commozione e messaggi di vera rinascita: si è concluso con successo il IX Premio Internazionale Semplicemente Donna che, venerdì 26 novembre, ha portato sul palcoscenico del Teatro “Mario Spina” di Castiglion Fiorentino le difficili e drammatiche storie di donne e uomini, da sempre impegnati nella lotta contro la violenza e la discriminazione di genere, aprendo una finestra su situazioni di profondo disagio, ma anche su esperienze di riscatto, solidarietà e realizzazione professionale. 

“Ospitare il Premio Internazionale Semplicemente Donna, per la terza edizione consecutiva, è per la nostra città un onore – spiega Mario Agnelli, sindaco di Castiglion Fiorentino – A volte quando sentiamo parlare di violenza sulle donne nelle cronache televisive o nelle grandi testate, la percepiamo come qualcosa di distante da noi. Ma basterebbe informarsi a fondo e leggere i dati per capire che invece la violenza di genere ci riguarda da vicino. È un fenomeno subdolo che ci riguarda da vicino, che affligge tutti i territori e tutti gli ambiti del nostro vivere quotidiano. Ecco perché ascoltare le testimonianze di coraggio che, ogni anno, ci portano le premiate di questa manifestazione diventa un modo per smuovere le coscienze, per creare educazione, e per mettere in moto gli ingranaggi del cambiamento. Un cambiamento che può e deve partire da ognuno di noi.”

Sostenuta dal presenting sponsor Menchetti e caratterizzata dal ritorno della manifestazione all’interno degli istituti superiori della provincia aretina, l’edizione 2021 ha permesso, attraverso uno strumento potente come quello della testimonianza diretta, di accendere un focus su tematiche di estrema attualità: fra queste, l’emergenza-femminicidio, inaspritasi in questi anni di pandemia, la tragica condizione delle donne in Afghanistan, la lotta della legalità contro le mafie e la necessità di una corretta narrazione mediatica della violenza e della disparità di genere. 

“Essere parte integrante, in veste di presenting sponsor, di questa IX edizione del Premio Internazionale Semplicemente Donna è stata una grande emozione - dichiara Corrado Menchetti, titolare del Panificio Menchetti Pietro S.r.l - Le protagoniste di quest'anno sono  esempi di forza, determinazione e tenacia, ma ci hanno mostrato come il percorso verso l'effettiva parità di genere sia ancora lungo. Noi siamo fieri che il 50% della nostra azienda sia composto da donne, molte delle quali lavorano nei punti strategici della nostra attività, ricoprendo cariche di rilievo e dimostrando come, soprattutto per quanto riguarda gli ambiti della gestione e dell'organizzazione aziendale, le capacità e la visione femminili possano essere un vero valore aggiunto".

Condotta dalla giornalista di SkyTg24 Monica Peruzzi, e svoltasi nel pieno rispetto delle norme anti-contagio, la cerimonia del Semplicemente Donna 2021 ha profondamente colpito la platea del “Mario Spina” dando anche vita a momenti di significativa riflessione. Il premio per i “Diritti umani” è stato ben rappresentato da Sua Eccellenza Ms. Sania A. Ansari, presidente dell’omonima holding e della Fondazione Ansari, impegnata nella tutela delle donne, dei minori e dei rifugiati, e dall’atleta afghana Samira Asghari, il più giovane membro del Comitato Olimpico Internazionale, ma soprattutto il primo eletto dell’Afghanistan in seno al CIO. La nuova categoria “Donna e sport” ha visto trionfare l’atleta paralimpica Nicole Orlando, attuale detentrice di ben due record mondiali nei 100 metri e nel salto in lungo, mentre il premio per la “Ricerca scientifica” è stato ritirato dalla direttrice del laboratorio di virologia dell’INMI “Spallanzani”, Maria Rosaria Capobianchi che, con il suo team, ha isolato la sequenza parziale del virus SARS-CoV-2 nel febbraio dello scorso anno. E se la categoria “Imprenditoria per il sociale” è stata assegnata alla manager Diva Moriani, vicepresidente del colosso Intek e membro del CDA della Fondazione Dynamo Camp Onlus, il riconoscimento “Uomo per i diritti umani” è andato a Don Aniello Manganiello, il parroco anti-camorra del tristemente noto rione napoletano di Scampia. A ricevere il premio nella categoria “Impegno sociale e civile” è stata l’avvocato Maria Vittoria Rava, presidente della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia Onlus, da vent’anni promotrice di importanti progetti umanitari nelle zone più povere del pianeta, mentre il riconoscimento per il “Giornalismo” è stato assegnato a Luisa Betti Dakli, giornalista d’inchiesta esperta di diritti umani, direttrice del network d’informazione DonneXDiritti. Il premio “Donna Coraggio” è stata, infine, l’occasione per condividere le testimonianze di Maria Antonietta Rositani, sopravvissuta alle violenze dell’ex marito che, nel 2019, l’ha data alle fiamme procurandole ustioni sul 50% del corpo, e di Chiara Frazzetto, figlia e sorella di vittime di mafia, da anni schierata in una lunga battaglia a favore della legalità. 

“Si è appena conclusa una serata che ha davvero lasciato il segno, grazie alle preziose e significative testimonianze delle nostre premiate -  aggiunge Angelo Morelli, presidente del Comitato organizzatore – Un ringraziamento particolare a tutte loro che, con le loro storie, ci hanno fatto vivere emozioni irripetibili. Donne provenienti da mondi e da paesi diversi, con un vissuto diverso, a volte molto triste, altre volte contraddistinto dalla volontà di dimostrare quanto la fiducia in loro stesse le abbia gratificate e portate a ricoprire ruoli importanti. Tutte persone che, ogni giorno, vivono in trincea per la conquista dei loro diritti, tutte quante accumunate dal desiderio di lottare per se stesse e per le altre donne che, in ogni parte del mondo, soffrono e non hanno la possibilità di dimostrare quanto possa valere la loro esistenza”.

Castiglion Fiorentino, sabato 27 novembre

Di seguito l’elenco completo delle categorie e dei premiati dell’edizione 2021:

H.E. Dr. Sania A. Ansari – categoria “Donna per i diritti umani”

Samira Asghari – categoria “Donna per i diritti umani”

Chiara Frazzetto – categoria “Donna coraggio”

Maria Antonietta Rositani – categoria “Donna coraggio”

Nicole Orlando – categoria “Donna e sport”

Maria Vittoria Rava – categoria “Donna per l’impegno sociale e civile”

Maria Rosaria Capobianchi – categoria “Donna per la ricerca scientifica”

Diva Moriani – categoria “Donna per l’imprenditoria sociale”

Don Aniello Manganiello – categoria “Personaggio uomo per i diritti umani”

Luisa Betti Dakli – categoria “Donna per il giornalismo”


Fabrizio Del Bimbo

lunedì 22 novembre 2021

Alla scoperta dei Monti che Leopardi definì Azzurri




Un itinerario tra i Monti Azzurri, nelle Marche,riserva sempre belle sorprese: monti Sibillini, azzurri come li descrisse il poeta di Recanati per le loro sfumature turchine.

Questi luoghi magici ed incantati racchiudono tante bellezze di vario genere, come il borgo medioevale di Serrapetrona  che spicca a 500 metri  nel suo territorio immerso nella vegetazione. Qul si può visitare un Museo insolito, quello della Fondazione Claudi, realizzato per l’esposizione della particolare collezione del defunto Giorgio Recchi, abitante locale appassionato di archeologia.

Per tutto il  2022 Palazzo Claudi presenta la mostra paleontologica “Fossili, il passato ritrovato”, una nuova tappa per scoprire lo straordinario patrimonio di reperti, cinquanta pezzi  provenienti da tutto il mondo e appartenenti a ere lontanissime, fino a 500 milioni di anni fa, ma anche a epoche più recenti, che conducono il visitatore in un  viaggio nel tempo.

Il termine “Serra”, di origine longobarda, indica un abitato fortificato con funzioni di sbarramento a difesa dell'inizio di una valle “Petrona” , cioèdi pietra. 

Serrapetrona è rinomata terra di sapori tra cibo e vino: la visita del luogo porta a scoprire i vigneti di Vernaccia,  cantine del celebre vino spumante come Serboni e Podere del lago , oltre a Quacquarini che è  anche la dolciaria che produce cioccolatini e dolciumi vari. 

La Vernaccia di Serrapetrona DOCG, una perla dei vini delle Marche, spumante rosso DOCG sia secco che dolce, ottenuto dalla vinificazione di un vitigno autoctono, ha origini che  risalgono al XV secolo:  è un vino unico per la sua tipologia, uno spumante rosso che  prevede tre fermentazioni: la prima in vendemmia, la seconda dopo l’appassimento naturale delle uve selezionate allo scopo, la terza in autoclave, per la spumantizzazione. La sua zona di produzione comprende anche i comuni di Belforte del Chienti e di San Severino Marche. Il colore va dal granato al rubino, il perlage è sottile e persistente. Il profumo è aromatico e vinoso, ricorda la frutta rossa molto matura, le confetture e le spezie. Il sapore è amabile o secco, sapido e caldo, con corpo morbido, piacevole e fondo gradevolmente amarognolo. Si abbina a dessert e  dolci secchi.

Da non perdere  una volta a Belforte del Chienti, a poca distanza da Serrapetrona.

Palazzo Bonfranceschi, palazzo nobiliare oggi adibito a residenza d’epoca è gestito da una coppia di artisti, le cui opere si trovano esposte al pian terreno.I due piani superiori ospitano uno stupendo salone comune, la sala colazioni e diverse camere arredate in stile più sobrio e moderno.




Dietro il palazzo si trova  la Chiesa di Sant’Eustachio che ospita sull'altare maggiore il meraviglioso polittico di Giovanni di Piermatteo Boccati (1419 circa -1486).




L'opera, considerata il polittico più grande d'Europa, è stata realizzata nel 1468 in stile tardo gotico e vanta una storia lunga e misteriosa. Fu commissionata da  Taliano di Lippo, un membro del Parlamentum belfortese, per celebrare la figura di Sant’Eustachio, santo titolare della chiesa e patrono della città.

 Nella prima metà del XVI secolo l'opera fu trasferita nell’allora palazzo priorale, cioè l’attuale municipio, a causa di ristrutturazioni, mentre durante il periodo napoleonico fu smontata e nascosta per evitarne la confisca. Solamente nel 2005 è tornata al luogo originario.


 Bellissimi i panorami che si possono ammirare dalle terrazze che si affacciano dai margini del borgo. Ma in ambito gastronomico ci sono eccellenze come quelle create dai  Di Pietrantonio, originari dell’Abruzzo, una famiglia di pastori e formaggiai da tre generazioni, che dal 1986 si sono stabiliti a Belforte.  Producono carni e  latticini tutti biologici, seguendo ogni fase della lavorazione, per il controllo sull’intera filiera. Tecnologia e tradizione si incontrano nella produzione: il latte ovino dei propri allevamenti allo stato brado si trasforma in vari formaggi, freschi e stagionati, che hanno il profumo dei pascoli maceratesi. Su tutti il Pecorino, stagionato e semistagionato, che è proposto con varie aromatizzazioni (pepe, erbe, peperoncino, noci, tartufo, alla Vernaccia di Serrapetrona) e di fossa. I formaggi freschi come primo sale, mozzarelle, cuor di latte, ricotta. L'ultimo prodotto in ordine di tempo è l’originale Belfortino, una sorta di formaggio stagionato da grattugia, il cui nome vuole rendere omaggio al borgo in cui è nato. 




Fabrizio Del Bimbo


venerdì 19 novembre 2021

Rossopomodoro propone un nuovo menù autunnale appetitoso



 Una tradizione meravigliosa, una terra di eccellenze, la pizza e la cucina di Napoli esprimono passione e allegria.


 Il cambio del  menù di Rossopomodoro di Firenze, a due passi da piazza della Signoria, è un momento importante, un rinnovamento totale di gusto e sapori che avviene 4 volte l'anno, secondo il corso delle stagioni, e ancora di più, secondo i tempi della natura. Per elaborare le nuove ricette e le nuove varietà di pizza, si attende con pazienza che siano perfettamente maturi, freschi e disponibili tutti quegli ingredienti stagionali di qualità, tipici del territorio. Nel menù di questa stagione, pomodori, zucca funghi, castagne, noci e  tante verdure autunnali sono i protagonisti, inseriti in ricette e pizze che ricordano la tradizione e non solo. Infatti sono stati studiati anche nuovi sapori inaspettati  Per esempio la nuova pizza Porchetta di Ariccia e patate o  salsiccia e porcini, e poi, tra le "integrali" con impasto ricco di farina bianca e integrale, c'è quella con provola affumicata e pomodori di Corbara. 


A Firenze il locale è caldo e accogliente, e se capita di essere accolti  dalla gentilissima Manola, l'inizio non può essere migliore per una bella serata.. Le sale sono  sempre piene di avventori desiderosi di assaggiare la vera cucina napoletana. A pranzo si fermano i turisti di passaggio per un pranzo veloce, mentre la sera del venerdì si riuniscono spesso amici e familiari per feste di compleanno, il sabato sera è ovviamente il più gettonato per gustare la vera pizza napoletana, classica o gourmet. La domenica con le partite di calcio è più frequente il cliente da asporto o delivery. E poi per i giovani che vogliono fare l'aperitivo ecco la "tiellina", cioè la piccola tiella con bibita a soli 6 euro . La tiella napoletana è composta da panzerotti sale e pepe, arancini di riso, montanare al pomodoro con grana e basilico, frittelline alle alghe. 



La tiellina


Le pizze sono tutte deliziose, ma quelle che lasciano ricordi indelebili sono:

 Burratina

(pomodoro Roma, pomodoro cannellino, origano con, in uscita dal forno: burrata Golosa di Puglia, acciughe in olio, basilico e tarallo alle mandorle).

 La Mortadellona EXPO

(crema di bufala allo zafferano, mozzarella con, in uscita dal forno: mortadella Bologna IGP Rovagnati, pesto di pistacchi e sbriciolata di pistacchi di Bronte DOP)




Verace

(pomodoro Roma, mozzarella bufala DOP, basilico, in uscita dal forno: olio evo della Penisola Sorrentina DOP).

Rossopomodoro - ai tre pomodori

(provola affumicata, San Marzano DOP, Piennolo del Vesuvio DOP, datterini gialli di Battipaglia e scaglie di cacioricotta)




Info; www.rossopomodoro.it


Fabrizio Del Bimbo


Al via MIDA 2024. Tante le novità

L'88esima Mostra Internazionale dell’Artigianato si svolge alla Fortezza da Basso dal 25 aprile al 1° maggio Presentata il 22 aprile all...