lunedì 30 gennaio 2023

Congresso CGIL Toscana, Angelini:"Rispondere alla crisi sociale"

 





“La crisi sociale si aggrava, urgono risposte”: è il messaggio che la segretaria di Cgil Toscana Dalida Angelini ha lanciato a politica, istituzioni e controparti stamani al congresso dell’organizzazione a Firenze.

Annunciata la decisione di non ricandidarsi a 5 mesi dalla scadenza naturale del mandato: “Scelta presa per rispetto e responsabilità verso l’organizzazione”


“La Toscana ha mostrato grande resilienza, ma ha al suo interno grandi disuguaglianze sia nella distribuzione ed accesso a risorse e servizi, sia nei tassi di crescita tra territori. La crisi sociale continua ad aggravarsi, urgono in tempi brevi risposte certe e di alto profilo”: è il messaggio che Dalida Angelini, segretaria generale di Cgil Toscana, ha lanciato stamani a politica, controparti e istituzioni in occasione della prima giornata del congresso dell’organizzazione al PalaCongressi di Firenze.

Prima azione da fare: dare gambe al Patto per lo sviluppo. “Nello scorso congresso – ha ricordato Angelini – chiedemmo alla Regione un patto di fine legislatura, nel quale condividere le priorità e le scelte strategiche. Nasceva così il Patto per lo sviluppo sottoscritto con le parti sociali a luglio 2019, un patto che muoveva 8 miliardi e 110.000 posti di lavoro stimati in 5 anni. Lanciamo un appello a tutti i firmatari a un confronto mirato per scegliere insieme le priorità di intervento. Il Presidente della Regione, e anche qualche assessore, non deve pensarsi come Sindaco dei Sindaci, perché una politica regionale non è la sommatoria delle varie politiche comunali”. Senza dimenticare la partita del Pnrr. “Ci apprestiamo a una fase in cui le istituzioni territoriali e regionali saranno titolari della spesa di risorse importanti a valere sul Pnrr. Vogliamo partecipare alle scelte e al controllo di ciò che si spende. Vogliamo garantire legalità e qualità del lavoro”.

Nella giusta direzione, per Angelini, sono andate altre importanti intese tra Regione e sindacato, come gli accordi sugli appalti, il Patto per il Lavoro, il Patto per la Salute.

Mentre sulla Multiutility regionale dei servizi e sull’autonomia differenziata la sindacalista pone obiezioni. Sul primo fronte, “siamo contrari alla quotazione in borsa, vogliamo ragionare di lavoro e servizi di qualità, di contenimento delle tariffe. Sarebbe opportuno un ruolo forte della Regione affinché il progetto riguardasse tutta la Toscana piuttosto che solo un quarto dei Comuni, pur importanti”. Sul secondo fronte, “vedo un rischio di disgregazione, di ulteriore allargamento delle fratture, e in fondo si offre legittimità all’idea di chi pensa che da soli si fa meglio”. Grande attenzione poi serve sul tema delle politiche industriali: “E’ necessario mettere in campo una vertenza che, partendo dalle crisi, rilanci la vocazione manifatturiera: è la battaglia più importante che abbiamo di fronte. Perché l’alternativa è il trionfo della rendita, l’eccesso di terziarizzazione, la definitiva perdita del Made in Italy, l’ulteriore polarizzazione sociale e territoriale e la marginalizzazione definitiva della Toscana rispetto alle Regioni d’Europa”.

Angelini ha chiamato poi in causa il Governo, contro la cui Legge di Bilancio la Cgil (con la Uil) si è mobilitata: “Mancata rivalutazione delle pensioni, nessuna giustizia fiscale anzi di nuovo condoni denominati tregua fiscale, nessun intervento anticiclico in favore di salari e pensioni contro la dilagante inflazione, risorse ridotte per sanità e istruzione, attacco al reddito di cittadinanza, allargamento dell’utilizzo dei voucher. Cos’altro c’è da aggiungere per connotare l’attuale governo sulla base degli interessi che difende? Noi rivendichiamo una riforma fiscale progressiva, non certo la flat tax cioè il premio a chi ha di più. Così come sarebbe necessario discutere di salario minimo e legge sulla rappresentanza, oltre che di transizione digitale, riconversione verde e politiche industriali, ma l’esecutivo non intende farlo. Dovremmo ripresentare la nostra Carta dei Diritti che è quanto mai attuale”. La sindacalista ha successivamente incalzato l’esecutivo sulle infrastrutture toscane: “Vanno completate o realizzate quelle necessarie per tenere connessa la Toscana al resto dell’Italia ed al mondo. Noi non vogliamo essere la Cenerentola dell’Italia”.

Al termine della sua relazione, Angelini (in carica da luglio 2015) ha annunciato la volontà di non ricandidarsi a segretaria generale (a 5 mesi dalla scadenza naturale del mandato che è di 8 anni): “Una scelta presa per rispetto e responsabilità, con umiltà e decisione, per evitare di fermare l’organizzazione tra 5 mesi per eleggere un nuovo segretario generale, in quanto la fase ed il contesto sono complicati e difficili. Ognuno di noi è a disposizione dell’organizzazione, mai il contrario. Posso solo ringraziare per le possibilità che mi sono state date. Lascio una Cgil sana, una Cgil che ha sempre lavorato e condiviso unitariamente le scelte fatte”.

Tra i vari temi toccati da Angelini nella sua relazione: l’impatto del Covid (“ha fatto emergere quanto è vera la formula costituzionale della Repubblica fondata sul lavoro”), gli attacchi alla Cgil alla sede di Roma e a quelle toscane (“non ci intimidiranno, continuiamo a chiedere la messa al bando delle organizzazioni neofasciste”), la guerra in Ucraina (“va fermata, bisogna che si lavori alla pace”), l’immigrazione (“ringrazio le comunità di Livorno e Massa Carrara per l’accoglienza alle navi di migranti in questi giorni”) l’esigenza di investire in sicurezza sul lavoro (sono stati citati due casi toscani di vittime, Luana D’Orazio morta in un’azienda tessile e Sebastian Galassi rider morto in un incidente stradale), la crisi climatica (“il tema non può essere eluso, va ribadito che Arpat ricopre una funzione decisiva nella tutela ambientale, è fondamentale nel suo ruolo di terzietà e va potenziata”), legalità (“faremo la scelta strategica di richiedere la costituzione di parte civile nell’ambito della cosiddetta inchiesta Keu”). Durante la relazione, Angelini ha ricordato Nazzareno Bisogni, lo storico capo ufficio stampa della Cgil Toscana scomparso nel luglio scorso: nell’occasione, la platea si è alzata in piedi per un applauso collettivo.

Durante la relazione, Angelini ha ricordato Nazzareno Bisogni, lo storico capo ufficio stampa della Cgil Toscana scomparso nel luglio scorso: nell’occasione, la platea si è alzata in piedi per un applauso collettivo. Prima dell’intervento di Angelini, il congresso è stato aperto da uno spettacolo di Daniela Morozzi, Marina Capponi e Chiara Riondino sul tema della lotta alla violenza sulle donne; dopo l’intervento di Angelini, si è svolta una iniziativa, sempre con Morozzi e Riondino, con delle donne iraniane, per difendere il valore della democrazia. In seguito, i saluti degli ospiti e una tavola rotonda con sindacalisti europei, prima della consegna del premio giornalistico Nazzareno Bisogni, organizzato da Cgil con Ast e Odg (IL PR


DATI ECONOMICI SULLA TOSCANA


La Toscana era già in una fase di rallentamento nel 2019, prima della pandemia. Il 2020 è stato l’anno del lockdown, che ha fatto registrare una perdita del Pil in Toscana vicina al 10%, addirittura un punto in più della media nazionale. L’anno 2021 è stato l’anno della graduale ripartenza, grazie anche alla campagna di vaccinazione: il Pil è tornato a crescere del 6,5%. Nello stesso anno il 90% delle assunzioni si è fatto con il lavoro a termine e precario, i contratti a tempo indeterminato sembrano diventati una chimera. L’anno appena trascorso si chiude con una crescita del 3,2% che risente della guerra in Ucraina e comunque inferiore alla media nazionale. Nel 2023 si prevede il rischio di crescita zero in Toscana con consumi stagnanti e investimenti privati che si riducono di circa il 2% sull’anno precedente. La perdita del potere di acquisto di una lavoratrice/un lavoratore a tempo pieno in Toscana nel 2022 si avvicina ai 2mila euro medi.


Fabrizio Del Bimbo 


venerdì 27 gennaio 2023

Il terzo settore a convegno a Firenze




Oltre 200 fra delegati dei Csv, rappresentanti del terzo settore, delle fondazioni bancarie e delle istituzioni attesi a Firenze per la presentazione del manifesto con cui i Centri di servizio hanno deciso di riscrivere la propria vision per la crescita del volontariato 



25 anni sono l’età giusta per guardarsi indietro, riflettere sul cammino fatto e ripartire con un nuovo sguardo sulle sfide da affrontare nel futuro.


È questo lo spirito del percorso fatto in questo ultimo anno e mezzo da CSVnet, l’associazione nazionale che riunisce i 49 Centri di servizio per il volontariato (Csv) attivi in Italia dal 1997, con l‘obiettivo di rileggere i profondi cambiamenti del presente – gli adempimenti legati alla riforma del terzo settore, i nuovi bisogni sociali nati dalle emergenze degli ultimi anni – e costruire una nuova visione comune per rilanciare la funzione dei Csv quali agenti di sviluppo del volontariato nei territori.


“È il punto di arrivo, e ripartenza, - spiega la presidente di CSVnet, Chiara Tommasini - di un anno e mezzo di incontri, sessioni di approfondimento e laboratori culturali che hanno coinvolto oltre mille persone, tra i componenti della governance e buona parte degli 800 addetti e migliaia di volontari che ogni giorno, grazie al contributo delle fondazioni di origine bancaria, supportano 50mila organizzazioni che in ogni regione, fra le tante azioni, aiutano le persone più fragili, tutelano i diritti, promuovono la cultura della solidarietà nelle scuole, fra i giovani”.


L’esito di questo processo di partecipazione è stato la scrittura collettiva di un manifesto di intenti che verrà presentato venerdì 27 e sabato 28 gennaio, presso l’Innovation Center di Firenze.


L’iniziativa, dal titolo “Fare bene insieme. Consolidare ed evolvere. Luoghi per parlare di vision: meeting dei Csv”, organizzata in collaborazione con il Cesvot e con il sostegno di Crédit Agricole Italia e Innovation Center Fondazione CR Firenze, sarà occasione per riflettere insieme ad oltre 200 partecipanti provenienti da tutta Italia – delegati dei Csv, delle principali reti nazionali del terzo settore e delle fondazioni bancarie - il documento di vision che è frutto del processo di ascolto ed elaborazione realizzato in questi mesi.


Il programma prenderà il via venerdì 27 gennaio alle 14, con i saluti istituzionali dell’assessora al comune di Firenze, Sara Funaro, di Luigi Paccosi, presidente Cesvot e di Carmine Paolantonio, responsabile del Servizio Crescita di Crédit Agricole Italia.

A seguire l’intervento della presidente di CSVnet Chiara Tommasini, che introdurrà i quattro workshop dedicati ad alcuni fra i temi strategici che animano il manifesto.


Il primo “Sviluppo organizzativo e capacity building” è dedicato a come accompagnare le associazioni in processi di cambiamento per progettare nuovi interventi ed essere più vicine ai cittadini. Vedrà la partecipazione di Carlo Andorlini, docente presso l’università di Firenze ed esperto di innovazione sociale e design dei servizi, oltre a Massimo Giusti, segretario generale della Fondazione Onc – Organismo nazionale di controllo dei Csv -, alla direttrice del Csv Cosenza Mariacarla Coscarella e la moderazione della direttrice del Csv Imperia Savona, Anna Maria Camposeragna.


Il tema della co-progettazione e co-programmazione e della collaborazione fra terzo settore e istituzioni è al centro del secondo workshop su “Istituzioni e territorio” condotto dal direttore del Csv Emilia Arnaldo Conforti e con gli interventi di Andrea Marchesi, Università Bicocca di Milano, insieme al vice capodipartimento della Protezione civile Titti Postiglione, il sindaco di Pesaro e presidente Ali (Autonomie locali italiane) Matteo Ricci e il vicepresidente di CSVnet Simone Bucchi.


Una delle lezioni apprese dalla pandemia è stata l’importanza di intercettare la voglia di impegno di migliaia di cittadini che hanno dato in modo spontaneo un contributo fondamentale alla tenuta delle comunità. Proprio al rapporto fra “Volontariato organizzato e forme fluide” è dedicato il terzo workshop che sarà animato dall’intervento introduttivo di Ennio Ripamonti, psicosociologo dell’università degli studi di Milano, a cui seguirà il contributo del direttore del Forum terzo settore, Maurizio Mumolo e della direttrice di CSVnet Lombardia Claudia Ponti, moderati da Niccolò Gennaro, direttore del Csv Padova Rovigo.


Le risorse, non solo economiche per lo sviluppo delle comunità è il tema guida dell’ultimo workshop "Le risorse per le comunità" che sarà aperto da Andrea Morniroli, esperto di processi di sviluppo, con gli interventi di Giorgio Righetti direttore generale di Acri, il presidente di Asvis, Pierluigi Stefanini, Luigi Paccosi, presidente Cesvot e la moderazione di Elisa Corrà, presidente Csv Belluno Treviso.

 


“Prospettive di sviluppo del volontariato nei territori” è il titolo della tavola rotonda, moderata da Francesco D'Angella di Studio Aps, che animerà la seconda giornata dei lavori in programma dalle 9 alle 13. Ad interagire sul tema, insieme alla presidente di CSVnet Chiara Tommasini, il viceministro al Lavoro e Politiche sociali Maria Teresa Bellucci, Francesco Profumo presidente Acri, Carlo Borgomeo presidente Fondazione Con il Sud, Vanessa Pallucchi portavoce del Forum terzo settore e Stefano Locatelli, vice presidente Anci.

I lavori, che prevedono i saluti del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e di quello della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze Luigi Salvadori, saranno arricchiti da una lettura teatrale dedicata al manifesto dei Csv dell’attrice Daniela Morozzi con le musiche dal vivo eseguite dal musicista Giuseppe Scarpato.

“Animare i territori per generare collaborazioni nelle comunità” è il titolo dell’ultimo intervento a cura di Ivo Lizzola, professore di Pedagogia università degli studi di Bergamo a cui seguiranno gli interventi conclusivi della presidente e del direttore di CSVnet, Chiara Tommasini e Alessandro Seminati.


La giornata di sabato 28 gennaio sarà trasmessa in diretta streaming sul canale YouTube di CSVnet. 


Fabrizio Del Bimbo 


giovedì 19 gennaio 2023

In Tuscia una realtà di inclusione di grande valore




Alicenova è una cooperativa sociale con sede in Tuscia, attiva da quasi trent’anni al servizio delle persone più fragili. Gli obiettivi perseguiti sono la promozione umana e la costruzione di una rete sociale radicata, inclusiva, competente e orientata allo sviluppo culturale ed economico del territorio.Oggi in Alicenova lavorano circa 280 persone con una base di 147 soci.

La cooperativa porta avanti la un circolo virtuoso tra la gestione di produzioni all’avanguardia, come quelle dell’agricoltura sociale e del turismo sostenibile, e i servizi alla persona. Nelle Fattorie Solidali a conduzione biologica – la “Fattoria di Alice” a Viterbo, la “Fattoria sociale Ortostorto” a Montalto di Castro e la “Fattoria Crocevia” a Nepi – le attività agricole sono un mezzo per favorire l’inclusione attiva di persone appartenenti a fasce deboli della popolazione; persone con disabilità, disagio psichico, dipendenze patologiche e altre difficoltà. Con il marchio Sémina vengono valorizzate le produzioni biologiche: ortaggi, piante aromatiche, confetture, marmellate, composte e sott’oli. La vendita avviene direttamente nei luoghi di produzione come mercati negozi, nelle aziende associate e a Gruppi di Acquisto Solidale (GAS). L’ olio extra vergine di oliva bio di Semina, dal 2019 nella guida del Gambero Rosso, è la dimostrazione che qualità del prodotto e valore sociale del lavoro sono un binomio vincente.Con la vendita diretta vengono garantite non solo freschezza e stagionalità dei prodotti, ma anche un basso impatto ambientale e soprattutto un costo contenuto e accessibile per il consumatore.


Tra le numerose aziende della rete di Alicenova abbiamo visitato alcune realtà molto interessanti.


L'Azienda agricola di Antonella Pacchiarotti si trova a  Grotte di Castro, cittadina che vanta il museo archeologico Civita, ricco di reperti etruschi.

Antonella Pacchiarotti ha creato la sua cantina nel 1998, nel centro della zona di produzione della D.O.C aleatico di Gradoli, la seconda più antica d’Italia. E’ proprio l’aleatico, vitigno autoctono ed eclettico, il protagonista di questa azienda. Questa piccolissima realtà di soli 3,5 ettari è seguita personalmente dalla titolare  che ha intrapreso il suo percorso con molto coraggio, puntando alla vinificazione dell’aleatico come vino secco anziché come vino dolce. Ne nascono 6 diverse declinazioni per un totale di circa 10.000 bottiglie numerate.  I suoi vini sono di carattere ed esprimono una forte identità territoriale.




In degustazione molto apprezzato Fatì  che nasce da un progetto che Antonella e alcuni suoi amici di Canino portano avanti in collaborazione. È un vino interessante, piacevole espressione di Procanico e Roscetto caratterizzata in pieno dal terroir. 


A breve distanza dal Lago di Bolsena, a Ischia di Castro ecco Vigne del Patrimonio,  azienda  che tramanda il nome storico dell’attuale provincia di Viterbo, cioè “Provincia del Patrimonio di S. Pietro”. Il logo riproduce un leone alato etrusco, ritrovato in una tomba non lontana dalle rovine della rinascimentale “città-modello” di Castro che sorgeva nei pressi dei vigneti di loro proprietà. La zona di origine vulcanica è da sempre vocata alla viticoltura. Le ricerche storiche, le analisi specifiche sull’attitudine del territorio alla coltivazione della vite e lo studio del vecchio impianto esistente, hanno spinto i titolari alla produzione di vini spumanti con metodo classico e di un ottimo vino rosso, il Vepre 2017 prodotto con uve cabernet Franc, che riposa 24 mesi in barrique di rovere francese di primo e secondo passaggio mantenendo colore e  caratteristiche di un vino giovane.




Sempre a Ischia di Castro, in piena campagna, la Tenuta il Radichino dei Fratelli Pira, dagli anni ’50, unisce l’allevamento, la produzione di formaggi e salumi e anche l’attività di agriristoro con i propri prodotti. L’azienda copre  250 ettari tutti coltivati in regime biologico certificato da 25 anni, dove si allevano 1500 pecore sarde e 80 capre, il cui latte viene impiegato per la produzione di 20 tipi di formaggio realizzati con cura artigianale, come li si faceva una volta in Sardegna,  esclusivamente a latte crudo, cioè non sottoposto a pastorizzazione, ma lavorato ad una temperatura intorno ai 38°C , simile a quella della mungitura.




www.alicenova.it


Fabrizio Del Bimbo 


mercoledì 18 gennaio 2023

Pitti Bimbo 96 presenta le novità del kidswear




Da mercoledì 18 a venerdì 20 gennaio 2023, alla Fortezza da Basso di Firenze, si svolge Pitti Immagine Bimbo 96. Un’edizione invernale che punta i riflettori sulle proposte internazionali più interessanti. Largo spazio alla ricerca, tra brand di riferimento e nuovi nomi che hanno scelto Pitti Bimbo come trampolino di lancio per farsi conoscere. Il percorso espositivo si amplia coinvolgendo nuovi padiglioni, attraverso spazi in cui tutte le anime del kidswear trovano modo di esprimersi, con interessanti contaminazioni che vanno dal family lifestyle al design per la cameretta, dai giochi ai prodotti beauty e all’editoria. Come in un esclusivo department store, la manifestazione reinventa di volta in volta un brand mix originale, arricchendosi di eventi, collaborazioni, anteprime assolute e tanti spunti di riflessione.


A questa edizione si conferma centrale il focus sulla sostenibilità. Tra i trend emergenti torna lo street style, mentre il progetto di Apartment si presenta in una veste sempre più contemporanea. Due nuovi Editorials e tante proposte Pop Up trasformeranno il percorso espositivo in un’esperienza colorata e accattivante.



PITTIWAY: il nuovo tema dei saloni invernali di Pitti Immagine


Ripartire è il desiderio di tutti, ma decidere la direzione, orientarsi, fare delle scelte non è semplice. Indicazioni, stimoli, sollecitazioni ed esigenze non sempre convergono, e il procedere non può essere lineare. PITTIWAY, tema dei prossimi saloni invernali di Pitti Immagine, è il risultato del lavoro congiunto di creativi e artisti di grande livello, coordinati dal creative director Angelo Figus.


I BRAND PROTAGONISTI


250 brand partecipano a questa edizione, dei quali il 70% circa proveniente dall’estero

All’interno della Fortezza da Basso due macro aree racconteranno l’evoluzione del kidswear, i diversi stili e le variegate risposte alle molteplici esigenze del guardaroba dei piccoli.


100% BAMBINO Un concentrato di brand e collezioni must have


Bon ton, luxury, sportivo, urban… Il guardaroba kids integra stili diversi, tendenze che vengono dalla moda degli adulti e grandi classici irrinunciabili. Per questo abbiamo pensato a una sezione capace di offrire un colpo d’occhio su un panorama molto ampio di collezioni che esprimono le diverse anime del kidswear. Qui si concentrano le grandi griffe e i marchi iconici da sempre impegnati a vestire i bambini. Dai microoutfit per i newborn e le loro culle ai teen dalle esigenze più versatili. Dagli abiti da cerimonia, di taglio classico o contemporaneo – perché la voglia di tornare a festeggiare è tanta! – all’activewear per la scuola e il tempo libero. Dal Mini-Me alle citazioni street. I brand riuniti sotto “100% bambino” – in scena al Piano Terra del Padiglione Centrale e da questa edizione anche al Padiglione delle Ghiaia – sono il punto da cui partire nella creazione di un guardaroba ideale, che mette d’accordo bimbi e genitori, coniuga stile e praticità, e risponde sempre di più alle richieste di una moda ecosostenibile.  

Tra i brand protagonisti ci sono:

Aigner, Antony Morato, AO76, Bikkembergs, Bugatti Junior, Canadiens, Carter_White Dubai, Crocs, Di Dutchjeans, Dolce & Gabbana, Falcotto, Fun & Fun, Hanssop, Herno, iDO, Izipizi, John Richmond, Kickers, Mc2 Saint Barth, Minibanda, Molo, Nanan, Naturino, Perry Ellis America Kids, Play Up, Pom D’Api, Perry Ellis America Kids, Petite Amalie, Play Up, Please Kids, Pom D’Api, Prairie Saint Petersburg, Rossignol, Sarabanda, Superga Kidswear, Vingino, Vlasta Kopylova.


THE KIDS’LAB! Una vetrina creativa e coinvolgente per le avanguardie internazionali


Un’ondata di creatività, pronta a stupire e a catturare l’attenzione, un laboratorio di idee. Ecco che cosa è The Kid’s Lab! In questa sezione – in scena al Padiglione Cavaniglia – riservata alle avanguardie del kidswear e del kids lifestyle, trovano spazio le collezioni più originali e imprevedibili da indossare come dichiarazioni d’indipendenza, ma anche outfit sofisticati. A firmarli sono brand giovani e pionieristici che si distinguono per il design sempre molto personale, per la scelta di materiali mai banali e per la filosofia che abbraccia ormai in maniera trasversale l’eco-eticità. Piccole produzioni indipendenti, frutto di una ricerca costante, per chi desidera connotare con un tocco di personalità le proposte da rivolgere ai bambini.

Tra i brand di KID’S LAB ci sono:

Bobux, Celavi, C’era Una Volta, Chikatai, Collégien, Cream Eyewear, Elle Porte, Eshvikids, Fresk, Grech & Co, IllyTrilly, Inuwet, Jellycat, Little Dutch, Mr. Tiggle, Musli by Green Cotton, Nueces, Oli & Carol, Piegeon Organics, Riffle Amsterdam, Shoo Pom, Suncracy, The Sunday Collective, Tocoto Vintage, Wooly Organic, Upa.


Tra gli HIGHLIGHTS e i DEBUTTI di PITTI BIMBO 96


MONNALISA A PITTI BIMBO!

Grande ritorno al salone per Monnalisa, che sfilerà all’interno della Fortezza da Basso il primo giorno del salone, mercoledì 18 gennaio;


DOLCE & GABBANA

La partecipazione di Dolce & Gabbana, che interpreta il concept PITTIWAY con una speciale creatività;


ROSSIGNOL

Il lancio della collezione Junior lifestyle 2023-24

Unire tecnicità ed eleganza per ottenere l’unione perfetta di due universi: la montagna e la città. A partire da questi concetti Rossignol presenta a Pitti Bimbo la sua collezione Junior lifestyle per l’inverno 2023-24. Dal 1907 Rossignol è il brand di riferimento nel mondo dello sci e della neve, ma non solo: reinterpreta i valori di performance, funzionalità e raffinatezza, proponendo una gamma dallo spirito “lifestyle-ski”. La linea junior 2023-24 di Rossignol include capospalla per bambino e bambina in una gamma sportiva e audace, per affrontare l’inverno con stile.


NANAN

Ritorna al salone con la nuova collezione e il lancio della linea di mobili

Il celebre marchio di childrenswear torna a presentarsi a questa edizione di Pitti Bimbo, e accanto alle line di abbigliamento che lo hanno reso riconoscibile e amato dalle mamme di tutto il mondo, lancerà in anteprima la linea di mobili BLACK edition, che comprende la prima cameretta laccata nera made in Italy.


NENALIFE Kid Care

A Pitti Bimbo debutta Nenalife Kid Care, il nuovo marchio di kid care firmato da Francesca Rocco: una linea completa di prodotti per bambini pensati per le mamme moderne, sempre aggiornate sulle novità per cercare semplicità ed efficacia nella cura della pelle delicata dei più piccoli.


I Progetti speciali e i format lifestyle @ Pitti Bimbo 96


Sezioni che arricchiscono il percorso espositivo e tante novità: ecco come il salone si animerà con focus mirati su moda e lifestyle.


APARTMENT


Progetto dedicato ai brand internazionali più originali e avanguardisti. Un mondo a parte, circondato da un allestimento curato nei minimi dettagli per valorizzare la peculiarità di ogni singolo brand. A questa edizione Apartment si arricchisce con nuove e interessanti partecipazioni. Le proposte mostreranno un’evoluzione verso un kidswear dall’approccio sempre più contemporaneo, luxury e al tempo stesso consapevole. Una rigorosa selezione di brand di ricerca di alto livello dalle linee sofisticate e dai materiali sperimentali che innalzano a un livello superiore lo stile dei più piccoli e invitano a guardare al futuro con occhi nuovi.


Tra i brand di questa edizione:

Anja Schwerbrock, Amelie et Sophie, Bianca & Noe, Esther, Hucklebones, Infantium Victoria, Paade Mode, Raspberryplum, Tia Cibiani.


THE NEST


Il mondo del kidswear è sempre in movimento e The Nest è il progetto che dal gennaio 2017 riserva uno spazio esclusivo ai piccoli brand che si affacciano sul mercato con proposte innovative, dinamiche e creative. Dalla fascinazione che solo i bambini sanno innescare, nascono piccole collezioni sorprendenti. Alla base della selezione presentata c’è l’attento scouting di Dimitra Zavakou, pioniera del kidswear responsabile e founder del concept lab berlinese Little Pop Up, che per Pitti Immagine Bimbo ricerca nuove realtà da raccontare: marchi appena nati, provenienti da tutto il mondo, che condividono input di ecosostenibilità e storie individuali tutte da scoprire. E che per questo meritano di essere sostenuti.

Tra i brand protagonisti:

Appulu, Helps Nature, Nenalife Kid Care, Noese, W.O.P World of Pop


POP UP A caccia di curiosità


Quasi una punteggiatura nel discorso delle collezioni, i pop up porteranno un’esplosione di novità! Si accendono i riflettori su segmenti merceologici nuovi, originali, curiosi e di tendenza, in modo da ridisegnare il layout e dare vita ad un arcipelago denso di energia.


I WANT TO BE GREEN La sostenibilità come specchio del cambiamento


Da progetto speciale a presenza costante all’interno del salone, I WANT TO BE GREEN torna per proporre un’esplorazione a 360 gradi dei temi etici ed eco responsabili che coinvolgono sempre di più la moda, in particolare quella disegnata per i bambini. Pitti Bimbo propone e sostiene i grandi e i piccoli marchi, nati con questa spiccata vocazione. A curare la selezione, in Fortezza e su Pitti Connect è Dimitra Zavakou del concept lab berlinese Little Pop Up.


PITTI BIMBO EDITORIALS


Una ricerca editoriale dedicata ai concept store, un appuntamento per contaminare le collezioni e affacciarsi su nuovi mondi. La stylist Maria Giulia Pieroni esplora temi di tendenza e li traduce in allestimenti coinvolgenti. Anche a questa edizione due speciali Editorials da esplorare in Fortezza e online su Pitti Connect


My First Snow


Attrazione fatale: la prima neve, un’emozione che non si scioglierà. Giocare, muovere i primi passi sportivi, provare nuove esperienze, cadere, rialzarsi, immergersi. Il guardaroba di montagna, quando fa freddo, non è più antipatico, non è scomodo, ma ha una funzionalità divertente, creativa, sorprendente. Piccoli sciatori, snow border traballanti, squadre da bob e da slittino, attrezzati di tutto punto, ci si prova ma con un certo stile. E sempre con la neve addosso.


Cool School


L’opportunità di scegliere fra un arcobaleno di oggetti creativi, divertenti, simpatici, ironici: il tempo della scuola non è noioso. Uno shopping straordinario, che si rinnova ogni anno, sempre eccitante, sempre entusiasmante. Un tempo che arriva immancabile, che i bambini aspettano impazienti. Scegliere il proprio diario, i nuovi quaderni, la cartella o lo zaino, l’astuccio, la sfilata delle matite e persino una semplice gomma sono esperienze magiche. Un corredo amico: il back to school diventa Cool School. 


Tra le partecipazioni speciali e le “fun activities” a Pitti Bimbo


DOPPIO GIOCO: la mostra fotografica di Style Piccoli


Che direzione prenderà la moda della prossima primavera? Cercano di mostrarlo gli scatti del servizio di Daniela Stopponi con Luciano Pergreffi per il magazine Style Piccoli, che per ogni brand scelto individuano il capo cult della stagione e affidano ai bambini il compito di interpretarlo, con le proprie emozioni, i propri gesti, le proprie espressioni. Per amplificare la tendenza-direzione e visualizzarla in modo ancora più efficace, l’immagine appare raddoppiata, come un multiplo di Andy Warhol o come se il bambino incontrasse il suo gemello.


I progetti dedicati ai libri pensati per i concept store


LUPOGUIDO


Il mondo del bambino non più visto solo attraverso il guardaroba, ma con sguardo allargato a mondi diversi e in particolare ai libri belli. LupoGuido va a caccia di tante storie, raccontate non solo con parole scelte, ma anche con illustrazioni speciali. Trame che si rivolgono direttamente ai bambini, senza stereotipi e senza pregiudizi, puntando soltanto sulla loro immaginazione. Il fiuto di LupoGuido porta a nuovi autori e a cataloghi di valore del passato, da Nord a Sud del mondo, senza preclusioni, sulla scia dell’etica e dell’estetica. Un libro come gesto da offrire e non come oggetto. LupoGuido è una selezione preziosa e di qualità per tutti i concept store e per chi cerca qualcosa di speciale. Al Padiglione Cavaniglia.


TODO MODO DILÀ


Todo Modo Dilà è la libreria fiorentina dedicata ai libri illustrati, alla letteratura per l’infanzia e per ragazzi che mescola il piacere della lettura al piacere dello stare insieme e magari anche di fare merenda. Per i tre giorni di Pitti Bimbo si trasferisce momentaneamente in Fortezza, al Piano Terra del Padiglione Centrale, con una selezione di racconti fantastici, sulla moda e non, creando delle isole della memoria. Si può curiosare, si può sfogliare, si può acquistare o chiedere un consiglio per organizzare un corner libri nel proprio spazio. Il potere all’immaginazione.


Fabrizio Del Bimbo 

martedì 17 gennaio 2023

La Guida Rosa Rosati Rosé si presenta su Rai Due





Rosa Rosati Rosé – La Guida al Bere Rosa inizia il 2023 alla grande, con la presentazione su Rai Due, nel Format TG2 Eat Parade in onda venerdì 20 Gennaio alle ore 13.30.

Questo per sottolineare sempre di più, l’interessamento a livello nazionale all’unica guida dedicata ai Vini Rosa, un punto d’incontro dove Produttori, Ristoratori, addetti ai lavori e Wine Lovers si trovano per potersi confrontare con questa tipologia di vini. 

Il volume che raccoglie il risultato dell’assaggio di quasi 400 vini non si dimentica di fare emergere la necessità di conoscere il territorio in cui hanno origine quelle bottiglie Rosa. 

Le commissioni di degustazione hanno dato i loro verdetti per premiare con le tre Rose, le Quattro Rose, la Rosa d’Oro e la Gran Menzione i vini che hanno partecipato al Concorso Enologico Nazionale dedicato a questa categoria, e che sono presenti all’interno della Guida Rosa Rosati Rosé 2023.

Per la prima volta nell’arco delle cinque edizioni, non sono state conferite le TRE ROSE con punteggi da 80 a 83.99/100 – Ciò significa che quest’anno i giudici hanno trovato decisamente un miglioramento nei vini Rosa a livello nazionale. 

25 i Giudici invitati alle degustazioni, provenienti da tutte le Regioni italiane, oltre a quattro Giudici Internazionali che hanno valutato con professionalità tutti i campioni iscritti al Concorso. 

Ai giudici poi, è stata presentata la nuova scheda di valutazione dedicata espressamente ai Vini Rosa dove emerge - per la prima volta in una scheda tecnica - l’aggettivo Piacevolezza, al naso e armoniosamente al gusto.

All’interno della Guida è stato dato poi spazio a Chef e Cuochi che hanno abbinato i Vini Rosa presenti in guida alle ricette che propongono nei loro ristoranti. 

Sfogliando le pagine troviamo anche le aziende vincitrici del Premio Etichetta e premiate da un gruppo di professionisti composto da Wine Lovers, Grafici, Giornalisti e personaggi legati al mondo del vino. 

I passi successivi saranno quelli della presentazione della Guida e le relative Masterclass annesse, che quest’anno saranno itineranti nelle diverse location sparse nelle varie regioni d’Italia e in date diverse durante l’anno. 

La presentazione italiana è stata fatta il 24 Ottobre 2022 nella Location che già ha ospitato le selezioni dei Vini sul Lago d’Iseo, nel salone delle feste del Ristorante Al Guelfo dove lo Chef e Patron Cristian Negrinotti ha stupito gli ospiti con piatti di lago e di montagna. 

Appuntamento al prossimo Concorso dedicato ai Vini Rosa dal 21 al 24 Maggio 2023 

Al link sottostante il programma ed i moduli per l’iscrizione al Concorso dei vini oltre alla versione On Line della Guida 

https://drive.google.com/file/d/1KMdu0BifPFIuhtgB0DTgUvj8TbNLuCya/view?usp=drivesdk 


Fabrizio Del Bimbo 

Progetto europeo Intermaths, al via la terza stagione

 



Aperte le iscrizioni alla terza stagione del progetto europeo InterMaths, coordinato dall’Università dell’Aquila e destinato a percorsi di laurea magistrale in Modellistica Matematica


Al Dipartimento Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica (DISIM) dell’Università dell’Aquila, sono aperte le iscrizioni per candidarsi alla terza stagione del progetto europeo InterMaths, un “Erasmus Mundus Joint Master Degree” coordinato dallo stesso DISIM e destinato a percorsi di laurea magistrale in Modellistica Matematica.


Il progetto, avviato nel 2021, proseguirà fino alla stagione 2025-26, e già nei primi due anni ha avuto un grande riscontro in tutto il mondo: i circa 60 borsisti oggi attivi sono stati infatti scelti fra oltre 800 domande complessive.



Merito di una proposta decisamente interessante: chi partecipa al progetto, infatti, avrà la possibilità di ampliare la propria preparazione grazie ad un semestre iniziale nell’ateneo abruzzese; a successive trasferte nelle altre Università europee che sono partner di InterMaths, ovvero Vienna, Amburgo, Barcellona e Nizza (con una borsa di studio mensile di mille euro per la durata della permanenza, che può arrivare a 18 mesi, cioè tre semestri); e infine a ulteriori stages in azienda. 


Fra l’altro il percorso, che prevede lezioni in lingua inglese, consente ai partecipanti di ricevere il titolo anche dalle altre Università europee che avranno frequentato, grazie a un pacchetto “tutto incluso” che fa di questo progetto una vera eccellenza anche rispetto ai normali Erasmus. 



Particolarmente significativo, e ancora poco diffuso in Italia, è poi il profilo professionale che emerge al termine del percorso di studi: lo studente avrà infatti il profilo di un “matematico applicato”, in grado di adattarsi a molteplici richieste di lavoro grazie ad una flessibilità mentale – e a metodologie legate ad esempio alla biologia e all’ingegneria - che è sempre più apprezzata, non solo all’estero.



I borsisti oggi attivi provengono da oltre 25 paesi del mondo, molti dei quali da fuori Europa. E anche la possibilità di lavorare assieme in una sede accogliente e a misura d’uomo come quella dell’Aquila (città ormai completamente recuperata e rimodernata dopo il terremoto del decennio scorso) rende ancor più stimolante il lavoro di chi sceglie di partecipare ad InterMaths.


Per maggiori informazioni e per le iscrizioni, www.intermaths.eu, e-mail apply@intermaths.eu


(Nella foto i corsisti attuali)



giovedì 12 gennaio 2023

Pierre-Louis Mascia a Pitti Uomo 103


martedì 3 gennaio 2023

La Befana vien vogando alla Canottieri Comunali




Come tradizione da 13 anni, anche quest’anno la Befana della Canottieri Comunali Firenze arriverà a bordo di un dragon boat carico di dolci e…. un po’ di carbone.


Venerdì 6 gennaio, dalle 10:00 alle 12:00, la società apre i cancelli del Lungarno Ferrucci per accogliere le famiglie e soprattutto i bambini che desiderano divertirsi in compagnia di un affiatato gruppo  di sportive befane e fare una gita sull’Arno.


Le Florence Dragon Ladies e molte altre socie della Canottieri, infatti, vestono gli abiti della Befana e si occupano della festa, organizzando attività per grandi e piccini. A partire dalla merenda ricca di dolci, pandoro e vin brulè per gli adulti. Befane con le pagaie animano le gite sul fiume a bordo dei dragon boat mentre, a riva, altre distribuiscono le calze con i dolci, gentilmente offerte da Coop.


Ci pensano i cani della Scuola Italiana Cani Salvataggio a vigilare sulle escursioni in Arno, assicurando una compagnia a quattro zampe sempre apprezzatissima da bambini e adulti.


La partecipazione alla Befana della Canottieri Comunali è gratuita e non occorre prenotarsi.


Fabrizio Del Bimbo 

Al via MIDA 2024. Tante le novità

L'88esima Mostra Internazionale dell’Artigianato si svolge alla Fortezza da Basso dal 25 aprile al 1° maggio Presentata il 22 aprile all...