L’ispirazione creativa di Pierre-Louis Mascia per la collezione Autunno/Inverno 2023-24 trae origine dal termine greco Φιλοκαλία: letteralmente, amore per ciò che è bello.
Una bellezza che va oltre i canoni estetici e che – rispecchiandosi nei concetti di vero, buono e giusto – vuole rappresentare un valore anche spirituale.
Il designer francese parte da quello che siamo stati, dalle civiltà antiche scomparse dopo aver raggiunto l’apogeo dello splendore: un emozionante percorso iconografico che attraverso forme e colori definisce le diverse espressioni della bellezza, celebrando la grandezza dell’essere umano e allo stesso tempo ricordandone la natura fragile e transitoria.
Nei capi di collezione si riverberano così influenze e suggestioni di grande bellezza, che ritornano come riferimento assoluto: dall’arte dei mosaici bizantini, al tratto austero – ma con ampie concessioni al colore – del simbolismo medievale, fino al potere immaginifico delle poesie di Arthur Rimbaud.
Uno dei temi più ricorrenti di collezione è l’elemento naturale, che viene rievocato da Pierre-Louis Mascia attraverso applicazioni, decori e piazzamenti di grafismi ed elementi floreali che dialogano con il monogramma del nuovo logo.
Preziosi velluti stampati caratterizzano mantelli dalle linee essenziali ma avvolgenti, che creano una sensazione di protezione e riaffermano una visione di lusso non ostentato, mentre la palette colori trova il proprio focus nelle tonalità calde Pamplemousse, Rose Ancien e Vermillion.
Philocalie vuole rappresentare un’antologia di natura, cultura, arte e moda, che trova espressione sui tessuti realizzati da Achille Pinto; l’azienda proprio nel 2023 celebrerà i quindici anni di partnership con il brand.
In occasione dell’evento in cui verrà presentata la collezione Autunno Inverno 2023/24, gli ospiti avranno la possibilità di assistere a un’installazione esperienziale all’interno di un luogo straordinario e intimo come Palazzo Antinori.
Il percorso è pensato per stupire e coinvolgere gli ospiti nella ricerca di una bellezza naturale, libera da ogni tipo di artificio, tutta da scoprire e da vivere. Per rendere ancora più suggestiva l’esperienza a livello sensoriale, Pierre-Louis Mascia ha pensato a una colonna sonora di particolare effetto, realizzata per l’occasione da SFK, giovane compositore e direttore artistico di Tolosa in collaborazione con il rapper Wisley: la melodia del film India Song di Marguerite Duras - composta da Carlos D'Alessio - viene plasmata da SFK e scandita dal timbro unico di Wisley, che per i testi ha ripreso le parole di Jeanne Moreau in India Song e i versi delle poesie scritte da Charles Baudelaire in Les Fleurs Du Mal.
Lookbook e immagini in alta risoluzione disponibili al seguente link: https://we.tl/t-R0KvndZU8n
Pierre-Louis Mascia
Pierre-Louis Mascia, formatosi come illustratore, viene da Toulouse in Francia. Ha creato la collezione Pierre-Louis Mascia nel 2008, con la collaborazione dei fratelli Uliassi, proprietari della stamperia serica Achille Pinto di Como, forte di novant’anni di eccellenza nel settore. La collezione è iniziata con una serie di sciarpe, per poi crescere in una vera e propria proposta di lifestyle che include apparel e accessori. Pierre-Louis Mascia utilizza il collage per creare intricati motivi di sorprendente chiarezza visiva che stampa su oggetti indossabili. Il cut-up è parte integrante della sua vita, dalle stampe che concepisce allo stile di vita in costante pendolarismo tra Francia e Italia.
SFK
SFK è un compositore e direttore artistico ventenne di Tolosa. Negli ultimi anni ha sperimentato stili differenti, attraverso produzioni eclettiche in cui esprime la sua libertà e dà la possibilità ad altri artisti di fare altrettanto: tra questi è possibile citare i rapper Wisley e Oggy Nilz o il regista Feike Santbergen e la compagnia di danza Corps & Arts. Questo nuovo progetto con Pierre-Louis Mascia rappresenta l’evoluzione di un sodalizio artistico iniziato con la realizzazione della colonna sonora per la presentazione della capsule Vizir per la collezione Primavera/Estate ‘23.
Fabrizio Del Bimbo
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