venerdì 21 dicembre 2018

A Pitti Uomo 95 la nuova collezione Autunno inverno Roi du lac


Il viaggio continua: Roi du lac annuncia la nuova collezione autunno inverno 2019 in occasione di Pitti Immagine Uomo 95. La nuova collezione è pensata per un viaggio nell'Impero Mughaj nel subcontinente indiano visto attraverso gli occhi di un viaggiatore del mondo. Nello stile unico che contraddistingue io marchio, la collezione propone una nuova linea di camicia da bowling, maglie in lana e husky accompagnati da una linea di accessori. La tavolozza dei colori spazia dal colore marrone fino al nero profondo e all'arancione. Le stampe, disegnate dal designer Marco Kinloch, presentano disegni di animali, orologi e paesaggi panoramici.
La collezione sarà presente a Pitti Uomo 95 Arena Strozzi Stand 10. Il giorno 8 gennaio alke 18.30 è previsto un cocktail party a Palazzo Frescobaldi (Solo su invito)  
Oggi Roi du lac è presente in tre 40 punti vendita dagli USA al Giappone  

Imgo:www.roidulac.com


Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 19 dicembre 2018

“Dettagli d’Autore”: artigiani del Made in Italy al Bernini in occasione di Pitti Uomo



I gemelli in vetro e metalli preziosi di Giulia Baccarani – Krisoviro – incontrano le camicie di Angelo Inglese - G.Inglese - e la pasta trafilata in oro UNO.61 di Raimondo Mendolia: una festa per i sensi celebrata nella cornice della Lounge del Bernini Palace di Firenze il 9 gennaio, nei giorni in cui la città ospita Pitti Immagine Uomo 95. Tre artigiani con le loro creazioni, le sinfonie di un pianista e vini pregiati, per un’esperienza originale nel segno dell’eleganza.







L’eleganza non è un insieme di regole esteriori da “indossare” come un abito, ma pura espressione di sé: non copre, ma mette a nudo l’essenza attraverso dettagli rivelatori. E si intitola, appunto, Dettagli d’Autore, l’esperienza proposta dal Bernini Palace, 5 stelle di Firenze il prossimo 9 gennaio 2019, dalle 18.30 alle 20.30. Un appuntamento in occasione di Pitti Immagine Uomo 95 (dall’8 all’11 gennaio), che incarna il concetto stesso di eleganza declinata al maschile. Per quattro giorni la capitale del Rinascimento si trasforma in un laboratorio di moda, idee e creatività, accogliendo visitatori da tutto il mondo. È lo stesso spirito che anima l’iniziativa del Bernini, che vuole esaltare l’abilità degli artigiani del Made in Italy offrendo loro una cornice di assoluto prestigio, il Lounge Bar, e l’esperienza maturata come location per proposte culturali originali.

Protagonisti, quindi i dettagli: note di stile che conferiscono personalità e unicità, tocchi raffinati che sottolineano il carattere e il portamento. Particolari che dialogano tra loro e con l’atmosfera del Bernini: e così i gioielli Krisoviro, e in particolare la collezione di gemelli di Giulia Baccarani, incontrano le camicie e le stoffe di G. Inglese (Angelo Inglese). A deliziare gli ospiti contribuiscono la pasta trafilata in oro di Raimondo Mendolia e i vini di Ridolfi Montalcino, prestigiosa azienda vinicola che sorge tra le colline toscane, a ridosso della Strada del Brunello.




Queste proposte, celebrate da un pubblico internazionale attento alla qualità e al design italiani, saranno presentate nella Lounge specialmente allestita per l’occasione, e saranno legate tra loro in un gioco di citazioni e rimandi.

Con il suo marchio Krisoviro Giulia Baccarani crea gioielli unici a partire da due eccellenze italiane, i vetri di Murano e la tecnica orafa fiorentina. L’unione di vetro ben temperato e metalli preziosi è il frutto di un’appassionata ricerca, e il risultato è un prodotto interamente handmade, racchiuso in un cofanetto di cuoio fiorentino.

I gemelli Krisoviro trovano un perfetto connubio con le camicie di Angelo Inglese, cresciuto a bottega nella sartoria di famiglia, appassionato cultore di un’arte antica che richiede precisione, manualità, senso della misura e un gusto estetico fuori dal comune.

Le camicie di Angelo Inglese, infine, si sposano in modo assolutamente originale con le creazioni firmate dal mastro pastaio Raimondo Mendolia: i due artigiani hanno ideato un progetto, “Sartoria, Design e Food”, dando vita a una collezione che unisce bontà e bellezza. La pasta è confezionata con tessuti pregiati della maison, in un’ottica di recupero e sostenibilità: i “sacchetti-camicia”, cuciti a mano e chiusi con bottoni in puro corozo, sono tutti pezzi unici.

Giulia Baccarani, Angelo Inglese e Raimondo Mendolia saranno presenti all’evento insieme alle loro creazioni: sarà lo stesso Mendolia a preparare durante la serata i ricercati assaggi che accompagneranno i vini selezionati. L’ingrediente principale, naturalmente, sarà la sua pasta unica al mondo, un prodotto lavorato a mano, essiccato a basse temperature, realizzato con trafilatura in oro – come un vero e proprio gioiello – a partire da una selezione di grano duro di Altamura.

Fabrizio Del Bimbo


A Margherita di Savoia la vacanza per tutto l'anno



Nell'immaginario collettivo  una vacanza in Puglia include sempre il Gargano o il Salento, ambite mete estive ottime per godersi sole e mare. 

Ma non tutti sanno che tra queste due zone si incontra una campagna variopinta,  costellata di  orti e poderi, a due passi da un mare azzurro e cristallino. Poco lontano, la distesa verde del Tavoliere delle Puglie  e tra la terra e il mare, lo scenario quasi irreale delle saline più grandi d’Europa. Ecco Magherita di Savoia, cittadina  dal nome regale in provincia di Barletta Andria Trani.





Il nome è appunto quello della prima sovrana d’Italia, la "regina delle perle" , ma fino al 1879 il comune si chiamava  Saline di Barletta, in onore delle preziose saline, usate fin dall’antichità per la raccolta del sale, note in tutto il mondo per un prodotto di qualità. In realtà i punti di forza di Margherita di Savoia sono numerosi: sede termale, città d’arte e di cultura, adagiata su un lungo litorale basso e sabbioso punteggiato di stabilimenti balneari, la località è ricchissima di attrattive ma mantiene, allo stesso tempo, le tradizioni e i ritmi dei piccoli paesi di mare.




Margherita di Savoia occupa la lingua di terra compresa tra il mare e le Saline, offrendo ai visitatori spettacoli irripetibili ed emozionanti: montagne lucenti di sale abbagliano  sotto il sole, ma al tramonto le tinte si fanno più dolci e i bacini d’acqua diventano iridescenti, striati di luce rosata. In questo panorama sconfinato, dove la linea dell’orizzonte si confonde col cielo, si stagliano le sagome eleganti dei fenicotteri. Ce ne sono molti, ma non è facilissimo scorgerli: se si è appassionati di birdwatching, con un buon binocolo e un po' di pazienza si possono ammirare le loro affascinanti fattezze e i loro colori pastello. 



Il fenicottero è un uccello molto grande, il più grande tra gli uccelli dopo lo struzzo. Solitamente nasce bianco per poi assumere la tipica colorazione rosa grazie ai carotenoidi contenuti nelle alghe e nei piccoli crostacei di cui si nutre. Il rosa nel fenicottero è simbolo di bellezza e nella specie si caratterizza proprio come simbolo di salute.



Insomma è una specie davvero affascinante che in Puglia è possibile ammirare in un habitat ideale per questi magnifici esemplari.

Sono proprio le acque delle saline, le cosiddette “Acque Madri” o acque rosse, ad alimentare gli stabilimenti termali di Margherita di Savoia, frequentati da giugno a ottobre da visitatori di ogni parte d’Italia e del mondo. Le acque salso-bromo-iodiche sono ideali per i fanghi, i bagni, le inalazioni o le nebulizzazioni, e vengono sfruttate sin dall’antichità: la leggenda narra addirittura che Annibale, dopo la battaglia di Canne, si fosse recato in questa zona per bagnarsi nelle acque rosse. La speciale colorazione, così come le proprietà curative, è dovuta alla presenza nel Golfo di Manfredonia di speciali alghe che, macerandosi, rilasciano sali di iodio, bromo, zolfo e altri preziosi minerali. 
La fascia litoranea è certamente la zona più frequentata di Margherita di Savoia, soprattutto in estate, ma non per questo bisogna trascurare il centro della cittadina con le sue stradine pittoresche e le località come Canne della Battaglia e Spinazzola., che si possono visitare tutto l'anno. 

Nel mese di dicembre,  all'approssimarsi  delle festività natalizie, Margherita di Savoia si anima e si illumina. Nel Torrione che ospita il Museo  Storico della Salina quest'anno è stata allestita la Casa di Babbo Natale per la gioia dei bambini.






A pochi km da Margherita gli appassionati di storia e archeologia non possono perdere Canne, antica città celebre per la battaglia dei Romani contro i Cartaginesi del 216 a. C. dove si possono trovare resti archeologici di grande interesse. Nei dintorni sono stati inoltre ritrovati i resti di un villaggio apulo e quelli di una necropoli. Splendido l'Antiquarium che  documenta gli insediamenti umani nel territorio di epoca preistorica, classica, apulo-greca e medievale. Si ammirano ornamenti in bronzo e ambre, corredi tombali, ceramiche, iscrizioni, monete di epoca bizantina e  una ricca collezione di vasi dauno-peucezi dipinti a disegni geometrici risalenti al IV-III secolo a.C., provenienti dai sepolcreti di Canne. 
Un paesaggio lunare a tinte rosse è quello che si può ammirare alle cave di bauxite di Spinazzola, un affascinante giacimento di terra rossa,, uno dei luoghi della Puglia ancora poco frequentati a livello turistico e per questo dotati di un fascino fuori da ogni consuetudine. In pochi sanno che le cave furono attive a lungo, prima che la bauxite venisse sostituita da materiali più pratici e meno costosi.



Fascino e suggestione si incontrano in questo luogo dotato di grande bellezza, dove si respira un’atmosfera quasi surreale, per un momento di relax al di fuori dal caos della città. Guardandosi intorno sembra quasi di trovarsi circondati dal Grand Canyon, immersi nella terra rossastra.Si può raggiungere questo sito attraverso strade sterrate adatte a percorsi di trekking o mountain bike tra rocce e discese, in un luogo tutto da scoprire e visitare. 



Infine da vedere il ponte romano posto sul tracciato della via Traiana, che ha consentito per molti secoli il collegamento tra Canosa e la Daunia, favorendo il superamento del fiume Ofanto. Il ponte si presenta con la sua imponente struttura a schiena d'asino,. Si articola in cinque arcate a tutto sesto, sorrette da enormi pilastri.

Per alloggiare: Hotel Margherita, aperto tutto l'anno.  www.hotelmargherita.it
Per mangiare: Canneto Beach 2, Oasi Beach e Il vicoletto in città sono tutti ottimi ristoranti. A Corato si consiglia l'Agriturismo Casale Torre San Magno.

Info: www.prolocomargberita.it

Fabrizio Del Bimbo

sabato 15 dicembre 2018

Gli auguri natalizi di Federalberghi Firenze


"Firenze deve ancora crescere in termini di accoglienza. Siamo pronti a fare la nostra parte”
Questa la dichiarazioneddel presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi al cocktail degli auguri natalizi  

“Viviamo un momento ancora favorevole per quanto riguarda i flussi turistici, ma dobbiamo riuscire a cambiare passo, migliorando il sistema dell’accoglienza nel suo complesso e far fronte al rischio overbooking che potrebbe penalizzarci dal punto di vista della vivibilità e dell’accesso ai luoghi più apprezzati della nostra città. Siamo pronti a lavorare al fianco delle istituzioni per rendere Firenze sempre più accogliente come destinazione”.
Così il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi, in occasione del cocktail degli auguri che si è tenuto presso l’Hotel Golden Tower. Tra i presenti anche gli assessori Cecilia Del Re, Cristina Giachi e Giovanni Bettarini.



Nell’occasione sono stati donati ai presenti i panettoni realizzati a favore della Fondazione Tommasino Bacciotti in collaborazione con il Csa

Fabrizio Del Bimbo
Nicoletta Curradi 

mercoledì 12 dicembre 2018

Il nuovo volume di Banca CR Firenze su Ognissanti, la chiesa e il convento


E’ stato presentato oggi 12 dicembre presso l’Auditorium “Cosimo Ridolfi” diB anca CR Firenze “San Salvatore in Ognissanti. La Chiesa e il Convento”, il volume realizzato
grazie alla collaborazione di Banca CR Firenze e Fondazione CR Firenze che, ancora una volta
insieme, hanno contribuito alla realizzazione di un’opera editoriale raffinata e di profondo significato umanistico e culturale.
Il volume racconta con accuratezza scientifica e sensibilità artistica il percorso storico di questoc omplesso monumentale, edificato dall’ordine religioso degli umiliati, veri e propri “monaci-imprenditori”, che non vivevano di elemosina bensì degli introiti derivanti dalla loro attività di
fabbricazione e vendita di panni di lana destinati ai poveri. Attività che ben presto si integrò nelt essuto produttivo di Firenze, contribuendone allo sviluppo. Ognissanti diviene così simbolo e motorep ropulsivo della vita sociale, economica e culturale dell’intera città e, per questo, preziosa fonte di conoscenza del contesto civile e religioso del territorio.
“San Salvatore in Ognissanti. La Chiesa e il Convento” offre una completa e approfondita
descrizione delle preziose opere conservate all’interno di questo complesso monumentale e religioso,
Molti gli artisti che hanno lasciato testimonianza del loro ingegno: tra questi si contano le opere di
Giotto, Taddeo Gaddi, Botticelli e Ghirlandaio, di Jacopo Ligozzi e Santi di Tito, e tanti altri ancora.
Edito da Mandragora e curato da Riccardo Spinelli sotto la direzione scientifica di Carlo Sisi, ilv olume presenta testi di Nadia Bastogi, Luisa Berretti, Silvestra Bietoletti, Sonia Chiodo, Silvia
Ciappi, Lucilla Conigliello, Alessandra Donati, Cristina Gnoni Mavarelli, Alessandro Grassi, DanieleL auri, Roberto Mancini, Elisabetta Nardinocchi, Donatella Pegazzano, Nicoletta Pons, Fabio Sottili,R iccardo Spinelli. Il ricco corredo fotografico del volume è realizzato da Antonio Quattrone.
Questo volume si inserisce nella collana di pubblicazioni dedicate agli edifici religiosi di Firenze
iniziata nel 1983 da Cassa di Risparmio di Firenze e proseguita nel corso degli anni di concerto con laF ondazione CR Firenze. Una collaborazione che vede due significative istituzioni territoriali u nitamente impegnate nell’intento di celebrare i più importanti monumenti fiorentini e soprattutto  favorire la conoscenza di un inimitabile patrimonio artistico e culturale.
“Questo volume ha, tra i suoi molti pregi, il merito di celebrare una chiesa forse meno conosciuta ea pprezzata dagli stessi fiorentini, seppure conservi in sé i più profondi risvolti della storia di Firenze  dichiara il Presidente di Banca CR Firenze Giuseppe Morbidelli. – Ognissanti non risulta esserem ai stata oggetto di uno studio scientifico organico, e questo volume si propone di colmare questov uoto. L’opera, così come la collana di cui fa parte – conclude Morbidelli - testimonia ancora unav olta l’attenzione di Banca CR Firenze verso il patrimonio culturale della città e ne rappresenta lavolontà di essere ancora una costante protagonista nell’impegno a sostegno e valorizzazione di questo prezioso capitale di storia e civiltà”
‘’E’ un racconto a tutto tondo su un chiesa che è stata significativa per lo sviluppo economico della
città - sottolinea il Presidente della Fondazione CR Firenze Umberto Tombari – quello che
Riccardo Spinelli ha saputo orchestrare unendo competenze diverse e riuscendo a comporre un volume al tempo stesso fondamentale per gli studiosi, ma anche capace di interessare chi ancoran on conosce questo edificio. È anche questo uno degli scopi della Fondazione CR Firenze: invitare i fiorentini e i turisti a percorrere itinerari diversi, meno battuti, ma in cui è possibile trovare eo noscere l’arte somma, e con essa, la grande storia della città’’.

Per informazioni:
Banca CR Firenze Fondazione CR Firenze

Fabrizio Del Bimbo

venerdì 7 dicembre 2018

Presentata "Firenze su misura", la guida per l'alto artigianato fiorentino




Sessanta artigiani fiorentini raccontano attraverso sei categorie - home décor, gioielleria, pelle, accessori, sartoria e profumi – una selezione dell’artigianato fiorentino e con esso il passato, il presente e il futuro della città stessa. Un viaggio suggestivo tra tradizione, manualità e creatività, attraverso botteghe ultracentenarie, ma anche laboratori di recente costituzione e artigiani che di queste arti si sono innamorati e che sono ritratti nella nuova edizione di ‘Firenze su misura’. La guida dedicata all’alto artigianato fiorentino rinnovata nel design e nei contenuti è stata realizzata dall’Associazione OMA e da Gruppo Editoriale, con il sostegno di Fondazione CR Firenze, e con il patrocinio del Comune di Firenze. Attraverso storie e immagini ‘Firenze su misura’ apre le porte di quelli che sono dei veri e propri templi del saper fare agli amanti del bello, mostrandone, oltre ai volti, le creazioni più iconiche selezionate appositamente per questa pubblicazione. Sono 280 pagine in doppia lingua (inglese-italiano), ricche di colore, con più di 350 foto inedite scattate da Dario Garofalo. La guida è presente nelle migliori librerie della Toscana, di Milano e Roma, e distribuita nelle più importanti strutture alberghiere di Firenze. 


Il volume è stato presentato il 6 dicembre al Museo nazionale del Bargello, da sempre luogo di grande ispirazione per l’artigianato, grazie ai capolavori e alle collezioni qui custodite. Al progetto Firenze su misura sono legati 7 video, realizzati appositamente e dedicati alle sei categorie della guida, che attraverso ritmo, colore e scene di lavorazione, mostrano sia la grande manualità e sapienza di questi artigiani che la loro creatività e contemporaneità. La guida è stata realizzata anche grazie al contributo di The Mall Luxury Outlets, da sempre impegnato a valorizzare qualità, bellezza, eleganza e il legame con il territorio. A partire da fine agosto, per due mesi, The Mall Firenze sarà il luogo di un ciclo di appuntamenti che vedranno come protagonisti alcuni dei maestri artigiani in collaborazione con OMA e Gruppo Editoriale.
"La Fondazione è lieta di aver sostenuto questa guida perché rappresenta una vetrina importante delle eccellenze fiorentine - ha affermato Giovanni Fossi, consigliere di Fondazione CR Firenze e vicepresidente OMA - Da anni, con OMA siamo impegnati per dare visibilità e offrire un aiuto alle botteghe artigiane, che vantano un incredibile know how e meritano di essere conosciute e valorizzate". 
“Le nostre aziende ne hanno fatta di strada – ha raccontato Maria Pilar Lebole, responsabile Associazione OMA per Fondazione CR Firenze- Hanno dimostrato di segnare un modello vivo e produttivo e una continua proposta stilistica e formale. Alcuni dei maestri artigiani qui raccontati, sono approdati, con le loro opere d’autore, nei più importanti parterre europei e internazionali e hanno portato lo stile fiorentino all’attenzione dei più quotati critici e esperti di mestieri d’arte.”
“Nell’anno della candidatura di Firenze a Città creativa Unesco per l’artigianato – ha aggiunto Cecilia Del Re, assessora Sviluppo economico e turismo città di Firenze, che ha dato il suo patrocino all’iniziativa - ci fa molto piacere presentare questa guida: uno strumento utilissimo non solo per i cittadini, ma anche per tutti coloro che vengono a visitare la nostra città e possono trovare nelle botteghe fiorentine luoghi di storia e saper fare. Un saper fare che si tramanda di generazione in generazione e che proprio qui trova linfa e un ambiente da sempre creativo.”
“I Musei del Bargello (nella nuova articolazione che comprende oltre allo stesso Bargello, capofila, Orsanmichele, Palazzo Davanzati, Casa Martelli e Cappelle Medicee) – ha spiegato Paola d’Agostino, direttrice dei Musei del Bargello - raccontano attraverso le proprie collezioni, edifici e vicende storiche, lo strettissimo nesso tra sofisticata invenzione artistica ed esperta technè artigiana della città gigliata. Siamo lieti, quindi, di ospitare la presentazione di Firenze su misura proprio al Bargello che, con le sue collezioni enciclopediche di sculture e arti decorative, rende visibile l’eccellenza delle manifatture fiorentine del passato che trova ancora oggi eco nelle botteghe presentate in questa guida”.

Fabrizio Del Bimbo 






















mercoledì 5 dicembre 2018

Natale a Quota e San Piero in Frassino



Tre proposte natalizie da non perdere a Quota e San Piero in Frassino. .

Fabrizio Del Bimbo



CARMIGNANO
 SEMPRE PIÙ BRAVI

E' stata una grande soddisfazione tra i produttori della DOCG Carmignano per i consensi ricevuti dalla critica nella stagione appena trascorsa e di recente pubblicati dalle Guide Vini 2019 e dai magazine internazionali di settore.
L’ interpretazione dei vini da parte dei produttori si è fatta, in questi ultimi anni, sempre più consapevole e coerente con il territorio ed i risultati ottenuti indicano una crescita qualitativa di tutta la produzione con una precisione stilistica sempre più diffusa.
Il disciplinare di produzione prevede l’utilizzo di Sangiovese dal 50% al 90%. L’impiego del Cabernet Franc o Sauvignon deve essere al minimo del 10%, ma può arrivare al 20% ed è consentito l’impiego di altre uve rosse, Merlot, ad esempio, per un altro 10%. Ci sono, in definitiva, due interpretazioni del Carmignano, che, anche se per dettagli molto sottili e riconoscibili solo da palati esperti, portano a due stili leggermente diversi: alcuni produttori  giocano il più possibile sul sangiovese e sui vitigni autoctoni, altri  impiegano al massimo consentito le uve francesi, anche perché pare che il Cabernet sia presente fin dal 16° secolo a Carmignano importato da Caterina de’ Medici e localmente conosciuto come “uva francesca”.
L’aspetto più interessante dei giudizi dei critici di questa stagione, sta proprio nell’aver premiato ambedue questi stili, segno inequivocabile che l’impronta del territorio ed il lavoro dei vignaioli sono i marcatori precisi del vino di Carmignano, più di quanto lo siano le differenze peraltro piccole negli uvaggi.
Così troviamo ben tre 3 massimi riconoscimenti da parte del Gambero Rosso, i famosi Tre Bicchieri, uno per il Piaggia Carmignano Riserva 2015 (maggiore presenza di uve francesi), uno per l’Ambra Carmignano Santa Cristina in Pilli 2015 (Sangiovese in prevalenza) ed uno per Le Farnete Carmignano Riserva 2015 (uno stile intermedio tra gli altri due). Ottimi risultati sono costituiti anche dai 2 Bicchieri Rossi per Capezzana con il Carmignano Riserva Trefiano 2015 dedicato a Vittorio Contini Bonacossi, e per Pratesi con il Carmignano Riserva Il Circo Rosso 2015. Buone valutazioni anche per tutte le altre aziende del comprensorio con punteggi che attribuiscono  Due Bicchieri ai numerosi vini recensiti.
Daniele Cernilli pubblica la Guida Essenziale dei Vini d’Italia, dove attribuisce i punteggi più alti  al Capezzana  Carmignano Riserva Trefiano Vittorio Contini Bonacossi 2015 (96 punti e “faccina”) e al Piaggia Carmignano Riserva 2015 (95 punti e “faccina”), ma si piazzano molto bene anche gli IGT di Capezzana Ugo Contini Bonacossi 2015 (94 punti), il Ghiaie della Furba 2015 (93 punti), il Carmignano Villa di Capezzana 2015 (92 punti) per finire con la Tenuta di Artimino che ottiene 90 punti per il Carmignano Riserva Grumarello 2013.
Numerose le Super Tre Stelle della storica Guida Veronelli. Ben 4 per Capezzana con il Trefiano Vittorio Contini 2015 (95 punti), Ugo Contini Bonacossi 2015 (95 punti), Ghiaie della Furba 2015 (95 punti), e il Villa di Capezzana 10 anni 2008 (94 punti). Super Tre Stelle anche per il Piaggia Riserva 2015 (94 punti). Molti i punteggi superiori a 90: Tenuta di Artimino con Grumarello 2013, Poggilarca 2015 e Vin Santo Occhio di Pernice 2011, Podere Allocco con il Vin Santo 2007, Pratesi con il Riserva Circo Rosso 2015 e il Carmione 2016, infine Il Sassolo con il Carmignano 2015. Colline San Biagio ottiene 92 punti per il Merlot Quattordicisei e un Trifoglio (riconoscimento riservato ai nuovi ingressi promettenti) per il Vigna Toia 2016 con 90 punti.
La Guida Slow Wine edita da Slow Food non assegna punteggi, ma riconosce la qualifica di Vino Slow a Capezzana con il Trefiano Vittorio Contini 2015, mentre recensisce numerose aziende del territorio con bei commenti per Tenuta di Capezzana, Piaggia, Tenuta di Artimino, Tenuta Le Farnete, Fattoria Ambra.
Le associazioni di sommelier AIS e FIS pubblicano due guide denominate Vitae e Bibenda rispettivamente. I massimi riconoscimenti di Vitae (4 VITI) vanno a Capezzana per il Trefiano Vittorio Contini 2015, al Piaggia Riserva 2015. Bibenda premia anch’essa il Piaggia Riserva con 5 Grappoli e attribuisce il massimo premio anche al Ghiaie della Furba2015  di Capezzana e a Colline San Biagio con il Carmignano Sancti Blasii 2012.
La Guida Vini Buoni d’Italia del TCI recensisce esclusivamente vini da vitigni autoctoni e Carmignano, con la presenza obbligatoria del Cabernet, è esclusa dal giudizio. Si classificano però con buoni punteggi la Tenuta di Capezzana con il Sangiovese in purezza Ugo Contini Bonacossi 2015 e con il Trebbiano 2016.
Il Golosario di Paolo Massobrio attribuisce la qualifica di Vino Top con Corona Rossa al Piaggia Riserva 2015, Vino Top al Carmignano Villa di Capezzana 2015, al Carmignano Il Sasso 2016 di Piaggia, e al Carmignano Le Farnete 2016.
Infine troviamo i primi risultati delle degustazioni eseguite dai principali Magazine cartacei e online internazionali, non vere e proprie guide assolute, ma i cui giudizi sono molto orientati dalla disponibilità dei vini sui mercati di riferimento relativi.

Spiccano comunque i 90/100 del Wine Advocate di Robert Parker per il Piaggia Carmignano Riserva 2015, i 94 punti di James Suckling al Circo Rosso Riserva 2015 di Pratesi, che riceve anche 92 punti con il Carmione 2016 e 90 per il Barco Reale Loco Rosso 2017. Sempre Sukling premia il Barco Reale 2016 di Capezzana con 92 punti e con 91 punti il Carmignano Poggilarca 2015 di Tenuta Artimino. Questo vino riceve anche un lusinghiero 15,5/20 da Jancis Robinson. Buoni anche il 95/100 di Antonio Galloni al Carmignano Il Sasso 2016 di Piaggia che attribuisce 94 punti al Piaggia Riserva 2015.
La critica di lingua tedesca, quella di  Vinum di Christian Eder, che pubblica in Germania, Austria e Svizzera, conclude l’elenco dei risultati prestigiosi dei vini di Carmignano. Nel Best of Toskana 2019 troviamo con 17,5/20 il Tenuta Capezzana Trefiano Vittorio Contini 2015, e  il Villa di Capezzana 10 anni 2008, poi il Carmignano Il Sasso 2016 di Piaggia, mentre con 17/20 abbiamo Ambra con il Carmignano Riserva Elzana 2015 e il Carmignano Santa Cristina in Pilli 2015 e ancora Capezzana con  il Carmignano Villa di Capezzana 2015.
Una campagna di degustazioni centrata soprattutto sulle buone annate 2015 e 2016 che ha sortito risultati molto soddisfacenti e del tutto promettenti per la produzione della DOP Carmignano nel suo complesso con giudizi che indicano una maggiore consapevolezza stilistica e una crescita qualitativa generalizzata per tutte le aziende.
Per il futuro, fanno ben sperare i risultati della appena conclusa vendemmia 2018, che sono tra i migliori e più equilibrati dell’ultimo decennio, sicuramente in linea con le ultime recenti annate del vino di Carmignano.
NELLA VENDEMMIA 2018
L’autunno–inverno 2017-2018   è stato caratterizzato da piogge abbondanti e ben distribuite con  temperature  superiori alle medie stagionali. Il germogliamento  è stato per questo molto precoce, ma non accompagnato da gelate primaverili.  Marzo, Aprile e Maggio hanno avuto ottima piovosità, seguiti da Giugno, Luglio e Agosto, con piogge moderate ma ben distribuite e temperature superiori alla media ma con ottime escursioni termiche tra il giorno e la notte. Questo ha premesso alle uve una maturazione graduale e ottimale, anche dal punto di vista polifenolico. Non si sono manifestati problemi di attacchi fungini (peronospora). 
Del Bimbo Fabrizio

Al via MIDA 2024. Tante le novità

L'88esima Mostra Internazionale dell’Artigianato si svolge alla Fortezza da Basso dal 25 aprile al 1° maggio Presentata il 22 aprile all...