lunedì 18 aprile 2022

De' Bardi Restaurant Lounge Bar, il locale e l'esperienza che non ti aspetti




Una nuova apertura a Firenze nell' ambito dei locali trendy: in'  punta di piedi, ma con idee molto chiare, il titolare di DeBardi,  il giovane Paolo Genovese, ha presentato la sua proposta, un sogno realizzato  seguendo le tendenze della ristorazione apprese durante i suoi viaggi, e poi ristrutturando uno storico fondo ormai abbandonato. 


De' Bardi, perché questo nome?

Anzitutto perché ci troviamo nella stretta e lunga  via di Oltrarno intestata a questa famiglia che non ha certo bisogno di presentazioni.

I Bardi si trasferirono a Firenze, dalla zona di Ruballa, Antella, dall'XI secolo, e fin dalle origini la famiglia ha abitato di là d’Arno, nel quartiere di Santo Spirito. Anche quando nel corso del tempo, nuclei familiari della casa dei Bardi si sono stabiliti in altre zone della città, in particolare nel quartiere di Santa Croce, è soprattutto  all'Oltrarno che la famiglia è rimasta associata nell’opinione pubblica.

I Bardi furono mercanti e banchieri di fama internazionale, spesso  inviati come ambasciatori e furono tra i primi a ricoprire l’incarico di Priori cioè di Ufficiali del governo in città.

Ai Bardi furono legate per via matrimoniale tutte le più importanti famiglie della città, persino i Medici: infatti nel XV secolo Contessina de' Bardi fu la moglie di Cosimo il Vecchio  de' Medici e quindi nonna di Lorenzo il Magnifico.  

Alla fine del XIII secolo un altro personaggio celebre, Beatrice Portinari, la musa ispiratrice di Dante Alighieri, aveva sposato Simone de' Bardi, detto Mone. Purtroppo la fortuna dei Bardi finì con un fallimento a causa della mancata restituzione di un ingente prestito da parte del re di Inghilterra Edoardo III . 

 La memoria di questa importante famiglia si riaccende in un palazzo che fu di questa famiglia e collocato nella via a loro intitolata, dove sorge il nuovo locale. Uno spazio ampio, che comprende l'intero piano terra di un palazzo rinascimentale e che permette di ammirare da vicino la roccia della collina retrostante, la celebre Costa San Giorgio.

Per il momento è aperta  soltanto la prima parte del locale, un cocktail bar, ma nei prossimi giorni vedranno la luce un wine bar, con una serie di cantine sotterranee e un ristorante, tutti con ingresso indipendente.




Il progetto De Bardi è iniziato con il cocktail bar e dietro l’imponente bancone in pietra e vetro si trova Veronica Costantino, la bartender che ha già lavorato con successo presso Largo9  e  Gunè. La cocktail list che propone comprende drink  come il De One, composto da Vodka Ketel One, Unmashu, Mela verde, Soda Shiso,oppure  il De’ Oriental Bardi che ha come ingredienti Montenegro, sakè, yuzu, gelsomino, tonica, fiori di sambuco.




L’ambiente più suggestivo del De' Bardi è senza dubbio il ristorante situato in fondo ai numerosi corridoi, in cui l'architetto Marco Calamandrei ha fatto un grande lavoro di preservazione della roccia e dei materiali antichi del palazzo. Attraverso il pavimento di vetro sarà possibile scorgere quello che è stato un tempo il suolo della città.

Una esperienza unica viene offerta con un tavolo riservato posto su una lastra trasparente che copreun pozzo medioevale. A guidare la cucina del ristorante  il giovane chef giapponese Yuzo Nakai, con una  cucina di stile italiano con qualche suggestione dall’estero, che si può già gustare al cocktail bar; si va dal dal sashimi ai taglieri toscani, oppure tartare di gambero biondo con riso tostato al curry, bisque, crema di rafano e cavalfiore, o ancora la crème brulée di fegatini, galantine, uva, riduzione di vino,  cioccolato fondente, panbrioches. I menù possono soddisfare anche i palati più esigenti. Un'esperienza da provare.


DE' BARDI  Restaurant Lounge Bar Enoteca

Via de' Bardi 23 -25 - 27  rosso Firenze.Tel. 055 3873142


Fabrizio Del Bimbo 

mercoledì 13 aprile 2022

Un "Rifugio digitale" per nuove esposizioni a Firenze

 




Apre a Firenze Rifugio Digitale: un nuovo spazio espositivo all’interno di un tunnel antiaereo che si propone come luogo dedicato alla promozione dell’arte digitale, dove anche l’architettura, il design, la fotografia, il cinema, la letteratura e tutte le altre molteplici forme artistiche ed espressive trovano la propria dimensione dialogando tra loro.

Ad inaugurare lo spazio l’artista Fabrizio Plessi, alchimista contemporaneo tra i primi sperimentatori della videoarte in Italia, espone una sua opera inedita dal titolo ORO in collaborazione con la Tornabuoni Arte.

In via della Fornace 41 il 13 Aprile 2022 è stato inaugurato un nuovo spazio espositivo che nasce dalle fondamenta di un antico tunnel antiaereo progettato nel 1943 come luogo di difesa dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Il “Rifugio della Fornace”, un tempo punto di riparo da una realtà tragica, è ora “Rifugio Digitale”, un luogo di rinascita, dove la tecnologia incontra l’arte, dando vita ad uno spazio contemporaneo in cui è possibile esplorare la creatività attraverso il linguaggio attuale della tecnologia. 

Il progetto di riqualificazione, curato dallo studio Archea Associati, accoglierà realtà digitali di ogni genere, con lo sguardo sempre rivolto al futuro e alle nuove avanguardie. Ospiterà mostre, ma anche eventi e performances riguardanti l’arte, l’architettura, la fotografia, la letteratura, il cinema e qualsiasi altra iniziativa legata al mondo del digital. Riproducendo visioni inedite, e non solo, attraverso 16 schermi disposti lungo i 33 metri del tunnel, Firenze si dota di uno spazio in cui la connessione tra arti, persone e tecnologia genera una esperienza di visita intensa, inattesa e interattiva. Uno spazio progettato per un cambiamento costante e sempre dinamico, dotato di una nuova ed entusiasmante velocità che lo distingue da una tradizionale galleria d’arte. 

Rifugio Digitale, uno spazio di 165 metri quadrati è pensato come una struttura versatile dedicata all’accoglienza e all’organizzazione di mostre, eventi, presentazioni, ma anche dibattiti, lectures e semplici dialoghi rivolti a un pubblico molteplice desideroso di scoprire un luogo di scambio e di aggiornamento culturale nel cuore di Firenze. 

Uno spazio che non riposa mai davvero. 

Oro di Fabrizio Plessi

14 aprile - 32 maggio 2022

Lun-Ven 15.00 - 19.00 Sab-Dom su appuntamento

Via della Fornace 41

50125 Firenze (FI) rifugiodigitale.it

Fabrizio Del Bimbo 

venerdì 1 aprile 2022

Birrificio Valdarno Superiore ... sempre in fermento!






Sono numerose le attività svolte dal Birrificio Valdarno Superiore,  un'azienda artigiana della provincia di Arezzo, che dal  2013 produce birre ad alta fermentazione ispirate al suo territorio e fa parte dell'associazione Unionbirrai. Tutte le birre sono prodotte con materie prime di alta qualità, amore e passione, ma il segreto del loro grande gusto sta nell'ingrediente più semplice: l'acqua.

BVS è uno dei pochissimi birrifici italiani ad avere la possibilità, grazie ad un pozzo privato, di attingere acqua pura direttamente dalle piste sottostanti la sede del birrificio.

I mastri birrai della BVS hanno trovato a Malafasca (Siena) la fonte d'acqua ideale. Qui l'acqua ha le giuste caratteristiche chimico-fisiche per garantire una fermentazione naturale ottimale. La Birra Viva Toscana prodotta dalla BVS unisce tradizione e innovazione, non pastorizzata e non filtrata


. La Birra Viva Toscana prodotta al BVS e’ tradizione unita all’innovazione, non pastorizzata, non filtrata. Vieni a scoprire il nostro birrificio prenotando una delle nostre visite guidate con degustazione oppure scopri i servizi offerti dal Birrificio BVS.


Il BVS e’ tra i pochissimi Birrifici Italiani con un pozzo privato che attinge direttamente nelle falde di acqua purissima sottostanti al birrificio generate da nobili sorgenti locali.  


Dal 31 marzo al  26 maggio 2022 è stato fissato un calendario di 5 cene degustazioni presso Bulli & Balene in Manifattura Tabacchi a Firenze.

Sì è svolta nei giorni scorsi la prima , una cena Fusion in abbinamento a  Birre XING KOU  tosco-cinesi prodotte in collaborazione con BVS. La sinergia tra Simone Miao e Antonio Massa ha dato vita a degli ottimi prodotti che stanno per essere lanciato sul mercato.


 La prima portata a base di riso al gelsomino con pollo e verdure era abbinata alla birra Xing Kou Golden Ale, 5 gradi, prodotta con malto fragrante e insaporita con spezie. Davvero molto gradevole.

La seconda portata  era a base di costole di maiale laccate con pakchoy al sesamo e patate arrosto, abbinata a birra Xing Kou Red Ale, 6 5  gradi, con malto caramellato, che si sposa con i sapori del piatto 

Dulcis in fundo, mousse di cheesecake con licis e marmellata amara abbinata a Xing Kou IPA, 6,5 gradi con luppolo amaro, che compensa la dolcezza del dessert.


 Info:  www birrabvs it


Fabrizio Del Bimbo


Al via MIDA 2024. Tante le novità

L'88esima Mostra Internazionale dell’Artigianato si svolge alla Fortezza da Basso dal 25 aprile al 1° maggio Presentata il 22 aprile all...