venerdì 21 dicembre 2018

A Pitti Uomo 95 la nuova collezione Autunno inverno Roi du lac


Il viaggio continua: Roi du lac annuncia la nuova collezione autunno inverno 2019 in occasione di Pitti Immagine Uomo 95. La nuova collezione è pensata per un viaggio nell'Impero Mughaj nel subcontinente indiano visto attraverso gli occhi di un viaggiatore del mondo. Nello stile unico che contraddistingue io marchio, la collezione propone una nuova linea di camicia da bowling, maglie in lana e husky accompagnati da una linea di accessori. La tavolozza dei colori spazia dal colore marrone fino al nero profondo e all'arancione. Le stampe, disegnate dal designer Marco Kinloch, presentano disegni di animali, orologi e paesaggi panoramici.
La collezione sarà presente a Pitti Uomo 95 Arena Strozzi Stand 10. Il giorno 8 gennaio alke 18.30 è previsto un cocktail party a Palazzo Frescobaldi (Solo su invito)  
Oggi Roi du lac è presente in tre 40 punti vendita dagli USA al Giappone  

Imgo:www.roidulac.com


Fabrizio Del Bimbo

mercoledì 19 dicembre 2018

“Dettagli d’Autore”: artigiani del Made in Italy al Bernini in occasione di Pitti Uomo



I gemelli in vetro e metalli preziosi di Giulia Baccarani – Krisoviro – incontrano le camicie di Angelo Inglese - G.Inglese - e la pasta trafilata in oro UNO.61 di Raimondo Mendolia: una festa per i sensi celebrata nella cornice della Lounge del Bernini Palace di Firenze il 9 gennaio, nei giorni in cui la città ospita Pitti Immagine Uomo 95. Tre artigiani con le loro creazioni, le sinfonie di un pianista e vini pregiati, per un’esperienza originale nel segno dell’eleganza.







L’eleganza non è un insieme di regole esteriori da “indossare” come un abito, ma pura espressione di sé: non copre, ma mette a nudo l’essenza attraverso dettagli rivelatori. E si intitola, appunto, Dettagli d’Autore, l’esperienza proposta dal Bernini Palace, 5 stelle di Firenze il prossimo 9 gennaio 2019, dalle 18.30 alle 20.30. Un appuntamento in occasione di Pitti Immagine Uomo 95 (dall’8 all’11 gennaio), che incarna il concetto stesso di eleganza declinata al maschile. Per quattro giorni la capitale del Rinascimento si trasforma in un laboratorio di moda, idee e creatività, accogliendo visitatori da tutto il mondo. È lo stesso spirito che anima l’iniziativa del Bernini, che vuole esaltare l’abilità degli artigiani del Made in Italy offrendo loro una cornice di assoluto prestigio, il Lounge Bar, e l’esperienza maturata come location per proposte culturali originali.

Protagonisti, quindi i dettagli: note di stile che conferiscono personalità e unicità, tocchi raffinati che sottolineano il carattere e il portamento. Particolari che dialogano tra loro e con l’atmosfera del Bernini: e così i gioielli Krisoviro, e in particolare la collezione di gemelli di Giulia Baccarani, incontrano le camicie e le stoffe di G. Inglese (Angelo Inglese). A deliziare gli ospiti contribuiscono la pasta trafilata in oro di Raimondo Mendolia e i vini di Ridolfi Montalcino, prestigiosa azienda vinicola che sorge tra le colline toscane, a ridosso della Strada del Brunello.




Queste proposte, celebrate da un pubblico internazionale attento alla qualità e al design italiani, saranno presentate nella Lounge specialmente allestita per l’occasione, e saranno legate tra loro in un gioco di citazioni e rimandi.

Con il suo marchio Krisoviro Giulia Baccarani crea gioielli unici a partire da due eccellenze italiane, i vetri di Murano e la tecnica orafa fiorentina. L’unione di vetro ben temperato e metalli preziosi è il frutto di un’appassionata ricerca, e il risultato è un prodotto interamente handmade, racchiuso in un cofanetto di cuoio fiorentino.

I gemelli Krisoviro trovano un perfetto connubio con le camicie di Angelo Inglese, cresciuto a bottega nella sartoria di famiglia, appassionato cultore di un’arte antica che richiede precisione, manualità, senso della misura e un gusto estetico fuori dal comune.

Le camicie di Angelo Inglese, infine, si sposano in modo assolutamente originale con le creazioni firmate dal mastro pastaio Raimondo Mendolia: i due artigiani hanno ideato un progetto, “Sartoria, Design e Food”, dando vita a una collezione che unisce bontà e bellezza. La pasta è confezionata con tessuti pregiati della maison, in un’ottica di recupero e sostenibilità: i “sacchetti-camicia”, cuciti a mano e chiusi con bottoni in puro corozo, sono tutti pezzi unici.

Giulia Baccarani, Angelo Inglese e Raimondo Mendolia saranno presenti all’evento insieme alle loro creazioni: sarà lo stesso Mendolia a preparare durante la serata i ricercati assaggi che accompagneranno i vini selezionati. L’ingrediente principale, naturalmente, sarà la sua pasta unica al mondo, un prodotto lavorato a mano, essiccato a basse temperature, realizzato con trafilatura in oro – come un vero e proprio gioiello – a partire da una selezione di grano duro di Altamura.

Fabrizio Del Bimbo


A Margherita di Savoia la vacanza per tutto l'anno



Nell'immaginario collettivo  una vacanza in Puglia include sempre il Gargano o il Salento, ambite mete estive ottime per godersi sole e mare. 

Ma non tutti sanno che tra queste due zone si incontra una campagna variopinta,  costellata di  orti e poderi, a due passi da un mare azzurro e cristallino. Poco lontano, la distesa verde del Tavoliere delle Puglie  e tra la terra e il mare, lo scenario quasi irreale delle saline più grandi d’Europa. Ecco Magherita di Savoia, cittadina  dal nome regale in provincia di Barletta Andria Trani.





Il nome è appunto quello della prima sovrana d’Italia, la "regina delle perle" , ma fino al 1879 il comune si chiamava  Saline di Barletta, in onore delle preziose saline, usate fin dall’antichità per la raccolta del sale, note in tutto il mondo per un prodotto di qualità. In realtà i punti di forza di Margherita di Savoia sono numerosi: sede termale, città d’arte e di cultura, adagiata su un lungo litorale basso e sabbioso punteggiato di stabilimenti balneari, la località è ricchissima di attrattive ma mantiene, allo stesso tempo, le tradizioni e i ritmi dei piccoli paesi di mare.




Margherita di Savoia occupa la lingua di terra compresa tra il mare e le Saline, offrendo ai visitatori spettacoli irripetibili ed emozionanti: montagne lucenti di sale abbagliano  sotto il sole, ma al tramonto le tinte si fanno più dolci e i bacini d’acqua diventano iridescenti, striati di luce rosata. In questo panorama sconfinato, dove la linea dell’orizzonte si confonde col cielo, si stagliano le sagome eleganti dei fenicotteri. Ce ne sono molti, ma non è facilissimo scorgerli: se si è appassionati di birdwatching, con un buon binocolo e un po' di pazienza si possono ammirare le loro affascinanti fattezze e i loro colori pastello. 



Il fenicottero è un uccello molto grande, il più grande tra gli uccelli dopo lo struzzo. Solitamente nasce bianco per poi assumere la tipica colorazione rosa grazie ai carotenoidi contenuti nelle alghe e nei piccoli crostacei di cui si nutre. Il rosa nel fenicottero è simbolo di bellezza e nella specie si caratterizza proprio come simbolo di salute.



Insomma è una specie davvero affascinante che in Puglia è possibile ammirare in un habitat ideale per questi magnifici esemplari.

Sono proprio le acque delle saline, le cosiddette “Acque Madri” o acque rosse, ad alimentare gli stabilimenti termali di Margherita di Savoia, frequentati da giugno a ottobre da visitatori di ogni parte d’Italia e del mondo. Le acque salso-bromo-iodiche sono ideali per i fanghi, i bagni, le inalazioni o le nebulizzazioni, e vengono sfruttate sin dall’antichità: la leggenda narra addirittura che Annibale, dopo la battaglia di Canne, si fosse recato in questa zona per bagnarsi nelle acque rosse. La speciale colorazione, così come le proprietà curative, è dovuta alla presenza nel Golfo di Manfredonia di speciali alghe che, macerandosi, rilasciano sali di iodio, bromo, zolfo e altri preziosi minerali. 
La fascia litoranea è certamente la zona più frequentata di Margherita di Savoia, soprattutto in estate, ma non per questo bisogna trascurare il centro della cittadina con le sue stradine pittoresche e le località come Canne della Battaglia e Spinazzola., che si possono visitare tutto l'anno. 

Nel mese di dicembre,  all'approssimarsi  delle festività natalizie, Margherita di Savoia si anima e si illumina. Nel Torrione che ospita il Museo  Storico della Salina quest'anno è stata allestita la Casa di Babbo Natale per la gioia dei bambini.






A pochi km da Margherita gli appassionati di storia e archeologia non possono perdere Canne, antica città celebre per la battaglia dei Romani contro i Cartaginesi del 216 a. C. dove si possono trovare resti archeologici di grande interesse. Nei dintorni sono stati inoltre ritrovati i resti di un villaggio apulo e quelli di una necropoli. Splendido l'Antiquarium che  documenta gli insediamenti umani nel territorio di epoca preistorica, classica, apulo-greca e medievale. Si ammirano ornamenti in bronzo e ambre, corredi tombali, ceramiche, iscrizioni, monete di epoca bizantina e  una ricca collezione di vasi dauno-peucezi dipinti a disegni geometrici risalenti al IV-III secolo a.C., provenienti dai sepolcreti di Canne. 
Un paesaggio lunare a tinte rosse è quello che si può ammirare alle cave di bauxite di Spinazzola, un affascinante giacimento di terra rossa,, uno dei luoghi della Puglia ancora poco frequentati a livello turistico e per questo dotati di un fascino fuori da ogni consuetudine. In pochi sanno che le cave furono attive a lungo, prima che la bauxite venisse sostituita da materiali più pratici e meno costosi.



Fascino e suggestione si incontrano in questo luogo dotato di grande bellezza, dove si respira un’atmosfera quasi surreale, per un momento di relax al di fuori dal caos della città. Guardandosi intorno sembra quasi di trovarsi circondati dal Grand Canyon, immersi nella terra rossastra.Si può raggiungere questo sito attraverso strade sterrate adatte a percorsi di trekking o mountain bike tra rocce e discese, in un luogo tutto da scoprire e visitare. 



Infine da vedere il ponte romano posto sul tracciato della via Traiana, che ha consentito per molti secoli il collegamento tra Canosa e la Daunia, favorendo il superamento del fiume Ofanto. Il ponte si presenta con la sua imponente struttura a schiena d'asino,. Si articola in cinque arcate a tutto sesto, sorrette da enormi pilastri.

Per alloggiare: Hotel Margherita, aperto tutto l'anno.  www.hotelmargherita.it
Per mangiare: Canneto Beach 2, Oasi Beach e Il vicoletto in città sono tutti ottimi ristoranti. A Corato si consiglia l'Agriturismo Casale Torre San Magno.

Info: www.prolocomargberita.it

Fabrizio Del Bimbo

sabato 15 dicembre 2018

Gli auguri natalizi di Federalberghi Firenze


"Firenze deve ancora crescere in termini di accoglienza. Siamo pronti a fare la nostra parte”
Questa la dichiarazioneddel presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi al cocktail degli auguri natalizi  

“Viviamo un momento ancora favorevole per quanto riguarda i flussi turistici, ma dobbiamo riuscire a cambiare passo, migliorando il sistema dell’accoglienza nel suo complesso e far fronte al rischio overbooking che potrebbe penalizzarci dal punto di vista della vivibilità e dell’accesso ai luoghi più apprezzati della nostra città. Siamo pronti a lavorare al fianco delle istituzioni per rendere Firenze sempre più accogliente come destinazione”.
Così il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi, in occasione del cocktail degli auguri che si è tenuto presso l’Hotel Golden Tower. Tra i presenti anche gli assessori Cecilia Del Re, Cristina Giachi e Giovanni Bettarini.



Nell’occasione sono stati donati ai presenti i panettoni realizzati a favore della Fondazione Tommasino Bacciotti in collaborazione con il Csa

Fabrizio Del Bimbo
Nicoletta Curradi 

mercoledì 12 dicembre 2018

Il nuovo volume di Banca CR Firenze su Ognissanti, la chiesa e il convento


E’ stato presentato oggi 12 dicembre presso l’Auditorium “Cosimo Ridolfi” diB anca CR Firenze “San Salvatore in Ognissanti. La Chiesa e il Convento”, il volume realizzato
grazie alla collaborazione di Banca CR Firenze e Fondazione CR Firenze che, ancora una volta
insieme, hanno contribuito alla realizzazione di un’opera editoriale raffinata e di profondo significato umanistico e culturale.
Il volume racconta con accuratezza scientifica e sensibilità artistica il percorso storico di questoc omplesso monumentale, edificato dall’ordine religioso degli umiliati, veri e propri “monaci-imprenditori”, che non vivevano di elemosina bensì degli introiti derivanti dalla loro attività di
fabbricazione e vendita di panni di lana destinati ai poveri. Attività che ben presto si integrò nelt essuto produttivo di Firenze, contribuendone allo sviluppo. Ognissanti diviene così simbolo e motorep ropulsivo della vita sociale, economica e culturale dell’intera città e, per questo, preziosa fonte di conoscenza del contesto civile e religioso del territorio.
“San Salvatore in Ognissanti. La Chiesa e il Convento” offre una completa e approfondita
descrizione delle preziose opere conservate all’interno di questo complesso monumentale e religioso,
Molti gli artisti che hanno lasciato testimonianza del loro ingegno: tra questi si contano le opere di
Giotto, Taddeo Gaddi, Botticelli e Ghirlandaio, di Jacopo Ligozzi e Santi di Tito, e tanti altri ancora.
Edito da Mandragora e curato da Riccardo Spinelli sotto la direzione scientifica di Carlo Sisi, ilv olume presenta testi di Nadia Bastogi, Luisa Berretti, Silvestra Bietoletti, Sonia Chiodo, Silvia
Ciappi, Lucilla Conigliello, Alessandra Donati, Cristina Gnoni Mavarelli, Alessandro Grassi, DanieleL auri, Roberto Mancini, Elisabetta Nardinocchi, Donatella Pegazzano, Nicoletta Pons, Fabio Sottili,R iccardo Spinelli. Il ricco corredo fotografico del volume è realizzato da Antonio Quattrone.
Questo volume si inserisce nella collana di pubblicazioni dedicate agli edifici religiosi di Firenze
iniziata nel 1983 da Cassa di Risparmio di Firenze e proseguita nel corso degli anni di concerto con laF ondazione CR Firenze. Una collaborazione che vede due significative istituzioni territoriali u nitamente impegnate nell’intento di celebrare i più importanti monumenti fiorentini e soprattutto  favorire la conoscenza di un inimitabile patrimonio artistico e culturale.
“Questo volume ha, tra i suoi molti pregi, il merito di celebrare una chiesa forse meno conosciuta ea pprezzata dagli stessi fiorentini, seppure conservi in sé i più profondi risvolti della storia di Firenze  dichiara il Presidente di Banca CR Firenze Giuseppe Morbidelli. – Ognissanti non risulta esserem ai stata oggetto di uno studio scientifico organico, e questo volume si propone di colmare questov uoto. L’opera, così come la collana di cui fa parte – conclude Morbidelli - testimonia ancora unav olta l’attenzione di Banca CR Firenze verso il patrimonio culturale della città e ne rappresenta lavolontà di essere ancora una costante protagonista nell’impegno a sostegno e valorizzazione di questo prezioso capitale di storia e civiltà”
‘’E’ un racconto a tutto tondo su un chiesa che è stata significativa per lo sviluppo economico della
città - sottolinea il Presidente della Fondazione CR Firenze Umberto Tombari – quello che
Riccardo Spinelli ha saputo orchestrare unendo competenze diverse e riuscendo a comporre un volume al tempo stesso fondamentale per gli studiosi, ma anche capace di interessare chi ancoran on conosce questo edificio. È anche questo uno degli scopi della Fondazione CR Firenze: invitare i fiorentini e i turisti a percorrere itinerari diversi, meno battuti, ma in cui è possibile trovare eo noscere l’arte somma, e con essa, la grande storia della città’’.

Per informazioni:
Banca CR Firenze Fondazione CR Firenze

Fabrizio Del Bimbo

venerdì 7 dicembre 2018

Presentata "Firenze su misura", la guida per l'alto artigianato fiorentino




Sessanta artigiani fiorentini raccontano attraverso sei categorie - home décor, gioielleria, pelle, accessori, sartoria e profumi – una selezione dell’artigianato fiorentino e con esso il passato, il presente e il futuro della città stessa. Un viaggio suggestivo tra tradizione, manualità e creatività, attraverso botteghe ultracentenarie, ma anche laboratori di recente costituzione e artigiani che di queste arti si sono innamorati e che sono ritratti nella nuova edizione di ‘Firenze su misura’. La guida dedicata all’alto artigianato fiorentino rinnovata nel design e nei contenuti è stata realizzata dall’Associazione OMA e da Gruppo Editoriale, con il sostegno di Fondazione CR Firenze, e con il patrocinio del Comune di Firenze. Attraverso storie e immagini ‘Firenze su misura’ apre le porte di quelli che sono dei veri e propri templi del saper fare agli amanti del bello, mostrandone, oltre ai volti, le creazioni più iconiche selezionate appositamente per questa pubblicazione. Sono 280 pagine in doppia lingua (inglese-italiano), ricche di colore, con più di 350 foto inedite scattate da Dario Garofalo. La guida è presente nelle migliori librerie della Toscana, di Milano e Roma, e distribuita nelle più importanti strutture alberghiere di Firenze. 


Il volume è stato presentato il 6 dicembre al Museo nazionale del Bargello, da sempre luogo di grande ispirazione per l’artigianato, grazie ai capolavori e alle collezioni qui custodite. Al progetto Firenze su misura sono legati 7 video, realizzati appositamente e dedicati alle sei categorie della guida, che attraverso ritmo, colore e scene di lavorazione, mostrano sia la grande manualità e sapienza di questi artigiani che la loro creatività e contemporaneità. La guida è stata realizzata anche grazie al contributo di The Mall Luxury Outlets, da sempre impegnato a valorizzare qualità, bellezza, eleganza e il legame con il territorio. A partire da fine agosto, per due mesi, The Mall Firenze sarà il luogo di un ciclo di appuntamenti che vedranno come protagonisti alcuni dei maestri artigiani in collaborazione con OMA e Gruppo Editoriale.
"La Fondazione è lieta di aver sostenuto questa guida perché rappresenta una vetrina importante delle eccellenze fiorentine - ha affermato Giovanni Fossi, consigliere di Fondazione CR Firenze e vicepresidente OMA - Da anni, con OMA siamo impegnati per dare visibilità e offrire un aiuto alle botteghe artigiane, che vantano un incredibile know how e meritano di essere conosciute e valorizzate". 
“Le nostre aziende ne hanno fatta di strada – ha raccontato Maria Pilar Lebole, responsabile Associazione OMA per Fondazione CR Firenze- Hanno dimostrato di segnare un modello vivo e produttivo e una continua proposta stilistica e formale. Alcuni dei maestri artigiani qui raccontati, sono approdati, con le loro opere d’autore, nei più importanti parterre europei e internazionali e hanno portato lo stile fiorentino all’attenzione dei più quotati critici e esperti di mestieri d’arte.”
“Nell’anno della candidatura di Firenze a Città creativa Unesco per l’artigianato – ha aggiunto Cecilia Del Re, assessora Sviluppo economico e turismo città di Firenze, che ha dato il suo patrocino all’iniziativa - ci fa molto piacere presentare questa guida: uno strumento utilissimo non solo per i cittadini, ma anche per tutti coloro che vengono a visitare la nostra città e possono trovare nelle botteghe fiorentine luoghi di storia e saper fare. Un saper fare che si tramanda di generazione in generazione e che proprio qui trova linfa e un ambiente da sempre creativo.”
“I Musei del Bargello (nella nuova articolazione che comprende oltre allo stesso Bargello, capofila, Orsanmichele, Palazzo Davanzati, Casa Martelli e Cappelle Medicee) – ha spiegato Paola d’Agostino, direttrice dei Musei del Bargello - raccontano attraverso le proprie collezioni, edifici e vicende storiche, lo strettissimo nesso tra sofisticata invenzione artistica ed esperta technè artigiana della città gigliata. Siamo lieti, quindi, di ospitare la presentazione di Firenze su misura proprio al Bargello che, con le sue collezioni enciclopediche di sculture e arti decorative, rende visibile l’eccellenza delle manifatture fiorentine del passato che trova ancora oggi eco nelle botteghe presentate in questa guida”.

Fabrizio Del Bimbo 






















mercoledì 5 dicembre 2018

Natale a Quota e San Piero in Frassino



Tre proposte natalizie da non perdere a Quota e San Piero in Frassino. .

Fabrizio Del Bimbo



CARMIGNANO
 SEMPRE PIÙ BRAVI

E' stata una grande soddisfazione tra i produttori della DOCG Carmignano per i consensi ricevuti dalla critica nella stagione appena trascorsa e di recente pubblicati dalle Guide Vini 2019 e dai magazine internazionali di settore.
L’ interpretazione dei vini da parte dei produttori si è fatta, in questi ultimi anni, sempre più consapevole e coerente con il territorio ed i risultati ottenuti indicano una crescita qualitativa di tutta la produzione con una precisione stilistica sempre più diffusa.
Il disciplinare di produzione prevede l’utilizzo di Sangiovese dal 50% al 90%. L’impiego del Cabernet Franc o Sauvignon deve essere al minimo del 10%, ma può arrivare al 20% ed è consentito l’impiego di altre uve rosse, Merlot, ad esempio, per un altro 10%. Ci sono, in definitiva, due interpretazioni del Carmignano, che, anche se per dettagli molto sottili e riconoscibili solo da palati esperti, portano a due stili leggermente diversi: alcuni produttori  giocano il più possibile sul sangiovese e sui vitigni autoctoni, altri  impiegano al massimo consentito le uve francesi, anche perché pare che il Cabernet sia presente fin dal 16° secolo a Carmignano importato da Caterina de’ Medici e localmente conosciuto come “uva francesca”.
L’aspetto più interessante dei giudizi dei critici di questa stagione, sta proprio nell’aver premiato ambedue questi stili, segno inequivocabile che l’impronta del territorio ed il lavoro dei vignaioli sono i marcatori precisi del vino di Carmignano, più di quanto lo siano le differenze peraltro piccole negli uvaggi.
Così troviamo ben tre 3 massimi riconoscimenti da parte del Gambero Rosso, i famosi Tre Bicchieri, uno per il Piaggia Carmignano Riserva 2015 (maggiore presenza di uve francesi), uno per l’Ambra Carmignano Santa Cristina in Pilli 2015 (Sangiovese in prevalenza) ed uno per Le Farnete Carmignano Riserva 2015 (uno stile intermedio tra gli altri due). Ottimi risultati sono costituiti anche dai 2 Bicchieri Rossi per Capezzana con il Carmignano Riserva Trefiano 2015 dedicato a Vittorio Contini Bonacossi, e per Pratesi con il Carmignano Riserva Il Circo Rosso 2015. Buone valutazioni anche per tutte le altre aziende del comprensorio con punteggi che attribuiscono  Due Bicchieri ai numerosi vini recensiti.
Daniele Cernilli pubblica la Guida Essenziale dei Vini d’Italia, dove attribuisce i punteggi più alti  al Capezzana  Carmignano Riserva Trefiano Vittorio Contini Bonacossi 2015 (96 punti e “faccina”) e al Piaggia Carmignano Riserva 2015 (95 punti e “faccina”), ma si piazzano molto bene anche gli IGT di Capezzana Ugo Contini Bonacossi 2015 (94 punti), il Ghiaie della Furba 2015 (93 punti), il Carmignano Villa di Capezzana 2015 (92 punti) per finire con la Tenuta di Artimino che ottiene 90 punti per il Carmignano Riserva Grumarello 2013.
Numerose le Super Tre Stelle della storica Guida Veronelli. Ben 4 per Capezzana con il Trefiano Vittorio Contini 2015 (95 punti), Ugo Contini Bonacossi 2015 (95 punti), Ghiaie della Furba 2015 (95 punti), e il Villa di Capezzana 10 anni 2008 (94 punti). Super Tre Stelle anche per il Piaggia Riserva 2015 (94 punti). Molti i punteggi superiori a 90: Tenuta di Artimino con Grumarello 2013, Poggilarca 2015 e Vin Santo Occhio di Pernice 2011, Podere Allocco con il Vin Santo 2007, Pratesi con il Riserva Circo Rosso 2015 e il Carmione 2016, infine Il Sassolo con il Carmignano 2015. Colline San Biagio ottiene 92 punti per il Merlot Quattordicisei e un Trifoglio (riconoscimento riservato ai nuovi ingressi promettenti) per il Vigna Toia 2016 con 90 punti.
La Guida Slow Wine edita da Slow Food non assegna punteggi, ma riconosce la qualifica di Vino Slow a Capezzana con il Trefiano Vittorio Contini 2015, mentre recensisce numerose aziende del territorio con bei commenti per Tenuta di Capezzana, Piaggia, Tenuta di Artimino, Tenuta Le Farnete, Fattoria Ambra.
Le associazioni di sommelier AIS e FIS pubblicano due guide denominate Vitae e Bibenda rispettivamente. I massimi riconoscimenti di Vitae (4 VITI) vanno a Capezzana per il Trefiano Vittorio Contini 2015, al Piaggia Riserva 2015. Bibenda premia anch’essa il Piaggia Riserva con 5 Grappoli e attribuisce il massimo premio anche al Ghiaie della Furba2015  di Capezzana e a Colline San Biagio con il Carmignano Sancti Blasii 2012.
La Guida Vini Buoni d’Italia del TCI recensisce esclusivamente vini da vitigni autoctoni e Carmignano, con la presenza obbligatoria del Cabernet, è esclusa dal giudizio. Si classificano però con buoni punteggi la Tenuta di Capezzana con il Sangiovese in purezza Ugo Contini Bonacossi 2015 e con il Trebbiano 2016.
Il Golosario di Paolo Massobrio attribuisce la qualifica di Vino Top con Corona Rossa al Piaggia Riserva 2015, Vino Top al Carmignano Villa di Capezzana 2015, al Carmignano Il Sasso 2016 di Piaggia, e al Carmignano Le Farnete 2016.
Infine troviamo i primi risultati delle degustazioni eseguite dai principali Magazine cartacei e online internazionali, non vere e proprie guide assolute, ma i cui giudizi sono molto orientati dalla disponibilità dei vini sui mercati di riferimento relativi.

Spiccano comunque i 90/100 del Wine Advocate di Robert Parker per il Piaggia Carmignano Riserva 2015, i 94 punti di James Suckling al Circo Rosso Riserva 2015 di Pratesi, che riceve anche 92 punti con il Carmione 2016 e 90 per il Barco Reale Loco Rosso 2017. Sempre Sukling premia il Barco Reale 2016 di Capezzana con 92 punti e con 91 punti il Carmignano Poggilarca 2015 di Tenuta Artimino. Questo vino riceve anche un lusinghiero 15,5/20 da Jancis Robinson. Buoni anche il 95/100 di Antonio Galloni al Carmignano Il Sasso 2016 di Piaggia che attribuisce 94 punti al Piaggia Riserva 2015.
La critica di lingua tedesca, quella di  Vinum di Christian Eder, che pubblica in Germania, Austria e Svizzera, conclude l’elenco dei risultati prestigiosi dei vini di Carmignano. Nel Best of Toskana 2019 troviamo con 17,5/20 il Tenuta Capezzana Trefiano Vittorio Contini 2015, e  il Villa di Capezzana 10 anni 2008, poi il Carmignano Il Sasso 2016 di Piaggia, mentre con 17/20 abbiamo Ambra con il Carmignano Riserva Elzana 2015 e il Carmignano Santa Cristina in Pilli 2015 e ancora Capezzana con  il Carmignano Villa di Capezzana 2015.
Una campagna di degustazioni centrata soprattutto sulle buone annate 2015 e 2016 che ha sortito risultati molto soddisfacenti e del tutto promettenti per la produzione della DOP Carmignano nel suo complesso con giudizi che indicano una maggiore consapevolezza stilistica e una crescita qualitativa generalizzata per tutte le aziende.
Per il futuro, fanno ben sperare i risultati della appena conclusa vendemmia 2018, che sono tra i migliori e più equilibrati dell’ultimo decennio, sicuramente in linea con le ultime recenti annate del vino di Carmignano.
NELLA VENDEMMIA 2018
L’autunno–inverno 2017-2018   è stato caratterizzato da piogge abbondanti e ben distribuite con  temperature  superiori alle medie stagionali. Il germogliamento  è stato per questo molto precoce, ma non accompagnato da gelate primaverili.  Marzo, Aprile e Maggio hanno avuto ottima piovosità, seguiti da Giugno, Luglio e Agosto, con piogge moderate ma ben distribuite e temperature superiori alla media ma con ottime escursioni termiche tra il giorno e la notte. Questo ha premesso alle uve una maturazione graduale e ottimale, anche dal punto di vista polifenolico. Non si sono manifestati problemi di attacchi fungini (peronospora). 
Del Bimbo Fabrizio

venerdì 30 novembre 2018

Inaugurata la Sala dei Rari dell'Archivio Storico di Lineapiù Italia


Il  29 novembre Lineapiù Italia ha inaugurato la Sala dei Rari, una nuova area dell’Archivio Storico,  aperto nel 2012.
L’Archivio Storico raccoglie 40 anni di storia della storica azienda di Capalle, vera eccellenza italiana e con l’apertura della nuova area Sala Dei Rari sarà possibile ammirare e scoprire tutto il materiale raccolto da Alessandro Bastagli, appassionato ricercatore di oggetti rari e accumulatore di bellezza, espressione di una personale visione di come attraverso la conservazione e raccolta di materiali di ricerca possa alimentare un nuovo percorso di creatività.
L’Archivio Storico Lineapiù, inaugurato nel 2012, conserva e ordina oltre 33 mila elementi che costituiscono il patrimonio storico dell’azienda dal 1975 ad oggi.
Il fondo archivistico, completamente inventariato e digitalizzato, comprende esemplari di maglieria sperimentale, teli con punti maglia, cartelle di campionario, oggetti in maglia, arazzi, libri rari… ciascuno dei quali ricercabile per stagione, materia, colore o filato utilizzato.
In un percorso che va dal filato sino alla sua interpretazione in maglia l’Archivio ospita una collezione di abiti vintage e contemporanei realizzati da prestigiosi brand con i filati Lineapiù, una Sala dei Punti esperienziale e una Biblioteca, con una speciale sezione dedicata ad antichi volumi di campionario tessile.
Un grande archivio, deputato alla conservazione, cura e valorizzazione di un patrimonio che racconta non soltanto la storia dell’azienda ma, attraverso questa, consente di proiettare uno sguardo sulle quattro decadi nelle quali l’eccellenza artigianale italiana ha rivoluzionato i modelli culturali e i caratteri stilistici contemporanei: costruendo un primato creativo ed imprenditoriale che ha influenzato il mondo. 

Fabrizio Del Bimbo

Inaugurata la Sala dei Rari dell'Archivio Storico di Linea Più Italia


Il  29 novembre Lineapiù Italia ha inaugurato la Sala dei Rari, una nuova area dell’Archivio Storico,  aperto nel 2012.
L’Archivio Storico raccoglie 40 anni di storia della storica azienda di Capalle, vera eccellenza italiana e con l’apertura della nuova area Sala Dei Rari sarà possibile ammirare e scoprire tutto il materiale raccolto da Alessandro Bastagli, appassionato ricercatore di oggetti rari e accumulatore di bellezza, espressione di una personale visione di come attraverso la conservazione e raccolta di materiali di ricerca possa alimentare un nuovo percorso di creatività.
L’Archivio Storico Lineapiù, inaugurato nel 2012, conserva e ordina oltre 33 mila elementi che costituiscono il patrimonio storico dell’azienda dal 1975 ad oggi.
Il fondo archivistico, completamente inventariato e digitalizzato, comprende esemplari di maglieria sperimentale, teli con punti maglia, cartelle di campionario, oggetti in maglia, arazzi, libri rari… ciascuno dei quali ricercabile per stagione, materia, colore o filato utilizzato.
In un percorso che va dal filato sino alla sua interpretazione in maglia l’Archivio ospita una collezione di abiti vintage e contemporanei realizzati da prestigiosi brand con i filati Lineapiù, una Sala dei Punti esperienziale e una Biblioteca, con una speciale sezione dedicata ad antichi volumi di campionario tessile.
Un grande archivio, deputato alla conservazione, cura e valorizzazione di un patrimonio che racconta non soltanto la storia dell’azienda ma, attraverso questa, consente di proiettare uno sguardo sulle quattro decadi nelle quali l’eccellenza artigianale italiana ha rivoluzionato i modelli culturali e i caratteri stilistici contemporanei: costruendo un primato creativo ed imprenditoriale che ha influenzato il mondo. 

Fabrizio Del Bimbo

giovedì 29 novembre 2018

A Firenze il 35/o Congresso della SIMG


A Firenze il 35° Congresso della società scientifica con la partecipazione di 3.000 camici bianchi

L’aumento



L’aumento delle visite causato dall’incremento delle malattie croniche. Il presidente Claudio Cricelli: “Solo il 5% dei generalisti è strutturato in forme associative. Queste organizzazioni permettono di ridurre del 50% le liste di attesa con notevoli risparmi per il sistema. Più fondi per attrezzature e tecnologie
 In un decennio il carico di lavoro dei medici di famiglia è raddoppiato, passando da 5,5 visite per paziente all’anno nel 2006 a 9,9 nel 2016 (XI Report Health Search). L’allungamento della vita media e la crescente diffusione delle malattie croniche sono i motivi principali di questa vera e propria impennata. Quasi il 40% (39,1%) degli italiani è infatti colpito da una di queste patologie: in particolare, ipertensione (17,4%), artrosi/artrite (15,9%), malattie allergiche (10,7%), osteoporosi (7,6%), bronchite cronica e asma bronchiale (5,8%) e diabete (5,3%). Nonostante questi numeri preoccupanti, le risorse dedicate alla medicina del territorio sono sempre più esigue, con forti carenze organizzative. “Serve un grande Piano Sanitario della Medicina Generale, per ristrutturare completamente il comparto”. È l’appello del dott. Claudio Cricelli, presidente della Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), al 35° Congresso nazionale della società scientifica che si apre oggi a Firenze. “Il ritardo organizzativo nella dotazione delle cure primarie è la causa dell’allungamento delle liste d’attesa e dell’enorme crescita del costo delle prestazioni, che continuano a gravare sulla medicina specialistica e sull’ospedale – spiega il presidente Cricelli -. Solo il 5% dei generalisti è strutturato in forme associative (le cosiddette medicine di gruppo integrate), anche se sono state lanciate più di 10 anni fa. Una completa realizzazione di queste modalità di lavoro aggregate permetterebbe di ridurre di più del 50% le liste di attesa per gli esami diagnostici di primo livello (ad esempio le ecografie), che oggi vengono eseguiti dagli specialisti”. “Una migliore presa in carico dei pazienti sul territorio – sottolinea il dott. Cricelli - consentirebbe anche di ottimizzare i ricoveri e le prestazioni dell’ospedale. Serve una totale ricostruzione della medicina generale. Al 35° Congresso SIMG, infatti, sarà annunciata la prima Conferenza italiana della medicina generale e delle cure primarie che si svolgerà nel 2020, in cui definiremo gli obiettivi da raggiungere nei successivi 5 anni per realizzare il cambiamento ormai necessario. Sull’instabilità della programmazione del Servizio Sanitario ha contribuito nel tempo anche l’incertezza nella distribuzione dei fondi, che si è susseguita nei documenti di programmazione pluriennale del Governo e che ha prodotto conseguenze negative sulle cure primarie”. Ad esempio il finanziamento del Fondo Sanitario per il 2018 era stato fissato a 121,3 milioni di euro nel DEF (Documento di Economia e Finanza) 2014. La previsione per il 2018 è successivamente scesa a 117,7 miliardi di euro nel DEF 2015, per poi essere ulteriormente ridotta a 116,2 miliardi di euro nel DEF 2016 e a 115,1 miliardi di euro nel DEF 2017, salvo risalire a 115,8 miliardi di euro nel DEF 2018. “Oltre alla completa realizzazione delle forme associative – continua il dott. Cricelli -, il cambiamento deve andare in tre direzioni, partendo dal principio che le cure primarie costituiscono il motore del Servizio Sanitario Nazionale: innanzitutto ai medici di famiglia deve essere concessa la possibilità di prescrivere i farmaci innovativi, finora negata. Vanno aumentati gli investimenti in conto capitale in attrezzature e tecnologie mediche. Deve essere modernizzato il sistema di formazione della medicina del territorio, ancor oggi burocratico e limitato all’insegnamento in aula. Finora abbiamo assistito alla deliberata volontà di non realizzare il cambiamento. Con la Conferenza del 2020 vogliamo sbloccare questa situazione di stallo, coinvolgendo tutte le forze attive della politica sanitaria: gli specialisti potranno costruire con noi questo percorso interattivo, inevitabile di fronte ai numeri della cronicità”.

La percentuale di over 55 con almeno una malattia cronica supera il 50%, arrivando a più dell’85% per gli over 75. La stessa tendenza si osserva anche per le persone che soffrono di almeno 2 malattie croniche: la percentuale va dal 35,4% per le persone tra 60 e 64 anni, al 65,7% per gli over 75. Considerando quindi gli over 75, quasi 7 su 10 presentano più di una malattia cronica. In base all’XI Report di Health Search, il database di SIMG, il 20% delle visite dei medici di famiglia è determinato dall’ipertensione, il 6,9% dal diabete mellito di tipo 2, il 5,2% da dislipidemia e il 4,5% dalle malattie ischemiche. “La medicina generale intende porsi come una professione moderna, complessa e completa – afferma il dott. Ovidio Brignoli, vicepresidente SIMG -. Sappiamo assumerci a pieno titolo la responsabilità della cura dei cittadini. Vogliamo costruire nuove modalità per esercitarla, con strumenti innovativi, tecnologie e organizzazione avanzate. Questo Congresso vuole adottare anche un linguaggio diverso, vista l’importante presenza dei giovani medici, che rappresentano circa il 60% del totale. Al posto delle Tavole rotonde, ci sarà una sorta di sorta di commedia, con ‘personaggi in cerca d’autore’: in scena, un regista utilizzerà la traccia del testo pirandelliano e chiamerà i vari protagonisti coinvolti (ad esempio, rappresentanti del sindacato, degli infermieri, direttori generali ecc). Dobbiamo costruire la professione a immagine e somiglianza dei giovani e offrire loro il meglio di quello che siamo riusciti a costruire. A partire dalla nostra scuola che, accanto all’alta formazione, si arricchisce di una nuova scola di medicina pratica (con simulatori e manichini). Realizzeremo anche una rivista di medicina pratica e una pubblicazione sulle malattie croniche, che rappresentano la grande sfida della medicina generale del futuro insieme alle fragilità. Avvieremo, a gennaio 2019, la scuola per ricercatori di studi clinici ed è in cantiere anche quella per la realizzazione delle linee guida. Siamo l’unica società scientifica accreditata a redigere questi documenti nell’ambito delle cure primarie”. 

Fabrizio Del Bimbo 

sabato 24 novembre 2018

La sesta edizione del Premio Semplicemente Donna: da Cortona un messaggio di speranza e coraggio



Si è conclusa a Cortona la sesta edizione del Premio Semplicemente Donna. Protagoniste della serata imprenditrici, scienziate, giornaliste, donne impegnate nella società civile e vittime di violenza.
Un momento suggestivo e toccante quello condotto dalla giornalista di SkyTG24 Monica Peruzzi che ha visto la partecipazione anche del procuratore generale di Firenze Marcello Viola, unico uomo ad essere premiato in occasione della manifestazione per il lavoro svolto al fianco della rete codice rosa e più in generale per il suo grande impegno come magistrato. A fare gli onori di casa il sindaco di Cortona Francesca Basanieri.
“È un grande onore per noi aver ospitato questa edizione, Cortona è una città molto al femminile in quanto i ruoli chiave amministrativi sono ricoperti da donne. Una peculiarità che ci rende più vicini ancora al premio e alla sua mission”.
Grande anche la partecipazione del mondo scolastico, nello specifico il liceo Signorelli e l’istituto Vegni di Cortona, che hanno partecipato attivamente agli incontri con le premiate all’interno dei rispettivi istituti.
“L’importanza del coinvolgimento del mondo scolastico è fondamentale per il premio - spiega la presidente della giuria, Patrizia Macchione - partendo dalle nuove generazioni potremo migliorare il futuro. La serata si è conclusa con un carico di emozioni inenarrabili e momenti molto toccanti che portano tutti noi a riflettere sull’universo femminile attraverso un’altra ottica”.
“Questa serata lancia un messaggio importante per dire no alla violenza in generale attraverso le storie, il dialogo, il confronto con le premiate” ha aggiunto Chiara Fatai, organizzatrice del premio insieme ad Angelo Morelli.
Gli incontri nelle scuole sono proseguiti anche nella giornata di sabato. Vittoria Doretti, ideatrice del Codice rosa, e il dottor Marcello Viola hanno incontrato gli studenti cortonesi nel salone del Maec. Ad Arezzo, ospiti dell’incontro promosso dal Club Soroptimist all’interno del liceo classico, Filomena Lamberti e Widad Akreyi.
I protagonisti del Premio Semplicemente Donna
Marcello VIOLA - "Personaggio uomo per i diritti umani"
Lucia GORACCI - "Giornalismo per i diritti umani"
Natasa KANDIC - "Impegno sociale e civile"
Wydad AKREY - "Diritti Umani"
Filomena LAMBERTI - "Donna coraggio"
Lucia VOTANO - "Ricerca scientifica"
Eleonora DANIELE - "Premio per l'informazione"
Anna AMATI - "Imprenditoria per il sociale”
H.H. Al Reem Al Tenaiji - "Donna per la pace"
Progetto "Come a casa" - Premio speciale "SOS Villaggio dei bambini"


Fabrizio Del Bimbo

martedì 20 novembre 2018

Turismo all’aria aperta in italia: un convegno a Firenze



Human Company, gruppo fiorentino leader in Italia nel comparto dell’outdoor,
ha riunito importanti player del settore per porre l’accento sul potenziale economico dell’industria turistica dell’open air in Italia, da Nord a Sud



Ieri presso la Palazzina rReale di SMN Firenze si è svolto il convegno “Sviluppo economico, innovazione e valorizzazione del territorio: le opportunità del turismo outdoor”. Organizzato da Human Company, gruppo fiorentino leader in Italia nel comparto dell’open air, l’incontro ha acceso i riflettori su un segmento in forte crescita della travel industry con un valore stimato di circa 5 miliardi di euro incluso l’indotto e oltre 60 milioni di presenze nel 2018.

Puntando su ecosostenibilità, innovazione, valorizzazione del territorio e capacità di attirare flussi turistici internazionali, a cui si affianca una presenza domestica in costante crescita, il settore del turismo all’aria aperta possiede un grande potenziale di sviluppo, con +3% di previsione sugli arrivi stimati nel 2019.

Tra dati di scenario, nuovi trend, progetti di investimento e casi concreti di successo, un panel di relatori autorevoli provenienti dal mondo delle istituzioni e della ricerca, operatori del settore e soggetti a sostegno degli investimenti hanno dato voce a un comparto strategico in Italia, per illustrarne lo stato dell’arte e le dinamiche innovative e valorizzanti, senza tralasciare le difficoltà di sviluppo del business, nel tentativo di individuare le linee guida per sfruttarne le potenzialità. 

È da qui che è partito Marco Galletti, CEO di Human Company: se paragonato con paesi limitrofi e simili per offerta turistica (un mix di storia, cultura, mare e natura) il mercato Italia è in affanno. La Spagna, per esempio, nel 2017 ha incassato dal turismo 40 miliardi in più dell’Italia (60,2 miliardi contro 39,2 miliardi) ed è riuscita a scalare la classifica mondiale, conquistando il secondo posto quale destinazione turistica dopo la Francia (l’Italia è solo quinta) grazie a un piano strategico di investimenti in infrastrutture e offerta. Eppure il potenziale dell’Italia è enorme. Lo dimostrano i numeri.
Per la destinazione Italia il 2017 è stato infatti un anno record. Con 427 milioni di notti la Penisola ha segnato +6% rispetto al 2016, registrando un incremento di presenze sia di stranieri (+6,3) che di italiani (+5,6%). Il contributo totale dell’industria turistica all’economia italiana nel 2017 è stato di 223 miliardi di euro, pari al 13% del PIL: un valore superiore alla media mondiale (10,4%) ed europea (10,3%), che conferma l’Italia quale paese a vocazione turistica. L’impatto economico si riflette in maniera rilevante sul mondo del lavoro, con oltre 3,4 milioni di posti direttamente o indirettamente generati nel 2017, pari al 14,7% dell’occupazione totale della Penisola.
Sul podio degli ospiti stranieri svetta la Germania (+15%), seguita dagli Stati Uniti in leggera flessione rispetto all’anno precedente (-2%) e Francia (+7%). Nella classifica delle regioni più amate la prima è il Lazio, seguita da Lombardia, Toscana, Campania e Veneto. Regione quest’ultima che si conferma tra le best performer nel comparto dell’outdoor.

A pieno titolo, dunque, la Regione Veneto con Cristiano Corazzari, Assessore al Territorio, Cultura, Sicurezza e Sport, si è fatta portavoce di quelle istituzioni locali che hanno compreso i vantaggi del turismo open air e che ne hanno raccolto i maggiori benefici in termini di presenze e di gradimento degli ospiti.
Due i progetti di sviluppo di Human Company nella regione: il più grande d’Europa a Eraclea e il progetto DELTAFARM a Porto Tolle, quest’ultimo in partnership con ENEL nell’ambito del progetto Futur-E, volto a riconvertire le centrali elettriche Enel in Italia non più attive. E se Enel, come ha illustrato Marco Fragale, Responsabile progetto Futur-e, ha individuato nell’outdoor una formula ideale di investimento, riconversione e rigenerazione delle proprietà, Banca del Mezzogiorno, come presentato dal CEO Bernardo Mattarella, ha saputo leggerne il potenziale per lo sviluppo turistico del centro-sud Italia tanto da annunciare la disponibilità della Banca a finanziare futuri progetti turistici in quest’area in partnership con i player di riferimento. A chiudere gli interventi dei partner investitori, è stato Sebastiano Ferrante, Managing Director PGIM Real Estate. Secondo il manager in Italia gli investitori non trovano terreno fertile a causa della poca trasparenza, della carenza di infrastrutture e della troppa burocrazia. In questo scenario gruppi come Human Company rappresentano l’eccellenza e sono i partner ideali per sviluppare progetti di turismo di qualità. 

  Del Bimbo Fabrizio

Laghi di Lesina e Varano, biglietto da visita della Puglia


Neanche quest'anno i tre colossi editoriali mondiali del buon viaggiare hanno avuto dubbi:  National Geographic, New York Times e  Lonely Planet hanno decretato la Puglia come regione più bella al mondo, piazzandola per la seconda volta consecutiva al primo posto nella classifica del Best Value Travel Destination in the World per ricchezza di storia, bellezze naturali, ottima cucina e patrimonio artistico. Vale quindi la pena di conoscere meglio questa regione.


              Lago di Varano


La prima zona che si incontra arrivando in Puglia è il territorio di Lesina, unico nella sua particolarità,  un habitat eccezionale per flora e fauna. E' qui che si manifesta uno dei più significativi ecosistemi del Parco Nazionale del Gargano. Paludi, acquitrini, zone umide: ecosistemi unici che non si possono trascurare. 

La striscia di terra a nord della laguna di Lesina, denominata "bosco-isola" , è caratterizzata dalla presenza di  allineamenti di dune variamente orientate rispetto alla linea di costa, testimonianza delle continue variazioni, anche recenti, della morfologia costiera. Il  bosco-isola, formatosi con sedimenti fluviali, si sviluppa per oltre 20 km, da Punta Pietre Nere fino a Torri Mileto.



         

La zona del Gargano in Puglia è particolarmente ricca di natura incontaminata, anche perché fortunatamente protetta. Tutto il territorio ha una flora particolarmente rigogliosa; qui si trovano infatti numerosissime specie botaniche, pari a circa un terzo della flora italiana. Il tutto è senza dubbio favorito dal clima ottimale e dai venti umidi che provengono da Nord.

Queste condizioni climatiche hanno permesso che alcune specie si sviluppassero e vivessero qui meglio che in qualunque altro posto. Si possono infatti ammirare immense faggete, pinete di caratteristici pini d’Aleppo,  querce, olmi, castagni, frassini, aceri e tassi . Alcuni di questi alberi sono da record per le loro dimensioni o la loro “vecchiaia”. Vicino ai laghi di Lesina e Varano la fauna  è particolarmente ricca e variegata. I volatili, che si possono osservare navigando con le imbarcazioni del servizio Lagobus,  contano qui ben 170 specie diverse, tra cui picchi, falchi pellegrini, poiane, Sparviero,  aironi.



Anguille appena pescate a Lesina


I pesci della laguna, che si possono osservare comodamente nel bell'acquario di acqua salmastra del Centro Visite (perfino il gambero killer), sono di numerose specie. 



Una delle vasche al Centro Visite di Lesina 



Questa fauna ittica del lago è stata recentemente protagonista della terza edizione della festa della paranza, evento tradizionale a Lesina, organizzato da CNA Foggia per dare slancio all’economia locale e all’artigianato. Nell’anno dedicato al cibo italiano nel mondo, gli organizzatori hanno raddoppiato l’appuntamento che si è sviluppato in due giornate. L'interessante convegno sulla pesca nelle acque interne in aree protette ha visto la presenza di assessori e sottosegretari per discutere sul tema delicato della gestione sostenibile dei due laghi che sono parte sostanziale del Parco Nazionale del Gargano. 

Protagonista è stata l’anguilla, pesce pregiato, molto apprezzato perfino dal l'imperatore Federico II, che visse a lungo in Puglia.  L'anguilla è stata cotta alla brace  direttamente dai pescatori. In cucina anche l’Associazione Cuochi Gargano e Capitanata che ha preparato un intero menu a base di prodotti lacustri. Non poteva mancare la paranza, latterini e gamberetti rigorosamente fritti. 

Non solo pesce in questo territorio: a Lesina si incontra ancora chi fa la pasta fresca in casa, come la signora Nuccia, che  ogni giorno prepara rigorosamente a mano chili di orecchiette.
I pomodori dell'azienda agricola Turco e i formaggi de La Bufalara sono vere eccellenze da assaggiare. 



Orecchiette di pasta fresca

Info: www.centrovisite.wordpress.com





                       Lagobus

Fabrizio Del Bimbo 
















domenica 18 novembre 2018

Inaugurato il Castello di Babbo Natale a Camogli


Torna, anche per le feste di Natale 2018, il Castello di Babbo Natale di Camogli, che ha aperto sabato 17 novembre 2018. Il Castello, promosso per il sesto anno da Ascot (Associazione Commercianti ed Operatori Turistici di Camogli) con il sostegno del Comune e in collaborazione con Pro Loco e Civ Centro Storico, con il patrocinio della Camera di Commercio di Genova e la collaborazione dell’Associazione Culturale San Fortunato Camogli e della Lega Navale, quest'anno propone ai visitatori un allestimento con bosco incantato e foresta ghiacciata, con tanto di slitta. Ecco cosa vi aspetta al Castello di Camogli: il benvenuto di Babbo Natale; spettacoli e animazioni degli elfi e delle fate; laboratori di ogni tipo, un percorso attraverso il bosco incantato e le casette degli elfi e delle fate. E poi la possibilità di incontrare Babbo Natale e scrivere la letterina, da spedire con la Macchina magica della Posta. Sulle terrazze ci sono i sentieri delle fate e i giochi degli elfi. Ma vediamo giorni d'apertura, orari, laboratori, altre novità e soprese che riserva il Castello di Natale.
Questi gli orari del Castello di Babbo Natale 2018 a Camogli:
Novembre: sabato e domenica 17 e 18, 24 e 25 dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle ore 14 alle 17.
Dicembre: sabato e domenica 1 e 2; 8 e 9; 15 e 16; 22 e 23 dicembre dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle ore 14 alle 17.
Apertura straordinaria per le scuole 10, 11, 12, 13 e 14 dicembre (prenotazioni Pro Loco Camogli tel. 0185 771066). Domenica 23 al pomeriggio e lunedì 24 al mattino ingresso gratuito. Biglietterie ai piedi del castello.A
l Castello di Babbo Natale di Camogli l'ingresso costa 5 euro. Bambini fino a 8 anni gratis (con ogni adulto è consentito al massimo l’ingresso di due bambini).
Villaggio dei laboratori
Due casette di legno, ognuna abitata da un elfo con tanto di targhetta che indica la professione del padrone di casa. Con il braccialetto del Castello, accesso ai laboratori del giorno: alla falegnameria i bimbi costruiscono le porticine magiche ed ogni bimbo porta a casa la sua, per metterla nella propria cameretta, nel giardino o al fianco della porta d’ingresso, ai piedi della scala o sull’albero, e ogni tanto soffermarsi a guardarla, e sognare su chi e cosa vi si potrebbe trovare dietro. Tutti i giorni di aperture ci sono, inoltre, laboratori diversi per ogni giornata di apertura, nuove esperienze per stupirsi e giocare. Partecipazione 5 euro.
Si parte sabato17 novembre, alle ore 14, con l'arrivo di Babbo Natale. Poi La falegnameria dell’Elfo Cesare: costruisci la tua porticina degli elfi e delle fate; Casting Elfo dalle ore 14.30 alle 17. Domenica18 novembre ecco La falegnameria dell’Elfo Cesare: costruisci la tua porticinadegli elfi e delle fate; Le officine del gusto con le Maestre dell’Asilo Umberto 1. Qui trovate il programma dei laboratori.
Casting Elfo
Efficiente leader dei Folletti Operosi. Tutti i bimbi possono diventare aiutanti speciali di Babbo Natale partecipando al Casting Elfo, una magia che succede solo al Castello di Babbo Natale a Camogli. Appuntamento sabato 17 e 24 novembre, oltre a sabato 1° dicembre 2018, dalle ore 14.30 alle 17. Partecipare costa 10 euro.
Trenino di Babbo Natale
Lungo l’elegante via della Repubblica, ecco la Stazione del Trenino di Babbo Natale. Imperdibile occasione per godersi le bellezze di Camogli, una delle località turistiche più ammirate. Nell’attesa dell’arrivo del trenino, alle pareti della “Stazione” si può ammirare la Gallery degli antenati di Babbo Natale, per immedesimarsi nella storia che si perde nel tempo. Domenica 25 novembre, domenica 2, sabato 8, domenica 9 e 16 dicembre dalle ore 14.30 alle 17.30. Costo 2 euro. Bambini fino a 5 anni gratis (con un adulto è consentita la salita al massimo di due bambini).




Info: Pro Loco Camogli 0185 771066


. Fabrizio Del Bimbo

È nato il "Profumo dei Ricordi"

  Sanofi, FederAsma e Allergie Odv e Respiriamo Insieme APS, con il supporto di Aquaflor,  hanno dato vita a “Il Profumo dei Ricordi”,  la f...