E' un'idea per promuovere il lavoro penitenziario attraverso l’istruzione e la formazione professionale dei detenuti
nell’ambito del progetto “Mi riscatto per il futuro”: è l’obiettivo del Protocollo d’intesa che il Ministro della Giustizia,
Alfonso Bonafede, e l’Amministratore Delegato di Enel, Francesco Starace, hanno siglato a Roma in via Arenula.
Questo progetto punta a realizzare un
programma formativo qualificante in favore dei detenuti,
finalizzato all’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del
lavoro. In particolare negli istituti penitenziari saranno attivati
percorsi, modulari e flessibili per contenuti e durata, per
favorire il recupero e l’acquisizione di abilità e competenze
individuali e individuare possibili inserimenti lavorativi
professionalizzanti per i detenuti.
Con questa intesa che trova fondamento, da una parte, sulle esperienze positive già sperimentate dal Gruppo Enel per promuovere una
formazione professionale sempre più indirizzata alle specifiche
esigenze del mondo del lavoro e, dall’altra, sull’impegno del Ministero
della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria di
sviluppare attività lavorative in favore dei
detenuti, al fine di ridurre il rischio di recidiva e favorire il loro
reinserimento nella società.
Questo accordo
prevede inoltre la possibilità di sviluppare ulteriori progetti
congiunti, anche in campo internazionale: in questo senso, sarà a breve
avviata
una collaborazione nell’ambito del progetto di implementazione del
lavoro di pubblica utilità nel sistema penitenziario di Città del
Messico. Saranno individuate, inoltre, aree di intervento per
rendere più sostenibili le strutture penitenziarie attraverso soluzioni di efficientamento energetico e lo sviluppo di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
"Con questo protocollo si concretizza - ha affermato il Guardasigilli -
un importante impegno preso, un percorso virtuoso di collaborazione
che mi auguro possa diventare un modello da ripetere. Il nostro impegno
non mira solo alla rieducazione del detenuto ma comprende anche la
sicurezza della collettività, perché quando un
detenuto esce dal carcere, grazie a progetti come questo, difficilmente
torna a delinquere".
“Siamo
particolarmente orgogliosi di aver sottoscritto un accordo che permetta
un più rapido abbandono della ‘zona grigia’, quella tra l’uscita
dal carcere e il reinserimento nella società civile, favorendo
l'ingresso dei detenuti nel mondo del lavoro per ridurre il rischio di
incorrere negli stessi errori del passato. – ha commentato l’Amministratore Delegato di Enel
Francesco Starace - L’obiettivo è proporre una formazione
professionale in linea con la rapida evoluzione del mondo del lavoro. I
progetti che saranno sviluppati grazie al protocollo confermano
l’impegno che Enel si è assunta per il raggiungimento
degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite; in
particolare per una crescita e una istruzione eque e inclusive”.
Del Bimbo Fabrizio
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