lunedì 20 novembre 2023

Olio del Garda tra montagna eclago



Autunno, tempo di olio nuovo.

Sulle sponde del bellissimo lago di Garda è stata presentata agli esperti del settore olivicolo la nuova annata dell'Olio Garda DOP, la cui valorizzazione è garantita dal Consorzio di Tutela.

Caesius Resort, angolo di paradiso immerso nella tranquillità della natura a Bardolino, sulle sponde veronesi del lago, ha ospitato la manifestazione, che ha permesso di visitare, poco a nord di Torri del Benaco, il paesino di Crero,definito il balcone del Lago di Garda. Da qui si gode di un panorama mozzafiato sul lago e si può notare bene quanto sia difficile coltivare gli olivi su questo terreno così accidentato con ripidi terrazzamenti. Suggestiva è la settecentesca chiesetta  dedicata a San Siro, vicino alla quale si trova il Tor­col del Crero. Era la strut­tura di cir­ca tre­cen­to anni di età che veni­va uti­liz­za­ta, fino ad alcu­ni decen­ni fa, come tor­chio per la spremi­tu­ra del­l’o­li­va e la pro­duzione di olio. 

Appartene­va ad oltre una venti­na di pri­vati del­la con­tra­da, che la uti­liz­za­vano promis­cua­mente per la fran­gi­tu­ra delle olive ma pure come mag­a­zz­i­no, nei tem­pi più recen­ti. Oltre che dal­l’ac­ces­so prin­ci­pale, pos­to al pian ter­reno di una abitazione pri­va­ta, alla stan­za in cui si tro­va anco­ra la grande maci­na in pietra con la vas­ca si pote­va accedere anche da altre tre porte, col­lo­cate tutte nel­la stes­sa stan­za. Tutte le porte con­ducono a tre dis­tinte pro­pri­età pri­vate, seg­no inequiv­o­ca­bile del­l’an­ti­co "pos­ses­so in con­sor­te­ria", che le famiglie del­la con­tra­da ave­vano ris­er­va­to al fran­toio. 

Protagonisti indiscussi sono stati l'olio extravergine e le olive coltivate sul Garda, che nascono in un territorio ricco, tra laghi e montagne, caratterizzato dalla presenza delle catene montuose a nord e del più grande lago italiano, che rendono il clima gardesano simile a quello mediterraneo. 

Sono, infatti, l’acqua del lago e le montagne a mitigare gli effetti dell’ambiente che, alla 

latitudine della zona del Garda, sarebbero altrimenti ostili allo sviluppo degli olivi. Grazie alla particolare morfologia del territorio e alle condizioni meteo-climatiche della zona del Garda si ottengono olii con sapori e profumi più delicati di quelli ottenuti nelle zone calde più meridionali.  Si tratta di territorio unici, che un gran numero di visitatori scelgono ogni anno come destinazione, attratti da questi splendidi territori, costellati di paesini che si affacciano sul lago e attraversati da sentieri tra colline e montagne percorribili a piedi o in bicicletta, paradiso per gli amanti del trekking o del cicloturismo. È un territorio che accoglie tutto l’anno anche i turisti dell’olio che desiderano non solo conoscere e degustare, ma anche vedere di persona i frantoi in azione, 

vivere il momento della raccolta, assaggiare l’olio nelle cucine affacciate sul lago. 

Sono sempre di più questi turisti e si capisce il motivo: l’olio extravergine di oliva Garda DOP si distingue per il suo sapore naturalmente delicato e per la sua eleganza. 

All’assaggio si riconosce per l’armonia delle sue note organolettiche e per gli aromi 

leggeri ed equilibrati: i profumi di erba fresca e carciofo, uniti al tipico retrogusto di mandorla, lo rendono unico. Il suo

colore va dal verde al giallo più o meno intenso, il 

profumo è fruttato medio o leggero, mentre il sapore è fruttato con note di dolce e retrogusto tipico di mandorla. Le cultivar più diffuse in questo territorio sono lacasaliva, la principale e autoctona del territorio del Garda; frantoio, che è tra le varietà maggiormente diffuse in Italia per la sua adattabilità ai terreni; leccino, cultivar autosterile che necessita di altre varietà impollinatrici per la 

produzione di olive, molto resistente alle basse temperature.

Le olive destinate alla produzione dell’olio extravergine di oliva Garda DOP provengono da 67 comuni delle province di Brescia, Verona, Mantova e Trento. 

Lunga e prestigiosa è la storia di questo prodotto. 

Da sempre presente nella zona del lago di Garda, l’olivo iniziò a svolgere un ruolo chiave nel 

VII sec. d.C. come testimonia un editto del 643 che applicava sanzioni pecuniarie a coloro che venivano sorpresi a danneggiare le piante di olivo nei villaggi attorno al Garda. 

Già nel medioevo l’olio del Garda si distingueva per l’elevata  qualità e per l’alto valore economico rispetto agli olii di altre provenienze ed era utilizzato con risultati eccellenti sia nell’alimentazione, sia  in medicina, sia per l'illuminazione delle chiese . 

La fama dell’olio del Garda nel tempo è andata sempre più aumentando; oggi rientra fra le prime dieci realtà olivicole italiane DOP , in quanto nel 1997 ha ottenuto dall’Unione Europea il riconoscimento di Denominazione di Origine Protetta, oggi difesa e valorizzata dall’azione del Consorzio di Tutela che garantisce la provenienza e la qualità dell’olio, nel rispetto di un disciplinare di produzione. 

Il Consorzio  riunisce 461  olivicoltori, 23 molitori e 33 confezionatori delle zone di produzione Garda DOP,  in Veneto, Lombardia e Trentino.

Fabrizio Del Bimbo 

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