martedì 26 marzo 2019

Sabatini, la rinascita di un locale ricco di storia ed eleganza



Il ristorante Sabatini è nato nel 1914 in via Valfonda e negli Anni Trenta si è trasferito dove è oggi. Gino Sabatini era «figlio inurbato di contadini, senza soldi e senza credito se non il suo aspetto che ispirava simpatia» come scriveva Pier Maria Paoletti in una vecchia rubrica di Panorama. Aveva rilevato prima l’Antico Barile in via dei Tavolini e dopo averlo portato al successo si era spostato in via Panzani, trasformando un locale anonimo in uno dei più noti di Firenze. Oggi la famiglia Sabatini è ancora proprietaria delle mura. Negli anni d’oro il locale era frequentato dai Nobel Eugenio Montale e Dario Fo, da star come Ingrid Bergman e Paul Newman, da politici del calibro di Nixon e Allende, ma anche Luigi Einaudi e Giovanni Spadolini, vero habitué della sala della Caravella.
Ma la gloria del ristorante non era solo mondana. La cucina ha lasciato un segno nella gastronomia fiorentina con piatti come lo sformato di carciofi o con i pisellini freschi al prosciutto, setacciati per dare i più piccoli e teneri ai clienti e lasciare i più grandi per l’insalata russa o la cucina alla lampada che oggi pur sotto forma di modernariato gastronomico sta ritornando. Ogni Natale Sabatini regalava ai clienti dei quaderni gastronomici affidati a buongustai dell’epoca,. Si mangiava «sempre bene da Sabatini» ha scritto Oriana Fallaci, che voleva sempre il «tavolo 7». Erano però gli ultimi sussulti prima che Sabatini sparisse dalle guide gastronomiche. Poi un’ultima stagione nel segno della politica fiorentina. Nel 2006 fu in via Panzani la cena elettorale da 10 mila euro a testa per Silvio Berlusconi organizzata dall’allora coordinatore di Forza Italia Denis Verdini per raccogliere un milione di euro. Il resto è storia, gastronomica e politica, di oggi.
Una nuova stagione per Sabatini ha esordito a settembre 2018: lo chef Alessio Morì, che, seppur molto giovane, ha già alle spalle molte prestigiose esperienze, anche stellate, ha preso in mano le redini del ristorante proponendo una  cucina gourmet, innovativa e di alta qualità, non solo toscana, servita su tovaglie vintage. 
Il servizio è cordiale, ma non  invadente. Un team di 15 persone è sempre pronto al sorriso e ad un gesto di premura verso la clientela. 
La cucina è strettamente legata a fornitori biologici, piccole realtà locali di ottimo livello, ma soprattutto fatta in casa, come il loro l'eccellente pane, prodotto da varie farine in varie fogge.
Il pesce è pescato fresco. Le erbe e i germogli provengono da aziende biodinamiche. Le carni sono di prima scelta, così come pure i formaggi. 
Tra i piatti in menù: Capesante con ristretto di cacciucco e centrifuga di prezzemolo
Risotto al gambero e corallo
Creme brulee di carote fermentate e uovo marinato
Babà con gelato al cappero
Bignè all'alloro





Il ristorante è aperto sia a pranzo, sia a cena. 


Un'esperienza che si consiglia vivamente di provare. 

info:www.sabatinifirenze.it


Fabrizio Del Bimbo 

Nessun commento:

Posta un commento

Un gruppo dei Cavalieri del Santo Sepolcro in Israele per vivere la gioia della Terra Santa

   Semi di Speranza e di preghiera A Gerusalemme una delegazione dell'ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Sezione Lazio  ...