In programma dal 22 al 27 agosto negli spazi della Fiera di Rimini, il Meeting per l’Amicizia tra i Popoli, giunto quest’anno alla 46esima edizione, ospiterà numerose tavole rotonde, mostre, iniziative e spettacoli per i giovani dedicati a cultura e sport
Il manifesto dell’edizione 2025
“Nei luoghi deserti costruiremo con mattoni nuovi”. La citazione, tratta dai “Cori da La Rocca” di Thomas Stearns Eliot, è il titolo scelto per l’edizione 2025 della kermesse ideata da Comunione e Liberazione (Cl). A tenere la relazione sul tema sarà Erik Varden, vescovo di Trondheim e presidente della Conferenza episcopale della Scandinavia.
Per approfondire: Il senso del Meeting di Rimini per la politica di oggi
Il messaggio della XLVI edizione
“Con questo meeting vogliamo rendere presenti esperienze di condivisione e accoglienza, di riconciliazione e di positività nei deserti della solitudine e della rassegnazione, dei conflitti e delle guerre”, ha sottolineato il presidente di Fondazione Meeting, Bernhard Schloz, durante la presentazione, lo scorso luglio, dell’edizione 2025 all’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede a Roma.
I numeri
La kermesse si snoderà su circa 120mila metri quadrati di superficie tra i padiglioni del polo fieristico della città romagnola. Nei cinque giorni di appuntamenti sono in calendario 150 convegni con oltre 550 relatori e 30 tra mostre e spettacoli, alcuni dei quali ospitati al Teatro Galli. Confermato anche il Villaggio Ragazzi con 240 eventi, dai laboratori a letture e incontri.
Madri della Terra Santa
A dare il via quest'anno alla kermesse riminese saranno le testimonianze di Layla al-Sheik, palestinese, e Elana Kaminka, israeliana, madri dalla Terra Santa martoriata dal conflitto di Gaza che racconteranno come hanno trasformato il dolore per la perdita di un figlio in un percorso di riconciliazione.
Premier Meloni all’esordio
Si annuncia folta, come sempre, la rappresentanza di esponenti del mondo politico e istituzionali che prenderanno la parola sul palco. Tra gli interventi più attesi, nel giorno di chiusura il 27 agosto, c’è quello della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alla sua prima partecipazione al meeting di Rimini da quando è a Palazzo Chigi. La premier interverrà prima di partire per la missione in Estremo Oriente dove visiterà 5 Stati: Bangladesh, Singapore, Vietnam, Corea del Sud e Giappone per l’Expo di Osaka.
Ospiti gli ex premier Draghi e Letta
Non è escluso che la premier possa incrociare il suo predecessore, Mario Draghi, protagonista di una riflessione sul futuro dell’Europa che vedrà tra gli altri gli interventi anche della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e del vicepresidente della Commissione Ue con delega alle politiche regionali, Raffaele Fitto. A prendere la parola saranno anche le vicepresidenti dell’Eurocamera, Pina Picierno (Pd) e Antonella Sberna (Fratelli d’Italia), il vicepresidente Ppe Massimiliano Salini e l’ex premier Enrico Letta, autore del report sul mercato unico europeo.
Presenti molti ministri
A Rimini convergeranno poi diversi ministri, dai vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini a Andrea Abodi (Sport), Tommaso Foti (Affari Europei), Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze), Alessandra Locatelli (Disabilità), Francesco Lollobrigida (Agricoltura), Matteo Piantedosi (Interno), Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente), Orazio Schillaci (Salute), Adolfo Urso (Imprese) e Giuseppe Valditara (Istruzione). Tra le alte cariche dello Stato presenti anche il vicepresidente della Corte Costituzionale Luca Antonini e Daria Perrotta, Ragioniera Generale dello Stato.
Gli ospiti religiosi
L’edizione numero 46 del meeting di Rimini cade nell’anno del Giubileo 2025 e sono numerosi gli esponenti del mondo spirituale, non solo cattolico, ospiti della manifestazione nel segno del dialogo tra le fedi. Tra questi il patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I, presente nell’incontro dedicato ai 1700 anni dal Concilio di Nicea insieme al cardinale Kurt Koch, prefetto del Dicastero per l’Unità dei Cristiani. Sul tema della comunicazione interverrà Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione.
Le testimonianze sulle frontiere
Sono attesi inoltre gli interventi del cardinale Arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei) e rappresentanti della chiesa in teatri di guerra come il vescovo Pavlo Honcharuk, della diocesi di Kharkiv-Zaporizhia, e di frontiera come Hanna Jallouf, vescovo di Aleppo, in Siria, e il cardinale Jean-Paul Vesco, arcivescovo di Algeri. Per i movimenti ecclesiali, interverranno inoltre Margaret Karram del Movimento dei Focolari e Davide Prosperi della Fraternità di Comunione e Liberazione.
Fabrizio Del Bimbo
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