giovedì 2 ottobre 2025

EPFAITALIA Meeting 2025. Il primo giorno

 





 

– Si è aperta oggi al Teatro del Maggio Musicale di Firenze la due giorni di lavori della sedicesima edizione di EFPA Italia Meeting. Con oltre 1.000 accessi unici registrati nella prima giornata dell’evento annuale della Fondazione, affiliata alla European Financial Planning Association™ (EFPA), che ha riunito i professionisti del risparmio, certificati e non, per dialogare del tempo come alleato e fattore di investimento, sia per le nuove che per le più longeve generazioni. “Market timing vs time in the market – Il tempo giusto, il ritmo per le nuove generazioni” è il tema del Meeting.


 


«Ci troviamo in una fase di grandi incertezze e di grandi cambiamenti, non sappiamo dove approderemo. La diatriba è sempre quella tra tattica e strategia, tra cercare di anticipare il mercato o restare investiti. Ma la verità sta sempre nel mezzo: l’importante è pianificare, portare avanti progetti di pianificazione finanziaria con i nostri clienti». La riflessione nel convegno di apertura di Nicola Ardente, Presidente Efpa Italia, che insieme a Giorgio De Rita, segretario generale Censis, si è confrontato sugli “Scenari del nuovo tempo”. «I giovani oggi non hanno molto – ha proseguito Ardente -, se non incertezze lavorative. Affronteranno gap contributivi nel loro percorso professionale, cambieranno lavoro da autonomo a dipendente e viceversa, ma hanno una grande risorsa che devono sfruttare a loro favore: il tempo. Per questo è importante iniziare a posizionarsi sul mercato e qui torna fondamentale il nostro ruolo, quello dei consulenti finanziari, che crea valore sociale». Anche il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani nella sua lettera di saluti inviata al Meeting, ha voluto sottolineare come l’impegno nella formazione continua dei consulenti finanziari e nell’evoluzione degli standard professionali di settore sia la strada giusta per rafforzare la fiducia dei risparmiatori e la solidità del sistema finanziario italiano. «Perché il vostro lavoro – il messaggio del ministro – crea prosperità, accompagnate le famiglie italiane nelle scelte sul futuro, questo è un valore sociale. Non è soltanto economia, è coesione sociale».


 


De Rita ha poi voluto ricordare come per la prima volta, visto il calo di natalità costante dagli anni ’70 ad oggi, la prossima generazione erediterà grandi capitali, che necessitano di una corretta informazione per restituire fiducia ai risparmiatori.


 


La fiducia è stata anche il tema centrale del secondo appuntamento di giornata, il panel istituzionale dedicato al titolo del Meeting con Luigi Conte, presidente Anasf, Mauro Maria Marino, presidente OCF, Marco Tofanelli, segretario generale Assoreti, Gianfranco Torriero, vicedirettore generale vicario di ABI e Carlo Trabattoni, vicepresidente di Assogestioni. Per accompagnare le famiglie in un mondo in cui il welfare state viene a mancare, occorre saper costruire la fiducia, saperla comunicare, avere consapevolezza delle tecnologie di investimento. Perché la popolazione sta invecchiando, ma ci sarà un ricambio generazionale importantissimo da qui al 2050 e i giovani saranno la leva per tradurre il risparmio in investimento.


 


Di geopolitica, calo demografico e disequilibrio nella bilancia tra popolazione che crea crescita e welfare e quella che vive di pensione si è parlato nella tavola rotonda intitolata “L’orologio di Sauvy”, ossia il maggior demografo francese. Citando lo studioso, Leopoldo Gasbarro, direttore di Wall Street Italia, ha spiegato che in base alla metafora dell’orologio analogico a tre lancette, se quella dei secondi rappresenta il tempo fugace e improvviso della politica, quella dei minuti le variabili macroeconomiche, mentre quella delle ore i cambiamenti demografici, che sembra che non si sposti mai, ma quando si sposta cambia completamente il nostro tempo. E allora, in un tempo in cui 11 milioni di persone in Italia pagano il 70% dell’Irpef, qual è il margine per aumentare gli occupati? Come fare per invertire il trend di invecchiamento in una società in cui, ricorda Antonio Cesarano, Chief Global Strategist Intermonte SIM Spa, il patrimonio degli italiani è cresciuto del 36% contro il 150% degli anglosassoni? «È entrato in crisi il modello del ‘900 – ha risposto Alessandro Rosina, professore ordinario di Demografia e statistica sociale  all’Università Cattolica di Milano -. Non abbiamo più “abbondanza” di giovani, di cittadini in età lavorativa ma abbondanza di popolazione anziana, quindi serve un modello diverso». Politiche che sostengano l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e riduzione del gap di occupazione femminile, sono strumenti indispensabili secondo il demografo. «La demografia modificherà il senso dell’economia – ha spiegato Giuliano Noci, prorettore per la Cina del Politecnico di Milano. L’Europa avrà le caratteristiche di una società sempre meno manifatturiera e sempre più basata sui servizi. Ma c’è una variabile che dobbiamo saper gestire bene: tecnologia, IA, robot antropomorfi. Perché in una società in cui l’età media sarà sempre più elevata e ambiremo ad avere condizioni di vita migliori, la tecnologia sarà fondamentale. Oggi le infrastrutture e il cloud sono in mano ai mercati orientali, mentre noi europei stiamo solo regolamentando. È, invece, necessario costruire un’Europa che abbia una sua identità».


Fabrizio Del Bimbo 

EFPA Italia Meeting 2025 il 2 e 3 ottobre a Firenze

 




EFPA Italia Meeting 2025


Market timing vs time in the market – Il tempo giusto, il ritmo per le nuove generazioni


 Torna l’appuntamento annuale della Fondazione affiliata della European Financial Planning Association™ (EFPA) con i Professionisti del Risparmio, certificati e non, per una due giorni di aggiornamento, dialogo e confronto con asset manager ed esperti del settore.


Il 2 e 3 ottobre a Firenze, al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, riflettori puntati su “Market timing vs time in the market – Il tempo giusto, il ritmo per le nuove generazioni”.


Come da tradizione, l’Efpa Italia Meeting si propone di esplorare le competenze utili per interpretare i cambiamenti in atto nella consulenza finanziaria e valutare prospetticamente i trend che ridefiniranno il futuro della professione.


Il titolo di questa sedicesima edizione ruota intorno a un tema ricorrente quando si parla di investimenti: provare a “battere il mercato” ritenendo di poterne anticipare i movimenti, ovvero restare investiti nel lungo periodo beneficiando della crescita complessiva del mercato, riducendo l’impatto della volatilità a breve termine sfruttando il processo di capitalizzazione.


«In un contesto macro economico di precario equilibrio, tra segnali di stabilizzazione e allo stesso tempo persistenti fragilità, la scelta tra market timing e time in the market assume un significato ancora più rilevante per le nuove generazioni di investitori: digitali, costantemente connesse, con accesso a una mole crescente di informazioni, ma al tempo stesso esposte a decisioni impulsive e influenzate dai trend del momento», osserva il Presidente di Efpa Italia Nicola Ardente. «Partendo dai grandi temi che stanno ridisegnando il futuro della consulenza finanziaria – cambiamenti demografici, trasformazioni tecnologiche, dinamiche sociali in rapido mutamento – porremo l’accento sul ruolo strategico del tempo come leva per la remunerazione del capitale: il tempo non come scommessa, ma un alleato su cui costruire nel lungo periodo, con metodo e lungimiranza, una solidità finanziaria».


La Fondazione è al lavoro insieme ai partner per declinare i temi chiave della due giorni all’interno del consueto format di tavole rotonde, seminari, workshop. 


Fabrizio Del Bimbo 

sabato 27 settembre 2025

150 Anni di Storia e Tradizione: Gran Finale per l'Associazione Macellai di Firenze e provincia Conclusa la

 




Conclusa la lunga serie di eventi per l'anniversario, tra convegni, mostre e il corteo storico. Il presidente Stefano Secci: "Un punto di partenza per portare avanti passione e tradizione."

Si sono conclusi con una fastosa celebrazione a Villa Viviani i festeggiamenti  per i 150 anni  dell’Associazione Macellai di Firenze e Provincia. La serata del 24 settembre ha posto il sigillo a una serie di eventi che hanno ripercorso la storia e la tradizione dell'antica Arte dei Beccai. 

Il momento centrale della serata, condotta da Gaetano Gennai, è stato la consegna dei riconoscimenti a figure che si sono distinte per la loro vicinanza all'Associazione. Sono stati premiati Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, vice presidente della Regione Toscana. Mirko Ruffilli, presidente del Quartiere 1 di Firenze che ha ritirato il premio in rappresentanza della sindaca, Sara Funaro, lo storico Luciano Artusi, Michele Pierguidi, presidente del Calcio Storico, Maurizio Arosio, presidente di Federcarni, e Gianni Tapinassi, Presidente di Mercafir, Paolino Donnarumma, di Banca Bpm, e Aldo Cursano presidente Confcommercio Toscana.

Alla cena di gala hanno partecipato Aristide Bucchi, presidente Catctem, Stefano Secci, presidente dell’Unione Sindacale Esercenti Macellai (USEM) e Ass-Food, Luca Menoni, presidente Cesec e consigliere USEM, e Alessandro Mugnai, presidente Centro Carni Alimentari. 

Le celebrazioni sono iniziate il 13 settembre 2024, con un convegno sull'associazionismo presso l'Accademia delle Arti del Disegno, nell’antico Palazzo dell'Arte dei Beccai di Orsanmichele. Il 9 marzo 2025, poi, dopo la messa nella Basilica di San Lorenzo in memoria dei macellai defunti, è stata inaugurata una mostra fotografica nella sede di via Ginori, sulla vita professionale e associativa degli affiliati. In quell'occasione, Aristide Bucchi ha ripercorso la storia moderna dell’Associazione, ricordandone  l'impegno in momenti cruciali, dall’alluvione del 1966 alla crisi della "mucca pazza", fino alla recente pandemia di Covid-19.

L’11 maggio, dopo un convegno su benessere animale e buone pratiche di consumo, il corteo storico della Repubblica Fiorentina ha accompagnato i macellai a Ponte Vecchio, dove un tempo sorgevano le botteghe dei beccai, per donare una targa all'Associazione Ponte Vecchio, che riunisce le oreficerie che operano sul ponte. In cambio, hanno ricevuto una medaglia commemorativa. Il corteo si è poi diretto in Piazza del Duomo, per la benedizione all'Arte dei Beccai, e in piazza San Lorenzo, dove i componenti del calcio storico sono stati omaggiati con vere bistecche alla fiorentina. 

“Questo 150° anniversario è per noi un punto di partenza,” ha dichiarato Stefano Secci, presidente USEM, a margine della serata conclusiva. "Porteremo avanti la nostra passione, garantendo la qualità, la serietà e la tradizione, che da secoli contraddistinguono il nostro lavoro”.


Fabrizio Del Bimbo 

Nicoletta Curradi 

venerdì 26 settembre 2025

Toulouse Lautrec. Un viaggio nella Parigi della Belle Époque".La nuova mostra a Firenze





A Firenze prende vita la Parigi di fine Ottocento: una straordinaria mostra racconta Toulouse-Lautrec e l’incanto della Belle Époque.

Fino al 22 febbraio 2026  il Museo degli Innocenti di Firenze ospita in anteprima nazionale

“Toulouse-Lautrec. Un viaggio nella Parigi della Belle Épo mique”,

 una mostra che non solo ripercorre la parabola creativa di uno dei più grandi artisti di ogni tempo, ma ci trasporta dentro quel clima unico di Parigi fin de siècle, con i suoi artisti, le luci, le scoperte, il fulgore dell’arte.


Oltre 100 opere iconiche dell’artista francese – tra cui “Jane Avril”, “Troupe de Mademoiselle Églantine”, “Aristide Bruant nel suo cabaret” e prestiti eccezionali come gli oli provenienti dal Museo Toulouse-Lautrec di Albi – saranno al centro di un racconto meraviglioso, quello della Parigi della Belle Époque.

Una scenografia d’epoca, arricchita da arredi originali, oggetti storici, materiali d’archivio e opere di altri grandi artisti coevi, condurrà i visitatori in un vero e proprio viaggio nel tempo, tra i colori vibranti dei manifesti, il fermento dei caffè-concerto e l’atmosfera ribelle e poetica di Montmartre fin de siècle. Un’esperienza coinvolgente, che restituisce intatta la magia di un’epoca irripetibile.


Un invito a lasciarsi trasportare nella Parigi sognante di Toulouse-Lautrec: un mondo di ballerine, poeti e visionari che continua ad affascinare intere generazioni.


Parigi, fine Ottocento. È l’epoca della spensieratezza e del progresso, dell’arte che invade i boulevard, dei caffè frequentati da pittori, scrittori e ballerine, delle prime luci elettriche e della nascita della società di massa. In questo fermento culturale nasce e si afferma Henri de Toulouse-Lautrec (1864–1901), figura unica nel panorama artistico europeo. Pittore, illustratore e innovatore grafico, Lautrec ha saputo catturare con sguardo ironico e profondo la vita notturna e lo spirito bohémien della Parigi di Montmartre.

Frequentatore assiduo di locali come il Moulin Rouge, Lautrec seppe trasformare il mondo della notte – fatto di spettacoli, teatri, café-concert e figure marginali come prostitute, ballerine e chansonnier – in arte. I suoi manifesti pubblicitari, realizzati con una tecnica litografica innovativa, non solo hanno rivoluzionato il concetto di grafica promozionale, ma sono divenuti vere e proprie icone visive della Belle Époque.





Tutto questo è il mondo di “Toulouse-Lautrec. Un viaggio nella Parigi della Belle Époque”, la grande mostra al Museo degli Innocenti di Firenze.

Tra le opere più celebri esposte – prestito eccezionale della Collezione Wolfgang Krohn di Amburgo– si potranno ammirare litografie a colori (come Jane Avril, 1893), manifesti pubblicitari (come Troupe de Mademoiselle Églantine del 1896 e Aristide Bruant nel suo cabaret del 1893), disegni a matita e a penna, grafiche promozionali e illustrazioni per giornali (come in La Revue blanche del 1895) diventati emblema di un’epoca indissolubilmente legata alle immagini dell’aristocratico visconte Henri de Toulouse-Lautrec, alcune di queste provenienti dal Museo Toulouse-Lautrec di Albi.


A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente, la mostra presenta anche lavori di altri grandi protagonisti della Belle Époque e dell’Art Nouveau. Un vero e proprio viaggio visivo tra eleganza e innovazione, dove spiccano le seducenti figure femminili di Alphonse Mucha, i manifesti vivaci e coloratissimi di Jules Chéret – considerato il pioniere della pubblicità moderna – e le suggestive atmosfere di Georges de Feure. Completano il percorso le raffinate opere di Frédéric-Auguste Cazals, Paul Berthon e altri straordinari artisti che hanno saputo trasformare la grafica in arte. Un’occasione unica per immergersi nello spirito vibrante di un’epoca che ha fatto dello stile e della creatività la sua firma più riconoscibile.


A completare l’allestimento, un ricco apparato di fotografie, video e arredi d’epoca, che trasportano il visitatore in un viaggio multisensoriale nella Parigi tra il 1880 e il 1900. Un’epoca in cui arte, tecnologia, libertà espressiva e nuove forme di intrattenimento gettarono le basi del mondo moderno.


La mostra non è solo un omaggio a Toulouse-Lautrec, ma anche un’occasione per esplorare la Belle Époque in tutte le sue sfaccettature: un’epoca di contrasti, di sogni e di rivoluzioni culturali.

Mentre l’Europa viveva un periodo di relativa pace e progresso, Parigi diventava la capitale del piacere e dell’avanguardia, dove architettura, pittura, arredamento, scultura e musica erano invasi da rimandi alla natura, al mondo vegetale e a un'immagine nuova della figura femminile.

Considerata come una corrente internazionale, essa si fonda sulla rottura con l'eclettismo e lo storicismo ottocenteschi e rappresenta la risposta moderna a una società sempre più industrializzata.

Concepita come arte totale, il Modern Style diventa Tiffany negli Stati Uniti, Jugendstil in Germania, Sezession in Austria, Nieuwe Kunst nei Paesi Bassi, Liberty in Italia, Modernismo in Spagna e s’impone rapidamente in Inghilterra, patria dei maggiori teorici del movimento, e passa sotto il nome di Art Nouveau in Francia.

Le sale della mostra raccontano questo clima unico, intrecciando arte, società e cultura visiva.


Con il patrocinio del Comune di Firenze, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia e curata dal Dr. Jurgen Doppelstein e vede Gabriele Accornero come project manager della Collezione.


 


Prosegue il supporto di Ricola in veste di special partner alle mostre del gruppo Arthemisia.

ll gusto inconfondibile di Ricola e delle sue caramelle alle 13 erbe alpine svizzere si sposta con Arthemisia a Firenze, al Museo degli Innocenti, per accompagnare la grandissima esposizione dedicata al percorso artistico composto da manifesti, litografie, disegni, illustrazioni e acquerelli a mano del pittore, illustratore e innovatore grafico de Toulouse-Lautrec (1864–1901), e di altri grandi artisti coevi appartenenti alla corrente belle époque e dell’art nouveau, testimoni di un momento storico unico e della vivace Montmartre e Parigi del fin de siècle.

Ricola, azienda svizzera che dal 1940 realizza caramelle e tisane grazie all’originale ricetta alle 13 erbe svizzere, sostiene l’importanza dell’arte e i visitatori potranno assaggiare le celebri caramelle.


Fabrizio Del Bimbo 


giovedì 25 settembre 2025

Firenze, una grande mostra sul Beato Angelico a Palazzo Strozzi e Museo di San Marco

 



Dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026, Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco dedicano una mostra al Beato Angelico, uno degli artisti più spirituali e rivoluzionari del Quattrocento, in un’esposizione senza precedenti.


Dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026, Firenze rende omaggio a fra’ Giovanni da Fiesole, universalmente noto come Beato Angelico, con una grande mostra articolata tra due sedi: Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco. L’esposizione, intitolata semplicemente Beato Angelico, è un progetto ambizioso frutto della collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi, la Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura e il Museo di San Marco.


Si tratta della prima grande retrospettiva a Firenze sul pittore domenicano dopo oltre settant’anni, e rappresenta un’operazione culturale e scientifica di rilievo internazionale, pensata per riscoprire, restaurare e valorizzare la figura di uno dei padri dell’arte rinascimentale.


Attraverso un dialogo tra le due sedi espositive, la mostra esplora l’evoluzione stilistica, l’eredità e l’impatto dell’arte di Beato Angelico (Vicchio, 1395 circa – Roma, 1455), confrontandola con alcuni dei più importanti artisti a lui contemporanei. In mostra opere e confronti con Lorenzo Monaco, Masaccio, Filippo Lippi, ma anche con grandi scultori del tempo come Lorenzo Ghiberti, Michelozzo e Luca della Robbia. Il percorso espositivo permette di comprendere la straordinaria capacità di Beato Angelico di coniugare innovazione formale, profondità spirituale e rigore intellettuale. I suoi dipinti, celebri per la resa della luce, l’uso della prospettiva e la delicatezza espressiva, segnano una svolta fondamentale nel passaggio dal tardo gotico alla piena arte rinascimentale.


Capolavori riuniti per la prima volta dopo secoli


Uno degli elementi più straordinari dell’iniziativa è la possibilità di vedere riunite, per la prima volta dopo oltre due secoli, alcune delle pale d’altare più importanti di Beato Angelico, oggi disperse tra musei, chiese e collezioni internazionali. Grazie a un’accurata campagna di restauri e a una rete di prestiti eccezionali, la mostra permette di ammirare da vicino opere provenienti da prestigiose istituzioni italiane e straniere, ma anche da piccole realtà territoriali ricche di valore storico e culturale.


Dipinti, miniature, disegni e sculture compongono un corpus di opere che restituisce la varietà e la profondità della produzione artistica dell’Angelico, in un’esperienza immersiva ed emozionante per studiosi, appassionati e pubblico generalista.


Beato Angelico, Giudizio Universale (1425-1428; tempera su tavola, 105 x 210 cm; Firenze, Museo di San Marco)


Un progetto scientifico senza precedenti


La mostra è il frutto di oltre quattro anni di lavoro e si configura come un progetto di altissimo profilo scientifico, curato da Carl Brandon Strehlke, Curatore emerito del Philadelphia Museum of Art, esperto di fama internazionale sull’arte italiana del Rinascimento. La sezione ospitata nel Museo di San Marco sarà co-curata da Stefano Casciu, Direttore regionale dei Musei nazionali Toscana – MiC, e da Angelo Tartuferi, già Direttore del Museo stesso.


L’esposizione sarà accompagnata da un catalogo con approfondimenti critici e storici, che aiuterà a collocare l’opera di Beato Angelico nel più ampio contesto dell’arte fiorentina ed europea del Quattrocento. La mostra vuole essere un’occasione unica per riscoprire la figura di Beato Angelico come artista rivoluzionario, capace di portare nella pittura una dimensione spirituale profondamente umana. Le sue opere non sono solo immagini di devozione, ma vere meditazioni visive sul mistero del sacro e della luce.


Fabrizio Del Bimbo 

giovedì 18 settembre 2025

Bella Vita kefir probiotico: un toccasana per il tuo benessere

 





Ideale per contribuire a uno stile di vita equilibrato e a un benessere generale.


Una vacanza Wellness? E perché non concederla anche al proprio intestino? Bella Vita kefir probiotico di Latteria Sociale Merano è molto più di una semplice bevanda fermentata. E’ un vero e proprio trattamento benessere per il proprio intestino, un regalo prezioso da fare a se stessi, ogni giorno.



Grazie alla sua complessa comunità di microrganismi vivi — 12 diversi fermenti lattici vivi tipici e 1 miliardo di fermenti probiotici Bifidobacterium BB-12® — Bella Vita kefir probiotico sostiene in modo naturale la salute della flora intestinale. 

Queste “energie” microbiche promuovono il benessere digestivo e migliorano l’assorbimento dei nutrienti, trasformando l’intestino in un vero e proprio centro di energia e vitalità.


Il consumo regolare di Bella Vita kefir probiotico contribuisce equilibrare e rigenerare la flora intestinale, alleviare disturbi digestivi come gonfiore o stitichezza. 

Inoltre, favorisce una digestione più efficiente e un migliore assorbimento delle vitamine e dei minerali essenziali e offre benefici a chi soffre di intolleranza al lattosio.


Per chi desidera prendersi cura di sé in modo naturale, Bella Vita kefir probiotico rappresenta un piacere quotidiano e un alleato prezioso. 


Diversi i gusti a disposizione. Dal tradizionale Bianco naturale a quelli più particolari come Guava-Pompelmo rosa e Avocado-Limone, perché ogni bottiglietta di Bella Vita kefir probiotico è un invito a concedere al proprio intestino un’autentica vacanza wellness — un gesto semplice per un benessere profondo, un momento di rigenerazione ed equilibrio.


Info:

Latteria Sociale Merano

Petra Mayr - Tel. +39 0473 272 938

Via della Cava 5 | 30012 Merano

www.lattemerano.it 


Fabrizio Del Bimbo 



mercoledì 17 settembre 2025

150 anni dell'Associazione Macellai di Firenze e Provincia

 



Grande celebrazione a Villa Viviani per la fine dei festeggiamenti per i 150 anni dei Macellai fiorentini 


 Le celebrazioni per il 150° anniversario dell’Associazione dei Macellai di Firenze e Provincia raggiungeranno il loro apice mercoledì 24 settembre 2025 con una grande festa a Villa Viviani, che metterà il sigillo finale a un anno di eventi dedicati alla storia, alla tradizione e al futuro dell'arte dei macellai fiorentini.


La serata conclusiva vedrà la partecipazione, oltre che degli associati, di Aristide Bucchi, presidente Catctem, decano dei macellai fiorentini, Stefano Secci, presidente dell’Unione Sindacale Esercenti Macellai USEM, Luca Menoni, presidente Cesec e consigliere USEM, Alessandro Mugnai, presidente Centro Carni Alimentari, e di numerose autorità cittadine e regionali, e sarà condotta da Gaetano Gennai. Il programma prevede la consegna di riconoscimenti, che sarà seguita dalla cena di gala. 


I festeggiamenti hanno avuto inizio il 13 settembre 2024, con un convegno sulla storia dell'associazionismo a Firenze e in Toscana, presso l'Accademia delle Arti del Disegno, nell’antico Palazzo dell'Arte dei Beccai di Orsanmichele. Il 9 marzo 2025 poi, dopo la messa nella Basilica di San Lorenzo in suffragio dei macellai defunti, è stata inaugurata la mostra fotografica nella sede dell'Associazione in via Ginori, una ricerca collettiva che ha ripercorso la vita professionale e associativa degli affiliati. Durante l’inaugurazione, il decano Aristide Bucchi ha letto un documento che ha ripercorso la storia dell’Associazione, ricordando gli eventi salienti che hanno visto i macellai fiorentini sempre in prima linea, dall’alluvione del 1966, alla mucca pazza, alla pandemia di Covid-19.


L’11 maggio, infine, dopo il convegno sul mestiere del macellaio, il benessere e le buone pratiche del consumo della carne, il corteo storico della Repubblica Fiorentina ha accompagnato i macellai sui luoghi topici della loro storia: sul Ponte Vecchio, dove un tempo sorgevano le botteghe dei beccai, hanno donato una targa all'Associazione Ponte Vecchio, che riunisce le oreficerie che operano sul ponte. In cambio, hanno ricevuto una medaglia commemorativa. Il corteo si è poi diretto in Piazza del Duomo, dove è stata impartita la benedizione all'Arte dei Beccai, e in piazza San Lorenzo, dove i componenti del calcio storico sono stati omaggiati con delle ottime bistecche alla fiorentina. 


“Questo 150° anniversario non è solo un traguardo, ma un nuovo punto di partenza,” afferma il presidente dell'Unione Sindacale Esercenti Macellai Ass-Food, Stefano Secci. “Continueremo a portare avanti la nostra passione e dedizione, garantendo la qualità, la serietà e la tradizione, che da secoli contraddistinguono il nostro lavoro”.

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Fabrizio Del Bimbo 

EPFAITALIA Meeting 2025. Il primo giorno

    – Si è aperta oggi al Teatro del Maggio Musicale di Firenze la due giorni di lavori della sedicesima edizione di EFPA Italia Meeting. Co...