Nel cuore della Tenuta di Artimino, in Toscana, all’interno della storica Villa La Ferdinanda, viene ufcialmente presentata la Fondazione Giuseppe Olmo, un’iniziativa promossa dalla famiglia Olmo con l’obiettivo di diffondere cultura, sostenere l’innovazione e valorizzare il patrimonio storico, artistico e ambientale.
La Fondazione, riconosciuta come Ente del Terzo Settore, nasce per custodire e tramandare l’eredità di Giuseppe Olmo, gura simbolo del Novecento italiano, campione di ciclismo, atleta olimpico, imprendtore visionario e filantropo. Il progetto si pone come un ponte tra passato e futuro, capace di coniugare tradizione e innovazione, cultura e impresa dove la Fondazione Giuseppe Olmo si propone come punto di riferimento per chi crede nel valore della conoscenza condivisa come strumento di crescita sociale ed economica.
Una Fondazione per custodire una eredità di valori
La creazione della Fondazione rappresenta un passaggio fondamentale per la famiglia Olmo che da generazioni è protagonista nel panorama industriale italiano e internazionale. L’intento è quello di valorizzare la storia dell’azienda e del suo fondatore, promuovendo iniziative culturali, sociali e di mecenatismo che ne rispecchino i principi e la visione.
A sottolinearlo è la Presidente Annabella Pascale che afferma che quest’iniziativa nasce con l’intento di creare un progetto comune tra le generazioni presenti e future della famiglia Olmo, mirato a tramandare, sviluppare e rappresentare i valori familiari e del Gruppo attraverso attività di ricerca scientica e storica oltre a iniziative culturali, sociali e filantropiche. Un testimone affidato ai membri della famiglia per continuare a valorizzare una storia iniziata da Giuseppe Olmo, oggi divenuta una grande eredità valoriale, industriale e culturale italiana.
La Fondazione Giuseppe Olmo ritiene che il progresso della società umana possa avvenire solo attraverso la continua valorizzazione del patrimonio culturale, tecnologico e scientico, artistico e naturale.
La sua attività si svilupperà in due specifiche aree tematiche. Area dell’innovazione industriale e della cultura d’impresa.
La Fondazione Giuseppe Olmo promuove studi, iniziative di formazione, ricerche e confronti per la valorizzazione della cultura d’impresa. Un impegno che sostiene il concetto di intrapresa umana in stretta relazione di scambio con la difesa e promozione del patrimonio storico, artistico, paesaggistico e culturale.
Cultura industriale e consapevolezza dell’heritage trasmesso da Giuseppe Olmo costituiscono lo spirito guida con cui saranno promossi gli eventi culturali e scientifici, i corsi di formazione, i workshop, i convegni e con cui sarà incoraggiata la ricerca e la produzione intellettuale attraverso saggistica tecnico-scientica, arti visive e performative, ricerche e borse di studio, collaborazioni con ricercatori, tecnologi e artisti in residenza.
La missione della Fondazione Giuseppe Olmo si basa sulla condivisione della conoscenza, lo scambio di idee, tra il mondo industriale e quello accademico. La cura e la salvaguardia degli ambienti naturali e antropizzati, luoghi in cui sono presenti le attività d’impresa del Gruppo Olmo nel comparto del turismo e dell’agricoltura, costituiscono uno degli obiettivi primari della Fondazione.
In linea con la tradizione della Tenuta di Artimino, che ha radici secolari nella produzione vinicola, la Fon-dazione sarà promotrice della ricerca agroalimentare e vitivinicola dando sostegno alla biodiversità e alla tutela ambientale.
L’impegno si estende alla formazione di nuovi attori ad alta qualfiicazione nel comparto turistico e vitieenologico con programmi di aggiornamento per i professionisti e corsi di formazione e ricerca, a carattere nazionale e internazionale.
La Fondazione si articola attraverso una struttura organizzativa dinamica, su un modello hub & spoke, che permette di coordinare attività e progetti in sinergia con istituzioni, aziende e centri di ricerca.
Il Consiglio di Amministrazione, nominato dalla famiglia Olmo, di cui sono parte i consiglieri Francesco Spotorno Olmo e Filippo Olmo, è composto da esponenti del mondo accademico, culturale e imprenditoriale. Gli organi direttivi della Fondazione comprendono il Comitato di Orientamento, coordinato dal Dott. Vincenzo Ercolino, incaricato di definire le strategie e supervisionare l’attuazione dei programmi biennali affidati a due commissioni tematiche, la commissione “Cultura d’impresa”, affidata alla Direzione del Dott. Franco Achilli denisce e attua il programma dell’area tematica dell’innovazione industriale, della cultura, dell’arte e della ricerca tecnico-scientifica, della valorizzazione dell’ingegno per il management e la comunicazione d’impresa;
- la commissione “Cultura del territorio”, affidata alla Direzione del Prof. Attilio Scienza, definisce e attua il programma dell’area tematica dell’innovazione nella difesa del patrimonio naturale e della biodiversità e per la modernizzazione delle metodologie vitivinicole e agricole.
La sede della Fondazione Giuseppe Olmo è situata nella magnifica Villa La Ferdinanda, conosciuta anche come Villa dei Cento Camini, costruita nel 1596 su progetto di Bernardo Buontalenti per volere del Granduca Ferdinando I de’ Medici. Qui visse Galileo Galilei precettore del figlio di Ferdinando I.
Dichiarata Patrimonio dell’Umanità UNESCO, la villa domina il vasto territorio della Tenuta di Artimino, un’area di straordinaria ricchezza storica e paesaggistica.
Acquistata da Giuseppe Olmo nel 1989, dopo oltre 10 anni di restauri, la Villa e tutta la Tenuta di Artimino sono oggi un simbolo dell’impegno della famiglia nella valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale. Con la nascita della Fondazione, Villa La Ferdinanda diventa un centro di ricerca e produzione cul-turale, destinato a ospitare convegni, eventi e studi interdisciplinari.
Giuseppe Olmo, nato a Celle Ligure nel 1911, soprannominato Gepin, da una famiglia di cinque figli, comincia da bambino la sua passione di ciclista correndo in bicicletta sulle strade tra Celle Ligure e Savona. A vent’anni Olmo è campione italiano e argento ai Mondiali dilettanti del 1931, a 21 anni vince la medaglia d’oro olimpica a squadre a Los Angeles nel 1932.
Professionista dal 1933 al 1942, vinse due Milano-Sanremo, nel 1935 e 1938, il titolo nazionale nel 1936 e venti tappe al Giro d’Italia. Nel 1935 conquistò il record dell’ora infrangendo il muro dei 45 chilometri orari, con 45,090 km. Un campione capace di pedalare accanto (e spesso davanti) ai grandissimi del ciclismo: da Girardengo, Binda, Guerra, Bartali e un giovanissimo Fausto Coppi.
Ben presto comincia la sua storia da imprenditore, da tempo voleva costruirsi le sue bici e nel ’39 crea la Olmo Cicli, a Celle Ligure. Poi, con la guerra, mentre tutti scappano dalle città, si trasferisce a Milano con la sua officina, che poi riporterà a Celle. Dopo la guerra i suoi studi sulle gomme lo portano in Sudamerica per approfondire la produzione di caucciù e negli anni seguenti comincia la produzione di pneumatici, tubolari e materiali sintetici.
Nel 1955 inizia a produrre i primi poliuretani e successivamente le schiume per imbottiture, pronto per soddisfare le grandi richieste del mondo dell’arredamento e dell’auto. Il nuovo Gruppo Olmo intuisce tutte le potenzialità del nuovo materiale utilizzando tecnologie produttive d’avanguardia. Negli anni ’60, con il boom dei poliuretani, l’azienda diventa il primo produttore in Italia e uno dei più importanti a livello internazionale.
La storia del gruppo che fa capo alla famiglia Olmo è lo specchio dell’ingegno e dell’intraprendenza del suo fondatore, uomo lungimirante e determinato nel raggiungere i suoi obiettivi che lo portò a dar vita alle aziende che oggi hanno consolidato posizioni di leadership in diversi settori, a livello internazionale.
La Olmo Giuseppe S.p.A., realtà industriale leader nella produzione di poliuretani espansi flessibili, rappresenta un significativo esempio dell’imprenditoria italiana più evoluta e dinamica.
La Toscana Gomma S.p.A. ha il proprio stabilimento a Robbio, in provincia di Pavia, ed è specializzata nella produzione industriale di poliestere in blocchi e rotoli, nella produzione con stampaggio a freddo di sedili per il settore automotive e guanciali modellati per il bedding e sistemi di polioli per le società correlate.
La Olmo Biciclette, capostipite dell’impero creato da Giuseppe Olmo, presenta una gamma completa di biciclette racing, mountain bike e city.
Negli anni ’80, il gruppo guarda al mondo del turismo acquisendo il comprensorio sciistico di Piani di Bobbio Valtorta Artavaggio, i Piani d’Erna, Pian delle Betulle e anche Valtorta, in Valsassina, Piazzatorre, in Val Brembana.
Forte di una enorme fiducia nel valore della terra, nella cultura del vino oltre che innamorato del patrimonio artistico italiano Giuseppe Olmo, nel 1989, acquista la Tenuta di Artimino - oltre 732 ettari prevalentemente coperti da una distesa di vigneti e uliveti, una villa medicea, un borgo medievale - e comincia l’enorme opera di recupero. La villa era stata bombardata, doveva essere ristrutturata, così come il borgo e le altre strutture. Ci sono voluti più di 10 anni di lavori per riportare allo splendore un gioiello con millenni di storia. Artimino era già abitata in epoca etrusca - dagli scavi sono emerse due tombe, ancora visitabili, e un patrimonio di reperti ora esposti nel piccolo museo, nel borgo medievale. E poi c’è la Villa medicea, patrimonio UNESCO, costruita nel 1596 come riserva di Caccia del Granduca Ferdinando I de’ Medici, situata sulla stessa altura dove sorgeva l’abitato etrusco.
Un’altra storia è quella raccontata dai pregiati vini prodotti nella tenuta e dall’elegante resort, affidato alla gestione del gruppo Melià, che include l’ hotel de charme, l’hotel diffuso nel borgo, appartamenti esclusivi, inclusi i due ristoranti, le due piscine e un centro benessere.
Giuseppe Olmo è mancato nel 1992. Da allora il suo primo nipote Luigi Olmo è Presidente del Gruppo e negli anni ha saputo capitanare e portare un consistente sviluppo a tutto il comparto industriale.
www.fondazioneolmo.org
Fabrizio Del Bimbo