mercoledì 18 dicembre 2024

La mostra autunnale “HOKUSAI”a Palazzo Blu a Pisa

 




La mostra autunnale di Palazzo Blu è dedicata a Hokusai, al movimento artistico e culturale dell’ukiyoe, diffusosi in Giappone tra il 1600 e la prima metà del 1800, denominato “Edo” in nome dell’allora capitale, oggi Tokyo.


Con oltre 200 opere, fra cui capolavori mai esposti prima, la mostra HOKUSAI a Palazzo Blu di Pisa, rappresenta un’occasione unica per conoscere il massimo esponente dello Ukiyoe, il filone artistico legato allo stile di vita e ai gusti delle nuove classi emergenti. Katsushika Hokusai, artista eccentrico e poliedrico, ha saputo ritrarre con originalità la natura, la quotidianità e le molteplici sfaccettature della società del suo tempo, combinando la pittura tradizionale giapponese con le tecniche dell’arte occidentale, diventando un incredibile interprete della realtà a lui circostante.




L’ukiyoe affonda le sue radici nella tradizione delle antiche stampe cinesi, realizzata con tecniche simili alla xilografia, mediante riproduzioni a stampa su carta tramite matrici di legno. La Grande onda di Kanagawa di Hokusai è l’opera più rappresentativa dell’ukiyoe, come le vedute del monte Fuji, ma sono varie le rappresentazioni di soggetti sottratti alla censura, come le scene di vita quotidiana e quelle a sfondo erotico. Le stampe non dovevano essere troppo costose, perché erano destinate a un pubblico di massa e alla classe dei mercanti arricchiti.




Il termine ukiyo deriva dalla disciplina buddhista e indica l’attaccamento al fugace mondo materiale. Nel periodo Edo era possibile pensare a godersi la vita in un mondo libero. Miniaturisti, calligrafi, illustratori, fino al mondo degli “anime” e dei “manga” giapponesi, sono numerose le influenze che l’ukiyoe ha avuto nella storia. Tra i maggiori rappresentanti Utagawa Toyokuni, Kitagawa Utamaro, Katsushika Hokusai e altri


Palazzo Blu, Lungarno Gambacorti, 9, Pisa

Fino al 23 febbraio 2025


Fabrizio Del Bimbo 

lunedì 9 dicembre 2024

La campagna di Natale del mondo Coop: Donare una speranza

 



                           

Al via la campagna di Natale promossa dal mondo Coop e da Unicoop Firenze, in collaborazione con la Fondazione Il Cuore si scioglie e la Fondazione Noi, a sostegno di Unhcr:


è possibile donare fino al 9 gennaio per far arrivare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dalla guerra in Libano, Sudan, Ucraina e Gaza


 


Alle popolazioni colpite dalla guerra in Libano, Sudan, Ucraina e Gaza: a loro è dedicata la campagna natalizia promossa dal mondo Coop e da Unicoop Firenze, in collaborazione con la Fondazione Il Cuore si scioglie e la Fondazione Noi, per sostenere UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati che, dal 1950, in tutto il mondo, protegge e assiste le persone costrette a fuggire a causa di guerre e persecuzioni. 


Dal 9 dicembre fino al 9 gennaio è possibile contribuire donando alle casse di tutti i punti vendita Unicoop Firenze, su Eppela o con bonifico bancario. Le donazioni di soci e clienti verranno utilizzate dall’UNHCR per acquistare kit di aiuti umanitari destinati alla popolazione del Libano, Sudan, Ucraina e Gaza, qui attraverso la Mezzaluna Rossa. Un semplice gesto, una piccola donazione che possono salvare una vita: ogni aiuto è benvenuto. 


Nel periodo delle feste, nei punti vendita Coop saranno allestite postazioni per informazioni sulla campagna e sulle iniziative delle sezioni soci Coop che organizzeranno cene, incontri e occasioni di socialità per contribuire alla raccolta a favore dell’UNHCR. 



La campagna è stata presentata questa mattina, presso il Teatro del Sale, a Firenze, alla presenza di Daniela Mori, Presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze e della Fondazione Il Cuore si scioglie; la mattinata ha visto la partecipazione - in collegamento da Ginevra - di Carlotta Wolf, Communication Officer UNHCR e di Giovanna Li Perni di UNHCR Italia, che si occupa della raccolta fondi con le aziende. Presenti in sala i rappresentanti delle sezioni soci Coop mentre, sul palco e in collegamento, si sono alternati tanti ospiti chiamati a portare la loro testimonianza sul tema della guerra e sulle guerre in corso: fra questi, Raffaele Crocco, Direttore dell’Atlante delle guerre, il fotoreporter Gabriele Micalizzi e, in collegamento da Damasco, Padre Firas, Guardiano della Custodia di Terrasanta a Damasco.



«Quello che vediamo succedere, giorno dopo giorno, nei tanti territori colpiti oggi dalla guerra, non può lasciarci indifferenti. L’impegno per la pace e per la solidarietà da sempre sono nel dna di Coop. Per questo abbiamo deciso di promuovere la campagna natalizia a sostegno dell’UNHCR, grazie alla quale le donazioni raccolte dai nostri soci e clienti potranno raggiungere le popolazioni colpite dalla guerra in Libano, Sudan, Ucraina e Gaza. Natale è un periodo in cui la maggior parte delle famiglie italiane si riunisce per passare dei momenti di convivialità e spensieratezza insieme. Non è lo stesso per milioni di famiglie del mondo colpite dalle guerre, a volte privati persino di beni essenziali come cibo e acqua. Anche un piccolo contributo per questi kit umanitari è un aiuto concreto per le persone che vivono sulla loro pelle la terribile tragedia della guerra ed è un gesto che trasmette un messaggio di speranza e di pace», dichiarato Daniela Mori, Presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze e della Fondazione Il Cuore si scioglie 



«Il numero di persone nel mondo costrette a fuggire da violenze e persecuzioni ha superato la cifra record di 122 milioni – commenta Giovanna Li Perni di UNHCR Italia, che si occupa della raccolta fondi con le aziende. Si tratta di una situazione estremamente difficile perché da un lato aumentano le crisi umanitarie e mancano le soluzioni pacifiche e dall’altro, a livello globale, i fondi per gli aiuti umanitari sono gravemente insufficienti. A maggior ragione, siamo grati a Coop e Unicoop Firenze per essere ancora una volta accanto ai rifugiati con questa nuova iniziativa, che speriamo possa contribuire a sensibilizzare e a raccogliere fondi che fanno la differenza nella vita di migliaia di persone in fuga dalla violenza». 



L'azione di UNHCR


Proteggere chi fugge da conflitti e persecuzioni fornendo aiuti salvavita, acqua e cibo, un riparo, le prime cure, servizi igienici e assistenza economica. Questo fa da sempre l'UNHCR, Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati che ha lanciato un appello al mondo Coop, in uno scenario di crescente instabilità, violenza globale e di riduzione dei finanziamenti alle organizzazioni umanitarie. Nel 2023 l'Agenzia ha affrontato l'anno più impegnativo dell'ultimo decennio, con 43 dichiarazioni di emergenza, l'invio di 7,4 milioni di beni di prima necessità, per aiutare oltre 16 milioni di persone in tutto il mondo. Con il riaccendersi del conflitto in Medio Oriente, il quadro si è fatto ancora più grave. Alla chiamata dell’UNHCR ha risposto il mondo Coop che, con la campagna natalizia, permetterà di intensificare l'aiuto a chi fugge dalle guerre in quattro aree particolarmente critiche fra le tante in conflitto.



I kit di aiuti umanitari


Un'azione, quella di UNHCR, che conta su una catena di approvvigionamento e una logistica in grado di assicurare una risposta ai bisogni immediati di 1 milione di persone in 72 ore dallo

scoppio di un'emergenza.


UNHCR utilizzerà i fondi raccolti per intensificare l'aiuto alla popolazione in fuga su quattro fronti:


- Libano: per ogni famiglia un kit di aiuti composto da 5 coperte, 5 materassini, 5 materassi, una tanica per l'acqua, una lampada solare, un set da cucina


- Sudan: acquisto di tende per le famiglie sfollate


- Ucraina: contributo economico per famiglia per le spese per cibo, medicine, affitto


- Gaza: acqua, coperte, vestiti, taniche e materassi inviate nella Striscia attraverso la Mezzaluna Rossa egiziana


I numeri della guerra


Alla fine di giugno 2024, 122,6 milioni di persone in tutto il mondo sono state costrette alla fuga a causa di persecuzioni, conflitti, violenze, violazioni dei diritti umani o eventi che turbano gravemente l’ordine pubblico, secondo quanto riportato nel Rapporto di metà anno 2024 dell’UNHCR, pubblicato lo scorso ottobre. Ciò rappresenta un aumento del 5%, pari a 5,3 milioni di persone, rispetto alla fine del 2023. Da oltre 12 anni il numero di persone sfollate con la forza continua a crescere. Alla fine di giugno 2024, 1 persona su 67 in tutto il mondo era sfollata con la forza, quasi il doppio rispetto a 1 persona su 114 di dieci anni fa. La maggior parte dei rifugiati, il 71%, è ospitata in Paesi a basso e medio reddito. Secondo le stime dell’UNHCR, a meno di rapidi sviluppi positivi in una o più situazioni di crisi di rifugiati di grandi dimensioni, il numero di persone costrette alla fuga continuerà ad aumentare nel secondo semestre del 2024. 


Un fattore chiave che ha fatto lievitare il numero di persone costrette alla fuga è stato il devastante conflitto in Sudan: dall’aprile 2023, sono stati registrati più di 7,1 milioni di nuovi sfollati nel Paese, con altri 1,9 milioni in fuga oltre i confini. Alla fine del 2023, un totale di 10,8 milioni di sudanesi era sradicato dalle proprie abitazioni. L’UNRWA stima che alla fine del 2023, nella Striscia di Gaza, 1,7 milioni di persone (il 75% della popolazione) erano sfollate a causa della violenza catastrofica, e alcuni rifugiati palestinesi erano dovuti fuggire più volte. La Siria rimane la più grande crisi di rifugiati al mondo, con 13,8 milioni di persone costrette alla fuga. Il numero di rifugiati e di altre persone bisognose di protezione internazionale ha superato i 43 milioni, includendo quelli sotto il mandato dell’UNHCR e dell’UNRWA. Il 73% dei rifugiati sotto il mandato dell’UNHCR proviene da soli cinque Paesi (Afghanistan, Siria, Venezuela, Ucraina e Sudan).



Proteggere i civili


I conflitti armati sono una delle cause più potenti di sfollamento forzato. Essi causano anche morti e feriti tra i civili, la distruzione di infrastrutture civili, l'aumento della presenza di ordigni esplosivi, tra cui mine e ordigni inesplosi, l'interruzione dei servizi pubblici e dello stato di diritto, la separazione delle famiglie e i bambini non accompagnati, tra gli altri effetti. Purtroppo, i principi del diritto internazionale umanitario, ovvero il diritto che si applica nei conflitti armati, che regola come si può combattere, sono sempre più spesso ignorati dai combattenti nei conflitti contemporanei. Questa inosservanza mette in pericolo milioni di civili, a volte come tattica di guerra deliberata. I principi fondamentali del diritto internazionale umanitario riguardanti il trattamento dei civili sono:


• Distinzione: obbligo di distinguere tra civili e combattenti


• Precauzione: prendere tutte le precauzioni possibili per proteggere la popolazione civile e i beni civili


dagli effetti degli attacchi,


• Proporzione: non causare danni eccessivi rispetto al vantaggio militare diretto previsto.


La protezione nei conflitti armati è un aspetto critico e fondamentale delle nostre operazioni di emergenza, poiché l'obiettivo primario dell'azione umanitaria è salvare vite umane e alleviare le sofferenze. La protezione dei civili è un imperativo umanitario fondamentale che guida le operazioni di emergenza di UNHCR nelle zone di conflitto.  


Come donare


Dal 9 dicembre al 9 gennaio è possibile contribuire alla raccolta fondi promossa dalla Fondazione Il Cuore si scioglie e Unicoop Firenze 1, 5, 10 Euro oppure 100, 500, 1000 punti. È possibile donare anche su Eppela o con bonifico bancario con causale Coop for Refugees su conto corrente intestato a Coop Italia Iban IT43 D050 1802 8000 0002 0000 579. Bic Code ETICIT22XXX.

Info


Per informazioni sugli eventi in calendario a dicembre e gennaio informatorecoopfi.it


www.ilcuoresiscioglie.it - info@fondazioneilcuoresiscioglie.it


Pagina Instagram e Facebook @ilcuoresiscioglie


Fabrizio Del Bimbo 


sabato 7 dicembre 2024

Con Costa Crociere nel mare Adriatico alla scoperta della costa croata

 




Una breve, ma intensa crociera si è svolta nei giorni scorsi dal porto di Trieste verso la Croazia.  La nave era la Costa Deliziosa, una nave accogliente e ricca di attrazioni, che sta per spiccare  il volo verso tre oceani e quattro continenti in un affascinante giro del mondo di oltre quattro mesi di navigazione.

Oltre 2800 passeggeri e 1100 membri dell' equipaggio,  disponibili e sorridenti,  possono viaggiare a pieno regime su questa nave che presenta eleganti arredi e  decorazioni in vetro di Murano, ponti all'aperto dai nomi floreali, cabine raffinate e luminose. Un inno al comfort, al relax, al divertimento e all'attenzione alle piccole cose.


Intanto scopriamo quali mete ha toccato la Costa Deliziosa nel mare Adriatico prima di salpare per la lunga crociera.




Il primo sbarco  è avvenuto nella piccola città di Zara, che si trova nella parte centrale della costa Dalmata. Sebbene Dubrovnik e Spalato siano le città più famose, Zara è una delle mete preferite per la vela e una delle zone più scelte per andare in barca. Zara è principalmente mare, ma non mancano storia e bellezza. Una delle sue caratteristiche più interessanti è che la sua parte più antica si trova su una penisola, come moltissime cittadine romane sulla costa croata.

A causa dei bombardamenti subiti 30 anni fa in guerra, una buona parte del patrimonio è andata persa. Parte della sua grande eredità rimane nelle sue strade. Infatti, le porte che conducono al centro storico sono state dichiarate Patrimonio dell’Umanità, e entrando, non serve molto per capire perché Zara sia una delle più belle città croate. Si nota l’influenza veneziana, poiché in passato Zara era parte della Repubblica di Venezia. Passeggiando si trovano i monumenti più antichi, stradine dove perdersi per finire al bellissimo lungomare. I panorami sono ammirevoli, i tramonti sono davvero un’altra cosa in Croazia, l’atmosfera è accogliente e calda.

Due particolarità: il ‘Saluto al Sole’, una straordinaria superficie di 22 metri di diametro composta da diverse centinaia di pannelli solari che assorbono l’energia solare durante il giorno per offrire uno spettacolo di luci la notte. L'Organo di mare è composto da diversi tubi subacquei attraverso i quali passano le onde ed emettono un suono quando colpiscono la diga; un luogo dove è ideale osservare il tramonto. Entrambe sono opere dell’architetto croato Nikola Basic. 

Una visita imperdibile è quella alla mostra allestita all’interno del monastero benedettino che possiede una pregevole collezione di reliquiari e dipinti sacri. Si segnalano i capolavori di oreficeria, un bellissimo ritratto della Madonna (XIV secolo), alcune statue in marmo e un quadro di Paolo Veneziano. Al secondo piano sono esposte sculture e ricami del XV e XVI secolo accanto a sei quadri di Vittore Carpaccio (XV secolo).

La chiesa di San Donato risale al IX secolo e deve il suo nome al vescovo Donato che la fece costruire secondo lo stile protobizantino. L’insolita pianta circolare si nota soprattutto lungo il lato meridionale, mentre l’interno è splendido, così semplice e disadorno. 

Del foro romano restano alcuni frammenti architettonici e due colonne intere ora inglobate nella struttura della chiesa. La pavimentazione originale è stata rimossa, rendendo visibili le lastre dell’antico selciato. Da notare le iscrizioni in latino sui resti degli altari sacrificali romani.

Fuori della chiesa, sul lato nord-occidentale, si erge una colonna di epoca romana che nel Medioevo fu usata come colonna della vergogna: i malfattori venivano qui incatenati ed esposti al pubblico ludibrio. 

La cattedrale di Santa Anastasia  è un edificio romanico eretto tra il XII e il XIII secolo nel luogo in cui sorgeva una chiesa più antica. La facciata riccamente decorata nasconde un imponente interno a tre navate caratterizzato dalla presenza di affreschi del Duecento nelle absidi laterali. Sull’altare dell’abside di sinistra un sarcofago in marmo  custodisce le reliquie di Santa Anastasia e nel presbiterio si possono ammirare gli stalli del coro finemente intagliati. La cattedrale fu gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e in seguito ricostruita. 




Il giorno dopo Zara si sbarca a 

Dubrovnik, detta anche Ragusa, una delle città più tradizionali della costa dalmata e anche una delle più belle, con la sua architettura e le sue bellezze naturali. Passeggiare per le pittoresche stradine del centro storico di Dubrovnik è un'esperienza che  trasporta attraverso secoli di storia. Una vera passeggiata nel Medioevo.

Le strade strette sono fiancheggiate da edifici rinascimentali e barocchi, con balconi pieni di fiori colorati che contrastano con le pareti bianche. Lo spirito di questa parte della città si ritrova nelle chiese secolari con le loro facciate ornate e i cortili nascosti. La chiesa di San Biagio fu costruita nel 1715 su progetto dell'architetto e scultore veneziano Marino Groppelli sulle fondamenta di una chiesa medievale romanica gravemente danneggiata. L'edificio fu progettato sul modello della chiesa veneziana di San Maurizio del Sansovino.

Le mura di Dubrovnik furono costruite e costantemente ampliate tra il IX ed il XVI secolo, con l’obiettivo di proteggere la Città Vecchia dagli attacchi stranieri.

Lo straordinario percorso delle mura, lungo ben 2 km, attira migliaia di visitatori.

Durante la passeggiata sulla cinta muraria, in cui si alternano ripide salite e discese, si possono ammirare ben cinque forti e sedici imponenti torri e bastioni che arrivano fino a 25 metri di altezza.

Non sorprende che una delle serie televisive più amate al mondo – Game of Thrones – abbia scelto proprio questi paesaggi selvaggi e sublimi per ambientarvi le sue scene più belle.

Si accede alle mura da Porta Pile, l’ingresso principale della città, dopo aver superato il ponte levatoio.

La storia di Dubrovnik è palpabile in alcuni dei musei più importanti della città, quali il Museo Archeologico, il Museo di Arte Moderna o il Museo della Guerra d'Indipendenza croata. 

Dalla sua costruzione, avvenuta nel XV secolo, fino ai giorni nostri, la Fontana di Onofrio ha erogato acqua potabile a tutta la città e rappresenta il principale punto d'incontro di Dubrovnik. Dopo il terremoto del 1667, che ha segnato un prima e un dopo nella storia di Dubrovnik, la Fontana di Onofrio è stata quasi totalmente ricostruita. 

Diversi secoli dopo, durante i bombardamenti della Guerra d'indipendenza croata, la Fontana di Onofrio fu nuovamente danneggiata. Attualmente, l'unico elemento originale rimasto è una delle bocche che decorano i lati della fontana.


Lasciata Dubrovnik e dopo una breve sosta a Bari, proprio nel giorno del patrono San Nicola, Costa Deliziosa ha fatto rientro al porto di Trieste e da lì ripartirà presto per nuovi lidi. 

#costadeliziosa

Fabrizio Del Bimbo 

Nicoletta Curradi 


domenica 1 dicembre 2024

Caffè Paszkowski presenta nuovi menù e drink list

  


 Il Caffè Paszkowski, simbolo dell’eleganza e della tradizione fiorentina, presenta la sua nuova lista di cocktail, un vero e proprio omaggio alle figure straordinarie che hanno attraversato le sue porte nel corso degli anni. Ispirata ai personaggi storici, artisti, scienziati e atleti che hanno lasciato il segno a Firenze, la Drink List offre una reinterpretazione innovativa dei grandi classici della mixology attraverso “13 EVOLUZIONI”.




Con la nuova drink list, il team di bartender di Paszkowski ridefinisce l’arte della mixology, proponendo cocktail che fondono sapori, profumi e memorie. La lista, curata da Nicolas Di Maria e Davide Nasti sotto la supervisione del Corporate Bar Manager Luca Manni, spazia tra creazioni originali e reinterpretazioni dei classici, ognuno concepito per offrire un’esperienza sensoriale completa. Risultato: ogni cocktail è un viaggio nel tempo e nello spazio, accompagnato da un disegno esclusivo e dal nome del personaggio che ne ha ispirato la creazione, ogni sorso celebra connessioni tra passato e presente, fra tradizione e modernità.




 

Ad accompagnare ogni cocktail, un disegno esclusivo e il nome del personaggio che ha ispirato la creazione, come segno tangibile del legame profondo tra il passato e il presente. Dai versi poetici di Giuseppe Ungaretti (Golden Hills) alla passione sportiva di Gabriel Omar Batistuta (El Número Nueve), dal genio di Margherita Hack (Negroni che Passione) al carisma di Renato Zero (Martini Distratto), ogni sorso è un viaggio emozionale tra tradizione e innovazione. E ancora: Gino Bartali (Florentine Biker), Germana Marucelli (Spritz in Toscana), il trio Giorgio Panariello, Carlo Conti e Leonardo Pieraccioni (Apparire ed essere), Francesco Nuti (Caruso) e ovviamente Karol Paszkowski (Karol).


 

La Drink List include anche una selezione di Champagne Cocktail, Gin Tonic, Vodka Tonic, Virgin Drinks, liquori e distillati.


I nuovi menù: il sapore della tradizione, la freschezza dell’innovazione


Oltre ai cocktail, la cucina del Caffè Paszkowski si rinnova con una proposta gastronomica, curata dallo Chef Francesco Gentile, che celebra i grandi classici italiani, valorizzati da ingredienti di altissima qualità e una creatività unica. Tra gli Antipasti: Battuta di manzo con capperi, acciughe e Grana Padano 24 mesi, Insalata di polpo con sedano, carote e olio toscano, Zuppa di fagioli cannellini con bietoline e gamberi. Tra i Primi piatti spiccano i classici come le Tagliatelle al ragù alla Bolognese e i Tortelli ricotta e spinaci burro e salvia, Grana Padano 24 mesi e aceto balsamico di Modena, ma anche i Paccheri al ragù di polpo. Ricca la scelta di Secondi piatti come il Rombo in crosta di patate con crema di porri e olive, una proposta raffinata che unisce la delicatezza del pesce alla croccantezza della crosta, o un classico come il Filetto al pepe verde, accompagnato da purè di patate all’olio toscano. Per concludere in dolcezza i Dessert artigianali di Paszkowski, come “Concerto al cioccolato”, “Passione al pistacchio” o “Armonia Mascarpone e Amarena”, sono la scelta ideale per chiudere il pasto in bellezza.



Un’atmosfera senza tempo


Ad arricchire l’esperienza, l’inconfondibile atmosfera del Paszkowski: musica dal vivo ogni sera, uno staff attento e professionale, e l’eleganza senza tempo di uno dei caffè più iconici di Firenze.


Caffè Paszkowski

Piazza della Repubblica, Firenze

Aperto tutti i giorni, dalle 8.00 a mezzanotte

caffepaszkowski.com 


Fabrizio Del Bimbo 


A Firenze tornano le Piaggeliadi

   Le Piaggeliadi, la miniolimpiade di Firenze dedicata ad alunni e studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, è giunta all...